22 Settembre 2011

Il caffè delle donne dell’Udi attacca il Piccolo: “Pubblicità gratuita ai bordelli”

“Un night a Comeno, uno a Kocevje, un altro a Trebnje a pochi chilometri da casa e anche in Austria, a Villaco, descritti come “allettanti Luna park a luci rosse”. Inizia così l’attacco sferrato da Ester Pacor, rappresentante de “Il caffè delle donne” dell’ Udi di Trieste, al Piccolo.

Qualche giorno fa, nella cronaca di Trieste, è infatti comparso un articolo in cui venivano descritte “tipologie di massaggi, arredi d’interni, “retrobottega” dedicati, vasche idromassaggio e flut di champagne. Tutto indicato, compresi i prezzi per i vari “servizi”. Maschi di tutte le età e di tutte le estrazioni sociali, si dice nel testo, “sguazzano” nelle acque e tra le lenzuola. Si segnalano nel testo – segnala Ester Pacor – perfino utenti importanti; i giocatori della Triestina calcio! E perchè non andarci se non altro per verificare la verità sui “gadget” raccontati?”.

Sottolinea l’Udi: “Non siamo certamente noi dell’Udi “parruccone e moraliste” ma arrivare a svelare ogni particolare di questi piacevoli bordelli e gratuitamente in un articolo di “cronaca” significa fare pubblicità gratis che non crediamo sia rispettare la deontologia professionale. Perchè non valorizzare allora i buoni sardoni dell’ Osteria “Ai cocai” o un formaggio doc della “Cooperativa Rustica” o il maneggio “Cinghiali al macero” … e potremo continuare e sorridere ringraziando la professionalità del nostro quotidiano e dei suoi collaboratori!”.

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498 commenti a Il caffè delle donne dell’Udi attacca il Piccolo: “Pubblicità gratuita ai bordelli”

  1. Delivery ha detto:

    Finalmente che qualchidun ghe disi quattro a sti mati!
    Ben fatto!!!

  2. Fiora ha detto:

    non c’ è niente da fare, noi donne ce l’abbiamo!
    😉
    Ma noooo! LA MARCIA IN PIU’! la sensibilità e la prontezza e pure il coraggio di cogliere e stigmatizzare aspetti furbetti una cronaca ammiccante.
    Grande Ester Pacor !

  3. Srečko ha detto:

    Ma Pacor = Pahor?

  4. Fiora ha detto:

    @3 ciò Srečko, se scampa la “h” , o che, importante no’ ndar fora rotta! no stemo svilir sta coraggiosa e sacrosanta presa de posizion con notazioni pignolesche degne dela Marisa lanfur 😉
    …disi pitosto la tua sull’argomento, no?!

  5. Fiora ha detto:

    @…e quando dico che “noi donne ce l’abbiamo” ( la marcia in più, dei!) è perchè sono convinta che quando Maja, Katja e Jasna leggeranno questo thread ne commenteranno il contenuto e non si soffermeranno sulla grafia di un cognome…
    ciò mule, no steme deluder, eh?! 😉

  6. Maximilian ha detto:

    Un viavai pazzesco de auto italiane al confine de Gorjansko anche a distributor chiuso….
    Tutti i giorni.

  7. maja ha detto:

    fiora
    a chiamata rispondo, ma solo per dir che no go niente de dir.
    el picolo no lo legio, perchè (strano a dirsi) preferiso el primorski.
    per quanto riguarda i omini, cos te vol dir?
    creature semplici, poco evolude, in perenne competizion tra de lori a chi che fa la rioda più bela.
    che sia sul lavor, sul campo de calcio, al banco del bar, su bora.la o nel castel de boranera sempre una xe la domanda fondamentale: chi pissa più lontan?

  8. Srečko ha detto:

    Maja

    Suvvia! A gare cosi’ maj e poj maj partecipaj!

    Fiora

    Andare a putt..ne non e’ una cosa di mio gusto, non lo faccio ne’ l’ho mai fatto. Ma altri lo fanno. I motivi sono i piu’ vari. Non li giustifico, ma mi rendo conto che e’ un fenomeno comune. Qui al confine ci sono i “locali” in SLO. Al confine tra la beneamata Austria e la R. Ceca, ci sono intere cittadelle che vivono di prostituzione a spese di ometti e omoni austriaci. Fenomeni esistiti in tutti i tempi.

    L’articolo del Piccolo? Non l’ho visto, neanch’io leggo il quotidiano it. tristino, ma mi sembra normale che di un fenomeno, di cui praticamente tutti sappiamo, scrivano apertamente. O dobbiamo fingere di non vedere, non sapere?

  9. Srečko ha detto:

    Ma UDI sta per?

  10. dimaco il discolo ha detto:

    ma basta con ste menade. i bordei xe sempre stai, cosi come le signorine facilmente abbordabili in cambio di danaro.è insieme alla spia il mestiere più antico del mondo. Sempre a scassre i amroni: e le putt… de qua e bordei de la. ma basta done che le se lamente chje i loro omini i va la. se i ghe va un motivo ghe sarà sicuro. magari proprio la militanza nel UDI

  11. capitan alcol ha detto:

    Srecko: Union Femene Taliane credo.

  12. dimaco il discolo ha detto:

    unione donne integerrime.

  13. DaVeTheWaVe ha detto:

    UDI = Unione Donne Italiane
    Pacor xè proprio Pacor e no Pahor.

    e disemo anche che el picoglio, su ste robe, primo ghe balla su, e po’ no xè el massimo della coerenza: me ricordo, anni fa, un articolo che parlava mal dei annunci gratuiti de “massaggi” sul Mercatino.
    el giorno dopo, qualchedun sulle Segnalazioni, ghe fazeva notar al caro redattore che in ultima pagina del picoglio stesso iera “grosse sorprese”, e i annunci xè a pagamento…

    insomma, sto povero giornalista, se el xè bravo, vol dir che el se gaverà fatto un giretto in sti postisini, el gaverà provado e dopo el gavarà fatto una cronaca dei fatti…
    tutto sommato se el vol parlar solo del fenomeno in sè, basta contar tutto senza dir el nome, l’indirizzo e gli orari de apertura dei locai, no?

  14. dimaco il discolo ha detto:

    la xe una baba che ga scrito la roba, no un omo.

  15. capitan alcol ha detto:

    La varà mandà il moroso o il marito in incognito. 🙂

  16. aldo ha detto:

    @16

    L’articolo è stato scritto da Laura Tonero che ha firmato parecchi di quei pochi articoli di inchiesta che si possono leggere sulla cronaca locale del Piccolo…

    tra i quali una pagina intera sulle prostitute degli appartamenti a Trieste, ma quella volta l’Unione Donne Integerrime non ha fiatato…non sarà forse perchè non vuole entrare in polemica con il sindacato delle prostitute, con il quale coabita nella Casa Internazionale delle Donne a Trieste?

    Due pesi e due misure? Scrivere una pagina intera sulle prostitute locali è cronaca, mentre scrivere un articolo sulla prostituzione frequentata dagli italiani in Slovenia è pubblicità gratuita?

    Ma mi facciano il piacere. Sono le stesse talebane che se la sono presa con il manifesto del PD con la minigonna…

  17. aldo ha detto:

    La foto in testa al post è stata scattata al Caffè delle donne?

  18. ufo ha detto:

    Maja, no son dacordo. La semplicità la xe un valor, coi tempi che cori. E noi semo sportivi veri – femo gara per el solo gusto dela competizion, visto che el premio el xe più speso una punizion che un ben…
    😉
    E comunque che la vadi, ala mia rioda go pena fato la permanente de piume esotiche, perché vinzer xe meio che perder.

  19. Tergestin ha detto:

    No so, me par una roba tropo esagerada con ‘ste tardone dell’UDI e el Piccolo che lassava meter i annunci a tute le “grosse sorprese” e i saloni massaggi (co’ lo legevo).

    La meio roba secondo mi xe andar a verificar de persona a ‘sto punto. Credo che inoltre xe anca in linea col programma de governo.

  20. Otto ha detto:

    … Sono mariti che scappano dalle mogli per ritrovare un pò di tranquillità.

    Meno male che c’è la Slovenija 😀

  21. maja ha detto:

    W breg!

  22. maja ha detto:

    zarja merda

  23. maja ha detto:

    (come vado, ufo? ;P)

  24. ufo ha detto:

    Un poco fora bersaglio, diria. Son tanto patì de balon che no penso de gaver visto una sola partida in questo secolo – fora che, ovio, el torneo de calceto per mule che i fa ogni estate quà in campeto (ma solo per via del chioscheto, che domande).

    Ogni modo go deciso de eser cavalier (facile, de quando che el caval xe optional) e nela gara de simpatia te lasso rivar prima. Te va ala grande, guai se te se fermi…

  25. dimaco ha detto:

    bah mmi penso che queste che le se lamenta della “lesa dignità femminile” xe le stese che in data 8 marzo le va a sbavar sui perizomi a qualche spogliarelo maschil.e certe le va anche oltre. per cui xe meio stender un velo pietoso sula vicenda no ve par?

  26. maja ha detto:

    che tremendo che te son, ufo. 🙂
    simpatica, mi?!
    me ritiro dala gara, chè me par del tutto evidente che se tratta de una battaglia a armi impari.
    e comunque… per i pavoni da bareto: sempre viva studenec e sempre bužo livjo! (son rimasta indrio, so.)

  27. ufo ha detto:

    A sto disperado appello no poso che risponder ofrindo un tour all-inclusive dei spaceti locali, che ghe ne xe rimasti pochi ma qualchedun ancora merita. Te ghe stà? Se te vien cola titovka de cashmere i fa un golpe e te fa županja per aclamazion…

    Quanto al pavon, no te me crederà ma so dove che procurarme un, e se ghe la conto bastanza grosa i podessi anca prestarmelo che me lo porto in bar de Elvio. Pecà solo per la rioda, che no xe stagion, mi no savevo che i pavoni ogni tanto i perdi le piume e se le fa ricrescer nove, cussì desso el povereto el par un dindio anoresico. Ma podessi eser un ben, che cussì poso portarlo in bar senza paura de rovinarghe el separè.

  28. Fiora ha detto:

    ‘lora mi che son laica laicissima e che trovo el bordel la sanatoria de tante ingiustizie ( qua no xè el tema per dir quale…tante e po’ bon!), son contenta de questa levata dele babe perché la go a morte col Piccolo.
    Notizie de seconda man, penne raso terra, e pecunia non olet ..ne quela dei omaccioni imparucai cola sorpresa più o meno voluminosa ,né articoli publicitari delle delizie oltre el ex confin…
    pel resto ste tematiche dela dignità della donna umiliata e bla bla me fa tanto feministe della prima ora…bleah!
    Mi son DONNISTA e me piasi che i me verzi la porta del auto e se ghe scampa un fior o una zena, no me sento sicuro de dover sdebitarme per esser pari…

  29. maja ha detto:

    ufo, ma cosa xe un invito vero?

  30. istriano54 ha detto:

    POvere donne ex soviet. Ma quanti anni le ga. Ma esisti ancora l’UDI???Secondo mi xe Bersani che se travesti de Turco per far numero (altrimenti non fosi credibile!!). Ma in questi tempi queste sinistre xe peso de le bigote de la cesa. Poveri comunisti no basta la battaglia persa de le dimissioni de Silvio adessp io sew ga inventado un’altra partita persa (ma poi contro un giornal de DeBenedetti tessera P1 del PD!!!!!!”!!! Proprio loro che i xe specialisti coi trans (Sircana,Marrazzo, etc.=)
    Xe sta visto perfin un consiglier prov dell’isontin agirarse tutto biancheto e beretin blu sui scoi tacai ai filtri chel curiosava de lontan!!! Che pena!!!

  31. ufo ha detto:

    Ostrigheta, ma xe una roba tanto rara che te vien dubio? Ciapar un invito, voio dir. Te sarà miga anca ti rinchusa in tel colegio dele suore de Fiora? In sto caso anca se nol fusi stado saria diventado vero, perchè una principesa prigioniera in un castel xe un obligo moral, anca per un cavalier senza caval (podessi farme imprestar un mus, ma no xe che dopo savesi guidarlo senza el libreto de istruzioni)…

    Comunque per sicureza go provà vardarghe de soto (al invito, no al mus) e no ghe iera scrito made in China, alora podesi anca veramente eser autentico. Podesimo chederghe a Sgarbi, ma quel dichiara vera qualsiasi roba pur de eser sul giornal. Prova portarlo de un orefice e vedi cosa che ghe par lui.

  32. dimaco il discolo ha detto:

    oooooooooooooooooooooooooohhhhhhhhhh
    maja e ufo che romantici che se. inviti, mussi, cavalieri ecc.
    ma xe el forum de basime licia?

    la fiora no xe in convento, la vol mandarme a mi.

  33. aldo ha detto:

    maja e ufo, con sti discori su cavalieri, principesse e castelli…l’UDI vi potrebbe accusare di fare pubblicità occulta al castello di Boranera

  34. mutante ha detto:

    e come lo si può definire se non un intervento stpidamente moralista? al di là del confine ci sono casinò che con la sotterfugi di ogni tipo raggirano anziano soli spillandogli ogni soldo (e indebitandoli con l’usura, spesso). ma di questo le paladine dell’udi non s’interessano.
    bocche larghe ma pochi fatti.

  35. Davide ha detto:

    che cosciotti però le mule in foto!

  36. maja ha detto:

    (che l’invito sia vero o de kluka poco importa, caro ufo, perchè mi son racchia e fazo škifo, quindi devo star a casa in ogni caso (cit.).
    comunque te son ti e solo ti el re dela pissada. ala faccia de quel simpaticon de benetke.)

  37. Mauricets ha detto:

    ad ogni modo i sloveni di questa legalizzazione di fatto dei bordelli non ne sono felici. non si tratta di essere moralisti, ma di capire che mercificare le donne, o gli uomini, è degradante. si rende l’essere umano una merce sessuale, per di piu legalizzata.puo uno stato diventare un magniaccia? ne puo essere complice?
    il prossimo passo quale sara? la pedofilia?

  38. Tergestin ha detto:

    @ Mauricets

    Te me ricordi la mare de una mia ex, che per fortuna mia no xe diventada suocera, ma go rischiado de bruto.

    De questo passo dove finiremoooooo? Finiremo che i bordei dove va adulti consenzienti con adulti consenzienti xe una roba -squallidina magari, ma meio che lassar le povere prostitute a ris’cio malattie, serial killer e magnaccia che le schiavizza nei modi piu’ orendi- mentre inveze altre devianze xe altre devianze e giustamente le xe e le va vietade.

  39. Mauricets ha detto:

    il punto non è dove ne come, il punto è che uno stato legalizza di fatto la prostituzione. turismo sessuale in europa. nella cattolicissima slovenia.

  40. Katja ha detto:

    ciao a tuti,
    codesta Pacor ha il mio appoggio totale e anche se c’è da sottoscrivere sono pronta.
    basta col vizio de sdoganar tuto per farghe i grizoli ai potenti.

    Fiora al 5 la signora Pacor deciderà ela se la vol ciamarse per sloven originale o restar con la storpiatura italica. anche in questo caso avrà il mio pieno appoggio;-)

    se vidmo

  41. Mauricets ha detto:

    brava Katja, perchè uno è quello che si sente dentro, non quello che pensano gli altri. ho quello che è scritto sulla C.I.

  42. aldo ha detto:

    @42

    La prostituzione in Italia è legalissima: infatti la prestatrice d’opera e l’utilizzatore finale possono mettersi d’accordo tra loro senza violare alcuna legge. Illegale è organizzare la prostituzione. Il risultato è che la organizza la criminalità, che non paga le tase e schiavizza le prostitute, le quali non sono sottoposte a controlli sanitari, così le malattie girano meglio. In più le prostitute stanno in strada e negli appartamenti, creando problemi alla vita delle famiglie. Una soluzione veramente MORALE!!!

    Invece in Germania, Austria, Svizzera (la Slovenia ha preso esempio da questi paesi)la prostituzione è regolamentata e si svolge in locali appositi che pagano le tasse, dove le prostitute operano come libere professioniste e sono sottoposte a periodici controlli sanitari. Una soluzione veramente IMMORALE!!!

  43. Katja ha detto:

    44 grazie Maurice ma non merito acclamazione x una semplice constatazione.

    45 fai bene aldo a puntualizzare

  44. Fiora ha detto:

    @43 E come sempre noi due univoche, Katjuscia!
    Quanto però all’autentica baggianada ipotizzada al post 40 dal non per questo meno caro e sensibile MauriceTs, trovo appunto una baggianada pensar che a furia de legalizzar rapporti mercenari tra adulti consenzienti (e bravo Tergestin a sottolinearlo!!!) se possi arrivar a sdoganar la pedofilia…ANZIIIIIII! nella misura in cui ” far l’amor non è peccato basta farlo REGOLATO” e REGOLAMENTATO, aggingo mi, se scava un solco invalicabile tra legalità e illegalità, tra libero consenso tra pari ed inaccettabile violenza e prevaricazion dell’adulto sulla creatura inerme che subissi e mai e poi mai poderia esser consenziente a delle “attenzioni” che NO xè affettive ma SOLTANTO MORBOSE quando no addirittura VIOLENTE.
    A questo proposito me son zà espressa sulle Segnalazioni del Piccolo e no voio qua entrar nella querelle che sta spaccando in due l’opinion pubblica sul caso MONCINI…
    Comunque ben venga o ritorni i casini per meio sancir e stigmatizzar la differenza col caso ..col quale i fa pure rima!

  45. dimaco il discolo ha detto:

    io credo che i bordelli farebbero diminiuire anche certi reati. poi xe comercio. se chi che vendi mudande e chi che vendi quel che nele mudande xe dentro.
    oviamente il fisco naziona gavesi un giovamento non iniferente se le signorine le pagassi le tasse.

  46. federer ha detto:

    signori e signore,

    grazie alla legge Merlin, ci ritroviamo le prostitute in mezzo alla strada o negli appartamenti che non pagano le tasse. Grazie al Vaticano ed a donne come queste, non solo il “problema” non è stato risolto ma alimenta la grande criminilità a livello di introiti. Per la cronaca, gli introiti della prostituzione regolarizzata permetterebbero di pagare mezza Finanziaria (dato medio)

    L’articolo della Tonero sembra un risentimento personale per marito/fidanzato/uomo. Stai serena Laura e parla dei locali del Veneto dove vanno le vecchiarde triestine con i giovani accompagnatori. Queste sono pari opportunità e non vedo il problema:)

  47. Denis Furlan ha detto:

    per una gu**a andar fin a Trebnje?

  48. dimaco ha detto:

    denis, basta andar a Komen

  49. Fiora ha detto:

    beh ragazzi, penso che il bersaglio non fossero né i bordelli Sloveni, né i transfughi “utilizzatori finali” (eh eh chi vi ricorda? 😉 ) , bensì il QUOTIDIANO LOCALE che in quell’articolo fa della pubblicità occulta, non pago di farne di palese, pagata un tot a parola da massaggiatrici e titolari di sorprese abnormi.
    Pertanto penso sia del tutto fuori luogo tacciare di moralismo la signora Pacor mentre lei stessa precisa che NON è certo PER MORALISMO che si è espressa. Significa non aver assolutamente colto il senso del messaggio e non aver affatto individuato ne IL PICCOLO l’unico destinatario, come del resto chiaramente specificato da Ester Pacor, con la quale ancora una volta mi congratulo!

  50. Fiora ha detto:

    La location è di quelle intoccabili e l’ oggetto naturalmente si presta a manipolazioni e a interpretazioni più o meno di comodo, ma se avesse segnalato il risalto eccessivo dato che ne so ad un ristorante o una sagra, sarebbe stato lo stesso.
    In pratica a mio avviso Ester Pacor ha segnalato un esempio di pubblicità occulta né più né meno di come fa Striscia un giorno sì e un giorno…pure!
    servizio di utilità sociale da parte di entrambi.

  51. aldo ha detto:

    @52-53

    Fiora, l’UDI non ha fiatato quando il Piccolo ha pubblicato un’intera pagina, sempre a firma Laura Tonero, sulla prostituzione a Trieste negli appartamenti.
    Quella non era pubblicità occulta?

    Mi viene il dubbio che dirlo avrebbe significato mettersi contro il sindacato delle prostitute di Carla Conso che collabora con l’UDI alla Casa Internazionale delle Donne di Trieste. Invece Komen è in Slovenia e allora si può moraleggiare agratis sulla prostituzione e sul Piccolo che fa pubblicità occulta.

    Della serie: chiudo un occhio a casa mia per non litigare con gli inquilini, ma faccio fuoco e fiamme fuori…

  52. ufo ha detto:

    Ecome de ritorno, scuseme – gavevo de far. Maja, te ga praticamente ameso de eser stada rinchiusa in quei quatro muri. A sto punto no ga importanza se xe colpa de un orco, de un drago o dela Madre Superiora, dover xe dover. L’invito di cui in oggetto hadda rittenersi formalizzato nella sua esecutività. Te me riconoscerà facilmente: fior al ociel forsi no, ma sarò el solo con un pavon sotobrazo. Spero che la rioda la ghe sia ricresciuda, se no me toca tirar fora le piume vecie e infilarghele nel ***, per far in modo che se vedi che no xe un dindio. Sempre che i me lo impresti, el pavon. Caso contrario sarà un dindio camufado de pavon, fa niente, dove che infilar piume ga anca lui. Comunque caval niente, xe problemi de identità. Ultimo che ghe go chiesto iera convinto che caval andasi de sora e omo de soto, che xe giusto cussì dopo tanti secoli de portarse in schiena balordi vestidi de lamierin la xe giunta l’ora de contracambiar. Proprio un caval cola tesera dela cigielle doveva capitarme.

    Quel che riguarda le competizioni de tipo idraulico devo ameter che parto con vantagio. Ani e ani de spegner foghi nei boschi xe un bon alenamento, e vardar Giochi senza frontiere de picio in television anca. Ma per consolar el perdente, che no xe colpa sua se in mezo ala palude xe poco cossa far antincendio boschivo, ghe dedicassi questo.

    P.S.: a tutela dela mia figura professional devo far una precisazion. De solito no miscio el lavor col piazer de comentar su sto sito, ma volesi evitar che quachidun capissi mal e dopo magari vien fora storie. Mi col castel de boranera go raporti zero, nianca nel tempo libero. No poso, xe scrito. Son soto contrato col castel de Socerb, e l’omo Milan che lo gestisci paga (e sazio anca) per gaverme in esclusiva. Perchè va ben butarla in rider, ma mi sul lavor son serio. Poi devo dir anca che mi i castei i me piasi bei solidi de piera vera, che el zorno dopo te li ritrovi dove che te li ga lasadi, no ste vostre robe moderne-finto-antiche ciolte al Ikea, che ogi le xe e domani no te le trovi nianca con gughelmaps. Cussì.

    P.S. 2: Muli, senza che sapi tuti – chi gavessi un dindio de prestarme? Xe per una>roba importante, e prometo de tornavelo in tempo per el Thanksgiving o Halloween o come che se ciama.

  53. Fiora ha detto:

    @54 sul distinguo potresti aver ragione Aldo!
    Due pesi due misure,dici? ci può stare, come no?! Il solo aspetto che mi sento di sottolineare è che a maggior ragione nel caso dell’omissione, e in questo caso della denuncia io ci vedo intenti moralistici,ma volontà di evidenziare il furbetto giochino reclamistico del quotidiano locale.

  54. Srečko ha detto:

    ufo

    e una fiora te andassi ben? inveze del diondio?

  55. Srečko ha detto:

    ufo

    e una fiora te andassi ben? inveze del dindio?

  56. Katja ha detto:

    ufo nel post 55 non go capido praticamente niente,tuto ben?;-)

  57. maja ha detto:

    femo che le piume me te le meto mi, dei.
    per ufo questo e altro!
    me meto sora dela tola tipo sopramobile a scoltar incantada le sue storiele.
    in cambio ghe conto qualche viz dei tempi del dijaški dom (quel sì che iera un sior colegio, altrochè le monighe là di fronte).

  58. ufo ha detto:

    Una Fiora al ociel? Se pol far (no se pol xe solo in cità, mi abito fora e son nosepolesente), basta che: 1) rivo alzarla e 2) che la sia dacordo anca ela. Però, fioi, una roba ala volta. Prima go de copar l’orco o el drago o el mostro marin, quel che xe, e salvar una principesa dala sua triste prigionia nela tore più alta del castel, poi se pol parlar magari davanti una bireta a caduta (ciò, xe quasi Oktoberfest) e do patatine con salsa rosa. Ogni roba ga suo tempo (Ecclesiaste 3:4) e desso no xe stagion de andar sciar a Nevea. E niente discorsi de colegio, pregassi. Go leto Gianburasca e so cos’che vol dir, podè contarmela come che volè. Dito questo, che problemi xe? Primo giro lo buta el dindio, che seno se imbriaga e no xe in grado co toca lui.

  59. dimaco il discolo ha detto:

    qual dijaski maja? no quel de gorizia vero?

  60. maja ha detto:

    srečko kosovel, dimaco. ma ogni tanto andavimo a trovar i compagni de gorica.

    ufo, son racchia, no principessa, e l’unico colegio che go mai visto iera quel che stava soto el tuo ilustre compaesan edvin. bei tempi, ciò.

  61. ufo ha detto:

    Katja, xe come andar lezer questo. Se te manca le trecento puntate precedenti te se perdi tre quarti.

    Maja, za me vedo la scena. Mi che me ne invento stu za en soud per far figura, ti che te me guardi mi incantada, tuti i altri che i guada ti incantadi, e el dindio che se guarda in giro e no riva capir cos’che i ga tuti quanti per comportarse come ebeti, e perchè nisun ghe disi che bel che el xe travestido de pavon. E qualchidun altro che poi meti per scrito tuta la storia scrivendo con pena de dindio su pergamena de pavon, cussì i posteri che fra domila ani troverà la pergamena tra le rovine del impero merican i resterà incantadi anca lori e i penserà che noi antichi ierimo sì poco strani, ma cocoli.

    Chinaski, ma mi no volevo butarla in politica, per sto giro.

  62. dimaco il discolo ha detto:

    gavemo gioca qualche partida de calcio contro de lori. se no ricordo mal (xe pasadi ormai più de 20 ani) gavemo sempre anche vinto. bei tempi quei.

  63. ufo ha detto:

    Maja, grazie a nome de tuta la comunità: per gaver tegniudo impegnado l’omo edvin, cussì nel fratempo gavemo rivà combinar qualcossa de bon. Mi no volessi dir che con lui intorno no se pol, ma… starlo scoltar xe zà un lavor full-time, ultimi tempi.

  64. maja ha detto:

    sì, sì, dimaco, come no, gavè vinto. ma quando mai, dei. te se gaverà insognà de note ( però a ocio e crose diria che iera anca più de venti anni fa. te se fa sconto?).

    malenkost, ufo. la majenca val ben un edvin.

  65. piero vis'ciada ha detto:

    redazion, gavè altre foto o solo questa ?

  66. piero vis'ciada ha detto:

    69 piero vis’ciada

    (giuro che no go fato aposta…)

  67. aldo ha detto:

    @56

    Fiora, anche intenti moralistici…l’UDI nazionale per esempio ha attaccato duramente un manifesto del PD con la scritta “cambia il vento” e la foto di una ragazza che si tiene la minigonna. Orrore: si vedevano le gambe, indi uso del corpo della donna e lesione della sua dignità!!!

    http://www.deltanews.net/media-udi-contro-manifesto-festa-unita-pd-questa-non-e-una-immagine-amica-delle-donne-4712683.html

  68. dimaco il discolo ha detto:

    secondo mi quele del udi ga sempre mal de testa per quel i mariti ghe scapa oltre confin

  69. maja ha detto:

    dimaco,

    vara che sto discorso val in entrambi i sensi.
    se le signore ga el mal de testa un motivo ghe sarà. forsi che con un ventenne tutto ormon e zero pretese tuti i mali ghe pasassi in un colpo (pun intended).

  70. dimaco il discolo ha detto:

    credo che le peggioreria invece.

  71. Mauricets ha detto:

    l’italia non ha legalizzato la prostituzione ma riconosce che nella casa privata, cioè nella sua residenza, uno è libero. non cosi nei locali pubblici. perchè fino a prova contrari in slo, e altri paesi, si hanno prostitute in locali aperti al pubblico. la differenza è enorme.
    lo stato accetta che nelle sue concessioni, o ne da addirittura la licenze commerciale, si mercifichi il corpo. lo stato diventa pappone in prima persona.

  72. sfsn ha detto:

    o te riconossi che la prostituzion xe legale o che no la xe legale. La legge italiana ga la solita ipocrisia de considerar rea la prostituta ma non el cliente. Ma se xe un’azion illegale i dovessi darghe la stessa pena (cioè meter in galera) anche i cocoli padri di famiglia che va a pu..ne. Inveze, come sempre, daghe dosso a ste disgraziade de nigeriane o moldave che xe nele grinfie dei mafiosi e a sti borghesotti put…nieri niente, al massimo una multa

  73. Mauricets ha detto:

    non hai capito, in luogo privato non è reato.
    lo è in luogo pubblico.
    come cagare.
    o come pisciare.
    prova a cagare davanti a un’auto dei carabinieri.
    o a casa.
    avrai degli effetti collaterali ben diversi.
    in certi paesi ci si puo prostituire in luoghi pubblici.

  74. sfsn ha detto:

    go capì, go capì, no son cussì mona. stavo fazendo un’altra considerazion: el cliente ris’cia e paga meno dela disgraziada pu..na che xe in man dele mafie e – chiaramente – xe costreta a prostituirse

  75. Mauricets ha detto:

    ok, è vero. ma non credo che si avranno meno disgraziate in strada. ne dubito molto. penso che quelle “illegali” da marciapiede continueranno ad esistere. con tutto quel che ne consegue. al massimo, per la legge di mercato, cambieranno tariffario o tipo di prestazione.

  76. Mauricets ha detto:

    d’altronde gia adesso si possono “consumare” prestazioni “private”, anche al proprio domicilio con sovrapprezzo taxi, senza rischiare niente. a trieste è consuetudine.

