Urca urca. Edizion straordinaria del Quel dela Quela. Nel blog dela mula Marta Zacchigna (autrice del libro “Milano da bare”) sempre pien de robete interessanti, ogi la ne conta de una segnalazion su alcune abitudini dele mule triestine. La mula che ghe ga scrito xe una che ga fato el suo percorso a gambero, overo da Milan la xe vegnuda a Trieste. El pupolo de S. Nicolò lo go ciolto qua.
Eco cossa ne comunica Marta:
Nella giornata di San Nicola di Bari (che condivide questo giorno anche con Sant’Asella di Roma, Sant’Obizio da Niardo e i martiri Dionisia, Dativa, Leonzia, Terzo, Maiorico e Servo), decido di pubblicare un post-commento, ovvero un contributo copioso che una mia lettrice ha consegnato a Microclismi. Mi sono molto spaventata quando l’ho letto. Cosa sta succedendo alle mie conterranee? Com’è che io vengo a Milano a lavorare e mi si racconta che le “mulone”” fanno le bricconcelle? Si chiama Juppina ed è una milanese trasferita a Trieste (il target perfetto per la mia Milano da Bare). Ho pensato di darle spazio. Ecco cosa mi racconta:
Microclisma: San Nicola di Bari, rendi tutti più morali.
SAN NICOLO’ TUTTO L’ANNO
Nello stile di vita triestino non ho trovato solo le clanfe, ma anche la “friendship with benefits” che qualche spiritosona chiama “San Nicolò tutto l’anno”. Sono venuta a Trieste per motivi professionali un paio di anni fa, dopo la laurea e un anno a Milano. Per ragioni di lavoro mi è capitato di incrociare delle ragazze che facevano lavori saltuari di hostess e promoter. Uscendo con loro ho saputo dell’esistenza di “San Nicolò tutto l’anno” e poi ho scoperto che questa figura si chiama “Friend with benefits” nel mondo anglosassone, “Amigo con derecho” in quello ispanico e “Sponsor” nell’Europa dell’Est. Il “Friend with benefits” sta a metà tra l’amico e l’amante. Come l’amicizia con un uomo, esclude reciproche gelosie e può includere la parallela presenza di un fidanzato. Come l’essere amanti, include il sesso, con l’eventuale aggiunta di altri benefits sotto forma di regali. Il più ambito è una carta di credito ricaricabile che “San Nicolò tutto l’anno” provvede a ricaricare di tanto in tanto. Il “Friend with benefits” svolge una funzione essenziale nello stile di vita di molte belle ventenni triestine, tra le quali l’attitudine al lavoro scarseggia, soprattutto in primavera-estate, quando abbronzarsi è un must per non essere out. Allora, se si è studentesse non è meglio evitare di perdere tempo con lavoretti malpagati? E, se si lavora, non è meglio fare lavoretti saltuari e part-time che lascino spazio a ben più importanti attività? E, in entrambi i casi, per tappare il buco tra entrate e consumi, non è meglio trovare un estimatore di quella qualità della bellezza che madre natura ha così generosamente sparso tra le triestine? D’altronde, i potenziali “Friends with benefits” a Trieste non mancano, impersonati dai tanti uomini giovanilisti di mezza età che seguono uno stile di vita da teenager, fondato sul tempo libero, e uno stile di abbigliamento centrato sui jeans in autunno-inverno e sul costume da bagno in primavera-estate? Dentro questo bacino potenziale, si tratta di pescare quelli con un buon “free cash flow”, ovvero con soldi in eccesso da trasformare in benefits per un’intima amica. E’ stupefacente l’intuito felino che certe ragazze triestine hanno per il “free time cash man”, forse perchè la grande quantità di esemplari di questa razza è un fenomeno tipicamente locale. Qualcuna mi ha spiegato che è un’abilità geneticamente trasmessa perchè a Trieste, fin dai tempi dell’Austria, le ragazze andavano da sole nei caffè, dove si potevano trovare i “San Nicolò tutto l’anno” di allora, quando in Italia la situazione era ancora simile all’Arabia Saudita di oggi. Probabilmente, da lombarda, questo gene mi manca e devo rassegnarmi a puntare sulla carriera professionale per potermi comprare un giorno quei jeans da 200 euro che certe mie coetanee triestine si prendono già oggi, belle abbronzate, dopo essere state al mare, mentre io mi stressavo in ufficio, chiusa dentro la mia bara.
