1 Agosto 2011

Camber: “Dirottare i 40mila euro della traduzione simultanea in Consiglio su interventi più utili”

Interrogazione del consigliere regionale del Pdl Piero Camber, che chiede di sopprimere il servizio di traduzione simultanea durante le sedute d’Aula, e quindi di non rinnovare la gara d’appalto, in modo da utilizzare i 40 mila euro in altre più utili attività, anche finalizzate alla tutela delle minoranze linguistiche della regione.

Il regolamento interno del Consiglio regionale – ricorda Camber – all’articolo 62 stabilisce che i consiglieri si possano esprimere in una delle lingue parlate nell’ambito del territorio regionale ammesse a tutela ai sensi dell’articolo 2 della legge 15 dicembre 1999 n. 482.

Fin dalla scorsa legislatura regionale il Consiglio ha attivato, con apposite gare d’appalto, un servizio di interpretariato in Aula sia per il friulano che per lo sloveno al costo di 20.000 euro annuali per ciascuna lingua; detto servizio è risultato oggettivamente inutile – sottolinea Camber – in quanto la totalità dei consiglieri si esprime in lingua italiana e solamente un paio di essi ha utilizzato il servizio in sporadiche
occasioni.

La traduzione simultanea – conclude Camber – potrebbero effettuarla direttamente i consiglieri stessi, così i fondi potrebbero essere utilizzati altrimenti, in servizi molto più utili per la comunità regionale, anche finalizzati alla tutela e la valorizzazione delle lingue minoritarie.

Tag: .

270 commenti a Camber: “Dirottare i 40mila euro della traduzione simultanea in Consiglio su interventi più utili”

  1. bruno ha detto:

    orca pò..adesso che ghe serviva, nol capirà più niente!

  2. Yankee ha detto:

    Pura pazzia, la traduzione in friulano !
    E io pago………………!

  3. ufo ha detto:

    Son d’accordo col Camber non onorevole! No xe giusto che il mio Comun ga de spender soldi che podessi servir per altro per tradurghe in talian i interventi dei consiglieri comunali e quanto che vien discuso! I ga avudo otocento ani de tempo per impararse, anca tropo. Xe ora de smeter de tolerar sta pigrizia in malafede: che i se impari, se i vol star in consiglio. E se no i vol, butarli fora e far spazio per chi che xe meno tumbaro. Se i vol parlar per talian che i vadi in Italia, opur che i se porti drio lori un interprete. A spese lori, perché xe lori che no sà.

  4. bona lama ha detto:

    un poco tardi magari ma prima i doveva sorbirse el furlan per no scontentar la lega e a chissà i morsigono de stomigo a sentir el sloven. ‘desso se disfa tuto, co la lega i ga finì, fra de lori i se sbarufa, penso che xe meio che i vadi tuti a casa, anzi tanti i ga anche de sielzer. remengo!!!

  5. ufo ha detto:

    Zerte volte te ga un idea davanti el naso e no la te vien in mente nianca se te fa i salti mortali – fin quando qualchedun altro no la scrivi de qualche parte e ti te se chiedi cossa che ghe voleva a pensarghe per primi. Cussì iera ogi legendo el sito del Primorski, dove che l’unico a comentar la ga intivada in piena: abolimo i Camber, piutosto. Altro che quarantamila miseri euri che andasimo risparmiar.

  6. Srečko ha detto:

    Camber e’ il prototipo della politica triestina, di destra e anche no. Non sa proporre nulla di positivo che porti allo sviluppo. Si ancora a proposte “antislave” e spera di catturare l’audience di destra!
    Che tristezza!

  7. sfsn ha detto:

    femo un calcolo: i interpreti costa 40.000 euri.
    piero camber come consiglier regionale guadagna più o meno 10.000 al mese.
    su fradel giulio come deputato 15.000 (più più che meno).

    se inveze dei interpreti se cancella i camber in do mesi gavemo zà amortizà la spesa e vanza anche 10.000 euri per farse un sprizeto.

  8. Bastafurti ha detto:

    Aboliamo i Camber il risparmio sarà impagabile….

  9. Paolo Geri ha detto:

    #7 e #8.

    Ottima proposta.

    Ma a Camber vorrei anche chiedere – sino a quando dobbiamo sorbircelo – quali sono le “altre più utili attività”. Forse i finanziamenti a pioggia di recente distribuiti dalla Regione a tutta una serie di parrocchie e persino ad un convento ?

  10. Julius Franzot ha detto:

    Nemmeno a me piacciono i Camber, soprattutto l´onorevole, ma quando uno ha ragione ha ragione. Gli appartenenti alle minoranze linguistiche hanno una cultura tale che permette loro di esprimersi in una lingua straniera senza bisogno di interprete. Molto meglio usare quei soldi per azioni culturali mirate alla preservazione delle minoranze ed alla valorizzazione delle loro culture.

  11. federer ha detto:

    nel 2011, abbiamo bisogno di due interpreti per lo sloveno ed il friulano per le sedute del Consiglio? è chiaro che una goccia, ma iniziamo pur da qualche parte!!!

    n.b. ecco la puntuale interrogazione di Gabrovec per mantenere queste posizioni di parte, da buon comunista siamo tutti uguali ma qualcuno è più uguale degli altri!!!

  12. maja ha detto:

    Non sono d’accordo, @Julius Franzot.
    Mai sentito parlare del fenomeno chiamato diglossia?

  13. Dag ha detto:

    Ma voi avete capito che lavoro fa Piero Camber? Ha mai lavorato? Ora fa il doppio “lavoro” politico: consigliere regionale e consigliere comunale, tanto per non farsi mancare nulla!

  14. Matteo ha detto:

    Immagino che se i fa una proposta del altra parte ca’ ber dixi che no xe giusto, brazi rubai al agricoltura

    Go idea come femo risparmiar, eliminemo le paghe ai politici coi contributi e eliminemo i vitalizi, i soldi ai giornai, ai partiti, risparmiamo bene

  15. Ciano ha detto:

    Poderia eser d’acordo sula prima parte (eliminar le spese de interpretariato) pero’ me speteria che Camber e soci i se impari el sloven (magari anche el furlan) velocemente e quindi tuti posi discuter in tute le lingue con tuti…

  16. sergio ha detto:

    questa volta il Camber ha ragione quoto in pieno, è assurdo che si paghino tanti soldi per assolutamente niente, un po’ di buon senso fra friulani e sloveni, che parlano perfettamente la loro lingua, ma che sanno perfettamente l’italiano, si dovrebbero trovare d’accordo

  17. bona lama ha detto:

    ma diglossia xè lingua biforcuta?????, quela dele babe no?

  18. Mauricets ha detto:

    servi per i rapporti orali?

  19. Fiora ha detto:

    in Inglese o in Latin e pur de no sfigurar i parlerà senza interprete TUTI 🙂
    @5 Ufo, Certo che la proposta del Primoski, in sti momenti de crisi xè equivalente a un bene-rifugio … ORO!

  20. Julius Franzot ha detto:

    @ Maja. Io sono un esempio vivente di diglossia, ma non ho nessun problema a scrivere ed a parlare indifferentemente le due lingue. Non e´pagando interpreti ai politici che si conserva la madrelingua, ma incoraggiando asili, scuole e parrocchie di lingua minoritaria, incoraggiando i contatti delle minoranze con le Madrepatrie, coltivando le lingue minoritarie nell´uso comune, nella letteratura, giornali, circoli di conversazione.

  21. Marisa ha detto:

    Piero Camber non si smentisce mai! Regalategli la Costituzione italiana. Forse non l’ha mai letta tutta, in particolare l’art. 6 e la Disposizione finale XII (E’ vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista).

    E’ uno scandalo che i consiglieri regionali di una regione che è ad “autonomia speciale” in quanto sul suo territorio vivono consistenti minoranze linguistiche riconosciute dalla Repubblica italiana e dal Consiglio d’Europa, non conoscano le LINGUE DELLE MINORANZE e abbiano bisogno di un interprete.

    Perchè l’interprete è pagato perchè ci sono consiglieri regionali che affermano di non capire le lingue delle minoranze linguistiche che vivono nella regione che “loro” sono chiamati ad amministrare: questo Sì che è uno scandalo!

    Che studino le tre lingue delle minoranze (friulano, sloveno e tedesco) e così risparmiamo il costo dell’interprete!

  22. Alessandro Duiz ha detto:

    # 7
    # 13

    Esatto!!!!

    Se i se cava delle balle xè almeno due asili novi e altre infrastrutture.

    I Camber fa la muffa a spese nostre in comun/region da decenni e ancora el ga coraggio de parlar de sprechi??

  23. Mauricets ha detto:

    da nessuna parte sta scritto che la maggioranza debba parlare la lingua della minoranza. ognuno parla quello che vuole.

  24. maja ha detto:

    E no Mauricets, da qualche parte c’è scritto: in Suedtirol, per la precisione.
    Lì tutti gli impiegati pubblici devono avere il patentino di bilinguismo.

    Tornado al FVG, se vogliono risparmiare, che li assumano, questi interpreti. Così cominciano a tradurre anche un po’ di atti e di moduli (visto che questo sta scritto).

  25. Francesco ha detto:

    Quando uno non se lo può permettere, e’corretto rinunciare ai “di piu'”.
    Non credo ci sarebbero difficoltà a capirsi e nemmeno che ne sarebbe lesa la tutela delle minoranze. Se poi il gesto fosse accompagnato da qualche altra “riduzione”, una su tutte l’abolizione dei vitalizi, ecco certo ci sarebbe da applaudire.

  26. marisa ha detto:

    @ Francesco

    Perchè mai i diritti linguistici delle minoranze linguistiche sarebbero “un di più”?
    E chi lo decide? La ONNIPOTENTE “minoranza” regionale linguistica italiana? Questa “minoranza” non vuole imparare le lingue delle “maggioranze linguistiche regionali (friulano e sloveno in particolare)” e anche pretende di eliminare un servizio di interpretazione istituito SOLAMENTE perchè gli “italianissimi” non si degnano di imparere il friulano e lo sloveno?

    Ma a Trieste non siete stufi di Piero Camber e amici? Sono una vergogna per una città che nei depliant turistici viene descritta come una città cosmopolita….

  27. Fiora ha detto:

    condivido il tuo parere , Francesco. Questa ostinazione a mantenersi l’interprete la vedo più come un puntiglio che come una necessità o una esigenza di parità.
    Stiamo qui a scambiarci post tra appartenenti alle tre etnie in questione, persino a “litigare” su questo e svariati argomenti e ci capiamo benissimo…almeno come idioma! 🙂
    Spiega bene Julius F. al post 20 in cosa consiste e come attuarla nella sostanza , la parità ,in modo da arricchire la comunità intera. Tutte le etnie che convivono in città ne sarebbero arricchite anziché “impoverite” di ventimila € cadauna lingua …impoverite da un’iniziativa che se sul piano puramente teorico sancirebbe pari dignità a mio avviso ribadirebbe in modo smaccato divisioni che ai più NON PIACCIONO e a NESSUNO GIOVANO.
    Piuttosto mi disturba e con me chissà quanti, che la proposta in sé non peregrina, parta da un membro di quella famiglia che potrebbe e ben in più larga misura dare il buon esempio, rinunciando ad una parte dei propri privilegi, quei privilegi che “di famiglia” non sono!

  28. Paolo Geri ha detto:

    #11. federer

    Gabrovec “comunista” ? Ma stiamo scherzando ??!! Da quando in qua l’ Unione Slovena è diventata comunista ?!

  29. Fiora ha detto:

    @26 quanto al discorso di Marisa, all’interrogativa retorica a Francesco e ai “conteggi” ci trovo tanta di quella solita faziosa animosità …
    C’è per convenzione una lingua ufficiale che tutti conosciamo? usiamola , come i preti di tutte le Nazioni usano il latino, comprendendosi prime che capendosi e senza sentirsi sminuiti !

  30. Srečko ha detto:

    Fiora

    Vse lepo in prav, če in ko bi se vi Italijani naučili našega jezika! Tako pa se dobro razumemo, vsaj semantično, če že ne v globljem pomenu, samo, ko mi Slovenci ali sosedje Furlani govorimo vaš jezik. Ko pa govorimo ali pišemo v svojem jeziku?
    Če bi bili vi res dosledni in bi želeli popoln, nemoten in enakopraven dialog, bi se naučili našega jezika in ne bi potrebovali nobenih tolmačev. Do takrat imamo in jo moramo imeti pravico do tolmača na vseh ravneh v odnosih do oblasti in uradnih ustanov.

    Spomnil bom, da predstavnik italijanske manjšine v slovenskem parlamentu lahko govori v svojem jeziku.

    Kako boš reagirala na ta moj odgovor? Pričakovano: s protestom, ker ne razumeš…

  31. Marisa ha detto:

    FLORA,

    cumò vonde cul taiâ simpri la lenghe ai furlans e ai slovens! Il fasisim al è finit di un biel toc!

    E scomençâ a rispietâ la Costituzion taliane?

    A son une vore la straçerie regjonâls di bêçs (consulencis, societâts partecipadis e v.i.), ma cjale tu !, vualtris “talianons” o viodês dome i cuatri carantans (une miserie di vergognâsi !) dâts ais slovens e furlans per tutele de lôr lenghe.

    Piero Camber al à dome che di vergognâsi e cun lui ducj! chei che i dan la poie!

  32. capitan alcol ha detto:

    Oggi nevica. Son d’accordo con Marisa.

  33. Fiora ha detto:

    @ Marisa, “capirte” go capì tuto e me go anca divertì. Trovo el furlan evocativo, eficace, adorabile!
    “Comprenderte” meno.Ti te fa un discorso de forma. Mi de sostanza.
    Ma nela sostanza Camber, gavemo trovà el punto de convergensa!
    Con oservansa, sempre viva l’A , Marisa!

  34. capitan alcol ha detto:

    Guardate un attimo ai luoghi del mondo dove le tutele per le minoranze non sono garantite. Quelle mancanze hanno fornito solo pretesti alle disgrazie.
    Il discorso vero andrebbe fatto sui contributi spesso sganciati per iniziative discutibili e mi riferisco ad esempio al T9 dei telefonini in friulano. Ma questo secondo me non è il caso.

  35. Dag ha detto:

    Capirei il discorso di Camber se i soldi spesi (comunque notevolmente diminuiti rispetto agli anni scorsi) per le traduzioni fossero tanti. Ma 40.000 euro non mi pare ‘sta cifrona e contribuiscono anche a fare lavorare delle persone. Tanto più che, come sottolineato da molti, la nostra specialità regionale deriva oramai solamente dalla presenza di minoranze linguistiche sul territorio ed andrebbe perciò rafforzata non affossata!
    Sono anche io d’accordo che le lingue, anche quelle minoritarie, si conservano permettendo il loro studio nelle scuole. Ma se questo avviene in FVG per la lingua slovena, poco si sta facendo per quella friulana.
    Poi, per dirla alla friulana: Piero Camber, tu ses propit un petečon!

  36. Marisa ha detto:

    FLORA, non è un discorso di FORMA, ma di SOSTANZA! E che “sostanza” (diritti considerati fondamentali dalla nostra carta costituzionale)!

    Piero Camber è noto come uno dei maggiori nemici politici delle minoranze linguistiche regionali: le ha sempre avversate! E quella Friulana in particolare.

    In un mare di sprechi della nostra Regione(leggi ad esempio “consulenze”, “vitalizi ai politici” e “società regionali partecipate”), guarda il caso, “il nostro” mette sotto accusa la spesa annuale di 40 mila euro per l’attuazione di una “norma legislativa a cui la nostra Regione è obbligata a dare attuazione”!

    Vergognoso poi che ci sia chi è d’accordo con lui! Ma si sa che purtroppo l’Italia non è mai diventata un paese POST-FASCISTA.

    Che i consiglieri regionali imparino anche il friulano e lo sloveno e non ci sarà più alcun problema. Questo servizio di interpretazione alle Minoranze non serve perchè sono bilingui. Serve invece a chi NON VUOLE imparare il friulano e lo sloveno, anche se ormai la nostra regione è a statuto speciale solo ed esclusivamente grazie alla presenza delle minoranze linguistiche.

    Troppo comodo incassare i “benefici economici” dell’autonomia speciale e poi negare i finanziamenti alla tutela delle lingue delle minoranze! Che poi questo fa Camber…..

  37. Tergestin ha detto:

    Ma che minoranza saria a Trieste, i lanfur?

  38. gropajaco ha detto:

    julius franzot20

    e non credi che un importante esempio dell’approccio che descrivi venga proprio da un esponente pubblico/istituzionale?

    certo che aspettarsi che gli usi e costumi cambino cosi’, in forma privata, per caso, dopo essere stati violentati e impediti sistematicamente dalle istituzioni ed amministrazioni per una settantina d’anni, prima dall ventennio fascista, poi dal cinquant’ennio “democratico”, e un pochettino ingenuo, dal mio punto di vista.

    e visto che i fascisti o derivati in una citta’ autarchica e culturalmente ancora arretrata come ts pullulano, il metodo che ha connotazioni pubbliche/istituzionali non puo’ che essere il benvenuto e necessario.

  39. gropajaco ha detto:

    ..intendo esponente pubblico nell’esercizio delle sue funzioni ovviamente…

  40. Julius Franzot ha detto:

    @ gropajaco

    Io penso che gli interpreti in aula siano soltanto una cosa simbolica, se vogliamo, un contentino alla forma, per negare poi la sostanza. Io sarei comunque d´accordo per dirigere i soldi pubblici a sostegno delle lingue minoritarie verso canali forse meno spettacolari, ma piu´effettivi. Se non funzionano le cellule di base (famiglia, scuola, asilo, parrocchia, cultura), non si puo´imporre nulla dall´alto, soprattutto cose vistosamente inutili. Anche se danno il premio Nobel per la pace ad Obama, lui continua a sperperare soldi e vite umane in Afghanistan. Una sana propaganda antiimperialista in USA invece potrebbe impedirgli di trovare soldati per continuare…

  41. marisa ha detto:

    @ JULIUS – commento 40

    Per la politica di tutela di una lingua “minorizzata” (perchè non esistono “lingue minori” !) è fondamentale alzare lo Status sociale e pubblico di una lingua minorizzata.

    E il servizio di interpretazione va proprio in questa direzione: mettere la lingua delle minoranze sullo stesso piano dell’italiano, facendo così alzare lo Status del Friulano e dello Sloveno.

