26 Novembre 2011

Gorizia, Gruppo d’Acquisto Solare: ecco come aderire

Visto il successo dell’incontro pubblico svoltosi al Knulp Giovedì, l’iniziativa prosegue sulle pagine di questa testata. Chi infatti non è potuto intervenire alla conferenza ha ugualmente la possibilità di aderire al gruppo d’acquisto solare semplicemente inviando una mail a furlan@bora.la, gli interessati potranno ricevere le informazioni necessarie, richiedere il sopralluogo tecnico e farsi fare il preventivo per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico. Come spiegato durante l’incontro, lo scopo di tale iniziativa è informare ed incentivare lo sviluppo di tale tecnologia in una provincia che risulta essere tra le ultime in Italia per diffusione di impianti. Uno dei principali ostacoli risulta essere il vincolo paesaggistico che grava sui Comuni del Carso e nei centri storici, tuttavia tale vincolo non è presente ovunque e comunque non pregiudica la possibilità di installazione, ma può allungare i tempi burocratici (nulla di grave comunque). E’ buona norma quindi, prima di iniziare a valutare preventivi, contattare l’ufficio tecnico del Comune di residenza armati di dati catastali, in modo da avere le informazioni circa eventuali limitazioni all’installazione di un impianto fotovoltaico. L’accordo raggiunto per la realizzazione di questo gruppo d’acquisto prevede una fornitura “chiavi in mano”, comprensiva di progettazione, installazione, disbrigo pratiche Enel e G.S.E., i pannelli che equipaggeranno gli impianti sono gli sloveni BISOL, quotati dalla rivista Photon (il Quattroruote del fotovoltaico) tra i primi tre con le migliori prestazioni su scala mondiale, oltre a possedere la certificazione “Factory Inspection” che dà accesso all‘incentivo maggiorato del 10% per gli impianti che usano almeno il 60% di componentistica “Made in EU”. Particolare attenzione è stata posta anche al sistema di fissaggio, importantissimo quanto sottovalutato particolare per determinare la qualità globale dell’impianto, in questo caso, per far fronte alle raffiche di bora, il sistema previsto è l’ALUTEC, costituito da un doppio telaio con doppio spessore di alluminio, il quale oltre a garantire tenuta, evita i carichi torsionali sul pannello dovuti alla dilatazione temica grazie al sistema ad incastro. Il tutto viene offerto ad un costo particolarmente concorrenziale ed inferiore alla media di mercato (a parità di caratteristiche). L’incontro pubblico viene ripetuto GIOVEDI 1 DICEMBRE a Gorizia, presso la SALA APT della Stazione Ferroviaria, alle ore 18.00, dove sarà possibile approfondire le tematiche, aderire e richiedere il sopralluogo.

 INVITO ALL’EVENTO PUBBLICO

Giovedì 1 Dicembre a Gorizia, Sala APT presso la stazione ferroviaria, Piazza Martiri della Libertà, 19 alle ore 18.00

PER OGNI ULTERIORE INFORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO CONTATTARE:

Denis Furlan, organizzatore dell’iniziativa

furlan@bora.la , 338 8503758 Facebook: facebook.com/gruppi.acquisto

 

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56 commenti a Gorizia, Gruppo d’Acquisto Solare: ecco come aderire

  1. ermete rialacci ha detto:

    Egregio sig. Furlan, la sua iniziativa sarebbe lodevole …. se non fosse che dietro qs GAS mi pare si celi un modo “creativo” di acqusire nuovi potenziali “clienti”. I gruppi di acquisto solare (gas) sono tutt’altro rispetto a quello che lei propone. Un gas viene innanzitutto organizzato da un associazione “no-profit” mentre lei sig. Furlan mi risulta essere Agente per un azienda di Gradisca d’isonzo. I gas prevedono dei veri e propri capitolati privati dove le aziende (normalmente locali) possono effettuare le proprie offerte in maniera trasparente … In questo caso mi pare che la scelta sia già stata fatta … Non avrà per caso “vinto” l’azienda per cui lavora?
    In definitiva mi pare di intravedere la classica “furbata” all’italiana degna di “striscia la notizia”. Ma la lealtà costa così tanto?
    Ps i bisol sono risultati terzi tra le valutazioni fatte da photon a febbraio (valutazioni chiaramente che photon esegue e pubblica A PAGAMENTO).

  2. G.norri A.ttende S.piegazioni ha detto:

    visto che mi stavo scaldando all’iniziativa,ringrazio il solare sig. ermete per l’illuminante dritta.

    Egregio sig. Furlan mi rinfocoli l’entusiasmo di candida trasparenza sennò qua di gas resta solo il metano.

    “C’è sempre la luce alla fine del tunnel…”

  3. Denis Furlan ha detto:

    Gentile Sig.Riallacci

    Se ha seguito le precedenti discussioni in merito, e se è venuto all’incontro di Giovedì, le sarà sfuggito il funzionamento dell’iniziativa.
    Come già spiegato, i GEA sono il frutto dell’incontro di idee tra me e la cooperativa Nativi, su ciò non vi è alcun mistero, visto che a nessun altro è venuta la stessa idea, ne tantomeno l’ha sottoposta alla cooperativa, non vedo il motivo di tanto livore.
    Le dirò di più, i dati in suo possesso sono errati.

  4. enrico maria milic ha detto:

    ciao,

    scrivo come amministratore della cooperativa nativi, che organizza il gruppo d’acquisto fotovoltaico ed è anche l’editrice di bora.la, il sito su cui siete ora.
    aggiungo alcune cose oltre a quanto detto da denis:

    – se ci sono altre offerte migliori per il gruppo d’acquisto, rispetto a quella di sws (l’azienda tedesca che abbiamo trovato come fornitore), ben vengano. questo perchè certamente il nostro gruppo di acquisto non si concluderà con questo primo evento. qua sopra c’è la mail di denis furlan@bora.la, ma ovviamente se qualcuno che non si fida può anche scrivere qua nei commenti e proporsi come fornitore del nostro gruppo d’acquisto
    – come sempre su bora.la, ci vanno bene le critiche fino a quando sono non da anonimi. i prossimi commenti da anonimi saranno cancellati.
    – alcuni dettagli ancora: la forma ‘cooperativa’ è una società senza fini di lucro, per cui non vedo il problema citato dal commentatore #1 che vedrebbe queste gran trame oscure dietro al nostro gruppo d’acquisto; siamo aperti sia ad altri fornitori, che ad altre associazioni o gruppi co-promotori del gruppo d’acquisto; ogni critica e suggerimento sono bene accolti, basta che siano puntuali e non gratuiti e, come detto, non fatti da anonimi. ci si confronta a viso aperto, giocandosi la faccia come facciamo da sempre su bora.la. le critiche vanno agganciate alla reputazione sia di chi è il bersaglio di chi scrive, sia di chi scrive.

    ciao,
    enrico

  5. dimaco il discolo ha detto:

    denis ma te ghe rispondi anche a sti due?

