12 Agosto 2011

Un’altra Trieste: “Pedonalizzare al più presto via Mazzini”

“L’accelerazione impressa all’avvio di un nuovo iter per il piano regolatore generale comunale, deve essere opportunità per affrontare complessivamente la mobilità urbana e dare finalmente avvio a quei progetti immaginati, “venduti” più volte sul mercato delle notizie, ma mai realizzati come la pedonalizzazione di Via Mazzini, quanto mai necessaria per ridare ossigeno al commercio cittadino e tassello fondamentale di una rinnovata visione della città”. E’ il contenuto della mozione presentata in consiglio comunale da Franco Bandelli e Alessia Rosolen di Un’altra Trieste.

“I ritardi e la gravi mancanze accumulate dalla precedente Amministrazione nel disegnare strumenti urbanistici e di pianificazione settoriale, devono essere sanati con la rapida redazione del piano del traffico e del piano parcheggi – oltreché ovviamente del piano regolatore – che si incastreranno nel nuovo piano del trasporto pubblico locale quali elementi integrali di una corretta pianificazione del territorio. E’urgente infatti – sottolineano i consiglieri comunali – affrontare nel complesso la mobilità urbana cittadina, adottando scelte che considerino i nodi legati alla necessità di sviluppare quanto più possibile l’intermodalità del trasporto urbano, integrando pedonalità, trasporto pubblico e privato in un quadro differente e più consono ai criteri di vivibilità cittadina. Tutto questo, coinvolgendo sin da subito tutti i portatori di interesse: associazioni di categoria, consigli circoscrizionali e comitati cittadini, per realizzare realmente uno strumento costruito ,partecipato e condiviso dal basso”.

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30 commenti a Un’altra Trieste: “Pedonalizzare al più presto via Mazzini”

  1. marcobuc ha detto:

    Par che ‘l canti al karaoke. Cossa el starà cantando???

  2. Fiora ha detto:

    la pedonalizzazione di via Mazzini? mi appare un fare le cose a metà ,congestionando ulteriormente il Corso e via s. Spiridione ( e se di quest’ultima parlo è perché ci ho il mio interesse lavorativo…) che dal traffico risulta ancor più penalizzata anche commercialmente rispetto ad altre vie già pedonalizzate.
    Dopo una prima scossa d’assestamento, appurato che i negozi delle zone pedonali se ne sono soltanto avvantaggiati , che lo shopping a piedi in città è l’ultimo baluardo del piccolo commercio davanti all’ urto travolgente dei Centri Commerciali e che a prescindere da questo, quattro passi in un centro ” liberato” da auto e smog sono in fondo un riappropriarci della nostra città,
    PERCHE’ NON PEDONALIZZARE TUTTO IL CENTRO????

  3. Katja ha detto:

    pedonalizziamo il mondo

  4. Paolo Geri ha detto:

    La solita proposta dei commercianti di via Mazzini giòà avanzata sotto la giunta Di Piazza. Questa volta è sostenuta da Bandelli & Co. Mi fanno sapere dove passerebbero i mezzi pubblici ?!
    Pedonalizzare tutto il Borgo Teresiano compreso fra Corso Italia, via Carducci, piazza Libertà e Rive (il nostro “Ring” si può. La prima proposta risale al 1980 e fu presentata dall’ allora P.C.I. in Consiglio Comunale. Ma quella volta i commercianti vedevano come fumo negli occhi le pedonalizzazioni e la giunta Cecovini assai “vicina” alle lobbies del commercio non fece nulla. Oggi hanno cambiato idea ? Bene ma la pedonalizzazione deve tenere conto dei diritti e delle esigenze dei residenti in primo luogo, poi del servizio pubblico, poi di tutti i triestini e solo per ultimi dei commercianti Nel Borgo Teresiano basta lasciare come assi di scorrimento verticali (alcuni riservati solo a mezzi pubblici e taxi) via Mazzini e via Milano e come assi orizzontali via Filzi e via Roma. In porto Vecchio invece di parlare di residenzialità si faccia un gigantesco parcheggio dove tutti i residenti del Borgo Teresiano abbiano un posto macchina del tutto gratuito. Altrimenti dove le mettono le loro automobili se pedonalizziamo tutto il centro ?