    E non è casuale che Piero Camber continui a cercare di cancellare questo servizio: lo sa perfettamente che ha la funzione di alzare lo Status pubblico di queste due lingue….

    Oltre al fatto che ancora in troppi in Italia sono ancora convinti che sia giusto il “fascistissimo”: siamo in Italia e in italia si parla italiano! Tanto loro fanno parte della “maggioranza linguistica italiana” e “non gliene potrebbe importare di meno” delle lingue “altre”…..

    Chiara dimostrazione che il fascismo è ancora attorno a noi…

  42. Julius Franzot ha detto:

    @ Marisa

    In teoria puoi anche aver ragione, ma se vedo, per esempio, che una delle lingue tutelate (che persino tu dimentichi negli ultimi 2 interventi) viene apposta mantenuta al livello di folklore alpino e completamente ignorata dove vive la maggioranza numerica di chi la parla, mi fanno solo sorridere gli interpreti per i politici.

    Guarda anche proprio il Friulano: quando giri per Udine, Gemona, Tolmezzo, Pontebba, San Daniele… quanto Friulano senti parlare per strada? Per non parlare di che ti succede a Tarvisio se entri in un bar o negozio ed ordini in Tedesco o Friulano… se non sai il nabbuledano non ti capiscono.
    Io ricordo anche benissimo quello che diceva mio padre (Friulano DOC): “Studia Inglese, Spagnolo, Francese…, ma non perdere tempo con il Friulano, tanto tra 2 generazioni non lo parlera´piu´nessuno e poi comunque lo parlano 4 gatti!”
    A me sembrava impossibile, ma i fatti purtroppo gli hanno dato ragione. E perche´questo? Per l´immigrazione di meridionali, l´imposizione di un´identita´venetofona, e la DISTRUZIONE DELLE STRUTTURE DI BASE in lingua Friulana. Ora, finche´non si saranno rinvigorite quelle, puoi anche mettere le stelutis alpinis en tal daur di Camber & Co e riempire la Patrie di mille simboli, ma resteranno sempre e solo esteriorita´che avranno solo uno scopo archeologico.

    Durante tutta la discussione ho avuto il dubbio sui possibili secondi fini di Camber. Ma non puo´essere che sia semplice populismo elettorale per pescare voti leghisti? Tanto San Berluska sta per crollare, non sosterra´piu´la sua famigghia, tanto vale un po´di localismo, magari poi Fontanini gli da´un posto in listino…

  43. Dag ha detto:

    #42
    Io sono friulanissimo, non certo meridionale (genitori, nonni…friulani), eppure il friulano non lo so bene. L’ho un po’ imparato per conto mio e lo capisco abbastanza bene perché conosco gente che lo parla di frequente. Perché non lo parlo bene? Perchè i miei genitori con me non hanno parlato in friulano e perché la scuola non lo insegnava (anzi, lo osteggiava, in un certo senso). Quindi, se vogliamo salvare questa lingua (come le altre), dobbiamo partire da qui.

  44. Mauricets ha detto:

    “E no Mauricets, da qualche parte c’è scritto: in Suedtirol, per la precisione.
    “Lì tutti gli impiegati pubblici devono avere il patentino di bilinguismo”
    bene, basta non essere pubblici dipendenti e il patentino non serve. ma anche avendolo un dipendente pubblico potra parlare la lingua che vuole o no? il punto è questo.o sono forse come il fascio che impone la lingua?

  45. capitan alcol ha detto:

    Non è una questione di friulano ostrogoto o napoletano.
    Non stupiamoci se qualcuno un giorno avrà la malaugurata idea di appoggiare le sue idee stupide sulle epiche battaglie dei Camolli o (peggio) su Egilberto di Bamberga.
    http://en.wikipedia.org/wiki/Gazimestan_speech

  46. maja ha detto:

    ma mauricets, caro… io non ho ancora capito se ci sei o ci fai.
    ma che vuol dire che il dipendente pubblico sceglie la lingua che vuole parlare?!

    se deve essere bilingue, vorrà dire che sul posto di lavoro parlerà nella lingua in cui gli si rivolge il cittadino, no?

    tu mi parli in italiano e io ti rispondo in italiano. mi parli in tedesco? nema problema, parlo pure quello.

    et voilà! come per magia non c’è più bisogno dell’interprete.

  47. Marisa ha detto:

    @ JULIUS,

    la politica linguistica di tutela di una lingua MINORIZZATA è ormai una scienza ampiamente sperimentata a livello internazionale. Basta copiare quello che fanno in altri Stati europei. Nel Galles il gallese stava per scomparire: oggi lo parlano e lo imparano a scrivere anche gli inglesi che si trasferiscono in Galles.

    Il problema madre è un problema di STATUS.

    Infatti non è casuale che i “Piero Camber e compagnia”, anche in tempi recentissimi, abbiamo battuto la grancassa mediatica contro la lingua friulana, usando “strumentale” la lingua inglese (meglio l’inglese che il friulano), o con affermazioni offensive e volgari (con il Friulano non si va da nessuna parte). E ti risparmio tutto il resto del reportorio avente come unica finalità “il disprezzo e la diffamazione” della lingua friulana. E così che si “minorizza” una lingua. E i fascisti e i neo-fascisti sono dei gran maestri in questo.

    E in Galles e altrove, è sullo status che hanno operato per salvare la lingua gallese.

    Certo che con un Renzo Tondo, anti-friulano viscerale anche se nato in Carnia, che ritiene che “la lingua friulana non è una priorità” poco lontano si va con la tutela della lingua friulana.

    il problema è essenzialmente politico. E il primo problema è mandare a casa Tondo e tutta la sua maggioranza: incluso Piero Camber…

  48. Mauricets ha detto:

    46
    ma fuori dal lavoro parla quello che vuole. quindi la lingua diventa un mero mezzo di lavoro. cioè non la parla ma la usa.

  49. Mauricets ha detto:

    ne consegue che trovandosi, il dipendente pubblico, a sua volta cittadino utente usera la sua lingua madre nel caso di relazione con l’amministrazione. o per forza dovra usare la lingua maggioritaria o minoritaria per arbitrio di altra persona?

  50. Ciano ha detto:

    @48

    quoto maja. Mauricets se sta parlando de diritto a usar la propria madrelingua nei rapporti con la PA. Posto che:
    1) sloveni e friulani xe autoctoni in region
    2) ergo a casa loro i devi poder usar la loro madrelingua (tanto più nele istituzioni)
    3) se gli italiani no li capissi xe necesario che gli italiani gabi interpreti per capirli.

    Dificile?

  51. maja ha detto:

    mauricets, segui il labiale:

    il problema non è quale lingua parla il dipendente pubblico quando non è in servizio.

    il punto è che lì, a differenza del FVG, i cittadini, nei rapporti con le autorità amministrative, hanno la possibilità di parlare nella propria lingua madre.

  52. Mauricets ha detto:

    quello di cui parli si definisce
    bilinguismo amministrativo.
    ed è giusto ci sia.

  53. maja ha detto:

    se il bilinguismo amministrativo è giusto, non ho ben capito qual è il problema, secondo te.

  54. Mauricets ha detto:

    il problema? è che sia imposto contro la volonta della maggioranza. perchè in democrazia si decide a maggioranza. a differenza delle dittature dove decide la minoranza.

  55. Fiora ha detto:

    @36 Marisa, noto che usi spesso il termine ” FASCISTA” con una sorta di perverso compiacimento…di grazia, qui?! tra gente come che se devi come noialtri?, ma per carità de dio OBSOLETO !
    il solo significato aggiornato penso sia “raccoglitore di fasci…di fiori” al più “di rami” ..tutto fuorchè littori!
    quanto al discorso Interprete sì, interprete no, che vuoi io ho una mentalità pragmatica da boteghera più che da irriducibile settaria… dove si può risparmiare un soldino…
    Purché a vario titolo, invece di rinunciare ai suoi emolumenti superflui, non se li incameri …CAMBER! 🙂

  56. maja ha detto:

    allora il bilinguismo amministrativo è giusto solo nel suedtirol?
    perchè lì la minoranza è di fatto maggioranza?

    va bene, dai, ho capito: non ci fai, ci sei proprio. non discuto più.

  57. maja ha detto:

    (il 56 è per mauricets, ovviamente)

  58. Mauricets ha detto:

    a si, per me a trieste non basta il bilinguismo, ma sarebbe bene la conoscenza di almeno 4 lingue.

  59. Mauricets ha detto:

    non capisci maja. se non instauri un cammino comune con la parte italofona, con la parte più progressista, non giungerai mai a niente. se si cade in provocazioni e si innestano sterili polemiche non si costruisce niente. sbagli approccio. perche dar corda a camber ad esempio? IGNORATELO! loro conoscono le paure recondite, e le solleticano con queste fesserie.

  60. maja ha detto:

    Non ragioniam di loro, ma guarda e passa?

    No, grazie. Abbiamo già dato.

  61. Mauricets ha detto:

    so che con la parte estremista non è possibile, ma con chi è libero da pregiudizi si puo fare. esatto, ma guarda e passa.
    ma con altri bisogna condividere le scelte. in un compromesso
    equo. nel rispetto delle ragioni di tutti gli uomini di buona volontà.

  62. gropajaco ha detto:

    julius franzot.

    si’, se effettivammente si trattasse di un contentino alla forma. ma la possibilita’ di poter svolgere il dibattito nel consiglio regionale in piu’ di una lingua e’, secondo me, gia’ anch’essa sostanza.

    un consiglio regionale di fatto multilingue contibuisce a cerare le condizioni perche’ possa maturare un altro clima nell’autarchia cultuirale di ts. contribuisce. affronta il problema laddove la scuola o misure che suggerisci tu, non arrivano. in sostanza cio’ che poi marisa delinea come il problema dello status…

  63. maja ha detto:

    Senti, Mauri, il compromesso c’è già.

    Si chiama legge 482/1999 e legge 38/2001.

    Leggile e poi dimmi in quale misura vengono applicate.

  64. Fiora ha detto:

    propenderei per le motivazioni di Mauricets e ancora di più per quelle di Julius che va più in profondità.,ma appare di parte, quando non vuole mai e poi mai esserlo.
    A me per come sono fatta, questa dell’interprete per gente che si capisce benissimo appare semmai strumento di divisione, a Marisa e Maja appare una prevaricazione il contrario…
    ebbene l’empatia mi suggerisce che se mi trovassi al loro posto, probabilmente la penserei come loro…quindi se quella spesa appare esigua in rapporto a ben altri sprechi e ben altre pretese citati nell’ intervento di B.Zorzini Spetic sul Piccolo, cui accennavo e se il proponente è talmente poco indicato…che dire? no saremo né più ricchi né più poveri…anche se qualcosa mi dice che da parte degli appartenenti alla minoranza sorgerebbero istantaneamente nuovi motivi di scontento e di lamentele di parte e mai di cittadinanza.

  65. Mauricets ha detto:

    63
    le leggi vanno applicate.
    anche quelle che non piacciono.

  66. Mauricets ha detto:

    “Questa legge afferma tre principi:
    A) La lingua ufficiale della Repubblica è l’ italiano;
    B) La Repubblica, che valorizza il patrimonio linguistico e culturale della lingua italiana, promuove altresì la valorizzazione delle lingue e delle culture tutelate dalla presente legge;
    C) In attuazione dell’ articolo 6 della Costituzione e in armonia con i princìpi generali stabiliti dagli organismi europei e internazionali, la Repubblica tutela la lingua e la cultura delle popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e di quelle parlanti il francese, il franco – provenzale, il friulano, il ladino, l’ occitano e il sardo.

    Le Regioni conseguentemente hanno proceduto all’ approvazione di singole leggi in difesa delle minoranze linguistiche storiche. L’ elenco delle popolazioni tutelate sul piano linguistico mira ad escludere sia i nomadi sia gli immigrati sia coloro che parlano meri dialetti e più in generale le nuove minoranze.”

  67. Fiora ha detto:

    ne consegue , MauriceTs? come s’inquadra l’oggetto del contendere?

  68. Mauricets ha detto:

    con l’aiuto della maggioranza italiana sana, democratica e libera da posizioni oltranziste, si puo giungere ad una equa applicazione della legge di tutela. non seguendo nello scontro chi non ne vuol sentir parlare. oppure si va alla corte europea e si fa causa all’italia. o meglio al FVG.

  69. Mauricets ha detto:

    altre idee?

  70. Mauricets ha detto:

    perche è palese che sulla tutela lo stato ha legiferato. chi deve applicare? le regioni a quanto sembra.

    “Le Regioni conseguentemente hanno proceduto all’ approvazione di singole leggi in difesa delle minoranze linguistiche storiche.”

  71. Fiora ha detto:

    Non ne ho idea, MauriceTs. la mia era una domanda vera e propria. Nel senso che leggendo il dispositivo della legge non mi riesce di trovarvi delle indicazioni PRECISE sulla sua applicazione, che s’attaglino in modo inequivocabile alla situazione del nostro Consiglio Comunale e della proposta di… lo nomino o non lo nomino? …sembra davvero “da che pulpito…” se proposto da ..”lui”!
    Quanto alla “maggioranza italiana, sana democratica,scevra da posizioni oltranzistiche ” cui accenni, io ho la presunzione di farvi parte. Percui per me “fascisti ” sono i raccoglitori di fasci di fiori e dagli integralisti di ogni sorta…ALLA LARGA!

  72. maja ha detto:

    le disposizioni ci sono, basta leggere la legge per intero (38/2001).

    ce n’è una banale come questa, per esempio:

    Gli appartenenti alla minoranza slovena hanno il diritto di dare ai propri figli nomi sloveni. Essi hanno inoltre il diritto di avere il proprio nome e cognome scritti o stampati in forma corretta secondo l’ortografia slovena in tutti gli atti pubblici.

    ok per la prima parte (vorrei vedere!), ma già la seconda non viene rispettata.
    “signora, no gavemo le pipe sul computer, noi”, con l’anda “ecco ‘n’altra rompiballe.”

    xe monade come queste che na dà sempre “nuovi motivi di scontento e di lamentele”, per citarte a ti.

  73. Tergestin ha detto:

    Si’ bon gente, ma qua me par che semo tuti favorevoli all’introduzion e all’applicazion dela lege che tutela le minoranze, de qualsiasi madrelingua che semo (e che sia).

    No ocori sempre veder la cativa fede in tutto, mi credo, anzi VEDO che in questi anni recenti xe cambiado tanto el clima, soprattutto tra la gente. Magari pian pian se ne rendera’ conto anca i nostri politici e per forza di cose i dovara’ andar nela direzion giusta.

  74. Julius Franzot ha detto:

    @ Fiora
    Non ho mai negato di essere di parte. Come parte di ben due minoranze, di una delle quali non mi e´stato dato di apprendere la lingua, con mio sommo rammarico, faccio il possibile per diminuire l´impatto dell´italianizzazione forzata sulle minoranze, che siano anche slovene, degnissime anche loro di preservare lingua e cultura. Io solamente cerco di proporre una soluzione che porti a spendere denaro pubblico per iniziative che realmente aiutino la sopravvivenza delle minoranze e non solo mettano in evidenza simboli “di potere”, che non servono a niente. Ho davanti agli occhi quello che succede nella Vallee´d´Aoste, in cui ormai solo il 2% della popolazione parla a casa il Francese (la maggioranza parla calabrese). Non ho statistiche ufficiali sul Friulano, ma temo che non siano molto dissimili. Potrai capire che mi preoccupo. Io mi sento (e sono) per il 50% Friulano e per il 50% Tedesco e difendo, per quanto possa farlo, gli interessi dei miei connazionali. Quindi ammetto di essere di parte, ma di due parti.

    @ tutti gli altri

    Non ha senso cercare la soluzione nei paragrafi. Se stiamo ai paragrafi “l´Italia e´una repubblica fondata sul lavoro” e qui tutti i precari e quelli che vorrebbero esserlo possono solo fare una pernacchia.
    “L´Italia ripudia la guerra come strumento di risoluzione di controversie internazionali”. Allora perche´Nabbulidano non ordina il ritiro immediato dall´Afghanistan?
    Senza parlare dei paragrafi del Trattato di pace che parlano di un FTT, costantemente preso come spunto da certuni per farsi pubblicita´, ma che pochi sanno che sarebbe automaticamente escluso dall´Unione Europea.

    Ma perche´non guardiamo semplicemente a quello che possiamo realizzare, in barba ai paragrafi, non orientiamo i voti a chi sostiene cause forse non ottimali, ma almeno miglkorative E POSSIBILI?

    Vi rendete conto che il Friulano sta scomparendo nelle citta´e che i centri commerciali alle porte di Udine e Pordenone sottraggono masse incredibili ai negozi tradizionali in centro, e con loro alle osterie, che sono sempre state il luogodi aggregazione dei Friulani?

  75. Julius Franzot ha detto:

    @ Maja

    Per quanto riguarda i Tedeschi, a noi e´stato permesso di usare il nome originale solo sui documenti ecclesiastici e non su quelli anagrafici. Per questo io, nato nel 1956, sono stato fino al 1980 per la Chiesa “Julius”, ma per l´anagrafe “Giulio”. Poi mio padre fece ricorso e mi fu cambiato ufficialmente il nome in “Julius”. Sembra un racconto di Kafka, ma giuro che e´vero.

  76. maja ha detto:

    non faccio fatica a crederti, julius (giulio, julius, tanto è uguale, no?).
    valeva lo stesso anche per gli sloveni (ma forse per tutti i nomi stranieri) fino al 1966 (!).

  77. Fiora ha detto:

    @74 Julius “essere di due parti” secondo me è essere SUPER PARTES, quindi obiettivo e mai fazioso. E per questo per mi el tuo punto de vista val ‘ssai GRAZIE!

  78. marisa ha detto:

    @ FLORA – commento 55

    NEO-FASCISTA: chi in maniera consapevole, o inconsapevole, utilizza le stesse arogomentazioni della ideologia fascista per discriminare le minoranze linguistiche.

    Adesso….fai un po’ tu!