  77. aldo ha detto:

    @75

    Confondi ILLEGALITA’ con NON REGOLAMENTAZIONE

    In Italia se X e Y si mettono d’accordo per un rapporto a pagamento, dovunque lo facciano (in un bar, in una discoteca, su internet, per telefono, ecc),meno che in strada, non compiono NESSUN REATO. Dunque la prostituzione NON E’ ILLEGALE (o meglio lo è solo in strada).

    Invece, dopo la legge Merlin, la prostituzione è NON REGOLAMENTATA nel senso che è reato organizzare la prostituzione altrui, dovunque lo si faccia, in un locale pubblico o in casa che sia. Se il marito prende un appuntamento di sesso a pagamento per la moglie sta facendo un reato, anche se poi il rapporto con il cliente viene consumato in casa.

    Le conseguenze negative sugli esseri umani della non regolamentazione italiana sono sotto gli occhi di tutti (controllo della prostituzione da parte della criminalità organizzata, schiavitù delle prostitute, maggiore diffusione di malattie,
    disturbi alle famiglie, evasione fiscale) come sono sotto gli occhi di tutti le conseguenze positive della regolamentazione austriaca, svizzera o tedesca (l’ultima legge a riguardo è passata con il voto favorevole di socialisti, verdi e liberaldemocratici e il voto contrario dei democristiani)che risolve tutti i problemi sopra elencati.

    Ma se la questione non è combattere la criminalità, far star meglio gli esseri umani e le casse dello stato, ma salvare l’ETICITA’ dello stato che non deve essere pappone, allora hanno ragione tutti i fondamentalisti, religiosi e ideologici, che vogliono lo STATO ETICO: lasciamo la prostituzione in mano alla criminalità organizzata e salviamo la celebre purezza dello stato italiano, facendo contenta anche la chiesa cattolica che, quando aveva lei uno stato, organizzava i casini e ne riscuoteva le tasse in un fondo speciale con il quale sono state costruite alcune delle più belle chiese di Roma.

  78. Mauricets ha detto:

    lo è nei luoghi pubblici. prova aprire un bar e a farci lavorare le prostitue. il bar è un locale pubblico, quindi è reato.

    “L’articolo 1 modifica la legge 20 febbraio 1958, n. 75, introducendo il reato di prostituzione in luoghi pubblici (strade, parchi, aperta campagna, ecc.) o aperti al pubblico (come ad es. locali pubblici o esercizi accessibili al pubblico).

    Il reato è punito

    con l’arresto da cinque a quindici giorni e con l’ammenda da duecento a tremila euro;
    le medesime pene sono disposte per il cliente che, in luoghi pubblici o aperti al pubblico, si avvale delle prestazioni sessuali di soggetti che esercitano la prostituzione o le contratta.”

    http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/prostituzione/index.html

  79. Mauricets ha detto:

    diversamente da quanto dici se y va a casa di x e fa sesso anche a pagamento non è reato.

  80. aldo ha detto:

    Comunque la regolamentazione della prostituzione alla tedesca non si farà mai perchè la chiesa cattolica non la vuole e ha schiere di ex democristiani presenti in forze sia nella destra che nella cosiddetta “sinistra” e quindi è in grado di impedirla, come ha fatto finora, qualsiasi sia il governo. Le varie mafie che controllano la prostituzione in Italia possono stare tranquille, il loro business è al sicuro.

  81. Mauricets ha detto:

    ma mi pare una posizione utopica pensare che la regolamentazione sottragga la prostituzione alla criminalita. ne modifichera solo la forma o la rendita. a meno che non si mettano negozi di puttane in ogni angolo della citta. magari con offerte speciali e sconti. in franciaisingh gia che ci siamo. non è che con i tabacchini sia sparito il contrabbando di sigarette.

  82. aldo ha detto:

    @83

    Certo che non è reato. Io ho detto un’altra cosa: se Z mettein contatto X con Y perchè facciano sesso a pagamento, anche a casa di uno dei due, è Z che fa reato di favoreggiamento (se non prende soldi) o di sfruttamento (se prende soldi da uno dei due).

    E’ per questo che la Minetti, Fede e Mora sono stati rinviati a giudizio: perchè sono accusati di aver favorito la prostituzione di ragazze a casa di Berlusconi. Invece le ragazze e Berlusconi non sono accusate di reati. Un caso a parte per Berlusconi è quello di Ruby, dove l’accusa è di prostituzione minorile.

  83. Mauricets ha detto:

    difatti molte operano in questo modo: senza intermediari. nel proprio appartamento.
    anzi come dicevo vanno a casa del cliente senza intermediari.
    ne consegue che niente intermediari niente reato. niente sfruttamento, libere professioniste. lo fanno anche le casalinghe, le studentesse. magari per mantenersi agli studi. ormai chi rischia per strada e fesso.
    molto meglio di locali pubblici adibiti a questo scopo.

  84. aldo ha detto:

    @85

    Ovvio che la regolamentazione non sottrae totalmente la prostituzione alla criminalità, ma mette quest’ultima ai margini.

  85. chinaski ha detto:

    maurice, quella norma che citi tu e’ stata approvata l’ 11 settembre 2008 dal governo berlusconi. evidentemente berlusconi voleva darsi il tono di quello che combatte contro la prostituzione, mentre sappiamo tutti che con berlusconi la prostituzione e’ diventata il modus vivendi di quella parte del paese che ha una qualche contiguita’ col potere. lo ha spiegato molto bene terry de nicolo nel video che sta facendo il giro della rete. in italia e’ moralmente giusto usare donne al posto di tangenti. in italia e’ moralmente giusto passare sul cadavere della propria madre per avere successo negli affari. in italia chi guadagna 2mila euro al mese e’ un/una sfigato/a. in italia le donne brutte se ne devono stare a casa e non devono aprire bocca (a quelle belle invece e’ concesso di aprire la bocca, ma solo per fare pompini). questo siamo noi, questo abbiamo da dire al mondo, e questo la chiesa approva incondizionatamente in cambio di un bel po’ di soldi per le scuole private e dell’ esenzione ici per i suoi beni immobili. le parole di terry de nicolo dimostrano in modo inequivocabile che la contrapposizione moralisti/bacchettoni e’ un errore cognitivo (ci cascano anche ester pacor e l’ udi). la vera contrapposizione e’ quella tra una casta di vecchi maschi impotenti e bavosi, circondati da una gran quantita’ di puttani e puttane disposti/e a tutto pur di partecipare all’ orgia del potere, e la gran massa delle persone normali, che fanno fatica ad andare avanti nella vita di ogni giorno, e che per non essere considerate sfigate e invidiose, sono costrette a dimostrare entusiasmo per le ridicole prestazioni erotiche dei loro governanti.

    (tralascio ulteriori considerazioni che andrebbero fatte a proposito di un noto presidente del consiglio, che con le bave alla bocca sproloquiava delle mestruazioni di una donna in coma irreversibile da 17 anni).

  86. Mauricets ha detto:

    certamente.
    ma non direi noi, direi loro.
    e poi rimane il problema: bordelli legali o vizi privati?

  87. chinaski ha detto:

    no maurice, ripeto che siamo *noi*. nessuno puo’ chiamarsi fuori. finche’ non ci sbarazziamo di questa tara (e ci vorranno decenni), non si potra’ nemmeno iniziare a fare un discorso serio sulla prostituzione.

  88. aldo ha detto:

    @87

    Benissimo, ma quelle senza intermediari non hanno problemi, sono già libere professioniste.

    Il punto sono quelle, quasi tutte straniere, che, per un motivo o per l’altro, preferiscono una situazione organizzata. Attualmente finiscono nelle mani della criminalità. Meglio che vadano in locali pubblici da libere professioniste e pagando le tasse, evitando così anche di creare disturbo ai condomini a causa del continuo via vai di clienti.

    A parte i discorsi, le esperienze austro-svizzero-tedesche hanno dimostrato che risolvono i problemi, a meno che non se ne faccia una questione di eticità dello stato.

  89. Tergestin ha detto:

    @ Chinaski

    La prostituzione di cui parli tu pero’ e’ un “modus operandi” dettato dalla corruzione e dall’ignoranza. In Russia, da Putin (grande amico del nas Premier), le cose vanno in modo analogo e le donne spesso fanno servizietti anche per avere semplici agevolazioni sul lavoro.

    Pero’ non c’entra nulla con il legalizzare i bordelli: in Svizzera, Olanda e Germania ci sono i quartieri a luci rosse ma nessun professore si sognerebbe di chiedere pompini in cambio di bei voti, per fare un esempio. Sono due cose scollegate.

  90. Mauricets ha detto:

    92aldo
    capisco il tuo ragionamento, ma per me, quindi per altri puo essere diverso, è piu importante l’etica dello stato. opinioni.
    91chinaski
    io tiro fuori tutte le vittime di quello che accade. non sono paragonabili al carnefice.

  91. maja ha detto:

    “in Svizzera, Olanda e Germania nessun professore si sognerebbe di chiedere pompini in cambio di bei voti”

    in italia temo di sì.

    (ma io, come dice la terry citata da chinaski, son racchia e faccio škifo, perciò devo starmene a casa zitta e buona. non posso neanche accoppare mia madre per i 20.000 euri al mese, chè tanto da me i pompini non li vuole nessuno. perchè la bellezza è un valore e ha un prezzo. ne sei sprovvista? cicce. beccati i 2.000 e amen. ha ragione chinaski, va.)

  92. Mauricets ha detto:

    ma non so, per fare pompini non occorre essere fighe, basta fare prezzi modici. in certe osterie si paga a spritz.

  93. Mauricets ha detto:

    “in Svizzera, Olanda e Germania nessun professore si sognerebbe di chiedere pompini in cambio di bei voti”

    proprio nessuno non ne sarei cosi sicuro.

    non è che siano tutti stinchi di santo dalle altre parti.

  94. Mauricets ha detto:

    Germania, scandalo sessuale per la Cdu
    si dimette dirigente del partito della Merkel
    Il presidente nello stato di Schleswig-Holstein ha avuto una relazione con una ragazzina di 16 anni. L’annuncio delle dimissioni. Un caso che potrebbe danneggiare ulteriormente la Cdu, data in svantaggio rispetto a una coalizione tra la Spd e i verdi

    ad esempio. praticamente un pedofilo.

    http://www.repubblica.it/esteri/2011/08/15/news/scandalo_sexy_germania-20450790/

  95. Mauricets ha detto:

    Lo scorso anno, il Direttore Esecutivo della BP, John Browne, ha lasciato sia il suo incarico alla compagnia petrolifera che il suo posto di direttore al Gruppo Goldman Sachs dopo che è stato rivelato che Lord Browne aveva mentito alla corte sul suo giovane amante, che aveva incontrato tramite un servizio di appuntamenti on-line.
    Un gruppo di sei donne ha intentato nel 2006 una causa di 1,4 miliardi di dollari contro Dresdner Kleinwort, dichiarando che alcuni funzionari intrattenevano i clienti nei locali di strip tease e portavano persino le prostitute in ufficio. É stata raggiunta una soluzione amichevole nel 2007.
    Nel 2007 il manager canadese di fondi speculativi Paul Eustace ha ammesso in una deposizione registrata davanti alla corte di aver mentito agli investitori e di aver tradito la moglie con una spogliarellista.
    Nel 1987 Peter Detwiler, vicepresidente della E.F. Hutton & Co., è stato istruito, secondo il racconto di un testimone, da un suo cliente, il presidente della Tesoro Petroleum Corporation, Robert V. West, per assumere una prostituta bionda per il ministro delle Finanze di Trinidad & Tobago, che aveva sostenuto una riforma fiscale che avrebbe danneggiato i profitti della Tesoro.
    Una donna che dichiarava di essere l’amante di Bernard Madoff ha pubblicato un libro sulla loro relazione segreta. In precedenza, la sua segretaria affermò in un articolo di Vanity Fair che aveva la passione per i massaggi.

    gli italiani sono in buona compagnia, pensare che gli altri siano meglio e ingenuo.
    http://informarexresistere.fr/2011/06/11/il-sottobosco-sessuale-dei-banchieri/

  96. aldo ha detto:

    @91

    Finora si parlava della prostituzione professionale. Tu allarghi il discorso alla prostituzione occasionale, quella che Carla Corso dice non potersi chiamare prostituzione, perchè non è un lavoro, ma l’integrazione di altri lavori, quella che, a parte pochi casi di escort professioniste, era il grosso del giro di papi (top model, showgirl televisive, ecc.)

    Quel che è venuto fuori, è venuto fuori solo perchè c’è uno scontro della magistratura con Berlusconi, ma francamente penso che si tratti solo della punta di una montagna che è ancora avvolta nelle nubi e coinvolge il grosso della società italiana, non solo pochi privilegiati.

    Quasi il 60% delle ragazze che hanno partecipato ai test per l’accesso all’università hanno dichiarato di essere disposte a fare sesso per superarlo. La giovinezza e/o la bellezza sono ormai considerate qualcosa da scambiare con soldi e potere, pur facendo le cose in modo riservato per salvare le apparenze. E’ un altro settore di vita sociale che sta passando da rapporti sociali pre-capitalistici ad una logica di mercato, non solo al top della piramide, ma a tutti i livelli, centrali e locali, dove c’è la possibilità da scambiare sesso e bellezza con denaro e potere.

    Forse in Italia il processo è a uno stadio più avanzato e scoperto, ma penso sia sia un processo globale. Fare del moralismo mi sembra una posizione reazionaria. Il problema è come andare oltre, ma individuare una strada non è certo facile.

  97. maja ha detto:

    mauricets, le parole magiche sono “si dimette”.

    (non è che in altri paesi non ci siano dei porci sessuomani al potere o che non ci sia corruzione, ma qui il tizio ci sta convincendo che va bene così, che è tutto normale e che fare diversamente è da fessi.)

  98. chinaski ha detto:

    @tergestin

    c’entra, nel senso che per poter fare un discorso serio e non moralistico sulla prostituzione, bisogna che una societa’ abbia raggiunto un livello di parita’ tra uomini e donne tale da rendere la prostituzione realmente una libera scelta, e non una via obbligata per farsi strada nella vita (oppure un modo per grufolare nella porcilaia del potere).

  99. Mauricets ha detto:

    91
    non credo che siamo piu avanti di paesi come gli stati uniti ad esempio. forse da altre parti hanno meccanismi diversi. se Silvio molava il colpo subito tutto questo casino rimaneva nei palazzi. dalle altre parti si dimettono e quindi l’attenzione cala e i fatti è piu facile nasconderli.

  100. Mauricets ha detto:

    per certi versi il non mollare di silvio puo portare ad aprire porte che una volta era impensabile aprire. si è messo in moto un meccanismo a domino inarrestabile. come ai tempi di tangentopoli. si fermerà quando lui molla, e forse questo è il suo ricatto: cadro io con tutti i filistei. pensateci, pensate a bossi che tiene in vita un governo che nemmeno la base leghista vuole. lo scontro tra pteri e come quello dei tempi di craxi. e anche allora tutto fini, o quasi, con l’esilio del marpione.

  101. chinaski ha detto:

    @aldo

    ho gia’ detto che rifiuto il frame moralisti vs libertini. qui non c’e’ niente di libertino. qui c’e’ un’ etica di stato che dice: se vuoi ottenere qualcosa devi prostituirti a un potente.

    quando parli delle studentesse che sarebbero disposte a fare sesso col professore per passare un esame, che cavolo vuol dire “bisogna prendere atto di un processo globale”? vuol dire che in universita’ si deve mettere un tariffario tipo

    18: 1 pompino
    24: 2 pompini
    30: 3 pompini

    io ti dico subito che non ci sto a farmi imporre dallo stato un’ etica di questo tipo (ne’ nessun’ altra etica).

  102. aldo ha detto:

    @93

    Tergestin, hai perfettamente ragione. Anzi, direi che un collegamento c’è, ma al contario: dove la prostituzione professionale è regolamentata (Austria, Germania, Olanda, Svizzera) il “modus operandi” di darla o chiederla è poco diffuso. Al contrario, dove non è regolamentata o è addirittura formalmente illegale, il “modus operandi” dilaga. Oltre alla stessa Russia, penso all’Ucraina, alla Cina, a Cuba, ecc.

  103. Mauricets ha detto:

    106chinaski
    ma in se l’etica non è mica una cosa negativa.
    dipende dai punti di vista.

  104. aldo ha detto:

    @106

    Hai letto il mio commento o te nei sognato uno?

    A parte che quello che ho citato era il test di ammissione a facoltà a numero chiuso(la pre-possibilità di accedere al lavoro che sogni)e non un esame e che penso che l’università (non potendo più assumere nessuno) sia l’ultimo posto dove oggi possa attivarsi il “modus operandi” di cui parla Tergestin, darla per un esame mi sembrerebbe proprio roba da saldi…

    …ho detto che bisogna prendere atto del fatto che esiste un processo di allargamento di quel “modus operandi”, non che sia un fatto positivo, ma anzi che vada superato (con altri meccanismi di accesso sociale) e non affrontato in termini retro-moralisti.

  105. chinaski ha detto:

    @aldo

    in relta’ per una donna avere accesso all’ universita’ dovrebbe essere un diritto, avere la possibilita’ di farsi eleggere in parlamento dovrebbe essere un diritto, ecc. ecc.
    e’ l’ etica imposta da quella casta di vecchi maschi impotenti di cui parlavo prima, che trasforma questi diritti in privilegi, e definisce moralmente giusto che questi “privilegi” siano ottenuti attraverso la prostituzione.

  106. aldo ha detto:

    @110

    chinaski, avevo capito e nel mio commento spiegavo la mia convinzione che non si tratti di un fatto sovrastrutturale (casta di vecchi maschilisti al potere che impone un’etica…ma quelli c’erano anche prima e anche di più!) ma un fatto strutturale di estensione di rapporti capitalistici ad una ulteriore fetta di rapporti sociali con la trasformazione di sesso e bellezza in valore di scambio proposto e/o richiesto sul mercato. Terry De Nicolo dice proprio questo: ho qualcosa da scambiare e non rompetemi le palle. 6 aspiranti all’ammissione ai test universitari considerano quell’ammissione uno scambio congruo per fare sesso in cambio. Magari non lo farebbero per un banale esame, magari diventerebbero 8 su 10 per un lavoro che gli interessa. Non metto certo sotto accusa loro, lo prendo come un segnale dell’avanzata del valore di scambio sul terreno di certe qualità personali.

  107. chinaski ha detto:

    aldo, anche il denaro e’ un valore di scambio. e ci sono molte persone disposte a pagare del denaro per passare davanti agli altri nei test universitari. so what?

    per il resto, se ti piace fare i giochetti con la terminologia marxista, allora dovresti sapere molto bene che marx individuava nel potere maschile all’ interno della famiglia il primo elemento di divisione del lavoro. quindi niente sovrastruttura, caro mio, ma struttura bella e buona. e non a caso marx era un convinto sostenitore dell’ emancipazione femminile, in tempi in cui altri teorici del socialismo, come ad esempio proudhon, scrivevano cose veramente indegne sull’ argomento.

  108. chinaski ha detto:

    inoltre ribadisco che in paesi come la germania e l’ olanda e’ possibile organizzare la prostituzione come un lavoro qualunque proprio perche’in quei paesi l’ emancipazione femminile e’ arrivata ad un livello tale, che l’ esercizio della prostituzione e’ veramente una libera scelta.

    su questo tema l’ italia e’ in fortissimo ritardo: dal “Rapporto “Gender Gap” del World Economic Forum per il 2010”

    “L’Italia continua a perdere posizioni nella classifica delle pari opportunità tra uomini e donne: nel rapporto 2010 del World Economic Forum l’Italia – con il suo 74mo posto (su 134 Paesi analizzati), due in meno rispetto al 2009 – è il fanalino di coda dell’Unione Europea, seguita, tra i Paesi avanzati, solo dal Giappone ma preceduta da Repubblica Domenicana, Vietnam, Ghana, Malawi, Romania e Tanzania.

    Ai vertici della classifica, nell’ordine, Islanda, Norvegia, Finlandia e Svezia, in fondo ci sono Mali, Pakistan, Ciad e Yemen.

    “Le differenze tra i sessi”, spiega Klaus Schwab, fondatore e presidente del World Economic Forum “sono direttamente correlate con l’alta competitività economica: donne e ragazze vengono trattate in modo equo se un Paese è in crescita e prospero. Ma abbiamo ancora bisogno di una vera rivoluzione per le pari opportunità, non soltanto mettendo insieme un largo gruppo di talenti sia in termini numerici che qualitativi, ma anche creando una maggiore sensibilità rispetto al problema nell’ambito delle nostre istituzioni”.”

    http://saperi.forumpa.it/story/50897/rapporto-gender-gap-del-world-economic-forum-il-2010-litalia-sempre-piu-basso

  109. Mauricets ha detto:

    mi stupisco sempre di quanto attuale sia Marx e di come, per certi versi, il suoi ragionamenti siano di una semplicità disarmante. permeati di umanita, connessi alla realta della sofferenza umana.

  110. Mauricets ha detto:

    chinaski, sono d’accordo. sono contrario al passare da uno sfruttamento “privato” allo “sfruttamento” di stato.

  111. chinaski ha detto:

    ancora una cosa, aldo: io non ho scritto “casta di vecchi maschilisti”. io ho scritto “casta di vecchi maschi impotenti e bavosi”, che rende meglio l’ idea, non trovi?

  112. maja ha detto:

    si conoscono casi di donne che abbiano sfruttato la propria posizione di potere per ottenere favori sessuali (a parte il film com demi moore e michael douglas)?

  113. Fabio27 ha detto:

    Quello che mi consola sono le tariffe citate nell’articolo. Pensavo che per fruire dell’amore mercenario le quotazioni correnti fossero quelle di Arcore (che non potrei mai permettermi).
    Il resto della questione è libero mercato. A confini aperti uno va dove il servizio è migliore e costa meno. Il caffè si compra meglio in Italia, la carne meglio in Slovenia, non ci vedo niente di male. Il nostro Stato ha appena ampliato la possibilità di farsi derubare legalmente dai gestori di slot machines e poker on line, e nessuno ha trovato niente da ridire, perché serve per emettere meno Bot.
    Quello che mi pare ridicolo è pensare che se non se ne parla le puttane spariscono e gli uomini diventano santi e vanno in paradiso diritti come fusi. A pensare così si finisce come la Chiesa, che per nascondere tutto sotto il tappeto si è trovata infestata da pedofili.

  114. Mauricets ha detto:

    parlare e discutere fa sempre bene.

  115. Fiora ha detto:

    @103 La penso come te Chinaski e quante generazioni prevedi debbano passare prima che questa parità tra i sessi, nella SOSTANZA possa dirsi davvero acquisita, tale che se una persona si prostituisce sia una scelta assolutamente libera?
    PERSONA perché solo una donna? e i maschietti? e i transessuali? parità è pari opportunità . Per chi offre e chi e per l'”utilizzatore-ce finale” no? 😉
    Soltanto c’ è che, parlandone tra noi babe, la femmina di media libido a pagarsi il prostituto di norma non si sente granché motivata… e moralismi e sovrastrutture culturali non c’entrano …ormoni forse, chissà!

  116. Tergestin ha detto:

    @ Mauricets

    No, non sono tutti stinchi di santo nell’Europa del centro-nord, ma siccome quei posti li conosco bene devo dirti che il tuo concetto del “tutto il mondo e’ paese, signora mia” e’ moooolto lontano dalla realta’.
    Si’, beccano politici ogni tanto a sniffare, a prostitute o a rubacchiare anche li’, ci mancherebbe. Ma come ha detto Maja si dimettono all’istante senza discussioni.

    E aggiungo pure che la casta non fa quadrato per proteggerli (con l’idea “domani potrebbe capitare a me”) ma li isolano. Nessuno e’ cosi’ fuori di testa da strillare “garantismo, garantismo!” come fanno in altri paesi. E potrei andare avanti a citarti episodi, fatti, nomi.

    Il modello Rubylandia funziona solo nei paesi dove si e’ superato un certo livello di corruzione a tutti i livelli: economica, morale, sociale.

  117. Jasna ha detto:

    Scusate se non ho voglia di leggere tutti i commenti, mi sono fermata ai primi 30.

    Il problema sollevato dall’UDI è che Il Piccolo ha dimostrato ancora una volta di essere quanto di più scrauso si possa trovare in edicola, perché anche se posso apprezzare il valore dell’inchiesta resta il fatto che sul resto dei temi questo giornale fa cagare a livello di contenuti e di dialettica (mi riferisco a quello di Gorizia perché quello di Trieste non mi capita mai sotto mano). Insomma, si danno da fare per queste indagini nei bassifondi ma se si tratta di affrontare con un po’ di intelligenza qualche altro problema non c’è speranza di vedere due frasi messe in fila con un po’ di spirito critico.

    Questa è la tipica ideona per vendere qualche copia, gli uomini lo useranno come dépliant informativo, le donne soddisferanno la loro curiosità, si vede che l’omicidio Gretta non tira più. Direi quindi che l’UDI intendesse criticare l’uso da parte del Piccolo della forza di attrazione della prostituzione allo scopo di vendere un po’: ha abbastanza senso che un gruppo femminista critichi lo sfruttamento del corpo femminile per cose che esulano dal corpo femminile o no?

    Tutto il dibattito su prostituzione sì o no non c’entra, ma in Italia si fa presto a tacciarsi reciprocamente di moralismo, no?

  118. Mauricets ha detto:

    non dico che tutto il mondo è paese, ma che in tutto il mondo i problemi sono simili. le soluzioni sono diverse. questo si.

  119. Marco ha detto:

    Udi è Unione Donne in Italia, non Unione Donne Italiane.
    Unione Donne Italiane è la vecchia dicitura, erede dei tempi di Togliatti.

    Trovo ridicolo il femminismo, se non un indice di scarsa intelligenza, ma non rinvengo nulla di moralistico nell’intervento dell’UDI. Del tutto condivisibile, brillante, sarcastico.

    Dicono che il Piccolo pubblicizza night a luci rosse con prostitute, laddove dovrebbe esserci solo cronaca.

    E’ semplicemente vero, il vero non merita di essere sottolineato?

    Non penso di essere tenuto a far finta di nulla e a dire: “Toh, guarda che bel café chantant a Comeno, ci vado con la morosa patita di bel canto”.

    E’ vecchia storia.
    Già Karl Kraus sotto l’Impero derideva le campagne morali di giornali che promettevano poi massaggiatrici cervicali negli annunci economici.

    Il Piccolo ha solo fatto un passo in avanti tra pruderie, vergogna, sfacciataggine e reticenza.

  120. dimaco il discolo ha detto:

    c’è chi l’amore lo fa per noia,
    chi se lo sceglie per professione
    bocca di rosa ne l’uno, ne l’altro
    lei lo faceva per passione.

    ma la passione spesso conduce a soddisfare le proprie voglie ,
    senza indagare se il concupito ha il cuore libero oppure ha moglie.

    fu così che da un giorno all’altro bocca di rosa si tirò addosso l’ira funesta delle cagnette a cui aveva sottratto l’osso.

  121. red prof ha detto:

    Non condivido l’entusiasmo della giornalista del Piccolo per l’Antonio di Komen. Sempre meglio degli appartamenti a Trieste, ma il posto è abbastanza squallido. Molto meglio il Margerita di Nova Gorica, ma lì solo il prezzo dell’entrata è di 190 euro. Io sono per i posti popolari ed egualitari, di qualità, ma accessibili a tutti, come quelli in Austria. Con mezzo secolo di governi socialisti (quelli veri, non i pseudo-socialisti italiani che hanno fatto la legge Merlin con la DC) c’è una vasta rete di locali di piacere, belli e a prezzi popolari (40-70 euro a prestazione) con ragazze belle e giovani che ci vanno a lavorare quando e se ne hanno voglia. Ci sono locali di piacere anche per donne, ma sono pochi perchè evidentemente manca la domanda (la sessualità femminile è più complicata di quella di noi maschi sempliciotti). Gìà a Villaco si trovano posti molto interessanti, in particolare “Andiamo”, una erotik welness spa della catena tedesca FKK. Piscine, saune, bagni turchi, massaggi, cine erotico, bar, ristorante e una cinquantina di belle ragazze che girano nude, intrattengono con simpatia e fanno sesso per 70 euro. Con questi prezzi, in Austria, dove hanno anche stipendi molto più alti dei nostri, qualsiasi lavoratore può accedere al sesso di qualità che in Italia è un privilegio della classe borghese. Le studentesse universitarie, di cui ho letto in commenti precedenti, anche a Trieste sono disponibili in percentuale molto elevatata, ma, se sono belle, altrettanto elevato è il compenso, con il risutato che possono permetterselo solo quelli della buona (o cattiva) borghesia triestina, non certo un lavoratore che fa fatica a quadrare i conti.

    Invece di perdersi in discorsi da mosci fighetti radical-chic che non interessano alle classi popolari, la sinistra italiana, se fosse di classe, dovrebbe operare per creare condizioni di eguaglianza sociale nel sesso a pagamento, sul modello austriaco. Ma purtroppo la sinistra italiana, oltre ad essersi dimenticata dei lavoratori, ha perso anche le palle e con esse il sostegno delle belle donne, regalate ai berlusconiani. Negli anni settanta, quando le palle c’erano, le belle donne stavano a sinistra e anche allora ad avere i soldi erano altri, come i liberali. Ma allora per certe cose nel mondo non si parlava di Berlusconi, ma di Fidel Castro, detto El Caballo. Quando il corteo delle auto della sicurezza del Comandante en Jefe, sempre a rischio di un attentato yankee, passava per L’Avana senza che si sapesse in che auto ci fosse lui, la folla scendeva in strada. Quando il Comandante vedeva una ragazza che gli piaceva, fermava il corteo e mandava uno della sicurezza a chiederle se voleva seguirlo a casa sua. Le ragazze non aspettavano altro, essere per una notte la donna del Comandante era il massimo onore. Perchè il Comandante aveva le palle, aveva il carisma. Non vedo nessun uomo carismatico in questa finta sinistra che, invece di combattere per l’eguaglianza sociale e il potere d’acquisto dei lavoratori, anche nel campo del sesso a pagamento, invece biascica masturbazioni intellettuali sull’uso del corpo femminile di qua e di là, mentre le donne del popolo sono sì offese, ma dalla caduta del loro reddito e dal fatto che nessuno se ne occupa.