  6. Cristina ha detto:

    Non per rigirare il coltello nella piaga, ma la faccenda non è piaciuta nemmeno a me, fin dall’inizio. Mi sono astenuta dal commentare perché, in quanto io stessa mi occupo con l’azienda di famiglia, da quasi un decennio, di solare e quindi anche di fotovoltaico, mi pareva che pure la mia posizione non fosse la migliore per intromettermi più di tanto.
    Concedetemelo, i gas sono tutta un’altra cosa! Ne esiste già uno, legato a Legambiente. Abbiamo pure partecipato alla serata informativa a Gorizia, mi è sembrato molto serio e non con secondi fini. Ciononostante, considerato il funzionamento del mercato e l’importanza del rapporto cliente/”chi realizza l’impianto” (molto più di un installatore, visto che deve seguire pure progettazione e disbrigo pratiche), non riesco ancora a capire davvero quali possano essere i vantaggi che un gas apporta in questo settore. Perché? Conosco il mercato troppo bene: nessun produttore concederà ad un gas dei prezzi più vantaggiosi che ad un distributore (quale noi siamo). La nostra offerta al cliente è sempre la migliore che riusciamo a effettuare. Il cliente di un gas deve pagare anche un’ “iscrizione” al gas! Scusate, non vedo il senso! Sia chiaro: quando dico NOI penso che lo stesso valga per molti nostri colleghi. Verissime poi le perplessità del primo post riguardo la classifica Photon: i moduli più venduti, quelli dei migliori produttori, stranamente in quella classifica non compaiono nemmeno!

  7. enrico maria milic ha detto:

    ciao cristina,

    non capisco bene la critica.

    quali sarebbero i secondo fini oscuri del nostro gruppo d’acquisto, che organizziamo come cooperativa nativi?

    se lo fa legambiente è un gruppo d’acquisto buono, se lo fa nativi è un gruppo d’acquisto cattivo? esistono anche le graduatorie di bontà tra gruppi d’acquisto? e in base a cosa?

    inoltre, se è quello il problema o la vedi come un’opportunità, scrivi a me (milic@bora.la) o a denis (furlan@bora.la) o scrivi su questi commenti che come azienda siete disponibile a essere fornitori del gruppo d’acquisto e su quali prodotti, e a che condizioni.

    per chiudere,
    i fini della nostra cooperativa su questo gruppo d’acquisto sono:
    – diffondere dei prodotti che hanno dei valori per la comunità in cui crediamo: autonomia delle persone (dal sistema energetico in questo caso) e cooperazione tra le persone (per avere costi più bassi e ripagare il lavoro di chi organizza il gruppo d’acquisto)
    – per chiarezza, specifico che la cooperativa e le associazioni che promuovono il gruppo d’acquisto a trieste, hanno una piccolissima percentuale dalla vendita dei pannelli. perchè questa percentuale? perchè ripaga in parte il lavoro organizzativo delle persone, i volantini, la pubblicità su facebook, il lavoro dei redattori e di chi amministra la cooperativa.

    l’impostazione di questo gruppo d’acquisto mi pare sacrosanta e vorrei proprio sapere cosa c’è da obbiettare, nel merito pratico e concreto (appunto: se l’argomento è che anche legambiente organizza un gruppo d’acquisto… beh, allora avrò difficoltà a essere persuaso).

    ciao,
    enrico

  8. cristina ha detto:

    Ciao Enrico,
    mi spiace, forse non mi sono spiegata bene.
    Provo ad essere un po’ più schematica:
    1. Ho parlato dell’altro GAS a titolo di esempio perché, considerato come funziona, mi è sembrato un GAS a tutti gli effetti, e non un progetto, per quanto a buon fine (per me ogni impianto termico o fotovoltaico in più su un tetto è qualcosa di andato a buon fine, basta che funzioni, a prescindere da chi lo realizza!) questo non va mai perso di vista) legato ad una persona-un’azienda.
    2. Ma non è questo il punto. Io stessa partecipo a dei gas (soprattutto per prodotti ortofrutticoli biologici) ormai da anni. Capisco come funzionano e qual è il vantaggio. Per chi acquista, per chi vende, per l’ambiente. Conoscendo il settore del fotovoltaico, le leggi che lo governano, le dinamiche complesse e continue di un mercato che non si è ancora veramente stabilizzato (listini dei moduli che variano ogni 15 giorni!), gli annessi e connessi legati alla burocrazia, non riesco davvero a capire come possa funzionare un GAS, cioè quali possano essere davvero i vantaggi economici del cliente finale. Noi come azienda abbiamo deciso di non partecipare al gas di cui ti scrivevo perché, analizzando la situazione, avendo sentito i prezzi proposti e le modalità, crediamo di poter offrire al cliente né più né meno di quanto potremmo fare tramite un gas, però con un rapporto diretto con il cliente. Con un intermediario (il GAS!), in meno! Come abbiamo fatto finora.

  9. cristina ha detto:

    Vorrei comunque aggiungere un consiglio spassionato che mi sento di dare a tutti: scegliete SEMPRE degli installatori locali, con una sede FISSA e un numero di telefono FISSO! Sembreranno dettagli, ma credetemi, fanno la differenza.
    Questo non solo in un’ottica di vera tutela ambientale a tutto tondo (che senso ha, soprattutto quando si parla di un impianti da 3 o 6 kWp, chiamare tizio o caio da Schio o da Reggio Emilia e fargli fare centinaia di km per poi scoprire di pagare gli stessi prodotti di più anche grazie al trasporto?) ma soprattutto di autotutela. Di aziende serie in zona non ne mancano, pronte ad intervenire in caso di bisogno, chiedete al vicino, a chi un impianto l’ha già… quando sento di certe scelte mi si rizzano i capelli!

    Tornando ad Enrico: non sarai d’accordo, ma ho voluto esprimere il mio parere, mi spiace. Sono convinta della vostra buona fede (so che il fotovoltaico è una piccola parte di quello che fate) e ti assicuro che se sono intervenuta è per fare un po’ di chiarezza. Da imprenditrice “appassionata” del settore posso solo dire che ogni impianto solare in più, termico o fotovoltaico che sia, porta acqua al mulino di come me è convinto che la diffusione massiccia delle energie rinnovabili sia, subito dopo il risparmio energetico, il miglior modo di avviarci tranquillamente verso un futuro senz’altro senza nucleare e che riesca a far sempre di più a meno di qualsiasi fonte fossile.

