9 Novembre 2011

Dal «Trieste Science+Fiction» al legame tra cinema e città

Daniele Terzoli con Enzo G. Castellari

> Daniele Terzoli con Enzo G. Castellari

Ho intervistato per voi Daniele Terzoli, presidente de La Cappella Underground e organizzatore del festival triestino del cinema fantastico rinato nel 2000. Suppongo che sappiate già tutto del programma e degli ospiti, quindi gli ho chiesto tutt’altro…  

Cominciamo con la domanda che vorrebbe farti ogni fan: perché il festival dura solo 4 giorni?

Semplice: meno fondi = meno giorni, fermo restando che vedrete molte pellicole e in varie sale. I tagli hanno colpito un po’ tutti, e anziché lamentarci noi abbiamo provato a fornire il miglior programma possibile con il budget a disposizione. Questa edizione ha ricevuto meno fondi di quella del 2000, ma a un prezzo ragionevole vi porta George Romero in casa!

Il festival si chiama Science+Fiction, ma ci sono film fantascientifici, horror, fantasy…  Cosa rappresenta oggi il fantastico per il cinema?

Fin dalle origini è una componente molto ampia e significativa per pubblico, per incassi e per l’evoluzione del linguaggio cinematografico stesso. Tra i 10 migliori incassi della storia del cinema, trovi Il Signore degli Anelli e E.T. Ora molti registi “seri” girano film fantastici, e nessuno li definisce più “di serie B”. E dovremmo scrollarci di dosso un certo snobismo italico… Ricordiamo che negli anni ’60, in Italia il cinema d’autore si girava grazie agli incassi di tante pellicole di genere comperate e viste in tutto il mondo mondo!
Ah, comunque, da quest’anno il nome è “Trieste Science+Fiction”: vogliamo sottolineare che questo è un festival della città e per la città.

E in che modo il Trieste Science+Fiction è per la città?

È un evento internazionale dagli elevati standard di qualità, uno dei festival più seguiti sul tema in Europa e non sfigura a fianco di manifestazioni simili organizzate in città più ben grandi. Noi lo offriamo a Trieste, che potrebbe approfittarne come richiamo turistico e culturale.
Pensa: il Sitges Film Festival, diventato il maggior festival del cinema fantasy e horror d’Europa, nacque a fine anni Sessanta, dopo che una delegazione venne qui, a studiare il nostro “vecchio” festival della fantascienza… la città di Sitges ha 30000 abitanti, eppure ha il secondo festival cinematografico di Spagna, che attira un sacco di pubblico.

Proviamo a contare il numero di festival del cinema presenti a Trieste… è più difficile che ricordarsi i sette nani!

Dici che sono troppi? Io mi chiedo però se Trieste pensa di essere una città di provincia o una grande… vogliamo misurarci con quelle di taglia minore o con Firenze, Bologna, Torino, Napoli? Queste hanno 5-7 manifestazioni cinematografiche all’anno, e non tutte fanno la sala piena. Esistono per approfondire, rispondere a un lavoro di ricerca per un pubblico attento. Sono una ricchezza di pensiero che ha diritto al proprio spazio. Certo, poi c’è l’aspetto economico: in tempi di crisi, riusciamo a permettercele tutte?

E Trieste questa vena cinematografica ce l’ha.

Certo! Intanto, tutte le nostre manifestazioni sono frutto della passione di cinefili locali, non vengono “paracadutate” da Roma come accade altrove. Il pubblico triestino è abituato ad assaggiare cinema molto vario, anche in lingua originale. Qui abbiamo avuto grandissimi cinecritici e una delle prime cattedre universitarie di Storia del cinema. Dopo Roma e Torino siamo il terzo set italiano. Dovremmo ragionare in termini di Trieste città di cinema! Sono convinto che basterebbe investire poco di più per moltiplicare l’effetto in termini di ricadute economiche e culturali.

 In mezzo ai tagli e alla crisi, quali sono le prospettive per chi si occupa di cinema a Trieste?

Quest’anno abbiamo cominciato a far muovere i primi passi alla Casa del cinema: ora la Film Commission e le associazioni hanno una sede unica nel palazzo sopra il teatro Miela. La strada è in salita, la ristrutturazione ci impegnerà moltissimo,  ma ora siamo in uno spazio centrale di metratura adeguata. L’ambizione è quello di farne uno dei più grandi centri di cultura cinematografica nel Nordest.
Dovremo affrontare un altro problema, quello di trovare spazi per i festival che attirano molti spettatori, servono spazi per farli diventare grandi eventi. La Casa del cinema fa capo alla Provincia, dall’amministrazione comunale ci aspettiamo un sostegno sulle attività continuative e sui grandi eventi, che devono essere manifestazioni della città a tutti i livelli, a partire dal contenitore. Ma non facciamo tutto questo per noi: mettiamo la nostra passione per il cinema al servizio della città.

Tag: , , .

5 commenti a Dal «Trieste Science+Fiction» al legame tra cinema e città

  1. sfsn ha detto:

    la roba fantascientifica xe che science+fiction riva a tegnir duro in una cità come Trieste!

  2. Paolo Stanese ha detto:

    Snfn [ma per cossa sta la sigla? scienza no, fiction no? Resta fora solo… l’arte?], il S+F è una delle nostre fiaccole sotto il moggio, come lo fu il suo predecessore.

    Cito da Wiki: «Nel 1963 nacque il “Festival Internazionale del Film di Fantascienza”, una manifestazione rivoluzionaria che portò a Trieste illustri personalità dello stardom internazionale come Arthur C. Clarke, Roger Corman, Riccardo Freda, Forrest J. Ackerman, Umberto Eco o Brian Aldiss. Era organizzato da un gruppo di “giovani della poesia visiva” – così li definì Ungaretti in un telegramma augurale, ancora in possesso del Centro Ricerche e Sperimentazioni La Cappella Underground – che avrebbero fatto della città un palcoscenico unico per il cinema di genere, fino al 1982, anno in cui il festival si interruppe».

    Telegramma di Ungaretti! Presente Roger Corman! E Arthur C. Clark! Qua, a Trieste… Fantascienza, ma anche realtà!

  3. sfsn ha detto:

    difati, xe pura fantascienza che una roba cussì figa sia a trieste.
    E xe fantascienza anche perchè secondo mi dal 1982 al 2000 el festival no xe sta fermo: ga fato un viagio nel tempo!

  4. sfsn ha detto:

    ah:
    sfsn Senza Fantascienza Solo Noia

  5. Paolo Stanese ha detto:

    a proposito di fantasti e di tesori triestini nascosti: mai sentito parlare di… http://www.fantastificio.com/ ?
    Ho appena visto il loro documentario sugli speleologi in cerca del Timavo, ed è eccezionale!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *