13 Settembre 2011

Il Comune di Trieste taglia le poltrone nelle società partecipate e risparmia 170mila euro all’anno

Garantirà un risparmio di circa 170mila euro all’anno per le casse del Comune di Trieste il taglio alle poltrone nelle società partecipate.

Nel corso della riunione di ieri della giunta comunale, Cosolini ha infatti presentato una relazione che punta a ridurre i costi degli organi e degli assetti di vertice delle principali società partecipate dal Comune di Trieste.
Ecco gli indirizzi adottati che riguarderanno Esatto Spa, AMT Spa, AMT Trasporti Srl e Trieste Trasporti Spa.

Per Esatto Spa, si passerà dagli attuali 5 amministratori (e complessivi 80 mila euro lordi di spesa annui) a 3 componenti (con una spesa complessiva lorda annua che non superi i 50 mila euro). In presenza dell’attuale assetto, il Comune proporrà comunque una rideterminazione dei compensi che non superi i 58 mila euro.

Per AMT Spa che attualmente prevede 3 amministratori e una spesa lorda annua complessiva di 73 mila 632 euro si proporrà un amministratore unico con un compenso di 36 mila euro lordi annui. In caso di permanenza dell’attuale consiglio i compensi complessivi annui lordi saranno comunque ridotti a 48 mila euro.

Per quanto riguarda invece AMT Trasporti Srl (l’attuale assetto vede 3 amministratori per complessivi 32 mila 400 euro lordi annui) si passerà ad un amministratore unico con un compenso di 15 mila euro. Qualora l’attuale consiglio rimanga in carica fino alla sua scadenza si proporrà comunque duna rideterminazione con un compenso complessivo che non superi i 24 mila euro.

Analoga linea sarà adottata anche per Trieste Trasporti Spa (attualmente 7 amministratori e una spesa complessiva annua lorda di 201.680,48 euro) con il passaggio a 5 amministratori e un compenso annuo lordo complessivo che scenderà a 111 mila euro. In questo caso la giunta punta a ridurre anche il costo complessivo della governance operativa di Trieste Trasporti (amministratore delegato e direttore) che nel 2010 ammontava a più di 600 mila euro complessivi, per arrivare ad una cifra sensibilmente inferiore.

Per tutte le società partecipate, inoltre, la giunta punterà a contrattualizzare i direttori con contratti a tempo determinato, in modo da poterne valutare azione e risultati. Infine, fatti gli opportuni approfondimenti giuridici, sarà valutata anche la possibilità di andare verso qualche operazione di fusione, riducendo le società e i conseguenti costi pubblici.

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32 commenti a Il Comune di Trieste taglia le poltrone nelle società partecipate e risparmia 170mila euro all’anno

  1. sergio ha detto:

    E’ giustissimo ma se la matematica non è un opinione ora praticamente si eliminano persone, ma chi rimane prende più di prima, perche non si eliminano, e a chi rimane si diminuisce lo stipendio? Poi mi domando cosa servono, se non fanno quadrare il bilancio? Gli unici che ci perdono sono quelli della Trieste trasporti, mi pare esageratissimo che il direttore delegato e amministratore della Trieste trasporti, si prenda 600.000 mila euro, ma scherziamo???? Basta vedere come funziona il tram di Opicina

  2. Paul Tout ha detto:

    Un buon inizio … vediamo tra breve la risposta immunologica della casta.

  3. Paolo S ha detto:

    (Sergio, suppongo che il motivo sia perché… in teoria… chi resta deve fare più lavoro)

  4. Kat ha detto:

    la foto è strana osservate sopra la linea dell’orizzonte

  5. sergio ha detto:

    @ Paolo

    Sergio, suppongo che il motivo sia perché… in teoria… chi resta deve fare più lavoro

    Si dovresti, ma dovresti aver ragione, ma in pratica cosa fanno? O mandano in rovina le società, Se le società avessero utili capirei ma…..non sempre è così anzi, di solito sono politici che non sanno neanche amministrare se stessi

  6. Paolo Rovis ha detto:

    “Garantirà un risparmio di circa 170mila euro all’anno per le casse del Comune di Trieste il taglio alle poltrone nelle società partecipate.”

