26 Ottobre 2011

Festival del cinema Latino Americano: il programma di mercoledì 26 ottobre

Le proiezioni inizieranno alle ore 9, in Sala Birri, con cortometraggi delle Scuole di Cinema ed opere fuori concorso per la sezione “Contemporanea”, dedicata alla cultura e società latino americane.

I film in concorso nella Sala Cinema inizieranno invece alle ore 11, con la commedia colombiana “Postales colombianas”, di Ricardo Coral Dorado. Tre amiche – intellettuali, femministe e affermate – incontrano tre uomini apparentemente normali, che diventeranno invece i loro carnefici. Ispirata a problematiche reali (gli abitanti di quartieri popolari assassinati dall’esercito, e poi spacciati per guerriglieri uccisi) è una commedia noir che si avvicina al documentario, con riflessioni sulla violenza e il potere. Il film sarà replicato alle ore 22.

Le opere in concorso riprenderanno alle ore 15.30, con la coproduzione uruguayana-argentina “El casamiento”, di Aldo Garay. Già vincitore di tre premi e menzioni ai Festival di Malaga e Buonos Aires, il film narra la storia d’amore e d’amicizia nata fra Julia Brian (la seconda transessuale uruguayana a divenire biologicamente donna) e Ignacio González, un ex operaio.

Seguirà alle 17, per la sezione “Contemporanea” l’argentino “El fin del Potemkin”, di Misael Bustos. Nel 1991, con la dissoluzione dell’Unione Sovietica, un peschereccio russo viene abbandonato a Mar del Plata, senza più destinazione e nazione di riferimento; il suo marinaio Viktor è costretto ad accettare la sfida di sopravvivere in un paese straniero, dove dopo vent’anni continua il suo esilio.

Alle 18.30, in concorso, il brasiliano “Mâe e filha”, secondo lungometraggio di Petrus Cariry, già vincitore per i suoi cortometraggi di più di 50 premi in festival nazionali ed internazionali. Dopo una lunga separazione, madre e figlia si incontrano nel sertão brasiliano, fra rovine e ricordi, e il destino della figlia dà seguito al sogno della madre.

Alle ore 20, per la retrospettiva sul regista messicano Jaime Humberto Hermosillo, è in programma “La tarea”, del 1990, il maggior successo di Hermosillo, che con questo film entrò nel cosiddetto “nuovo cinema messicano” degli anni novanta e si consolidò come regista polemico e popolare. La trama: Virginia aspetta la visita di Marcelo che non vede da quattro anni, e mentre si prepara a riceverlo nasconde una cinepresa video accesa. Oltre a passare con la ragazza momenti più che amichevoli, Marcelo si troverà ad aiutare Virginia a realizzare un compito della scuola di cinema.

Alle 22 la replica del film del mattino, “Postales colombianas”, Ricardo Coral Dorado.

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Tra le opere nella Sala Birri, il pomeriggio alle 15.30 si apre con cortometraggio per le sezioni “Contemporanea” e “Salón España”. Alle 17.00, per il Premio Malvinas, il documentario argentino “Las islas” di Mario Cervi, sulla storia delle Isole Malvinas-Falkland e sulla contesa della loro sovranità tra Argentina e Gran Bretagna. Alle 18.35 e alle 20.15 due lungometraggi della distribuzione alternativa cilena Gitano Films. Il primo, “Una parte de mi vida”, di Oscar Cárdenas, su una giornata di una giovane che, assieme a tre ragazze, lavora comde prostituta in un appartamento di Santiago del Cile. Il secondo, “La mujer de Iván”, di Francisca Silva, sull’anomalo e claustrofobico rapporto che lega il quarantenne Iván con una quindicenne.

Infine, per l’Omaggio al regista cileno Raúl Ruiz, alle ore 21.50: il film “Cofralandes: parte 3: museos y clubes en la región Antártica, del 2002, viaggio creativo e documentaristico in quattro parti alla scoperta di un Cile diverso e particolare. Seguirà alle 23 il cileno “Mocha” di Guillermo Ribbeck, documentario che illustra, da un punto di vista poetico ed etnografico, la vita degli abitanti di un’isola a 35 chilometri dalle coste di Arauco.

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