30 Dicembre 2011

Il decalogo AIMT: Amicizie Intime Modello Trieste

Dopo la segnalazione di yuppina sul blog di Marta Zacchigna riguardo l’esistenza del “San Nicolò tutto l’anno” tra le abitudini delle giovani mule triestine (che casin), ecco che arriva puntuale una mail da parte di Chanel Slavich, che a quanto pare ne sa una più del cudic, ciò. Oggi ci spiega come il MISS (Movimento Interbalnearserale delle Super Squinzie) ingruma senza lasciare tracce.
P.S. se no ve ricordè, Chanel Slavich xe anche quela dela class action contro le Olimpiadi dele Clanfe 😀
P.P.S. No, no me le son scrite da solo ste mail 😉

IL DECALOGO AIMT (INTIME AMICIZIE MODELLO TRIESTE)

“Relazioni asimmetriche di transizione, immerse nella sessualità liquida del nostro tempo” (figo no? l’ha detto un mio prof). Come definizione, mi sembra perfetta anche per le amicizie intime tra coolgirl fashioniste e middleteen giovanilisti, fenomeno svelato a Trieste da Marta Zacchigna/Yuppina. Uno svelamento che necessita di immediate contromisure. Le amicizie intime devono restare intime per definizione. Ma il vouyerismo dei gossip scout e la gogna della moralistic machine, sempre in agguato, ora si fanno più temibili. Per evitare che le più sprovvedute finiscano in trappola, rendiamo pubblico il decalogo AIMT (Amicizie Intime Modello Trieste), codice di auto-regolamentazione raccomandato dal MISS (Movimento Interbalnearserale delle Super Squinzie) per non lasciare tracce:

1. NUMERO DI TELEFONO. Metti il suo numero in rubrica, ma sotto il nome di una ragazza. Fagli mettere il tuo sotto il nome di un uomo.
2. COME USARE IL TELEFONO. Mai SMS, solo telefonate: verba volant. Prima di parlare al telefono fare uno squillo e poi chiudere. L’altro trova la chiamata persa. Se può richiama subito. Altrimenti fa una chiamata persa più tardi. Se l’altro può, risponde subito. Altrimenti, si continua il ciclo finchè vi è la certezza che entrambi possano parlare.
3. QUANDO VEDERSI. Mai di sera o di notte, sempre di giorno.
4. DOVE VEDERSI. Da escludere l’hotel, se è single vai a casa sua. Se non è single, deve avere un appartamento libero. O non avrà te.
5. COME ENTRARE. Mai suonare i suoi campanelli, al portone o al piano. Invece, quando stai arrivando, fagli una chiamata persa. Sarà il segnale per farti aprire il portone e la porta del suo appartamento, dove ti aspetterà dentro.
6. COME SALIRE. Se incontri qualcuno in ascensore, parla in lingua con atteggiamento formale. Chiedi in che piano va. Se è lo stesso dove vai tu, scendi in un altro piano. Se l’ascensore ha la memoria, premi comunque un piano differente da quello dove devi andare. In entrambi i casi, poi raggiungi il suo piano scendendo a piedi.
7. COME FARE SHOPPING. Vai su internet da casa sua. Oppure fatti prestare una sua carta di credito, vai in negozio e poi riportala subito. Lasciala in una busta nella sua cassetta della posta, insieme alla chiave del portone che ti ha dato prima di uscire.
8. COME GESTIRE I BRAND. Tieni un basso profilo. Racconta sempre di aver comprato quel pezzo a un prezzo ridicolo, come usato da un’altra ragazza o come nuovo in una svendita speciale in Slovenia, Friuli o Veneto.
9. COME GESTIRE I VIAGGI. Vai sempre con una o più coppie intime, come la vostra. Ufficialmente sei solo con una o più amiche. Se partite in auto, con auto diverse. Vi scambierete durante il tragitto. Se con mezzi collettivi (treno, pulmann, traghetto, aereo), partite in orari diversi. Prima loro, poi voi. Vi aspetteranno all’arrivo. Se sei in viaggio per lavoro, lui si prende una stanza doppia in un altro hotel.
10. COME GESTIRE GLI IMPREVISTI. Se qualcosa va storto, nega anche l’evidenza e poi passa al contrattacco.”Io non sono così”, “Allora non hai fiducia in me?”, “Mi fai stare male!”. Al momento giusto, pensa a un lutto, per esempio quando sei andata a prenderlo sull’attaccapanni e il tuo Moncler non c’era più, e scoppia in un pianto dirotto.

Chanel Slavich

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66 commenti a Il decalogo AIMT: Amicizie Intime Modello Trieste

  1. Fiora ha detto:

    …e tra un singhiozzo e l’altro consiglierei di concludere l’arringa con ” mi accusi solo perché mi misuri secondo il tuo braccio!”

  2. capitano ha detto:

    Che vite.

  3. dimaco ha detto:

    ci sono dei dettagli molto interessanti ai quali andrebbe aggiunta ancora qualcosina:

    4. DOVE VEDERSI. Da escludere l’hotel, se è single vai a casa sua. Se non è single, deve avere un appartamento libero(che poi diventerà tuo). O non avrà te.

    7. COME FARE SHOPPING. Vai su internet da casa sua. Oppure fatti prestare una sua carta di credito, vai in negozio e poi riportala subito. (ma non prima di averla mandata in rosso di diverse decine di migliaia di euro)

  4. aldo ha detto:

    Una pietra miliare…

    Sun Tzu : Chanel Slavich = L’arte della guerra : L’arte delle corna

    Machiavelli : Chanel Slavich = Il Principe : La Supersquinzia

  5. aldo ha detto:

    A parte gli scherzi…

    effettivamente oggi i rapporti tra i sessi e tra le generazioni sono più facilmente comprensibili usando la categoria amico/nemico di Karl Schmitt o la categoria valore d’uso/valore di scambio di Karl Marx

  6. capitano ha detto:

    slavich : fleming = supersquinzia: bond

  7. dimaco ha detto:

    slavich : supersquinzia = sabina began

  8. Dianina ha detto:

    Ma go perso qualche puntata? Ma cossa xè sta roba… Cioè se tratta de squinzie a disposizion de omini impegnadi o che non se vol impegnar, ma che ghe fa codomodo gaver una o più babette per le man in cambio de scioppin on line o prestamenti de carte de credito?

    Bel lavor ciò, un vademecum che non pol mancar per nessuna aspirante bungabunghista… Correggeme se sbaglio!

  9. Dianina ha detto:

    Ah ecco, se qualchedun metteva el link giusto al post della Zacchigna ghe rivavo prima… el Friend with benefit… Capì tutto.

  10. Alessandro Adesivo ha detto:

    Sempre spiritosa, Chanel, oltre che bella, elegante e intelligente. La conosco perchè è amica di una mia intima amica. Ma vedo che nei commenti maschili, con il pretesto dell’ironia, si insinua la solita acidità nei confronti delle donne che si sottraggono ai modelli morali rispettivamente della sottomessa o della femminista. Manca solo che ci si metta la Giulietta Sanlorge, con la quale ho già polemizzato in altro thread.

  11. capitano ha detto:

    Eco dès i taca co la storia dei moralismi.

  12. Alessandro Adesivo ha detto:

    Su un tema simile, il caso Tulliani/Gaucci, una mia segnalazione è stata pubblicata come lettera del giorno sul Piccolo del 26/10/2010. Ne riporto una parte perchè penso valga pienamente anche per le cosiddette amicizie intime:

    “I comportamenti messi in atto con il consenso delle parti, non dovrebbero mai venir censurati moralmente da terzi, in quanto soggetti alla sola legge del mercato, nel quadro delle leggi dello stato. Sul mercato c’è una domanda e un’offerta che formano un prezzo. Questo vale per i beni, i servizi e per quel sottoinsieme dei servizi che sono le relazioni personali, naturalmente da un punto di vista di mercato, senza sottovalutare gli altri aspetti del rapporto. La presenza al proprio fianco di una donna giovane, bella e affascinante ha un suo prezzo, che dipende anche dal profilo dell’uomo , alla ricerca di una donna di questo genere. L’esempio della Tulliani, proposto da Rovatti, mi sembra particolarmente indovinato. L’attacco nei suoi confronti è del tutto immotivato. Nessuno obbligava Gaucci a intestarle case, terreni e altri beni, già ben prima del suo crack finanziario. Era il prezzo che pagava consapevolmente per stare insieme a lei”