  122. Jasna ha detto:

    @125 Tu non eri il progressista in crisi mistica perché doveva spiegare a suo nipote perché due uomini hanno il diritto di baciarsi per strada? E allora non fare l’intellettualoide fregando i versi a uno che probabilmente avrebbe colto la critica dell’UDI invece di cadere sul tema trito e ritrito delle donne gelose delle prostitute.

  123. dimaco il discolo ha detto:

    su jasna non fare tanto rumore per nulla. era una battuta. per la precisione,mia cra sarebbe corretto che tu ti riferissi a “uno” con il nome e la grandezza che gli compete, ovvero Fabrizio de Andrè.
    il punto è che le donne sono gelose delle prostitute. Ma non lo ammetteranno mai.
    Se non ricordo male ho detto che non mi va di spiegare perchè due uomini si baciano per strada. Inoltre sono d’accordissimo con marco che scrive che il femminismo è una cosa ridicola. Non lo è stato sempre ma lo è diventato con rivendicazione che con i diritti della dona non hanno nulla a che fare.

  124. maja ha detto:

    dimaco, tu delle donne è meglio che non parli. di cazzate a proposito ne hai scritte già troppe. fai il buono, su.

  125. dimaco il discolo ha detto:

    altra domanda che ti porgo jasna , visto che mi sembri illuminata. alcune donne scelgono di fare le casalinghe, perchè vengono aspramente criticate? perchè scegliendo il mestiere più difficile del mondo vengono additate come succubi del marito o peggio ancora si sentono dire: perchè fai la serva quando potresti lavorare ed essere indipendente e fare quello che vuoi senza chiedere un centesimo? Perchè al pari delle prostitute devono essere criticate?

  126. Paolo Geri ha detto:

    In effetti in occasioni passate i silenzi dell’ UDI in casi analoghi sono stati “assordanti”. Mi riferisco non solo ai già citati articoli sulle massaggiatrici, cinesi o meno, ma ai tanti articoli sui night triestini e sulle loro chiusure e riaperture sempre o quasi deterimnati da “sfruttamento della prostituzione”. Sarà un caso ma mai nessun commento su fatti che accadevano (e che accadono) qui vicino a Trieste e sui relativi articoli de “Il Piccolo” e adesso tutto questo ca-can. Quanto meno due pesi e due misure.

  127. red prof ha detto:

    L’UDI era una grande organizzazione di massa di donne del popolo. Ora si è ridotta a fare le pulci ai manifesti pubblicitari con le donnine e agli articoli sui night sloveni. E’ diventata un gruppetto di suffraggette borghesi che tutela la pubblica moralità.
    Che tristezza!

  128. Katja ha detto:

    mi no podessi far mai la casalinga. doverghe domandar al marì anche x ciorse un paio de mudande? ma nianche sotto tortura. piuttosto neto cessi(con tutto el rispetto x chi lo fa)

  129. Mauricets ha detto:

    ma secondo il mio punto di vista tutto dipende dal rapporto familiare. mia madre non chiedeva niente a mio padre. lui dava tutti i soldi in casa ed era lei a gestire l’economia domestica, per le spese grandi si confrontavano.

  130. Katja ha detto:

    hm la vedo difficile ora nell’epoca dell’individualismo. persone che non sanno esattamente dove va il loro denaro? una volta in questo senso era piu facile credo. la maggior parte delle donne casalinghe o lavoratrici gestiva l’economia famigliare. anche mia madre lo faceva ora credo che nessuno si fidi piu tanto. tipo avere il conto corrente comune in coppia? mah

  131. dimaco il discolo ha detto:

    un discorso di equiparazione non sta nel chiedere i soldi al marito, sta nel fatto che il marito deve darli senza che gli vengano chiesti.
    La parità sta nel fato che un marito da i soldi senza dire: a cosa ti servono, ma deve rispondere: quanti ti servono? e basta.
    io mi ricordo quando ero piccolo che mia madre diceva a mio padre: dobbiamo andare a fare l spesa. e lui rispondeva. va ben speta che mae fazo la barba. fine, non c’erano discussioni o richieste di soldi.si andava insieme. mio papa pagava mia madre riempiva i carrelli ma non si è mai lamentato. e neppure mia madre.
    Mia madre è andata in pensione da quasi un’anno e la sua frase è stata: finalmente torno a occuparmi della casa come si deve. E posso garantire che a fare la casalinga non le pesa per nulla anzi. Se le chiedo di venire a darmi una mano in negozio neanche per 1000 euro al girno ci torna. No go tempo, mi e papà andevo a spasso.Me porta fora a cena.ciao.
    Non so. orse io ho una visione anacronistica di come deve essere una famiglia

  132. Katja ha detto:

    allora il discorso è che se ho voglia di comperarmi qualcosa x me fuori dal carrello fuori dalla giornata di spesa o ho un budget mesile x spese varie( compreso i miei sfizi) o devo chiedere: scusa mi servono 20 euro a mio marito, ciò vuol dire che non sono autonoma.il che mi da parecchio fastidio.
    certo che le vostre madri non protestavano perche quasi tutte della loro generazione facevano così. ora è diverso.
    inoltre le mie due famiglie da parte di madre e di padre hanno storia di donne lavoratrici a memoria d’uomo. perciò non faccio testo

  133. Jasna ha detto:

    @dimaco Il mio commento intendeva far notare a chi come te parlava di gelosia mogli vs prostitute o di femminismo che l’intervento dell’UDI era probabilmente meno femminista di quello che si è voluto intendere in questa discussione. Però, come sempre, un gruppo di donne che dice la sua riceve sempre sorrisi di compassione, non così un gruppo misto o un gruppo di uomini. C’è proprio un preconcetto alla base che infetta dall’inizio qualsiasi discussione: infatti qui invece di discutere di quanto triste è il Piccolo stiamo discutendo dell’eterna lotta tra la patata libera e quella casta: secondo me non c’entra! E soprattutto non mi interessa.

    Per quanto riguarda le casalinghe e il dibattito al riguardo, io mi sentirei di criticare solo chi non ha figli e sta a casa a bagolarsela mantenuta dal marito: se fossi sposata mi sembrerebbe di prenderlo per il culo.
    Per il resto (ovvero donne con impegni in famiglia) sono per la libertà di scelta, però ABBIAMO SCELTA? Se in tutte le pubblicità le donne hanno lo straccetto in mano e i giochi per bambine servono a farsi belle e a farsi notare, e in più lo stato non mi mette in condizione di decidere se lavorare o no in caso di prole, beh… in realtà posso solo scegliere se lavorare o fare figli: a te basterebbe? A me no.
    Penso che le casalinghe vengano attaccate in quanto sembrano perpetrare lo stato di cose, mentre in realtà criticandole in blocco non facciamo altro che scannarci tra di noi. Non si può ragionare per categorie enormi perché non colgono le storie di tutti. L’unico modo per tenere conto delle particolarità individuali sarebbe mettere la gente in condizione di scegliere.

    Comunque dimaco io ho 26 anni, immagino che tu ne avrai qualcuno in più. Penso che possiamo rassegnarci e accettare di avere idee diametralmente opposte sul modello di famiglia… senza rancore 🙂

  134. chinaski ha detto:

    @dimaco (tu sei comunista, vero?)

    scrive f. engels:

    « Il rovesciamento del matriarcato segnò la sconfitta sul piano storico universale del sesso femminile. L’uomo prese nelle mani anche le redini della casa, la donna fu avvilita, asservita, resa schiava delle sue voglie e semplice strumento per produrre figli »

    e poi:

    La moderna famiglia è naturalmente diversa da quella antica: trasformando tutte le cose in merci, la produzione capitalistica «dissolse tutti gli antichi rapporti tradizionali e mise al posto del costume ereditario e del diritto storico la compravendita e il “libero” contratto».[24] Anche il matrimonio divenne un contratto e, pur rimanendo un matrimonio di classe, essendo il matrimonio borghese fondato sul calcolo e sulla convenienza, «all’interno della classe venne concesso agli interessati un certo grado di libertà di scelta».[25]

    La grande industria ha poi aperto alla donna operaia la via della produzione sociale, ma se essa vi si inserisce, non è più in grado di assolvere i doveri familiari, e viceversa, come rilevavano anche i fautori liberali dell’emancipazione. Per Engels, «l’emancipazione della donna ha come prima condizione preliminare la reintroduzione dell’intero sesso femminile nella pubblica industria, e ciò richiede a sua volta l’eliminazione della famiglia monogamica in quanto unità economica della società».[26]

    La monogamia sorse storicamente quando grandi ricchezze si concentrarono nelle stesse mani: essa scomparirà quando le ricchezze saranno socializzate: «col passaggio dei mezzi di produzione in proprietà comune, la famiglia singola cessa di essere l’unità economica della società. L’amministrazione domestica privata si trasforma in un’industria sociale. La cura e l’educazione dei fanciulli diventa un fatto di pubblico interesse».[27] Le unioni saranno fondate unicamente sull’amore sessuale individuale «quando vi sarà una generazione di uomini i quali, durante la loro vita, non si saranno mai trovati nella circostanza di comperarsi la concessione di una donna con il denaro o mediante altra forza sociale, e una generazione di donne che non si saranno mai trovate nella circostanza né di concedersi a un uomo per qualsiasi motivo che non sia vero amore, né di rifiutare di concedersi all’uomo che amano»

  135. chinaski ha detto:

    quanto a fabrizio de andre’, i suoi versi dicono:

    c’è chi l’amore lo fa per noia,
    chi se lo sceglie per professione
    bocca di rosa ne l’uno, ne l’altro
    lei lo faceva per passione

    capito? per passione, non per mestiere.

    per le prostitute comunque de andre’ ha sempre avuto parole piene di rispetto e di tenerezza. per i loro clienti, invece, disprezzo misto a pena:

    Vecchio professore cosa vai cercando in quel portone
    forse quella che sola ti può dare una lezione
    quella che di giorno chiami con disprezzo “pubblica moglie”
    quella che di notte stabilisce il prezzo alle tue voglie
    tu la cercherai tu la invocherai più d’una notte
    ti alzerai disfatto rimandando tutto al ventisette
    quando incasserai dilapiderai mezza pensione
    diecimila lire per sentirti dire “Micio bello e bamboccione”.

  136. chinaski ha detto:

    ah, per chi non avesse familiarita’ col linguaggio di marx e engels: engels parla di “eliminazione della famiglia monogamica in quanto unità economica della società” e aggiunge: “L’amministrazione domestica privata si trasforma in un’industria sociale. La cura e l’educazione dei fanciulli diventa un fatto di pubblico interesse”. questo non significa che engels auspicasse la poligamia, che e’ una costruzione sociale arcaica. l’ accento va sempre posto sulla frase “in quanto unità economica della società”.

    in termini moderni, cio’ significa che la comunita’, ad esempio attraverso il welfare e la scuola pubblica, provvede ad una serie di funzioni che precedentemente erano affidate esclusimente alla famiglia.

  137. chinaski ha detto:

    e adesso per favore facciamola finita con questa cazzata della contrapposizione moralisti vs libertari. si tratta di una trappola cognitiva. liberi tutti di andare a puttane, se vogliono. ma se chi va a puttane pretende di spacciare questa pratica per una pratica liberante, allora non si tratta piu’ di una questione privata, bensi’ di teoria e prassi politica. e non occorre avere una laurea in filosofia per capire che il sesso a pagamento, per quanto libero possa essere, non e’ una pratica liberante piu’ di quanto lo sia il lavoro in fabbrica, perche’ entrambi sottomettono i corpi delle persone alle leggi del mercato.

  138. aldo ha detto:

    ah, ah, dimaco, chinaski ti ha deferito al tribunale del popolo costituito da lui medesimo…

    …ma vorrei vederlo andare a dare queste altezzose lezioncine in qualche fabbrica e assaggiare gli scarponi della classe operaia in carne e ossa

  139. capitan alcol ha detto:

    139: te me gà fato vignir in mente tutte le scaloppine magnade in più in famiglia. Semo in 3 e le vaschette de carne nei supermercati xe sempre da 4 persone. 🙂

  140. aldo ha detto:

    ah, ah, tutto il mondo sa che Bocca di rosa è la storia di una prostituta realmente esistita e che “per passione” significa che le piaceva il suo lavoro. Tra l’altro era una istriana di nome Maritza e poi De Andrè la ha effettivamente conosciuta e di lei ha parlato anche in un suo romanzo. E’ anche scritto nel link sottostante, basta cliccare “Mostra altro” e c’è tutta la storia:

    http://www.youtube.com/watch?v=vEOSbIRAVuY

    ma sicuramente hanno tutti preso un abbaglio, De Andrè compreso, perchè non può che essere vero quel che dici tu Chinaski, che hai ricevuto il patentino della verità rivelata direttamente da Marx e da Engels. Alla fine del terzo libro del Capitale c’è un notabene: nomino chinaski mio erede ideologico universale.

  141. chinaski ha detto:

    aldo, forse non lo sai ma la classe operaia e’ fatta per meta’ di donne. e non hai idea di quanto siano incazzate quelle donne quando sentono una terry de nicolo che disprezza i 2000 euro che loro portano a casa consumandosi gli occhi su una macchina da cucire. si’, e’ proprio vero, la lotta di classe non e’ finita.

  142. chinaski ha detto:

    aldo, che vuoi che ti dica, se non ti piace marx beccati proudhon, forse ti piace di piu’. credo che si adatti meglio al comunismo o al socialismo come li intendete tu e dimaco:

    “Nego alla donna ogni diritto politico e d’iniziativa. La libertà e il benessere della donna risiedono esclusivamente nel matrimonio, nella maternità, nei doveri domestici, nella fedeltà al suo sposo”

    e ancora

    “Tra l’uomo e la donna può esistere amore, passione, legame d’abitudine e tutto quel che si vuole, ma non c’è veramente società. L’uomo e la donna non vanno di pari passo. La differenza dei sessi eleva tra loro una barriera della stessa natura di quella che la differenza delle razze pone tra gli animali. Perciò, ben lungi dal plaudire a quella che viene oggi chiamata emancipazione della donna, sarei piuttosto incline, se si dovesse giungere a questo estremo, a segregare la donna”. Da “Che cos’è la proprietà”.

  143. aldo ha detto:

    @144

    chinaski, le operaie portano a casa 2000 euro al mese? Vaglielo a dire a loro e vedrai che scarponate ti arrivano

    dubito che alle operaie interessino queste menate ( invece interesserebbe avvicinarsi un po’a quei 2000 euro al mese)che invece sono il pane quotidiano delle signore bene dei salotti bene romani e milanesi

  144. aldo ha detto:

    Il punto non è fare discussioni retoriche a colpi di citazioni di Marx ed Engels…

    (dalla mia libreria posso sparare citazioni da Manoscritti economico-filosofici, Per la critica dell’economia politica, L’origine della famiglia, della proprietà privata e dello stato, L’ideologia tedesca, CriticA al programma di Ghota, Lavoro salariato e capitale,il testo su Ludwig Feuerbach e naturalmente i tre libri del Capitale)

    …il punto è se si vuole essere nazional-popolari o fare dell’intellettualismo astratto. A proposito, vado a cena…

  145. chinaski ha detto:

    aldo, la cifra di 2000 era una citazione da terry de nicolo, tu che sei nazionalpopolare avresti dovuto capirlo.

    (quanto a bocca di rosa, un giorno forse avrai un’ illuminazione e capirai che tra realta’ e letteratura c’e’ sempre uno scarto, creato proprio dalla personalita’ dell’ autore. ma forse nel tuo dannunzianesimo fuori tempo massimo sei davvero convinto che arte e vita coincidano)

    infine sta storia del nazionalpopolare ha scassato la minchia. sono trent’anni che bisogna ingollare merda perche’ e’ nazionalpopolare. il nazionalpopolare e’ un’altra trappola cognitiva che va smontata il prima possibile.

  146. maja ha detto:

    Che ne dite di fare un piccolo sondaggio nazionalpopolare?

    Mi piacerebbe sapere dai maschi intervenuti in questa discussione (che siano in una relazione stabile, preferibilmente con figli):

    Avete mai usufruito del congedo parentale?
    Quante ore alla settimana impiegate mediamente per le faccende domestiche?
    Quante ore alla settimana impiegate mediamente per la cura di famigliari minorenni e/o anziani e/o malati?
    Di quante ore di permesso/giorni di ferie avete usufruito negli ultimi sei mesi per le finalità di cui al punto precedente?
    In quale misura contribuite al budget familiare e in quale misura vi contribuisce la vostra partner?

    Non pretendo che mi rispondiate veramente, però magari ci potreste pensare un po’ su.

  147. chinaski ha detto:

    ma no maja, che hai capito. nazionalpopolare significa che i film dei vanzina sono capolavori, mentre ken loach e’ una mezza sega di intellettuale un po’ frocio. che non bisogna parlare di marx, žižek o foucault, ma di francesco alberoni. e cosi’ via.

    comunque per quanto riguarda me e mia moglie, tendenzialmente ci dividiamo a meta’ le rogne domestiche e lo sbattimento coi figli, tranne nei periodi in cui lei e’ disoccupata (cioe’ in media tre mesi all’ anno).

  148. maja ha detto:

    se lo chiedo a tua moglie, mi risponde la stessa cosa? 😉

  149. maja ha detto:

    e comunque… congedo parentale, sì o no? ferie per stare coi figli col scagot, sì o no?

  150. chinaski ha detto:

    @maja

    magari una volta te la presento, mia moglie, cosi’ potrete parlar male di me alle mie spalle 😉

    allora, le cose sono cosi’. come sai, io faccio il ricercatore. non devo timbrare il cartellino, e il lavoro di ricerca lo posso fare anche da casa. se i bambini stanno male e io non devo fare lezione, resto a casa io. quando devo fare lezione, o esami o lauree, sono cazzi amari. una lezione, un esame o una laurea non si possono cancellare o rinviare, per cui se nemmeno mia moglie puo’ restare a casa (essendo precaria non ha tanti permessi), ci tocca chiamare qualche baby sitter (che costa abbastanza). qualche volta riesco a far venire giu’ i miei da gorizia.

  151. chinaski ha detto:

    @maja

    ah si, mi chiedevi anche del congedo parentale. no, non ho usufruito del congedo parentale.

  152. piero vis'ciada ha detto:

    149 maja-sondaggio

    mi vivo con una capra…

  153. maja ha detto:

    non ti chiedo perchè. sei stato già troppo gentile.

    comunque in svezia, su 480 giorni disponibili, 60 sono destinati al padre, altrimenti vanno persi.
    (che palle ‘sta svezia, però. sempre i soliti bifloni. :))

  154. chinaski ha detto:

    guarda maja, continuo volentieri perche’ e’ il modo migliore per far incazzare il nostro andrea sperelli (aka aldo). non ho usufruito dei congedi parentali perche’ su da noi a scienze ci sono un sacco di corsi da tenere e l’ assenza di una persona creerebbe veramente dei disagi agli studenti. fa conto che sono in servizio da 11 anni e non ho mai preso nemmeno un semestre sabbatico (cioe’ da dedicare solo alla ricerca, senza obblighi didattici).

  155. maja ha detto:

    (so che cos’è un anno sabbatico, eh. un poco mona no digo de no, ma no a questi livelli.)

    grazie per la risposta.
    i pochi uomini di mia conoscenza che il congedo se lo sono preso, sono stati massacrati dai colleghi (e purtroppo anche da certe colleghe).

    che poi è divertente parlare di puttane e del diritto di ciascuno di fare un po’ il cazzo che vuole col proprio corpo, però sarebbe anche il caso di chiedersi chi è che continua a stirare le camicie e a pulire il culo ai figli e alle nonne. sarà per caso la moglie col mal di testa?

  156. Tergestin ha detto:

    Per mi Maja e Chinaski fuma le stesse robe e i dovessi anca smeter.

  157. Mauricets ha detto:

    ferie: le facciamo separate perche cosi riusciamo a tenere il bambino piu a lungo a casa, risparmiamo sul centro estivo.
    congedi: se li chiedo io il padrone mi fa un c.lo grande come una casa.
    aiuti: faccio la spesa.
    io 40% moglie 60% del reddito.

  158. dimaco il discolo ha detto:

    chinasky con tutto il rispetto perchè mi snoccioli marx ed engels? perchè definisco il femminismo attuale ridicolo? Guarda che è stata l’estremizzazione del femminismo a creare le varie terry de nicolo.
    Forse ti è sfuggito qualcosa nella lettura di marx ed engels, loro si dicono che la donna deve essere parte della società ma è sottinteso che ci deve essere anche un’alta moralità. Perchè l’assenza di etica e moralità porta al decadimento della societa dalle sue basi.
    Io attacco il femminismo, non perchè sia contrario ma perchè è diventato la parodia di se stesso. le femministe che tanto detestavano i maschilisti sono diventate esse uguali se non peggio in certi casi. E lo sono a tal punto da vedere il maschio come un pericolo da eliminare.
    non si può analizzare de andrè partendo da un concetto di sinistra visto che de andrè non era di sinistra ma anarchico. Bocca di rosa è una canzone contro i moralisti e i moralismi e (una vecchia senza mai figli senza più voglie si prese la briga e di certo il gusto di dare a tutte il consiglio giusto…), mentre il passo da te citato da “la città vecchia” è un’attacco all’ipocrisia di coloro che predicano bene e razzolano male(il vecchio professore)

  159. ufo ha detto:

    @160 Son dacordo. I dovesi lassar un poco anca per noi…

  160. Mauricets ha detto:

    solo riscoprendo marx l’occidente si salverà.
    per ipocrisia lo chiameranno in altro modo, ma non ci sarà altra soluzione.

  161. maja ha detto:

    tergestin e ufo,

    sè solo che invidiosi.
    ma la prossima volta ciamemo anche voi, dei.

  162. aldo ha detto:

    Al @126 c’è un commento che mi era sfuggito e che, bando alle ciance, fornisce utili info sul “patrimonio erotico” delle zone confinanti, oltre che celebrare la potenza sessuale di Fidel Castro.
    Il nick “red prof” (professore rosso?) mi fa sospettare di chinaski. Non sarà un caso come quello del Dr.Jekyll e di Mr.Hyde?

  163. chinaski ha detto:

    @dimaco

    le cose che hai scritto a piu’ riprese in questo e in altri thread (cioe’ in sostanza che le donne devono fare gli angeli del focolare, o in alternativa le puttane) sono l’ esatto contrario di quel che dice engels, e assomigliano invece a quel dice proudhon. niente di male, per carita’, ma visto che qui ti sei creato il ruolo del comunista tutto d’un pezzo, volevo metterti una pulce nell’ orecchio.

    @aldo

    non sono io “red prof”. secondo me potresti anche essere tu, ma alla fin fine determinare con precisione chi sia red prof e’ irrilevante nell’ economia dell’ universo e di questo thread.

  164. dimaco ha detto:

    ognuno concepisce le cose come meglio crede chinasky. il fatto di essere un comunista non mi impedisce di avere idee piuttosto chiare riguardo al ruolo che una donna deve avere quando ha una famiglia.

  165. cingolano ha detto:

    Diciamo che dimaco è comunista all’esterno, e fascista in casa.

  166. maja ha detto:

    dimaco,

    qual è il ruolo che un uomo dovrebbe avere quando ha famiglia?

  167. piccolo chimico ha detto:

    «…Io parlo della locura, René, la locura! La pazzia, che cazzo, René… La cerveza! la tradizione (o ‘merda’, come la chiami tu), ma con una bella spruzzata di pazzia. Il peggior conservatorismo… che però si tinge di simpatia, di colore, di paillettes. In una parola: Platinette! Perché Platinette, hai capito, ci assolve da tutti i nostri mali, da tutte le nostre malefatte… ‘Sono cattolico, ma sono giovane e vitale perché mi divertono le minchiate del sabato sera!’ È vero o no? Ci fa sentire la coscienza a posto, Platinette. Questa è l’Italia del futuro: un paese di musichette… mentre fuori c’è la morte! È questo che devi fare tu: ‘Occhi del cuore’, sì, ma… Con le sue pappardelle, con le sue tirate contro la droga, contro l’aborto… ma con una strana, colorata, luccicante… frociaggine! Smaliziata e allegra come una cazzo di lambada! È la locura, René, è la cazzo di locura! Se l’acchiappi, hai vinto.»

    http://www.youtube.com/watch?v=ZIkgAkJftAE

  168. maja ha detto:

    (piccolo chimico xe dei nostri. anche lui ga roba bona.)

  169. piccolo chimico ha detto:

    (son el pusher de chinaski)

  170. maja ha detto:

    (ah. semo sempre ti e mi, alora. che delusion! speravo de alargar un poco la clapa.)

  171. red prof ha detto:

    Io e Chinaski la stessa persona? Non scherziamo, basta leggere per capirlo.

    Cari ragazzi, io sono comunista. Ma essere comunisti non significa fare la gara a chi piscia più vicino a Marx. Questo è massimalismo, estremismo,radicalismo. Il comunismo è il movimento che modifica lo stato di cose presenti. Per farlo un comunista mangia la merda che bisogna mangiare perchè la rivoluzione non è un pranzo di gala. Lenin è rientrato in Russia con l’appoggio e i soldi dei servizi segreti del Kaiser. Grazie a questo c’è stata la rivoluzione d’ottobre. Gramsci ha visto nel Principe di Machiavelli (Cesare Borgia) il modello di comportamento per il dirigente comunista. Stalin ha fatto il patto Molotov-Ribbentrop con Hitler per prendere il tempo necessario a prepararsi a una guerra che poi ha vinto, entrando a Berlino prima degli americani. Mao-tze-tung si è alleato con i nazionalisti di Chan-kai-sek fin quando è stato necessario. Non c’entra con questa discussione? Si, c’entra, perchè adesso arrivo al punto: Fidel Castro, Cuba e il turismo sessuale.

    Quando Gorbaciov ha consegnato l’URSS al capitalismo, Fidel Castro ha è rimasto solo con davanti gli USA, rimasti l’unica grande potenza mondiale. Cuba era alla fame. La sua unica risorsa erano le calienti ragazze cubane. Allora ha spalancato il paese al turismo sessuale che ha portato le risorse necessarie per resistere, intanto che veniva creata quell’industria turistica fatta di villaggi che assicura oggi un livello di vita accettabile per la popolazione. Lo davano finito dopo pochi mesi e invece il PCC governa ancora dopo più di vent’anni dalla caduta dell’URSS. Cosa avrebbe dovuto fare Fidel? Andare a leggersi Engels, dire che il turismo sessuale non si poteva fare perchè contrastava con i sacri testi, prendere atto che Cuba era alla fame e consegnarla agli americani e alla mafia cubana di Miami?
    No, cari ragazzi, essere comunisti e marxisti significa mangiare merda e combattere nelle condizioni concrete in cui si opera. Nelle condizioni attuali, il problema della prostituzione in Italia è il suo carattere di classe. Alla borghesia la prostituzione di qualità (escort, modelle, studentesse) e ai lavoratori la strada e lo squallore degli appartamenti, oltre che i rischi delle malattie. Prostituzione di qualità, sicura e a prezzi accessibili è quello che chiedono i lavoratori e anche le lavoratrici, stufe di non poter portare i figli a fare una passeggiata la sera o di vedersi chiedere da loro chi è quella signorina del piano di sotto che riceve tutti quegli uomini. Nei quartieri residenziali della borghesia questo problema non si pone. I mariti hanno la garconierre, le mogli spesso anche e tutti possono concedersi il lusso di fare discorsi molto chic contro la volgarità del denaro. Qusta borghesia radicale è sempre esistita. Il problema è che ora è culturalmente egemone sulla sinistra, che non è più una sinistra di classe.

  172. cingolano ha detto:

    @ Red Prof

    Siamo al delirio

  173. aldo ha detto:

    Se Red Prof va al potere non voglio stare nello stesso gulag di Chinaski che se no mi tocca ascoltare tutto il giorno citazioni di Marx ed Engels

  174. ufo ha detto:

    OK, per meriti acquisiti sul campo dei commenti sarà proposto il tuo trasferimento al campo adiacente, dove potrai godere della conversazione col Silvio, l’Alfano, il Brunetta, il Calderoli, la Gelmini… Sicuro che non siano meglio i barboni dell’Ottocento?

  175. Srečko ha detto:

    Maja

    Ecco le risposte:

    Avete mai usufruito del congedo parentale? No, perche’ il regolamento non le prevede(va), purtroppo, altrimenti si, l’avrei fatto. In compenso ho consumato le ferie normali…

    Quante ore alla settimana impiegate mediamente per le faccende domestiche? Almeno 15.

    Quante ore alla settimana impiegate mediamente per la cura di famigliari minorenni e/o anziani e/o malati? Almeno 4.

    Di quante ore di permesso/giorni di ferie avete usufruito negli ultimi sei mesi per le finalità di cui al punto precedente? 1.

    In quale misura contribuite al budget familiare e in quale misura vi contribuisce la vostra partner? Uno dovrebbe avere il partner.

    Maja, comunque qui ci starebbe anche la domanda sul quanto del budget familiare consuma chi… 🙂

    E inoltre dovresti tenere conto del fatto che chi scrive su Bora.la forse opera in ambienti sociali, legislativi etc. etc. diversi…

  176. maja ha detto:

    grazie, srečko.
    il sondaggio è un po’ raffazzonato, vero, ma s’è capito lo stesso cosa intendevo, no?

  177. Luigi (veneziano) ha detto:

    Rispondo al testi di Maja.

    1. Non ho mai usufruito del congedo parentale perché sono libero professionista. Ho cambiato radicalmente impostazione di tempi e modi di lavoro per star di più con mia figlia (4 anni). Per dirne una, questa mattina l’ho svegliata, lavata, nutrita, vestita e accompagnata io all’asilo.