  10. enrico maria milic ha detto:

    ciao cristina,

    rispondo al tuo primo commento intanto:

    1) non ho capito cosa rende un GAS autenticamente un GAS
    2) non ho capito perchè un GAS non può organizzarlo una società cooperativa come nativi. sui costi, confrontiamoci pure, ma nella pratica con i numeri e i prodotti, non in astratto

    enrico

  11. Denis Furlan ha detto:

    Riguardo al commento n.9

    Chi installa gli impianti è la SWS-Solarwelt Schwaben, è un’azienda tedesca che da 10 anni opera solo ed esclusivamente nel fotovoltaico.
    L’azienda ha la filiale a Ronchi dei Legionari, quindi di fatto è locale in quanto locale è l’ingegnere che progetta gli impianti (poi sempre sottoposti a supervisione in Germania), locale è la segretaria amministrativa, locali sono gli installatori (dipendenti dell’azienda, nulla viene dato in subappalto).
    Il numero di telefono dell’ufficio è 0481-095097, vi risponderà Martina.
    L’ufficio, con relativo show-room si trova appunto a Ronchi dei Legionari in Via Aquileia, 2 (di fronte ai Vivai Petrini, prima della rotonda dell’aeroporto).

  12. dimaco ha detto:

    io leggo gl interventi di cristina così:ragazzi qui non c’è posto per voi ci sono già aziende serie non venite a rubarci i possibili clienti.

    spiacente ma io lo leggo così.

    Poi siamo in libero mercato e ognuno si impegna a fornire un servizio e un prodotto a un prezzo abbordabile abbinandolo ad una qualità oltre la media. Non credo che vi siano fini oscuri, anzi sono sicurissimo che non ve ne siano vista la reputazione di Enrico maria Milic e di Denis Furlan che ho conosciuto personalemnte. e dato il lavoro che faccio sono piuttosto bravo a sgamare i furbetti e i du muli non lo sono sicuramente. mano sul fuoco.

  13. cristina ha detto:

    WOW! Fantastica pubblicità Denis, complimenti!
    Comunque, a titolo informativo il mio post n.9 non voleva assolutamente essere contro qualcuno in particolare, bensì criticava un comportamento purtroppo assai diffuso (in quanto CAT di un’azienda tedesca per il nord-est mi chiamano per riparare i danni fatti da altri che stanno assai lontano da qui, ne so qualcosa!) Pensa che di recente ho scoperto dei goriziani che si son fatti installare l’impianto da gente venuta su apposta da Roma…
    Ah: noi l’ingegnere tedesco l’abbiamo in loco: progetta e va pure sui tetti, pensa un po’ te! 😉
    @Enrico: mi hai fatto riflettere, non hai torto. Che cosa può essere considerato un GAS? Su questo si potrebbe discutere, davvero. Magari sono io che mi faccio delle idee sbagliate.
    Io però cerco sempre di considerare la faccenda dal punto di vista del cliente finale; sarei davvero curiosa di capire, conti e fatti alla mano, in che cosa consisterebbe effettivamente il SUO vantaggio acquistando da un GAS (come il vostro o altri, sia chiaro)!

  14. dimaco ha detto:

    E’ come dicevo io. succo del messaggio:

    Fioi no ste romper le bale che qua ghe semo già noi.

  15. alpino ha detto:

    Eccomi qua! ve lo ricordate il primo articole aperto? Enrico fui io ad esprimere perplessità e tu mi rispondesti..il tutto finì li ma non affrontammo il nodo che forse a molti non ha convinto e che non hanno avuto il coraggio di chiedere ovvero, pane al pane vino al vino:
    Produttore di Pannelli: Enrico tirami su con il tuo blog una 40 ina di persone che faccio una promozione di pannelli.
    Enrico: speta desso vedo confeziono un evento e vedemo un po..
    Produttore: Enrico..me raccomando che se te tiri su gente ti riconosco il 5%di provvigione per ogni componente installato/venduto.
    Enrico: fatta!

    Cosa c’è di male in quanto sopra? NULLA 1)bastava dire subito della percentuale..perchè a pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca.
    2) Bastava togliere la parola ETICO nella vostra sigla perchè perdonatemo ma nel fare trattativa commerciale anche sana io non ci vedo nulla di etico, ma semplicemente normale vendita aprofittando di grandi numeri.
    ..ecco perchè quando qualcuno usa termini come Etico, Equosolidale et similia e sempre meglio indagare.

    PS ma xe veramente Ermete quel dei verdi/legambiente e tutte quelle robe la che no me ricordo?:-)

  16. cristina ha detto:

    @dimaco: i tuoi post mi amareggiano, ma c’era da aspettarselo. Mi imbarazzano, ma capisco che sia facile interpretarli così visto che nel settore ci lavoro pure io; se potessi tornare indietro probabilmente non commenterei nemmeno. Vedo che comprendermi non è così semplice.
    Ti assicuro che di posto nel nostro settore per gente seria ce n’è ancora quanto ne vuoi. Quando dieci anni fa abbiamo cominciato, non dovevamo “lottare” contro la concorrenza, bensì contro il 99% dell’opinione pubblica che ci considerava degli alternativi con qualche rotella fuori posto, visto che “chi te vol che compri sta roba qua de noi” o roba del genere. Credimi, avere della concorrenza seria ci fa piacere, è per noi stessi una conferma, oltre che uno stimolo, fa bene al mercato. E’ quando un impianto viene realizzato da gente poco seria che comincia a circolare la voce, deleteria per tutti, che “sta roba non funziona”.
    Anch’io ho conosciuto Enrico, forse pure lui lo ricorda, e non metto in dubbio la sua buona fede e, soprattutto, la sua fede ambientalista.
    Ho espresso dei dubbi e ripeto, finora (magari mi sbaglio?) non riesco a vedere degli effettivi vantaggi per il cliente finale. Attendo dimostrazioni, conti e fatti alla mano, che così non è.
    Mettiamola così: la cooperativa Nativi si occupa pure di energie rinnovabili e ha trovato una propria ditta di installazione e un fornitore di moduli. Ottimi prodotti? Può darsi? Ditta seria? Idem. Punto. Va benissimo così. Ma continuo a credere che la parola “gruppo di acquisto” sia fuori luogo. Tutto qui. La mia voleva essere una riflessione, non un attacco.

  17. gigi ha detto:

    Io volevo aderire a questo gruppo, però alla luce di questi commenti a dir poco strazianti non aderirò più.

