26 Settembre 2011

Il Comune di Trieste presenta il piano per la raccolta differenziata contro la logica del “tanto se brusa tutto”

Raddoppio delle “isole ecologiche”, nuovo ampio progetto per la raccolta dei cartoni degli esercizi commerciali, servizi di raccolta del verde a domicilio e di raccolta con contenitori di prossimità e ancora la raccolta differenziata negli uffici e la raccolta del “rifiuto umido” nelle grandi utenze.
Sono queste le prime e principali linee operative, messe a punto dal Comune di Trieste e da AcegasAps, per favorire la raccolta differenziata dei rifiuti (partendo dall’attuale 22 per raggiungere il previsto 65%) e presentate dagli assessori all’Ambiente ed Ecologia, Umberto Laureni, e ai Rapporti con le Società partecipate e controllate, Fabio Omero.

Le prime linee operative, sei su dodici complessive -ha spiegato l’assessore Umberto Laureni- partono dalla messa a regime delle isole ecologiche, attualmente circa 900, che si prevede porteranno ad un aumento della raccolta differenziata del +10%. Seguirà quindi la “raccolta degli imballaggi in cartone prodotti dagli esercizi commerciali” (+ 4%), il “servizio raccolta verde a domicilio” (+3%), la “raccolta portone per portone”, la “raccolta differenziata negli uffici” e “la raccolta dell’umido”, tutto ciò che può essere sottoposto a fermentazione, che partirà dai grandi produttori come mense, ristoranti, mercati e ortofrutta e che a regime potrebbe valere un + 14%. “Si tratta – ha detto l’assessore Lauren i- di avviare e favorire una grande azione di sensibilizzazione, che superi la negativa idea del “tanto se brusa tutto”, per arrivare ad una raccolta differenziata che ha un alto valore sociale”.

Gli uffici comunali d’intesa con AcegasAps – ha aggiunto l’assessore Fabio Omero – stanno cercando di superare un gap legato alla precedente amministrazione, che non ha favorito lo sviluppo della raccolta differenziata. “Senza delegare le scelte – ha aggiunto Omero – intendiamo riavviare un dialogo e cercare un costante rapporto con AcegasAps, con l’impegno a valutare e verificare i servizi offerti dalla multiutility alla cittadinanza, in termini di qualità e di costi”.
Entrando nel dettaglio, le prime linee operative hanno visto partire da maggio il raddoppio delle isole ecologiche (siti di conferimento stradali con la presenza contemporanea di contenitori per rifiuti indifferenziati, carta, plastica e vetro/lattine), che attualmente sono circa 900 e consentono un più agevole conferimento differenziato dei rifiuti da parte dei cittadini. Questo incremento ha permesso all’88% delle utenze di trovarsi entro 300 metri da un’isola ecologica completa con tutti e 4 i contenitori: indifferenziati, carta, plastica, vetro-lattine. (A tale riguardo, che il vigente regolamento di N.U. prevede l’obbligo di conferimento differenziato dei rifiuti nei contenitori stradali se questi sono presenti entro 300 metri dalla propria abitazione).Saranno attivate specifiche azioni di comunicazione per diffondere le istruzioni per l’uso del servizio.