    2. Io e mia moglie ci siamo divisi i lavori. Io carico e scarico la lavatrice, svuoto la lavastoviglie, faccio le spese, cucino il sabato e la domenica. Tener presente che abbiamo una ragazza che viene due volte alla settimana per le pulizie di fondo e per stirare.

    3. Alla cura degli anziani e dei malati dedico circa un’ora al giorno. Purtroppo io e mia moglie ne abbiamo in entrambe le famiglie di provenienza. Entrambi poi facciamo volontariato assistenziale per un paio d’ore alla settimana.

    4. Rispondo direttamente all’ultima domanda, quella sul budget. Fino a circa due anni fa, io contribuivo almeno per il 75%: pagavo tutte le bollette, tutte le assicurazioni, tutte le spese settimanali, tutti i viaggi, tutte le cene fuori, le spese per l’auto eccetera. Da quando ci siamo riorganizzati completamente in funzione dei nostri figli, direi che adesso siamo più o meno al 50%.

    Ho vinto qualche cosa?

    L.

  178. capitan alcol ha detto:

    Chinasky: Red prof xe giuliano ferrara.

    http://www.youtube.com/watch?v=MADM5QeVNvY

  179. maja ha detto:

    no, non hai vinto niente. perchè avresti dovuto?

    (grazie anche a te per le risposte.
    a leggervi, una potrebbe pensare di essera stata teletrasportata nottetempo in svezia.)

  180. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ maja
    Ritieniti libera di venire a controllare di persona l’andazzo delle cose a casa mia.

    Personalmente ho più di qualche amico che gestisce le cose più o meno come me.

    Quando recentemente ho letto che il 95% (o qualcosa del genere) dei maschi italiani non cucina, non fa le spese, non sparecchia eccetera, ho fatto subito vedere l’articolo a mia moglie, tutto orgoglioso.

    Ieri sono andato ad arrampicara in montagna con una mia amica che conosco da quando eravamo piccoli e considero la sorella che non ho avuto. Al ritorno, abbiamo parlato dei lavori di casa: suo marito non solo non muove paglia, ma al sabato mattina lei rassetta casa, e lui le fa casino tirando fuori le cose dai cassetti, lasciando le cose in giro eccetera. Dal mio punto di vista, le donne che subiscono queste cose dovrebbero imporsi: “A cena vado fuori con le amiche. Cucinati la cena.” oppure “Le tue mutande pulite? Non le ho mica lavate: sono roba tua e ti arrangi”.

    L.

  181. maja ha detto:

    ma no, luigi, ti credo, dai (rimane quel 95% da te citato, però).

  182. chinaski ha detto:

    capitano, red prof ha mescolato il pakistano nero col viagra e passera’ alla storia per aver integrato la famosa formula di lenin, che ora diventa:

    comunismo=soviet+elettrificazione+figaperilpopolo

    la sua analisi pero’ non tiene conto del passaggio dal fordismo al post-fordismo. ora l’ approccio non puo’ piu’ essere “un pezzo, un culo, un pezzo un culo” http://www.youtube.com/watch?v=EWLMMSsGgg8
    in questa fase storica la figa e’ delocalizzata, e con l’ estendersi del predominio dell’ immateriale presto diventera’ esclusivamente virtuale, come le merci elettroniche e il denaro.

    disclaimer per aldo: trattasi di una parodia del post-operaismo.

  183. Srečko ha detto:

    maja

    Non sei in Svezia. Purtroppo io mi rendo conto di essere un’eccezione. Probabilmente, perche’ ho avuto un’infanzia… dificile.
    Pero’, permetti di dirlo, se e’ cosi’ la colpa e’ anche di voi donne, che qui soffrite come mogli, ma i mariti li hanno “creati” delle donne come madri. Voglio dire: sono stati educati cosi’ in massima parte dalle madri, che sono anche donne. Non c’e’ coerenza in molte donne: come mogli soffrono, poi come madri i figli maschi non li educano a divenire diversi. Un boomerang!

  184. chinaski ha detto:

    @srečko

    quel che dici e’ in parte vero, ma non del tutto. intanto l’ imprinting dei figli proviene non dalla madre o dal padre presi separatamente, ma dal modello di relazioni tra padre e madre che viene loro proposto in famiglia. oltre a questo, c’e’ la fortissima pressione sociale (ideologica) che proviene dalla comunita’ (reale o immaginaria) in cui i bambini crescono.

  185. Srečko ha detto:

    chinaski

    Si, hai ragione. Ma per cambiare ci deve anche essere la volonta’. Molte donne, purtroppo, non vanno oltre la dichiarazione di voler cambiare…

  186. chinaski ha detto:

    it’s a long way to tipperary

  187. Srečko ha detto:

    … with holes and pifalls…

  188. aldo ha detto:

    @ 180

    Come con Silvio e Co.? Dalla padella nella brace! Mi annoio meno con Chinaski. Mi porto dietro la mia raccolta di Marx-Engels e giochiamo a ping-pon con le citazioni.

    Comunque proverò a presentare domanda a Red Prof per stare nello stesso campo di rieducazione delle traviate da Silvio. Potrei fare il lettore de “L’origine della famiglia, della proprietà privata e dello stato” di Engels.

    E’ mia intenzione presentare in particolare questo passo di Engels:

    “E se una rigida monogamia è il culmine di tutte le virtù, allora la palma spetta al verme solitario che possiede in ognuna delle proglottidi, ossia i segmenti del suo corpo, che variano da cinquanta a cento, un perfetto apparato sessuale femminile e maschile, e che passa tutta la vita ad accoppiarsi con se stesso in ognuna delle sue parti. Se però ci limitiamo ai mammiferi, vi troviamo tutte le forme di vita sessuale, sregolatezza, tracce del matrimonio di gruppo, poligamia, monogamia; manca solo la poliandria, che solo gli uomini potevano riuscire a fare.”

    …e metterlo a confronto con le tesi del “Monon” di Diego Manna sull’innaturalità della monogamia per l’uomo.

  189. Tergestin ha detto:

    Ma veramente qualchedun de voi omini credi ala parita’ dei sessi? Cio’ in millenni de sano e turpe maschilismo stemo diventando tuti dele fighette perche’ qualche tardona reduce dei anni setanta disi cussi’?

    Bloche’ i manzi, dei.

  190. aldo ha detto:

    Facendo il lettore nel campo di rieducazione delle traviate da Silvio, inviterei Chinaski a tenere una conferenza sul post-operaismo figaiolo:

    @188 “In questa fase storica la figa è delocalizzata, e con l’estendersi del patrimonio dell’immateriale presto diventerà esclusivamente virtuale, come le merci elettroniche e il denaro”

    A parte gli scherzi, stavolta sono 100% d’accordo, con la precisazione che questo non varrà per tutti, ma il reale, come in tutti i campi, resterà il vero lusso di pochi.

    “The luxury of the future is the reality”, per cui approfittatene finchè ce n’è ancora in giro.

  191. chinaski ha detto:

    @aldo

    engels ha ragione. e ha ragione anche quando dice che il matrimonio borghese tradizionale, in cui il marito compra una moglie utilizzando il denaro e la propria posizione sociale, e’ una forma di prostituzione. ed e’ esattamente per questo che sostengo che il sesso a pagamento non e’ una pratica liberante, ma e’ solo il “doppio osceno” del matrimonio borghese. la vera liberazione si ha quando i rapporti tra le persone, sessuali e non, non sono sottomessi alle leggi del mercato. ti e’ piu’ chiaro, adesso, come la penso?

    quanto a quelle che tu chiami “le traviate da silvio”, non si tratta di traviate, bensi’ di persone che collaborano attivamente alla creazione di un sistema di potere e di privilegi dove invece ci dovrebbero essere dei diritti. la loro e’ un’ azione politica, e sicuramente non e’ un’ azione politica liberante.

  192. maja ha detto:

    ma de cos te parli, tergestin?

  193. aldo ha detto:

    @196

    “predomino dell’immateriale” e non “patrimonio dell’immateriale”

  194. aldo ha detto:

    @197

    Chinaski, guarda che avevo capito e siamo anche d’accordo in linea di principio. Matrimonio e prostituzione vanno di pari passo. Molti padri della chiesa cattolica lo hanno teorizzato. La prostituzione fa sfogare il maschio, salvaguardando la famiglia. Quindi, matrimonio e prostituzione sono due facce della stessa medaglia e possono essere superate solo insieme.

    Ma queste sono astrazioni. La concretezza dei rapporti sociali attuali è fatta di contratti matrimoniali e di contratti di prostituzione. Al giochetto moralista, non tuo, ma di tanti, di demonizzare la prostituzione, io non ci sto.

    Quanto alle “traviate” di Silvio, ovviamente era ironico, non solo nel chiamarle “traviate”, ma anche “di Silvio”. Le “traviate”, quelle che Carla Corso non vuole che si chiamino prostitute, non sono “di Silvio”, ma sono in mezzo a noi perchè quel che ha detto Terry De Nicolo (“la bellezza è un valore e se lo vendo sono c***i miei”) nessuna lo dice, ma tante ragazze lo pensano, forse la maggioranza, visto che quasi il 60% era disposta a fare sesso per superare il test di ammissione alle facoltà a numero chiuso.

  195. chinaski ha detto:

    il punto e’ che quel 60% (percentuale su cui pero’ ho dei dubbi: quando ero al liceo, ci hanno proposto un questionario anonimo sul consumo di droghe e ci siamo divertiti un casino a dichiararci tutti eroinomani o consumatori abituali di metanfetamine) non merita nessun genere di ammiccamento o di condiscendenza. chi accetta queste pratiche e’ come i mazzettari. rappresenta un problema bello grosso, perche’ contribuisce a trasformare in privilegi quelli che dovrebbero essere diritti, o premi da ottenere per merito e nel merito. i veri responsabili pero’ vanno cercati tra i “vecchi maschi impotenti e bavosi”, che approfittano della loro posizione di potere per ottenere favori sessuali, e tra chi, attraverso la “locura” di cui al commento 172, costruisce il consenso intorno a queste pratiche.

  196. dimaco ha detto:

    mi viene molto difficile rispondere in maniera da non tirarmi addosso gli strali e le maledizioni di qualcuna o qualcuno. comunque ci provo:
    1)io ritengo che se una donna decide di avere famiglia e decide di fare la casalinga (di sua spontanea volontà)non può stare li a rinfacciare che fa i lavori domestici o che bada ai figli. Fin troppi sono i casi in cui una decideva di fare la casalinga ma solo per comodità evitando pure di fare cena al marito appellandosi al ruolo di donna emancipata e libera di are ciò che vuole.
    2) se una decide di avere una famiglia, dei figli ma continuare a lavorare deve essere supportata in casa dal marito. Niente di strano è normale.

    io sono contrario a quelle donne che utilizzando la scusa del femminismo per farsi beatamente i cazzi loro. in ogni senso. Io sono ontrario a quelle donne che con la scusa di essere libere ed emancipate portano la figlia ai casting e le dicono: se te lo chiedono sii carina col produttore. oppure sono contrario a quelle madri che dopano le figlie perfarle arrivare sempre prime. Anche questa è una conseguenza di un femminismo senza controllo e girato a proprio uso e consumo in base alle convenienze del momento.
    la parità dei diritti deve essere una cosa automatica, naturale che non ha bisogno di essere imposta con una legge. Ma deve essere un automatismo civile e sociale automatico. probabilmente non si è ancora pronti ad accettarlo, ovvero la gente non è ancora matura culturalmente per questo.
    Va benissimo che la donna abbia i diritti di rifiutare un matrimonio combinato, che abbia il diritto di decidere se tenere un figlio o meno, che ha il diritto di lasciare un marito se questo è violento e pericoloso.E anche qui c’è da fare un appunto, e cioè il ricorso al divorzio per qualsiasi stronzata o incomprensione. un diritto giustamente aquisito ma usato come arma. Riguardo al divorzio io penso che debba essere rivista la legislazione in merito. Anche alla luce del fatto che molte usano quest’ arma per pelare i mariti usando anche i figli come merce di ricatto, cosa che trovo francamente di una miseria e infamia impensabili.
    Giusto per la cronaca , mia moglie è piuttosto scuscettibile quando si entra nel merito e non sarebbe la prima volta che mi tira dietro qualcosa perchè “attento” quando rispondo con frasi tipo: mettili via tu i piatti è lavoro tuo. ma ciò non significa che non faccio la mia parte e qui mi collego sondaggio di maja:
    1)non ho usato il permesso perchè non era previsto
    2) faccende domestiche: lavoro da martedì a domenica tutto il giorno ma cerco aiutare quando sono a casa. direi 10 ore a settimana.
    3) figli minori direi tutto il tempo libero disponibile. Certe volte mia figlia sta con me anche sul lavoro. Normalmente il sabato pomeriggio
    4) Niente sociale, non ne ho il tempo, ogni tanto porto fuori i cani del canile
    5)budget 50 e 50 ma dipende molto dall’andazzo del mio lavoro. Certi mesi pago io tutte le bollette certi mesi lei.La spesa si fa insieme, anche se andare per negozi con mia moglie è meno faticoso che andare al polo nord a piedi partendo da gibuti.

  197. dimaco ha detto:

    ah dimenticavo, se marx ed engels vivessero oggi il capitale sarebbe scritto in maniera molto, molto diversa.

  198. chinaski ha detto:

    ancora una cosa. quando parli di “concretezza dei rapporti sociali attuali”, io dico che nessuno puo’ prescindere da da questa concretezza. ma all’ interno di questi rapporti sociali ci si puo’ muovere in vari modi: in modo acritico e passivo oppure in modo conflittuale, con tutte le sfumature intermedie.

  199. dimaco ha detto:

    scusate errata corrige:
    La spesa si fa insieme, anche se andare per negozi con mia moglie è più faticoso che andare al polo nord a piedi partendo da gibuti.

  200. chinaski ha detto:

    @dimaco

    “Io sono ontrario a quelle donne che con la scusa di essere libere ed emancipate portano la figlia ai casting e le dicono: se te lo chiedono sii carina col produttore. oppure sono contrario a quelle madri che dopano le figlie perfarle arrivare sempre prime. Anche questa è una conseguenza di un femminismo senza controllo e girato a proprio uso e consumo in base alle convenienze del momento.”

    questa affermazione e’ basata su premesse *false*. non sbagliate, proprio *false*. il fenomeno che descrivi tu non e’ una conseguenza del femminismo, e’ al contrario una conseguenza dell’ arretramento del movimento femminista, allo stesso modo in cui gli operai che cercano di ruffianarsi il capetto invece di sostenere rivendicazioni collettive sono una conseguenza dell’ arretramento del movimento operaio. come riprova di quel che dico, considera che il fenomeno che descrivi tu e’ cresciuto in modo esponenziale, a partire dagli anni ottanta, di pari passo col recupero di tradizioni “borghesi” come il matrimonio in bianco, che negli anni settanta erano decisamente in ribasso.

  201. dimaco ha detto:

    io invece lo trovo una conseguenza(ma forse di dovrebbe definire deviazione) perchè le femministe moderne hanno dato questa direzione al movimento. Se negli anni sessanta e settanta, il femminismo godeva anche del supporto degli uomini, la nuova via intrapresa ha pregiudicato questo appoggio. Vi è una colpa immane di certa tv in questo caso con i suoi programmi spazzatura. Oltretutto penso anche che le tradizioni borghesi siano tornate in auge con il benessere economico crescente. Credo che il benessere economico sia in qualche modo colpevole di rendere le persone egoiste. Infatti se noti in periodi di crisi come questo tutti cominciano a parlare di diritti sociali inalienabili. Magari proprio quelle persone che grazie a un benessere economico sono diventate borghesi dimenticando da dove sono venute e precisamente dal proletariato e dalla classe lavoratrice.

  202. dimaco ha detto:

    comunque chinasky mi aspettavo un tuo intervento ben più radicale ad analizzare il mio. e non soffermandoti solo su una parte di esso.

  203. Srečko ha detto:

    chinaski

    Il matrimonio in bianco: che diavolo e’?

  204. dimaco ha detto:

    matrimonio in chiesa con l’abito bianco se non sbaglio.

  205. Srečko ha detto:

    dimacus

    Grazie! Chiaro. Avevo capito un’altra cosa. Ancora piu’ spiacevole… 🙂

  206. capitan alcol ha detto:

    Io di femministe che portano le figlie ad un casting non ne ho mai sentito parlare.
    Anzi, mi pare che quelle che lo fanno siano proprio all’opposto come sensibilità.

  207. chinaski ha detto:

    dimaco, io non permetterei mai di fare commenti sulla vita familiare tua o di chiunque altro. io discuto, anche duramente, solo quando non entrano in ballo questioni personali.

    per il resto, ti ripeto ancora una volta che quel che dici a proposito del femminismo e’ falso, ed e’ anche in contraddizione con l’ accusa che tu stesso hai fatto alle femministe di essere “moraliste e bacchettone” perche’ criticano, che so, il velinismo (cioe’ lo stesso fenomeno che critichi tu).

  208. DaVeTheWaVe ha detto:

    @195 Tergestin “Ma veramente qualchedun de voi omini credi ala parita’ dei sessi?”.

    non cito Marx o Engels, ma Rat-Man
    “se esiste la parità dei sessi, perchè il mio è più corto?”

  209. chinaski ha detto:

    @ srečko

    si’, il matrimonio in bianco e’ quella roba li’ che dice dimaco. c’e’ gente che accende un mutuo per organizzare un matrimonio di quel tipo.

  210. capitan alcol ha detto:

    Io sono ontrario a quelle donne che con la scusa di essere libere ed emancipate portano la figlia ai casting e le dicono: se te lo chiedono sii carina col produttore.

    Scusa ma quale persona libera ed emacipata farebbe una cosa simile nei confronti di un’altra soprattutto se sua figlia.
    E poi fare i casting… mah.
    Quella che descrivi mi pare pare la libertà di essere schiavi.

  211. dimaco ha detto:

    Ho scritto “donne libere ed emancipate”. non ho scritto femministe.
    chinasky usano due pesi e due misure per criticare, questo è il punto. Certo criticano il velinismo però non si fanno sentire quando nelle fabbriche alle donne viene richiesto di firmare la lettera di licenziamento in bianco che verrà usata nel caso restino incinte. Cosa triste e ti manderò via mail anche il nome della fabbrica dove succedeva questo. dove sono le femministe truci e inflessibili? quelle che dichiarano di difendere le donne dai tipi come me? Dove sono? Si perdono dietro i cartelloni pubblicitari che ledono la dignita femminile(?) ecco dove sono. Salvo poi andare a comprare “roberta lo slip dei vent’anni ” per avere il culetto come quello della hunziger. ma lo fanno in silenzio e di nascosto perchè non si può urlare contro uno spot e poi comprare il prodotto che quello spot stesso pubbicizza.

  212. dimaco ha detto:

    poi volevo una tua opinione sul divorzio ovvero sulla legislazione in merito al divorzio.

  213. capitan alcol ha detto:

    Ma lo slip dei vent’anni piace anche a me (non in prima persona 🙂 ). Dov’è il problema?

  214. dimaco ha detto:

    capitano eppure succede. Pur di avere 15 minuti di notorietà e quattro lire sono disposte a tutto. E’la realtà delle cose.

  215. dimaco ha detto:

    si capitno piace, ma non puoi sbraitare sulla dignità femminile lesa dallo spot e poi andare a comprarlo. il prodotto lo boicotti.Altrimenti stai zitta. Poi roberta era il primo che mi è venuto in testa.

  216. chinaski ha detto:

    ma dimaco, che ne sai tu che non vengano fatte denunce anche sulle condizioni di lavoro delle donne in fabbrica? il problema e’ che i giornali non ne parlano. i giornali in generale non parlano mai di cio’ che succede in fabbrica, o piu’ in generale nei luoghi di lavoro. e non ne parlano perche’ il lavoro e’ sporco, e’ strutturato secondo rapporti gerarchici, e parlarne rovinerebbe la scintillante “locura” di cui al commento 172.

  217. danizale cachigna ha detto:

    invece matrimonio bianco senza “in” e’ proprio quell’altra roba li’.

    e sarebbe interessante se qualcuno riuscisse ad inquadrare la questione della ciavata assente come merce discambio:

    ricevere vantaggi economici offrendo in cambio la propria frigidita’ e’ degno di sdegno o no?

    questa sarebbe passibile se non proprio di mercificazione del corpo almeno di mercificazione del sentimento.

    cristo santo e vogliamo parlarne della mercificazione del sentimento o no?

    io sono contro!

  218. maja ha detto:

    dimaco #118

    hai ragione. in sede di separazione e divorzio le donne vengono spesso privilegiate ai danni del marito (corresponsione di alimenti e affidamento dei figli).
    quest’ingiustizia, secondo me, è dettata dalla convinzione che l’organizzazione della casa, della famiglia e dei figli spetta comunque alla donna.
    io lo chiamo maschilismo al contrario.

  219. dimaco ha detto:

    maja io credo che debba essere paritaria. ma se una fa la casalinga mi pare ovvio che organizzazione della casa, della famiglia e dei figli spetta a lei. In quel caso è il suo lavoro(il più difficile al mondo aggiungo io)

  220. chinaski ha detto:

    dimaco, sulla questione dei boicottaggi ci sarebbe da fare un discorso lungo e complesso. ad esempio anche apple, microsoft, amazon ecc. sono multinazionali di merda quanto la monsanto. pero’ tutti noi utilizziamo il computer e facciamo acquisti online, perche’ non possiamo fare altrimenti. non esiste un “fuori” rispetto a questa realta’. pero’, come dicevo prima, all’ interno di questi rapporti sociali ci si puo’ muovere in vari modi: in modo acritico e passivo oppure in modo conflittuale, con tutte le sfumature intermedie. ogni prodotto che acquistiamo ha un’ ideologia appiccicata sopra. l’ importante e’ rendersene conto ed utilizzare il prodotto rifiutandone l’ ideologia, in modo da non trasformarlo in feticcio.

  221. maja ha detto:

    ok, dimaco, ma quest’idea in italia è fortemente radicata, che la donna lavori fuori casa o meno.
    i servizi pubblici all’infanzia in italia si chiamano “mamma e nonna – società a responsabilità illimitata”.

  222. capitan alcol ha detto:

    Ma sono l’unico che sente nel 2011 battute tipo: sono tutte put…e ? Qui nessuno è entrato in un bar negli ultimi tre mesi senza sentire una battuta del genere da un qualsiasi avventore?

    E poi perchè non ci mettiamo dentro in questo dibattito anche un po’ di variabili che contano come il salario medio?

  223. chinaski ha detto:

    dimaco

    sul divorzio che vuoi che ti dica, nei casi di divorzio di solito le persone danno il peggio di se’. quel che ti posso dire e’ che se due persone arrivano a farsi del male in quel modo, e’ bene anche e soprattutto per i figli che si separino il prima possibile.

  224. Jasna ha detto:

    @228 No capitan alcol, anche io li sento e li vedo. Aspetto che madre natura faccia il suo corso.

  225. red prof ha detto:

    I comunisti (e le forze alleate del socialismo) governao 1/3 dell’umanità (Cina, Corea del Nord, Vietnam, Cambogia, Laos, Nepal, gli stati indiani del Bengala e del Kerala, Cuba, Venezuela, Nicaragua, Ecuador, Bolivia e di sicuro mi dimentico qualcuno)mentre i post-comunisti (???) alla Vendola finora hanno prodotto solo chiacchiere e nessuna frittola. Nel 2050 la Cina sarà la prima potenza economica del mondo e sarà iniziato il calo demografico mondiale, del quale il capitale è terrorizzato, perchè il capitalismo vive di crescita. A quel punto si faranno i conti tra le forze del capitalismo mondiale e quelle del socialismo mondiale.

    Molti hanno subito il lavaggio del cervello dei media legati all’ala filo-De Benedetti del capitalismo italiano e si sono bevuti la favola del poliziotto cattivo (Berlusconi) e del poliziotto buono (De Benedetti & co.). Invece sono le due facce della stessa moneta, il capitale, e la lotta in corso è per la divisione del plusvalore sottratto ai lavoratori. I comunisti non fanno testimonianza e quindi devono inserirsi in questa lotta interna al capitale, contro la forza più-anticomunista, quella berlusconiana. Ma sono le forze politiche espressione della borghesia tecnocratica a non volere i comunisti, perchè la loro stessa esistenza e il loro stesso nome danno fastidio, come ha dimostrato anche la signora Bassa Poropat estromettendoli da una giunta provinciale di cui già facevano parte, nell’assordante silenzio del PD.

    L’elettrificazione della Russia, citata ironicamente da qualcuno, è stata una grande opera egualitaria che ha portato a tutti un privilegio di pochissimi. Lo stesso sarebbe un’estensione a tutti della prostituzione sicura, di qualità e a basso costo. Per ottenere questo risultato basterebbe costituire una società mista tra lo stato e la FKK, catena tedesca di erotik wellnes spa, leader europea di questo settore. Lo stato ci metterebbe edifici inutilizzati, come, per esempio, le caserme dismesse, mentre la FKK ci metterebbe il know-how e gli investimenti. Il risultato sarebbe una rete di case di piacere, sia per uomini che per donne, con operatrici e operatori forniti di partita IVA, con elevati standard qualitativi e con prezzi di 50-60 euro a prestazione, come in Germania. Dunque un ottimo rapporto qualità-prezzo e anche accessibile ai lavoratori.

    Ad impedirlo non sono le chiacchiere delle attempate suffraggette borghesi chiamate femministe e dei fighetta che le vanno dietro, ma gli interessi del blocco catto-borghese che vuole mantenere la sua attuale condizione di privilegio nell’usufruire del sesso di qualità, spesso fornito da hostess, modelle, studentesse che vengono da famiglie di lavoratori, mentre i loro padri e le loro madri subiscono tutti gli effetti negativi di questa situazione che lascia la prostituzione popolare nelle strade e nei condomini.

  226. ufo ha detto:

    Calma mularia, ste’ndando tropo veloci per mi, no rivo starve drio e far el mio lavor steso tempo…

    @203 “se marx ed engels vivessero oggi il capitale sarebbe scritto in maniera molto, molto diversa
    I gavessi usado almeno el coretor ortografico? E xe più rivoluzionario OpenOffice o un Word piratado? E la foto de Karl in ultima de copertina saria stada con un eskimo de centrosinistra o un de centrodestra? E se invece i lo scriveva tra zento ani lo scriveva in cantonese o mandarino?

    @188 Spiegheme de novo per piazer sta roba dela delocalizazion dela nobilissima parte, che no la go capida tanto ben, come se gavesi fato lipe durante el corso propedeutico – e son un poco in pensier, che brute figure xe sempre tempo farle. Che go capì, e ghe rivo, che zerti i ga una faccia da culo e che zerti altri i pensa con una testa che no xe quela in zima, ma questa xe delocalizazion spiciola de solito senza conseguenze. Meti caso invece che un ghe capiti de no trovarla dove che, come dir, l’antiquata anatomia borghese disi che la dovesi eser posizionada: in che direzion saria de zercarla in sta fisiologia post-industrial? A destra del bunigolo? Drio l’orecia sinistra? I’m feeling lucky su gugel? Sul aifon come aplicazion? Virtuale no dei, che ghe sta a quela vera come i amici de feisbuk ai amici veri… Poi no gave idea cos’che i costa i guanti de realtà virtuale.

  227. giampaolo lonzar ha detto:

    @@@ vari : Se go be capi’ , voi parle delle done de l’Italia Regnicola perchè a mi me par che a Trieste le done jera sempre ‘bastanza indipendenti. A casa mia ,mama,zie,none xe andade a scola come i mas’ci e le ga sempre lavora’!!!Za con l’Austria esisteva classi miste! Mia mama diseva sempre che in famiglia anche una dona devi portar casa soldi perche’ l’amor no fa boiir le pignate ! Una curiosita’ perche’ no conosso le biografie de Marx ed Engels : ma i iera sposai ???

  228. capitan alcol ha detto:

    Andate e moltiplicatevi

    . I tre italiani, in tribunale, si sono difesi affermando che non intendevano approfittare della situazione: non avevano avuto rapporti sessuali e il loro avvicinamento alla prostitute era un tentativo per aiutarle e portarle via dalla strada

    http://www.repubblica.it/cronaca/2011/09/26/news/spalato_tre_turisti_italiani_evitano_il_carcere_noi_come_silvio_volevamo_salvare_le_prostitute-22259757/?ref=HREC1-2

  229. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ lonzar
    Marx privato è un bel divertimento: il rapporto con la moglie fu travolgente, ma lui contemporaneamente ebbe un figlio anche dalla domestica, che poi rifilò a Engels chiedendogli di tenerlo come proprio per evitare il divorzio. Poi la moglie venne a sapere della cosa, ma perdonò il filosofo.

    Questa moglie di Marx non era una proletaria, ma una prussiana rampolla di una famiglia fra le più influenti del suo paese: Johanna “Jenny” von Westphalen, imparentata per i vari rami famigliari con diverse casate regnanti.

    Nelle varie dimore che occupò, Marx ovviamente ebbe sempre la propria servitù. A Londra – grazie ai soldi della moglie – acquistò una casa di due piani più giardino in Grafton Terrace. In una lettera, la signora Marx scrisse che viveva come una borghese.

    Luigi (veneziano)

  230. giampaolo lonzar ha detto:

    @234 Veneziano : Grazie !! Insoma la solita vecia storia !

    ” faxe quel che digo, no ste far quel che fazo”

  231. aldo ha detto:

    @ 234

    La vita è carne e sangue, la carta si lascia scrivere e citare. Vale per tutti, non solo per Marx.

    Marx era uno spiantato che aveva fatto il colpaccio sposando una nobile e farsi la domestica allora era normale. Se non faceva sparire il figlio chi lo avrebbe mantenuto e come avrebbe potuto continuare a scrivere? Visto che non ha scritto stupidaggini, è stato meglio così. I “vecchi bavosi e impotenti” di cui parlava Chinaski sono stati altri e, ovviamente, uomini di potere del cosiddetto “socialismo reale”, molto reale e poco socialismo:

    http://archiviostorico.corriere.it/1993/novembre/15/tanto_sesso_siam_compagni_Mao_co_0_9311156769

    Sono contrario ai maralismi. Il problema è politico: il potere corrompe e il potere assoluto corrompe assolutamente. Per cui essere libertari e anti-autoritari è prioritario rispetto alla dicotomia destra-sinistra.

