31 Ottobre 2011

In duemila alla mobilitazione contro la chiusura del Centro Didattico Naturalistico di Basovizza

E’ stata una giornata bellissima ieri al Centro Didattico Naturalistico di Basovizza, e non solo per il sole tiepido e i colori autunnali. Ma per la risposta della gente all’appello delle istituzioni scientifiche per la salvaguardia di questa preziosa struttura. Già, la gente, quella che sembra non avere un’opinione, specie di questi tempi. E invece… Ad affollarsi attorno ai laboratori all’aperto e nelle sale del Centro c’erano tantissime persone (chi stima duemila presenze), soprattutto famiglie con bambini di tutte le età, ma anche camminatori del Carso, insegnanti, appassionati della natura, curiosi che non avevano mai visitato il posto, guide naturalistiche, personale di riserve naturali, simpatizzanti e amici, triestini e sloveni. Tutti a portare la solidarietà a quei forestali che con passione si dedicano da anni alla divulgazione delle tematiche naturalistiche del nostro territorio. I laboratori hanno avuto un successo straordinario, con tantissimi bambini e ragazzi che hanno potuto realizzare calchi di fossili, tenere in mano un vero serpente, capire l’importanza di uno stagno, vedere molte specie di insetti ecc. Le attività erano iniziate alle dieci, per finire alle diciassette, ma a quest’ora c’era ancora gente che cercava parcheggio per poi poter entrare. Al mattino, poi, la visita di varie autorità, tra cui il sindaco Cosolini.
Il movimento d’opinione che si è generato attorno alla paventata chiusura del Centro Didattico Naturalistico di Basovizza è ormai vasto, con articoli e lettere dei cittadini sulla stampa locale, e, naturalmente, non poteva mancare la rete. Facebook ha una pagina apposita: Salviamo il Centro Didattico Naturalistico di Basovizza.

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29 commenti a In duemila alla mobilitazione contro la chiusura del Centro Didattico Naturalistico di Basovizza

  1. marisa ha detto:

    Mi pare che a Trieste si stia veramente esagerando nella protesta.

    Prima di tutto mi risulta che nessuno voglia cancellare questo centro. Il problema mi risulta sia solo il trasferimento di quattro forestali da Basovizza a Opicina (dove dovrebbe esserci un altro ufficio/sede o altro dei forestali).

    Quattro forestali che, almeno dall’articolo di questo Post di Bora.la,….non mi pare svolgano il lavoro tipico del forestali!

    Perchè questi 4 forestali non possono essere sostituiti, ad esempio, con quattro studenti universitari – facoltà scienze naturali – dell’Università di Trieste? E questi 4 forestali li mandiamo a fare….i forestali?

  2. giorgio caporal ha detto:

    ti spiego perchè e copio da un libro edito dall’ufficio stampa della presidenza RAfvg ..
    “il Corpo f.r. … ha trasformato il vecchio vivaio in un moderno centro visite di respiro internazionale .. Claudio Violino (2009: per me si può vergognare)
    ” …ringrazio infine lo staff di tecnici, esperti, ed appassionati che ANche Questa Volta ha collaborato con i Forestali del CDN .. Luca Bulfone (per una volta ci ha preso!)
    saluti da Giorgio

  3. bona lama ha detto:

    quattro studenti della facoltà di scienze naturali? non esiste la facoltà di scienze naturali bensì la facoltà di scienze matematiche fisiche e naturali a sua volta articolata in corsi di laurea triennali e magistrali. Quattro studenti? Si vuole negare la professionalità delle guardie forestali ventilando che quattro studenti (sic) di una facoltà che non esiste possano vicariare l’esperienza? quattro persone in formazione al posto di quattro persone già esperienziate? bleah!

  4. bona lama ha detto:

    i forestali inoltre sembrano (in tutto il fvg) destinati a sorvegliare il traffico, già successo. uau!

  5. marisa ha detto:

    I forestali non dovrebbero avere come compito primario quello di lavorare nel boschi (controllando il territorio boschivo, indicando gli alberi che possono essere tagliati, co-gestendo parchi naturali sotto il profilo della “gestione del territorio boschivo”, ecc.) ?

    Mi risulta sia questo il loro compito istituzionale e non certo quello di gestire centri didattici.

    Comunque, vedo che mi date ragione: il problema non è la chiusura del centro didattico di Basovizza: CHE NON CHIUDE!

    E, secondo me, se c’erano tante persone a Basovizza a protestare, questo è dovuto alla fortissima campagna stampa “e i sera il centro di Basovizza !”: cosa che mi pare risulti non vera! Infatti è già stato ampiamente precisato da Violino che il centro NON CHIUDE !

  6. marisa ha detto:

    @ BONA LAMA

    Lascia perdere il fatto del tutto secondario che ho parlato di “Facoltà” anzichè di “Corso di laurea”. Non mi pare che questo mio (perdonabile !) errore dovuto al fatto che ho scritto in fretta, sia essenziale per la comprensione del mio commento.

    I forestali non possono essere adibiti a funzioni diverse da quelle loro istituzionali!