  79. Fiora ha detto:

    @78 “carta se lassa scriver” “tuto xè relativo” “el mal xè nei oci de chi che varda e per estension de chi che scolta” “morte al nozionismo” ” conta i fatti…”… Fatto, Marisa !
    @72 basta, Maja ! cussì no se pol ‘ndar vanti….
    ME LA CAMBIO ‘STA TASTIERA SENZA LE PIPE ! 🙂

  80. marisa ha detto:

    FLORA Commento 79

    Appunto contano i fatti. E chi discrimina, discrima punto e basta. Esattamente come durante il ventennio fascista che ti ricordo ha perseguitato le minoranze linguistiche.
    Anche i fascisti “erano pragmatici e botegheri”. Volevano “tagliare” tutte le lingue diverse dall’italiano parlate in Italia: niente traduttori, niente “costoso” plurilinguismo, niente scuola in più lingue. E dai! I plurilingui conoscono pur la lingua italiana e dunque che bisogno c’è di altre lingue? Tutti soldi sprecati che possono essere meglio utilizzati: PAROLA DI FASCISTA!

  81. isabella ha detto:

    Nell’ottica di risparmio in un periodo di grossa crisi come quello che stiamo attraversando anche 40.000 € aiutano.
    Pur adorando io le lingue ritengo che in un consiglio regionale i consiglieri possano tranquillamente parlare italiano.

  82. Fiora ha detto:

    Ben dito,ISA ! In tempo de crisi e oramai che semo in confidenza te acorcio el nick, perché …RISPARMIO E’ PRIMO GUADAGNO! 🙂
    MARISA car , siamo diverse…tu teorizzi rapporti umani a suon di definizioni..io li vivo con serenità e reciprocità…MULTIETNICA E MULTIRAZZIALE!
    sollevo un attimo la cortina del privato: nel mio nucleo convivono minicittadini USA, cittadine Inglesi, cittadini del mondo per motivi professionali e una matriarca-putela (che nova ciò!) cola mentalità dei Triestini de stampo asburgico: MI.
    Quindi toleranza cento per tuti, meno che per per i integralisti! per quei TOLERANZA ZERO!

  83. Srečko ha detto:

    isabella

    Non so quanto costi il servizio di traduzione dall’italiano al parlamento di Ljubljana, ma certo costa.

    Proporremo la sua abolizione. Sarete certamente d’accordo tu, Fiora, Francesco e Camber. Ma lo sara’ la minoranza italiana in Slovenia?

  84. isabella ha detto:

    Srecko riterrei più opportuno un servizio di traduzione in una lingua che possa diventare universale (soprattutto per chi ricopre un ruolo politico) come potrebbe essere l’inglese. Che ormai tutti dovrebbero sapere.

  85. Srečko ha detto:

    isabella

    Ti stai contraddicendo da sola! L’inglese dovrebbero conoscerlo tutti, scrivi: allora a che serve la traduzione?

    Questa e’ la solita risposta qualunquista che sentiamo a Trieste. Da gente che l’inglese lo mastica male per lo piu’. In realta’ e’ il paravento “progressista” per coprire le vostre posizioni razziste!

  86. capitan alcol ha detto:

    E quei che ciama il fio Kevin o Jonathan? Xè fuorilegge?

  87. isabella ha detto:

    Srecko datti una calmata!
    1. non mi contraddico affatto, dico semplicemente che in certi ambiti sarebbe utile una lingua che possa accomunare tutti
    (e non parlo dell’italiano) e non di qua sloveno, di là italiano, di là friulano.
    2. qualunquista, ignorante (gente che l’inglese lo mastica male per lo piu’), finta progressista e razzista lo dirai a qualcun altro!

    p.s.: sono di Gorizia non di Trieste! E ora vado a dormire perchè di leggere il tuo veleno dopo una notte di lavoro non ne ho proprio voglia. Notte!

  88. Srečko ha detto:

    isabella

    Touchee?

  89. chinaski ha detto:

    due righe solo per dire che l’ argomento “economico” e’ un argomento *falso*. se siamo nella merda, non e’ a causa di due traduttori, e nemmeno (eresia!) dei cosiddetti “costi della politica”. che ci siano privilegi inacettabili per i politici e’ vero. che la crisi dipenda da questi, o si possa risolvere intervenendo su questi, e’ *falso*. la crisi e’ una crisi strutturale del sistema produttivo-economico-finanziario, e l’ individuazione di “caste” varie (le minoranze linguistiche, i politici, i magistrati, i sindacalisti, gli insegnanti, i tassisti, gli operai, i commercianti, i rom, gli studenti, gli immigrati, i giornalisti, i dipendenti pubblici…) a cui addebitare la responsabilita’ della crisi serve solo a sviare l’ attenzione da questo nodo cruciale. perche’ affrontare quel nodo significherebbe toccare la realta’ dei rapporti di potere in questa fase storica, e tutti si cagano sotto anche solo a pensarci.

    @marisa: il modo in cui utilizzi il termine “fascista” e’ riduttivo e fuorviante. lascia completamente fuori campo la caratteristica e la “funzione” principale del fascismo, che e’ sempre quella di sterilizzare il conflitto sociale.

  90. MARISA ha detto:

    CHINISKI, commento 89

    esiste anche il “FASCISMO di sinistra”. Purtroppo! Ed è UGUALE, identico, a quello di “destra” ! Nessuna differenza tra Alessandro Maran, Piero Camber o Roberto Menia, sul tema dei diritti linguistici della minoranza linguistica storica friulana. Minoranza che ti ricordo essere “tutelata e riconosciuta” dalla REPUBBLICA ITALIANA e dal CONSIGLIO D’EUROPA.

    Per questo ti dà fastidio che abbia evidenziato che FASCISTA non è solo chi è nostalgico di questo regime, ma anche chi, ANCHE a sinistra e perfino l’estrema-sinistra , dietro il paravento di un internazionalismo di facciata e falso, nega i diritto linguistici delle comunità minorizzate: esattamente come il regime FASCISTA !

    Lo so che chi sta a sinistra rifiuta di considerarsi neo-fascista, ma su certi temi (minoranze linguistiche) lo è. Eccome che lo è! E poco importa che ospiti a casa sua stranieri, quando poi non riconosce i diritti linguistici delle minoranze linguistiche che vivono nella sua città !

  91. capitan alcol ha detto:

    Se è per quello esiste anche un fascismo localista.

  92. chinaski ha detto:

    marisa, tu hai scritto:

    “NEO-FASCISTA: chi in maniera consapevole, o inconsapevole, utilizza le stesse arogomentazioni della ideologia fascista per discriminare le minoranze linguistiche.”

    io ti ho fatto notare che si tratta di una definizione riduttiva e fuorviante (non so dove tu l’abbia pescata). il (neo)fascismo, nelle sue varie declinazioni, comprende molte altre cose, e soprattutto vagheggia un’ organizzazione sociale in cui il setimento identitario annulli i conflitti sociali. per questo ha bisogno di inventarsi una “tradizione”: deve inventare una comunita’ omogenea, costruita su vincoli di sangue oppure spirituali. da questa esigenza nasce la discriminazione nei confronti delle minoranze: etniche, linguistiche, culturali, sociali, sessuali, ecc. ecc. questo dispositivo si puo’ riprodurre su qualunque scala: imperiale, nazionale, locale, persino familiare…

  93. Ciano ha detto:

    @89 chinasky

    al di la’ del populismo, credo sia giusto denunciare come un certo modo di fare politica, basato su una distribuzione delle risorse pubbliche agli amici degli amici e garantendo privilegi ingiustificati per se stessi a pochi eletti sia ancora piu’ odioso in un dato momento storico/economico.

    A me sembra che di questo si parla, non di “essere causa” di tale momento storico/economico.

    Per il resto, condivido con te

  94. chinaski ha detto:

    @ciano

    e’ giusto denunciare quel tipo di clientelismo e di corruzione, ci mancherebbe! quel che voglio dire e’ che non ci si deve illudere che, risolto quel problema, tutto andra’ a posto per miracolo.

  95. capitan alcol ha detto:

    @89 le crisi e le loro conseguenze le abbiamo già tristemente sperimentate in Europa nel secolo scorso. O la classe politica è all’altezza di dare dei segnali oppure credo che presto qualcuno si prenderà la briga di darli in maniera non proprio democratica.
    E’ la crisi coniugata al senso di immobilismo e di contiguità delle forze politiche che genera i mostri.

    @92 perfetto.

  96. Julius Franzot ha detto:

    Brava Marisa! Hai descritto perfettamente come stanno le cose. Io vedo quotidianamente che anche in Germania esiste l´internazionalismo di facciata. Non si deve dire che il 20% di stranieri a Francoforte sono troppi, ma, per esempio, se uno sottolinea che “Südtirol ist nicht Italien” proprio quelli di una certa sinistra buonista gli dicono che fa apologia del terrorismo, che nell´Unione Europea non ha senso cambiare i confini, perche´chiunque puo´andare dove vuole (perche´ si deve costringere la gente ad emigrare? Ma l´argomento tira poco).

  97. chinaski ha detto:

    @capitano

    “E’ la crisi coniugata al senso di immobilismo e di contiguità delle forze politiche che genera i mostri.”

    infatti la parola “bipartisan” mi fa venire l’ orticaria.

  98. chinaski ha detto:

    “expect poison from the standing water” (w. blake)

  99. marisa ha detto:

    CHINASKI, allora sostituiamo il termine “neo-fascista” con il termine “razzista”?

    Ti va meglio così? Chi discrima comunità intere, sulla base della lingua, come dobbiamo chiamarlo? Me lo trovi tu un termine che definisca questa situazione tipica del regime fascista?

    Infatti, come ben sai, il razzismo e la discriminazione sulla base della lingua, sono stati un tratto fondamentale del fascismo. Non ha forse il regime fascista “perseguitato” tutte le minoranze linguistiche, friulani inclusi?

    E non lo ha fatto sulla base del sacro dogma: “siamo in Italia e in Italia si parla solo italiano” ?

    CHINASKI, mi commenti le affermazioni che sotto ti elenco? Sono figlie del qualunquismo? Sono figlie dell’ignoranza (nel senso di non conoscere non sapere)? Sono figlie di una FASCISMO non ancora superato? Sono figlie dei pregiudizi e della discriminazione sulla base della lingua parlata?

    Questo è l’elenco. Aspetto impaziente una tua risposta.

    COMMENTO 2 : Pura pazzia la traduzione in friulano ! E io pago….

    COMMENTO 9 : ottima proposta

    COMMENTO 11: Nel 2011, abbiamo bisogno di due interpreti per lo sloveno e il friulano per le sedute del Consiglio regionale? è chiaro che una goccia ma iniziamo pur da qualche parte!

    COMMENTO 16: …un po’ di buon senso fra friulani e sloveni, che parlano perfettamente la loro lingua, ma che sanno perfettamente l’italiano…..

    COMMENTO 25: Quando uno non se lo può permettere, è corretto rinunciare ai “di più”….

    COMMENTO 27: …questa ostinazione a mantenersi l’interprete la vedo più come un puntiglio che come una necessità o una esigenza di parità….

    COMMENTO 29: …c’è per convezione una lingua ufficiale che tutti conosciamo? usiamola…

  100. capitan alcol ha detto:

    @96 scusa per la schiettezza ma me l’hai appoggiata.
    Tu da figlio di friulano DOC a Francoforte come ti poni nei confronti dell’internazionalismo-di-facciata ?

  101. chinaski ha detto:

    marisa, premesso che il tono che usi nei miei confronti mi farebbe venir voglia di non risponderti, ti rispondo lo stesso: non condivido nessuna delle affermazioni che hai riportato, e anzi le trovo piuttosto irritanti. ma non condivido nemmeno (e trovo anche piu’ irritante) quel che scrive franzot a proposito degli immigrati che sarebbero “troppi” (troppi rispetto a che cosa? chi decide quale debba essere la composizione etnica di un territorio? in base a quali criteri?). e ribadisco
    che il dispositivo del fascismo si puo’ riprodurre su qualunque scala, anche su quella locale.

    cio’ detto, potrei farti un elenco di affermazioni apertamente razziste, maschiliste ed omofobe apparse su
    questo sito nei mesi scorsi, su cui nessuno, a parte il sottoscritto e pochi altri, ha avuto nulla da ridire.

    a chi schifa l’ internazionalismo, ricordo che tutte le conquiste sociali e civili del secolo scorso sono avvenute grazie a mobilitazioni internazionali.

    mi fermo qui, perche’ non ho voglia di continuare questa polemica, e perche’ il server che continua ad andare giu’ mi ha un poco rotto i coglioni.

  102. Fiora ha detto:

    @ 99ovviamente Marisa sei e resti un’emerita sconosciuta per me ,di conseguenza il mio “prendermela” rimane confinato allo spazio di un post, ma astieniti per cortesia a darmi della razzista manipolando pro domo tua (quala ancora no so!) parole mie e soprattutto la mia autoironia che da quando e da quanto ti leggo ti è totalmente estranea.
    Se dico autoironizzando che sono pragmatica e ho mentalità da “boteghera” questo non ti autorizzi ascrivere di me “sei come i fascisti”!
    ho detto e ridetto chi sono oggi i fascisti per me e non mi va di ripetermi.
    Se tutte le persone che badano più al sodo che al principio da quattro soldi fossero assimilabili ai fascisti…se chiunque ti contraddica col sorriso nei tuoi dogmi da astiosa provincialotta, per questo soltanto fossero tacciabili di razzismo e di fascismo…staremmo freschi!
    tienti i tue rivendicazioni, io mi godo il dialogo con tutti nelle quattro lingue che sbrodigo senza sognarmi d’imporre la mia , ma grata se genti soprattutto del ceppo slavo decisamente più portati per l’apprendimento linguistico mi vengono incontro parlando italiano.
    PUNTO!
    Ah! bentornato Chinaski, di un post come il 92 sentivo proprio il bisogno!

  103. maja ha detto:

    chinaski c’ha un suo perchè.

  104. matteo ha detto:

    i ve insempia e voi no capi

  105. Mauricets ha detto:

    sono tornato dal lavoro (non so se essere contento di averlo ancora o arrabbiato perchè mi sento ogni giorno sfruttato) ma i commenti che ho letto sono tutti molto interessanti. bravi ragazzi/e. confrontando le idee si diventa piu ricchi.

  106. Fiora ha detto:

    …Anche perché ‘desso che ga vinto Cosolini , s’el legi sti post de 🙂 : ) 🙂 denunucia de Marisa , tipo el 99, nonostante le mie benemerenze 🙂 🙂 🙂 “leterarie” el me deporta in Siberia de balin!

  107. marisa ha detto:

    In relazione alla reazione decisamente sopra righe, ovviamente secondo me, contenuta nel commento 102, ricordo che il Commento 29 che recita, “C’E’ PER CONVENIENZA UNA LINGUA UFFICIALE CHE TUTTI CONOSCIAMO ? USIAMOLA” è stato scritto da FLORA.

    Il rispetto dei diritti linguistici evidentemente è patrimonio ideologico e culturale solo dei provincialotti convinti che questi diritti siano fondamentali “diritti umani” e non “principi da quattro soldi”….

    Ti saluto con un ironico “mandi”….non tradotto!

  108. Fiora ha detto:

    @107cara co-utente, sopra le righe ci sei andata TU e non una volta! le tue deduzioni o meglio illazioni, etichette che ti permetti di affibbiarmi, in un contesto reale ti sarebbero costate una querela.
    Termini come fascista e razzista distribuiti a iosa lasciali a Sgarbi. Attieniti al mandi!

  109. marisa ha detto:

    RICORDO che l’articolo 23 della legge 38/2001 dispone che la convenzione internazionale sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale (legge 645/75) e il decreto in materia di discriminazione razziale, etnica, e religiosa, (legge 205/99) “si applicano anche ai fini di prevenzione e di repressione dei fenomeni di intolleranza e di violenza nei confronti degli appartenenti alle MINORANZE LINGUISTICHE”.

    E’ prevista anche la reclusione fino a tre anni…

    Ma sicuramente chi ha scritto il sopra indicato articolo di legge, è un “provincialotto” che si perde dietro a “principi da quattro soldi”….

  110. Fiora ha detto:

    Marisa pretende di dare giudizi ma non accetta di essere giudicata ed i giudizi, come diligentemente trascrive, qui si formulano a seguito degli scritti.
    Opinabili i miei, altrettanto i suoi, con una connotazione oggettivamente offensiva a suo carico, qualora si gratifichi il prossimo di fascista e razzista senz’altra prova che i blabla di un pomeriggio estivo.

  111. Fiora ha detto:

    Marisa..dà pace! stai facendo processi alle intenzioni. C’è proprio bisogno di sta Savonarola in gonnella per sentirci tutti affratellati nella stessa barca?

  112. marisa ha detto:

    FLORA, io non giudico la tua persona. Non ti conosco e non so chi sei.

    Mi sono limitata ad “analizzare” gli argomenti portati a favore della cancellazione del servizio di interpretazione.

    Se poi questi sono “argomenti” che sono stati propri anche del passato regime fascista, perchè non lo si può scrivere?

    Chi li fa propri oggi lo può fare per ignoranza, pregiudizio e senza rendersi conto della gravità di quanto va affermando.

    Ma questo non fa venir meno la gravità di affermazioni lesive dei diritti linguistici delle minoranze linguistiche storiche.

    Siamo in estate e fa caldo, ma questo non autorizza un bla bla bla discriminatorio e intollerante ….

    I diritti linguistici sono diritti “umani” fondamentali riconosciuti dalla Costituzione italiana e a livello internazionale….