    Non è vero.

    Il risparmio si determinerebbe, semmai, sui capitoli dei costi per gli amministratori iscritti nei bilanci delle singole Società.

    Il Comune beneficia, ogni anno e proporzionalmente alle azioni possedute, degli utili prodotti dalle Società in cui partecipa. Sono tutte in attivo.

    Più che mirare sul costo degli amministratori – che è comunque sempre bene tenere sotto controllo – un Socio serio dovrebbe pretendere i migliori risultati di bilancio possibili.

    Se un cda costa 10.000 euro in più ma porta 100.000 euro di maggiori utili, il saldo netto per la società è + 90.000.

    L’interesse, anche quello pubblico, dovrebbe essere questo: la sana gestione, più che il populistico tagliuzzamento di qualche migliaio di euro.

  7. federer ha detto:

    il discorso di Paolo Rovis è assolutamente pertinente

  8. giorgio (no events) ha detto:

    @6 Paolo: Da dove arrivano proventi delle società: Esatto Spa, AMT Spa, AMT Trasporti Srl e Trieste Trasporti Spa? Se sono i soldi dei cittadini che pagano i servizi, allora i maggiori utili delle società per azioni non sono altro che maggiori costi per i cittadini.

  9. ukmar stefano ha detto:

    Ieri sera in consiglio comunale, qualche minuto dopo le ore 23, il centrosinistra ha chiesto di sospendere la seduta, poiche rimanevano da discutere alcune mozioni tranquillamente rinviabili alla prossima.

    Ma il consigliere Paolo Rovis si è fermamente opposto.

    A quel punto, come da regolamento, abbiamo votato la nostra proposta. Così la seduta è stata sospesa e siamo andati a casa.

    Vedo che Paolo Rovis liquida la riduzione dei costi della politica con un ingeneroso: POPULISTICO TAGLIZZAMENTO DI QUALCHE MIGLIAIO DI EURO.

    Come se fossero suoi !

    Bene. Provate a farvi spiegare quanti soldi hanno risparmiato i contribuenti triestini per il fatto che il consiglio comunale non si è protratto oltre mezzanotte.

    Io mi limito a dare qualche indicazione.

    Abbiamo risparmiato il secondo gettone (104 euro moltiplicati per i consiglieri presenti, 35 o 36 ) Più gli straordinari degli impiegati che ci assistono e ovviamente gli straordinari del personale tecnico e dei vigili urbani. Oltre naturalmente ai costi dell’ energia elettrica.

    Forse ho dimenticato qualcosa, così magari la cifra esatta la fornisce il consigliere del PDL Paolo Rovis, che è bravo in matematica.

    Stefano Ukmar cons. comunale PD

  10. Paolo Rovis ha detto:

    Commento 8 (Giorgio).

    Osservazione estremamente corretta.

    Una delle sfide – per niente facili – è proprio quella di mantenere un corretto equilibrio tra i conti delle società (che se producessero perdite finirebbero giustamente nel mirino della Corte dei Conti) e i costi dei servizi che queste rendono ai cittadini.

    Va tenuto conto che alcune (Trieste Trasporti, Esatto) sono partecipate da soci privati. I quali si aspettano legittimamente un ritorno economico dal proprio capitale investito. E di solito sono proprio questi ultimi che, per la loro natura privata, sono più propensi a fare utili e quindi ad aumentare i ricavi e quindi a far costare di più i servizi resi dalle loro società ai cittadini.

    Gli amministratori nominati dal pubblico sono quindi chiamati a “tenere la barra dritta”, ad evitare sbilanciamenti. Oltre a contribuire alla gestione rendendola il più possibile efficiente e a rappresentare gli interessi pubblici del socio che li ha nominati.