    Come nessuno obbligava Gaucci, nessuno obbliga un qualsivoglia amico intimo. Siamo in una società di mercato, nell’epoca della rete e dell’individuo. Ognuno utilizza il proprio potenziale (età, bellezza, sensualità o maturità, generosità, fascino) per valorizzare al meglio la propria vita attraverso rapporti di vario genere, con una pluralità di persone. Se questo avviene nel rispetto della legge, questa si chiama
    LIBERTA’
    http://www.lp.org

  13. capitano ha detto:

    Pillole di cultura come neanche al processo di biscardi se n’era mai vista.

  14. Alessandro Adesivo ha detto:

    Capitano, vedo che seguivi Il processo di Biscardi che purtroppo mi sono perso.

    Invece le mie pillole di cultura vengono dal libertarismo americano e internazionale, i cui testi li puoi trovare su http://www.liberilibri.it., a cominciare dal grande Difendere l’indifendibile di Walter Block.

  15. capitano ha detto:

    Tu non sai neanche cosa vuol dire libertà.

  16. giuly ha detto:

    – 10/12 –

    bravo ale!kisses!

  17. giuly ha detto:

    – 8 –

    dianina

    cossa c’entra el bunga-bunga ke saria una specie de orgia dove se miscia in tanti?

    qua se parla de raporti regolari a due!

  18. capitano ha detto:

    Qui si parla dell’idea di donna libera ed emancipata nell’anno di grazia 2012 in Italia così come inteso da una ragazzetta triestina.

  19. Fiora ha detto:

    Alessandro Adesivo : ORO!
    me par che chi che contesta ga atachi de vojo e no posso!

  20. capitano ha detto:

    Fiora me par che chi no contesta ga un’idea de libertà imparata su Chi o Novella 2000.

  21. Alessandro Adesivo ha detto:

    Capitano, libertà è il contrario di autorità.

    Più l’individuo è sul mercato, libero dalle interferenze collettive (stato e cosiddetta società civile) e degli altri individui (giudizi ideologici, religiosi e morali) più c’e libertà in un contesto sociale.

    Nel caso di questo thread libertà significa: fuori gli altri dalla mie mutande!

  22. giuly ha detto:

    – 18 –

    ragazzetta triestina? ou…vara che capimo meio noi de come va el mondo ogi de certi matusaleme del vojo e no posso – copyright fiora

  23. Fiora ha detto:

    Che acido Cap.! mi son per la libertà de darghela a chi che ghe par a ela se cussì una decidi. Mi né simioto, né condano e son tropo snob per dir puah! Novella duemila o Chi mi legio solo del paruchier!legio de tuto mi Novella2mila magari no lo guanto,ma Chi sfoglio spesso. Sa cossa,daghe un cucc anca ti ogni tanto…almeno te critichi con cognision Ecote comunque nela prima parte del link el Sommo Maestro che esplicita el verbo patòco che regola i rapporti fra i due sessi
    http://youtu.be/xB6R84q_iT0

  24. capitano ha detto:

    E sulla base di quale cultura tu capiresti meglio il mondo? Hai presente la cultura? Quella che sta sui libri? Carta… pagine… leggere…

  25. Bibliotopa ha detto:

    Brand: fazeva za un’amica de mama: la comprava roba de marca e co el marì ghe diseva che bel! la diseva AAh, costava poco, go ciolto ai grandi magazzini per una scinca e un boton, cussì el marì comentava Che brava mia moglie! la sa esser elegantissima spendendo poco!

  26. capitano ha detto:

    Fiora@22 te quoto dalla parola 4 alla 21.
    Ma evidentemente gavemo un’idea sai diversa del concetto ‘chi che ghe par’.

  27. Fiora ha detto:

    @23 rilassite Cap e legi con atenzion TI quel che go scrito in merito alle letture “facili” e lo snobismo de ammetterle!!
    Personalmente odio chi zoga a far l’erudito e de cultura libresca ne go a sufficienza per far dei libri che go leto carta de popi pel resto dela vita…speravo che sepur mimetizada e volutamente terre à terre te lo gavessi intuì… perfin ti!