  113. Fiora ha detto:

    Marisa,rileggiti se credi i miei post, senza la matita rossa della maestrina.
    Noterai che ho parlato di empatia e comprensione dei vostri punti di vista. Il mio era solo un parere dettato dal buonsenso e non era neppure immutabile…se leggerai!
    Non sopporto, come tutti, che si manipolino le frasi e di conseguenza le intenzioni di chi scrive , estrapolandole dai contesti al solo scopo di far prevalere le proprie tesi, che io peraltro non contestavo.
    E non sopporto chi persegua idee fisse e da quelle non transiga, nè …sconfini, ora che i confini sono stati abbattuti e sembra tu voglia mantenere quelli mentali.
    Ah, mi riesce anche difficile sopportare chi copia il mio modo di scrivere,…almeno non nel post immediatamente successivo (alludo “ai blabla del pomeriggio estivo”)…metilo in lanfur ,dei che vien simpatico! 🙂

  114. Julius Franzot ha detto:

    @ 100 Essendo figlio di un Friulano e di una Tedesca, considero con preoccupazione l´aumento-radoppio in 10 anni della popolazione straniera. Il problema e´che vanno tutti nelle citta´, soprattutto quelli che vengono da lontano. Io vivo in un paese di 4000 abitanti sul Reno e ci sono circa il 4% di Russi ed il 3 % di Polacchi. Con queste proporzioni andiamo perfettamente d´accordo, loro – come non autoctoni – sono obbligati ad adattarsi a noi, ad imparare la nostra lingua. Se non lo fanno (ci sono alcuni casi tra i Russi, ma non tra i Polacchi), sono cazzi amari, ma se li cercano.
    Sul tenma dell´internazionalismo: io sono membro dell´SPD, quindi di un partito che nulla ha a che spartire con i comunisti e con i fascisti. Non condivido le loro posizioni, che considerano (da decenni) i confini inviolabili e buttano gli “indipendentisti” a torto marcio nella stessa pentola dei fascisti. Ma si deve anche capire da dove viene questo atteggiamento: in Germania non ci sono minoranze etniche autoctone (con 2 eccezioni, ma ampiamente tutelate e di dimensioni irrisorie), ma ci sono “Vertriebenenverbände”, organizzazioni di profughi, tipo Unione degli Istriani, che, come i loro omologhi italiani, tendono molto a destra (se vuoi sapere di piu´cerca su Google Erika Steinbach). Questi votano tutti CDU/CSU. Quindi il cosiddetto “internazionalismo proletario” qui e´solo funzionale ai voti: se ti consideri “minoritario”, sei necessariamente un fascista. Ma la Germania non ha avuto la penosa esperienza degli “optanti” controvoglia, che con le loro sofferenze hanno ampiamente riscattato qualsiasi pregiudizio di essere “di destra”.

  115. Matteo ha detto:

    100 e passa commenti su una monada del genere, gnente sulla idiozia de cosolini sul far le case popolari in porto vecio

  116. francesco ha detto:

    Dopo aver seguito per circa un’ora la diretta dei lavori del consiglio comunale di Trieste, rivedo radicalmente la mia opinione sull’argomento.
    Il traduttore serve. Eccome.

  117. marisa ha detto:

    FIORA commento 113

    I confini mentali ce li hanno i monolingui che non riescono ad uscire dai confini mentali del “loro” monolinguismo…..

    I plurilingui sono abituati dalla nascita a confrontarsi con due e più lingua, con due e più culture, per cui crescono SENZA confini mentali….

  118. Julius Franzot ha detto:

    @ Marisa
    Anche se non mi consideri, non manco di apprezzare i tuoi commenti chiari e logici sul tema. Mandi, frute!

  119. abc ha detto:

    @ 37 Tergestin,

    Non si sta parlando del consiglio comunale di Trieste ma del consiglio regionale, dove i lanfur (come li chiami tu) ci sono. Camber che si candida a Trieste, cerca voti nel suo territorio, quindi è contrario a che ci siano interpreti di friulano e sloveno, però è favorevole a che si spendano soldi per la tutela del dialetto veneto di Trieste

    https://bora.la/2010/02/04/dialetti-triestino-bisiaco-goriziano-muggesano-e-gradese-tutelati-da-una-legge-regionale/#comments

    Ovviamente non condivido la proposta di Camber per quanto riguarda le lingue friulana e slovena.

  120. capitan alcol ha detto:

    Mettiamola così: marisa il tuo fervore nella difesa è ammirevole ma la forma è anche sostanza. Se usi una forma aggressiva nella scrittura rischi di passare per quella che si comporta da ‘fascista’.

  121. Julius Franzot ha detto:

    @ abc. Il dialetto veneto e Venezia sono sempre stati i cavalli di troia per italianizzare forzatamente tutto il FVG. Vedasi il leone di S. Marco antistorico all´ingresso del castello di Gorizia

  122. micheles ha detto:

    @117:”I confini mentali ce li hanno i monolingui che non riescono ad uscire dai confini mentali del “loro” monolinguismo…..”
    Questa non e’ offensiva?
    Chi parla piu’ lingue non ha confini mentali? Magari bastasse questo..e la sig.ra Marisa lo dimostra ampiamente. Bye bye.

  123. Julius Franzot ha detto:

    Chi parla solo una lingua vive fuori dal mondo e molto presto si trovera´fuori anche dal mondo del lavoro.
    Chi parla una sola lingua e´un isolato, a rischio di fascismo e di regime vario, perche´legge solo quello che gli propina una certa stampa.
    Chi parla una sola lingua spesso crede per ignoranza a quello che gli raccontano i nazionalisti e non ha modo di confrontare i pregiudizi con le realta´.

    Ma perche´invece di difendere la sua ignoranza non prova ad imparare un´altra lingua?

  124. abc ha detto:

    Il leone fu collocato per la prima volta nel 1919, prima ancora di ricostruire il castello
    http://www.cimeetrincee.it/ArchivioCarloSnidero/goriziailcastello2.html

  125. Luigi (veneziano) ha detto:

    Mussolini parlava abbastanza bene il tedesco. Forse non era fascista?

    C’è chi ha scritto qui nei commenti che esiste il servizio di traduzione simultanea dall’italiano, nel parlamento sloveno. Ebbene: questo servizio non esiste nemmeno nei comuni costieri sloveni, immaginarsi a Lubiana.

    La parola che più appare in questi commenti è “fascismo”. L’Italia – si legge – è rimasta tale e quale a quella del ventennio. Eja eja, alalà! (e scusatemi se non mi dilungo, ma mi sto preparando per la manganellata squadrista di sabato prossimo, cui seguirà la re-invasione della Grecia, con successiva ri-sconfitta).

    Il regime più corretto da utilizzarsi è quello che si vede negli altri paesi europei: anche questo si è detto. Benissimo: prendo il regime di tutela delle minoranze francese! Aspetta: vista la situazione, forse la Francia è fascista. Allora scelgo il regime… austriaco! Ops: viste le bastonate riservate agli sloveni, forse è meglio cambiare. Scegliamo il regime… polacco! Niente da fare: fascisti anche quelli. In Romania come andiamo? Malaccio, mi pare. Allora il Belgio: il Belgio è l’ideale! Infatti si menano da orbi, e da quattrocento giorni non riescono nemmeno a formare il governo del paese.

    Vediamo che resta: la Spagna? Ehm ehm: in Spagna si buttano ancora le bombe. La Gran Bretagna? Ecco: la Gran Bretagna è perfetta: prima ha raso al suolo tutto quanto per cinquecento anni, poi adesso li ritira su col cucchiaino. Certo: il gallese è stato riconosciuto come lingua ufficiale a febbraio del 2011 (avete letto bene: il paese perfetto ha riconosciuto la lingua minoritaria ufficialmente… sei mesi fa!), ma la sua tutela in Galles è eccellente. Infatti dal 1990 il gallese è insegnato obbligatoriamente (come seconda lingua) fino all’età di 14 anni, e dal 1999 è insegnato obbligatoriamente fino ai 16 anni (la c.d. “key stage 4”). Accidenti però: la maggioranza degli studenti (75%) in Galles va nelle scuole private, dove questo obbligo non sussiste e praticamente nessuna scuola privata fornisce questo servizio… ma il Galles rimane sempre il paese della “tutela perfetta”. Dove il 23,07% degli studenti (dato del 2007/2008) studia il gallese come seconda lingua (prima essendo sempre l’inglese) fino a 16 anni, ma questa è “la perfezione”.

    Noi buzzurri e fascistoni abbiamo sempre da imparare.

    L.

  126. Luigi (veneziano) ha detto:

    Ho scritto una cazzata: il servizio di traduzioni non esiste nei comuni costieri, ma esiste a Lubiana, nel senso che esiste la traduzione dall’italiano e dall’ungherese in sloveno.

    Il deputato italiano e quello ungherese hanno il diritto di esprimersi nella loro lingua, e i loro discorsi o interventi sono tradotti in sloveno.

    Chiedo scusa.

    L.

  127. abc ha detto:

    Ecco un’altra foto del castello definito “veneziano” http://www.cimeetrincee.it/ArchivioCarloSnidero/goriziapiazzagrandeecastello.html

  128. piero vis'ciada ha detto:

    mi credo che el tradutor servi, xe sta sicuro indispesabile per el neosindaco col ga celebrà el matrimonio del compagno solista del coro partigian triestin…
    con tanto de bandiere jugo co la stela rossa…
    e foto in trg unità con didascalia:
    “…zapeli smo mi (na trgu Zedinjene Italije !!) :
    1) Vstajenje Primorske
    2) Trst je naš
    3) Internacionalo
    – po petju, je prišel ven iz občinske palače tržaški župan Cosolini in se slikal z nami !!”

    ciao – zdravo
    (no cavar el tradutor… servi… servi…)

  129. piero vis'ciada ha detto:

    “se vinzi cosolini servirà tradutor per sposar i titini” xe sul libro ?

  130. piero vis'ciada ha detto:

    anche i americani discriminava le razze ( i neri) … quindi iera fascisti ? americani fascisti ga fato guera all’italia fascista ?
    no se finissi mai de imparar…
    forsi anche boris pahor xe fascista che nol voleva “el nero a piran”…
    xe vero signora… no xe più le meze stagioni

  131. piero vis'ciada ha detto:

    le case popolari in porto vecio gaverà per ogni porton un traduttor ?
    propongo un altro libro “de sostegno”:

    “Se Cosolini fa le case popolari in porto vecio….”

  132. čriček ha detto:

    grande Camber

    Ha fatto resuscitare piero vis’c. e Luigi. Ne sentivo la mancanza!

  133. abc ha detto:

    Molto interessante il link di Luigi (veneziano).
    Ancora una volta viene confermata la serietà ed imparzialità del gruppo di ricerca storica Isonzo.
    In particolare nel testo relativo alla foto 036 viene specificato che i veneziani non riuscirono mai a collocare il leone sul portone del castello.
    Nella spiegazione relativa alla foto 037 si riferisce che il generale Cattaneo scriveva “del bel Leone di San Marco ricondotto al suo posto”, posto che non aveva mai occupato prima.
    Ecco spiegato perché il castello viene talvolta erroneamente definito veneto come nella foto del mio post 128.

  134. Fiora ha detto:

    @117 di quali ” MONOLINGUE ” vai cianciando a me , Marisa????!!! come con umiltà ma con chiarezza ti ho scritto nel mio post 102, anche per motivi familiari io di lingue ne parlo quattro. Aggiungo che mi rammarico di non parlare il Friulano.
    Ti risponderei creandoti forse minori preconcetti e con maggior attenzione ai tuoi scritti e minore supponenza di quanto non faccia tu, attentissima a bacchettare, del tutto distratta a “riconoscere”.

  135. Fiora ha detto:

    a quanto sopra che ti pregherei di leggere, ti aggiungo, Marisa che le mie EVENTUALI perplessità riguardanti la spesa per l’interprete erano puramente di ordine PRATICO, come se ci si trovasse in famiglia, davanti all’annuncio “no xè bori”…ne hai voluto fare una questione di principio a suon di citazioni di Legge.
    Io ho subito abbozzato con un “no semo né più richi nè più poveri”…ovviamente a spenderli sti 40mila!
    Da ultimo Francesco nel post 116 dichiara, non so se con un pizzico d’ironia ,ma che comunque questa necessità l’ha rilevata SUL CAMPO e non come te Marisa, sull’ IDEOLOGICO e con la mia mentalità “da boteghera”,( ma per ciò stesso, grazie a dio scevra da ideologie che avvelenino i rapporti, MARISA! )penso BON, DEI! no ‘ndaremo in rovina per cussì poco!

  136. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ abc

    Il castello veniva spesso chiamato “veneziano” anche ai tempi dell’A/U, a causa del fatto che l’aspetto dell’epoca era dovuto ai massicci lavori di rifacimento compiuti nel brevissimo periodo di dominazione veneziana.

    I lavori compresero la demolizione delle torri medievali esistenti, l’erezione dell’intera cinta muraria esterna con le quattro torri sporgenti agli angoli, la costruzione di una serie di edifici interni. Lo scopo era quello di far resistere il manufatto alle artiglierie dell’epoca.

    Il Guicciardini lo ricorda nella sua “Storia d’Italia” (a volte citata male in questo specifico passaggio):

    “L’Alviano (…) andò a campo a Gorizia situata nelle radici delle Alpi Giulie, forte di sito e bene munita, e che ha una rocca ardua a salire, e avendo prima preso il ponte di Gorizia, e poi piantate le artiglierie alla terra, la ottenne il quarto giorno per accordo, perché mancava loro armi, acqua e vettovaglie; e presa la terra, il castellano e le genti, che erano nella rocca, avuti quattro mila ducali la dettero: dove i Veneziani fecero molte fortificazioni, perché fosse come un propugnacolo e un freno ai Turchi a spaventargli a passare il fiume del Lisonzo”.

    L.

  137. sfsn ha detto:

    Lojze, te ieri in vacanza che no te se ga fato vivo per diversi giorni?
    Se te ieri in Croazia te ga fato comodo che la gente savessi italian?

  138. sfsn ha detto:

    ah, altra per Lojze:
    se basta meno de un ano de dominazion veneziana per dir che el leon sul castel de Gorizia no xe una mistificazio storica, alora Trieste pol ben esser juga, visti i 42 giorni!

  139. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ sfsn

    Mai dito che el leon no xe una mistificazion, ma go spiegà parché anche i to noni austroungarici (se gera austroungarici, po’…) ciamava quel castel “venexian”.

    El leon GAVEVA da andar da qualche parte nel 1508, ma no i ga avudo el tempo par petarlo sora de qualche muro.

    E el nome “castel venexian”? Xe par el stesso motivo che el castel de Castelnuovo de Cattaro i lo ciama “spagnolo”. Quando mai Castelnuovo xe sta conquistà dai spagnoli? Fra el 1538 e el 1539. Un ano misià fra i secoli, però xe bastà…

    Varda che perle de sapienza che te dago cussì, a gratissssssss.

    L.

  140. Stufo ara! ha detto:

    40.000 no… però si a 100 a passa mila per la settimana liturgica che vol el vescovo di TS… mi ssai me stona ste travi e ste paiuzze….

  141. giampaolo lonzar ha detto:

    Comments 117 & more – Once , an English politician said ( Maybe was Sir.W. Churchill)
    -If a person speaks several languages is multilingual.
    -If a person speaks two languages is bilingual.
    -If a person speaks one language is American.

  142. sfsn ha detto:

    Lojze, i miei noni iera austrungarici de Trieste. El castel i lo ciamava “castel de Gorizia” “Goriski grad” o “Gorzer schloss”, no go mai senti nissun ciamarlo castel venezian. E quei de gorizia i lo ciamava solo “castel” (o grad o schloss) semplicemente perchè no iera altri castei a gorizia con cui confonderse.

  143. gropajaco ha detto:

    vuol dire che i tuoi nonni sono sbagliati. devi cambiarli.

  144. giampaolo lonzar ha detto:

    @@@ Mio nono materno ,nato A.U.de etnia slovena dixeva che eser furlani no xe una vergogna ma una disgrazia ! Ogi el fussi ciama’ fassista ??

  145. giampaolo lonzar ha detto:

    140 @ Lojze Mletackog (Luigi Veneziano)ti imas pravo
    -Ocuvano je vise tvrdjava,jer svako ko je Herceg Novi osvajao, sagradio je po jednu ,Spaniola iz kratke dominacije Spanaca Herceg Novim (1539)

  146. Tergestin ha detto:

    @ Giampaolo

    El punto xe che in Italia de fassisti ghe ne xe talmente tanti che a volte se fa confusion. El guaio xe che ghe ne xe parecchi che lo xe fermamente ma che in pubblico no lo diria mai.

  147. Marisa ha detto:

    @ JULIUS FRANZOT – Commento 118

    Non è vero che non ti prendo in considerazione. Ho apprezzato i tuoi commenti.
    Mandi frut!

    @ MICHELES commento 122

    La scienza a livello internazionale da anni ormai è arrivata alla conclusione che il cervello del plurilingue funziona in maniera diversa dal cervello del monolingue. Ed il cervello del plurilingue, ha anche una marcia in più a livello cognitivo anche al di fuori dell’apprendimento delle lingue.

    Ovviamente è considerato plurilingue chi dalla NASCITA usa più lingue. Perchè il cervello plurilingue si struttura nei primissimi anni di vita. Poi, superati i primi anni di vita, puoi anche imparare altre lingue, ma il cervello rimane inesorabilmente “monolingue” sui piano del funzionamento strutturale.

    Quindi nessuna offesa da parte mia….

    @ FIORA commento 135

    Ora puoi anche fare retromarcia, ma rimane pur sempre il tuo commento 29: commento chiarissimo e senza problemi interpretativi.

    —————

    E a questo punto, secondo me, abbiamo dato anche troppa visibilità a Piero Camber: piccolo, piccolissimo politico di provincia…..

    Non merita 147 commenti !

  148. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ sfsn

    Forse t’è sfuggita la crtolina postata da abc: cartolina invero dell’epoca imperiale, stampata senz’altro in quelle terre, giacché la didascalia è bilingue tedesco/italiano (sia pur traballante nel tedesco). Lì si parla di “Castello veneziano”. Che significherà tutto ciò? Secondo il mio modestissimo parere, significa che qualcuno lo chiamava così, anche a quell’epoca. Tu che dici?

    Abbiamo comunque assodato definitivamente un fatto: l’Italia è un paese intrinsecamente fascista, abitato in gran parte da fascisti. Direi che gli italiani sono praticamente tutti ontologicamente fascisti.

    E questo – si badi bene – nonostante gli italiani siano uno dei popoli più plurilingue che esistano in Europa (adesso faccio capottare la Marisa).

    Ebbene sì, signori miei: in Italia si parlano oltre trenta diversi registri linguistici, e quasi ognuno di noi a scuola ha imparato l’italiano come SECONDA (se non addirittura TERZA) lingua.

    Il mio caso è lampante: la mia prima lingua è il veneziano, mentre l’italiano ho iniziato a parlarlo verso i tre anni. E in Veneto – oggi! – il 52% degli abitanti afferma di parlare esclusivamente o prevalentemente la propria lingua materna, e cioè il veneto.

    Adesso però qualcuno dovrebbe spiegarmi l’arcano: si è appena detto che il plurilinguismo allontana il fascismo, dopo di che si è anche detto che gli italiani sono praticamente tutti fascisti. Eppure gli italiani sono quasi tutti plurilingui. Che c’è che mi sfugge?

