Incredibilmente ricca la domenica del festival. Si incomincia con gli incontri con gli autori, a ingresso libero presso la sala video del Teatro Miela e si continua con i film della scuola di Wajda. Oggi sarà la volta di DRESZCZE (BRIVIDI/SHIVERS) di Wojeciech Marczewski.
Questo pomeriggio sempre al Miela il giovane autore sloveno Nejc Gavoda, di cui ieri sera è stato proiettato il film IZLET, incontrerà il pubblico del festival. Alle 16 presso il Teatro Miela continua il concorso cortometraggi.
Anche al Cinema Ariston la programmazione sarà molto ricca con i i film di Zone di Cinema. In particolar modo vi segnalo il documentario KLEINE BERLIN: LA PICCOLA BERLINO DI TRIESTE di Cristina Milovan e Deborah Viviani. Attraverso un viaggio denso di emozioni e forti sensazioni, grazie soprattutto al racconto di chi ha vissuto il periodo della Seconda guerra mondiale Trieste, scopriremo la Kleine Berlin. Molto interessante anche LA PENNA DI HEMINGWAY di Renzo Carbonera.
Alle 18.30 ( e non alle 18, come da programma!) al Teatro Miela è prevista la proiezione del lungometraggio DOM (LA CASA/THE HOUSE) di Zuzana Liova. Seguirà ,alle 20.30, ALEKSANDRINKE (LE DONNE DI ALESSANDRIA), interessante documentario di Metod Pevec, sulla dolorosa migrazione delle donne della valle del Vipacco, le quali a causa della povertà e della politica di assimiliazione partirono alla volta dell’Egitto. La loro meta era Alessandria, dove rimasero per decenni in qualità di balie, bambinaie e governanti, provvedendo al mantenimento dei figli e dei familiari rimasti a casa.
La serata proseguirà con una ricchissima serie di documentari. Maggiori informazioni sul sito del Trieste Film Festival.
Un ultimo consiglio: arrivate con largo anticipo rispetto all’orario di inizio delle proiezioni e armatevi di tanta pazienza. Anche quest’ anno, vista la grande affluenza di gente, le attese sono lunghe e può capitare che le sale non riescano ad accogliere tutte le persone in attesa di entrare.
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