  18. Kat ha detto:

    no capisso tuto sto casin,se un vol far fa se un non vol far no fa

  19. chinaski ha detto:

    kat, te ga razon, ma pareria che se no te disi che xe tuti uguali e tuti ugualmente intenzionadi a fregarte, no te son cool. devi esser una forma de snobismo, mi digo.

  20. dimaco il discolo ha detto:

    cristina nel vostro settore c’è gente seria d’accordo. così come nel mio. ma solo perchè sono i Nativi a farlo non dovrebbero esserlo? Anzi tanto di cappello visto che se funziona non è sbagliato pensare che porterà qualche posto di lavoro.
    Visto che tu sei nel settore e quando vi consideravano degli alternativi te lo ricordi, non vedo motivo di tratare in tale maniera una nuova ditta che potrebbe fare concorrenza.Il che è buono perchè porta ad abbassare i costi. Chi ha detto che i ragazzi non sono seri o vendono roba non seria o he funziona male? magari saranno più seri di certa gente che mi telefona a casa promettendomi mirabolonti risparmi se prendo la loro merce. Sono loro che devono farsi un nome e saranno i clienti a decidere s sono validi o no.

  21. alpino ha detto:

    Dimaco..
    forse non hai ben compreso il punto di vista di Cristina che non dice quanto tu stai affermando ma altresì: il gruppo d’acquisto in virtù della sua forza nei vari settori indice una sorta di gara d’appalto dove le ditte invitate a proporre offerta lo fanno allettate dal numero cospicuo di probabili acquirenti in un colpo solo.
    La pregevolezza del sistema spesso sta nella natura collegiale del Gap (mi si perdoni ma tutto è nato dopo di loro) che riceve i preventivi li valuta in seduta comune con gli interessati e sceglie la ditta per affrontare l’acquisto. Cristina presumo stia denunciando la mancanza di “indagine di mercato” e consecutiva chiamata a partecipare di altre ditte o nello specifico della sua ditta al fine di offrire agli acquirenti un ventaglio più ampio di ditte esperte del settore. Da quanto si deduce, la ditta rappresentata dal sig. Furlan ha preso diretti accordi con la cooperativa nativi…penso di aver reso il senso.

  22. Kat ha detto:

    chinasky cos te vol noi semo ala vecia.no rivemo a sti ragionamenti contorti.
    el problema xe: volevi el mercato libero o volevi entrar in mercato con milic? forse rodi de no gaverghe pensado prima

  23. enrico maria milic ha detto:

    @ alpino

    quindi ripagare il lavoro organizzativo della cooperativa nativi è “un peccato”? non abbiamo mai nascosto che nativi ha un piccolo ricavo che copre le nostre spese di lavoro e a ogni domanda su questo tema ho risposto in questo senso. credo che sia sacrosanto ripagare il lavoro anche per un’iniziativa dal carattere etico come questa.

    l’etica di questo gruppo d’acquisto l’ho già spiegata qua sopra e non credo che possa essere solo legambiente (per esempio) a organizzare gruppi di acquisto etici. l’obiettivo del nostro gruppo d’acquisto è

    diffondere dei prodotti che hanno dei valori per la comunità in cui crediamo: autonomia delle persone (dal sistema energetico in questo caso) e cooperazione tra le persone (per avere costi più bassi e ripagare il lavoro di chi organizza il gruppo d’acquisto)

    sws come fornitore del gruppo d’acquisto organizzato da nativi al posto di sonnenwerk di cristina o di qualsiasi altro fornitore?
    aspettiamo offerte a partecipare come fornitori del del nostro gruppo d’acquisto (da gennaio in poi), sia qua nei commenti, sia via email a furlan@bora.la o a milic@bora.la

  24. alpino ha detto:

    Enrico,
    tutto giusto tutto sacrosanto forse però certe cose non sono apparse ai lettori molto chiare ed è per questo che anche tu sei dovuto intervenire in questa sede integrando, fino ad aprire ora ad altri produttori.
    Non mi pronuncio su Legambiente perchè non mi riconosco in loro, i gruppi d’acquisto sono tali se formati da cittadini consapevoli ed organizzati, non è una prerogativa di legambiente, di bora.la o di pinco pallo, se domani mi organizzo con 30 persone per l’acquisto di Tablet, contatto i venditori faccio un gruppo d’acquisto, mica per forza devo acquistare solo pomi e pannelli?
    Per quanto riguarda l’eticità, no, li non ci siamo neppure lontanamente, troppo facile mettere due righe mielose per contraddistinguere persone che vogliono solo esercitare il loro diritto sacrosanto de “sparagnar” su bollette ed acquisto pannelli.
    Ripeto, io che voglio comprare i Tablet sono “etico” quanto voi che volete acquistare i pannelli, l’obbiettivo è il medesimo ovvero nè io nè voi siamo per nulla etici.
    Etico è il gruppo che acquistando un prodotto sa che i proventi andranno devoluti per una determinata causa.
    E’ etico il gruppo che acquista pannelli da una ditta abruzzese che devolverà il 40%dei proventi alla ricostruzione, pur magari sopportando da parte del gruppo un costo maggiore.
    No non c’è nulla di etico nel vostro gruppo, è una sana, semplice libera vendita/trattativa commerciale e questo non toglie alcun onore all’iniziativa..sia chiaro.

  25. enrico maria milic ha detto:

    – sull’eticità degli acquisti credo tu abbia le idee confuse. io penso che cosa e come acquistiamo abbia dei grossi risvolti etici e dei precisi effetti sociali. tu invece mi pare proprio che la pensi in maniera diversa (gli effetti sociali di comprare un tablet sono molto diversi da un’acquisto di energia rinnovabile; e il presupposto etico di acquistare come gruppo è molto diverso da quello di comprare da soli).
    – sul fatto che potevamo essere più chiari, posso anche essere d’accordo. sicuramente sarà per la prossima volta. non dubitare.
    ciao,
    enrico

  26. alpino ha detto:

    mi spiace Enrico non ho alcuna confusione di idee ma tutt’altro.
    Io ho il mio concetto di ciò che è Etico tu il tuo tutto qui.

  27. Lauro ha detto:

    Un GAS non dovrebbe pagare intermediari.
    Una cooperativa non dovrebbe fare intermediazioni.
    Dal punto di vista etico quì è tutto fuori tiro.