yuppina
Hai scritto qualcosa (o fatto foto, o video, o pupoli…) di divertente/ironico/satirico su Trieste, Gorizia e dintorni? Mandacelo al Quel dela Quela! Scrivi a manna@bora.la
Questa tecno-lombarda Yuppina è venuta qui a scoprire l’acqua calda, ossia che la Trieste Bene si fonda sull’ipocrisia.
Non è una novità che, in certi ambienti cittadini, salvare le apparenze e spassarsela sono le due facce della stessa medaglia. Uomini con il conto “seconda vita” a nome di qualcun altro, in una banca dove lavora un amico, al quale dare disposizioni per telefono. Belle ragazze con stili di vita e di consumo ben al di sopra delle proprie possibilità. Mogli e madri alle quali fa comodo far finta di non sapere. Fidanzati e padri allocchi, che non vedono neanche l’evidente e si bevono le storielle più assurde.
E poi c’è chi fa le ronde per quattro disgraziate che lavorano la notte in Borgo teresiano. Ma per favore…..
Friend with benefits: che termine cul! se vedi che la mula xe foresta: qua gavessimo dito “amico de mudando cola pila”
amico de mudanda, pardon!
un neologismo xe “scopamico”
@yuppina! tu in bara ti conservi fresca come un surgelato…per 41/43 anni quando ti daranno la pensione…quasi sicura!
Le beneficate ad oltranza invece nel giro di un par di anni scadono come un cartone di latte e in virtù dell’avvicendamento si ritrovano fuori mercato ,con una mano davanti e una dietro e senz’arte nè parte… perchè
molti gli scopabili,ma pochi gli sposabili nel settore friends with benefits!
– 5 –
se xe x questo alora i meio xe i vampiri ke i se conserva x sempre – x mi xe sai meio star ala luce del sol e coglier l’atimo – tanto domani no se sa cosa capita – te se pol sposar un x disperazion – o magari te trovi quel giusto e te ga una poliza x tuta la vita – de sti tempi quele che punta sul lavor me fa de rider – sa tuti che sarà sempre pezo – i veci se ga magnà tuto e i ne ga lasà i debiti
no so se me fa più squalor le mule che ga l’amico de mudanda per spilarghe i bori o quele che se sposa per aver la poliza a vita…
@6 e 7 sbaglia chi che ghe ga leto un moralismo nel mio post…ghe mancheria! iera solo una considerazion pratica…purtropo xè un setor inflazionà e no ghe xè prospetive.
…là e là col lavorar…
Comunque non c’è niente da fare: siamo alte, belle, abbronzate, emancipate, sportive, abbiamo tutte dei costumi bellissimi. Ghe la cazemo.
Eh, ghe xe le Nicole Minetti e le Nicole Coslovich tuto el mondo xe paese ….
@9Attenzione, però! Fortissima la concorrenza straniera extracomunitaria. alte, belle, “abbronzate” (copyright Silvio) o pelle di luna, meno sportive in senso tradizionale ma sportivissime e emancipatissime nei rapporti sociali …con un fiuto da cane da tartufo per gli autentici cash & generous (fondamentale!!)
men in circolazione… quanto ai “costumi bellissimi” le bonazze d’importazione li snobbano in favore di perizomi minimal , convinte che l’abito semmai faccia la monaca, non l’aspirante bene-fica-ta!
..con quel quid in più di femminilità d’àntan e di grata dolcezza che alla fine…PAGA!
Fiora, fie mie no le xe e non volessi mai che le fossi.