  5. Fiora ha detto:

    Paolo Geri evidentemente il mio è un auspicio da “commerciante interessata”, ruolo che non esclude quello di ” cittadina altrettanto interessata” e innamorata della sua bella città natale, che vorrebbe fosse sempre più bella vivibile e perchè no? PROSPERA…non è delittuoso auspicarlo per sé, come appartenente alla spesso a torto demonizzata corporazione e se “la rioda gira” girerebbe un pò per tutti, ma anche come privata cittadina a mia volta acquirente e precipuamente in centro, anche per una scelta appunto “corporativa” 🙂
    Giustissime le tue obiezioni, riguardanti parcheggi per i residenti e il resto.
    Ad ognuno il suo mestiere. il mio è vendere. ( in presenza di clientela, 🙂 però!)
    Chi si occupa di urbanistica…se ne occupi in modo da accontentarci…ENTRAMBI.

  6. Stefano Bertuzzi ha detto:

    Sono d’accordo con Paolo Geri. L’idea di un centro libero dalle automobili mi piace, ma per realizzarlo è necessario tenere conto anche delle esigenze di spostamento dei cittadini. Non credo si debba procedere sotto le pressioni dei commercianti di questa o di quella via, ma bisogna pensare ad un piano che serva alla collettività, anche se immancabilmente qualcuno verrà favorito, e qualcuno verrà penalizzato.

  7. Fiora ha detto:

    assolutamente d’accordo,con Paolo Geri, come già detto…non ci vedo una contraddizione se mentre di pedonalizzazione si discute, una cittadina (prima che commerciante!!) esprime un auspicio nella sua duplice veste
    …cossa ghe xè de mal ?!

  8. Stefano Bertuzzi ha detto:

    @Fiora: niente de mal e nulla contro le tue parole! Il mio era un apprezzamento per quelle di Paolo Geri. Anche io ovviamente preferirei la pedonalizzazione dei luoghi dove passo più spesso a piedi e mi piacerebbe che le strade che mi permettono di raggiungere il lavoro restino trafficabili! Forse non sarà così, se il bilancio totale per la collettività porterà ad una soluzione diversa… ma magari con un miglior servizio pubblico potrebbe diventarmi conveniente lasciare a casa lo scooter!

  9. bruno ha detto:

    pedonalizzamo il centro, il porto rimane e lavora da porto ed i posteggi si realizzano negli edifici vuoti sulle direttrici del ring
    divieto di sosta in tutto il percorso

  10. lorenz ha detto:

    si , è ora di mettere mano alla pedonalizzazione del centro.

  11. stefano ha detto:

    concordo nella proposta,basta creare in corso una corsia preferenziale per i bus ed eliminare la sosta selvaggia che molte volte non consente neanche a chi lavora d’usufrire dei “carico scarico merci”.Ciò vale anche per via Valdirivo per poter percorrerla senza intoppi verso le rive

  12. Fiora ha detto:

    E visto che a questo campione di cittadinanza che scrive su bora.la, pare che la pedonalizzazione del centro piaccia all’unanimità, tra l’altro con il conforto di precedenti sperimentati con successo nelle maggiori città…COSSA I SPETA?