    Un lavoro delicato che, se svolto bene, va giustamente ricompensato.

    Per questo i tagli indiscriminati, senza motivazione di merito, sono una azione populista. O si ritiene che queste persone lavorino bene (e quindi perché punirle?) oppure si valuta che operino male. Ma in quest’ultimo caso si dovrebbe cacciarle via, non semplicemente ridurre loro il compenso.

    Come dicevo, tutte le società partecipate dal Comune sono in attivo. Non era così 10 anni fa (e nemmeno fino a due-tre anni fa). Una condizione non così frequente in giro per l’Italia. E il merito è anche di chi queste società le ha amministrate e le sta amministrando tutt’ora.

    Non riconoscerlo e, anzi, partire ciecamente con la cesoia anche verso chi porta risultati a fronte di compensi pari a 5-600 euro al mese netti mi pare alquanto ingeneroso, oltre che miope.

  11. sergio ha detto:

    Caro Rovis credo che queste società anche un bambino le saprebbe dirigere acqua luce gas immondizie cimiteri saranno sempre in utile, il cittadino con casa è obbligato ad averli se aumentano i prezzi della benzina o del gas si aumenta il prezzo ed è fatto , il disastro lo avete compiuto voi che non sapendole amministrare le avete cedute a privati, gli utili che potevano alleggerire i cittadini ora vanno in mano agli azionisti, avete voi voluto privatizzarle, perchè mi risponda perchè???? con tutti i soldi che si sono presi i precedenti amministratori, prima della privatizzazione sempre messi dalla politica, cosa hanno fatto? Hanno mandato in deficit le aziende di cui avevano la carica, inoltre a tutto ci deve essere anche un divario di paga fra lavoratore e direttore ma non di 40 volte superiore, ancora una domanda perchè il comune deve demandare all’acegas l’appalto dello spazzamento della città, non abbiamo in comune gente capace di farli??, Facendo risparmiare ai cittadini il profitto che non sarà poco dell’acegas????

  12. sergio ha detto:

    Le partecipate vanno bene, ma grazie al cittadino che ha sempre digerito gli aumenti, e che aumenti

  13. Mauricets ha detto:

    ma ad una societa basta un amministratore solo!!! tutto, il lavoro in realta lo fanno gli uffici amministrativi. semplici impiegati da 1100-1300 euri al mese. l’amministratore solo firma e da le direttive!

  14. brancovig ha detto:

    una buona notizia, spero che ne seguano altre nella stessa direzione

  15. Francesco ha detto:

    Oddio a me par che acegas in questi anni abbia accumulato un bel po’ di debiti, triestetrasporti riceve un tot di milioni da regione attraverso la provincia.
    Esatto e amt han decisamente vita piu facile a far quadrare i bilanci. Non credo poi che la corte dei conti possa entrare nel merito di decisioni di una società per azioni con capitale in parte privato.
    Sara’anche demagogica ma intanto e’un inizio.

  16. aldo ha detto:

    170.000 euro è poco più del costo annuo medio di un solo consigliere regionale…

    il grasso è lì: enormi compensi a fronte di minime responsabilità…

    per non parlare delle partecipate regionali, dei loro amministratori, direttori e dirigenti, ma soprattutto delle partecipazioni in quanto tali…

    nel 2011 con un debito pubblico che rischia di travolgerci e un welfare in crisi, la nostra classa politica, destra e sinistra, continua a non voler mettere in discussione che la Regione gestisca società di partecipazioni azionarie di minoranza (Friulia e Finest), banche (Mediocredito), autostrade (Autovie Venete), ecc…CENTINAIA DI MILIONI, FORSE MILIARDI DI EURO DI VALORE…

    questa è la vera cura dimagrante che dovrebbero volere sia i liberali (per diminuire le tasse) che i socialdemocratici (per difendere il welfare)…

    invece sono tutti uniti nella lotta per non smantellare questa anacronistica Regione tentacolare e la stessa cosa avviene a livello di Stato…

    quindi dei 170.000 euro: chi se ne frega!!!