@13 Parimenti Milost dioguardi! questo xè solo studio de setor…tuto academico, asetico, distante ani luce …e meno mal! 😉
Visto l’accenno interrogativo di Diego sul Castello di Boranera, mi preme precisare che questa realtà di ordine spirituale, non c’entra nulla con il fenomeno sociale del quale si parla in questo post.
Entrando in tema, secondo me Yuppina fa confusione tra fenomeni diversi: le amanti mantenute, le amicizie intime con benefits e le amicizie intime alla pari.
Sulle amanti mantenute, spesso via carta ricaricabile, concordo con Fiora. Ormai sono quasi tutte relazioni tra straniere e uomini benestanti, ma poco evoluti che si fanno catturare da abiti volgari e modi di fare espliciti.
Giustamente Milost dice che le figlie dei triestini non sono così. Infatti sono le ragazze bene che vivono in famiglia o le studentesse fuori sede che sono protagoniste del fenomeno in crescita delle amicizie intime con i “middleteen” (angraficamente di mezza età, ma in forma e giovanili). In parte si tratta di amicizie con benefits (di solito regali e favori, non volgare cash) ma in altri di amicizie alla pari, come nel mio caso.
La mia famiglia appartiene a quella Trieste Bene tanto disprezzata da Red Prof che in questo post fa il moralista, dopo averci deliziato con i suoi racconti da turista sessuale a Cuba nel post precedente, quello sullo Scatolone Apolide. Per mia fortuna, i miei genitori possono concedermi tutti i benefits che desidero. Non ho bisogno di un uomo per questo.
Ma ne ho bisogno per vivere esperienze intime, erotiche e mistiche che il mio ragazzo non è neanche in grado di immaginare. E’ un bravo ragazzo, di buona famiglia e lo stimo sinceramente. Potrebbe essere un ottimo padre per i miei figli. Il commento di Sfsn sulle scelte matrimoniali mostra un’immaturità disarmante: la famiglia è un valore assoluto, dunque una scelta che va fatta con senso di responsabilità verso se stesse e verso i potenziali figli.
Il mio ragazzo può riempire la mia dimensione apollinea, ma non quella dionisiaca, per la quale ho bisogno di un uomo magnetico che m faccia cogliere l’attimo, come diceva Giuly, mi guidi e mi accompagni attraverso quelle intense esperienze che mi fanno sentire il soffio dello spirito nella vita.
Per non avendo amicizie con benefits, cara Roberta Zoldan, anch’io salirei volentieri sul rogo con Nicole Minetti, pur di non stare in compagnia degli ipocroti inquisitori e della plebaglia mediatica che l’ha linciata.
La conclusione che sottoscrivo è quella della brava e bella Marta Zacchigna: ghe la cazemo.
Perchè, nella seduzione, non c’è partita e i maschietti non hanno chance.
NB: nel caso esista una Chanel Slavich, mi pare opportuno precisare che non è il mio vero nome, ma un nick con il quale associo le antiche radici slave della mia famiglia con il mio attuale brand preferito.
diseme che no xe cussì! Diseme, adesso che son tornada, che no xe cussì!!!
Secondo me Chanel è una secchiona e non trova il ragazzo. L’amico intimo alla pari è il suo micio che si chiama Macho. Quando ha chiesto di entrare nel Castello di Boranera l’hanno mandata nella grotta del dio Mitra. Si chiama davvero Chanel, ma se ne vergogna e dice che è un nick.
Sono cattivo? Al contrario, magari fosse così. Invece nelle cose che dice vedo tutta l’arroganza e la spregiudicatezza, qualità storiche delle giovani fighe della borghesia triestina, oggi moltiplicate dall’influenza socio-culturale del berlusconismo.
@17 intravvedo una dicotomia tra ” una secchiona che non trova il ragazzo” e “giovane figa delle borghesia triestina ”
Praticamente Prof, la Chanel ( nick omen…) cucca sì o no?
#9 e #15
Quel “ghe la cazemo” è la sintesi finale dell’arroganza e della spregiudicatezza, del quale parlavo nel commento precedente. Ma occhio alla globalizzazione che si porta dietro la delocalizzazione e l’immigrazione, anche sul mercato dei rapporti tra i sessi. Ha ragione Fiora: il monopolio è finito, ci sarà sempre più concorrenza.
