18 Settembre 2011

“Paga” mensile di 727 euro ai consiglieri della Provincia di Trieste

I consiglieri provinciali riceveranno un’indennità mensile di 727 euro. E’ quanto hanno stabilito gli stessi consiglieri triestini nel corso dell’ultima seduta del Consiglio.

In base ai dettami della Regione, infatti, i consiglieri possono optare per lo “stipendio” mensile o per il gettone di presenza che premia la partecipazione ad ogni seduta. Ecco allora che anche la Provincia di Trieste si è adeguata prevedendo la scelta tra l’indennità fissa, alla quale andranno decurtati 94 euro per ogni assenza, o il gettone di 94 euro.

La delibera ha incassato il voto favorevole della maggioranza, l’astensione di Lega Nord e Lista Dipiazza e il voto contrario di Un’altra Trieste.

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9 commenti a “Paga” mensile di 727 euro ai consiglieri della Provincia di Trieste

  1. Paolo Geri ha detto:

    Pdl ? Non pervenuto ?

  2. dimaco il discolo ha detto:

    quelli dl pdl hanno ben altre gatte da pelare.

  3. stefan cok ha detto:

    il PDL ha votato a favore. I gruppi di maggioranza, per la cronaca e per completezza d’informazione, in sede di dichiarazione di voto hanno anche comunicato che avrebbero mantenuto il sistema attuale restando sul gettone. le cifre infine (sia i 727 euro dell’indennità che i 94 euro del gettone) sono lorde.

  4. kat ha detto:

    sono contraria al gettone di presenza. il dovere di presiedere non è fra i compiti? io non prendo un gettone di presenza se presenzio agli incontri sul mio lavoro perchè fa parte del mio DOVERE

  5. Paolo Geri ha detto:

    #3 stefan Cok.

    Grazie per le precisazioni.

  6. Francesco Cervesi ha detto:

    @kat
    Il gettone e’alternativo alla indennita’.
    Per completezza di informazione il consiglio provinciale ha anche stabilito l’importo dell’indennità mensile. Da che se i consiglieri optassero per l’indennita il costo del consiglio aumenterebbe di 55.000 euro all’anno.
    La decurtazione dell’indennità viene fatta solo per le assenze ingiustificate (sono giustificate quelle per malattia, motivi giudiziari, impegni istituzionali) da che ne esce qualcosa piu simile ad uno stipendio fisso che non ad una indennità per il tempo dedicato alle attività del Consiglio Provinciale.

  7. Katja ha detto:

    Ora è più chiaro grazie e mi trova in accordo

  8. luca ha detto:

    bravo Cervesi!!!!!!

  9. ester pacor ha detto:

    la candidatura a consigliere provinciale (come quella a senatore e onorevole) viene decisa nelle segrete stanze delle segreterie dei partiti. Sempre meno sono gli iscritti ai partiti, sempre meno cittadini vanno a votare. I consiglieri provinciali sono eletti in base ai voti che i loro partiti hanno ottenuto. Non rispondono ai cittadini che non hanno potuto sceglierli ma ai loro partiti. E nessuno li controlla. Un consigliere può essere presente sempre e non parlare mai, non proporre nulla, non rapportarsi con nessuno e ha lo stesso il gettone. Nella mia lunga presenza nelle istituzioni ho visto tantissimi esempi di questi “nullofacenti” che firmavano la presenza e se ne andavano. Sapevano che il loro capogruppo li avrebbe rappresentati e il loro parere non serviva. E’ questo uno dei motivi per i quali la democrazia stà facendo “flop!” Decidono le giunte (composte da esterni scelti da presidenti e sindaci con l’ ok dei segretari dei partiti) e tutto il resto non c’è. Per questo discussioni su paghette o gettoni sono fuori luogo, sicuramente astoriche. Serve un mastodontico rinnovamento dei modi e delle forme della politica ma ho paura che in questa fase storica ognuno/a pensi solo alla propria sedia. Ho saputo ad esempio che gli Assessori (esterni) scelti dalla Giunta Regionale a partire, sembra, dal Presidente Illy, hanno la pensione, la liquidazione, altri gadget, la reversibilità anche per i/le conviventi quando muoiono…a partire dai 60 anni. Scusate lo sfogo! non ho nulla contro i 24 eletti in Provincia ma il ragionamento va esteso a tutte le istituzioni e anche agli enti dove si è nominati. Sarebbe bello informare i cittadini sul loro lavoro e sul loro rendimento. Ma anche questa, ora, è solo fantapolitica. Vi invito a firmare il referendum contro il “Porcellum” che, forse, servirà a cambiare modi e forme della politica.
    ester pacor

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