  17. Paolo Geri ha detto:

    #10. Paolo Rovis

    ” ….Un lavoro delicato che, se svolto bene, va giustamente ricompensato”.

    Mi piacerebbe sapere a quanto ammonta – secondo Rovis – il “giustamente”. Poi ne parliamo.

  18. Francesco ha detto:

    Ok ma autovie portano utili alle casse della regione. Perché dovrebbero dismettere?
    Sul resto da Mediocredito in poi son d’accordo visto che per quest’ultima la regione prevede una ingente ricapitalizzazione(decine di milioni di euro a coprire buchi nel bilancio). Perché e perchi mi domando si usano tanti soldi pubblici? I nomi dei vertici son poi sempre quelli tra tutti Paniccia presidente acegas, Mediocredito e fondazione CRT.

  19. Francesco ha detto:

    @17 a me Interessa pure il significato di “se svolto bene”
    Tipo valore di acegas (azionista di (maggioranza comune di Trieste) negli ultimi 10 anni di amministrazione pdl (già forza Italia) .
    O ancora tipo indebitamento, o qualità dei servizi ecc.

  20. Pierpaolo ha detto:

    Miracolo! Con Cosolini sindaco basta una relazione sulle partecipate per aver “tagliato e risparmiato”.
    Grandi!

  21. Paolo Geri ha detto:

    #20. Pierpaolo

    Attendo il tuo commento quando saranno varate le relative delibere di Giunta.

  22. Pierpaolo ha detto:

    Lo farò di certo, per ora il mio commento è per dire che bora.la ghe fa un baffo all’istituto luce..

    Dal titolo uno dovrebbe capire che il comune ha già tagliato e sta già risparmiando, quando certamente non è così.

  23. francesco ha detto:

    Dai Pierpaolo, è un “male” comune a (quasi) tutti i mezzi di informazione.
    Perchè il Piccolo non confonde annunci con effetti anche per le proposte di legge Regionale dove amministrano PDL-Lega-Udc?
    E’una questione questa che aveva ben illustrato Massimo Cacciari, proprio a Trieste, alcuni mesi fa, in occasione di un dialogo con il Vescovo a San Giusto.

    Per fortuna siamo (quasi) tutti abbastanza scafati e poco pigri per leggere gli articoli fino in fondo e comprenderne il significato e abbiamo sufficiente memoria per ricordare dichiarazioni e promesse.

  24. edo ha detto:

    aaaaa rovis in 10 anni , quando gave taia???ieri voi la 10 anni non 4 mesi….

  25. sergio ha detto:

    Se le ex privatizzate del comune di Trieste fossero rimaste in mani a buoni amministratori, non ci sarebbero dividendi ma soli guadagni, più lavoratori, e meno costi di acqua, luce, gas, trasporti, cimiteri,etc., i politici le hanno costrette a chiudere per passare tutto al privato, se la politica era all’altezza di amministrare, la stessa politica non dava in mano a privati tutti i beni dello stato, autostrade etc. cari (nel vero senso della parola) politici ci avete rovinato

  26. Francesco ha detto:

    A proposito di impegni da portare fino in fondo. Qualche tempo fa Pierpaolo a proposito della nuova costruzione a cattinara(vedi anche polemiche WWF ) avevi comunicato che entro breve i consiglieri della lega avrebbero reso pubblico il nome Dell investitore e dei progettisti. Ne sai qualcosa di più’?

  27. Paolo Rovis ha detto:

    Sarebbe lungo elencare i milioni (milioni, non decine di migliaia) di euro tra costi tagliati e entrate recuperate per il Comune in 10 anni di amministrazione. Il nostro bilancio è riconosciuto da agenzie indipendenti fra i migliori d’Italia: forse qualcosa significa.