#18
Intendevo dire che magari fosse come nella mia presa in giro. Invece, mi pare la classica figa figlia di papà che pensa che il mondo sia stato fatto per essere a sua disposizione. Papà per i benefita, il ragazzo futuro marito per il suo lato apollineo, l’amico intimo alla pari per quello dionisiaco. Ma va…niente di personale, ma questa tipe NELL’EDUCANDATO DI HISTOIRE D’O le manderei!
ciò cocola Channel slavich (channel appositamente con due N perchè te sembri venuda fora de un programma dela de filippi):
el fatto che la famiglia xe un valor assoluto xe discutibile. preferisso de gran lunga le società scandinave che ga meno famiglia e più stato. Se dopo ti te vol darghela a un riccon per garantirte el futuro a ti e ai tui fioi, liberissima de farlo. Mi lo trovo squalido e penso che una famiglia che parti con sti presuposti sia destinada nel futuro a raporti interni ipocriti, completamente basai sula pila e no sula solidarietà umana.
Red Prof, il mio educandato da Histoire d’O lo sto facendo nel Castello di Boranera, dove tu non ci sei e non entrerai mai
Sfsn, non hai capito: non è questione di meno o più. La famiglia è un valore assoluto perchè padre, madre e figli sono in natura, mentre lo stato è un valore relativo perchè nasce storicamente con l’epoca moderna come mi hanno insegnato all’università.
In quanto valore assoluto, la famiglia non può basarsi su elementi transitori, come il sesso e la solidarietà umana, ma su fondamenta solide, materiali e immateriali (la reciproca volontà dell’indossolubilità).
Ls sessualità si può esprimere anche al di fuori della famiglia, se con rispetto reciproco (senza metterlo in piazza) e con responsabilità (senza mettere in pericolo l’unità familiare causa esperienze erotiche passeggere)
@22 suvvia sii buona Chanel, magari se butti una buona parola tu, la “primula rossa” lo ammettono al Castello di Boranera se non come prof ,almeno da …tirocinante! 😉
“ne ho bisogno per vivere esperienze intime, erotiche e mistiche che il mio ragazzo non è neanche in grado di immaginare. E’ un bravo ragazzo, di buona famiglia e lo stimo sinceramente.”
Più che stimarlo mi pare che lo stai prendedo sonoramente pel fioco (cfr. http://it.wikipedia.org/wiki/Eufemismo )
@21 e 25. Mi s’impone un appuntino semiserio ( perché finora ho scherzato…almeno io!) ai cari Sfsn e Capitano.
come mai così prodighi di moralismo davanti alla schiettezza disinibita della supersquinzia e non una parola al Professore-macellaio &/o salumiere all’ingrosso all’Havana?
… lo “Sturm und Drang” femminista pare essere passato come una lieve brezzolina sul capo di certi maschietti!
Detto da una che NON è femminista nell’accezione più esasperata e conflittuale del termine … 🙁
e anche in ambito strettamente maschile, come la mettiamo? Papi alla gogna e il Prof. sotto silenzio? …basta un ” RED” a sdoganarlo?
…ah, ma il prof. la carta d’identità attestante che sono maggiorenni gliela chiede ogni volta… GARANTITO!
critica ” l’ipocrisia della gente bene di Trieste” e va a fare safari a Cubail red professor! …se non se li inventa! e pure se li inventa complimentii per la doppia morale! quod licet Cubae, non licet in Tergeste???…
solo HASTA LA FI. , dei!
Fiora non vado a fare safari a Cuba e non indosso tonache nel tempo libero per lanciare crociate contro il sesso a pagamento.
Trovo ironica la meschinità piccolo borghese nel travestirsi di perbenismo nei suoi ambiti e circoli e a vantarsi di emancipazione o libertinismo in pubblico.
@30 neppure io , Capitano ,ma sono per l’uguaglianza di diritti, doveri, e pari libertà di scelta dei piaceri, quando tra adulti consenzienti!