  28. Konte ha detto:

    Sono molto felice che finalmente anche a Trieste si sia creato un gruppo di acquisto sul Fotovoltaico e perciò mi sono subito buttato con entusiasmo nell’iniziativa. In questi anni ho collaborato con il gruppo d’acquisto fatto da Jacopo Fo in Umbria che in 10 anni ha installato circa 180 pannelli fotovoltaici in tutta Italia.
    La cosa che più mi è piaciuta del modo di fare di Jacopo e del suo entourage è la trasparenza. Dai suoi siti e dal blog si può continuamente seguire tutte le fasi del processo ben oltre l’installazione. Infatti è sempre possibile utilizzare il blog per risolvere difficoltà e confrontarsi con altre persone che hanno utilizzato il Gas. Vorrei capire se Nativi ovvero Bora.La si propone di fare la stessa cosa, ovvero di essere la referente per coloro che si sono imbarcati in questa iniziativa.
    Inoltre, come altri, mi aspettavo che il gruppo d’acquisto prendesse in considerazione tutte le proposte presenti sul territorio e insieme scegliesse quella più efficace ed economica. Già prima di entrare in questo gruppo d’acquisto mi ero fatto fare dei preventivi, ma essendo totalmente incapace di leggere una specifica su un pannello solare o un inverter non ho le capacità di capirne i pregi e i difetti. Anche per questo ho scelto di appoggiarmi a un gruppo d’acquisto, per sentire degli ingenieri o comunque persone del mestiere che confrontano i materiali proposti (temo anch’io che i giornali di settore siano un po di parte…) Vorrei capire come mai ci possono essere tante differenze di costi nello stesso preventivo. Come Denis ha spiegato nella presentazione al Knulp i pannelli e l’inverter di questo gruppo d’acquisto sono di una qualità superiore, ma questo è quello che leggo anche nei preventivi che mi sono pervenuti da altre ditte installatrici il cui costo però è inferiore anche quasi di 4000 euro. Vorrei capire se ci sono delle tabelle di test effettuati su celle e inverter che siano di lettura chiara e non opinabile. Mi spiego meglio: se devo scegliere se mettere una lampadina a incandescenza, alogena o a led ho dei criteri oggettivi secondo cui posso calcolare il minor costo in base al utilizzo che ne devo fare (ci sono rimasto scottato dopo che ho scoperto che le cosiddette lampade a basso consumo hanno un picco di consumi nel momento dell’accensione e che dunque che mi consumavano di più se posizionate in posti dove venivano spesso accese e spente…), vorrei che questo gruppo d’acquisto mi aiutasse a capire perché si è scelto determinati prodotti rispetto ad altri che come specifiche dovrebbero produrre la stessa quantità di energia.
    Per evitare la risposta “aspettiamo proposte migliori da parte tua” invierò in maniera privata (per evitare multe a me e a bora.la) a Denis le specifiche di altre ditte locali con cui ho parlato.

    PS: Il termine etico è preferibile non usarlo laddove c’è una compravendita, sia anche di manuali per la decrescita o di alimentazione biologica. L’atto, l’esempio di vita può essere etico, difficilmente la “vendita di ricette etiche” sarà in se etica… E’ un uroboro da cui è difficile uscirne, io preferisco sostenere iniziative come queste, farne pubblicità ma preferisco utilizzare il termine etico solo quando parlo del comportamento o della vita di una persona (che conosco bene), spero che un giorno il capitalismo mi smentirà, ma temo (o spero?) che ne vedrò prima il funerale…

    Concludendo spero che le critiche portino a migliorare tutti i componenti di questo Gas e che magari ne nasca un gruppo che nel confronto di opinioni e di competenze diventi uno strumento di crescita ecologica ed energetica per tutto il territorio.

    Konte (alias Roberto Ferluga visto che si gioca a carte scoperte)

  29. Denis Furlan ha detto:

    @27: quindi se l’intermediario è una onlus tutto bene, se è una cooperativa no? se l’intermediario è legambiente tutto bene, se è nativi no?

    @28: sin dal primo articolo pubblicato sotto la categoria consumi energetici, bora.la ha pubblicamente manifestato l’intenzione di sviluppare una piattaforma di acquisti collettivi, in tutti questi mesi l’unica azienda che si è fatta avanti è stata la Sorgenia, che di tutto si occupa tranne che di fotovoltaico (in maniera diretta).
    Legambiente quando fa i gruppi d’acquisto chiama una per una tutte le ditte della zona? non credo, semplicemente chi è interessato a partecipare come installatore si fa avanti, funziona così.
    Avremmo potuto chiamare quest’iniziativa in altri mille modi, che ci sarebbe stato comunque sempre qualcosa che a qualcuno avrebbe potuto dar fastidio, ci siamo abituati.
    Riguardo ai preventivi che mi hai gentilmente fatto avere, ribadisco il fatto che bisogna sempre confrontarsi ad armi pari: come già detto in conferenza, è possibile che si trovino preventivi più bassi di quelli da noi proposti, ma il confronto va fatto A PARITA’ DI CARATTERISTICHE: il preventivo che risulta essere di 4000 euro inferiore è un preventivo con pannello assemblato in cina (non per questo qualitativamente inferiori), il quale non da diritto all’incentivo maggiorato del 10%, e questo lo si può dedurre dai piani di ammortamento. Poi, come ripetuto molte volte, nei preventivi da te forniti non si fa accenno minimo al sistema di fissaggio che sorregge l’impianto intero, e che è uno dei cardini sui quali questo gruppo d’acquisto è stato creato.

    Sia chiaro che poi, esiste la Croma 1.9 jtd e la Passat 1.9 tdi, hanno la stessa velocità massima e gli stessi consumi, ma sono due auto diverse.

    Se per ETICO si intende GRATIS, o NON COMMERCIALE siamo fuori rotta.

    Se io oggi ho acquistato al negozio biologico delle noci brasiliane, quelle noci si trovano lì perchè alla base c’è stato un ACCORDO COMMERCIALE.
    Se oggi ho acquistato le verdure dal contadino, e quel contadino ha usato un certo tipo di sementi, alla base c’è stato un ACCORDO COMMERCIALE.
    Quasi tutta la nostra vita è regolata da accordi commerciali, poi li possiamo chiamare come vogliamo, ma siamo pur sempre liberi di sceglire da chi comperare.