  28. capitano ha detto:

    Il #24 era per #22. Demoghe un taio, se la chanel va a zercar quei con la pila sarà afari sui. No ste vignir a contarme che la xe un esempio de donna emacipada e libera, punto.

  29. Fiora ha detto:

    @28 ah bon! tuto ciaro ..e me fa anca piazer Cap! 🙂
    @25Bibliotopa, no so se me vien de rider o de pianzer su sta roba de far la cresta ala riversa sule strazze che se compremo…digo noi, perché ameto che qualche volta go usà anca mi sti penosi soterfugi per sdoganar in casa l’ogeto del desiderio…caaaaarooo!
    Semo del tuto libere e parificade? finché una baba barerà sul prezo dela borseta cult pagada coi propi bori,…NO! 🙁
    …ma quala borseta cult …ghe pensa Mariomonti a recider i ultimi legami…povere tute e po’ bon!

  30. bonalama ha detto:

    corollario: trovarse un col stesso nome de quel in carica, de sicuro però se el se ciama asdrubale xe sai longhi 😉

  31. Dianina ha detto:

    Boh… mi la penso più come el capitano… xè chi parla de libertà… libertà xè frequentar e darghela a chi te vol a gratis… co invece se introduci anche aspetti economici (vestiti, vacanze, ecc) la libertà xè un po’ deviada. Se el matto non te paga la zena o el regaletto, te staria con lui ugualmente? Allora xè un discorso de OPPORTUNITà più che libertà, no?

    Go conossudo mule convinte de esser emancipade, chi ghe la cazza, vado con quel, con quell’altro, quel me paga el viaggio ecc… convintone. E alla fine? Se lo ciapava in quel posto (in senso figurato)… evidentemente non le gaveva fatto i conti giusti! E se se trovava a esser a un local per l’aperitivo e contar coi diti de una man i muli presenti con cui non la xè stada. Bel ciò, propio una bela emancipazion.

  32. aldo ha detto:

    @3

    “deve avere un appartamento libero (che poi diventerà tuo)

    “fatti prestare una sua carta di credito, vai in negozio e poi riportala subito ( ma non prima di averla mandata in rosso di alcune decine di migliaia di euro)

    Muloni, qua ci siamo dimenticati delle due trappole individuate tra parentesi da Dimaco nel decalogo AIMT e che riguardano potenzialmente tutti perchè chiunque può vincere la lotteria e diventare intimo amico di una Chanel. Allora che fare?

    Nel caso dell’appartamento, per far fronte a certe richieste di passaggio di proprietà modello Gaucci-Tulliani, suggerirei di farlo intestare preventivamente a una società e di dire che la società è di amici tuoi che te lo prestano.

    Nel caso della carta di credito la soluzione sta nella carta ricaricabile da ricaricare via internet in base all’esigenza da soddisfare al momento.

    Ma mi chiedo: quali altre trappole ci saranno nel decalogo AIMT?

  33. aldo ha detto:

    La battaglia di LITTLE BIG HORN
    dove il 7° cavalleggeri fu sconfitto da una coalizione pellerossa, tra cui i temibili Arapaho (eccoli: http://www.youtube.com/watch?v=zHow1N3xm00&feature=related)

    Little o Big Horn?

    Oltre a quelle – la grande maggioranza – che si nascondono (Little Horn), ci sono anche quelle che hanno il ragazzo ma…le vedi in giro con l’amico intimo multiplo della loro età (Big Horn).

    Esibirsi è ben più difficile che nascondersi: Chanel, rivelaci i segreti di quest’arte, la vera ars regia dello squinzismo…

  34. maja ha detto:

    ma solo a mi a 20 anni quei de 40 me pareva de un vecio, ma de vecio che no li gaveria tocadi nianca coi guanti?

  35. maja ha detto:

    e po’ me domando se sto decalogo val anca ala riversa.
    anche i ventenni costa cari quanto le ventenni o lori se accontenta de meno? la nave scola tira sempre o la xe démodé?

  36. Omo Vespa ha detto:

    eh sa maja, ma se lui te regalava i guanti firmai gucci…?