..con pari sebbene opinabile libertà di vantarsene, quando e dove aggradi e pari libertà di tacerne dove e quando come sopra libertà quest’ultima di gran lunga preferibile e di classe per entrambi i sessi!
Ebbene non sarà un problema constatare che un single che va a puttane sarà sempre meno ipocrita di una qualsiasi persona che in società non ha il coraggio di mostrarsi per quello che è ma inganna se stessa e chi le sta attorno nel nome del buoncostume.
Sulla questione dell’ex presidente del consiglio voglio ancora pensare che i politici non siano migliori di chi li vota, anche se nel caso di berlusconi (esclusi i presenti) temo sia proprio il contrario.
scusa, capitano, ma uno che fa turismo sessuale e ne scrive tutto orgoglioso, ma anonimamente, su un blog, secondo te ha il coraggio di mostrarsi per quello che è?
…restringendo il discorso a noi poveri cristi ed era precipuamente quello che mi stava a cuore (da parte mia la chiamata in causa del puttaniere istituzionale era incidentale e meramente comparativa dei pesi e delle misure), “il single che va a puttane” a Cuba sei proprio sicuro che tornato in patria o semplicemente nel suo giro di amicizie non faccia lo stesso di ” quella persona che in società non ha il coraggio di mostrarsi…” ecc.ecc.? Quanti fidanzati e mariti si comportano allo stesso modo di Chanel Slavich, se tra le altre trasgressioni a Cuba o in Slovenia, è pur anche vero come è vero, che fanno gli amici intimi ,paganti o meno delle varie ” studentesse borghesi”? Tutti single sti “Professori Rossi”? ma dai!
…Che poi per me la ragazza ci gioca con le sue teorie, chissà se e quanto praticate a differenza del trionfo “docente” che sembra andarne davvero fiero!
– 25 – capitano
go visto stanote chanel in disco e ghe go dito che te rispondo mi
el mulo ga za vinto la loteria a star con una figa e sgaia come chanel – adeso te vol darghe anke l’esclusiva? – oh capitano mio capitano te son el suo promoter?
maja: ci metto solo di meno io a capire che razza di persona sia. Per la chanel fanno fede i suoi grossolani tentativi di darsi l’aria di donna socialmente perchè formalmente ha un fidanzato. Non esprimo giudizi, dico che faccio più fatica a decifrare le capriole della ragazza di quelle del professore. Non mi sono addentrato nella moralità in sè del comportamento.
giuly: saranno solo affari suoi, il masochismo è una realtà.
Intendevo donna socialmente accettata.
bon, visto che il discorso e’ virato al serio, dico la mia. il turismo sessuale nei paesi poveri e’ una forma di colonialismo. il fatto che si tratti di paesi socialisti non cambia la sostanza, anzi, la peggiora.
ammantare questo tipo di turismo di un’ aura romantico-rivoluzionaria e’ una forma di ipocrisia, e a suo modo, di perbenismo. un tipo di perbenismo diverso da quello mainstream, ma pur sempre perbenismo. (mi riferisco a vari interventi di red prof in altri thread).
chi sta veramente dalla parte degli sfruttati e degli oppressi non va a fare turismo sessuale a cuba. va a dare una mano ai sindacati dei braccianti in peru’, o a insegnare nelle prigioni messicane (come faceva matteo dean), oppure si impegna nei comitati di difesa delle prostitute a ciudad juarez, ecc. ecc. ecc.
sono cose talmente ovvie che forse c’e’ bisogno di ricordarle, ogni tanto
– 37 – capitano
masochista el mulo? ma se el xe invidià de i amici e se la tira ala grande! te dovevi veder come i ghe vardava chanel stanote in disco
– 39 –
red prof sarà s*****o ma ti te sono più pesante del scatolon apolide pien de foto
@ 41 e stavolta xè sta el mio turno de rider sola davanti el pici, Giuly! 😀 😀 😀
# 39
Hobo,complimenti!