    …per cossa ghe gavemo scrito tuto quel bendidio a Cosolini, fin che lo gavemo fato vinzer???!!! 🙂 🙂 🙂

  13. Fiora ha detto:

    pur essendoci “dentro”…(o forse proprio per questo!) sono convinta che il tramonto del piccolo commercio sia ormai irreversibile.
    Le cause sono note, in primis la liberalizzazione delle licenze, ma a mio avviso anche mutamenti più generali , quali l’intendere ormai lo shopping in termini più di approvigionamento massiccio per mancanza di tempo, gli acquisti on line…
    Resta che ricreando spazi all’aperto dove poter girare e nel contempo “farsi tentare” , porterebbe un freno a questo processo.
    ” i commercianti hanno cambiato idea sulla pedonalizzazione del centro che prima vedevano come fumo negli occhi…” , Paolo Geri? non io che ne avevo visto immediatamente i vantaggi..e tanti altri? é vero. Embé? solo i paracarri non cambiano mai idea 🙂 Equando ci hai in ballo gli ordini della prossima stagione e non sai se ce la farai a pagarli hai tutti i diritti ad avere mille remore davanti a qualsiasi mutamento, o no?!.
    I commercianti sono imprenditori che rischiano del proprio, pagano fior di tasse, NON EVADONO, (come la leggenda metropolitana vorrebbe..) NEPPURE SE LO VOLESSERO! (cinicamente penso che nella mia categoria non ci son santi né eroi, ma PAVIDI, SI!) e sono cittadini che usufruiscono degli spazi del centro (e in quelli a loro volta consumano e spendono..) quanto e forse di più dei residenti , che magari ci tornano solo per dormirvi.
    Pertanto scrivere come Stefano Bertuzzi al post6 “non credo si debba procedere sotto la pressione dei commercianti” è non tener conto di questa inconfutabile realtà.: i commercianti SONO “RESIDENTI” ! diurni, ma almeno per 8(otto) ore giornaliere…forse per un numero maggiore di alcuni residenti..ANAGRAFICI! Ascoltare la nostra voce e muoversi a seguito delle nostre “pressioni” è realistico, prima che doveroso!

  14. Fiora ha detto:

    NO GO FINI’! ” non muoversi sotto la pressione dei commercianti” ???!!! e chi semo noi, Verul , caro Stefano B.?! se affittuari paghiamo fior di affitti ( migliaia di euri!) per le locazioni che NESSUN RESIDENTE…. se proprietari a noi è ovviamente richiesta l’ICI che a nessun residente, NO! certo sull’abitazione privata non la paghiamo, ma se l’azienda va remengo i afiti e i ici camina lo stesso, eh?! Rischio d’impresa…le so tutte, ormai i blabla… allora ci si dia una mano a contenerlo questo rischio! semo triestini anca noi, miga bantù!
    Se i muri in facciata ci si scrostano, titolari di note aziende (visti con i miei occhi!!!) si “divertono” a darci il pignolo ritocchino con la malta…” fazo ogni anno, cossa la credi?! me piasi che se vedi pulito e se speto che se movi l’Aministrator…”
    El nervoso, ara me vien, a leger certi discorsi ‘pena un “minimo” prevenudi! 🙂

  15. Paolo Geri ha detto:

    #13. Fiora

    A me interessano i risultati se poi le alleanze per ottenerli sono le più ampie possibili ben venga. Sono anch’ io un lavoratore autonomo e non ho nulla di pregiudiziale contro i commercianti. Ma va comunque ricordato che la categoria (salvo lodevoli eccezioni come tu stessa) si è “convertita” alle aree pedonali solo dopo averne apprezzati i vantaggi meramente economici. Non c’ era (se oggi c’ è ne sono contento) nei commercianti triestini del centro sino a 10 anni fa nessuna motivazione urbanistica o ambientale, di visione della città e dei ritmi di vita che motivasse il consenso alla chiusura del centro al traffico privato (e ribadisco, privato). C’ era anzi la richiesta di tolleranza da parte dei vigili per le soste in seconda fila dei loro acquirenti e dichiarazioni del tipo “dateci più parcheggi in centro perchè i clienti vogliono arrivarci in macchina”. C’ erano in sostanza solo motivazioni – legittime sia chiaro – di incasso. Se una categoria vuole farsi ascoltare dalla città non può tenere conto solo dei propri “interessi” ma di quelli di tutti, sapendo anche stabilire e accettare le giuste priorità di questi “interessi”. Questo ho imparato quanto siedevo nel Direttivo Provinciale della C.N.A. negli anni Novanta. Quando i commercianti triestini si sono accorti che le aree pedonali lavoravano di più ecco tutti pronti a chiedere pedonalizzazioni, anche assurde come quella di via Mazzini. Basta vedere le dichiarazioni in proposito del Rigutti modello fine anni ’90 e di quello attuale. E’ vero che solo i paracarri non si muovono ma certe conversioni sulla via di Damasco non fanno sorridere, fanno solo arrabbiare, perchè le motivazioni sono evidenti e – lasciamelo dire – non troppo nobili.