  30. Konte ha detto:

    Sapevo che mi sarei cacciato in un ginepraio con quel ps sul termine etico… ma mi ci sono buttato lo stesso… si può resistere a tutto, fuorchè alle tentazioni…
    Per ora congelo la discussione perchè non è prioritaria, magari ne riparliamo una sera in osmizza davanti a del vino biologico e del prosciutto da allevatori locali e la chiamiamo “Ciacolada Etica”…
    Mi interessa più riprendere la discussione sul Gas visto che ci credo molto. Volevo capire come pensa di posi Bora.La nei confronti da questo gruppo. Ci sarà uno spazio pubblico di discussione sempre aperto su questa piattaforma (per capirsi questo è quello di Jacopo Fo: http://energiaarcobaleno.com/) in cui ci si potrà scambiare opinioni, dubbi, consigli…. Visto che si tratta dello stesso gruppo io avrei pensato a qualcosa che unisca anche il gruppo di Carnia.La… Insomma creare un vero e prorio gruppo che dibatte di questi argomenti…
    @ Denis: Grazie per le specifiche, faccio finta di studiarle e di capirci qualcosa nel week end e lunedi ti mandero sicuramente qualche domanda stupida…

  31. Konte ha detto:

    Per esempio dalla home page non c’è più nessun link per arrivare a questo dibattito, ho dovuto cercare tramite il motore di ricerca interno. Volevo capire se il ruolo di Bora.La è finito con la partenza del gruppo o se è appena cominciato… Buon week end a tutti!

  32. Denis Furlan ha detto:

    Se si da a questo Gruppo d’acquisto almeno la possibilità di partire, ci sarà un seguito.
    Agli utenti di Carnia.la si sta installando questi giorni gli impianti

  33. cingolano ha detto:

    @ Denis Furlan

    Ma che vantaggi ha la Cooperativa Nativi da tutto questo? Qui bisogna essere trasparenti.

  34. Katja ha detto:

    dal commento numero 7 cingolano:

    ”per chiarezza, specifico che la cooperativa e le associazioni che promuovono il gruppo d’acquisto a trieste, hanno una piccolissima percentuale dalla vendita dei pannelli. perchè questa percentuale? perchè ripaga in parte il lavoro organizzativo delle persone, i volantini, la pubblicità su facebook, il lavoro dei redattori e di chi amministra la cooperativa. ”

  35. denis furlan ha detto:

    @ cingolano

    vedasi commento #7

  36. Konte ha detto:

    L’altra settimana sul lavoro ho parlato del gruppo d’acquisto a un mio collega che sembrava interessato. Dopo avergli riassunto a voce quello che mi ricordavo della presentazione di Denis gli ho detto di andare a vedere sul sito Bora.La. Lo ho risentito questa mattina e mi ha detto di aver trovato un link a un azienda che offriva preventivi… Sono andato a vedere la home page di Bora.La ed effettivamente ci sono dei link ad aziende che installano il fotovoltaico ma nessuna notizia su quello che dovrebbe essere il gruppo d’acquisto proposto proprio da Bora.La!!! Lasciamo perdere i discorsi sulle percentuali e sulla terminologia che lasciano il tempo che trovano, però mi sembra che il minimo sia di offrire uno spazio, facilmente acessibile per confrontarci tra noi che abbiamo aderito al GaS e possibili nuovi aderenti.
    Io continuo a scrivere qui perchè, sempre prendendo ad esempio il GaS di Jacopo Fo penso che sia utile in primis per chi non ha ancora fatto la scelta del fotovoltaico avere un forum, blog, sito di riferimento dove trova tutte le domande e discussioni di chi ha già aderito al Gas. Una specie di FAQ che velocizza e semplifica il lavoro di tutti e anche invoglia altre persone ad entrare a far parte del gruppo. Ripeto che mi piacerebbe essere in contatto anche con il gruppo di Carnia.La visto che hanno installato gli stessi pannelli ed inverter che installeremo noi.
    Continuo ad utilizzare questo spazio per alcune domande che penso possano essere di pubblico interesse, auspicandomi che i gestori del sito gli trovino uno spazio più consono e di facile ed immediata consultazione…
    1. In quale ufficio devo andare per sapere se la mia casa ha vincolo paesaggistico e che carte devo portarmi dietro?
    2. Nel caso di decesso del titolare del conto energia (e del impianto in se) ci sono rallentamenti o problemi di qualsiasi tipo nella riscossione del incentivo?
    3. collegata alla 2a domanda – E’ preferibile intestare il conto energia su più persone o e meglio farlo sul proprietario della casa?
    4. Vista la nuova legge che vieta pagamenti in contanti sopra i 1000 euro in che modo dovremo pagare l’acconto e il resto dei costi del impianto?
    5. Una volta messo l’impianto si potrà cambiare gestore (Acegas, Enel) o bisogna fare qualche iter particolare per il fotovoltaico?
    Buona giornata a tutti!

  37. enrico maria milic ha detto:

    konte,

    purtroppo il nostro sito è semplicemente un po’ incasinato. chiediamo scusa e non dubitare che in queste settimane miglioreremo la visibilità ai gruppi d’acquisto che sosteniamo.

    ciao,
    enrico

  38. Konte ha detto:

    Ottimo. Sempre prendendo esempio dal ottimo lavoro che ha fatto Jacopo con il suo gruppo d’acquisto penso sia un servizio importante quello di far circolare le informazioni sia tra chi ha già aderito, magari ha già installato i pannelli e possibili nuovi aderenti al gruppo. Si crea una specie di comunità in cui condividere le conoscienze le competenze e si risponde alle domande e perplessità più frecquenti.
    Grazie e speriamo che nasca qualcosa di veramente buono.

  39. Denis Furlan ha detto:

    Vogliamo costruire la piattaforma dei gruppi d’acquisto anche (e sopratutto) con i consigli dei lettori. Questo è il primo esperimento, che sicuramente avrà il suo spazio dedicato e visibile all’interno del sito, al quale seguiranno altri a breve.

  40. Konte ha detto:

    @ Denis – nel frattempo che aspettiamo uno spazio dedicato ti ripropongo qui le domande che ti ho fatto prima, anche perchè mi servono per proseguire l’iter (in particolare la prima)
    1. In quale ufficio devo andare per sapere se la mia casa ha vincolo paesaggistico e che carte devo portarmi dietro?
    2. Nel caso di decesso del titolare del conto energia (e del impianto in se) ci sono rallentamenti o problemi di qualsiasi tipo nella riscossione del incentivo?
    3. collegata alla 2a domanda – E’ preferibile intestare il conto energia su più persone o e meglio farlo sul proprietario della casa?
    4. Vista la nuova legge che vieta pagamenti in contanti sopra i 1000 euro in che modo dovremo pagare l’acconto e il resto dei costi del impianto?
    5. Una volta messo l’impianto si potrà cambiare gestore (Acegas, Enel) o bisogna fare qualche iter particolare per il fotovoltaico?