In mancanza di Chinaski, hai assunto tu il ruolo di cicisbeo delle dame della corte e sei riuscito a farti ridere dietro anche da loro con i tuoi predicozzi radical-chic.
Fidel e il Che hanno fatto una rivoluzione, non le pur stimabili missioni da crocerossine di cui parli tu. Hai presente “Stato e rivoluzione” di Lenin? Una rivoluzione è quella roba là!
# 41
Giuly,
mi tengo lo s*****o come una medaglia al valore
red prof, di’ la verità, però.
al che la fighezza inarrivabile un po’ gliela invidi, vero?
# 45
aqui se queda la clara
entranable trasparencia
de tu querida precencia
Comandante Che Guevara
querida precencia a casa mia se ciama figo de paura (per di più fotogenico al massimo).
ma quando che te va a cuba no te vien l’ansia da prestazion al pensiero del confronto coi murales formato mozilla?
A Cuba il Che viene trattato come una specie di santo, troppo concentrato sulla lotta rivoluzionaria per pensare al sesso.
Invece è Fidel, chiamato “El Caballo”, che incarna il gran scopatore (in passato, ora non sta bene) e l’uomo di potere.
Più che l’ansia di prestazione, sono i fiumi di rum a dare certi problemi.
@red prof
adesso ti faccio un discorso serio. due settimane fa ho dovuto cambiare nick da “chinaski” a “hobo”, perche’ tale “italiano” mi aveva preso di mira, e aveva cercato di tirarmi dentro a una rissa virtuale usando il mio nome e cognome (con cui io imprudentemente mi ero firmato nell’ esprimere solidarieta’ a milic su una questione di commercio equo). adesso arrivi tu e metti in relazione chinaski con hobo, e mi costringi a cambiare di nuovo nick. sono un po’ incazzato con te.
ma in verita sei inconfondibile.
è un complimento.
ok maurice,
ma il problema e’ che a questo punto non sono piu’ anonimo. se la stessa cosa valesse per tutti, non ci sarebbero problemi. pero’ la situazione e’ asimmetrica. chi e’ anonimo puo’ sparare merda su chi non lo e’, sapendo che non puo’ reagire piu’ che tanto.
in effetti è così.
comunque, red prof, organizzare un sindacato dei braccianti in sudamerica non e’ roba “da crocerossine”. e’ roba pericolosa. c’e’ gente che e’ stata ammazzata per questo, l’ elenco e’ lungo. e anche questo e’ rivoluzione. tu parli di lenin e di fidel castro, 1917 e 1959.
ma adesso, 2011? e’ piu’ rivoluzionario partecipere alle lotte dei braccianti, o bere rum nei bar de l’havana sotto un poster di che guevara? chi sono i radical chic?
ma perche’ cazzo poi ti sto a scrivere sta roba. sara’ perche sono un radical chic e voglio fare il cicisbeo. si’, dev’esser per quello, non c’e’ altra spiegazione.
E poi friends with benefits si traduce in amici con benefici. Affanculo questi anglicismi.
@54 e qua te dago punti mio Capitano! meio autarchici e pò bon! 🙂
– AMICI SENZA BENEFICI –
hobo: vado in sudamerica
mula: figo!
hobo: te vol vegnir com mi?
mula: anke si! dove te va? caraibi? brasile?
hobo: in perù coi sindacati dei minatori
mula: ah ke bel! pecà ke sofro de claustro e no poso calarme in miniera e ti dove te va prof?
red prof: all’avana in spiagia e in disco
mula: figo!
red prof: eh si! xe pien de chicas ke ghe sta e ti dove te va?
mula: a zercarme altri amici – ciaooooo!
giuly, te son sai cocola e spiritosa, ma cossa te fa pensar che red prof e hobo podessi voler portarse per forza una mula in sud america?
varda che anche tra i mas’ci se trova qualche anta, ma pure qualche enta e diritura qualche enti, a cui non xe che ghe interessi proprio sai far de nave scola (con o senza benefici).