  16. Stefano Bertuzzi ha detto:

    @Fiora: “… di questa o di quella via”!!! Posso concordare con molte delle tue affermazioni, ma se togli QUESTA frase alla mia cambia totalmente di significato. Per dovere di precisazione dire: “Non credo si debba procedere sotto le pressioni dei commercianti di questa o di quella via” è molto diverso dal dire: “non muoversi sotto la pressione dei commercianti” in generale. Logico che chi lavora e vive in un posto ha l’assoluto diritto (e dovere) di dire la sua, ma il mio intervento era per dire che ovviamente ci sarà chi vuole la pedonalizzazione di via Mazzini e chi quella di Corso Italia, chi via Valdirivo e chi non so cos’altro: ovviamente ciascuno tirerà l’acqua al proprio mulino ma l’amministrazione deve fare le scelte migliori per la collettività.

    So che parlarsi attraverso internet è difficile, ma cerchiamo di comprenderci realmente senza partire da posizioni che riteniamo quelle dell’altro. Altrimenti non ci si capisce.

    Non ho assolutamente nulla contro i commercianti, anzi! Mi auguro che questo mio intervento sia servito a farti capire la mia posizione; può essere discordante dalla tua, ma sicuramente diversa da quella che mi attribuivi!

  17. Stefano Bertuzzi ha detto:

    Aggiungo che non solo i commercianti spingono per pedonalizzare “vicino a casa propria”: anche ai proprietari di case fa molto piacere se viene pedonalizzata la zona sotto casa loro (magari lasciando il transito per i garage) perché l’immobile acquista valore.

    Fiora, mi auguro veramente che il piano di pedonalizzazione riesca a dare un po’ di “aria fresca” alla tua attività, forse anche più che venga rimessa a posto la zona sotto casa mia, perché in questo momento penso che la priorità sia di tipo economico e che sia preferibile puntare sulle zone a maggior impatto commerciale (centro) rispetto ad altre anche se dall’indubbio valore artistico-storico.

    Diciamo che nella mia visione non avrei firmato con i negozianti e proprietari di case che chiedevano la pedonalizzazione del Corso, strada che penso potrebbe essere arteria indispensabile del “ring” che circonda il centro. Se le soluzioni intraprese saranno differenti… beh, fa niente: molto probabilmente sarò stato io a sbagliarmi!

  18. Fiora ha detto:

    @15 Paolo Geri la conversione di buona parte dei botegheri alla pedonalizzazione del centro parte e DEVE partire in primis da presupposti utilitaristici, legga si ” pane” ! il romanticismo a stomaco vuoto e con le scadenze da onorare è estremamente difficoltoso…io ad invocare illic et immediate tale soluzione sono stata forse solo un minimo più lungimirante…non certo più nobile!
    mai voluto farmi bella con penne che non mi competono!
    e credimi oggi che i “manzi” sono scappati e per manzi intendo le ragioni che ho citato ACCANTO alla mancata pedonalizzazione totale, (vale a dire l’inversione di tendenza della clientela e l’annullamento DI FATTO del valore delle licenze) oggi ti dico che se invoco questa decisione lo faccio ormai più da cittadina-pedonA 🙂 che da negoziante proprietaria di muri (ormai svalorizzati!!!) in centro.
    Con Stefano Bertuzzi mi scuso se i miei toni gli possono essere apparsi un pò veementi, con lui, co-utente gentile e corretto…che vuoi Ste. tu proprio non ne hai alcuna colpa, ma sono io ci ho gli zebedei stracolmi di luoghi comuni e di gratuiti veleni, nonché altrettanto aleatorie ricette al capezzale del malato terminale : il piccolo commercio…e non solo Triestino!