    Invece il titolo e il contenuto di questo articolo è del tutto sbagliato.
    Nessun euro in più entrerà nelle casse del Comune, nessun euro verrà risparmiato dal Comune a seguito delle misure annunciate. Semplicemente perché si tratta di costi che già ora non vengono sostenuti dal Comune. Ed è chiaro anche a un bambino che un costo che non c’è non si può ridurre.

    Poi, naturalmente, ognuno è libero di credere a ciò che più gli piace 🙂

  28. Francesco ha detto:

    Non si può far finta di non capire.
    Il comune e’azionista di maggioranza di queste società tutte ex municipalizzate. Di queste società esprime consigli di amministrazione e di conseguenza presidenti, amministratori delegati ecc.
    Significa che sono nomine “politiche” o per meglio dire partitiche. Ridurre gli emolumenti dei vari Cda e’ come ridurre gli emolumenti dei consiglieri regionali. Se scorrete i nomi del Cda di acegas, amt, tt ecc ve ne fate un’idea piu precisa. Riguardo ai presidenti, amministratori ecc cosa ne pensa Rovis dello stipendio che percepiva la dott.ssa Marina Monassi in Acegas?

  29. Paolo Rovis ha detto:

    “queste società tutte ex municipalizzate”: falso, vale solo per alcune.

    “Di queste società esprime consigli di amministrazione e di conseguenza presidenti, amministratori delegati”: falso. Esprime una parte dei cda. L’ad di Trieste Trasporti, ad esempio, è nominato dal socio privato.

    “Significa che sono nomine “politiche” o per meglio dire partitiche”: vero, ma se il metodo non è garanzia di qualità delle persone, non dà per scontato nemmeno il contrario. E in ogni caso, come sempre, contano i risultati, non altro.

    “Ridurre gli emolumenti dei vari Cda e’ come ridurre gli emolumenti dei consiglieri regionali”: falso. I primi incidono zero sul bilancio del Comune, i secondi invece incidono direttamente su quello della Regione.

    Infine, l’emolumento del direttore generale di AcegasAps è in linea con quello dei pari ruolo di società per azioni quotate in borsa di pari dimensioni (quasi 2mila dipendenti).

    È tanto? In assoluto si, in proporzione molto meno dei 114mila euro l’anno di costo di un direttore di servizio esterno, assunto per chiamata diretta da questa Giunta comunale, dal quale dipendono 6/7 persone.

  30. Paolo Geri ha detto:

    Dall’ ultimo commento di Rovis ho ben capito quale sia per lui un’ indennità “congrua”. Quella stabilita dal libero mercato. Avrei parecchio da ridire su questo concetto ma mi limito ad osservare che una società davvero privata quotata in borsa i suoi dirigenti se li sceglie sul mercato appunto, mentre qui è costretta a subire la nomina di un “politico”, quanto capace poi è tutto da dimostrare.

  31. dimaco ha detto:

    “Ridurre gli emolumenti dei vari Cda e’ come ridurre gli emolumenti dei consiglieri regionali”
    NO SE POL in entrambi i sensi.

  32. Francesco ha detto:

    @Paolo rovis
    Ok non sono tutte ex municipalizzate ma tutte sono società messe in piedi dal comune per gestire servizi fino a quel momento gestiti dal comune o di competenza dello stesso che magari appaltava/dava in concessione.
    Ok non esprime la totalità dei Cda di tutte queste società ma un numero di membri sufficienti per determinare i vertici e la politica delle stesse.
    Il caso di Trieste trasporti e’diverso in virtù di patti parasociali ( immagino) che prevedono questo tipo di suddivisione tra i soci,
    Parliamo dei risultati di Acegas dunque, a partire dalla fusione con Padova. Del debito accumulato, degli acquisti di immobili degli investimenti in Bulgaria.
    Poi rispetto alle nomine a parte la citata Trieste trasporti che

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