  37. maja ha detto:

    el mio brand de riferimento quela volta se ciamava dr. martens.
    sa che piade intel cul co la punta de fero che se ciapava el bavoso regalator de guanti gucci…

  38. aldo ha detto:

    @37 Maja

    “I Dr. Martens sono la calzatura che identifica e accomuna talune sottoculture quali punk, ska, new-waver, skinhead, grunge, psichobilly, mod, metallari, ghotic, ecc.”
    http://www.wikipedia.org/wiki/Dr._Martens

    Maja, eri fuori target. I tuoi 20 anni non sono buoni per fare paragoni con le squinzie di oggi: se avessi portato le Timberland da paninara se ne potrebbe discutere…

  39. Red Prof ha detto:

    In quanto marxista-leninista, sono lontano da ogni moralismo piccolo-borghese e, quindi, in astratto, penso che in campo personale ognuno fa ciò che vuole.
    Ma penso, anche, che il privato è politico e che, nella concretezza dei rapporti sociali, qui ed ora, vedo in queste cosiddette amicizie intime l’impronta del dominio turbocapitalista.
    Anche negli anni settanta, quando i collettivi erano pieni di belle ragazze, molte di loro avevano relazioni con uomini maturi, ma erano i leader politici e sindacali che guidavano le lotte.
    Il loro fascino era la capacità dialettica e il potere ideologico che esercitavano. Oggi, il fascino che attrae è quello del “young forever” con potere d’acquisto, nel quale si esprime un aspetto del dominio del capitale nella sua fase iperconsumista.
    Questo è il motivo amoralista del mio “non mi piace” per i contenuti della pur bravissima Chanel Slavich e della mia
    valutazione “PIOMBO” e non “oro” per il pistolotto libertario-mercatista di Alessandro Adesivo.

  40. Red Prof ha detto:

    Little o Big Horn?

    Secondo me non nascondono le amicizie intime per i loro ragazzi, oggi quasi sempre del tutto subalterni nel rapporto, ma per mantenere un’immagine bene con amici e parenti.
    In qualche superesibizionista, invece, prevale il godimento di far invidia alle altre facendosi vedere con uno con la grana.

  41. aldo ha detto:

    Altro che turbocapitalismo. Stanotte mi è stato indicato il futuro:

    il turbosquinzismo iperesibizionista che sta spopolando in Asia: le nippo-teen-squinzie AKB48 già vendono più di Lady Gaga e si preparano a sbarcare in Occidente:

    http://www.youtube.com/watch?v=lkHlnWFnA0c

  42. aldo ha detto:

    Analisi del fenomeno su Repubblica:

    http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2011/12/29/news/akb48_ragazze_giapponesi_battono_lady_gaga-27344330

    Silvio le avrebbe accolte a braccia aperte, anche troppo aperte. Ma saranno abbastanza sobrie per Mariomonti?

  43. Diego Manna ha detto:

    92 nippoteensquinzie??? fa quasi paura ciò!!!
    rulez! 😀

  44. maja ha detto:

    eh, aldo, guarda che anche i dr martens erano un articolo molto ricercato, forse anche più delle timberland: costavano altrettanto e a trieste erano difficili da trovare
    i miei me li sono sudati. 😉

  45. Fiora ha detto:

    Il Rosso (@40) vs l’Ardito (@12)

    http://youtu.be/W5cZK_KtriM

  46. denis furlan ha detto:

    Ma i dr.marteens,i lacci de che color?

  47. maja ha detto:

    per mi bordeaux co le spighete in pendant. ti?

  48. aldo ha detto:

    @45 Maja

    Dr.Marten vs Timberland:

    pienamente d’accordo che il prezzo era ed è quasi uguale…

    …infatti non è una questione di prezzo, ma di tipo di sottocultura giovanile di cui i due marchi erano un’icona:

    una Dr.Martens girl era un’alternativa un po’incazzata, non paragonabile a una squinzia di oggi, mentre con una Timberland girl (imparentata con una fighetta o una truzza di oggi) si può stabilire una linea di successione squinziesca e quindi un confronto storico sul tema amicizie intime.