    Luigi (veneziano)

    PS Non mi si venga a raccontare la frottola per cui dialetto + italiano non sono due registri linguistici diversi. Il notissimo linguista britannico Martin Dodman (ne cito uno a caso, ma ce ne sono a centinaia che confermano il punto) infatti rileva che non solo il dialetto è un codice linguistico diverso dalla lingua standard, ma fa altresì notare come nel mondo esistono circa 150 stati, ma da 3.000 a 5.000 lingue diverse. Il fascismo è de-fi-ni-ti-va-men-te debellato!

  149. sfsn ha detto:

    Marisa,
    se spiega tuto:
    1. un che sa una sola lingua xe più mona de un che sa due.
    2. camber no vol che la gente sapi due lingue (perchè…)
    3. solo i mone lo vota.

  150. sfsn ha detto:

    @ Lojze:
    concordo con ti: lo stato italian ga fato de tuto per eliminar i dialeti e el plurilinguismo preunitario. Sia in epoca prefassista, che in epoca fassista, che desso, i dialetti italiani xe stai distrutti attraverso scuola, burocrazia e – dopo – tivù (che ghe ga dà el colpo de grazia).
    Trai ti le conclusioni…

    PS. Lojze, cavime una curiostità:
    te sta sul isola più bela del mondo (presumo Venezia senza considerar quela merda de ponte dela libertà) opur in qualche altro posto dela laguna e te se perdi qua a polemizar su Trieste, Jugo, Italia, Slovenia, Croazia, Tito e Mussolini?
    Te son proprio fora! Mi al posto tuo staria a guardarme in giro tuto el giorno, altro che computer!!!

  151. capitan alcol ha detto:

    Castell è tedesco per castello?
    Cartolina austriaca con il castello bombardato?
    Quello che so di sicuro è che l’obelisco col leone a Gradisca è posteriore al 1919.

  152. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ capitan alcol
    Forse non tutti sanno che Gorizia fu bombardata una prima volta dagli italiani, dai quali venne conquistata nel 1916, poi venne bombardata e riconquistata dagli austriaci nel 1917, e infine riconquistata (stavolta senza bombardamenti) dagli italiani nel 1918.

    Quindi la cartolina di cui parliamo è stata quasi sicuramente stampata nel 1917, dopo la temporanea riconquista austriaca. “Castell” non è tedesco per “castello”, ma “Kastell” sì. Se tu fossi – come il sottoscritto – un accanito collezionista di cartoline, saresti abituato a notare tanti piccoli particolari come questo: ritengo – senza averla guardata “de visu” – che la cartolina in questione sia stata stampata da un editore italiano della zona del Litorale, non particolarmente ferrato nella lingua tedesca.

    @ sfsn
    L’Italia – l’ho già scritto – è un paese intrinsecamente fascista. Gli italiani sono tutti fascisti. Sei circondato: ti conviene arrenderti.

    E poi, come ti permetto a dire che Venezia è il più bel posto del mondo? Venezia è una città fascista, abitata da fascisti, rovinata dagli italiani fascisti che hanno sfruttato la scuola, la burocrazia e la televisione per imporre la lingua italiana fascista: non come in tutti gli stati democratici dell’universo, che hanno scuola, burocrazia e TV sempre e soltanto schiettamente plurilingue!

    A proposito: Dante era un fascista, giacché l’Italia è stata, era ed è una nazione fascista, ancor prima che s’inventasse la parola “fascismo”.

    A noi!

    L.

  153. Fiora ha detto:

    @Marisa
    con chi mi parli di “retromarcia” a me che non ho nulla da guadagnarci a farlo …non cerco mica captatio benevolentiae da te o da chiunque, a che pro? no me vien e no me va!
    Evidentemente, davvero ti serve l’interprete …per tradurti le SFUMATURE,.
    D’altronde da una che divida gli abitanti di questo nostro microcosmo FVG. in ItSloFurlanofoni o “fasci”…
    Ciao Marisa, mi arrendo ai tuoi didascalici furori, più monocordi della monolingua!

  154. Mauricets ha detto:

    153
    caro Luigi è da dire che il movimento politico fascista è nato in italia.

  155. Mauricets ha detto:

    è intrinseco agli italiani?
    una vera riflessione su questo fenomeno sarebbe opportuna.

  156. Fiora ha detto:

    al post 29 scrivevo “convenzione” tu hai trasformato in “convenienza” o mi hai manipolata ancora una volta o all’interprete chiedi di spiegarti la differenza tra i due termini, Marisa.
    Invece mi dispiaccio davvero con Srecko per non aver capito un acca del suo post. Apprezzo sempre i suoi contenuti. Premesso che lui conosce perfettamente l’italiano, mentre l’ignorantona è la sottoscritta che non sa lo Sloveno, ma è ben lungi dal vantarsene, anzi se ne duole, perché accanto all’Inglese al Francese all’Italiano e a un pochino di Serbocroato,(no il Triestino non si annoveri! E’ solo un dialetto non è mica una lingua come il friulano…) di Sloveno è digiuna, ma giurin giurello…ancora per poco!
    Tu Srecko, l’Italiano lo sai, io purtroppo lo Sloveno,no, Ecco cosa intendo per “puntiglio”…dove starebbe la mancanza di rispetto da parte di chi ignora nel chiedere a chi ne sa di più scusa ?!
    ” Fascista! fascista!” ‘ndemo dei! 🙂 🙂

  157. Tergestin ha detto:

    In Inghilterra in ‘sti giorni xe sta’ butado fora dal BNP (movimento dela destra piu’ radicale) un mulo perche’ fotografado a far saluti a braccio teso.
    In Germania ancora pezo: probabilmente el saria finido drito in canon come tanti altri che ga avudo sta pensada. Mentre in Austria, un suo connazional (Irving, noto storico negazionista dell’olocausto e antisemita) ga ritirado un sacco de tesi che el sparava vista la condanna penale che i ghe ga tirado.

    In Italia robe del genere saria fantascienza e penso che asserirlo sia una roba cussi’ scontada anca per el muleto piu’ tardo dela classe, che no ocori far esempi (gnanca e soprattutto su ‘sta zona del confin orientale) per dimostrarlo.

    Un conto xe zigar fascista a caso (come fa ingiustamente Marisa all’indirizzo de Fiora), un conto xe minimizzar che in Italia sul ventennio no ghe sia un clima de “bonaria tolleranza”.
    E chi lo fa, se qualifica perfettamente per quel che xe.

  158. ufo ha detto:

    Mentre nel fratempo a Trst un noto estremista dalle discutibili frequentazioni giovanili, del qual anca gira una nota immagine col brazo ben teso ale spale del atual Terza carica dello Stato, xe stà fato asesor ala cultura, parlamentare e sotosegretario, più altre picoleze strada fazendo. Stesa roba, cos’te vol badarge ai detagli…

  159. Luigi (veneziano) ha detto:

    Ti do perfettamente ragione, Tergestin: l’Italia è un paese fascista fino al midollo. Così fascista, ma così fascista, da far paura.

    Un paese sempre fascista: non a caso il fascio littorio è stato inventato dagli antichi romani, il che dimostra che anche ai tempi di Augusto esisteva il fascismo. Dante era fascista, Verdi era fascista, e sicuramente anche io sono fascista.

    Tu no: tu sei un candidissimo giglio di campo, circondato da orde di fascisti in orbace, bastone e olio di ricino. Ti sei salvato, incredibilmente.

    E adesso vediamo che succede nei paesi citati a luminissimo esempio.

    Il BNP è un partito neonazista britannico: chiamiamo le cose come stanno. In Italia potremmo dire che somiglia vagamente a Forza Nuova, ma con un “coté” decisamente più filohitleriano e un deciso razzismo anti-tutto ciò che non è bianco di pelle.

    E’ vero che un tizio – di nome Chris Hurst – è stato espulso perché ad un raduno aveva gridato “Sieg Heil!” col braccio teso, ma questa è la tipica maniera dei britannici di “gestire” la cosa: il braccio teso non va bene perché è nazista (può mettere il partito in cattiva luce), ma affermare che gli ebrei devono essere cacciati dai luoghi di comando che occupano grazie ad un complotto planetario, e che la Shoah non è avvenuta (Irving può dirlo tranquillamente a casa sua: non è vietato), che Hitler aveva delle buone idee eccetera eccetera: questo si può fare. E frutta bene! Alle ultime elezioni europee il BNP ha preso il 6,2% dei voti in Gran Bretagna, spedendo a Bruxelles due deputati.

    Sull’Austria ci sarebbe da sghignazzare a pieni polmoni, se solo tu avessi un minimo l’idea di qual è il discorso. L’Austria ha o no eletto come presidente della Repubblica un ex ufficiale della Wehrmacht, iscritto al partito nazista e membro delle Camicie Brune? Non ricordo: rispondimi tu.

    In Austria è stato possibile o no che un presidente di land (la Carinzia) abbia posseduto una vallata intera, avendola la sua famiglia portata via per un tozzo di pane a degli ebrei poi espulsi dal paese ai tempi di Hitler, affermando che l’acquisto era stato fatto in modo totalmente legale? Anche questo non lo ricordo bene, ma sicuramente tu lo saprai.

    In Austria è vero o no che sono stati messi tutti i bastoni fra le ruote possibili al cacciatore di nazisti Simon Wiesenthal (lo scrive lui stesso nel suo libro “Giustizia, non vendetta”)? Forse mente, come gli venne imputato pubblicamente non da un pimpinella qualsiasi, ma addirittura dal cancelliere della Repubblica! E’ successo in Austria, tutto questo? Non so… dimmelo tu.

    L.

  160. Tergestin ha detto:

    @ Luigi

    Non e’ una questione di paesi fascisti. E’ una questione di paesi dove un certo estremismo e’ piu’ o meno perseguito dalle autorita’ competenti.

    Io un giglio di campo non sono, ma non sono fascista. Venendo a noi…

    Il BNP si’, somiglia in vago a Forza Nuova ed e’ per un’ Inghilterra “bianca” e tutte ‘ste robe qua. Tuttavia tipico modo britannico o meno, hanno espulso un ragazzo che ha fatto il braccio teso e questi sono i fatti.
    Irving in Austria, ripeto, e’ stato condannato. Qui da noi probabilmente lo invitavano a fare una conferenza (a Trieste poi non ce li facciamo mai scappare per nessun motivo al mondo “quelli che hanno combattuto dall’altra parte” come li chiamano affettuosamente i nostri politici ed ex di AN). In Inghilterra Irving e’ stato contestato in molti luoghi e molte citta’, si sono organizzati un sacco di presidi per non farlo parlare e giornalisti CONSERVATORI ne hanno preso le distanze rimarcando che l’Inghilterra ha combattuto la guerra contro il nazifascismo.

    Sull’Austria io non sghignazzo affatto dato che da Triestino mi vergogno gia’ abbastanza di quel che e’ successo nella mia citta’, che non e’ tanto da meno, per fare le pulci ai Carinziani.

    Come ti ho gia’ detto: si guarda prima in casa propria per sistemare cio’ che non va anziche’ spettegolare sui casini del vicino. Questione di approccio.

  161. Julius Franzot ha detto:

    @ Luigi
    E´ben vero che in Austria c´e´un innegabile sottofondo razzista, soprattutto in Kärnten e Oberösterreich (ma praticamente assente a Vienna), ma il primo degli esempi che citi (Waldheim) era stato ufficiale della Wehrmacht perche´doveva andare in guerra e basta, come ci sono stati migliaia di italiani che erano ufficiali dell´esercito mussoliniano (anche quelli che gasavano gli Abissini) per lo stesso dovere. A quei tempi, o obbedivi al precetto o ti fucilavano, non c´ erano gli obiettori di coscienza!
    In quanto a Haider: lui ha ereditato legittimamente da suo zio il Bärental e non ha mai detto nulla sulle modalita´dell´acquisto da parte dello zio. Comunque immagino che secondo le leggi dell´epoca (non ti hanno insegnato che non esistono leggi retroattive? Non hai seguito i processi dei Mauerschützen di Berlino???), l´acquisto fosse stato legale, quindi, anche se lo avesse detto e a me fosse sfuggito, non ci sarebbe nulla di perseguibile. Io piuttosto osserverei in Austria il suo successore, Dörfler, che in quanto a sompatie di destra e´molto oltre Haider.
    In quanto a Wiesenthal, ha sempre goduto di protezioni tali da consentirgli qualsiasi indagine. Puo´essere che qualcuno abbia tentato di ostacolarlo, anzi, e´anche probabile, ma non ha avuto il minimo successo.
    Io confronto piuttosto Italia e Germania (che conosco molto meglio):

    1. In Italia esiste a Predappio un santuario del Duce con tanto di corazzieri che lo vegliano e sui giornali e´permesso diffondere la notizia di pellegrinaggi alla sua tomba. Se su un qualsiasi quotidiano tedesco apparisse l´annuncio di un pellegrinaggio a Braunau, il direttore finirebbe il giorno dopo in galera con una durissima condanna.
    2. In Germania nemmeno un sindaco di periferia potrebbe permettersi di dire che Hitler era un Führer bonario che mandava gli oppositori in villeggiatura. Pensa che nemmeno e´permesso ricordare i meriti di ex soldati della Wehrmacht (ovviamente arruolati alla forza, come quelli italiani, a cui sono intitolate innumerevoli vie e piazze, ricordi Giani a Muggia?)
    3. Sedika Weingärtner ebbe la strana idea di scrivere al presidente della ditta per cui lavorava e dove era pesantemente mobbizzata in quanto musulmana e in quanto donna, che il comportamento di certa gente somigliava a quello dei nazisti nei campi di concentramento. Il giorno dopo fu licenziata per apologia di nazismo e il tribunale dette ragione a Siemens. Tutto il caso e´ampiamente riportato su Google ed io conosco bene personalmente Sedika, da cui ho saputo altri particolari.

    Guardati il video sulla marcia dei fascisti a Bozen in primavera (http://www.schuetzen.com/nc/aktuellbericht/datum/2011/03/16/artikel/video-vom-faschistenmarsch-wieder-online-290.html). ebbene, in Germania sarebbero tutti in galera!

  162. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Tergestin

    Tu dici che in certi paesi un certo estremismo è perseguito, ma sbagli clamorosamente esempio. In Gran Bretagna – per un’inveterata usanza – non si perseguono i reati di opinione, di conseguenza tu puoi anche vestirti con la croce uncinata e nessuno ti dice nulla, tanto che perfino il fratellino del principe William s’è agghindato da camicia bruna ad una festa.

    Il signor Irving in Austria è stato condannato perché in alcuni paesi esiste una norma che condanna le espressioni negazioniste. Questa norma non esiste in Italia, così come non esiste negli USA, così come non esiste in GBR. In Italia esiste invece una norma (la c.d. Legge Mancino) che punisce l’incitamento all’odio razziale. Si è preferita questa strada piuttosto che creare dei “martiri negazionisti”, come è per esempio avvenuto in Francia, dove hanno colpito Faurisson (il “papa” del negazionismo) col risultato che adesso la Francia è uno dei paesi dove maggiormente le idee negazioniste sono propagandate.

    In Italia non sarebbe contestato Irving? In Italia è stato organizzato un presidio permanente per contestare una serie di lezioni negazioniste tenute grazie al prof. Moffa, dell’università di Teramo. Io – ai tuoi occhi fascistone – c’ero, così come c’ero a Trieste quando i neofascisti hanno organizzato tempo fa una conferenza negazionista. Tu invece dov’eri? Dove t’eri nascosto, visto che conosco tutti quelli che c’erano e tu probabilmente in quel momento ti grattavi i peri stravaccato in casa?

    Tu dov’eri quando hanno fatto beato Stepinac, mio caro “non spettegoliamo sui casini del vicino”? In quale plaga triestina t’eri rinchiuso, mio caro antifascista da salottino con divanetti in raso? Dov’è che vai quando ci sono le giornate della Memoria? Un giretto a San Sabba la prima volta, e poi buona notte al secchio, scommetto… Prova il prossimo anno a venire con me a parlare nelle scuole di VERO antifascismo e antinazismo, altro che le quattro menate in croce che si sbarellano qua dentro? Tutti sono fascisti in Italia? Perfetto: ragionando così sdoganiamo proprio i fascisti!

    Va là, va là…

    @ Franzot
    Waldheim non è stato smeplicemente “ufficiale comandato” della Wehrmacht: nel 1938 – ventenne – chiese l’affiliazione al Nationalsozialistischer Deutscher Studentenbund, una branca del Partito Nazista. Affiliazione – si badi bene! – non obbligatoria, così come non era obbligatorio per lui affiliarsi nello stesso anno con le SA (le camicie brune), dove prestò servizio nei reparti a cavallo. E come mai – dopo la guerra – mentì quando parlò del suo passato militare? Come mai non ricordò d’esser stato decorato dal regime di Pavelic con l’ordine di Re Zvonimiro in Argento con Foglie di Quercia, per la sua attività antipartigiana? E come è possibile credere a quanto lui affermò, e cioè di non aver mai sentito parlare di deportazioni nei campi di sterminio, quando il suo stesso reparto si premurò di riempire i treni in partenza per quelle amene località?

    Passiamo adesso a Haider. Egli ha ereditato da una sorta di “zio acquisito” una valle intera di 1.600 ettari, oggi valutata all’incirca 20 milioni di Euro. Questa valle era di proprietà di un ebreo italiano di Pisa, e qua la cosa inizia a complicarsi. Fosse stato tedesco o austriaco, non ci sarebbero stati problemi: il bene sarebbe stato direttamente rapinato negli anni ’30 e stop. Invece essendo italiano si dovette aspettare fino alle leggi razziali italiane, quando la vedova di questo ebreo – di nome Mathilde Roifer – venne praticamente costretta a vendere tutto questo po-po di appezzamento per la somma di 300.000 marchi al padre dello zio acquisito di Haider. Quand’è che precisamente glielo vendette? Glielo vendette quando ai Roifer venne richiesta da parte della banca Creditanstalt di Vienna la restituzione entro una settimana (si sa che i germanici sono molto precisi) di un importante prestito pattuito a lungo termine. La somma della vendita è pari a circa 1,5 milioni di Euro attuali, meno di un decimo del valore.

    Ma non è finita qui.

    Perché c’è da aggiungere che i Roifer avevano trovato un buon acquirente – di nome Max Goetz – che gli avrebbe fatto un buon prezzo per la valle. Purtroppo però lo zio acquisito di Haider, pezzo grosso locale del partito nazista, aveva messo gli occhi sul bellissimo appezzamento, per cui mise a tacere il Goetz e stabilì di fatto lui il prezzo.