    Diverso è il caso delle stazioni forestali che Violino vorrebbe sguarnire nella montagna friulana: lì i forestali svolgono funzioni loro istituzionali!

  7. bona lama ha detto:

    cosa fa pensare che i forestali di basovizza facciano solo opera didattica? perchè come è già accaduto si vogliono mettere i forestali a guardia del traffico (facile ironia sugli animali patentati). Non è invece scusabile la confusione tra facoltà e corsi di laurea (c’è anche fisica ad esempio), è indice di grave approssimazione come lo è il atto che quattro volonterosi apprendisti possano sostituire l’opera dei forestali, carino il cenno allo sguarnimento del friuli, si intendeva Carnia forse? la carnia NON è friuli

  8. Ernst Wrakotonicz ha detto:

    I forestali del centro di basovizza non si occupano solo del centro ma fanno anche i forestali. Ma lei Marisa è mai stata a visitare il centro? Ha mai parlato con questi (preparatissimi) forestali? In Italia è pieno di persone che non svolgono propriamente il “loro compito istituzionale” (atleti delle fiamme gialle o delle fiamme oro…ec )ma se per una volta tanto non lo svolgono pienamente per fare qualcosa di buono, bello e utile non ci vedo proprio niente di male. Il centro l’hanno praticamente creato loro.

  9. Marisa ha detto:

    BONA LAMA, la smetti di fare provocazione riducendo la REGIONE FRIULI a “Udine e periferia”? La Carnia non solo è Friuli, ma è la MADRE del Friuli! E di questo si vantano sempre proprio gli abitanti della Carnia. Pensa un po’ tu!

    E lascia perdere la dialettica, inevitabile, che esiste tra i vari territori che costituiscono il Friuli. Trieste è SOLO una città, il Friuli è una regione che come tutte le regioni storiche e millenarie non è un monolita ma diversificata al suo interno…

    Comunque, se la cosa ti fa tanto piacere…..continuare pure a provocare!

  10. bona lama ha detto:

    non è provocazione è storia, altroché, la provocazione è di coloro che non riconoscono l’articolazione di un territorio attraverso cui sono passati tutti ed è quindi il risultato di mescolanze infinite tranne nelle aree più isolate che giustamente potrebbero essere le sole ad invocare una sorta di autenticità che non derivi da cieca chiusra di fronte agli eventi. nemmeno la dx tagliamento è friuli, cmq mi aspettavo una levata di scudi seria di tutto il territorio amministrato nei confronti di un tale un assessore

  11. marisa ha detto:

    BONA LAMA, quante “cazzate” che hai scritto nel tuo ultimo commento! Come il tuo solito, come ogni volta che scrivi del Friuli, dei friulani e della lingua friulana…

    Contento/a tu di scrivere assurdità, contenti tutti!

  12. bona lama ha detto:

    se gli autoproclamatisi friulani DOC (hic!!) non fossero così perniciosamente invasivi ed impostori nessuno li contraddirebbe. Quanto da me esposto è ahimè la pura verità e grave nocumento per il territorio amministrativo la loro invasività.

  13. Tergestin ha detto:

    “Trieste è SOLO una città, il Friuli è una regione che come tutte le regioni storiche e millenarie non è un monolita ma diversificata al suo interno…”

    Una citta’ che per ben due periodi (Porto Franco durante l’A/U e Territorio Libero di Trieste) ha avuto un rilievo internazionale venti volte superiore a quello che il Friuli si e’ mai sognato e potrebbe sognarsi, con tutte le menate storico/millenarie che spara Marisa e non caga nessuno al di fuori di lei e quattro invasati.

    Con simpatia, dott. Tergestin

  14. brancovig ha detto:

    secondo mi a Marisa ghe brusa che i triestin ga dimostrà un scato de reni a difesa del loro territorio ed i xe stufi de subir le soprafazioni de sta magioranza friulana esemplificada da tal Violino.

  15. Ernst Wrakotonicz ha detto:

    @ #13 tergestin

    “Una citta’ che per ben due periodi (Porto Franco durante l’A/U e Territorio Libero di Trieste)ha avuto un rilievo internazionale”…ecco HA AVUTO non ha…Xe stada importante grazie all’A, poi xe stada lasada in man ai triestini (nianche ai taliani, ma ai triestini)…ecco il risultato.

  16. Pieri ha detto:

    marisa nel commento 9 ha ragione…e bona lama non è solo ignorante, dato che la situazione del friuli gli è stata spiegata più volte…è proprio in malafede

  17. Pieri ha detto:

    sono i personaggi come bona lama che contribuiscono alla disgregazione del friuli, e per i quali è auspicabile una separazione del friuli da trieste…godetevi la vostra “città metropolitana”

  18. bona lama ha detto:

    voi non avete spiegato un bel nulla (d’altronde non potete), come vi ho illustrato in numerosi altri thread, avete solo reiterato i vs punti di vista ma una menzogna reiterata non è verità. Ci teniamo volentieri la nostra città, visto che abbiamo contribuito ad innalzarvi, siamo felici sebbene l’esito sia stato quello che è stato! P.S. i cittadini protestano quanto loro pare, alla fine era proprio come si pensava (con elevata probabilità di peggioramento).