    Questo in termini sociologici. Dal punto di vista psicologico, invece, penso che la squinziaggine si può accompagnare a qualsiasi look, ma è chiaro che viene repressa dalla frequentazione di un ambiente sociale avverso alla squinziaggine seduttiva e/o intimo-amicale.

  49. aldo ha detto:

    Per esempio, se una squinzia va a lezione da Chinaski, adotterà look e comportamenti tali da mascherarsi per non mettersi in cattiva luce

  50. maja ha detto:

    insomma, aldo, più che i brand, il tratto distintivo delle squinzie mi pare essere una spiccata propensione alla paraculaggine.
    (e quelle cussì no le va a studiar matematica, dei.)

  51. aldo ha detto:

    In effetti a matematica, come a filosofia, una squinzia non la vedo: discipline troppo astratte…

    …la vedo bene a scienza della comunicazione, per vocazione propria, o in facoltà frequentate da figli di professionisti per fare buone conoscenze

  52. aldo ha detto:

    Buone conoscenze sia con i figli che con i padri: Elisabetta Tulliani è arrivata a papà Gaucci dopo essere stata compagna di studi del figlio…

  53. giuly ha detto:

    – 52 –

    discipline troppo astratte? come dir ke se una xe squinzia no xe bona de far un ragionamento? per far un ragionamento bisogna eser contro ogni tentazion? gavè ancora da far tanta ma tanta strada per capir qualcosa de noi…..e forse xe meio cusì – esere sotovalutade xe un vantagio!

  54. giuly ha detto:

    – 52 –

    una squinzia no te la vedi a matematica o a filosofia?

    alora te la mostro mi – la miss e modela bionda triestina nel videoclip supersquinzio made in ts linkado qua soto fa…..FILOSOFIA!

    http://www.youtube.com/watch?v=jAR0Sm9BYJ0

  55. Alessandro Adesivo ha detto:

    Correggo un errore del mio commento 12: la data di pubblicazione della mia segnalazione sul Piccolo non è il 26/10/2010, ma il 26/08/2010, precisamente a pag.23.

  56. Alessandro Adesivo ha detto:

    Fiora

    La sfida all’OK Corral con i Red Prof si è conclusa con il crollo del muro di Berlino e dell’URSS e la conseguente perdita di potere ideologico che li costringe ora a delocalizzarsi per trovare ancora delle amicizie intime, come mi è parso di capire dopo la lettura di un precedente thread.

  57. iole ha detto:

    Ma una volta no se scriveva ale segnalazioni del Picoglio per segnalar tipo che la 3 no la se ga fermà in Cologna, o che in via Toti xe pien de merde de can? No xe più le segnalazioni de una volta.

  58. Fiora ha detto:

    @58 GRANDISSIMO post, pien de quel che se ciama….! 😀 😀 😀

  59. aldo ha detto:

    @54-55

    Hai ragione che l’abito (corso di studi) non fa la monaca (squinzia) ma pare anche verosimile che una rondine (a filosofia) non faccia primavera (situazione standard).

  60. aldo ha detto:

    Per quanto riguarda la venuta delle 92 AKB48 in Italia (@42-43) gira voce che, nel corso di una telefonata per gli auguri di fine anno, una voce femminile gli abbia detto:”NEIN!”

  61. aldo ha detto:

    …a Mariomonti

  62. capitano ha detto:

    Buon anno con dedica particolare

    http://youtu.be/7UBLnDXiFRM

  63. Red prof ha detto:

    # 57

    Far vacanze esotiche con amica intima al seguito, come fa Alessandro, xe come andar al Oktoberfest portandose drio una cassa de Union

  64. Red prof ha detto:

    # 35

    Qua a Trieste no savesi se va el genere toy boy, però…..quele che ghe piasi el black big bamboo, ai Caraibi le ga l’imbarazo dela scelta, in particolare in Giamaica. Per i toy boy coi oci a mandorla, pareria che Bali xe el masimo.

  65. Red prof ha detto:

    # 31

    Me par che Dianina confondi la cosidetta mula “lasca” con la squinzia che ghe la mostra a tanti, ma ghe la dà a pochi. Al mulo uficiale ghe la fa sudar e comunque el devi eser un tipo bel de veder. Amico intimo solo “young forever” e de provata generosità.

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