    E c’è di più: i 300.000 marchi vennero spediti dall’acquirente austriaco nazista in un conto corrente bloccato, perché gli ebrei non potevano avere un conto corrente nella civilissima Austria di quei tempi. Alla fine della guerra i marchi del Terzo Reich erano diventati carta straccia, per cui ai Roifer dalla vendita della valle di Haider non rimase nulla.

    La famiglia Roifer viene spedita nei lager, ma si salvano sia la vedova che la figlia, di nome Noemi Merhav, che nel 2000 citò in giudizio Haider per chiedere la restituzione della valle, affermando che la madre era stata costretta con la violenza alla vendita sottocosto. Il tribunale austriaco adito dalla signora le diede torto.

    Uno studioso delle tematiche delle restituzioni dei beni sgraffignati da tedeschi e austriaci agli ebrei – di nome Richard Chesnoff – ha così scritto: “Austria has had one of the worst records on restitution of any country in Europe, and the origin of Haider’s own property underscores the need to be concerned about Haider’s position on restitution”. Per chi non lo capisse, c’è scritto che l’Austria ha uno dei peggiori “record” relativamente alle restituzioni dei beni, rispetto agli altri paesi europei.

    Però Tergestin ci dice che l’Austria è un paese da ammirare e seguire. Alla faccia!!!

    Credo che basti questo succinto racconto per testimoniare di quanto laido (non trovo altro termine) fu il signor Haider quando in varie occasioni si espresse in modo sprezzante nei confronti degli ebrei.

    Ma non bisogna dimenticarsi di un fatto: l’Italia è un paese fascista, e tutti gli altri possono esserci maestri di democrazia.

    Luigi (veneziano)

  163. Luigi (veneziano) ha detto:

    E adesso andiamo a vedere se è vero che in Germania on si può nemmeno pensare di andare in giro come quelli di Casa Pound a Bolzano, visto che li metterebbero tutti in Galera.

    Qui vediamo un bel corteo neonazista in Germania, senza interventi da parte della polizia:

    http://www.youtube.com/watch?v=w8qLpVxn6S8&feature=related

    E questi qui, sono poi finiti tutti in galera?

    http://www.youtube.com/watch?v=TjqVyM6j17w&feature=related

    Qui invece possiamo tranquillamente ascoltare un rappresentante del partito neonazista NPD affermare che la Germania è una “Judenrepublik” (repubblica giudaica):

    http://www.youtube.com/watch?v=e6Fg3bnRdYc

    Questo partito in Sassonia alle ultime elezioni regionali del 2009 ha preso il 5,9%, e in Turingia il 4,9%. Ancora lontani dal record storico del 7,3% in Meclemburgo (ultime elezioni regionali: 2006), e dell’allora clamoroso 9,2% in Sassonia, nel 2004.

    Ma – certo – solo Casa Pound è neonazismo o neofascismo in Europa. Nel resto del continente non si vede niente…

    L.

  164. gropajaco ha detto:

    luigi usa lo stesso metodo e gli stessi identici argomenti che usa uno di forza nuova quando si racconta la semplice verita’ sulla societa’ italiana. una societa’ che nel governo arruola fascisti, una societa’ dove una condanna per l’apologia del fascismo non esiste. una delle poche (due) in europa.

    “Il Movimento Fascismo e Libertà è stato fondato nel 1991 dal senatore Giorgio Pisanò; ha affrontato alcune decine di processi per ricostituzione del partito fascista, ma la precisazione «del disciolto partito fascista» è stata sufficiente per ottenere in tutti i casi l’archiviazione o l’assoluzione, con la motivazione che il fatto non sussiste. La motivazione di ciò è che, in sostanza, la legge vieta la ricostruzione del partito fascista, inteso come il PNF e non un partito di ideologia fascista.”

    luigi luigi….

  165. gropajaco ha detto:

    chissa se in germania, nel nome della democrazia , e nel nome di una precisa volonta civile e giuridica di impedire apologie del nazismo, potrebbe essere possibile fondare un partito chiamato nazismo e liberta’ senza conseguenze penali?

    sarebbe finita a tarallucci e vino?

  166. Julius Franzot ha detto:

    @ Luigi
    Non posso negare che esistano i nazisti in Germania, ma il problema vero con quella gente e´diverso: gli idioti che girano per le strade a fare casino (quasi solo all´est) sono solo l´aspetto spettacolare. Molto piu´pericolose sono le collusioni tra gente apparentemente insospettabile e centri di potere soprattutto economico. Per questo nei miei ultimi libri parlo meno di nazisti che di “mentalita´oligarchica”. Pero´la gente con “mentalita´oligarchica” in Germania si deve nascondere per bene, mentre in Italia vedi sindaci e ministri che fanno in pubblico il saluto fascista e persino il primo ministro ha avuto parole concilianti per Mussolini.
    La gente normale in Germania e´profondamente contraria al nazismo (in Austria molto meno), ma teme che un divieto della NPD porterebbe all´infiltrazione di altri partiti, minando alla base gli equilibri democratici. http://www.welt.de/politik/deutschland/article13527240/Bund-und-Laender-wollen-ueber-NPD-Verbot-beraten.html

    In Italia un partito neofascista e´/ e´stato per anni al governo, la nipote di Mussolini siede in parlamento e fa causa comune con Berlusconi, Roma ha un sindaco che non fa mistero di pendere da quella parte. In pratica, in Germania si tende a mantenere in vita la NPD per evitare che succeda quello che succede in Italia da dopo la fine della Prima Repubblica. Che almeno era dominata dal Vaticano e non dai nostalgici.

  167. Julius Franzot ha detto:

    @ 166. Certamente non sarebbe nemmeno pensabile di fondare una roba del genere. I 2 partiti filonazisti si chiamano Deutsche Volksunion (“Unione del popolo Tedesco”) e NPD (“Nationale Partei Deutschlands”), due nomi legalmente presentabili.

  168. Mauricets ha detto:

    la questione non è se vengono arrestati o meno, ma se la società in cui vivono gli estremisti li assolve e li giustifica. in numeri che possano in futuro far presagire che minoranze estremiste diventino maggioranze. e in democrazia comanda la maggioranza. se i neo nazi diventano maggioranza con mezzi leciti, che puo succedere? riapriamo dei campi di sterminio democraticamente eletti?

  169. Mauricets ha detto:

    a mio modo di vedere: quanto è latente nel recondito, radicato nel profondo, l’indole fascista negli italiani? per quel che riguarda gli altri, che avranno problemi simili, non mi pongo domande. ma solo perchè mi basta e avanza quanto abbiamo in casa.

  170. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ gropajaco
    Ecco un altro antifascista in pantofole. Ebbene: tu che hai mai fatto contro quelli di Forza Nuova con i quali mi accusi di flirtare? Scommetto che al di là delle baggianate che scrivi qua dentro, bello allineato e coperto, vero? Che cialtrone!

    @ Franzot
    Così come esistono i fascisti in Italia, esistono i nazisti in Germania. Certo: il lento decorso del postfascismo in Italia è una cosa del tutte peculiare del nostro paese, eppure – senti qua che ti sto per dire – la presenza di un dichiarato partito neofascista come l’MSI alla fine della fiera ha permesso di incanalare – entro certi limiti – un’istanza fascista indubbiamente presente nella società italiana.

    Qui ci sarebbero da scrivere libri a centinaia, sul perché il fascismo in Italia. E libri a centinaia sono stati scritti.

    Così come sono stati scritti libri a centinaia sul perché il nazismo in Germania. Il post-nazismo è stato come un’enorme cesura, che però – purtroppo – non ha sradicato del tutto il male nemmeno lì.

    Ma il fascismo OGGI, che cos’è?

    Cioè: è più fascista alzare il braccio nel saluto romano o presentare un programma di partito – come in Olanda – nel quale si propone di segregare o espellere tutti lgi immigrati?

    Quelli che qua dentro blaterano idiotamente dell’Italia perennemente fascista, evidentemente nemmeno dal parrucchiere hanno letto qualcosa sui “nuovi fascismi”, sulle nuove teoriche di quella che potrebbe essere una nuova dittatura “soft”. Non dico aver affrontato Marcuse o Hardt – uno come gropajaco penserà che sono piatti di McDonald – ma almeno essersi letti un qualcosina di De Felice aiuterebbe.

    Giacché OGGI io ritengo che il vero pericolo non possa venire da quelli che si rifanno a Mussolini o a Hitler: quelli sono troppo idioti, e solo un idiota può pensare che nel 2020 si potrebbe rifare un Partito Nazionale Fascista di massa. Il vero pericolo sono i coartatori della volontà, quelli che abilmente fanno apparire il migliore dei mondi possibili quello nel quale quelli del sud sono terroni mafiosi, separati da quelli del nord, e magari andare a bombardare l’Iraq sia cosa buona e giusta, visto che quelli lì sono pieni di armi di distruzione di massa.

    Quello che non sopporto sono tutte quelle sbracature – anche qui presentissime al massimo grado – che sotto una sottilissima patina presentano sempre le solite menate razziste.

    Adesso però vado via: sono in partenza per la Grecia. I Greci: una faccia una razza, essi dicono di noi. Un bellissimo paese, con bellissima gente. Ovviamente qui dentro piacciono i biondoni tutti pelle e muscoli del nord, ma io dico che se ci sarà una salvezza per questo mondo, ebbene: essa verrà dal sud della terra.

    Eduardo de Filippo se ne mangia mille con un pernacchio.

    L.

  171. Mauricets ha detto:

    dobbiamo connetterci con la realtà, se una crisi economica veramente drammatica venisse a crearsi, se milioni dipadri e madri, non avrebbero di che sfamare i figli, di che pagare la casa, è così remota una deriva? democratica sì, ma pur sempre deriva. reggerebbero le costituzioni? un attacco alla carta è gia stato tentato e si sta ancora tentando di scardinare. potrebbero resistere le istituzioni in caso di disastro sociale?

  172. Julius Franzot ha detto:

    @ Luigi. Se hai letto bene quanto ho scritto sopra, vedo pure io il pericolo strisciante dei “destri”, che magari non guardano tanto a Hitler e Mussolini, ma piuttosto al Darwinismo (Sarrazin), per cui catalogano l´umanita´in “persone alpha” e “persone omega”, naturalmente a seconda che appartengano alla loro “casta” o no. Per questo uso la parola “oligarchia”. Ma l´esibizione costante di simboli del fascismo reale e´anche pericolosa, soprattutto per le menti deboli, perche´inconsciamente toglie il tabu´persino alle azioni peggiori compiute in nome di certe oligarchie.

  173. Mauricets ha detto:

    171
    buon viaggio, e tanto divertimento.

  174. Julius Franzot ha detto:

    @ Mauricets

    Io penso che in caso di disastro sociale non regge piu´nulla, semplicemente perche´l´obiettivo e´di cambiare il sistema ed un nuovo sistema deve avere nuove regole. Ma io penso che l´eventualita´sia remota, perche´, a differenza della Rivoluzione Francese o di quella Russa, non esiste un sistema alternativo che possa essere proposto dopo una rivoluzione.

  175. Mauricets ha detto:

    remota, e speriamo che non si verifichi. perchè se pur imperfetto il sistema democratico occidentale è quanto di meglio si possa avere. almeno penso cosi io.

  176. gropajaco ha detto:

    luigi.
    hop hop? o trot trot?

    non e’ colpa mia se un guidice in italia decide che si possa fondare un partito “fascista e liberta'”. prenditela con lui invece di trottare.

  177. gropajaco ha detto:

    “Ma il fascismo OGGI, che cos’è?” dice il nostro marcuse di borala.

    forse e’ anche relativizzare e minimizzare il pubblico annuncio, da parte di un primo cittadino di treviso, di un imminente pulizia etnica dei “culattoni”, gigi?

    gigi, che ne dici, lo infiliamo in mezzo a ‘sta roba chiamata neofascismo, oppure per relattivizzare saresti nuovamente pronto a tirar fuori scuse delle piu’ strampalate? eh gigi gigi tronecial…

  178. Tomasin di Cerclarie ha detto:

    a 143
    A Guriza lu àn simpri clamât “Cjascjel”, “Grad” e ancja “Schloss”; il “castel” ‘l è rivât cui talians da mantilina.
    A 145
    To von al diseva cussì par via che al saveva che i furlans a jerin tabiâts, compagn dai slovens. Il vêr problema al jera e al è che chei che ju tabiavin a son ancjamò chei di in chê volta.
    “Goerz in Friaul”!

    Viva

  179. Matteo ha detto:

    Lojze, ridicolo, il fascismo in Italia ha preso piede, la propaganda e fatta dalle foibe

  180. Tergestin ha detto:

    @ Luigi (se te son ancora fra i maroni)

    Te rispondo punto per punto come al solito. So che come al solito te fara’ i tui soliti giri de parole, i tui “si’ ma i altri fa pezo” e tute le saltimbancherie per le quali oramai l’utenza te riconossi. Tutavia xe sempre bel far luce.

    “Tu dici che in certi paesi un certo estremismo è perseguito, ma sbagli clamorosamente esempio. In Gran Bretagna – per un’inveterata usanza – non si perseguono i reati di opinione, di conseguenza tu puoi anche vestirti con la croce uncinata e nessuno ti dice nulla, tanto che perfino il fratellino del principe William s’è agghindato da camicia bruna ad una festa.”

    In UK i storici devi far valer quel che i disi secondo argomentazioni fortemente documentade, no a seconda de quanti e quali amici che i ga, de quanto i urla in trasmission e de quanto i xe visibili. Detto questo, in UK el principino Henry xe visto da tuti come el fradel mona all’unanimita’. Anca dai monarchici, che xe i primi a sfotter la regina per come la se conza con quei cappellini. Esisti anca paesi dove no esisti el concetto de “mostro sacro” per ogni roba.

    “Il signor Irving in Austria è stato condannato perché in alcuni paesi esiste una norma che condanna le espressioni negazioniste.”

    Alora no i xe tanto nazistoidi come te alludi a ogni due frasi?

    “Questa norma non esiste in Italia, così come non esiste negli USA, così come non esiste in GBR. In Italia esiste invece una norma (la c.d. Legge Mancino) che punisce l’incitamento all’odio razziale. Si è preferita questa strada piuttosto che creare dei “martiri negazionisti”, come è per esempio avvenuto in Francia, dove hanno colpito Faurisson (il “papa” del negazionismo) col risultato che adesso la Francia è uno dei paesi dove maggiormente le idee negazioniste sono propagandate.”

    In Italia no te pol girar con la celtica al collo, con la maieta de Mussolini e quanto altro. Epur sfido chiunque a farlo e a subirne le conseguenze penali del caso.
    Te lo sa benissimo, no far el furbo.

    “Dove t’eri nascosto, visto che conosco tutti quelli che c’erano e tu probabilmente in quel momento ti grattavi i peri stravaccato in casa?
    Tu dov’eri quando hanno fatto beato Stepinac, mio caro “non spettegoliamo sui casini del vicino”? In quale plaga triestina t’eri rinchiuso, mio caro antifascista da salottino con divanetti in raso?”

    Qua te fa piu’ pena del solito. Te sembri l’imitator del Belpietro dalla Dandini “voi dei vostri salottini di sinistra”. Mi no go divanetti in raso, salottini ne sopratutto me grato i pei dato che lavoro pesantemente da quando son muleto. Sopratuto no me rinchiudo da nissuna parte dato che mi me remeno el meno possibile a convegni, conferenze e i soliti posti dove se se ciacola adosso.

    “Prova il prossimo anno a venire con me a parlare nelle scuole di VERO antifascismo e antinazismo, altro che le quattro menate in croce che si sbarellano qua dentro?”

    No grazie. No penso de gaver i titoli necessari per andar a tener lezioni nele scole a diferenza de qualche economista che se spaccia per storico.

    “Tutti sono fascisti in Italia? Perfetto: ragionando così sdoganiamo proprio i fascisti!”

    Se lo pensavo lo disevo, no son miga come certi individui che campa de propagande ultranazionaliste e se spaccia per democratici -con esiti ridicoli soto i oci de tuti- e te sfido a trovar dove lo go sostenudo. Mi sostegno che ghe xe una bonaria tolleranza da parte dele istituzioni con certi estremismi. E te ricordo che ti gnanca una stimana fa te ga parlado del sport preferito dei slavi (el massacro tribale).

    Sbassa i toni, simpaticon.
    Qua sa tuti chi te son e te son talmente scalcagnado che te son l’unico convinto de rivar a spacciarte per una persona “imparziale e oggettiva”.

  181. Marisa ha detto:

    A conclusione di questo dibattito risultato fin troppo lungo (Piero Camber non merita così tanta attenzione! E’ solo un piccolo politico che parla “alla pancia” del “suo” elettorato!) vi regalo uno splendida lettera, purtroppo poi rimasta in un cassetto, della prof.ssa Silvana Schiavi Fachin (già parlamentare negli anni ’80 del secolo scorso).

    Sui diritti linguistici ci sono fin troppi pregiudizi, falsità e diffamazione.
    E esiste una “strategia politica” messa in atto da “mestatori” e che ha il solo fine di NEGARE i diritti linguistici delle comunità linguistiche minorizzate (da noi in regione: sloveni, friulani e germanici). L’interrogazione di Piero Camber, secondo me, va in questa direzione. E in questa direzione va chi la valuta con occhi da “botegher” !

    BUONA LETTURA!

    http://comitat-friul.blogspot.com/2011/01/vorremmo-essere-tutti-bilingui.html

  182. Fiora ha detto:

    Marisa grazie per l’inserto quanto al tipo di valutazione di ciasacuno e dell’inserto e delle parole di Camber, giudica solo delle tue…siamo adulti e vaccinati quand’ anche di mentalità autodefinita da “boteghera”, al solo e ribadito scopo di discostarsi decisamente dalla tua, che non esito a definire da settaria e spargitrice di livori.