  19. Fiora ha detto:

    ” E’ UNO SPORCO LAVORO, MA QUALCUNO LO DEVE PUR FARE”, avrei risposto negli anni ottanta a Paolo Geri che mi accennava alle “non nobili motivazioni” dei commercianti, per caldeggiare l’una piuttosto che l’altra soluzione per il centro cittadino.
    Altri tempi Paolo Geri! oggi darne solidarietà e bone dritte anziché misurar el tasso de nobiltà de certe ” conversioni”, xè solo prova de no voler veder tropi rolè sconsolatamente e definitivamente serai …tanti eyes wide shut su un centro de giorno in giorno più necropoli!

  20. Paolo Geri ha detto:

    # Fiora.

    L’ importante è essere d’ accordo sull’ obiettivo come ho già detto. Poi possiamo avere motivazioni e spinte diverse e non c’ è problema. Credo che ognuno debba fare la sua parte soprattutto se ricoprire responsabilità di rappresentanza (popolare – e io sono fra questi – o di categoria – non so se tu lo sia ma una “voce” nel tuo ambito la farai certo sentire). Seppelliamo pure l’ ascia di guerra sul passatro :-). Ma condivido quanto ha scritto Stefano Bertuzzi che non ci si può muovere in base alle esigenze del proprio orticello (e qui Bandelli propone la pedonalizzazione solo di via Mazzini) ma bisogna avere una visione più ampia dei problemi e degli interessi che sono in gioco. Tanto per capirsi di quanto verrebbe rivalutato un immobile situato in un Borgo Teresiano pedonalizzato ? Sicuramente di parecchio.

  21. Tergestin ha detto:

    @ Fiora

    Mi son d’accordissimo per salvar el piccolo commercio locale a favor dei quei inutili centri comerciai destinadi a esser loghi de bivacco casuale per do’ tordi entro tre mesi.

    Ma no sara’ una pedonalizazion in piu’ o una in meno che salvara’ o afondera’ el comercio medio/piccolo dei negozianti e baristi triestini, ghe volessi altre robette che a TS no se pol e in tuto el mondo se fa…..

  22. Stefano Bertuzzi ha detto:

    @Fiora: figurati, ti capisco!!! Anche io su certi argomenti son molto suscettibile e mi è capitato di male interpretare i miei interlocutori “via web”. Per questo o precisato!

  23. Macia ha detto:

    Mi sembra intelligente la posizione di stefano di istituire una corsia preferenziale in Corso Italia (a patto di essere severissimi con le soste vietate su ambo i lati). Così facendo sarebbe davvero possibile pedonalizzare via Mazzini (magari con pietre diverse da quelle usate in Cavana).

  24. Fiora ha detto:

    @21 e mi parlando de stala svoda e de manzi scampai e per ben ALTRE CAUSE che go elencà, che no sia la pedonalizazion de un per de strade o de tuto el centro, intendevo la stessa roba Tergestin!

  25. Fiora ha detto:

    Paola Geri al tuo retorico quesito sul valore degli immobili se in zone pedonali, ri-rispondo Embé?! chi lo nega? Pecunia non olet e quella della mia famiglia NON ha mai preso la famosa “via dei Jensinari a portar i bori nei Casino de Portorose” …per quanto liberi tuti per mi!
    noi c’eravamo prima, durante (allora studiavo, ma l’estate “in botega” senza remission!) e (ora io)dopo!
    Più formiche che cicale..insomma un’onesta famiglia di commercianti Triestini.