  232. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ aldo
    Diciamola così: se Marx avesse vissuto duecent’anni e si fosse trasferito in Cambogia, nel nome delle sue idee (idee d Marx, intendo dire) rilette “alla cambogiana” sarebbe stato sicuramente mandato in un campo di rieducazione, in quanto borghese, istruito e plurilingue, dove assai probabilmente sarebbe stato ammazzato con un colpo di bastone alla nuca da un bambino di dieci anni, giovane virgulto del vero comunismo, che necessariamente deve tendere a creare “l’uomo nuovo” partendo dai più giovani.

    C’è anche un’aggravante, giacché se è vero che Marx scrisse che la religione è l’oppio dei popoli, è anche vero che lui si sposò religiosamente nella chiesa protestante di Kreuznach (una cittadina tedesca), il 19 giugno 1843. Assai proletariamente, la coppia partì per il viaggio di nozze in Svizzera, con i soldi dei nobili Westphalen. Tornati a casa, s’installarono nella magione della suocera per cinque lunghi mesi, dove Marx scrisse alcuni infiammati saggi che poi furono pubblicati all’epoca del suo periodo parigino.

    L’amico Bruno Bauer raccontò che venne interpellato da Marx: sarebbe stata capace la nobile Jenny von Westphalen di seguire la grama vita del rivoluzionario a Parigi? Al che Bauer si disse convinto della forte fibra di Jenny. La fibra fu senz’altro “aiutata” a rimanere forte, dai frequenti trasferimenti di denaro che i Westphalen disposero per la signora Marx. Non risulta che mai – nemmeno per una volta – Karl Marx rifiutasse i soldi dei nobili, che evidentemente in caso di rivoluzione comunista in Germania sarebbero stati gioiosamente impiccati.

    Cosa che comunque accadde, ai Westphalen, circa cent’anni dopo, quando i loro beni giacenti nella parte est della Germania e nei territori annessi alla Polonia e alla Russia vennero nazionalizzati, nel nome del loro parente.

    L.

  233. ufo ha detto:

    Insomma giustizia fu fatta, anche se con un secolo di ritardo? Dai che forse nel 2011 si nazionalizza Mediaset…

  234. ufo ha detto:

    Ovviamente volevo dire l’anno domini 2111 del calendario gregoriano (forza dell’abitudine, scusate)

  235. capitan alcol ha detto:

    Credo che in Cambogia sarebbe morto ben prima sotto le bombe americane.

  236. aldo ha detto:

    Marx era un bohemeienne che si godeva la vita e non sopportava i borghesi di allora, tutti etica protestante e duro lavoro per accumulare capitale.

    Pol Pot, che ha fatto la festa a 1/3 della popolazione cambogiana, fin da bambino ha fatto un tirocinio religioso in un monastero e poi la scuola religiosa. Successivamente è andato a studiare alla Sorbona a Parigi, dove entrò nel giro degli intellettuali vicini a Sartre. Poi tornà in Cambogia e…il resto è purtroppo noto.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Pol_Pot

    Pol Pot era un puro che ti epura, Marx un tipo da spriz e squinzie. Viva Marx!

  237. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ ca
    Hai ragione: per fortuna dopo sono arrivati i khmer rossi…

    L.

  238. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ aldo
    Siamo ridotti a dover scegliere fra Marx e Pol Pot?

    Cosa preferisci tu: un bel calcio sulle palle o esser dilaniato da una muta di cani randagi?

    L.

  239. dimaco il discolo ha detto:

    “Marx un tipo da spriz e squinzie.”
    triestino emigrato?

  240. capitan alcol ha detto:

    Stiamo sviando.
    Non capisco piuttosto perchè le femministe debbano portarsi dietro l’immagine di zitelle rompiballe?
    Quello che fanno le attiviste di Femen in Ucraina forse potrebbe far cambaire idea a più di qualche maschio.

    http://www.go2kiev.com/view/femen.html

  241. chinaski ha detto:

    capitano, questo e’ esattamente il punto da cui dovrebbe partire la discussione. nel momento in cui il potere (che e’ un potere bigotto, che si rifiuta di riconoscere le unioni civili, che vorrebbe le donne relegate in casa a fare la calza, che si accanisce in modo morboso sul corpo di una donna in coma irreversibile da 17 anni, ecc. ecc.) si presenta con il linguaggio del porno-soft, scanzonato e ammiccante, e ti impone di essere scanzonato e ammiccante (altrimenti sei uno zittello sfigato), si crea un paradosso cognitivo in cui tutti rimangono intrappolati. e’ un meccanismo (si chiama “double bind”) che e’ stato studiato dallo psicologo e linguista gregory bateson, e che, a livello di relazioni familiari, e’ all’ origine di molti disturbi psichici. non e’ per niente facile uscire da questi loop. e’ come quando una mamma ordina a suo figlio di essere piu’ spontaneo: la forma (imposizione) contraddice il contenuto (spontaneita’). su un bambino l’ effetto e paralizzante, e se questa dinamica si ripete in modo sistematico finisce per rendere patologico il rapporto tra madre e figlio.

  242. capitan alcol ha detto:

    Mettici pure che gli stessi messaggi che arrivano a noi arrivano agli/alle adolescenti di questo paese, persone che stanno sviluppando la propria sessualità.

  243. Mauricets ha detto:

    238Luigi (veneziano)
    diciamola tutta, se gesu tornasse oggi sarebbe giudicato un CoMUNISTA sobillatore.

  244. dimaco il discolo ha detto:

    io credo invece che se gesù tornasse oggi porterebbe con se una pistola 9 mm e un mucchio di munizioni

  245. Mauricets ha detto:

    238Luigi (veneziano)
    se il Cristo avesse avuto la sventura di farsi un giretto per l’europa nel 1940 sarebbe finito in un forno crematorio. ebreo puro e per di piu accusato di essere COMUNISTA.

  246. aldo ha detto:

    @244

    Luigi, ognuno ha le sue idee. Quel che volevo dire io è che non c’è nessun collegamento tra le idee di Marx e le azioni di Pol Pot e di altri moralisti psicopatici della sua risma, come non c’è nessun collegamento tra Gesù, i Vangeli e lo sterminio degli indigeni americani che è stato fatto in suo nome. Anzi, la vita di Marx depone nel senso opposto di uno che volesse “ripulire” la società. Lo stesso termine dittatura del proletariato, nella storia successiva dei marxisti, non ha il significato di dittatura di un partito unico. Fino a Lenin. E’ lì che avviene la rottura e la teorizzazione della dittatura di un partito e dell’eliminazione della democrazia. Rottura che avviene proprio con i marxisti ortodossi rivoluzionari di allora. Karl Kautsky, dopo aver polemizzato a cavallo del secolo con il riformismo di Bernstein, quando sorge il leninismo, scrive “la dittatura del proletariato”, nella quale “scomunica” il leninismo come non marxista, per aver reinterpretato la dittatura del proletariato come dittatura di un partito unico, per aver fatto una rivoluzione in un paese sottosviluppato (al contrario delle previsioni di Marx) e per avere caratteristiche di tipo blanquista, da Auguste Blanqui, sostenitore dell’ insurrezione armata di una piccola minoranza, volta ad instaurare una dittatura. Nel lungo termine, si è visto che aveva ragione Kautsky. Dunque, se c’è un collegamento teorico con certi orrori del novecento, questo si origina in Lenin, non in Marx, nè nei marxisti non leninisti. Dopodichè nessuno è obbligato a scegliere tra Marx e Pol Pot. Il mondo è bello perchè è vario.

  247. aldo ha detto:

    @245

    Dimaco, sto raccogliendo documenti che provano che la prima clanfa della storia è stata fatta da Karl Marx nella Senna, allo scopo di schizzare una squinzia, attaccare bottone e invitarla a bere uno spriz

  248. Mauricets ha detto:

    “per aver fatto una rivoluzione in un paese sottosviluppato”
    diciamo in pieno medioevo, visto che era ancora in auge la ervitu della gleba, e lo zar. con poteri quasi da semidio.

  249. dimaco ha detto:

    ma Karl Marx xe Carletto Massino in patoco?

  250. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ aldo
    Mi spiace, ma non è così. L’idea per cui Marx fosse un simpatico mattacchione è falsa.

    Il penultimo capoverso del “Manifesto del Partito comunista” (da lui scritto assieme ad Engels) recita:

    “I comunisti non si abbassano a dissimulare le loro opinioni ed i loro fini. Essi proclamano altamente che questi fini non potranno essere raggiunti senza il rovesciamento violento d’ogni ordine di cose attuale”.

    Quindi Marx non solo ipotizzava, ma addirittura propugnava l’uso della violenza, altro che storie!

    Riguardo poi al partito unico, anche qui sei totalmente fuori fase: è stranota la polemica fra Proudhon e Marx, laddove il primo è terrorizzato dalle enunciazioni del secondo, dalle quali discende l’esigenza immediata di un partito unico, della centralizzazione economica e amministrativa. Alla fine del XIX e agli inizi del XX secolo sono stati scritti – letteralmente – montagne di saggi per giustificare alla luce dell’ortodossia marxista l’imposizione di un partito unico nelle cosiddette “democrazie avanzate” (vulgo: le dittature comuniste). Motivo per cui ovunque sia andato al potere un partito comunista, si è SEMPRE imposto il partito unico. In nessun caso c’è stato un partito comunista al potere e contemporaneamente il pluralismo partitico. E tutti quanti – nessuno escluso – si rifacevano a Marx, citandolo ogni due per tre.

    Il concetto di “democrazia” – inteso sia nel senso classico che nel senso sostanzialmente liberale che oggi s’è imposto – è totalmente alieno dal pensiero di Marx. Marx rifiuta radicalmente qualsiasi idea di società liberale e democratica. Si potrebbe dire che la parola “democrazia” è stata stuprata da Marx e dai comunisti che a lui si sono ispirati. Tutte le peggiori dittature del socialismo reale hanno sempre affermato che la LORO era “vera democrazia”. Perfino la Corea del Nord continua con questo immondo stupro. Come si chiama infatti il paese? “Repubblica DEMOCRATICA Popolare di Corea”.

    Roba da vomitare…

    L.

  251. aldo ha detto:

    @255

    KARL MARX ERA TRIESTINO!
    Sembra che fosse Marsic o Marsich il cognome di Carletto, prima di trasferirsi da Trieste a Treviri, in Renania-Palatinato, dove il padre, per favorire l’integrazione della famiglia, ne cambia il cognome in Marx. Il giovane Karl frequenta il liceo e poi l’università, dove “sostiene il duello di rito tra le matricole universitarie, trascorrendo un giorno in prigione per ebrezza e schiamazzi notturni” (wikipedia)per aver detto “no steme romper i coioni” ai poliziotti che cercavano di sequestrargli una caraffa di spriz. Dopo gli studi universitari, sposa la ricca nobildonna (miga mona!)Jenny von Westfalen e si reca con lei a vivere a Parigi. Si rifiuta di collaborare alle faccende domestiche (“go robe più importanti de far”). Mentre elabora il rovesciamento della filosofia hegeliana, viene folgorato dall’idea di rovesciare il tuffo tradizionale: nasce la clanfa. Karl si reca sulla Senna e vede una squinzia che passeggia sulla riva. Esegue la clanfa e la schizza. La ragazza lo apostrofa :”Sempio de un francese”. Allora scopre che è una triestina in vacanza a Parigi, una trisavola di Chanel Slavich. Le risponde in dialetto:”Poso rimediar ofrendote uno spriz?”. “Mi bevo solo champagne” risponde la squinzia e se ne va. Karl torna a casa, inizia a riflettere sulla teoria del valore di scambio e si dimentica della clanfa.

  252. aldo ha detto:

    @256

    Luigi, io non ho detto che Marx fosse un simpatico mattacchione (era un rivoluzionario) nè che non volesse ricorrere alla violenza per sovvertire un ordine delle cose che non era nè democratico nè repubblicano come oggi. Allora alla violenza volevano ricorrere e ricorsero anche Mazzini e tanti altri che oggi sarebbero dei pacifici repubblicani, come ricordò in una celebre seduta parlamentare un socialdemocratico di destra come Bettino Craxi:

    http://www.youtube.com/watch?v=9sDmx01ZNfA

    Lo scopo della rivoluzione era sostituire la dittatura della borghesia (allora non c’era mica il suffragio universale) con la dittatura del proletariato. Su cosa intendesse Marx con questo termine, la tua interpretazione coincide con quella di Lenin, seppure con un opposto giudizio di valore. Ma non era questa l’interpretazione dell’ortodossia marxista di allora, il cui custode riconosciuto era Karl Kautsky che scrisse “La dittatura del proletariato” e sconfessò Lenin. Infatti i partiti leninisti sorsero per scissione da quelli socialisti, allora marxisti (Bad Godesberg arriverà solo negli anni cinquanta). Quindi il socialismo reale, che era solo una forma di dispotismo burocratico, come disse Kautsky, viene da Lenin e dalla sua interpretazione di Marx, non da quella che fino allora era l’interpretazione di Marx dei marxisti riformisti, ma neppure di quelli ortodossi e rivoluzionari come Kautsky. Altrimenti i leninisti non avrebbero avuto bisogno di creare loro partiti in tutti i paesi.

    Detto questo, a un secolo e mezzo di distanza, come ha detto Dimaco, chissà cosa penserebbe oggi Marx di quello che ha scritto allora. Da parte mia, anche alla luce della tragica esperienza storica del novecento, penso che libertarismo e anti-autoritarismo siano prioritari rispetto alla dicotomia destra-sinistra, nella quale mi colloco a sinistra. Quindi, tornando al tema, non mi piacciono le posizioni di chi vuole imporre posizioni etiche attraverso la legge dello stato, com’è oggi in Italia per quanto riguarda la prostituzione e come chiedono certe femministe fondamentaliste per quanto riguarda la richiesta di censura dei cartelloni pubblicitari con donne in minigonna e simili.

  253. Francesco ha detto:

    W Gobetti!

  254. aristotele ha detto:

    @Francesco

    “Se ci richiedono dei simboli: Cattaneo invece di Gioberti, Marx invece di Mazzini” (Piero Gobetti, 1924)

  255. dimaco il discolo ha detto:

    aldo. io credo che marx abbia inventato la clanfa come messagio segreto, ovvero invito segreto alle squinzie a bere qualcosa.
    In tedesco schizzare si dice “spritzen quindi per evitare le furie della moglie inventò questo codice segreto per invitare le signorine a una rinfrescante bevanda. Notoriamente sempre senza “un per contar due”, Marx si invento la corroborante miscela di vino bianco e selz tentando di spacciarla per champagne (di marca Spritz, nuovo sul mercato) alle squinzie che coglievano l’invito: “habe gesprizt?” Poi il collegamento tra la clanfa e lo spritz si e perso a causa delle fatiche del manifesto per affiorare solamente decenni più tardi.
    probabilmente marx torno nella natia Trieste e d effetuando una clanfa sul molo chiese a una squinzia:”Mauschen, habe gesprizt)” “Topolina go skizza?), da qui probabilmente il nome Topolini, ma che originariam,ente doveva essere Topolina che con il passare degli anni è diventato topolini

  256. aldo ha detto:

    @263

    dimaco, documenti del carteggio Marx-Engels, finora esclusi dalle edizioni canoniche, confermano la tua ricostruzione degli eventi successivi all’episodio della prima clanfa sulla Senna

  257. Diego Manna ha detto:

    ah ah ah bela muli! 😀

  258. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ aldo
    Credo che la discussione stia diventando un po’ stucchevole.

    Ad ogni modo, tu hai scritto (cito):

    “la vita di Marx depone nel senso opposto di uno che volesse “ripulire” la società”

    “Marx (era) un tipo da spriz e squinzie. Viva Marx!”

    Ebbene: Marx era talmente distante dall’idea di “ripulire” la società, che teorizzò l’eliminazione violenta della borghesia e il sovvertimento violento di tutte le strutture sociali, ideologiche, economiche dell’epoca in cui viveva e delle epoche future. Tu non la chiamerai “pulizia”, io invece la chiamo esattamente così, anche perché abbiamo la prova provata che lui teorizzasse, invocasse e incitasse alla violenza: Marx della rivoluzione francese celebra il periodo del terrore; Marx nel corso della prima internazionale si oppone strenuamente ai mazziniani, poco inclini a tagliar teste; Marx esaltò – del biennio tragico parigino del 1870/1871 – il periodo più feroce, quando nel pieno della comune i rivoluzionari ammazzarono oltre 17.000 federati (fedeli al governo di Versailles), sempre senza processo: quando poi i comunardi organizzarono delle libere elezioni, Marx intervenne affermando che tutto ciò era una perdita di tempo: la comune avrebbe dovuto marciare su Versailles (sede del governo), facendo fuori tutti quanti in un colpo solo.

    Dopo di che, col tipico linguaggio immaginifico dei profeti esaltati, quando la coune fu schiacciata in un’orgia di violenza collettiva, così scrisse:

    “Parigi operaia, con la sua Comune, sarà celebrata in eterno, come l’araldo glorioso di una nuova società. I suoi martiri hanno per urna il grande cuore della classe operaia. I suoi sterminatori, la storia li ha già inchiodati a quella gogna eterna dalla quale non riusciranno a riscattarli tutte le preghiere dei loro preti.”

    E questo sarebbe un tipo da sprizzetti?

    Dimmelo tu…

    L.

  259. Mauricets ha detto:

    Marx era un grande, le sue teorie attuali. oggi viviamo nella dittatura della maggioranza. una maggioranza plagiata dalle tv. ora piu che mai è attuale il pensiero di marx. è l’unica via è la dittatura proletaria che portera al comunismo applicato. il capitalismo sfrenato ha prodotto prima il nazismo e ora la globalizzazione sinonimo di sfruttamento dei lavoratori. W Marx!!!! .

  260. Mauricets ha detto:

    ricordo che nel 1870 i lavoratori erano schiavi e che gli stati uniti sterminavano gli indiani d’america, mezzo mondo era sotto il capitale francese inglese spagnolo e tedesco. l’imperialismo capitalista europeo soggiogava tre quarti del globo. sfruttando e ammazzando in tutti i 5 continenti. con la benedizione della croce

  261. Luigi (veneziano) ha detto:

    Non vedo l’ora di vedere il comunismo applicato. Annuncio subito ufficialmente che “le mie capacità sono nulle, ma i miei bisogni sono esagerati” (cit.).

    L.

  262. Luigi (veneziano) ha detto:

    @dimaco

    “Habe ich gespritz?”, in tedesco, vuol dire un’altra cosa. Per aiutarti ti dirò un nome di persona che s’intende della questione: Jenna Jameson.

    L.

  263. Mauricets ha detto:

    lo vedrai a breve.

  264. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ mauricets
    Corro subito a mettermi l’elmetto.

    “Con le budella dell’ultimo papa impiccheremo l’ultimo re.” (cit.)

    L.

  265. Mauricets ha detto:

    Nel 1876 la regina Vittoria diventa imperatrice d’India.
    sfruttamento a 360 gradi. fino a poco dopo il secondo conflitto mondiale. in termini storici l’altro ieri.

  266. chinaski ha detto:

    si’, la discussione e’ stucchevole, perche’ anche il liberalismo e la democrazia si sono imposti a suon di guerre e rivoluzioni, da cromwell alla rivoluzione americana, dalla rivoluzione francese alle rivoluzioni del 1848, e cosi’ via. e per liberare gli schiavi, lyncoln dovette impegnarsi in una sanguinosa guerra civile (a proposito: marx era abolizionista, mentre proudhon era contrario all’ abolizione della schiavitu’).

    e quando si parla della comune di parigi, bisognera’ ben ricordare che l’ insurrezione avvenne in seguito alla sconfitta disastrosa a cui napoleone III aveva condotto la francia, dichiarando guerra alla prussia. e che la comune fu repressa nel sangue, con 30mila morti nelle strade e altrettanti fucilati e deportati alla cayenna.

    comunque tutto questo non c’entra assolutamente niente con i bordelli di komen e di trebnje, ne’ con la condizione femminile.

  267. chinaski ha detto:

    e maja aveva ragione da vendere, quando diceva che noi maschi finiamo sempre per fare a gara a chi piscia piu’ lontano. e dire che la discussione era diventata molto interessante, proprio grazie a maja che aveva posto in termini molto concreti la questione della parita’ uomo/donna.

  268. Mauricets ha detto:

    stucchevole perchè i liberisti si crogiolano nei loro beni e deridono i gli ultimi. ma la storia insegna che prima o poi il tappo salta. avrebbero dovuto imparare dai loro dotti libri.
    ma non lo hanno fatto.mi stupisce che chi sa di storia non colga il nesso tra oppressione e rivoluzione. eppure di libri na ha letto.

  269. chinaski ha detto:

    la discussione e’ stucchevole perche’ evidentemente noi maschi siamo a disagio quando una donna ci pone di fronte alla contraddittorieta’ dei nostri comportamenti, e quindi preferiamo buttarla in rissa pur di stare a menarcelo tra di noi. come diceva il conte mascetti in “amici miei”? “come si sta bene tra uomini! perche’ non siamo nati tutti finocchi?”

  270. chinaski ha detto:

    e con questo chiudo perche’ mi sono rotto le balle.

  271. dimaco il discolo ha detto:

    spritzen significa schizzare, bagnare, irrorare(esempio: ich habbe dich mit wasser gesprizt) Schizzare(spritzen) nel senso di jenna jameson è slung da film porno. Forse hai imparato il tedesco proprio con quei film.

  272. Mauricets ha detto:

    Prostituzione: PS Trieste sequestra centro massaggi cinese”
    forse pensavano di essere in slovenia.
    http://www.clubradio.it/2011/09/28/prostituzione-ps-trieste-sequestra-centro-massaggi-cinese/

  273. maja ha detto:

    chinaski

    di’ la verità, parli così perchè in fondo in fondo sei un po’ culata. tira fora le bale, dei.

  274. chinaski ha detto:

    cioe’ maja secondo te io adesso, dopo 280 post, dovrei cominciare una discussione con luigi a proposito della comune di parigi? ma pittosto me lo taglio e mi faccio suora.

  275. maja ha detto:

    certo che no, potreste scambiarvi qualche ricetta, piuttosto, o magari scambiare pareri e conoscenze riguardo al migliore modo di spolverare una tenda veneziana.
    siamo tutte qui. pronte ad applaudirvi. 😉

  276. aldo ha detto:

    @281

    Non sapevo che Adesso gli uomini che si operano per diventare donna possono farsi suora…

    …e poi dicono che la chiesa non stia al passo con i tempi!

  277. chinaski ha detto:

    non mi va mica tanto, a dire il vero.

  278. chinaski ha detto:

    284 era per maja

  279. chinaski ha detto:

    aldo, vista la crisi di vocazioni devono raccattare quel che possono

  280. chinaski ha detto:

    comunque aldo, da quel che vedo (di fianco a casa mia c’e’ una scuola di suore) credo che un uomo possa benissimo diventare suora senza bisogno di cambiare sesso.

  281. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ maja
    Avendo frequentato in lungo e in largo un certo coté di sinistra (appartengo a quella generazione che da adolescente inorridiva a sentire che uno della nostra età votava o parteggiava per la DC), posso dirti tranquillamente che una parte non indifferente dei liberi pensatori iperfemministi di fronte alle prime cacche dei figli s’è ritirato inorridito. Per non dir del cambio delle tende, o dell’uso del ferro da stiro.

    Io dico che chi non ha mai fatto le spese al supermercato da solo con un bebè da nutrire, lavare e cambiare nel bagno (magari senza fasciatoio, che trovi per esempio all’Ikea) potrebbe ben evitare d’esprimersi in questo tipo di discussioni.

    Le tende veneziane non le ho e quindi non saprei proprio come pulirle. Però ho le tende normali, che sto smontando e lavando prima dell’inverno. Ho fatto quelle del soggiorno e della cucina. Mi mancano le camere.

    @ dimaco
    “Ich habbe dich” lo diranno forse a Napoli…

    L.

  282. chinaski ha detto:

    ecco, vedi maja, perfino se si parla di tende e di pannolini noi maschi facciamo a gara a chi piscia piu’ lontano.

  283. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ chinaski

    Interessante gioco di parole, ma sterile. L’argomento qui è (anche) quello dell’attività casalinga del maschio nell’ambito della più ampia lunga storia della parità. Qua si possono fare tutte le teorie più belle del mondo, ma per quella che è la mia personalissima esperienza, non c’è grande differenza “ideologica”, su questo aspetto: il maschilismo è radicato trasversalmente, in Italia.

    Di conseguenza – e mi ripeto – la mia idea è molto semplice: qui è inutile parlare di sacri principi generali ed astratti: se tu – maschio – hai mai cambiato il pannolino del neonato allora puoi dire la tua sull’argomento, altrimenti è meglio astenersi.

    E adesso – per pisciare più lontano – ti lascio perché il giovedì devo portare io la bimba all’asilo, entro le 09:15.

    L.

  284. Jasna ha detto:

    Luigi il tuo argomento è condivisibile.
    Nessuno ti avrebbe accusato di fare la gara a chi piscia più lontano se tu avessi evitato di parlare della tua esperienza personale anche dopo l’espressa richiesta di maja, cagando fuori dal boccale come al solito.

  285. capitan alcol ha detto:

    Vai che sei il nostro Chuck Norris.

  286. chinaski ha detto:

    e va bene, e allora vai con le pisciate. stamattina ci siamo alzati tutti alle sette, abbiamo vestito il piccolo e baruffato col grande per farlo vestire. dopo la colazione, mia moglie e’ andata al lavoro, e di passaggio ha portato il grande a scuola. nel frattempo, io ho lavato i piatti, ho fatto i letti, ho cambiato il piccolo che intanto si era cagato addosso, e infine l’ho portato all’ asilo. adesso sono le nove, sono sul lavoro, e ti lascio perche’ fra mezz’ora sono in commissione per i test d’ ingresso.

  287. chinaski ha detto:

    p.s. adesso per rilanciare ti tocchera’ dire che hai allattato al seno tua figlia fino a venti mesi.

  288. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Jasna
    La tua ricostruzione è esattamente opposta al reale svolgersi degli avvenimenti: nel suo messaggio 282 maja ha parlato di ricette e tende alla veneziana, così nel mio messaggio numero 288 ho parlato di tende. Quindi direi che tutto il tuo intervento è una cagata fuori dal boccale.

    Capitan alcol non lo commento, giacché scrive una delle sue consuete idiozie. Però mi piacerebbe sapere come la pensa sul “grande principio generale ed astratto della parità uomo/donna” vs. “non ho mai cambiato un pannolino in vita mia”. Scommetto che lui è della prima parrocchia.

    @ chinaski
    Hai capito bene che intendevo dire. La fuffa è a zero.

    L.

  289. maja ha detto:

    chinaski

    ovvio che fate a gara. cosa credi che intendessi con il mio #282?

    (mi sembra evidente, poi, anche il vostro bisogno di farvi belli di fronte alle donne, ancorché sconosciute.)

  290. capitan alcol ha detto:

    Amo le garette, lo ammetto, anche se fa così poco marxista-chic.

  291. capitan alcol ha detto:

    Anzi marxista-cotè.

  292. maja ha detto:

    and the winner is…

    andiamo, donne, esprimete il vostro voto!

  293. Jasna ha detto:

    @Luigi Mi riferivo al commento più vecchio in cui maja chiedeva in che misura gli uomini che stavano commentando partecipassero agli impegni famigliari.

  294. dimaco il discolo ha detto:

    “una parte non indifferente dei liberi pensatori iperfemministi di fronte alle prime cacche dei figli s’è ritirato inorridito. Per non dir del cambio delle tende, o dell’uso del ferro da stiro”

    quantoa verità in queste parole luigi, e lo dico seriamente. Normalmente tutti sono iperfemministi, tutti a predicare sui diritti dlla donna e a quanto hanno ragione a ribellarsi, fino a che non vanno a convivere o si sposano. Forse perchè prima tutti i lavori li faceva mamma.

  295. capitan alcol ha detto:

    Morale della favola? Picchiamo le mogli, la merda puzzerà di meno?

  296. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Jasna
    Io mi riferivo a un commento del 2009.

    @ dimaco
    Venuto su con tre fratelli maschi e nessuna femmina in casa se non mia mamma che faceva anche il muratore, l’idraulico, l’elettricista, il tappezziere e il sarto, e ogni volta che arrivava un operaio in casa gli rompeva le palle all’infinito, ho poi sposato una convinta femminista che sta cercando d’educarmi da oltre vent’anni, alternando carota a bastone. E’ assai probabile che se avessi trovato una donna/factotum d’altri tempi, mi sarei tranquillamente adattato. E’ una questione di situazioni in cui ti vieni a trovare, io credo. Certo è che quando vedo un tizio in spiaggia col bimbo piccolo che si lamenta: “Caraaaaa! Il bambino s’è sporcato!” mentre lo trascina da lei tenendolo rigorosamente con la punta delle dita, mi viene proprio da pensare che c’è tanta, ma tanta strada ancora da fare.

    L.

  297. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ capitan alcol
    Perché solo le mogli?

  298. Jasna ha detto:

    @Luigi E’ il commento di questa discussione, postato da maja, in cui invitava i commentatori a dire cosa facevano in casa.

  299. capitan alcol ha detto:

    E’ il mondo visto dalla finestra di casa tua che pullula di veterofemministe quasi zitelle che istigano le figlie a scosciarsi alle selezioni del grande fratello e di marxisti-briatori-cotè con la puzza sotto al naso.
    Dalle mie parti si apprezza ancora la sana puzza di letame fresco sparso nei campi e aiutare a fare i lavori in casa non è una condanna.