  19. Pieri ha detto:

    Qua chi dice menzogne sei tu, oltretutto non supportate da nessuna fonte…fai affermazioni superficiali e prive di fondamento (come; la destra tagliamento non è friuli, la carnia non è friuli…non ti sei mai chiesto perchè, per esempio, in provincia di GO ci sono paesi che si chiamano capriva DEL FRIULI o mariano DEL FRIULI, e in in provincia di PN castelnuovo DEL FRIULI?) io sono stufo di perdere tempo a spiegarti le cose…dalle mie parti si dice: è inutile insegnare al mulo, si perde tempo e si infastidisce la bestia…se hai voglia di vaneggiare vai a fare comunella con i matti che sognano uno stato internazionale per trieste

  20. bona lama ha detto:

    il detto è “a carezzare gli asini si prendono calci (panetades)”.(O i muli non conosco termini che definiscano i muli,potrebbe essere mul nella dx tagliamento, ma no soi massa segur (parlata dx tagliamento). Ora la dx tagliamento non è friuli anche se la smania e la supponenza degli abitanti del circondario udinese lo vorrebbe, se parliamo invece di territorio amministrativo, ci può stare. I toponimi lasciano il tempo che trovano, vedi la toponomastica istriana o carsolina e anche tarvisiana. Il linguaggio può essere indicativo? forse ma vanno rispettate le varianti. Molto irritazione ha in me suscitato il manuale di toponomastica friulana che ad esempio sostiene che la frazione “ceolini” in lingua locale (contrapposta all’artificiosità della pretesa parlata ufficiale), ebbene sarebbe thiolins, falso è thiaulins, quindi chi parla a vanvera? Per quale motivo la toponomastica di capriva prevede l’aggiunta “del Friuli”? Forse per distinguerla da capriva del carso, nome comunque posteriore, dovuto all’italianizzazione geografica. La regione valorizzerà le parlate venete ebbene anche il veneto parlato a udine, vi risulta? Bibliografia? Che bibliografia deve essere citata per ricordare le infinite invasioni subite da questi posti? Ci vuole un genio per capire che solo le vallate isolate sono rimaste un po’ meno battute? Il guercio è un signore nella comunità dei non vedenti. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. La carnia non è friuli, ricade nel territorio amministrativo ma è un’altra storia, sappada purtroppo non vi rientra…Noi ci terremmo volentieri il ns antro internazionale, voi però tenetevi assessori strumenti musicali.

  21. Pieri ha detto:

    bona lama vonde monadis…non hai le conoscenze per dibattere di questi argomenti, e inizi i tuoi discorsi da presupposti secondari e futili. mandi

  22. bona lama ha detto:

    le basi sono state minate da coloro che si sono autoproclamati friulani doc (hic!!!) quindi partendo da un presupposto collinar-razzista, sono squalificati in partenza. Vonde monades (non monadis per me) : scuminthia!!!!

  23. capitano ha detto:

    bonalama ha ragione.
    Non sono mai esistite Rude, Vierse, Gurize, Aquilee, Tierç o le abominevoli Triest, Grau o Vignesie.
    Immaginarsi di metterlo per iscritto su cartelli stradali è degno della peggior ignoranza e fascismo culturale che ha partorito i San Dorligo.

  24. Pieri ha detto:

    cjapitani sei fuori strada…un friulano standard SERVE esattamente come serve l’italiano standard…anche l’italiano standard non esisteva, ed è stato “creato” (si è affermato il toscano, in quanto lingua considerata più pura) pian piano per dare una lingua unitaria alla nazione…altrimenti ognuno parlerebbe ancora esclusivamente il proprio dialetto…col friulano è la stessa cosa: se gli si vuole dare dignità di lingua è NECESSARIO avere un modello standard di riferimento…i veri fascisti siete voi che volete impedire ad un popolo di riconoscersi come tale ed avere la propria autonomia

  25. Mauricets ha detto:

    ognuno puo parlare la sua lingua, basata non imporla ad altri.

  26. bona lama ha detto:

    si è affermato il toscano? il sigaro (dongia al cjamin????) Parliamo della parlata senese o della parlata fiorentina? siamo precisi, ma qualunque fosse (dovrebbe essere il senese ma è irrilevante)si impose per l’immenso contributo culturale. ps anche fra loro si detestano, ah pisa vituperio delle genti.

  27. bona lama ha detto:

    propongo l’accademia del sorc contrapposta a quella della crusca 🙂 “giura pan de sorc e m…a dura! La m….a de giat a l’è un bel giurat”

  28. capitano ha detto:

    #24 il friulano standard ve lo potete tenere io continuerò a parlare il mio friulano sicuramente migliore di ogni artefatto imposto da un’agenzia.
    Rispondi sulla normalizzazione topografica che col friulano standard non c’entra un beneamato piffero.

    Ce ne fosse una giusta.

    imageshack.us/photo/my-images/545/cartello.png

  29. bonalama ha detto:

    @28 te as reson, chi i vade a vende ombres de cjampanils, veden quais schei chi i fara’. Thusth e thusses!

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