@ channel:
la famiglia nassi in quanto tale con el concetto de proprietà (servi per tramandar i beni una volta morto el proprietario). Antropologicamente parlando xe un sacco de società tribali o “primitive” nelle quali non esistendo la proprietà, neanche esisti el concetto de paternità o addirittura de maternità. I fioi dela tribù ciama tuti i omini papà e tute le donne mama. per cui anche el concetto de famiglia xe una creazion (relativamente) moderna
@ fiora commento 26 (cioè come mai fazo el moraliston con channel e no con red prof).
dunque: 1. concordo pienamente con Hobo-chinaski. Andar a far turismo sessual xe far colonialismo e sfrutar schifosamente la miseria dei paesi poveri.
2. Channel me infastidissi no per el suo comportamento che xe esclusivamente afari sui. Me dà fasidio inveze el suo paraculismo quando la disi che bisogna sposarse con un ricon per garantirse el futuro a sé e ai fioi. Perchè secondo mi la dignità dela persona xe nel guadagnarse el pan col lavoro e no far i mantenui. Ancora più fastidio me dà quando per giustificar sta mancanza de dignità la se inventa robe sula sacralità dela famiglia, che inveze xe una costruzion artificiale tanto quanto lo stato.
@59 insoma per un verso o per un altro te meti almeno entrambi ex aequo? mi come baba me basta questo.
Perché se la capasquinzia enuncia principi “disinvolti”, el docente rubizo podessi ‘ndar far macelaio ( peto o coscia?) o salumier ( prosciuti prosciuti…) la profesionalità la ga za acquisida sul campo!
@sfsn#59
tovariški pozdravi
(perdonime se xe sbaia’, no so parlar sloven. xe un ricordo dei miei anni nel partito.)
no, penso che sia pezo el mato: quel sfuta le poveraze, almeno channel sfruta i pilosi.
@62 ma gnanca, la mula squinzChannel ga dito che nel suo caso specifico per la pila la xe mami&papa foragiada (stavo per meter “papi” me go fermà in tempo! 😉 ) e che co’ i va in tour le spese xè fifty fifty… come el “resto” dei!
Una benemerita in confronto altroché!
presumo che el papa de channel sia piloso. dunque la sfruta comunque un cinquantenne ricco
Hobo
non l’ho fatto apposta, ma ripensandoci cambiare in Hobo il nick dell’hobo letterario Chinaski non è proprio il massimo per non farsi identificare.
Si aiuta la rivoluzione cubana anche andando là a spendere i soldi delle proprie vacanze, visto il blocco commerciale-turistico yankee e il disperato bisogno di valuta pregiata che hanno.
Comunque un hobo starebbe meglio a bere rum nei bar dell’Avana che a fare discorsi da radical newyorkese.
Ho visto un comportamento da cicisbeo e radical-chic nel fatto che ti sei scagliato fuori tema contro il “compagno che sbaglia” (secondo te), senza dire una parola sull’ipocrita borghese figlia di papà Chanel, pienamente in tema con questo thread.
Sfsn
Se una ragazza triestina si fa foraggiare dall’ “amico” o da papà è lei che li sfrutta. Se una ragazza cubana se la spassa a mie spese, invece sarei io che la sfrutto.
Hai fatto baruffa con il principio di non-contraddizione?
Fiora
è commovente la tua difesa d’ufficio di Chanel. La destro-libertaria con la testa sulle spalle che copre la destro-libertaria ancora scapestrata, causa la giovane età.
E’ una pagina del libro Cuore della borghesia triestina.
Maja
dopo aver a lungo fatto finta di niente, ti sei accorta di cosa c’è dietro le battutine di Giuly? Ancora uno sforzo e magari ti accorgi anche di Chanel…..
red prof (a mio avviso sai poco red),
la diferenza sta nela diferente possibilità de scelta dela baba: la triestina pol sceglier se prostituirse o no, la pol benissimo andar a far la comessa o altri lavori. La cubana ga una possibilità de scelta molto più limitada: spesso la prostituzion xe una via obligada per evitar la miseria. La thailandese ga ancora meno possibilità de scelta.