  300. giampaolo lonzar ha detto:

    @@@ – Secondo la mia opinione siete tutti degli eroi!
    Io su questo argomento mi definisco pavido, ho provato a sposarmi 2 volte e mezza ma ho gettato la spugna.
    Per le veneziane , provare la “vaporella”, o mettere quelle di carta usa e getta quando sono sporchissime.

  301. chinaski ha detto:

    @maja 297

    qualcuno potrebbe dirti che le donne potrebbero approfittare di questo fatto, per reindirizzare il pavonismo maschile verso una competizione nella collaborazione domestica. ma quel qualcuno non sono io e adesso ti spiego il motivo. secondo me certe questioni non si possono affrontare solo con le buone pratiche individuali, perche’ altrimenti qua saremmo (quasi) tutti con la coscienza a posto. ma io la coscienza non ce l’ho a posto per un cazzo, perche’ ritengo che le buone pratiche individuali non bastino. qui c’e tutta una reimpostazione del welfare che andrebbe fatta, a partire dalle risorse da destinare agli asili ecc.. e poi bisognerebbe andare a toccare i meccanismi informali della gestione del personale nelle aziende (se fai figli non fai carriera), ecc. ecc.

  302. maja ha detto:

    chinaski

    finché il parlamento e il governo continueranno a essere a maggioranza maschile, hai voglia a parlare di una reimpostazione del welfare, perchè se c’è una cosa in cui gli uomini eccellono è fare gruppo quando si tratta di difendere i propri privilegi.

    io non dimentico le quote rosa proposte da prestigiacomo e affossate dalla sua stessa maggioranza. oltretutto con voto segreto, i vigliacchi.

  303. chinaski ha detto:

    @maja

    sono assolutamente d’accordo.

  304. maja ha detto:

    Il parto in analgesia peridurale è garantito 24 ore su 24 e gratuitamente solo nel 16% delle strutture ospedaliere.
    Nel 2001 solo il 3,7% delle donne ha potuto partorire in analgesia.
    Colpisce come negli ospedali italiani non esistono altre circostanze – ad eccezione del parto – in cui si ritenga accettabile per una persona affrontare un così grande dolore, pur in presenza di tecniche antalgiche efficaci e sicure.
    Nel 2008 il ministro della Salute Livia Turco con il DPCM del 23 aprile inserisce nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) l’epidurale per il controllo del dolore nel travaglio e nel parto naturale. Con la caduta del governo Prodi, alla Turco succede Maurizio Sacconi. Il neo-ministro lamenta l’assenza di fondi nella finanziaria Tremonti per garantire il parto indolore.

    Ci rendiamo conto?

  305. chinaski ha detto:

    @maja

    e qui ci sarebbe anche da aprire una discussione a parte sull’ effetto nefasto di una certa retorica del “ritorno alla natura”, ma mi rendo conto che dopo piu’ di 300 post ormai siamo tutti allo sfinimento.

  306. maja ha detto:

    300 commenti senza menzionare broz sono già un bel risultato.

  307. ufo ha detto:

    Si, ma nel fratempo – no volè proprio spiegarmela quela dela delocalizazion? Doverò miga scomodarme e andar verificar in loco?

    P.S.: za che ghe son rispondo al sondagio. 100% dei lavori de casa toca a mi. Sarà colpa del capitalismo?

  308. maja ha detto:

    ufo

    prova a controlar soto le piume del dindio.
    no se sa mai.

  309. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ maja
    Devi tener conto però d’un’altra statistica tipicamente nostrana: l’Italia è il primo paese d’Europa per parti cesarei (oltre il 37% dei totali!), che costano di più della peridurale.

    Oltre a ciò, non esistono statistiche sull’uso della peridurale dopo il 2001, se non riferite alle strutture ospedaliere (quante ce l’hanno, quante no). E anche qui, abisso fra nord (Lombardia e Veneto ueber alles) e sud.

    Io ho due figli: uno nato nel 1994 senza nulla, perché volere o volare si faceva solo il parto naturale. La seconda nata nel 2007, nello stesso identico ospedale, con la peridurale che oramai si faceva a tutti, tranne a chi chiedeva espressamente di non farla.

    Vedi come cambiano i tempi?

    L.

  310. maja ha detto:

    luigi,

    so per esperienza diretta che al burlo di trieste non la offrono a tutte, anzi.
    devi richiederla e non è detto che te la facciano. se l’anestesista è impegnato con “casi più urgenti” , cicce, ti tieni la bua. e che bua!

    l’epidurale deve essere garantita 24/7 e basta. poi ciascuna sceglierà per sé se preferisce il parto indolore o il “ritorno alla natura”.

  311. ufo ha detto:

    Si, ma go un problema. Cioè, el dindio ga un problema. No pol, xe fora provincia, disi. Volevo pasar al piano B, ma poi me son corto che iera za quel el piano B, lora vanti col alfabeto – che fin la Ž la xe longa. In curto: son anda a Miramar e go oferto asilo politico a un colibrì. El picio ga dito de si, che el se ga ben che stancà de spetar Sgarbi e quel altro ancora più pajazo de Sgarbi, e desso el xe qua. Lo sto convinzendo pian pianin a maniar bisteche e carboidrati e aminoacidi e a far pesi e power-training e ghe proieto Rocky IV e simili, cussì basta un poco de pazienza e gaverò un dindio. Ghe go dito che xe tuto per una bona causa.

  312. ester pacor ha detto:

    315 pensieri! dalla critica a “il Piccolo” che fa pubblicità gratis a locali pubblici, in cui si esercita anche la prostituzione e, si indicano tariffe e gadget’s, siete riusciti a parlare di tutto! non vi conosco, credo, e non vi seguo, di solito. Ma seppur veterofemminista, come dice qualcuno, e seppur diventata Pacor perchè, come potete immaginare, è stato il Regime Fascista a togliere l’ “h” al cognome di mio nonno, tra l’altro italiano originario di Valle ma venuto a Trieste da piccolo agli inizi del ‘900 con la famiglia a lavorare (e che ha dovuto fare il militare sui nella neve dei Carpazi nella guerra 15-18 con l’ Austria, lui internazionalista e austromarxista!). Ma queste storie credo che non vi interessino. Qualcuno ha criticato la posizione dell’ UDI, ha detto che non ci siamo schierate su altre vicende… credo che la mia militanza in questa associazione insieme a tante altre donne, lunga e speciale, dia senso anche ai vostri ragionamenti: parità formale o sostanziale, diritto alla salute e all’ epidurale e a tutte le forme di autodeterminazione (eutanasia inclusa), lotta alla violenza di qualsiasi forma (anche quella psicologica, ovviamente!), pari rappresentanza in ogni luogo dove si decide, servizi x l’ infanzia per tutti i bimbi e a costi bassi, lavoro x tutte e tutti. Ricordiamoci che fare violenza è anche pubblicare quegli articoli sui locali hard. Qui non si parla di libertà di prostituzione (ognuna/o è libero/a di farlo a poca o ad altissima cifra -vedi veline, velone, nani e ballerine…) ma di informazione da parte di un giornale, per questo abbiamo scritto all’ Ordine dei Giornalisti del FVG e vedremo se e come risponderanno… Anche il manifesto del PD era scherzoso… ma xchè il manifesto con il maschio aveva una cravatta che sventolava al vento e quello della femmina…la gonna? e xchè ci hanno risposto che quell’ immagine rappresentava un’ icona? quale? Maryline che era stata l’ amante di Kennedy! E, sapete cosa ha risposto lo IAP (l’ ufficio di controllo della pubblicità lesiva)? Che poichè si tratta del manifesto di un partito, loro non potevano esprimere alcun parere! Scusatemi per queste ulteriori pare…voi stavate ragionando di Marx, di equa distribuzione dei compiti domestici, di cultura…anche con divertenti “arrangiamenti” ma sono intervenuta x ringraziarvi per la “leggerezza” con la quale vi infilate in tante complessità….ciao!

  313. giampaolo lonzar ha detto:

    @ 320 Ester Pahor – Desidero informarLa ma probabilmente lo sa di suo che per riavere il cognome originale prima della riduzione italiana e’ sufficente domanda in carta semplice al Prefetto che ha l’obligo di farlo entro 21 gg dalla consegna e tutti gli uffici dove il cognome e’ registrato devono rettificarlo d’ufficio GRATIS. Io molti anni fa l’ho fatto .

  314. dimaco il discolo ha detto:

    me spieghè come dai locali a luci rosse semo arivadi al epidurale?

  315. ester pacor ha detto:

    grazie Giampaolo ma lo so. A casa mia parlavano sloveno a metà mia nonna e mia mamma e non mio papà e mio nonno. I miei nel 1960 hanno deciso di non “rischiare” iscrivendomi alle scuole slovene. Erano comunisti e partigiani e nel 1948 si erano schierati con l’ URSS contro la Jugoslavia di Tito. Avevano perso alcuni amici e compagni che erano andati a ricostruire la Jugoslavia. E’ stato quindi per tutti noi difficile. Non credo peraltro che un cognome cambi una persona. Lo sloveno e le lingue slave le capisco un pò e in pensione avrò tempo di fare un corso. La mia identità personale e il mio sentire è comunque misto, mescolato come tanti che vivono qui.

  316. Mauricets ha detto:

    mi stupisce sempre Luigi, con una moglie femminista, dopo aver frequentato la sinistra, non ha ancora capito niente. ho è duro come un sasso oppure fa finta.

  317. ufo ha detto:

    Dimaco, dovemo spiegarte de dove che se parti per finir nove mesi dopo a cambiar panolini? Due xe le vie: o riva zo un che disi de eser l’arcangelo Gabriele e el te iuta ordinar un su Amazon, o ala vecia – el local, l’ape, el fior e la cicogna in questo preciso ordine.

  318. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ mauricets
    Ho sono duro come un sasso, ho faccio finta.

    Hoppure nessuna delle due.

    L.

  319. ufo ha detto:

    Pecà che no xe posibile coreger i propri comenti – me par che atorno ala sequenza local, ape, fior, cicogna un dindio al inizio e un ala fine ghe stessi ben.

  320. Mauricets ha detto:

    tu leggi, sai, come puoi allora ignorare cosa porto a far si che i lavoratori si ribellassero. come puoi?

  321. aldo ha detto:

    @321
    Ester Pacor

    “fare violenza è anche pubblicare quegli articoli sui locali hard”

    Questi locali esistono e io ho il diritto di esserne informato, al di là dell’opinione che ne ho. Semmai si poteva dire che l’informazione doveva essere più ampia e riguardare anche altri locali di quel tipo, oltre a quelli citati.
    Quale violenza? E’ la richiesta di censura che è violenza.
    Precedentemente Il Piccolo aveva fatto una pagina intera sugli appartamenti delle prostitute a Trieste. Quella pagina andava bene, non era violenza?

    “il manifesto del PD…xchè il manifesto con il maschio aveva una cravatta che sventolava al vento e quello della femmina…la gonna?”

    Premesso che sono critico verso il PD su questioni più serie…basta fare un giro in qualsiasi città per vedere che non ci sono femmine con la cravatta e maschi con la gonna, bizzarrie e carnevale a parte. Trieste è piena di uomini con cravatte che sventolano e ragazze che si tengono la gonna, quando soffia la bora.

  322. ufo ha detto:

    Ma qualchedun ga capido el criterio che ga usà el bugiardel per la scelta dei locali de imortalar? Perché va ben Komen, che xe drio el canton e più o menu tuti ga sentido parlar del oferta ‘turistica’ del posto, e xe tanto vizin che gavemo zente de qua che abita la e lo steso lavora in via Caboto, opur Beljak (Villaco per voialtri), che te ghe rivi in autostrada e no te pol sbaiar, sempre drito poi destra e seconda uscita dopo la Grenze. Ma Trebnje? Kočevje? Seriamente? Volessi proprio veder el triestin tipo con una cartina geografica e el compito de pozar un dito sulle suddette. Più facile che vadi puntar Vladikavkaz o Samarcanda. Pol anca eser che in sti do posti ghe sia lupanari de tuto rispeto, ma che un de Trst el vadi fin Kočevje per farse una guada me sona ssai tirado pei cavei. Come no ghe fussi bastanza scelta più vizin, anca lassando fora el solito Antonio…

    P.S.: Kočevje xe posto sai cocolo (oltre che genmelado con comun mio). Fine otobre go in programa de andar su, che xe stagion de caccia al ghiro, che de lori xe come dir qua de noi vendemia – familie che se riunisci e tradizion e tuto. Interesa? Esclusa in partenza ogni visita a locali comparsi su quotidiani stranieri.

  323. aldo ha detto:

    Non ho ancora sentito l’UDI sullo spot di Yamamay. Questo non è uso del corpo della donna a scopi commerciali?

    http://www.youtube.com/watch?v=7nqwqnIFm_s&feature=related

    O se c’è Isabella Ferrari “no se pol”?

  324. aldo ha detto:

    Isabella Ferrari “A 15 anni (1979) ha vinto un concorso tenutosi in una discoteca: Miss Teenager. L’anno dopo viene contattata da Gianni Boncompagni per la trasmissione Sotto le stelle, il regista era presente nella giuria del concorso e lo stesso anno diventa il suo fidanzato ufficiale”.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Isabella_Ferrari

    Quando si sono fidanzati, lei aveva 16 anni e Gianni Boncompagni 48: la passione non ha età, come ha detto oggi in un’intervista a Repubblica una ventenne modella montenegrina, fidanzata di Silvio a 18.

  325. Istriano 54 ha detto:

    MA CAVOLO STA CAZZO DE DISCUSSION SULL’UDI NO FINISCI PROPRIO MAI!!!!! ma ricordemose che de l’UDI, l’ANPI, CGIL, tutte organizzazioni de veterocomunisti no ghe frega un cazzi a nissun (anche se i cerca in tutte le maniere de far interessar la gente) ma ve rendè conto che in giro xe un mucio de gente (done e omini) che no li c aga e pensa (giustamente) a scopare e a divertirsi. La vita è una sola, ricordemose….. lo sa anche Dalemix che vbeleggia tranquillo col suo 18 metri e i compagni che ghe lavora pel suo cul alle feste de l’Unità (pardon PDS, DS, PD doman PIPI’ ….. d i v e r t i r s e è un must e per resto la vita è già dura e se ghe meti anche quelle zitellone de l’UDI!!!!

  326. giampaolo lonzar ha detto:

    332 ufo – se dovemo rispettar el bi/trilinguismo allora Villaco/Beljak = Villac
    Kocevje=Gottschee – Trebnje =Treffen

  327. giampaolo lonzar ha detto:

    324 Esther P. Grz per il commento . In ogni caso non e’ il concetto che un cognome cambia la persona, con il quale sono d’accordo.
    Ma se tutti riprendessero il proprio cognome
    cambia l’identita’ di una regione e anche la valenza politica.. Questo lo ha evidenziato bene P.Parovel nel suo libro “L’identita’ cancellata”, credo che saremo ben oltre le 100.000 persone .

  328. dimaco il discolo ha detto:

    istriano54 xe molto meio CL?

  329. capitan alcol ha detto:

    ufo la caccia al ghiro xe una brutalità.
    Come se fa a cacciar un indormenzado?

  330. dimaco il discolo ha detto:

    facile capitano te ghe va vicin pian.

  331. Istriano54 ha detto:

    dimaco il discolo
    No, ma almeno i sta sulle sue e no i rompi i cosiddetti come Bersani, Bindi, Dalemix che i pretendi de gaver la ragion e de eser diversi (diversi de fregar come gli altri (forse di più ma soprattutto de no eser stadi toccati per scelta dalla magistratutanegli anni NOVANTA (come ghe xe successo agli altri) perchè altrimenti cosa sarebbe venuto fuori!!!! e lo vedemo adeso ….ma soprattutto i la devi smeter de fregar le “giovani menti che poi appena le se sveia i li manda a cagar ( vedi i operai che no i se iscrivi più alla CGIL e ghe se resta solo i pensionati)BASTA PORTAR IN PIAZZA GLI STUDENTI, PER VEDER SE LA GENTE XE CONVINTA DE LORI CHE I FASI LE MANIFESTAZIONI IL SABATO O LA DOLENICA E POI VEDEMO QUANTI CHE I GHE VA!!!! poveretti!!!! DIFFIDIAMO DI QUELLI CHE SI RITENGONO I MIGLIORI E GLI ALTRI ………… Siamo tanti, pecchiamo e gustiamo buone cose e ci piace così!!!!!

  332. chinaski ha detto:

    @aldo

    immagino che ester pacor ti rispondera’, se ne avra’ voglia.

    pero’ io ti ripeto per l’ennesima volta che il problema con berlusconi non e’ il fatto che abbia una fidanzata diciottenne, e nemmeno che vada a puttane. il problema e’ che berlusconi ha trasformato questi suoi comportamenti privati in ideologia, e a cascata in rapporti di potere reali. se, come diceva maja, il nostro parlamento non e’ in grado di legiferare a favore di una parita’ reale tra uomini e donne, questo dipende anche dal fatto che i rapporti tra uomini e donne, in questo paese, sono strutturati sulla falsariga delle fantasie masturbatorie del presidente del consiglio. intendiamoci, berlusconi non ha inventato niente, non e’ che prima di berlusconi le donne se la passassero benissimo. pero’ erano stati fatti dei progressi: riforma del diritto di famiglia, istituzione dei consultori, legge sull’ aborto, trasformazione dello stupro da reato contro la morale a reato contro la persona, l’ accesso delle donne alla magistratura (nel ’56!!!), ecc. ecc.. negli ultimi anni pero’ si sono fatti enormi passi indietro, non sul piano formale (non sarebbe possibile), bensi’ su quello sostanziale. e questo mentre in altri paesi (vedi la spagna) invece si continuava ad andare avati. non vedere il nesso tra questo arretramento e la falsa idea di liberta’ rappresentata dal bunga bunga di stato, secondo me e’ un errore di prospettiva madornale.

    «…Io parlo della locura, René, la locura! La pazzia, che cazzo, René… La cerveza! la tradizione (o ‘merda’, come la chiami tu), ma con una bella spruzzata di pazzia. Il peggior conservatorismo… che però si tinge di simpatia, di colore, di paillettes. In una parola: Platinette! Perché Platinette, hai capito, ci assolve da tutti i nostri mali, da tutte le nostre malefatte… ‘Sono cattolico, ma sono giovane e vitale perché mi divertono le minchiate del sabato sera!’ È vero o no? Ci fa sentire la coscienza a posto, Platinette. Questa è l’Italia del futuro: un paese di musichette… mentre fuori c’è la morte! È questo che devi fare tu: ‘Occhi del cuore’, sì, ma… Con le sue pappardelle, con le sue tirate contro la droga, contro l’aborto… ma con una strana, colorata, luccicante… frociaggine! Smaliziata e allegra come una cazzo di lambada! È la locura, René, è la cazzo di locura! Se l’acchiappi, hai vinto.»

    http://www.youtube.com/watch?v=ZIkgAkJftAE

    e adesso ti dico cosa penso del manifesto del pd. secondo me quel manifesto fa cagare. veramente non so quali esperti di comunicazione abbia raccattato il pd, per produrre un simile sgorbio. anche qui: il problema non e’ nel fatto che ci sia una ragazza in minigonna. il problema e’ che tutto, in quel manifesto, ripropone un’ estetica stereotipata, quella della pubblicita’ scadente che intasa la tv e i tabloid. la locura, per farla breve. lo capisci anche tu che un nudo (nudo!) di tina modotti comunica un messaggio completamente diverso. detto questo, secondo me l’udi ha sbagliato a porre la questione in termini di ricorsi legali. quel tipo di rappresentazione stereotipata non si combatte a colpi di carta bollata, ma proponendo mille rappresentazioni alternative. lo so che in regime di monopolio dell’ informazione e’ difficile, ma e’ l’ unica strada percorribile per sfuggire alla trappola rappresentata dalla (falsa) contrapposizione moralisti vs libertari.

  333. Jasna ha detto:

    Grazie chinaski per essere stato tu a proporre la spiegazione del perché quel manifesto del PD era inaccettabile. L’avessi fatto io, istriano mi avrebbe dato della vecchia zitella, e questa discussione è già abbastanza fuori tema.

    A chi diceva che a Trieste è pieno di uomini in cravatta e di donne che si tengono la gonna vorrei ricordare che a Barcola ci sono tanti ragazzi piacenti seminudi, e allora perché non mettere quelli? E magari una donna completamente vestita con la sciarpa che sventola? Immaginate due manifesti così accostati, tutti noterebbero il contrasto del trattamento per l’uomo e la donna. Che tipo di vento sarebbe cambiato esattamente? Quel manifesto è la prova che nel PD c’è ancora tanto lavoro da fare, perché tanta gente ai piani alti ha le idee veramente confuse.

    PS: è poi venuto fuori che la foto non è nemmeno autentica, o meglio fatta per l’occasione, ma è stata acquistata da un database.

  334. dimaco il discolo ha detto:

    ma la minigonna non era uno dei cavalli di battaglia della libertà femminile? per cui riproporre una minigonna in un manifesto politico non mi sembra che debba dare scandalo. Anzi lo trovo piuttosto sottile.

  335. chinaski ha detto:

    tranquilla jasna, probabilmente adesso istriano54 mi dara’ del frocio, o del radical chic, o del veterocomunista, o chissa’ che altro. lo metto nel conto.

  336. Jasna ha detto:

    E’ vero dimaco, ma ti sembra il momento? Voglio dire, sempre più gente prende coscienza del problema della rappresentazione del corpo femminile e il PD mette un paio di gambe? Poteva almeno mettere una donna a figura intera, perché chi cerca di cambiare la rappresentazione della donna nei media batte da anni sull’effetto negativo della rappresentazione di singole parti: un culo, le tette, le gambe, le gambe e il culo… insomma la faccia alla fine non c’è mai. Anche se ci siamo tutti abituati a questo tipo di immagine, se tu leggi i blog di pubblicitari ed esperti di comunicazione loro ti smontano pezzo per pezzo il messaggio e ti rendi conto che se te l’avessero messo davanti 30 anni fa quando non eri abituato (ma già negli anni 80 non mi ricordo fossimo a questi livelli) avresti colto il messaggio, perché ti sarebbe stato più evidente in quanto nuovo.

  337. dimaco il discolo ha detto:

    questo è il modo di comunicare odierno. Non smetterò mai di dire che la colpa di questo atteggiamento è proprio di quel movimento che queste cose le voleva impedire. non dire che non è vero, perchè è sotto gli occhi di tutti. come ho già detto il femminismo o almeno parte di esso è diventato una caricatura di se stesso. una dimostrazione è l’articolo su cui verte questa discussione. oppure nessuno si sogna di protestare se una va in tv mezza nuda .

  338. Jasna ha detto:

    Dimaco forse non ti rendi conto che stai spostando la discussione sulla dicotomia mogli o puttane.

  339. chinaski ha detto:

    dimaco, ma sei capace di leggere un’immagine? e ti rendi conto che quando dici “questo e’ il modo di comunicare oggi”, senza volerlo, sveli esattamente il nocciolo del problema, e cioe’ che c’e’ *un solo modo di comunicare*?

  340. capitan alcol ha detto:

    dimaco quel manifesto non stimola una cavolo di risposta neurale in chi lo guarda.
    Erano molto meglio le campagne pubblicitarie di Benetton degli anni 90.

  341. dimaco il discolo ha detto:

    no. non riportare cose che non ho detto. io ho scritto che il movimento che doveva salvaguardare la dignità della donna non ha agito per tempo per impedire la mercificazione della donna. doveva farlo quando hanno cominciato d apparire in tv i vari programmi spazzatura dove la donna veniva proposta come un pezzo di carne senza cervello(lory del santo in drive in per esempio) allora bisognava agire e non oggi quando il messaggio dettato dalla tv spazzatura è diventato quotidianità.

  342. Jasna ha detto:

    Io non faccio parte di nessun gruppo femminista ma credo di avere il diritto di protestare per lo stato di cose indifferentemente da cosa hanno fatto o no le associazioni femministe quando non ero nata o portavo il pannolino. Inoltre non posso verificare se quello che dici è vero, ovvero se le femministe degli anni di Drive In (non so in che anni lo facevano) protestassero o no. Ma voglio dire, anche il PD fa cazzate e lo voto lo stesso, perché cmq l’idea di base è buona. Allo stesso modo i gruppi femministi non sono immuni da errori, ma mi sento di supportarli perché per me quello che fanno è importante.

  343. chinaski ha detto:

    @dimaco

    prima di fare paragoni impropri con gli anni sessanta, ti consiglio di ascoltare questa canzone di nina simone (I ain’t got no… I’ve got life)

    http://www.youtube.com/watch?v=GUcXI2BIUOQ

    l’ inglese lo capisci bene, quindi ascolta le parole, il tono della voce, e guarda il viso, l’ espressione, la mimica, e dimmi tu se hanno qualcosa a che fare con drive in, le veline, e tutto il resto.

  344. maja ha detto:

    vabbe’, chinaski, ma capisci che se l’unico maschio a parlare di parità qua dentro sei tu (e pochi altri), la discussione non ha molto senso.
    anzi, direi che la cosa è abbastanza triste.

    (tutti democratici e progressisti quando si tratta di puttane, ma se si parla di lavare i piatti – zac! – spariscono più velocemente dei neutrini.)

  345. giampaolo lonzar ha detto:

    355 Maja : Complimenti !!! il commento tra parentesi vale una nomination ! Il più bello c di tutti 354 !!!! Brava !

  346. dimaco il discolo ha detto:

    chinasky se non leggi bene non è colpa mia. parlavo della tv spazzatura degli anni 80.

  347. chinaski ha detto:

    dimaco, ho letto benissimo. tu hai detto che la tv spazzatura degli anni ottanta e’ figlia della liberazione sessuale degli anni sessanta/settanta. e io ti dico che e’ vero l’ opposto. negli anni ottanta c’e’ stato un riflusso, un ritorno al bigottismo. bigottismo che pero’, per presentarsi “giovane” e “al passo coi tempi”, si e’ dato una verniciata di finta “trasgressione”. a dire il vero questa inversione era cominciata sottotraccia gia’ prima, all’ inizio degli anni settanta, anche se l’ unico ad accorgersene era stato pasolini.

  348. dimaco il discolo ha detto:

    io ho scritto che il movimento femminista non ha fatto nulla per arginare il fenomeno della tv spazzatura che mercificava le donne. Non ho scritto da nessuna parte che la tv degli anni ottanta è figlia della liberazione sessuale. ora le femminsite, avendo bucato clamorosamente i tempi, ercano di riportare ordine. Ma ormai è troppo tardi, il messaggio sbagliato è passato e ora è difficile estrirparlo, anche perchè le nuove gnereazioni ne sono quasi impregnate.

  349. chinaski ha detto:

    @dimaco

    commento n.27 “bah mmi penso che queste che le se lamenta della “lesa dignità femminile” xe le stese che in data 8 marzo le va a sbavar sui perizomi a qualche spogliarelo maschil.e certe le va anche oltre”

    commento n. 166: “Guarda che è stata
    l’estremizzazione del femminismo a creare le varie terry de nicolo.”

    commento n. 203 “Io sono ontrario a quelle donne che con la scusa di essere libere ed emancipate portano la figlia ai casting e le dicono: se te lo chiedono sii carina col produttore. oppure sono contrario a quelle madri che dopano le figlie perfarle arrivare sempre prime. Anche questa è una conseguenza di un femminismo senza controllo e girato a proprio uso e consumo in base alle convenienze del momento.”

  350. aldo ha detto:

    @342

    chinaski, prendi il solito abbaglio: Berlusconi non è la causa, ma l’effetto di una trasformazione socio-economica che ha allargato il valore di scambio a rapporti personali che prima erano regolati dal valore d’uso (la famiglia tradizionale senza divorzio). Tra questi rapporti personali ci sono le convivenze, i matrimoni e i divorzi, sempre più funzionanti con logiche di valore di scambio e, molto spesso, con logiche predatorie. Invece, si guarda l’accessorio – la prostituzione – voltandosi dall’altra parte sulla realtà sempre più mercificata dell’istituzione familiare, eretta a totem dai nuovi benpensanti.

    Il manifesto del PD non è rivolto agli intellettuali chic: è nazional-popolare. So che il nazional-popolare ti fa cagare e quindi anche quel manifesto ti fa cagare. Con te fa cagare altri quattro gatti, ma mi sembra molto efficace a livello di comunicazione per i comuni cittadini.

    Insisti sulla “falsa” contrapposizione tra moralisti e libertari. Per i due milioni di cambogiani, epurati dall’integerrimo Pol Pot che voleva eliminare i vizi borghesi, quella contrapposizione non era tanto falsa, visto che avrebbe loro permesso di restare vivi.
    Falsa mi sembra la tua sottovalutazione dei massacri compiuti nella storia dal terrore applicato dai moralisti, strumentalizzando varie religioni e ideologie. Per me il libertarismo è il punto di partenza, l’eguaglianza sociale il punto di arrivo.

  351. chinaski ha detto:

    @maja#355

    se non ci fosse nessuno pero’ sarebbe peggio.

  352. maja ha detto:

    chinaski

    ma tu stai sempre dalla parte delle categorie svantaggiate. non vale.
    (dai, che è solo un complimento. non è grave.)

  353. chinaski ha detto:

    aldo, scusa se te lo dico, ma non hai capito un cazzo. quando non sai cosa dire, tiri fuori pol pot o i radical chic. continui a confondere la prostituzione comune (che e’ sempre esistita) con il sistema di potere e di relazioni sociali costruito in questi vent’anni da berlusconi. Inoltre ribadisco che la dicotomia moralisti vs libertari, nei termini in cui la presenti tu e in cui viene presentata oggi in italia, e’ falsa. e’ falsa perche’ in questa dicotomia si indica come massima espressione di liberta’ la liberta’ di ottenere dai potenti *privilegi* politici e sociali attraverso la prostituzione (fisica o intellettuale). invece certe cose dovrebbero essere *diritti*.
    infine: se vogliamo parlare di efficacia della comunicazione, il manifesto del pd non comunica un cazzo di niente. quale sarebbe il messaggio? “siamo sbarazzini/e, siamo allegri/e, ci piace tanto divertirci”. so what? e perche’ allora non hanno messo la foto di una bassista anarco-punk, con la cresta viola, la minigonna e gli anfibi?