Entro qualche mese sarà potenziata la raccolta differenziata sulla pubblica via degli imballaggi in cartone prodotti dagli esercizi commerciali. E’ interesse del Comune raccogliere in modo differenziato la massima quantità di cartoni, un prodotto ricco che può essere efficacemente recuperato. I cittadini hanno a disposizione i cassonetti gialli; per evitare che questi si saturino con i cartoni delle attività commerciali l’attuale servizio di raccolta cartone, operante da anni nel centro cittadino, verrà entro qualche mese potenziato ed ampliato. Il servizio, destinato esclusivamente alle utenze commerciali, prevede il conferimento degli imballaggi in cartone presso punti di raccolta stradali predefiniti. Il nuovo servizio vedrà l’ampliamento dei punti di conferimento (dagli attuali 40 a 190) che verranno prevalentemente collocati nei pressi delle fermate degli autobus e saranno segnati a terra da un riquadro ed una sigla (SRC = servizio raccolta cartoni) in vernice gialla. Il nuovo servizio, che raggiungerà anche la periferia cittadina, prevede dei percorsi di prelievo: m (uno al martedì ed al giovedì, uno al mercoledì ed al venerdì ed uno al sabato)olti punti di raccolta (in particolare quelli del centro cittadino), essendo comuni a tutti e i percorsi, verranno serviti anche 5 volte a settimana. Gli orari per il conferimento verranno unificati tutti dalle ore 19.30 alle 20.00 (saranno sanzionati i conferimenti in orari anticipati o posticipati). I prelievi verranno effettuati successivamente a partire dalle 20.30 ed avverranno, conseguentemente, in orario serale-notturno. Le modalità di dettaglio verranno concordate con le associazioni di categoria e saranno comunicate a tutte le utenze commerciali interessate dal servizio.
Dalla prossima primavera sarà invece operativo il Servizio raccolta verde a domicilio, che si propone d’incrementare le percentuali della raccolta differenziata attraverso la raccolta dello sfalcio dell’erba dei giardini e delle risulte di potatura di alberi e siepi provenienti dalla utenze domestiche. Si prevede una raccolta a mezzo di bottini consegnati in comodato gratuito alle famiglie che aderiranno al servizio. Viene previsto un prelievo periodico su segnalazione dell’utente con richiesta telefonica. Su richiesta verranno fornite anche delle compostiere in alternativa al bottino.
Sempre nell’ambito del programma d’incremento della raccolta differenziata si colloca anche il servizio di raccolta rifiuti con contenitori di prossimità (“portone a portone”). Il servizio si propone di effettuare la raccolta dei rifiuti differenziati in alcuni complessi residenziali, con dei contenitori collocati alla base dell’edificio, in prossimità dell’accesso, su aree private. Si tratta di un servizio personalizzato, da svolgersi in aree private, in aggiunta a quelli già presenti sul territorio, di cui di volta in volta verrà verificata la fattibilità economica, anche in relazione al coinvolgimento del richiedente. Le aree ipotizzate per l’attivazione del servizio sono, ad esempio, il complesso edilizio Ater di Rozzol-Melara, già oggetto in anni passati di una positiva sperimentazione pilota, che ha consentito di raddoppiare il quantitativo di rifiuti raccolto in modo differenziato rispetto al resto della città. Valutati i risultati delle azioni messe in campo, il servizio potrà essere esteso anche ad altri complessi residenziali.
Sull’ esempio di quanto già avviene per il Comune e la Provincia di Trieste e per AcegasAps, che raccolgono in modo differenziato carta, plastica, vetro e lattine con un’organizzazione interna del sistema delle pulizie, verranno introdotte personalizzazioni del servizio per uffici che producono grandi quantitativi di carta, ed anche vetro, plastica e lattine legati alla presenza di ristori aziendali. Sarà avviata una necessaria sensibilizzazione unita al supporto tecnico-operativo. Ai principali uffici verrà inoltrato entro l’anno un questionario che, nel ricordare gli impegni del regolamento della Nettezza Urbana riguardo alla raccolta differenziata, consenta di raccogliere informazioni per razionalizzare al meglio il servizio di raccolta stradale, anche potenziandolo.

Infine entro il 2012 verrà creato un servizio dedicato e personalizzato alla raccolta dell’umido delle grandi utenze (mense, ristoranti, mercati e ortofrutta). La parte dell’ umido costituisce da sola il 25% del rifiuto ed è forse tra la più importante per ottenere buoni risultati in termini di raccolta differenziata.

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19 commenti a Il Comune di Trieste presenta il piano per la raccolta differenziata contro la logica del “tanto se brusa tutto”

  1. sergio ha detto:

    finalmente dopo tanti anni di oblio, si comincia con serietà, speriamo che tutti collaborino con convinzione, ci sono ancora dei deficenti che buttano tutto nelle immondizie, gente di cultura, come accade nella mia zona di Romagna

  2. Kaiokasin ha detto:

    Bene. Però se al 22% attuale (vergognoso) aggiungiamo gli incrementi attesi – elencati nel secondo paragrafo – facciamo il 53%, ancora molto lontani da quanto chiede la normativa europea. L’iniziativa è comunque positivissima e merita tutto il sostegno della popolazione!

  3. bruno ha detto:

    già la citta xe piena de “isole ecologiche” con el prospettato raddoppio diventeremo “l’arcipelago ecologico” perchè non i pensa come in altri stati de portar le bottiglie de ritorno ai supermercati, già se risparmiassi una campana, napoli gà le scovazze per strada noi gavemo i bottini: differenza? altre città el comune ghe passa i sacchetti, trieste no gà un educazione differenziata, la gavessi bisogno de un insegnante de sostegno, in altre città el comune educa con dispense alla differenziata quà semo autodidatti, sembreria che visto che i ghe la gà imposta dovemo farla per forza. che sarà altri sistemi per non riempir la città de scovazzoni, che i ghe pensi!

  4. Kaiokasin ha detto:

    Molte persone (compreso io che penso di essere bene informato) sono colti da dubbi di fronte a rifiuti particolari: la carta argentata si butta insieme a vetro e lattine, in quanto alluminio? Il tubetto del dentifricio? Il sacchetto della pasta? La busta con la finestrella trasparente? Molte aziende hanno siti internet che danno informazioni ai cittadini (molto carino questo di Milano http://www.dovelobutto.net/quiz.php ). Acegas-Aps ha solo uno specchietto molto generico: miglioreranno un po’ la comunicazione?