Sfsn
Assai poco red sono i discorsi tuo e di Hobo, classificati come “decadentismo borghese” dai Partiti Comunisti una volta al potere in Europa e ancora al potere in Cina, Vietnam, Corea del Nord e Cuba. Se invece per “red” intendi quel che è diventata l’ex sinistra italiana, un insieme scomposto di liberal all’americana, allora sono d’accordo con te, io sono assai poco red.
Sulla questione sfruttamento si vede che parli di cose che non conosci. Le ragazze dei paesi emergenti che vivono una condizione di miseria, le discoteche non le vedono nenche con il cannocchiale e finiscono nei casini locali.
Invece, le ragazze che frequentano le discoteche, cercano lo straniero per farsi fare regali e farsi portare in giro a sue spese. Non vedo una grande differenza con le “amichette” triestine, se non per l’aspetto economico. Fare il San Nicolò tutto l’anno se lo possono i borghesi triestini, l’amica trovata in vacanza se la possono permettere anche i lavoratori.
@red prof
poi pero’ la smetto, perche’ questa polemica sta diventando ridicola.
chinaski non era propriamente un hobo. gli hobo erano i lavoratori stagionali americani che si spostavano viaggiando come clandestini sui treni merci. negli anni trenta la loro storia si e’ intrecciata a quella del sindacalismo radicale (vedi woody guthrie). comunque si’, si tratta di nick letterari. sono innamorato della letteratura americana degli anni trenta.
sul turismo sessuale ho gia’ detto come la penso.
la cosa che somiglia di piu’ a un hobo in italia, oggi, e’ un immigrato africano senza permesso di soggiorno. niente a che fare ne’ con new york, ne’ con l’havana.
infine: io sono convinto che giuly e chanel in realta’ siano il parto di una fantasia maschile (ma forse mi sbaglio), quindi non mi interessa polemizzare con loro. sono intervenuto perche’ fiora al 26 aveva richiesto una presa di posizione dei commentatori di sinistra a proposito del turismo sessuale a cuba. io la mia presa di posizione l’ho resa pubblica. fine.
adesso pero’ veramente basta.
red prof
io non me la sento di infierire su due ragazzine. mi sembrano due bambine che giocano a fare la mamma con il cicciobello.
spero per loro che prima o poi superino questa fase di delirio di onnipotenza da culo sodo. se non altri, ci penserà newton a ridimensionarle.
ben diverso il discorso di un uomo adulto che va a fare il lumacone gradasso nei paesi poveri e ammanta le sue spedizioni sessuali di una non ben precisata aurea rivoluzionaria.
il rivoluzionario da materasso che aiuta l’economia locale ubriacandosi e sbavando sulle ragazzine povere, LOL!
caro “red” prof,
son sta a cuba e in diverse zone del mondo disastrade, de solito a far el volontario, per cui le dinamiche de sfrutamento e dela miseria le conosso ben.
Quel che go visto in giro xe mulete che zerca de “adescar” el turista in strada e no in disco (peraltro andar in disco nel terzo mondo me par comunque un insulto ala povertà).
Secondo mi el decadentismo borghese xe proprio el tuo: i veri compagni no va in giro per el mondo a trombarse babete pagando. Semai i dovessi aver el charme del guerrigliero rivoluzionario, ma me par proprio che no sia el caso tuo.
Gli illibati crocerossini fanno del bene, ma non delle rivoluzioni. Del sesso si può dire quel che Lenin diceva della rivoluzione, che non è un pranzo di gala dove le posate e i bicchieri vanno usati correttamente. I grandi rivoluzionari al potere sono stati anche grandi scopatori. I più famosi sono Mao, Breznev e Fidel. Avrebbero dovuto rinunciare perchè approfittavano della loro posizione di potere? Questo angelismo mi fa sorridere: il materialismo storico e dialettico è un’altra cosa, come si dice a Cuba…Hasta la victoria, siempre!
Breznev rivoluzionario 😀
http://imageshack.us/photo/my-images/14/14sovietleaderleonidbre.jpg/
già, il sesso non è un pranzo di gala.