  354. capitan alcol ha detto:

    maja gli altri sono impegnati a seguire le trasmissioni sui grandi chef. 😉

  355. maja ha detto:

    capitan, me par giusto. i grandi chef i piati no li lava.

  356. capitan alcol ha detto:

    Se vi dicessi che oramai il messaggio che passa sulle tv italiane è che Berlusconi è come Pasolini ?

    http://tv.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/sgarbi-da-formigli-bindi-fascista-premier-come-pasolini/77166?video=&ref=HRESS-2

  357. chinaski ha detto:

    capitano, mi ricordo il ’75. avevo cinque anni. nel cortile del condominio un altro bambino, ripetendo evidentemente quel che aveva sentito in casa, aveva detto che finalmente pasolini aveva avuto quel che meritava, perche’ era un finocchio. a cena ho chiesto a mio papa’ che cos’e’ un finocchio e perche’ merita di morire. mio papa’ mi ha spiegato che cos’e’ un finocchio e perche’ *non* merita di morire. poi mi ha detto che se mi avesse sentito usare anche solo una volta quella parola sarebbero stati guai seri. ecco, non so perche’ mi e’ tornata in mente questa cosa.

  358. Luigi (veneziano) ha detto:

    Negli anni ’70, ricordo che molte delle mie amiche – ovviamente femministe, giacché all’epoca era obbligatorio (in senso buono!) – non si bucavano i lobi delle orecchie, perché si trattava di una “schiavitù imposta”. Evidente retaggio mentale di un’epoca ancora anteriore (penso alle mie nonne dei primi del ‘900), quando il giorno del battesimo si infilavano gli orecchini a tutte le bimbe, volenti o nolenti. Credo che questo abbia a che fare con pratiche apotropaiche precristiane, ma non divaghiamo.

    Erano vietati i profumi, tranne quel patchouli che ammorbava l’aria, ma non potevi dirlo altrimenti eri un maschilista. Il tacco alto non era nemmeno ipotizzabile, così come la minigonna anni ’60 era vista molto male: ricordo gran gonne a fiori e jeansjeansjeans. Il trucco? Ni. Alcune mie amiche non si depilavano per motivi politici.

    Quando conobbi la mia attuale moglie – e siamo nel 1982 – indossava una tuta da lavoro in tela genovese: eravamo fuori dall’università ed io avevo un maglione rosso con le toppe, ero senza camicia ma con delle braghe di velluto a coste grosse e le polacchine ai piedi: ogni tanto ridiamo pensando ai nostri canoni estetici d’abbigliamento dell’epoca. Agli esami andavo in cravatta, e mi dava un fastidio dell’anima: mi ricordava le foto di ragioneria degli anni ’50 di mio padre: miseria nera, ma giacchetta e cravatta d’obbligo.

    La tuta era ancora un capo d’abbigliamento abbastanza gettonato agli inizi degli anni ’80, anche se si era all’inizio del cosiddetto riflusso (l’edonismo reaganiano, per cui alcuni miei amici si sentivano come “traditi”: i fratelli maggiori avevano fatto un casino della madonna, noi invece poca roba).

    Molte altre pratiche oggi normalissime erano streng verboten in quegli anni, e di fatto la liberazione sessuale procedeva con la contemporanea creazione di una serie di altre regole, di per sé non tanto meno castranti.

    Comunque sia, a spizzichi, bocconi, spintoni, giravolte and so on, anche l’Italia ha fatto una certa strada. Quando mai negli anni ’70 si eleggevano politici dichiaratamente gay, magari nel sud Italia? Bene o male, adesso solo un coglione può pensare di impostare una propaganda antivendoliana eminentemente sul fatto che lui sia omosessuale, e comunque sia s’è dimostrato che il macho gallo italico uno come Vendola se lo può anche votare.

    Allo stesso modo, io veramente ricordo con fatica quante erano le coppie di fatto, in quegli anni. Di certo, oggi una buona parte dei genitori dei bimbi dell’asilo di mia figlia non sono sposati.

    Ai tempi che furono, mio padre dava sempre una mano in casa, ma era un’assoluta mosca bianca, e d’altro canto non lo ricordo in giro per supermercati da solo o magari con i figli. Non ho mai visto una sua foto mentre spingeva la carrozzina da solo, ieri sono andato a dare il cambio a mia moglie al parco giochi alle 18:00, ed ho notato più di qualche papà impegnato a rincorrere il pargolo.

    Quando mio fratello decise nel 1983 di convivere con l’allora sua morosa (dopo qualche anno si sono sposati e stanno ancora insieme), i miei genitori c’hanno fatto una malattia. Adesso le mie due nipoti (figlie di questo fratello) convivono entrambe, senza che nessuno abbia mai fiatato né in famiglia né fuori!

    Io credo quindi che la società italiana abbia fatto un salto enorme, in questi quarant’anni. Per meglio dire: almeno una parte della società italiana questo salto l’ha fatto. Clamoroso che ancora non lo si registri a livello politico, e clamoroso pensare che in certune società europee non è la sinistra, ma il pensiero liberale ad aver proposto tutte quelle misure – appunto – liberali che oggi da noi ancora non esistono o se esistono vengono applicate a spizzichi e bocconi.

    La generazione di mio figlio – diciassettenne – mi pare che la veda ancor più in maniera “free”. Cioè a dire: il rifiuto radicale di molti adolescenti verso la politica, s’accompagna spesso (per quel che sento io) a delle idee molto radicali rispetto a cose ancora tabu: eutanasia, parità uomo/donna, legalizzazione delle droghe eccetera eccetera.

    Ripeto il mio incipit: io non la vedo così nera.

    L.

  359. chinaski ha detto:

    luigi, i “bei tempi” non ci sono mai stati. ma se oggi fosse tutto idilliaco come dici tu, non si spiegherebbe l’ altissimo numero di donne uccise da mariti o conviventi (italiani, mica solo pakistani) in seguito a crisi di gelosia, le aggressioni omofobe (ne abbiamo parlato per piu’ di 500 commenti un mese fa), l’ alta disoccupazione femminile, il valore medio decisamente piu’ basso degli stipendi delle donne, il bassissimo numero di donne in parlamento, e, last but not the least, le discussioni kilometriche su un blog considerato a torto o a ragione di orientamento laico/progressista, in una citta’ considerata a torto o a ragione tra le piu’ laiche d’italia.

  360. aldo ha detto:

    @364

    chinaski, i tuoi comportamenti (abbaiare scompostamente a tutti i maschi che non sono d’accordo con te e scodinzolare a tutte le femmine, qualsiasi cosa dicano)appartengono più all’etologia che alla retorica, nella quale comunque eccelli nel ripetere come un papagallo tutti i luoghi comuni del politically correct, ai quali fai accanitamente la guardia, ma dai quali è sconsigliabile che ti allontani verso territori sconosciuti.

    Infatti, dopo esserti impancato a interprete di De Andrè senza saperne niente e prendendo una ridicola cantonata, adesso ti improvvisi anche esperto di comunicazione, quando si vede lontano un miglio che di marketing communication ne sai ancora meno che di De Andrè, anche perchè, di quel manifesto del PD, Ester Pacor aveva già spiegato il concept della copy strategy, che non c’entra nulla con le stupidaggini che hai infilato tu. Studiati almeno le basi di marketing communication e po ne riparliamo. La tua sete di potere (intellettuale) è sterminata, ma il tuo frigorifero è vuotino.

  361. Mauricets ha detto:

    ad ogni modo resto contrario alla prostituzione di stato, come a quella dello sfruttamento da papponi. sono uguali moralmente ed eticamente. con una aggravante per quella statale: legalizza lo sfruttamento. viceversa non mi scandalizza, ne trovo degradante le libera scelta di una donna di fare quel che vuole del suo corpo a casa sua.

  362. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ chinaski

    Mai detto che i tempi sono “idilliaci”. Ma anche un orbo di entrambi gli occhi deve rilevare le differenze abissali: negli anni ’50 la “Dama Bianca” di Coppi veniva arrestata per il reato di adulterio; fino al 1975 il codice civile prevedeva la non parità fra uomo e donna (diritto di famiglia); sempre in quegli anni non si poteva divorziare e non esisteva l’aborto.

    Non stiamo parlando di cose di un’altra era geologica: io ho 48 anni e le ricordo tutte (tranne Coppi, of course)!

    L.

  363. chinaski ha detto:

    aldo, ti rispondo per punti

    1) in “bocca di rosa” i versi dicono:

    c’è chi l’amore lo fa per noia,
    chi se lo sceglie per professione
    bocca di rosa ne l’uno, ne l’altro
    lei lo faceva per passione.

    nella canzone, bocca di rosa l’amore lo fa per passione, e non per professione. questa e’ una costante nelle canzoni di de andre’ che parlano di prostitute (come la canzone di marinella, o nancy, che in realta’ e’ una cover di cohen). quel che fa de andre’ e’ liberare quelle donne dallo stigma sociale che c’e’ sulle prostitute, e farle uscire fuori come persone. di piu’: de andre’ mostra come il fatto di essere prostitute, reiette della societa’, permetta loro di far esplodere le contraddizioni della morale borghese. adesso tu e altri avete tirato in ballo bocca di rosa a proposito dei bordelli di komen e trebnje, e tempo fa a proposito delle serate di arcore. la differenza e’ enorme, perche’ in realta’ tu non vuoi far esplodere nessuna contraddizione nella morale borghese. tu vuoi semplicemente che le prostitute siano confinate in un comodo (per te) bordello. io invece la penso cosi’: non ho niente contro i bordelli, ma ho invece molto da ridire sull’ idea che le prostitute debbano essere confinate nei bordelli. io penso che le prostitute debbano avere la liberta’ di prostituirsi dove gli pare. inoltre, visto che io sono dalla parte dei lavoratori, io penso che le prostitute (che sono lavoratrici) dovrebbero per lo meno essere consultate quando si legifera sull’ argomento.

    2) sul manifesto del pd, ripeto quel che ho gia’ scritto: quel manifesto non comunica nulla, se non la volonta’ di uniformarsi a un’ estetica stereotipata (tra l’ altro: quel quel manifesto sta alla foto di marilyn come i pooh stanno ai beatles). un partito di sinistra (ma il pd e’ di sinistra?) dovrebbe creare delle rotture nel linguaggio, non uniformarsi al linguaggio dominante. quando la sinistra aveva qualcosa da dire, era in grado di produrre un’ iconografia potente (vedi ad esempio questo manifesto: http://www.libertaria.it/imgs/46_47.jpg ). ovviamente nessuno dice che quell’ iconografia possa essere riproposta oggi, perche’ sarebbe completamente fuori contesto. ma se la sinistra non e’ in grado di produrre oggi un’ iconografia altrettanto potente, significa che forse sotto c’e’ un vuoto di contenuti che dovrebbe cominciare a preoccupare (eufemismo).

    3) dopo avermi accusato di polpottismo e di radicalchicchismo, ora mi accusi di politicallycorrectismo. io pero’ adesso ti chiedo dov’eri, tu che sei tanto libertario, quando su queste pagine c’era chi invocava le cannonate contro i profughi tunisini, o chi diceva che i gay non devono baciarsi in pubblico, oppure chi buttava merda sugli operai in sciopero, ecc. ecc.

  364. chinaski ha detto:

    @luigi

    certo, pero’ quelle cose che dici tu sono state ottenute dai movimenti di opinione nati negli anni settanta (che non sono stati solo anni di piombo). successivamente c’e’ stata una battuta d’arresto. pensa alla demenziale legge sulla procreazione assistita. comunque hai ragione quando dici che la societa’ su certi temi e’ piu’ avanti della classe politica.

  365. chinaski ha detto:

    ah si, aldo, mi ero dimenticato di risponderti su questo punto:

    “chinaski, i tuoi comportamenti (abbaiare scompostamente a tutti i maschi che non sono d’accordo con te e scodinzolare a tutte le femmine, qualsiasi cosa dicano)appartengono più all’etologia che alla retorica”

    mi sento un idiota a dover rispondere a una roba del genere, ma se vuoi posso linkarti dei thread in cui ho discusso (molto) duramente per ore con fiora, a proposito di immigrati, cie e libia, oppure con la friulanista marisa a proposito di identitarismo. con maja mi trovo (quasi) sempre d’accordo, e mi e’ anche simpatica. anche fiora mi e’ simpatica, nonostante su molte cose non andiamo d’accordo. con marisa invece ci stiamo (non tanto) cordialmente sulle scatole. con katja e jasna ho avuto qualche scambio di battute, e mi sono simpatiche.

    l’aggressivita’ tra noi maschi nelle discussioni invece e’ una costante, e non mi pare che tu ne sia esente.

    infine la tua ultima affermazione: “La tua sete di potere (intellettuale) è sterminata, ma il tuo frigorifero è vuotino” e’ veramente insulsa, e quindi faccio finta che tu non l’ abbia scritta.

  366. aldo ha detto:

    @374

    1)su “Bocca di rosa” vedo con piacere che convergi sul “prostituta che lo fa per passione…”. Vedo con altrettanto piacere che convergi sulla necessità di dare alle prostitute il diritto di esercitare la professione dove vogliono e quindi anche nei bordelli (io non ho mai detto solo nei bordelli, ma che, nei paesi dove si può, quasi tutte preferiscono posti sicuri e tutelati ai pericoli delle strade e degli appartamenti, con relativi problemi con i condomini)e quindi siamo d’accordo.

    2)ma di cosa parli? Il PD è composto per metà da ex democristiani, non si considera neppure socialista e neanche socialdemocratico o laburista, ma solo “democratico” e dovrebbe creare rotture nel linguaggio dominante e nell’estetica stereotipata? Vanneggi? L’immagine “art” di una ragazza che si tiene la gonna, veicola molto bene la copy strategy dello slogan “Cambia il vento” che vuole far passare il concept di un cambio di orientamento degli elettori, dal PDL al PD, dimostrato dalle ultime elezioni e dai sondaggi. Se vuoi fare la critica al PD, facciamola, ma quel manifesto mi sembra molto coerente ed efficace, in relazione alla politica del PD.

    3)dov’ero? Sarò stato a Barcola, in discoteca o a farmi uno spriz con qualche squinzia, ma d’ora in avanti terrò un’agenda per potermi giustificare di fronte al politburo

  367. aldo ha detto:

    @376

    Dopo la prima risposta, avevo perso la speranza che mi rispondessi seriamente e anche un po’sulla difensiva…adesso devo abbandonare il fronte del web e spostarmi nella zona apolide attorno a piazza Unità, quella che sarà riservata solo ai “grandi eventi di alto profilo” (sic!)

  368. chinaski ha detto:

    1) aldo, non svicolare. il punto di vista di de andre’ quando scriveva bocca di rosa, non era quello del cliente soddisfatto del servizio ricevuto. il suo punto di vista era quello di un anarchico che vedeva nella prostituta innanzitutto una persona, e poi una mina inserita nelle crepe del perbenismo borghese. per questo non regge il paragone ad esempio con terry de nicolo. terry de nicolo fa la lotta di classe, ma la fa dalla parte dei padroni.

    2) io sto molto piu’ a sinistra del pd, e le mie critiche al pd sono molto piu’ radicali delle tue. cio’ non toglie che il pd si proponga come alternativa al pdl, e che quindi dovrebbe marcare una rottura nel linguaggio, oltre che nella proposta politica.

    3) no, sai cos’e’, e’ che certi argomenti e’ meglio non toccarli, se si vuole essere nazionalpopolari. tu ovviamente hai tutto il diritto di disinteressartene, ci mancherebbe, pero’ poi non venire a fare la predica agli altri perche’ non sono abbastanza libertari per i tuoi gusti.

  369. chinaski ha detto:

    @378
    bah, guarda, io in questa discussione mi sono messo in gioco. tu no.

  370. Mauricets ha detto:

    per 380chinaski potremmo allora asserire che prostituirsi ed essere sfruttati, sia dallo stato che dal privato, è l’unico problema. come lo è per tutti i lavori.

  371. chinaski ha detto:

    @maurice

    certo. infatti quando si parla di bordelli, bisognerebbe parlare anche di orari di lavoro, salari, ferie, permessi per maternita’, e di tutte queste cose che non sono molto eccitanti per il cliente. non mi risulta che di queste cose si parlasse nell’ articolo del piccolo. inoltre, come per le aziende tipo coop, esselunga, ma anche apple, amazon, ecc. ecc. ecc., e’ sempre necessario demistificare l’ ideologia che nasconde la realta’ dei rapporti di lavoro.

  372. maja ha detto:

    chinaski

    mi spieghi in parole semplici dove vuole arrivare aldo?

    a me sembra chiaro solo il fatto che vuole far apparire te come un finto intellettuale un po’ moralista e anche un po’ scemo.

    sarà perchè sono mestruata, ma proprio non riesco a capire perchè si incazza così tanto.

  373. chinaski ha detto:

    maja

    me lo sono chiesto anch’io, e non ho trovato una risposta, se non nel fatto che si tratta di uno sport molto diffuso di questi tempi. intendo dire quello di far apparire l’ interlocutore “come un finto intellettuale un po’ moralista e anche un po’ scemo”. quindi secondo me si tratta di conformismo, travestito da liberopensierismo.

    comunque diciamo che non ci perdero’ il sonno, per questo.

  374. ufo ha detto:

    Appunto a parte: dopo quasi quettrocento commenti ho alzato gli occhi e riletto il titolo del post. “Pubblicità gratuita” c’è scritto – ma siamo sicuri? Specialmente per le più improbabili delle destinazioni proposte, e visto anche la testata su cui è uscito l’articolo…

  375. ester pacor ha detto:

    ragazze e ragazzi!
    uscito oggi su “Segnalazioni” a pag. 41 in “società” titolo: “Turismo sessuale” non censurato!
    Ma hanno aggiunto una nota siglata a.b. (sarà la mia amica Arianna Boria!?). Ecco il testo: “il turismo sessuale transfrontaliero è un fenomeno reale, concreto e in forte espansione. Quanto basta per farne un fatto degno di essere raccontato ai nostri lettori, senz’altro (quasi) tutti in grado di discernere un articolo di cronaca da una pubblicità. Al Piccolo non abbiamo l’ abitudine di nascondere le notizie, neanche quelle più scomode o delicate. Meglio forse girare la testa dall’ altra parte?”.
    Lo commento, “xe pezo il tacon del buso!” cara Arianna! Che la prostituzione ci sia, lo sappiamo tutti/e, nelle nostre strade, nelle case (anche in quelle aperte…), ma non ho visto finora raccontare e mostrare chi va a cercare e a pagare la prostituta/o sulle pagine del nostro quotidiano … Sarei tra i pochi, forse la sola, non in grado di “discernere” il termine pubblicità da quello -più raffinato!- informazione o meglio formazione!
    Ma quella è solo pubblicità gratuita! nomi di case, località, tipologia di prestazioni e loro prezzi…cosa sono?!e dire che ci vanno tutti i “bomber’s” della Triestina calcio non è suggerire voglie d’ imitazione!? anche x i minori che leggono anche loro e anche in classe il giornale!
    Ma libertà di prostituzione, libertà d’ informazione è sempre libertà! W la libertà!

    Grande esempio d’ informazione!
    E pensare che una badante x chiedere lavoro e x, di solito, lavare culi deve pagare la sua pubblicità alla Manzoni!

  376. ester pacor ha detto:

    dimenticavo di dirvi che abbiamo scritto all’ Ordine dei Giornalisti del FVG x sottoporre il caso!
    chissà che diranno?!

  377. Jasna ha detto:

    @387 Facci sapere Ester! A me interessa. Buon lavoro 🙂

  378. ufo ha detto:

    Al Piccolo non abbiamo l’ abitudine di nascondere le notizie, neanche quelle più scomode o delicate“. Mi è appena andato di traverso il pranzo. C’è un premio per la battuta dell’anno?

  379. ester pacor ha detto:

    super “ufo”! grande! è questo il bello della notizia!!!!!
    vado ad 1 incontro con donne dell’ ex Jugoslavia …. si parla di pratiche ed esperienze…pensate agli stupri, al traffico di minori e non….forse anche a il Piccolo interessa!!!!!

  380. ufo ha detto:

    Provate ad invitare il direttore? Magari colla scusa gli chiedete da dov’è che gli vengono certi articoli? Suppongo che un filo di pubblico imbarazzo potrebbe avere più peso che qualsiasi cosa possa venire dall’Ordine…

  381. capitan alcol ha detto:

    chinaski @374/2

    Árbol genealógico de la razón social “La Moralidad Capitalista, S.A.”

    http://pares.mcu.es/cartelesGC/servlets/visorServlet?cartel=1385

    E’ proprio vero che certe cose non cambiano mai. 😉

  382. aldo ha detto:

    @383

    maja, scegliersi un avversario (dialettico) è anche una manifestazione di stima. Non si perde un sacco di tempo a polemizzare con idee che ti lasciano indifferenti. E’ con le idee di chinaski su questi temi che sono in radicale disaccordo. Non ripeto il perchè altrimenti ricominciamo e possiamo puntare ai mille commenti.

  383. maja ha detto:

    aldo

    ho capito, grazie. tu abbai soltanto, non scodinzoli mai. peccato.

  384. Fiora ha detto:

    @390 ho riletto il suo testo e la risibile replica del Piccolo…sempre più piccolo e pure permaloso! come ho avuto modo di appurare in un privato scambio di mail con una delle penne…più spuntate della testata , esclusivamente per essermi permessa di stigmatizzare l’abuso del nomignolo ” Tex” puntualmente ripetuto,( giornalista quasi novello compagno di baretti di Roiano… )accanto al nome e cognome dell’imputato di assassinio con sevizie, tale Alessandro Cavalli.

  385. giuly ha detto:

    tuto sto casin x 1 casin? tuto normale?

    anche mi no me piasi tanto la minigona – preferiso i shorts xe + comodi

    cmq mi no voio la parità – voio la disparità – che i me verzi le porte i me ofri de bever e i me fazi regali – iero in svezia e là i te trata come un omo – quando son tornada go dovù farme una cura de ormoni

  386. Fiora ha detto:

    @396 bela ela! mi la penso uguale se xè per questo.
    Son donnista e no femminista, mi! 😉
    Ma come dito e stra dito penso che l’obiettivo della signora Pacor più che i casini Slo fussi la reclam a gratis che ghe fa el Bugiardelo … o no?!

  387. Fiora ha detto:

    pitosto, cara Guly, cossa disi zia Giulietta e l’amica Franca del Piccolo cussì spregiudicà?

  388. aldo ha detto:

    @398

    Fiora, vedo che non molli ma…su questo argomento la Giuly mi sembra sfuggente

  389. dimaco il discolo ha detto:

    io so solo che qui , o in altri blog, quando si espone una propria opinione in merito al ruolo della donna si viene sistematicamnte attaccati e definiti dei mostri maschilisti.

  390. capitan alcol ha detto:

    Se l’opinione può apparire tale mi pare ovvio.

  391. ester pacor ha detto:

    Fiora xchè dici la reclame a gratis?! mi ormai go quasi 60 e le prime putane in strada le go viste a Berlino ovest nel ’70 a Kurfursterdamm e quindi in pien centro, Quando Carla Corso e Pia Covre ga fato il loro comitato /fine anni ’80/ son andada a incontrarle a Pordenon e il movimento feminista xe ani che discuti … reclame a mi no me servi xchè chi me conosi sa…scrivo xchè me piaseria veder tanti altri che se pronuncia e discuti. Te son d’acordo, credo, che la risposta che i ga publicà no xe coreta?! e che son intervenuda in rappresentanza de tante xchè xe la prima volta che go leto publicità a gratis x aziende!

  392. aldo ha detto:

    @402

    Credo sia un equivoco. Visto il “combinato disposto” dei suoi interventi precedenti, chiaramente Fiora si diceva d’accordo con Giuly nel non essere femminista, ma d’accordo con voi dell’UDI nel denunciare la “reclam a gratis” al club Antonio di Comeno.

    Fiora, come promotore del comitato “Fiora for president”, lanciato nel thread sui “massaggi” cinesi, mi sono permesso di intervenire. Ho interpretato bene?

  393. ester pacor ha detto:

    non è questione di femminismo…si sa che la tratta delle prostitute passa da queste parti … e che sono tante le ragazze che non trovando altri mestieri si prostituiscono. Non tutte riescono a stare nei clan di vecchi paperoni e primi ministri, troppe ancora vengono sfruttate dai magnaccia e si vendono per pochi soldi come, pare, in Slovenia.

  394. cingolano ha detto:

    Non diciamo fesserie.

    Per TUTTE è una scelta. Solo quando vengono intervistate da media lacrimevoli e vergognosamente ingenui, recitano la parte delle schiavizzate e ingannate.
    TUTTE, specie dall’est, sanno cosa fanno e cosa vanno a fare quando partono (il 90% al loro paese fanno esattamente la stessa cosa, ma non alle cifre dell’Occidente)

  395. Fiora ha detto:

    ç403 Grazie Aldo. Esattamente così! Io stessa non avrei saputo chiarire meglio il mio pensiero di quanto l’abbia fatto tu!
    Eh l’ho sempre pensato io . Quando si è in sintonia sull’umorismo, come lo siamo tu ed io lo si è anche sugli argomenti seri! 😉

  396. Jasna ha detto:

    @cingolano

    Se vai a puttane e cerchi di convincerti che per tutte è una scelta dillo apertamente invece di fare disinformazione.

    “Io quelle “belle ragazze” le ho incontrate, ne ho incontrate a decine, di notte e di giorno, di nascosto dai loro magnaccia, le ho seguite da Garbagnate Milanese fino in Sicilia. Mi hanno raccontato sprazzi delle loro vite violate, strozzate, devastate. A “Stella” i suoi padroni avevano inciso sullo stomaco una parola: puttana. Era una bella ragazza con un difetto: rapita in Albania e trasportata in Italia, si rifiutava di andare sul marciapiede. Dopo un mese di stupri collettivi ad opera di magnaccia albanesi e soci italiani, le toccò piegarsi. Conobbe i marciapiedi del Piemonte, del Lazio, della Liguria, e chissà quanti altri. E’ solo allora – tre anni più tardi – che le incisero la sua professione sulla pancia: così, per gioco o per sfizio.

    Ai tempi era una bella ragazza, sì. Oggi è solo un rifiuto della società, non si innamorerà mai più, non diventerà mai madre e nonna”.

    http://www.repubblica.it/politica/2010/02/15/news/scrittrice_albanese-2292563/

  397. Fiora ha detto:

    @402 Cara Ester me dispiasi solo che no te gabi leto el mio ormai arcaico post, credo adirittura el n.1 de questo thread, dove me complimentavo con ti.
    poco mal .l’amico Aldo ga chiarì l’equivoco e comunque te rinnovo l’apprezzamento!

  398. cingolano ha detto:

    @ 407 Jasna

    Cazzate.
    TUTTE sanno esattamente cosa vanno a fare.
    Le UNICHE che sono in regime di schiavitù e prese con l’ignoranza sono le africane.

  399. Jasna ha detto:

    Dati, cingo, dati.

  400. cingolano ha detto:

    @ Jasna

    Vai alla fonte. Le statistiche sono frutto di cosa uno racconta – e tutte raccontano cazzate quando sono qui – , non di quello che realmente è. Si va alla fonte (da dove partono) e si capisce che tutto ciò che ti raccontano sono cazzate.

  401. Jasna ha detto:

    No, vai tu alla fonte, perché io ho letto molto sulla tratta.

  402. cingolano ha detto:

    Libere voi di credere. Libero io di non credere.

  403. Jasna ha detto:

    La volpe e l’uva.

  404. capitan alcol ha detto:

    Libero di nascere uomo e benestante?

  405. chinaski ha detto:

    e’ incredibile la sottovalutazione di fenomeni come quello della tratta di donne dai paesi dell’ est. ed e’ anche incredibile che si parli di liberta’ di prostituzione in termini astratti, senza prendere in considerazione la realta’ dei rapporti di lavoro in quel settore.

    p.s. jasna, avevo scritto che mi eri simpatica, adesso ti dico che penso che tu sia una tipa veramente tosta. la stessa cosa la penso di maja, ma lei lo sapeva gia’.

  406. Jasna ha detto:

    @china 🙂 ti ringrazio

  407. maja ha detto:

    (mi associo ai complimenti di chinaski, jasna.
    soprattutto per l’eleganza. non ti incazzi mai, tu.:))

  408. chinaski ha detto:

    jasna

    volevo dirlo, perche’ so che non dev’essere facile affrontare questi argomenti, quando il discorso dominante al riguardo e’ fatto di ammiccamenti e battute di facile effetto.

  409. dimaco ha detto:

    sono sicuro che la signora pacor insieme alle sue amiche del caffè saprà dare le stesse opinioni durissime su questi articoli:

    http://mondodonna.blogosfere.it/2007/01/turismo-sessuale-femminile-un-trend-in-crescita.html

    http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo480372.shtml

    questi signora mia li vede come pubblicità o soome un depliant turistico?

    per ora ne metto solo due ma se gradisce signora pacor, posso linkarle decine di notizie che contengono luoghi e alcuni anche dei tariffari.

  410. Jasna ha detto:

    @maja Grazie anche a te. Io mi incazzo e anche tanto, e se queste discussioni le facessimo live ti cascherebbe il palco sul mio livello di eleganza, anche perché sono abbastanza sboccata e purtroppo non riesco a controllarmi.

    Però quando scrivo mi sforzo di approfittare dei tempi più lenti dell’espressione per abbassare un po’ i toni, mi aiuta anche a fare uno sforzo per tenere in considerazione le idee di persone che la vedono molto diversamente da me, cosa che di solito faccio molta fatica a fare in quanto fondamentalmente sono intollerante.

    :* saluti a tutti, torno a far qualcosa

  411. maja ha detto:

    tutta colpa del testosterone, jasna:

    http://www.repubblica.it/scienze/2011/09/07/news/dita-21326115/

    (com’è il tuo anulare? il mio è leggermente più lungo dell’indice, ovviamente. ciao e buona giornata.)