  26. Fiora ha detto:

    …a proposito xè un fraco de tempo ch’el bus no va a sbater contro la vetrina del negozio de robe de fioi de via Mazzini…prima lo gaveva tale OPIGLIA chi se ricorda? negozio de pignate fine, sempre in concorenza con Cesca sul canton vis à vis, che tutora tien duro, senza ‘ver mai gnanca ristruturà una maniza.
    ogni do per tre la signora Gabriella Opiglia doveva far sostituir el vetro del lato via Mazzini…
    Ah! no xè più i comercianti de una volta…ma gnanca i safèri, deo gratias ! 🙂

  27. Fiora ha detto:

    ..non è questo il “luogo” per ampliare il discorso sulla crisi del commercio, ma tanto per completezza una sola “voce” voglio aggiungere per concluderlo .
    Più della mancata pedonalizzazione, più della mancanza di tempo e di voglia di andare a spasso a fare shopping, più della concorrenza degli acquisti on line…I CINESI!

  28. Tergestin ha detto:

    I cinesi?
    In parte. In tempi de recession xe ovio che la gente no pol svenarse e alora qualche robeta la ciol la’ de lori. Adesso i commercianti triestini ga sbassado i prezzi ma me ricordo che fin a un per de annetti fa iera pezo che i veneziani.

    I cinesi xe ossi duri da roder, ma fino a quando ghe sara’ robe come:

    1) La pausa pranzo de 10 ore o poco via (che no se vedi de nissuna parte)

    2) I commessi piu’ maleducati, scazzadi e odiosi del sistema solare (solo mi podessi scriver un libro e penso che chiunque pol confermar)

    3) El comun che te fa diventar deficente solo per meter do’ careghe de plastica che no da’ fastidio a nissun all’esterno de un bareto de periferia e te toca far tremila carte e domande e spender bori per niente…..

    Alora si’, i cinesi pappera’ vivi i comercianti patocchi. Ma el triestin xe meno mona de quanto se credi e ghe piasi la qualita’ (che le lanterne rosse del Borgo Teresian no sa gnanca cossa sia) e la legalita’ (in certi negozi no i fa gnanca finta de bater scontrin).

    Se el comerciante patocco anziche’ sbuffar de continuo, movessi un poco el cul e l’ingegno, oltreche’ a sorider el gavessi meno rogne.

  29. Fiora ha detto:

    …Mai sbufà, sempre soridù (sto participio passato che me xè vignù d’… hamlet 🙂 lo metero ‘ntel mio vpocabolario de patoco perene!) più rogne, meno clienti, meno bori!
    why? per tute le ragioni esposte nei mii post precedenti, Tergestin!

  30. perfetto ha detto:

    5@: Mi va bene pedonalizzare anche tutto il centro a due condizioni essenziali però:
    1-Creare parcheggi adiacenti la zona chiusa al trafficco gratuita per i residenti di Trieste
    2-La chiusura deve essere totale se non ci passo io non ci passa nessuno se non mezzi pubblici e di soccorso, quindi non ci passa nemmeno chi è residente e fornitori altrimenti sarebbe anticostituzionale se io cliente non posso arrivare al negozio a caricare quello che compro mentre il furgone che porta la merce può.
    Io son d’accordo su tutte le manovre atte a rendere più vivibile la città purchè aspetti positivi e negativi siano uguali per tutti, trovo inaccettabile che alcune categorie ne siano avvantaggiate e altre svantaggiate.
    17@:Appunto questo quello che intendo io ci rimetto e quello che ha casa con il garage ci guadagna, io vengo limitato nella mia libertà di movimento mentre quello che ha il garage in centro guadagna un aumento di valore dell’immobile, diverso sarebbe se non ci passo io ma non ci passi tu, saremmo tutti nella stessa barca e vantaggi e svantaggi sarebbero gli stessi per tutti e due.

    Sia chiaro se fosse per me e fosse fattibile chiuderei la città intera e creerei aree di sosta servite fuori città un po’ come a Venezia.

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