  183. Fiora ha detto:

    ..noto, Marisa che quando non citi e scrivi per così dire a braccio, il tuo bagaglio concettuale e “terminologico” si riduce essenzialmente alla contestazione di concetti e lo scimmiottamento di termini altrui, sempre gli stessi… 🙁
    in particolare giri e rigiri ” fascista” (termine comune) e “botegher” ( che avevo rivisitato per la circostanza, sembrandomi, innocuo, onnicomprensivo e perfino simpatico), Li rigiri come fossero palacinke, togliendo al primo , ” fascista” tutta la sua sinistra pregnanza, a mo’ di mammetta, che invochi il babau coi bimbi disobbedienti, buttandolo in burletta e facendoti così un evidente autogol, visto che scherzare appare l’ultima cosa che vuoi…( o no? 🙂 )
    Quanto al “botegher”, che hai ormai fatto tuo in tutte le accezioni possibili, non te ne accorgi ,ma lo stai nobilitando come l’opposto di …INTEGRALISTA! 🙂
    Frico & un po’ di personalità, suvvia Marisa che anche tu ce la fai!
    mandi frute

  184. ajeje ha detto:

    Boba sto camber,in puro stile “dividi et impera”.

  185. Julius Franzot ha detto:

    @ Marisa

    Ottimo articolo quello che hai postato, ma mi sembra che non vada tanto nella tua direzione…

    1. “Una realtà ideale per promuovere nei cittadini di questo territorio una buona competenza plurilingue partendo dal coltivare le lingue dell’ambiente, ampliandola gradualmente con l’accostamento alle lingue dei paesi vicini – l’Austria e la Slovenia – per estenderlo quindi alle lingue di più vasta circolazione come l’inglese, lo spagnolo, il francese il cinese o l’arabo.

    Per raggiungere questi obiettivi è indispensabile che uno stato o una regione adottino una politica linguistica “addittiva”, che aggiunge, che investe sull’educazione, sui mezzi di comunicazione, sulla cultura, sulla formazione degli insegnanti, dei traduttori, dei giornalisti, degli attori, dei musicisti”

    Qui si parla di formazione, educazione…non di traduttori per i politici usati come fiori all´occhiello o status symbol.

    2. “In molte scuole della Provincia di Udine nelle quali sin dagli anni ottanta si vanno sperimentando forme di educazione plurilingue – friulano, italiano, italiano L2, lingua straniera o sloveno ,tedesco, italiano, italiano L2, lingua straniera ecc. – questa modalità ora indicata come CLIL (Content and Language Integrated Learning ) che anche il MIUR caldeggia viene largamente praticata con successo.”

    Ottima cosa, come sostengo pure io, il lavoro piu´importante viene fatto a scuola e in famiglia (non in un aula di consiglio regionale). Resta la mia vecchia domanda, come mai certe cose di importanza regionale si fermino ai confini della provincia di Udine, ma e´un po´un altro discorso.

    3. “Circa il problema del tradurre nelle lingue minoritarie, mi corre l’obbligo di segnalare al giornalista Cerno che tutte le lingue si arricchiscono con le traduzioni e la traduzione è un’attività alta che richiede competenze, cultura, sensibilità e creatività.

    Ed è grazie a queste qualità che le traduzioni di Fernanda Pivano hanno fatto conoscere a noi italiani la letteratura americana e anche la lingua italiana ne ha ricevuto indubbi benefici. ”

    Certo, ma qui ci si riferisce a traduzioni di spessore, fatte a tavolino con tutte le limature necessarie e soprattutto con lo scopo di far conoscere un testo a chi altrimenti non lo capirebbe. Non a far tradurre in un qualche modo cose triviali (politica), nella piena consapevolezza di svolgere un lavoro inutile. Da traduttore professionista, io metto un impegno molto diverso quando devo tradurre un romanzo o una poesia da quello che ci metto a tradurre in tedesco i moduli dell´Ufficio di Collocamento. Perche´so benissimo che nessuno che sappia il tedesco e non l´italiano verra´mai a cercar lavoro a TS con qualche speranza di trovarlo.

  186. Fiora ha detto:

    @186 Julius, un portone mi stai sfondando! ogni lingua un uomo, diceva nonno mio, commerciante Triestino, scevro da animosità , che in quattro e quattr’otto all’Italiano e al Tedesco , aveva negli anni ottanta aggiunto lo Sloveno e il Serbo Croato magari un po’ maccheronici, ma già presenti nel suo dna. …scopo acquisizione vile metallo? e come no?!, ma anche per acquisire un pò dell’ l’umorismo e della la forma mentis di confinanti.
    ” Eh questi xè de Titova Ulica…” (no go la pipa azz…Screcko, doman, promesso!)! diceva rivolto a clienti di Lubiana che se la tiravano un po’… Aveva acquisito pure queste sfumature dell’idioma, collegate alla classe sociale… “botegher”,sì! ma de testa e de morbin senza faziosità!

  187. Mauricets ha detto:

    e da chiedesi quindi se sia necessario un bilinguismo amministrativo, raggiunto magari con forzature. o non sia da preferire un bilinguismo culturale, li dove spontaneamente le comunita si avvicinino. partendo dagli asili per finire nei teatri passando per le osterie. non imponendolo ma rendendolo “appetibile”, voluto da tutti. fermo restando quanto gia detto, cioè che i diritti delle minoranze vanno tutelati. mi chiedo se non sia piu conveniente per tutti un compromesso, un cammino assieme.

  188. Fiora ha detto:

    @188 …quel pluralismo linguistico e mentale che ho provato ad esemplificare MauriceTs, nel post che precede il tuo

  189. Mauricets ha detto:

    secondo me non dovrebbe essere difficile raggiungere dei risultati condivisi.

  190. Mauricets ha detto:

    faccio un esempio pratico:
    le scuole hanno una relativa autonomia. ad esempio l’ora di alternativa potrebbe essere usata benissimo a tale scopo. chi non frequenta religione ha un’ora che potrebbe essere dedicata a conoscere meglio le altre realta linguistiche e culturali della regione.

  191. Julius Franzot ha detto:

    @ Mauricets, concordo
    @ Fiora, ottima cosa avere aggiunto alle due gia´conosciute anche altre 2 lingue, ma quello che mi preoccupa – soprattutto in interventi diversi dal tuo – che spesso il Triestino assorbe il gusto della “battutaccia” da Roma in giu´invece che tentare di capire e parlare, magari poco e male, un´altra lingua. Ma qui usciamo dal tema, che per me continua a rimanere questo: “Coma si puo´fare per preservare le lingue delle minoranze storiche in FVG e per farle riscoprire in quelle famiglie/comunita´che le hanno disimparate/trascurate?”

  192. Mauricets ha detto:

    invece di essere solo sorvegliati e fare i compiti, questo piu alle medie che alle elementari.

  193. Marisa ha detto:

    @ JULIUS commento 186

    La lettera di Silvana Schiavi Fachin è stata scritta per contestare un articolo pubblicato a firma di Tommaso Cerno sul settimanale l’Espresso. Una “falsa inchiesta” (così la considera la prof.ssa Silvana Schiavi Fachin nelle ultime righe della sua lettera) che sputtavana la lingua friulana e la minoranza linguistica friulana in funzione anti-Lega Nord. Per cui la risposta è legata all’articolo a firma di Tommaso Cerno e confuta i punti più importanti di questo articolo.

    Ma in questa lettera, e solo per ciò l’ho incollata, viene messo in evidenza dalla prof.ssa Silvana Schiavi Fachin come i diritti linguistici non siano neppure considerati diritti e quanta ignoranza, pregiudizi, ecc. ci sia su questo importante tema. E ciò è estendibile, a mio giudizio, anche all’interrogazione di Piero Camber (di cui si parla in questo Post) e a chi trova “sensata” la sua proposta.

    Spero di essermi spiegata.

  194. Mauricets ha detto:

    secondo il mio punto di vista un uomo o donna veramente democratico non puo essere cieco e sordo alle istanze delle minoranze.
    sui modi, tempi, e applicazioni pratiche, nella libera dialettica si trova il compromesso.
    altrimenti si ha la dittatura della maggioranza.

  195. Julius Franzot ha detto:

    @ Marisa
    Avevo capito il contesto ed ovviamente condiviso l´impostazione di base. Sono io il primo a rendermi conto che in passato i diritti linguistici delle minoranze soprattutto friulana e tedesca in FVG sono stati pesantemente calpestati in omaggio al fascista “siamo in Italia e dobbiamo parlare italiano” e che questo atteggiamento ha minato non poco la conservazione soprattutto di questa due lingue. Gli sloveni dopo la guerra avevano la Jugolsavia prima e la Slovenia poi alle spalle, quindi sono stati trattati meglio di noi “figli di nessuno”.

    Parlando di Camber, se si presuppone la sua buona fede – o almeno che agisca solo per attirare qualche voto leghista – la sua proposta mi sembra sensata, perche´, se attuata nella sua prima (risparmio) e seconda (altri usi dei soldi, ma sempre per tutelare le minioranze), porterebbe a parer mio ad un uso piu´efficace di quei soldi. Non fiori all´occhiello per imporre il rispetto di qualche paragrafo burocratico, ma senza un´utilita´pratica palpabile (gli interpreti per i politici), ma cose concrete per sostenere le comunita´di base (scuola, famiglia, chiesa, forse anche stampa).
    Se qualcuno pensa – e non escludo che possa anche aver ragione – che Camber vuole tagliare i soldi per gli interpreti per poi dire che siamo in miseria e non si puo´fare nulla di alternativo, allora e´un altro paio di maniche. Ma non sono in grado di fare un processo alle intenzioni.

  196. Fiora ha detto:

    @ 196 “PROCESSO ALLE INTENZIONI” Oh Julius come ti sono grata di questa analogia…
    Tu affermi, (ti fa onore e condivido !) di non essere in grado di farne a quelle di Camber…
    In un arcaico post, il 111 io mi lamentavo di essere “processata” per le mie di intenzioni, quando con assoluta buonafede affermavo ” se no servi , sparagnemoli..” mi sono tirata addosso l’etichetta di fascista, ma quasi ne sono contenta…l’odiato termine è stato sdrammatizzato e quindi esorcizzato…il riso è più forte di tutto! 🙂

  197. marisa ha detto:

    @ Julis

    Premesso che lo Status di una lingua è fondamentale per la sua tutela e che l’interprete è previsto anche da una legge nazionale (per cui l’interrogazione di Camber o è strumentale o va contro – per ignoranza ? – la legislazione statale in materia), detto questo, ti preciso che dei quasi 200 milioni di euro di assestamento di bilancio regionale 2011 (approvato dalla maggioranza regionale di Renzo Tondo e quindi anche da Camber il 29 luglio 2011), nemmeno un centesimo è stato stanziato per il Friulano a scuola. Ossia più di 30.000 studenti richiedenti l’insegnamento a scuola “del e in” Friulano…..sono stati considerati “ZERO” !

    Una proposta di finanziare con 500 mila euro (leggisi cinquecento mila euro !) il Friulano a scuola (a fronte, riscrivo, di 200 MILIONI disponibili!) presentata dal consigliere regionale Paolo Menis (Pd) è stata RESPINTA dalla maggioranza di governo regionale, e quindi anche da Piero Camber.

    Ti basta come risposta? Se poi pensi che questa maggioranza di governo non ha ancora dato attuazione alla legge regionale 29/2007 (tutela della lingua friulana) in quanto a distanza di 4 ANNI, non ha ancora approvato i Regolamenti indispensabili per la sua attuazione (regolamenti che per legge dovevano essere approvati entro SEI MESI della approvazione della legge stessa)…..sostenere la buona fede di Piero Camber…..credo sia quasi impossibile!

  198. marisa ha detto:

    FIORA, la tua ironia/sarcasmo fa veramente pena e mi ricorda una persona che postava parecchio tempo addietro su questo Blog. Lo stile sarcastico/offensivo è identico…

    Cambia solo il nick name!

  199. Fiora ha detto:

    Marisa Non so né m’interessa chi ti ricordo, ma ti assicuro che io sono io…siamo in tanti in fondo a mal sopportare certe tue sortite… Da parte mia l tuo parere negativo è calorosamente contraccambiato… purtroppo per quanto mi sforzi, non riesco a riconoscerti neppure gli stessii difetti che tu mi attribuisci….
    Né ironia, nè sarcasmo e neppure originalità…che sia farina di polenta , ma che sia del tuo sacco, dai!

  200. Mauricets ha detto:

    “Ossia più di 30.000 studenti richiedenti l’insegnamento a scuola “del e in” Friulano…..sono stati considerati “ZERO” !

    alle prossime elezioni gli elettori si ricorderanno di questo?

  201. abc ha detto:

    @ 145 giampaolo lonzar

    “@@@ Mio nono materno ,nato A.U.de etnia slovena dixeva che eser furlani no xe una vergogna ma una disgrazia ! Ogi el fussi ciama’ fassista ?”

    Razzista sicuramente. Io per fortuna mia non provo rancori per nessun popolo o gruppo di persone del tipo di quello tuo e di tuo nonno e sono molto felice di essere così.

  202. Julius Franzot ha detto:

    @ Marisa
    Come ti sarai accorta, in questa repubblica per me leggicole, paragrafi, leggi delega, corollari… sono solo folklore. Contano solo amicizie e raccomandazioni. Comunque anche in Germania siamo sulla buona strada per imparare il peggio dall´italia. Hai perfettamente ragione sul fatto che sembra ci sia una volonta´politica che io definirei trasversale (Camber e Maran dicono cose simili) di tollerare gli sloveni e mandare Friulani e Tedeschi a dare via il ….o. pertanto capisco i tuoi dubbi, ma sono sospeso nel dubbio se sia meglio che Camber la spunti per otterere l´eliminazione degli interpreti – per poi braccarlo se o si intasca quei soldi o li destina ad altre cose – o sperare che lascino gli interpreti-status-symbol.
    Comunque, che stiamo discutendo noi poveri esseri pensanti, che non siamo mai stati invitati a cena a Villa Manin e non abbiamo mai messo piede nei club nautici vicini a Via Almerigo Grilz? Contiamo meno di nulla, Marise, un tajut de chel bon e une buine!

  203. abc ha detto:

    @137 Luigi (veneziano),

    non mi risulta che il castello venisse spesso chiamato “veneziano” ai tempi dell A/U, sono felice se citi le fonti.

    Io ti cito Sergio Tavano “Il castello di Gorizia” ed Libreria Adamo, pag 41:
    “…i veneziani continuarono le trasformazioni della rocca iniziate da Massimiliano: demolite completamente le torri medioevali e tutte le opere ormai superate, venne eretta una nuova poderosa cinta continua. Corpi di fabbrica nuovi vennero eretti anche a raccordare in un anello unico e continuo i corpi di fabbrica che formavano il castello vero e proprio. Con il nuovo corpo semicircolare settentrionale, detto comunemente torrione veneto, il castello assunse il suo caratteristico aspetto odierno…”

    a pag 42: “… Mentre i veneziani dovevano aver insistito nel raccordare a nord con un corpo semicircolare i due palazzi più antichi e nel rialzare da quel lato le mura esistenti, gli architetti di Massimiliano provvvidero a completare gli anelli interno ed esterno, con una serie di lavori di cui si hanno tesstimonianze nei documenti, ancora per vari decenni, lungo tutto il Cinquecento ed oltre …”

    Dunque come vedi:
    – la demolizione delle torri era già stata iniziata prima,
    – la cinta muraria esterna non fu “interamente” completata.
    – di tutto il castello solo il torrione nord fu comunemente e giustamente chiamato “torrione veneto”, mentre il palazzo del conte e il palazzo degli stati provinciali preesistenti non possono giustamente essere definiti veneti.

    Questi due palazzi sono la parte esenziale del castello, il primo è la sede dei conti alcuni dei quali risultano antenati di Elisabetta di Tirolo-Gorizia, sposa del primo duca d’Austia del casato di Asburgo. Da lei discendono tutti i duchi arciduchi e granduchi d’Asburgo e Asburgo-Lorena oltre a tutti gli imperatori. Che c’entrano questi con Venezia?

    Nel palazzo degli stati provinciali invece si riuniva il parlamento della contea prima e dopo il 1508-1509. Che c’entra questo palazzo con Venezia?

  204. abc ha detto:

    @140 Luigi (veneziano),

    Sempre Sergio Tavano op.cit. pag 112:
    “…Sopra la porta d’accesso al castello…è posto un leone marciano, che si vuole attribuire a Giovanni da Campione e che certamente fu trasportato da Venezia nel 1508, nei pochi mesi in cui Gorizia fu occupata dai veneziani, perché sormontasse la torre civica. La scultura venne custodita per oltre quattro secoli in città e collocata qui nel 1919, poco dopo la fine della guerra, come primo segno di ricostruzione e col desiderio di vedere nell’ occupazione veneziana del 1508-1509 un precorrimento dell’attribuzione di Gorizia all’Italia.”

    Come vedi il leone era destinato alla torre civica, per cui è maggiormente falsa la dichiarazione del generale Cattaneo riportata al commento alla foto 37 del link di cui al tuo post 127 cioè: leone di San Marco “ricondotto” al “suo” posto.

  205. abc ha detto:

    @149 Luigi (veneziano),
    secondo il mio modestissimo parere invece hanno cominciato a chiamarlo castello “veneziano” proprio in quell’epoca, per la motivazione che ho indicato nel mio post 205 chiaramente espressa dallo storico Tavano.

  206. abc ha detto:

    @ Capitan Alcool 152,

    In merito alla foto da me postata
    http://www.cimeetrincee.it/ArchivioCarloSnidero/goriziapiazzagrandeecastello.html

    Kastell è una parola della lingua tedesca. Chi ha scritto “m. Castell” anzichè “mit Kastell” non concsceva il tedesco ed era di nazionalità italiana (in sloveno si leggerebbe zastell). La foto è della stagione invernale 1917-18 o seguente (entro il 6 novembre 1918) perché:
    – è successiva al bombardamento da parte degli italiani del novembre 1915 sulla casa Paternolli (ora Bombi) di piazza Vittoria,
    – è successiva al bombardamento degli austriaci del 12 maggio 1917 sul castello,
    – è scritta anche in tedesco, quindi si riferisce al periodo della rioccupazione austriaca dal 28 ottobre 1917 al 6 novembre 1918,
    – è stata scattata nella stagione invernale perchè molti alberi sono senza foglie,
    – in quel periodo si era già sparso il mito del castello “veneto” essendo stata Gorizia occupata dall’esercito italiano dal 9 agosto 1916 al 28 orrobre 1917.

  207. Fiora ha detto:

    @203, Julius, mi fa piacere che un utente di evidente preparazione ben superiore alla mia e di altrettanto evidente serenità di valutazione abbia espresso lo stesso parere che m’aveva dettato il buonsenso, nei primi post di questa discussione quando avevo così alla buona dichiarato ” …purché poi a vario titolo non se li incameri lui”…alludendo ovviamente a Camber.
    …e speriamo che la tua preparazione ti conferisca autorevolezza sì da evitarti che per un pensiero così saggio Marisa non tacci pure te di … 🙂 fascista!