  41. denis furlan ha detto:

    Rispondo alle domande:
    Con i dati catastali si contatta l’ufficio tecnico urbanistica per sapere se ci sono vincoli paesaggistici,in alternativa questo lavoro puo farlo un geometra/architetto/ingegnere, che poi dovra’ eventualmwnte compilare la richiesta di valutazione paesaggistica.
    Per quanto riguarda l’incentivo Gse:l’impianto e’ sempre meglio intestarlo al titolare del contratto acegas,in caso di decesso si fa voltura,quindi potresti anche vendere la casa e continuare a percepire l’incentivo,oppure metti subito il contratto acegas a tuo nome e di conseguenza intesti l’impianto a nome tuo.
    Come in tutti i casi,i pagamenti avvengono sempre con bonifico bancario.
    Anche con l’impianto si puo’ cambiare gestore di rete,il contratto acegas rimane indipendente dall’impianto.
    La domanda di connessione si fa ad acegas in quanto proprietria della rete

  42. Konte ha detto:

    Pubblico qui se gli altri avessero bisogno di passare in ufficio, io penso prima di martedi non riesco ad andare:

    Uffici tecnici concessioni edilizie
    Passo Costanzi 2, V piano
    tel.040 675 4270 (cancelleria concessioni edilizie)
    orario: mart., giov. e ven. 11.30-12.30, lun. e merc. 14-15

    Piano regolatore
    Passo Costanzi 2, VI piano, stanza 625
    tel.040 675 4265
    orario: mart., giov. e ven. 11.30-12.30, lun. e merc. 14-15

    Archivio tecnico
    Passo Costanzi 2, VI piano, stanza 618
    tel.040 675 4271 / 4272
    orario: mart., giov. e ven. 11.30-12.30, lun. e merc. 14-15

  43. Kaiokasin ha detto:

    Legambiente dal suo gruppo d’acquisto solare ricava qualcosa? Tutta la sfilza di enti pubblici coinvolti sborsano qualcosa (soldi dei cittadini)? Vorrei chiarezza, perchè io ho il sospetto che il GAS di Bora.La alla resa dei conti sia più etico (ma potrei sbagliarmi).

  44. Konte ha detto:

    Eticometro

    Rientro nel ginepraio più per esercizio dialettico che per convinzione, però cerchiamo di intenderci. Quale è il criterio secondo cui si stabilisce chi è più etico? La percentuale che intasca chi pubblicizza il Gas? Se Bora.La prende l’1% (che su un impanto da 6kwp è circa 200 euro) mentre Legambiente il 2% (400 euro) questo la rende più etica?? Se il risparmio che il Gas offre al cliente (in questo caso parliamo del 5% che non è poco) non è intaccato dalla percentuale che i pubblicitari incassano non vedo dove stia il problema. Ma comunque ridurre l’etica a un calcolo economico è di per se sbagliatissimo. Vogliamo parlare delle reali motivazioni del cliente? Una parte di quelli che da anni bazzicano l’ambiente è sostendono la green economy crede nel processo pulito in se, ma gran parte di coloro che scelgono di installarsi un impianto fotovoltaico lo fà perchè è uno dei migliori investimenti finanziari che si possono fare. Ed è un bene che sia cosi, perchè nasconderlo. Un impianto da 20.000 euro puo fruttare 38.000 solo di incentivo, senza nemmeno contare il risparmio in bolletta e l’energia eventualmente venduta. E’ uno dei migliori investimenti che si possono fare. E dunque questo è etico? O ancora peggio, arriviamo ai “grandi altruisti”, Banca Etica e tutte le altre cordate ancor più etiche, quelle che finanziavano completamente tutte le spese per l’impianto per avere alla fine i 20 anni di incentivo. Il cliente non doveva sborsare una lira, si ritrovava con un impianto fotovoltaico sul tetto a costo zero che gli fa risparmiare drasticamente in bolletta, cosa c’è di meglio… Ecco, questo voi lo definite etico? Secondo me è semplicemente una grandissima mossa finanziaria che sostengo da sempre con tutte le mie forze, anzi penso che nella green economy, unita a una forte decrescita ci sia la vera soluzione alle “crisi” create da questo sistema malato. La vera etica secondo me in questo progetto stà nella tasparenza di quello che si fà, giocando a carte scoperte e ancora di più nella condivisione di informazioni, di consigli e di qualsiasi cosa che possa portare dei benefici a chiunque. Per questo motivo ho aderito da subito a questo gruppo d’acquisto e spero che cresca sempre di più…

  45. alpino ha detto:

    siete tutti qua per sparagnar o per vendere, il che come detto e ridetto e ri ri ri detto è lecito sano è normale..perchè disturbare l’etica? perchè fa figo e va di moda..come va di moda inserire diciture: biologico, del territorio, km 0 e altre mille monade…non serve girarci attorno molto, le persone hanno una loro intelligenza..non c’è nulla di etico neppure nei gas di legambiente sia chiaro..è un’opportunità d’affari per chi compra e per chi vende. ciao ciao

  46. Konte ha detto:

    Condivido il senso del post di alpino, non molto il tono. Io sono entusiasta che il biologico, la filiera corta, la decrescita, il riciclaggio siano finalmente “di moda”, era ora! Secondo me era “figo” negli anni settanta, ora, chi non lo ha ancora capito è veramente un caso clinico…
    Però un pericolo reale c’è veramente nel momento che un ottima iniziativa/prodotto/modo di fare diventa “di massa”, è cioè che qualcuno ci speculi non tanto per fare dei soldi ma falsificando il prodotto in se, vendendo ogm per biologici, panelli scadenti prodotti in cina come locali, ecc., non verificando mai i produttori. A questo punto i Gas hanno il loro scopo più nobile (giusto per non ricadere nel ginepraio dell’eticità…), controllare in gruppo, scambiare opinioni, far girare le informazioni e condividerle su una piattaforma accessibile a tutti. Io mi sono avvicinato a Bora.La perchè conosco di persona chi si occupa dei progetti legati al cibo e per quel che riguarda queste iniziative ci metterei la mano sul fuoco. Allo stesso modo mi piacerebbe far parte di un gruppo locale che si occupa di energie rinnovabili, ben aldilà di un impianto fotovoltaico. Bisogna aprofittare della “moda ecologica” per cambiare radicalmente le abitudini dei cittadini. Faccio un esempio concreto. Vorrei portare a Trieste un gruppo che si occupa di promuovere la macchina ad aria (http://www.zerogas.it/) per presentare questo tipo di tecnologia. Facendo parte di un Gas che si occupa di risparmio energetico proverò a vedere se qualcuno è interessato… (senza compenso ovviamente) Questa è per me la parte più importante del lavoro, condividere pubblicamente competenze e conoscenze.
    Buon week-end a tutti!