  412. aldo ha detto:

    @422

    Ci sono paesi del mondo dove il turismo sessuale femminile esiste, ma è minoranza rispetto a quello maschile. In altri, invece, il turismo sessuale è quasi SOLO FEMMINILE. Quali? Giamaica, Bali, Capo Verde, tanto per cominciare. In Giamaica sono stato a Negril, a Bali a Kuta. La mia ragazza di allora guardava allibita le turiste di mezza età in giro con i ragazzini del posto. Di Capo Verde mi hanno raccontato la stessa cosa mie amiche che ci sono state. Sull’altrettanto noto turismo sessuale femminile ad Haiti ci hanno fatto anche un film che ho visto, Verso il Sud:

    http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=36047

    Poi c’è il turismo sessuale gay che ha visto chiunque sia stato, per esempio, in certe località della Thailandia o del Marocco.

    Io non ho niente contro il turismo sessuale, finchè si tratta di incontri e rapporti tra persone maggiorenni e consenzienti, perchè questi rapporti non proprio passionali tra persone di età diversa ci sono anche da noi, anche se avvengono per lo più di nascosto, e sono del tutto legittimi, a meno che non ci siano di mezzo minorenni e allora diventa un fatto penale.

    Ma, qualsiasi cosa se ne pensi, il turismo sessuale non è un fenomeno che riguarda i maschi etero, ma TUTTI gli orientamenti sessuali.

  413. aldo ha detto:

    Negare l’esistenza della tratta e della schiavizzazione di donne da parte della criminalità organizzata mi sembra una posizione ideologica che nega la realtà, esattamente come la posizione ideologica che nega la realtà di donne che si prostituiscono per scelta.

    La tratta e la schiavizzazione sono favorite dalle legislazioni proibizioniste che impediscono l’organizzazione legale della prostituzione, come il proibizionismo degli alcolici o delle droghe consegna questi fenomeni nelle mani della criminalità organizzata.

    La tratta e la schiavizzazione va combattuta, oltre che con le indagini giudiziarie, con la fine del proibizionismo e la regolamentazione della prostituzione che tolgono alla criminalità organizzata gran parte del contesto di illegalità nel quale ha modo di operare con facilità. Non è un discorso teorico: sono le esperienze concrete di paesi come Germania, Austria, Olanda, Svizzara.

  414. dimaco ha detto:

    io ho scritto quel intervento per parcondicio aldo. perchè se si attacca solo i maschi che vanno con le prostitute si deve attaccare le donne che fanno altrettanto. Perchè se si critica e giudica solo la parte maschile in questo ambito si è ipocriti. indatti chiedo alla signora pacor di intervenire anche su questo argomento da me postato.

  415. chinaski ha detto:

    adesso, dopo 425 commenti, messi da parte gli ammiccamenti e gli sfotto’ nei confronti delle associazioni femminili, forse si potrebbe cominciare a ragionare seriamente sull’ argomento. e la prima cosa da fare sarebbe un’inchiesta giornalistica seria sulle condizioni di lavoro nei suddetti bordelli di komen e trebnje. perche’ il problema sollevato da ester pacor e dall’ udi credo sia proprio questo: l’ articolo pubblicato sul piccolo non era un’ inchiesta giornalistica, ma pubblicita’ gratuita.

    facciamo un altro esempio: se su un giornale si parla di apple, magnificando i nuovi prodotti, quella non e’ un’ inchiesta giornalistica. un giornalista d’ inchiesta volerebbe in cina e cercherebbe di visitare i capannoni della foxconn, dove si assemblano gli i-phone, per vedere in che condizioni e con quali contratti lavorano gli operai.

  416. maja ha detto:

    chinaski

    non ne sono sicura al 100%, ma credo che anche in slovenia, come in italia, la prostituzione non sia un reato. credo sia reato solo lo sfruttamento.

    ne deduco che ufficialmente le donne che lavorano in questi locali abbiano lo status di ballerine.

    quindi, inchiesta o non inchiesta, se i titolari del locale partecipano nell’organizzaziome dei “servizi extra” e ne traggono profitto, commettono reato.

  417. aldo ha detto:

    Dimaco, sono pienamente d’accordo. Su questi temi sono molti quelli che vogliono vedere solo quello che gli fa comodo.

    Aggiungo che è significativo che il turismo sessuale femminile ha un’incidenza molto forte in particolare in Nord Europa, Canada, Australia e California. Sono le donne più emancipate quelle che lo praticano di più. A dimostrazione che la parità uomo-donna, sen’altro giusta, non porta però a quella specie di piccolo paradiso che spesso ci viene raccontato, ma porta semplicemente le donne a comportarsi come gli uomini.

  418. maja ha detto:

    aldo

    vediamo prima di arrivarci, alla parità uomo-donna.
    poi vedremo anche dove porta.

  419. aldo ha detto:

    @428

    Maja, la Slovenia ha adottato da parecchi anni una legislazione simile a quelle di Germania-Austria-Olanda-Svizzera. L’organizzazione della prostituzione, traendone profitto, non è reato se si è autorizzati, si pagano le tasse e le prostitute lavorano di propria spontanea volontà come libere professioniste.

    E’ rimasto ovviamente reato la tratta e la schiavizzazione.

  420. aldo ha detto:

    @430

    Maja, guarda che io sono d’accordo. Ma dove porta la parità si sa: nei paesi scandinavi la parità c’è…

    (Anzi, adesso cominciano ad avere il problema opposto, di una condizione di diseguaglianza dei maschi delle giovani generazioni. Le loro commissioni pari opportunità hanno cominciato ad occuparsi di ridare pari opportunità ai ragazzi)

    …il risultato non è una specie di paradiso, ma l’estendersi di comportamenti tipicamente maschili all’universo femminile e di comportamenti tipicamente femminili all’universo maschile.

    Non ho dubbi che ci arriveremo anche noi, non per le lotte di qualche minoranza, ma perchè questa è la tendenza del capitalismo globale: l’omologazione comportamentale del soggetto-consumatore, qualsiasi sia il suo genere, il suo colore di pelle, la sua età. Magari, dopo il capitalismo, visto che niente è eterno, verrà qualcos’altro, si spera in meglio.

  421. maja ha detto:

    aldo

    link?

    io ho trovato informazioni diverse.
    la prostituzione non è rato, ma lo sono lo zvodništvo e posredovanje pri prostituciji.

    per il primo termine ho trovato la traduzione induzione e favoreggaimento alla protiruzione, per il secondo lenocinio.

  422. aldo ha detto:

    @427

    chinaski, questa mi pare la critica più appropriata a quell’inchiesta: ha guardato le cose solo dal punto di vista del “consumatore”, senza occuparsi delle “lavoratrici”

  423. maja ha detto:

    protiruzione 🙂

  424. chinaski ha detto:

    aldo(430), gli ultimi 200 anni di storia ci insegnano che il capitalismo in se’ non e’ liberante. e’ liberante e assoggettante allo stesso tempo. inoltre omologazione non e’ sinonimo di eguaglianza. e liberta’ e democrazia non sono degli status ma dei processi. e senza le lotte, questi processi si fermano, o nemmeno si avviano.

  425. aldo ha detto:

    Maja, non ho link anche perchè non so lo sloveno. Le mie info derivano da articoli sui giornali, dove ho letto della nuova legge sulla prostituzione approvata in Slovenia nel 2003. Credo che i reati di cui parli tu ci siano, ma abbiano un significato diverso che nella nostra legislazione.

    Per capirci: se una prostituta lavora in un club e si tiene tutti i soldi che guadagna, mentre il club trae profitto solo dai biglietti d’entrata e dalle consumazioni, in Slovenia il club non fa nessun reato, mentre in Italia è considerato reato.

    Se, invece, come ipotizzava Ester Pacor, ci sono casi di “papponi” che si fanno dare dalle prostitute una parte dei loro guadagni, questo è reato anche in Slovenia(e mi sembra più che giusto).

    Questo è quello che ho capito io dalle mie letture del passato, ma sono sempre pronto a ricredermi perchè, si sa, la carta si lascia scrivere.

  426. capitan alcol ha detto:

    Parlare di scelta per donne in condizioni economiche e sociali svantaggiate è come parlare di scelta a quale albero impiccarsi

  427. aldo ha detto:

    @436

    Chinaski, siamo perfettamente d’accordo. Infatti intendevo che le lotte portano a una risposta capitalistica innovativa e non a situazioni paradisiache. Per cui succede che, con la parità, le donne di paesi che l’hanno raggiunta, pratichino il turismo sessuale tanto quanto gli uomini. Questo non significa che non si debba raggiungere la parità, ma che non è il caso di autoconvincerci di favolette idilliache. I rapporti sociali fondati sul valore di scambio sono destinati ad estendersi perchè il capitalismo vive di crescita.

  428. maja ha detto:

    aldo

    “Per capirci: se una prostituta lavora in un club e si tiene tutti i soldi che guadagna, mentre il club trae profitto solo dai biglietti d’entrata e dalle consumazioni, in Slovenia il club non fa nessun reato, mentre in Italia è considerato reato.”

    dovrebbe essere così, infatti.

    ma come si fa a dimostrare che la prostituta non versa una parte del proprio guadagno al titolare?

    evidentemente hanno trovato degli escamotage, ma ciò non vuol dire che in questi locali non ci sia sfruttamento e favoreggiamento.

    molto probabilmente c’è, ma la polizia non riesce a dimostrarlo (anche perchè la denuncia dovrebbe partire dalle prostitute).

  429. aldo ha detto:

    @438

    Hai ragione, ma questo vale anche per il figlio dell’operaio laureato in legge di fronte al figlio dell’avvocato, per il disoccupato senza conoscenze di fronte al disoccupato legato a una clientela, ecc. Questa è l’ingiustizia sociale. Va combattuta socialmente, ma anche sottoposta a regole. Altrimenti finisce nelle mani della criminalità organizzata (dal caporalato mafioso alla schiavizzazione delle prostitute).

  430. chinaski ha detto:

    aldo, alle favolette idilliache ormai non crede piu’ nessuno. pero’ mi terrorizza l’ idea che da questo disincanto si debba per forza cadere nel cinismo. quello sarebbe una specie di fascismo 2.0

  431. aldo ha detto:

    @440

    Maya, se ci siano o meno situazioni di illegalità è un discoso che non sono in grado di fare perchè non ho nessuna info a riguardo e non mi piace fare teoremi astratti. Mi Pare che questo discorso è stato introdotto da Ester Pacor. Forse lei ha degli elementi concrete a riguardo.

  432. maja ha detto:

    aldo

    mi baso su quello che ho letto.

    le prostitute slovene di norma lavorano in proprio negli appartamenti.
    nei locali, invece, lavorano perlopiù giovani ragazze straniere. al titolare pagano l’affitto per la stanza, ma è probabile che nell’affitto sia inclusa anche una quota per i guadagni provenienti dai servizi sessuali.

    insomma, non mi sembra il caso che i clienti di questi locali si facciano troppe illusioni riguardo alla *reale* libertà di scelta di chi ci lavora.

  433. giampaolo lonzar ha detto:

    @@@ In Spagna i “Club” sono travestiti da balere, il cliente entra e trova le ragazze al bar ( come nella foto sopra)in mezzo c’e’ una pista da ballo, se consuma le ragazze prendono una percentuale. Se si apparta nelle camere superiori il cliente passa davanti una cassa paga per le prestazioni
    e sale , viene staccato un biglietto ufficiale ,
    ( La vecchia marchetta Italiana pre-Merlin)lo stato incassa le sue tasse o IVA ;il 20% va alla ragazza , il ” Club” dà vitto alloggio e protezione . La maggioranza vengono dal Venezuela, Equador,Colombia, Canarie

  434. ester pacor ha detto:

    ragazzi vi siete infilati in un “cul de sac”! ma mi piace come vi scambiate opinioni. E’ vero che anche donne cercano uomini a pagamento e non solo nei mari del Sud! che si cercano gay, trans, bambini (vi ricordate di Moncini salvo grazie agli affidavit di potenti triestini e che ora, da vecchio, fa il “volontario” no profit nei giardini e tra i barboni!). E’ una para che abbiamo dentro, è un aspetto del nostro modo di vivere. Ma dove le prostitute/i hanno leggi che le/li tutelano si riducono sfruttamento e tratte o almeno pare. I dati ufficiali sono quelli istituzionali comunicati da chi governa e non saranno mai veri. Ho posto una questione: sembra che attraverso i nostri confini arrivino in tante e nessuno le fermi e arrivano x cercare l’ unico lavoro possibile (c’è documentazione e ringrazio chi ha ricordato la storia della ragazza albanese) che sta diventando anche x le nostre figlie l’ unico possibile vista la disoccupazione e il velinismo. Vi rimando a “il corpo delle donne” documentario che certamente conoscete. Ma vorrei tornare a casa nostra. Che pensate dell’ ultimo caso di stupro apparso su il Piccolo? Possibile che nessuno chieda xchè quei titolari di bar’s non abbiano chiamato polizia e carabinieri? E’ dovere di un pubblico esercizio vigilare sul suo cesso o no? Saranno anche quelli locali a luce rossa? specializzati in stupri di gruppo? Faranno concorrenza ai night’s sloveni e croati? Che ne dite?!

  435. Jasna ha detto:

    @423 maja Io ho l’anulare uguale all’indice… boh sarà cattiveria genetica 😉

  436. maja ha detto:

    (naaaa, jasna.
    controlla le mani delle tue amiche.
    vedrai che nella maggior parte dei casi hanno l’indice lungo quasi quanto il medio.)

  437. Jasna ha detto:

    Ma non era l’anulare? Il mio medio svetta di quasi un centimetro sull’indice. Non dovevo lasciare il pianoforte…

  438. maja ha detto:

    vedi? è il testosterone, mia cara.
    prova a osservare. le dita dei maschi sono diverse da quelle delle femmine.
    nei maschi, l’anulare è lungo quasi quanto il medio, nelle donne invece, è l’indice ad avvicinarsi alla lunghezza del medio.

  439. Jasna ha detto:

    @409 Mr. sololeafricanesonosfruttate

    Ecco un libro per ampliare i tuoi orizzonti: http://27esimaora.corriere.it/articolo/laccusa-di-iana-tornata-in-romaniaper-rubare-le-minorenni-al-racket/

  440. ester pacor ha detto:

    grazie Jasna!
    ci aiuti a presentare il libro?! la nostra udi, come forse sai, fa un ciclo d’ incontri dal titolo “narrarsi a Trieste” se ci dai la tua mail ti contattiamo! in uno di questi potremo portare la scrittrice e raccontare le storie di queste ragazze e anche di quelle dei locali di Comeno ecc.
    L’ Ordine dei Giornalisti del FVG non si è fatto ancora vivo, se mai ci risponderà e fermerà quegli articoli pubblicitari. Sappiamo del traffico di ragazze che passa attraverso i nostri confini e che nessuna Autorità ferma … e credo sia necessario parlarne pubblicamente. Ringrazio la Direttore di bora.la che non conosco ancora per lo spazio che ci regala e inviteremo anche lei a parlare di queste cose…

  441. Jasna ha detto:

    Ciao Ester, la tua proposta mi fa molto piacere, però non sono un’esperta sul tema. Quando posso leggo qua e là… però se vuoi scambiare due chiacchiere più nel dettaglio puoi chiedere la mia mail alla redazione di Bora.la.

    Ottima idea chiamare la scrittrice, dareste l’opportunità a molta gente di chiedere come stanno le cose a chi le vive in prima persona!

    Intanto buon lavoro 🙂

  442. ester pacor ha detto:

    ciao a tutti/e,
    scrivo x informarvi che l’ Ordine dei Giornalisti il 21 novembre u.s. ci ha risposto.
    Ecco il testo: “Ho preso atto della Sua cortese segnalazione e portato il caso alla discussione del Consiglio regionale dell’ Ordine.
    Non si è ritenuto di aprire un procedimento disciplinare in quanto non è stato ravvisabile un rapporto diretto tra pubblicità e cronaca nel “pezzo” da Lei segnalato. Il fatto di costume esiste ed è di pubblico dominio. D’altra parte fenomeni del genere, in Italia dove sono illegali e all’ estero, dove sono legalizzati, sono stati e sono presi in ampia considerazione da quasi tutti i media nazionali.
    Comprendiamo tuttavia le ragioni della Sua preoccupazione e pertanto trasmettiamo al direttore de Il Piccolo, Paolo Possamai, la sua nota con gli allegati, per le opportune valutazioni.” Il Presidente (Piero Villotta)
    Che dire? il rapporto tra articolo e pubblicità c’è ed è evidente. Il “fatto di costume” è di pubblico dominio e quindi anche l’ Ordine dei giornalisti crede che sia giusto ampliarne la conoscenza e anche indicare precisamente dove e chi ci va e quanto costano le performances… e quindi passano al Direttore il caso affinchè valuti!
    Stupendo ed imbarazzante e voi che mi dite?!

  443. Fiora ha detto:

    @454 direi che il secondo aggettivo giganteggi sul primo, signora Pacor…

  444. Jasna ha detto:

    @455 Sei un po’ criptica Fiora 😉 Spiegati meglio

  445. bonalama ha detto:

    fanno vomitare, andrebbero sputtanati in pubblico, retrogradi, cavernicoli, trogloditi.boicottiamo? se gli tocchi la tasca si muovono. Fatto di costume? SCOSTUMATO! boicottare boicottare e nomi e cognomi pubblici e accertamenti fiscali!

  446. Fiora ha detto:

    @456 condividevo con la Signora Pacor che ironicamente definiva” stupendo ed imbarazzante” la difesa d’ufficio dell’ Ordine dei Giornalisti. Trovo che sia di molto più imbarazzante che stupenda, quella difesa , Jasna!

  447. Jasna ha detto:

    @458 Non avevo capito se eri d’accordo o no, per quello.

    Penso che una lettera firmata da associazioni di vario tipo e semplici cittadini forse avrebbe potuto sortire un effetto diverso. Immagino l’ordine dei giornalisti che legge un comunicato dell’UDI partendo già dal presupposto che avrebbero fatto casino comunque, essendo un’organizzazione che si occupa di questi temi. Però era giusto che l’UDI lo dicesse proprio per il tipo di associazione che è; purtroppo contro l’ottusità di chi forse si è reso conto di quello che ha fatto ma non può ammetterlo per orgoglio non si può far nulla.

  448. Fiora ha detto:

    come vuoi non essere d’accordo, Jasna e poi te li raccomando ‘sti giornalisti…mentre deprecano e stigmatizzano …reclamizzano!

  449. Red Prof ha detto:

    Care “Quel-poco-che-resta-della-vera-UDI”, già che abbiate chiesto la censura all’Ordine (da abolire, esiste solo in Italia, creato dal fascismo)dice tutto…che poi vi abbiano dato una risposta da preso in giro come quella (“tasmettiamo al diretore del Piccolo…”), lo trovo proprio divertente.

  450. bonalama ha detto:

    divertente fa rima con impo….., chi ve disi che sia reclame gratuita? problemi de veci (dentro) boicotemo dai, tanto se semo babe no savemo leger!!!!!

  451. Mauricets ha detto:

    460Fiora
    e allora potevano fare anche un test del servizio. tipo “prova su strada”
    sarebbe stato utile.

  452. Fiora ha detto:

    @463 Eh?! Maurice! non ti facevo così spregiudicato 😀

  453. dimaco il discolo ha detto:

    ma la signora pacor no ga niente de meio de far che scriver per ste monade adirutra al’ordine dei giornalisti?

  454. Jasna ha detto:

    Beh dimaco, tu non avevi niente di meglio da fare invece di intervenire su un tema che non ti interessa e che evidentemente non hai capito?

  455. dimaco il discolo ha detto:

    ho capito solo che è un tema che a certi non sta bene per non si a quali motivi. c’era bisogno di somodare l’ordine dei giornalisti per un’articolo sui night in slovenia. Allora alla stessa stregua si dovrebbe segnalare gli artioli che parllano di autombili o moto.

  456. bonalama ha detto:

    vedete tutti abbiamo delle debolezze, qualcosa di cui magari a torto ci vergogniamo. Ora basta conoscerle le debolezze e sfruttarle, Strauss khan vi dice nulla?, nobody is perfect, ma essere così laidi e salivanti, bleah!La giornalista ha fatto il suo mestiere, ma cara pacor, la prossima volta che possamai compare ad una convention femminile, una sputtanata ci sta. Ovvio dipende dallo spessore delle intervenute, ma questo è, come dire, relativo e smontabile, (quando non montabile……)

  457. Fiora ha detto:

    Eh! io sto sempre a scrivere fiorito evitando i termini grevi, ma stavolta non saprei come commentare altrimenti il post 468 : no go capì un cazzo.

  458. abc ha detto:

    Pure io fiora non ho capito, con tutto il rispetto per bonalama.
    Dimaco le automobili e le moto sono oggetti.

  459. dimaco il discolo ha detto:

    anche i night. non si parla delle donne, ma dei locali.

  460. massimilianoR ha detto:

    comunque no xe “sguazzano” ma “sguàzzano”..
    :-))

  461. massimilianoR ha detto:

    ma deontologia xe più de dietrologia?

  462. bonalama ha detto:

    allora:1) mercificazione dei corpi e già lì non ci siamo. 2) i maschietti sono sensibili ai richiami. Boh va bene, 3) Quanto la loro sensibilità incide nella vita di ogni giorno? beh si può discutere, ci sono quelli ricattabili per questo, se non altro perchè cercano di nascondere certe inclinazioni. Interessante. 4) Coloro che hanno questi difetti cercano di coprirli ma sono esposti ad esempio ad azioni non giustificate dalla razionalità ma dalla cazzonalità. 5) Considero questi pericolosi. Strauss Khan: quante delle sue decisioni possono essere state prese “ossessione sessuale dominante”? Tutto sommato non si trattava di un amministratore di condominio. Gli avranno forse teso un tranello ma sapevano dove andare. Io vorrei che venissero esaminate tutte le sue decisioni per capire se erano giuste o influenzate dalle sua parti ime (superlativo di basse). Ok fino adesso?

  463. dimaco ha detto:

    queste signore offrono un servizio. e come tale viene retribuito in maniera adeguate. non c’è nulla di male se lo fanno di propria spontanea liberà. è una compravendita. Il pomo della discordia è cosa si vende nel nostro caso.
    Poi , io dico, se una ha deciso che vuole fare il mestiere sono affaracci suoi e non creo gradisca tanto le sviolinate come quelle della Pacor. Se io fossi una prostituta per mia libera scelta, mi chiederei: ma sta qua perchè la fa tanto casin? e la mer rovina anca i afari.

  464. bonalama ha detto:

    se no xe gnente de mal che i svodabale nele p….e i fazi outing!Ma i xe i primi che i se vergogna, perchè noi xè boni de trovar altro (o no?)

  465. Jasna ha detto:

    @dimaco

    Forse si è perso un po’ il filo del discorso visto che la discussione è stata ripresa a distanza di mesi. In realtà l’UDI non si è scagliata contro la prostituzione, ma contro il (o la?) giornalista del Piccolo che ha fatto un articolo sui bordelli che sembrava più una guida turistica e un palese esempio di pubblicità gratuita piuttosto che una scarna, oggettiva, onesta cronaca del fenomeno (non so, invece di mettere i prezzi per prestazione si potevano mettere i numeri dei flussi di visitatori stranieri, dati sulla salute delle persone che ci lavorano, introiti, cose che possono interessare a tutti e a tutte, non solo agli uomini eterosessuali potenzialmente interessati al servizio in sé).

  466. Jasna ha detto:

    @476
    Moltissimi sono poco più che 18enni, e penso che siano i più sfigati, sinceramente.

  467. dimaco ha detto:

    finchè c’erano i bordelli ufficiali in italia era li che si andava a farsi le “ossa”.A me non è sembrata una guida turistica, l’articolo, posso dire e Fiora sarà sicuramente d’accordo con me, che ho letto di peggio sul piccolo riguardo a come è stata trattata la storia dell’omicidio di Novacco.
    Poi se ci vanno di 18enni che problema c’è. Molto meglio così che violentare una ragazzina in un parco

  468. Jasna ha detto:

    Penso che escludendo l’opzione “violentare una ragazzina in un parco” e “andare a puttane a 18 anni” rimanga l’opzione “provarci con una della tua età”, così impari a relazionarti con le tue coetanee e vivi nel mondo reale.

    A 18 anni andare a puttane è una sconfitta.

  469. Fiora ha detto:

    479 sul meretricio esercitato e consumato da adulti consenzienti ho una rassegnata tollerante visuale frutto di mille e mille tra osservazioni, letture ed outings .
    Dallo scandalizzarm tutto femminile, ribadisco sono passata alla rassegnata acquiescenza del fatto che sic erat est et erit, augurandomi di non scoprirlo mai di qualcuno che mi sta a cuore…Incoerenza ? può darsi, ma così stanno le cose….Oggi la libertà sessuale dovrebbe comunque circoscrivere il fenomeno della prostituzione, ma fosse per me con la rassegnata premessa che ho fatto, i bordelli potrebbero riaprire, ovviamente con presupposti ben diversi rispetto al passato,compresi quelli FISCALI!
    Quanto al thread in oggetto, mi scandalizza davvero la pubblicità occulta fatta da farisei col falso intento di moraleggiare.
    Com’è stato trattato l’omicidio Novacco? senza esclusione di dettagli ,senza rispetto per il morto, con ripetizione ossessiva dell epititeto familiare all’assassino ” Tex”… mi ricorda Avetrana e ” zio Miché”! da rabbrividire…Per cosa?
    PER VENDERE qualche copia in più! Se non è prostituzione questa…

  470. bonalama ha detto:

    prostituzione giornalistica: quindi il problema non sta nella prostituzione (ricordo che non è reato) bensì nei clienti che comprano il giornale per leggere i sordidi dettagli di una tragedia. Per coloro che hanno bisogno di prostitute ci vuole la riprovazione e l’esilio sociale. allo strauss khan quante decisioni ha preso sotto l’influsso delle sue problematiche sessuali?

  471. giuly ha detto:

    vardè ke ogi i muli xe un disastro – a un ghe vien l’ansia – quel’altro finisi ancora prima de cominciar – per forza ke tante mule se vedi con quei nei anta – no xe solo question de benefici – se i muli a 18 fazesi un poco de ginastica in casin come iera una volta saria solo ke meio – per lori per noi e per l’economia

  472. Jasna ha detto:

    @giuly Forse i 18enni sono poco performanti perché sentono su di sé giudizi pesanti e a senso unico come il tuo.

  473. Fiora ha detto:

    458 Sù sù non tracimiamo!
    Gran parte dei clienti ,me compresa! comprano il giornale non ” per leggere i sordidi dettagli di una tragedia”, ma per leggere le notizie e persino i nomi dei concittadini defunti. Ammesso che una modesta percentuale di clientela abbia motivazioni così abbiette alla maggioranza “sana” resta solo di non leggerlo più e non essendoci alternative è una…né ho parlato di prostituzione giornalistica con intenti punitivi…solo esemplificativi di altra forma di meretricio, cui come ho già detto sono rassegnata!

  474. Fiora ha detto:

    Leggasi:” e non essendoci alternative, è pur sempre una privazione”

  475. Fiora ha detto:

    @483 insoma Giuly, no i bati ciodo sti tenagers?
    ti te propendi per le naviscola? e no podessi voialtre venirghe incontro con un poco de quel che se ciama’ qual quel? bu, fa ti! 🙂

  476. giuly ha detto:

    – 484 –

    jasna te son esperta de 18enni? o questa te la ga sentida de qualche strizacerveli ke ga de incrementar i afari? i muli xe insicuri xkè no ga esperienza punto e basta – e lori no pol far finta come noi

  477. giuly ha detto:

    – 487 –

    infati el quel dela quela (v****a)va ala grande anke tra i muli – solo ke i devi trovar ki ke ghe lo dà – no tuti ga un nonno cotoler

  478. Jasna ha detto:

    @488 giuly

    Tu sei un medico, che ne sai di più di chi pubblica articoli scientifici sull’argomento? Io mi fido di loro.
    Potrei rivolgere a te la stessa domanda che hai fatto a me, ovvero se sei esperta di diciottenni.

  479. giuly ha detto:

    – 490 –

    mi le monade le vado a leger su el quel dela quela no sui articoli dei strizacerveli a pagamento

    si go esperienza de 18enni xkè iero 18enne poki anni fa

  480. Jasna ha detto:

    Ah perché esistono strizzacervelli a gratis che sono più onesti? Anche io ero 18enne fino a pochi anni fa, non per questo tiro merda sulla categoria indiscriminatamente. Spero che nessun 18enne legga le tue sentenze.

    I miei omaggi.

  481. maja ha detto:

    me par che a 18 anni no xe solo i muli a esser imbranadi. anche le mule no scherza. el bel dovessi esser poder sperimentar e imparar insieme. altroche’ far finta!

    (18 anni li gavemo gavudi tutti, eh, cara giuly.)

  482. dimaco ha detto:

    perchè cancellato il commento mio? no iera ofensivo.
    e ribadisco no servi nanca dir un mucio de monade dopo. te paghi te frussi e te va. fine. se ciama buon senso.

  483. Tergestin ha detto:

    Ma come fin la scorsa stimana tuti in brodo de giuggiole per l’alberel natalizio e ‘desso se parla solo che de guade? No ve seguo piu’…

  484. Fiora ha detto:

    @495 Eh! visto che sto ano el nadal xè ‘ndà a putane… te me la ga zucada ara, Tergestin! 😀

  485. Fiora ha detto:

    … Naturalmente la locuzion ” andare a p…ne” acostada al Nadal ‘ndava tra virgolete! 🙁 meno mal ‘ncora in tempo!

  486. giampaolo lonzar ha detto:

    @@@ ahh donne,donne,donne………..
    -quando le ho amate mi hanno tradito
    -quando le ho adorate mi hanno deriso
    -quando sono stato generoso mi hanno
    imbrogliato
    -adesso se posso solo le…….

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