  5. capitan alcol ha detto:

    Kaio la carta argentata devi portarla a 660° C di modo che l’alluminio si fonda e tu riesca a conferirlo in comodi lingotti 🙂
    Il tubetto del dentifricio devi aprirla con un bisturi e pulirne accuratamente la parte intera dai residui di dentifricio e poi gettarlo nella plastica.
    La busta con la finestrella trasparente va ovviamente sezionata in quella parte (plastica) e anche nella linguetta con la colla che va nel secco residuo 🙂

  6. effebi ha detto:

    …a proposito di “scovazze” questo argomento è già andato all’inceneritore ?

    http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2011/09/25/news/consulente-web-difeso-dai-guru-del-sindaco-1.835684

  7. federer ha detto:

    ma quanto sono brutti e radical chic Laureni ed Omero…….brrrrrrrrrr…..

  8. capitan alcol ha detto:

    Te piaxi i moderate trash?

  9. ok ma per tutti ha detto:

    Tutto ben ma il servizio porta a porta non lo accetto se non vien fatto per tutti (a meno che chi ne usurfruisi non paghi de più le scovaze)
    non vedo perchè uno che abita in un complesso residenziale devi esser tratado meio de uno che vivi in un normale condominio. mi pago uguale pretendo el stesso servizio.
    Za trovo assurdo che la spesa procapite a trst sia maggiore de altri posti dove i fa el porta a porta.
    Se due cittadini paga le stesse tasse devi aver i stessi servizi, in più se i vol che perdo tempo per smantellar tutte quele confezioni de materiali misti incoladi (ormai quasi tute le confezioni alimentari) voio un sconto altrimenti che lo fazi chi ritira le scovaze che ghe guadagna sul riciclaggio.

  10. ok ma per tutti ha detto:

    PS: Stesso val per l’umido visto che ghe guadagna con la vendita del riciclato che me fazi sconto.
    Un tot al kilo per ogni categoria de scovaze e ghe lo porto anche in discarica, altrimenti differenzio ala grossa, de fin che lo fazi chi ritira.

  11. federer ha detto:

    bella, molto “croccante”, capitan alcool:)

  12. capitan alcol ha detto:

    Croccante?

  13. euro ha detto:

    i bicchieri e i piatti di plastica vanno nell’indiffereziata, e questo solo perchè il legislatore non fa loro pagare loro il contributo ambientale Conai.

    Bravi no???

  14. sfsn ha detto:

    trovo giusta e utile la racolta diferenziada, ma sta riba che ghe toca al “consumatore” netar le botiglie, tirar via el tertapak dala plastica, el nylon dala busta me par un poco tropo: za paghemo una Tarsu de paura e in più xe una dita per metà privata che gestissi la racolta, per cui l’utile dela racolta ghe va – netto – all’Acegas. Alora che sia l’Acegas, con l’utile dela racolta diferenziada, a assumer un poca de gente in più che se occupi de distinguer le varie categorie de material riciclà.

  15. laura ha detto:

    ma la carta , il vetro , lattine ecc, raccolti dove vanno ? vengono effettivamente riciclati ? ogni giorno vediamo camion acegas raccogliere e tornare verso via caboto ma poi? tutto inceneritore? di sicuro non si tratta il materiale da riciclare, dovremmo aver la superstrada piena di camion che portano i materiabili riciclabili invece solo camion che vanno nell’ incenitor a scaricar

  16. giorgio (no events) ha detto:

    son d’acordo con sfsn. Mi xe ani anorum che diferenzio, ma con tute ‘ste porcherie che xe in giro oggidì, xe de meterse davanti el bidon per tuto un dopopranzo a spartir le scovaze.
    Tetrabrik dove va? Se devi stacar la pelicola de la carta?
    Carton de la pizza? Xe carta, indiferente o xe de netar?
    E se me scampa un poco de nylon col polistirolo xe grave? Perché imagino che polistirolo sia plastica, o no?
    Ghe vol far ciaro e la xe la diferenza.

  17. euro ha detto:

    Tanto sarà tuto per poco tempo, massimo un decennio e i troverà un parecio che spartisi tuto dove che devi andar…

    no posso pensar che no i stia za studiando….

  18. brancovig ha detto:

    Tutto giusto e nella corretta direzione.

    Resta il limite che con le isole ecologiche il riciclo è una scelta libera e non un obbligo del cittadino, mentre con il porta a porta in qualche senso uno viene obbligato.

    Qunidi vedremo come il livello culturale il senso civico e la coscienza di noi cittadini di Trieste riuscirà a far decollare la differenziata.

    Certo che bisogna anche pensare a dei modi per premiare chi la fa e punire chi non la fa

  19. franco asnaghi ha detto:

    Vi suggerisco per la raccolta dell’organico di usare il sistema”SUMUS” sacchetti in carta riciclata brevettati e cestello areato.
    Qui a Pesaro li usiamo con grande soddisfazione degli utenyi tutti, dal 2006.
    Anche le attività produttive e di ristorazione usano i sacchi grandi in carta.
    Non si occupa terreno in coltivazioni fittizie e si riutilizza materiale recuperato dai cittadini.In aggiunta la carta si composta nel tempo previsto di un ciclo di compostaggio.

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