Lontanamente ispirato da una proposta carsolina, da tempo penso a preparare la crema carsolina, non l’originale sfoiada (così si chiamava una volta), ma la pura e semplice crema da abbinare ad un goloso liquore di terrano o ad altre cose, ancora migliori, che poi dirò.
Il primo approccio alla ricetta non è dei più facili. Siamo di fronte ad un classico dei nostri dessert, così classico che il rispetto verso tale preparazione porta anche degli scrupoli per la riuscita e per quella che è la preparazione corretta.
Invece a dispetto della sua grande diffusione, trovare gli ingredienti segreti della crema carsolina non è così semplice. Cosa la distingue dalla crema pasticcera (aiutatemi)?
Dopo attente ricerche, come spesso accade, ho dovuto unire tradizione ad un po’ di personalizzazione (al minimo).
Vediamo come è andata.
Mi sono fatto ispirare dal libro di Mady Fast “I dolci a Trieste – punto d’incontro e civiltà”, pubblicazione a metà tra ricettario e trattato filologico della nostra cucina .
Ecco gli ingredienti per 5 porzioni. Mezzo litro di latte intero (meglio se crudo), 150 grammi di zucchero, 4 tuorli d’uovo, 75 grammi di farina, 25 grammi di burro e un po’ di scorza di limone grattugiata.
Prepariamo tutti gli ingredienti. Lasciamo il burro fuori dal frigorifero per lungo tempo, in modo da renderlo morbido e malleabile. E poi separiamo i rossi dai bianchi dell’uovo.
Frulliamo i tuorli con lo zucchero, fino a completa omogeneità, poi aggiungiamo la farina, il latte e la scorza di limone; a questo punto mettiamo tutto sul fuoco in un tegame e mescolando continuamente facciamo andare per almeno 15 minuti. A metà cottura aggiungiamo il burro.
È importante mescolare sempre.
A cottura completata il nostro composto deve essere cremoso e omogeneo; lasciamo raffreddare e quindi prepariamo le porzioni in apposite coppette e mettiamo a riposare in frigorifero.
Al momento di servire possiamo versarci sopra del liquore di terrano o in alternativa, secondo me ancora più golosa, con dei frutti di bosco come fragoline o lamponi, di stagione e che ben staccano sulla crema.
Ne avevo un pò in frigorifero, raccolti il giorno prima in montagna, ed il risultato è stato notevole.
Suggerimenti? Accostamenti?
Buon appetito!
Per le altre ricette dell’Euroregione: https://bora.la/tag/ricette-delleuroregione
Non pochi quattro rossi d’uovo! la differenza fondamentale con la crema pasticcera sta nel burro, secondo me, che io non ho mai usato. Mi piace montare gli albumi ( di meno uova e freschissime e super sicure)e con infinita calma unirli alla crema una volta fredda.Proverò la tua ricetta, ma tentando di diminuire le uova.
Nemmeno io ho mai messo burro nella crema. Ci sono anche varianti (La cucina triestina della Stelvio) senza farina, in tal caso è ben più difficile farla addensare.
@2 Agar-Agar, pectina, metilcellulosa (E461) o semplicemente amido di mais.
Maizena, variante rispetto alla farina per tanti docli. Ma le ricette che dico io non prevedono nulla di tutto ciò
…e con le more?:P ce ne sono tantissime in giro adesso!!!
Katja
… preferisco con le bione. Sempre tante in giro… 🙂
BIONDE!!! 🙂
ma huade naš kam… srečko borovnice deiii!!!:D
ecco go sbagliado anca mi sarà sta canicola che no perdona. MORE = ROBIDNICE in sloveno
more di rovo
de Furlan, za pronte DIVINE e pò bon!
Almeno in passato prima che me becasi la sindrome dele calorie…
…certo che solo a vardar certi scatti de Jacomo….mezo chilo in più garantì!
Prima volta che leggo di questo liquore di terrano. Che si trovi solo a Trieste? E’ buono anche on the rocks? 😀
https://bora.la/2010/12/28/ricette-domace-il-liquore-di-terrano/
Provato anche il liquore di Cabernet 😉
Che bon el liquor de teran!! Mi ieri go fato invece la grappa con le more di rovo (e ridaje)appena colte
brava Maja anche dalle mie parti è pieno di more, devo andare a raccoglierle per fare la marmellata!
Bene bene! Un’altra che fa marmellata di more. Cosi’ restano solo le bionde per Srečko…
le bire?
Ma di che si parla in ‘sto articolo? Adesso anche pivo! Piu’ che crema sta diventando pomije!
mi ero collegata ironicamente alla tua ultima frase non volevo mancare di rispetto a Giacomo.
meio misiar la crema freda con la panna liquida e sbatter un poco spalmar su due sfoi de sfoia e bon apetito!!
se bone anche con le more de rovo,ma quelle piu’ delicate ,se pur rare,mi le trovo a monfalcon in friul ormai!!!chi le conose sta affinita’?
Ciao a tutti! Ho appena fatto Pasqua nel Carso Triestino e ho avuto modo di assaggiare questa bontà… tanto sono golosa e curiosa che sono andata nelle cucine per chiedere al cuoco! Nel mio blog spiego il trucco per ottenere la Crema Carsolina http://www.consylincucina.com/?p=506