  47. Konte ha detto:

    Io continuo volentieri a scrivere qui come procede con il processo di installazione dell’impianto (sono andato all’ufficio tecnico e ho scoperto che casa mia ha vincolo paesaggistico. ho sentito Denis e ho scoperto che le spese per la domanda di valutazione paesaggistica, che si aggirano sui 800 euro non sono compresi nel offerta “chiavi in mano” e sono a mie spese), però mi è venuto l’atroce dubbio che di questo “gruppo di acquisto etico” sia l’unico componente??? Mi sento come quella particella di sodio di una famosa pubblicità: C’è qualcuno???? La cosa che mi ha più appassionato del idea di fare un Gas locale era quella di condividere con altre persone le perplessità e le informazioni… Ringrazio Denis che è sempre tempestivo nelle risposte, ma c’è qualcun altro che stà aderendo a questo progetto??? Salud.

  48. Konte ha detto:

    Dal primo incontro di questo gruppo al Knulp ho incontrato molti rappresentanti di diverse aziende che offrono pannelli fotovoltaici e ho confrontato le diverse offerte (cosa che mi sarei aspettato che avremmo fatto insieme con gli altri aderenti al Gas). Certi li ho trovati veramente dei “furbetti”, completamente disinteressati al aspetto etico, altri ugualmente convinti della grande utilità di questa tecnologia. Alla fine mi sono deciso di stipulare un contratto con Solsonica, ritenendo la loro proposta migliore dal punto di vista dei materiali e delle garanzie. Con loro ho parlato anche di questa iniziativa del Gas e se vi fosse interesse da parte di questo gruppo di continuare, coinvolgendo però anche altre ditte loro sarebbero disponibili ad un dibattito per confrontare le offerte e le tecnologie che propongonoi.
    Par quel che mi riguarda mi dispiace che l’iniziativa del gruppo d’acquisto non si sia concretizzata come speravo, ma avrei piacere di creare comunque un gruppo di discussione su queste tematiche che riunisca persone con la stessa sensibilità e la voglia di condividere le informazioni in rete. Penso che non ci sia stata sufficiente chiarezza nel presentarsi alla gente, ma l’importante è cominciare, creare un canale di discussione e un centro di aggregazione che potrebbero essere il Knulp e Bora.La
    Io sono sempre a disposizione per creare un gruppo locale che discuta di questo tipo di iniziative e di tecnologie verdi. Uniti possiamo cambiare il mondo (e se il mondo no riveremo, cominciemo almeno de Trieste…)
    Buon 2012 e spero a risentirci presto!

  49. Denis Furlan ha detto:

    Ora che questo primo gruppo d’acquisto è chiuso (nel senso che i partecipanti hanno ricevuto i preventivi e fatto le loro valutazioni), si può fare una sorta di bilancio. I numeri di bora.la non sono quelli che può catalizzare un sito a carattere nazionale, quindi vanno fatte le dovute proporzioni. Non vi è stata forse la paventata patecipazione sul sito semplicemente perchè non tutti avevano l’interesse a condividere idee ed impressioni, molti degli interessati non avevano ancora alcuna nozione in merito (dopotutto, sono stati fatti 6 preventivi, non 60). E’ stato un primo esperimento, senz’altro migliorabile, ma che ha (se non altro) portato un pò più di informazione riguardo al fotovoltaico in Provincia di Trieste. La volontà è quella di proseguire su questa strada.

  50. roberto Ferluga ha detto:

    …..Lodevoli queste iniziative, peccato che in Italia di cose del genere nell’ambito del fotovoltaico se ne contano centinaia e,quasi sempre non hanno portatao a nulla, basta documentarsi un pokino. i Moduli tedeschi/Sloveni citati non sono i migliori al mondo, esiste un elenco chilometrico di moduli fotovoltaici, di tutte le marche e da ogni paese del mondo, segnalo che il 98% dei wafer escono da quelle due tre fabbriche Cinesi e poi assemblati nei vari paesi dove i moduli poi,,,cambiano nome. Un consiglio a chi è interessato al fotovoltaico, purtroppo sul mercato ci sono tanti millantatori e pochi proff, be fatevi fare 3-4 preventivi, magari andando a visitare chi ve li ha fatti, e magari toccando con mano gli impianti costruiti dalle stesse,….

  51. Konte ha detto:

    @ Roberto: Mio caro omonimo, come ho scritto più volte mi sono unito a questo “gruppo d’acquisto” (termine forse scorretto) perchè ero e sono tuttora interessato a creare un gruppo di discussione locale su tecnologie pulite e rinnovabili. Ho fatto diversi preventivi e alla fine ho optato per un altra ditta, tuttavia continuo a sperare che questo sito, essendo già molto popolare tra il pubblico triestino, possa diventare un punto di riferimento anche per confrontarsi su tematiche energetiche ed ecologiche. Penso che la cosa migliore sia unire sia chi lavora nel settore sia chi, come me, non è un tecnico ma è interessato a tutti le novità in questo settore. SE POL FAR!!! 🙂

  52. roberto ferluga ha detto:

    ….Certo, tutto si fa, purtroppo devo dirti che, lavorando oramai da 4 anni solo ed esclusivamente nel fotovoltaico, ( siamo stati i primi in Italia a montare un impianto da 1 Mw su tetto,in questo caso sui tetti dell’autoporto di Fernetti nel 2008 ed un’altro identico sempre sui tetti dell’autoporto nel 2010), purtroppo è un mercato dove ci si sono buttati in tanti ma, spesso, creando solo grande confusione…cmq per chiunque sia interessato a visitare i nostri impianti e magari ad investire nel fotovoltaico, basta cliccare sul mio nome…
    A presto

  53. denis furlan ha detto:

    Complimenti! Ottima pubblicita’

  54. Konte ha detto:

    La mia idea è quella di creare un gruppo di discussione su tutte le tematiche che riguardano l’ambiente. Fatto da cittadini non del settore che hanno delle esperienze personali da condividere e confrontando le aziende del settore che sono disposte a confrontarsi con altre aziende del settore. Immagino che se ritieni che la tua azienda sia valida non avrai problemi a confrontarti con altri rappresentanti del settore. Io ho parlato con una persona di Solsonica che sarebbe disposto a partecipare a un dibattito in tal senso, Denis (Solarwelt Schwaben) è stato tra i promotori di questo gruppo d’acquisto, più proposte ci sono meglio è, tu saresti disposto a presentare le vostre proposte e confrontarti con altri rappresentanti dello stesso settore?

  55. denis furlan ha detto:

    Non faccio piu parte di SWS.
    Collaboro con il portale energie-rinnovabili.net
    a breve riporteremo le rinnovabili su queste pagine
    p.s.: ma con solsonica hai fatto un impianto con caratteristiche innovative?

  56. roberto ferluga ha detto:

    Ciao, per me no problem, quando volete.

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