  208. marisa ha detto:

    @ FIORA ……o posso chiamarti FRANCESCA ?

  209. giampaolo lonzar ha detto:

    @202 ABC – grazie per la conferma – Lo dicevo anch’io a mio nonno che non lo condividevo !
    Adesso mi dica a che gruppo appartengo ?

  210. Mauricets ha detto:

    ma a volte si dicono cose che non si pensano. solo per prassi o sarcasmo.
    per sentirsi parte di un gruppo.

  211. micheles ha detto:

    @123 julius franzot: non stavo difendendo nesuna mancata conoscenza di lingue perche’ personalmente ne parlo 3, era solo una considerazione sul fatto che mi pareva offensivo affermare una cosa del genere. E comunque non occorreva subito dare dell’ignorante, cosa che dimostra la sua mancanza di lucidita’ sul confomtarsi e , come minimo, maleducazione.

  212. abc ha detto:

    @ 210 giampaolo lonzar

    Chiunque ha un po’ di buon senso ed è obiettivo conferma che le affermazioni di suo nonno sono razziste.

    Le rende onore il fatto che non condivideva tali affermazioni.

    Non posso affermare con certezza a che gruppo Lei
    appartenga, non avendo letto tutti i suoi messsaggi, alcuni dei quali scritti in sloveno, lingua che non conosco.

  213. Julius Franzot ha detto:

    @ 212

    Ma chi si e´mai riferito a Lei? Forse sarebbe meglio che si facesse aggiustare gli occhiali prima di seminare zizzannia a sproposito.

  214. giampaolo lonzar ha detto:

    210 @ abc – alcuni commenti come cita Lei sono in croato non sloveno perche’ si riferivano ad un contesto non sloveno,comunque e’ invidiabile come riesca a identificare una persona con poche parole io non sono all’altezza.

  215. giampaolo lonzar ha detto:

    137-203-205 @ Allora la leggenda metropolitana dove la parola ” Pantalon ” corruzione sembra di “Piantaleoni” deriva dal vezzo che avevanmo i Veneziani di piantar leoni alati,con libro del vangelo aperto o chiuso, con spada, ingrufolai etc., dove mettevano piede; poi con significato derogatorio di sciocco che a sua volta ha dato il nome a nota maschera veneziana ; e’ cosi’ ??????

  216. Fiora ha detto:

    @209 Vuoi chiamarmi FRANCESCA? che idea stravagante … a me se non mi chiami proprio, mi fai cosa ancor più gradita…ma comunque fa tu… importante che sia contenta tu…o perlomeno meno scontenta di come appari, sempre tesa come sei a sottolineare supposti soprusi/ prevaricazioni pubbliche e ironie/sarcasmi privati dei quali ti senti oggetto !
    A me pure se mi chiami “VERUL” non mi scompone più di tanto!
    ” basta che ce sta o’ sole, basta che ce sta o’ mare…” 🙂

  217. Fiora ha detto:

    @209 ho pensato di renderti stima in cambio dello sgarbo di cambiarmi il nick che è diretta derivazione dal mio vero nome ” Fiorenza”, con uno che non mi sceglierei mai perché con me nulla ha a che spartire, chiamandoti a mia volta GIOVANNA come la PULZELLA, in omaggio al tuo strenuo impegno per il riconoscimento e la dignità della tua lingua.
    GIOVANNA, la PULZELLA MINORITARIA.
    Posso? 🙂

  218. bona lama ha detto:

    resto dell’ idea che l’unica lingua meritevole di interpretariato sia lo sloveno, i friulani fanno solo folklore, il fatto poi di averlo a suon di denaro pubblico standardizzato su una variante è stato esiziale. come vergognoso è il pacco di denaro per il dizionario detto anche la fabbrica di san soldo. e mi raccomando buttare via soldi col friulano curriculare, ridicolaggine allo stato puro!

  219. Fiora ha detto:

    anch’io, la penso come te ,bonalama, ma se i Friulani rivendicano, buon per loro.
    Se noi Triestini non rivendichiamo, evidentemente paghi d’intenderci fra di noi …buon per noi!

  220. bona lama ha detto:

    @Fiora. sadly true. in puro friulano………..

  221. giampaolo lonzar ha detto:

    @@@@ varii – io non sono a conoscenza come vengono considerate le lingue ladine o reto-romaniche delle dolomiti venete e del Sud Tirolo ; sono elevate a lingua ufficiale assieme all’Italiano ed al Tedesco o sono folclore locale ???
    Se esiste qualche normativa gia’ applicata per queste lingue ,si allarga e si mette dentro anche il friulano visto che son parenti stretti !?!?
    In Svizzera dove i dialetti ladini conosciuti con il nome di Romancio che e’ la quarta lingua nazionale ufficiale , hanno preso come
    base di unificazione il Romancio parlato nel Cantone dei Grigioni.

  222. Roberto Zolia ha detto:

    Lo sportello per i friulani, l’interprete, l’insegnamento del friulano a scuola. Ma perfavore, smettetela. No’vin bês di butà vie. A vonde con chestis macacàdis. Làit a vôre.

  223. bona lama ha detto:

    perché di grazia si parla di dialetti ladini e lingua (addirittura) friulana, che poi è un falso letterario

  224. abc ha detto:

    @ 215 giampaolo lonzar

    Non conosco nemmeno il croato.
    Lei ha chiesto di dare un giudizio sulla frase di suo nonno, io lo ho dato. Mi ha fatto piacere che poi abbia preso le distanze da suo nonno, ma il mio giudizio su quella frase rimane lo stesso.

  225. Tergestin ha detto:

    @ Fiora

    Altroche’ “Debegnac” questa xe una frase come che se devi!

    Il punto e’: il Friuliano e’ una lingua? Si’. Va tutelata? Io direi proprio di si’. Ma il problema non e’ alla fin fine questo.
    Quando vado in Friuli o in generale sento due friulani parlare tra loro, 9 volte su 10 lo fanno in lingua italiana. E non solo i giovani -che in genere trovano piu’ fine parlare in italiano- ma anche gente di sessanta e oltre.
    Risultato: il Friulano e’ in crisi.

    A Trieste la gente se ne frega se il triestino sia una lingua, un dialetto o che altro e per quanto ultimamente si stia annacquando un po’, TUTTI parlano in triestino, ovunque, giovani e vecchi e non e’ considerato poco fine: la gente se ne frega.
    Risultato: il triestino e’ vivissimo.

    La stessa cosa accade ad esempio per sloveno e tedesco. La comunita’ di madrelingua slovena, nonostante abbia trovato diversi ostacoli a livello politico a Trieste ha continuato a parlare la sua lingua e battersi concretamente per essa, riuscendoci. Purtroppo la stessa cosa (e a me dispiace molto) non si puo’ dire della comunita’ di lingua tedesca.

    Quello che voglio dire e’ che certe cose devono partire dal basso, dalla gente, innanzitutto. Perche’ se aspettiamo che la nostra classe politica locale e regionale, completamente asservita a Roma (che vede, se le vede, le lingue minoritarie come una rottura di coglioni), staremo freschi.
    Dobbiamo iniziare noi che li votiamo a spingere su questo tasto. Altrimenti non servira’ a niente.

  226. giampaolo lonzar ha detto:

    225@ ha ragione mio nonno era un po’ particolare ,di campagna ,ed aveva due asuini uno lo ha chiamato benito el’altro lenin, perche’ quando porconava nessuno lo poteva
    criticare perche’ tanto si rivolgeva ad asini.
    Altri tempi !!!

  227. Fiora ha detto:

    @226 Tergestin , non appaia un ping pong di carinerie fra patochi, restituirti l’apprezzamento per quanto scrivi del Triestin e per quanto suggerisci nel tuo ultimo capoverso “dobbiamo iniziare noi a spingere su questo tasto…”.
    Letto e condiviso, NON pedissequamente, ma ragionevolmente QUOTO!

  228. Fiora ha detto:

    @ 227 bei tempi davvero quelli del nonno di G.P. Lonzar! oggi per “battezzare” realisticamente animali con nomi di politici, anziché miti ciuchini, forse si dovrebbero prendere in considerazione… IENE! 🙂

  229. Julius Franzot ha detto:

    @ Tergestin
    Per il tedesco a Trieste ti do ragione, che spesso e´stata l´incuria delle famiglie a farne scomparire l´uso, ma bisogna anche pensare all´ambiente in cui si viveva. Dal 1918 in poi e´stata presentata nelle scuole un´immagine di Austria cattiva ed Italia buona, di bersaglieri liberatori dagli impiccatori e ragazze che gli si buttavano al collo. E´stato sempre taciuto l´esodo del 1919, come il fatto che ancora negli anni 60 in molte famiglie si parlava attivamente tedesco, ci si ritrovava da Pater Dittrich a Scorcola, al Goethe Institut in via Coroneo, in vari circoli austriaci ed a casa dell´uno o dell´altro. Con la chiusura dell´Asilo, del Consolato tedesco, la riduzione ad onorario di quello austriaco e la fine de facto delle attivita´ non didattiche del Goethe Institut si e´potuto notare come solo poche famiglie abbiano continuato la tradizione della lingua. Se il settore pubblico avesse contribuito a mantenere aperti (e dotati di sacerdote madrelingua) Chiesa e asilo e coperto la differenza tra affitto richiesto al Goethe Institut e quanto effettivamente poteva pagare, staremmo molto meglio. Il settore pubblico a Trieste ha da sempre ignorantemente negato l´esistenza di una minoranza e, di conseguenza, degli strumenti necessari per la sua tutela.
    La Comunita´Evangelica continua ad avere un Pastore di madrelingua tedesca, ambienti di ritrovo propri e sembra non abbiano tanti problemi di continuita´.

  230. sfsn ha detto:

    @ franzot e tergestin:
    la cultura tedesca xe sparida da trieste perchè contro la comunità tedesca xe stada fata dal ’18 la prima vera e propria pulizia etnica de sti territori: i funzionari asburgici de lingua tedesca ga dovù scampar, ai reduci che parlava tedesco no ghe xe sta permesso de rientrar, xe stade serade tute le scole e i circoli culturali, iera casi frequenti de delazion nei confronti de vicini de casa che continuava a parlar tedesco, i commercianti de lingua tedesca tedeschi no ga più podù entrar in camera de commercio e anche le banche xe stade inglobade da banche italiane. Nel 1910 i germanofoni a ts iera 12.000, nel 1936 1.200: un decimo.

  231. giampaolo lonzar ha detto:

    230 e 231 @ meno mal che ” Luigi Veneziano ” xe in ferie xke el gavessi sega’ subito sti post co’ i sui censimenti !!! Mi credo che nianche quei che a Trieste se ciama de cognome “Taucer e Nemec ” per lu’ xe de origine tedesca 🙂

  232. Fiora ha detto:

    @231 sfsn, se penso ala mia monaggine de ‘ver fato un corso de Spagnolo sto inverno…me iera ostico nonostante le aparenti analogie, ma sopratuto no me apagava nel l’intimo, nel “dna” come dir…
    Deciso ! prox inverno, “Goethe Institute” a RINVERDIR !

  233. Julius Franzot ha detto:

    @ sfsn

    Scrivi cose corrette, ma devi anche pensare che fino agli anni 60 le cose erano ancora diverse da oggi, era “una via di mezzo” che ho ancora molto viva nel ricordo.

  234. marisa ha detto:

    Visto l’alto numero di interventi sulla tutela della minoranza linguistica friulana inseriti in questo Post, di cui non pochi veramente imbarazzanti (per chi li ha scritti !), vi incollo la realtà di “pulizia etnica” in cui si trova questa minoranza.

    E a Trieste continuate pure a fare “bla, bla, bla”, su un tema che ignorate completamente….

    http://comitat-friul.blogspot.com/2011/07/nuie-becs-pal-furlan-scuele.html

  235. giampaolo lonzar ha detto:

    235 @ Parlare di pulizia etnica a Trieste e’ parlare di corda in casa dell’impiccato ; e’ meglio non toccare questo discorso! Pero’ secondo la mia opinione , questo conferma che la Regione Friuli Venezia Giulia dovrebbe essere divisa in due regioni separate autonome
    dato che hanno interessi divergenti e culture diverse ! Fatto questo ; post sulla Lingua Fiulana automaticamente finirebbero , molto semplice .

  236. bona lama ha detto:

    infatti molti cognomi friulani sono stati italianizzati e molti friulani deportati in quanto tali. non ci sono soldi? beh un po’ di buon senso esiste, finchè dura, sarebbero meglio spesi a valorizzare le varianti locali piuttosto che costruire a caro prezzo una cosa fasulla riempiendo le tasche di nullafacenti sedicenti esperti. Per nulla facenti intendo che sarebbero utili solo a “cargà ledan”!!!!

  237. Tergestin ha detto:

    Pulizia etnica della minoranza (che inveze xe una maggioranza, ma se no i parla lori per primi la propria lingua no so cossa xe de lamentarse) Friulana?
    Ma stemo scherzando o stemo sparando cazzade atomiche?

    @ Julius Franzot

    Certo, sono d’accordo. Il punto e’ che la comunita’ tedesca a mio avviso avrebbe dovuto spingere di piu’ su iniziative culturali e far sentire meglio la propria voce: avrebbero (e avremmo tutti quanti) avuto un notevole vantaggio. Non dico solo a Trieste ma anche nella “meno italianissima” Tarvisio, dove negli ultimi anni in cui andavo in ferie ho visto sempre meno iniziative.

  238. bona lama ha detto:

    in dialetto: forse i tedeschi no xè pianzoti! (i tedeschi non sono piagnucolosi)

  239. Fiora ha detto:

    tra un “blabla e l’altro su un tema che ignoriamo completamente” a commento del testo del link postato al 235, mi scappa di aggiungere un “meno mal, dei!”

  240. Julius Franzot ha detto:

    @ Tergestin

    Per fare iniziative culturali ci vogliono soldi. Fintantoche´dei politici ignoranti tutelano il tedesco (o quello che nelle loro orecchie suona tale) solo in 3 valli alpine e non in tutta la Regione, non ci sono i soldi. Purtroppo e´difficile introdurre il biglietto d´ingresso alle manifestazioni (che in molti Paesi risolve il problema), dato che ormai anche i “minoritari” hanno assunto le abitudini, ontre che il dialetto, della maggioranza.
    Per quanto riguarda Tarvisio, penso che a) l´immigrazione incontrollata e favorita dal Sud ha cambiato le carte in tavola e b) la bottiglia di Wodka ha diminuito di molto la coesione e l´ indispensabile legame con la Carinzia.

  241. bona lama ha detto:

    eh no eh con sta storia degli immigrati dal sud, la comunità tedesca nel tarvisiano fu introdotta dagli asburgo per annacquare gli sloveni (tarvisio malborghetto valbruna) o no??? Non è accettabile il ricorso a discorsi il sud ha rovinato la nostra purezza, e allora prendiamocela con gli argonauti! al diavolo!

  242. Fiora ha detto:

    @235 ” Il Friuli ringrazia e non dimentica” era un nobile asserto, quando era stato coniato per esprimere gratitudine per gli aiuti ricevuti in occasione del terremoto…
    Utilizzarlo ora con questa sinistra , quasi vendicativa connotazione …beh se non è “ironia/sarcasmo che fa pena” questo, “Pulzella” “”cara”” ?!
    altro che definire così da parte tua le bonarie ridanciane punzecchiature della sottoscritta co-utente patoca… 🙁

  243. bona lama ha detto:

    se è per questo in friuli comparve la scritta “forza etna” negli anni 80 in seguito ad una eruzione molto importante. CANI! bisognava incarcerarli SUBITO, o almeno cercarli,

  244. bona lama ha detto:

    ricordo questo poichè moltissimi meridionali accorsero a dare un aiuto alle popolazioni! CANI CANI CANI, basta questo a squalificare i bastardi!

  245. Fiora ha detto:

    bona lama conta sule mie naranze se per le tue idee soversive i lanfur te fica in canon! 🙂 🙂 🙂

  246. bona lama ha detto:

    meio mandarini, visto che semo ulmi de cinesi………………. GRAZIE!!!!

  247. Fiora ha detto:

    ma bona lama & Tergestin , voi il link postato al 235 l’avete letto?
    cosa mi rappresenta in quel contesto l’utilizzo e conseguentemente lo snaturare un concetto in origine nobile?
    ” Il Friuli ringrazia e non dimentica”…
    Cosa “non dimentica ” in sto caso? no bori ( per la tutela del local “blabla”…(termine che ho importato io qua dentro, Pulzella! ‘ndemo dei, no “farme le scarpe”…che a ti te vien fora un per de…: ” furlane”! ) e ‘lora ” no dimentica” cossa vol dir? che ne la farè pagar? volessi capir! mi son del viva l’A. e no conosso ste oscure minace… per sto intrinseco significato lanfur me servi …l’INTERPRETE!

  248. bona lama ha detto:

    PROPOSTA DI esegesi: ricatti politici, e, vista la non classe politica che abbiamo e le incombenti elezioni, a trieste siamo malmessi obiettivamente. Non possiamo negare che non ci sopportiamo nemmeno tra noi.

  249. Julius Franzot ha detto:

    @ bona lama, 242

    La favola di Cappuccetto rosso quella che racconti? O hai fonti serie? A me risulta che la massima parte dei meridionali a Tarvisio aveva a che fare con le caserme sul confine, stessa storia che a GO

  250. bona lama ha detto:

    io dico che è ora di finirla con scaricare tutto sui meridionali. tutti noi siamo il sud di qualcuno!La presenza composita a malborghetto valbruna e tarvisio risale (mi sembra, ripeto mi sembra) al padre di maria teresa, comunque mi venne confermata da un valbrunese con cognome sloveno, fonti storiche dovrebbero riportare questo, io ero colpita dalle differenze in un territorio minuscolo. Il tutto era legato all’attività millenaria.

  251. bona lama ha detto:

    era MINERARIA non millenaria scusate

  252. Julius Franzot ha detto:

    @ bona lama

    Gli anonimi contano meno di zero. Io ho avuto per anni stretti rapporti con il Kanaltaler Kulturverein, che mi ha sempre confermato, almeno fintantoche´Barbara Lagger era presidente, che i meridionali sono arrivati con le caserme. Se poi oggi l´amministrazione locale e´di estrema destra, questo conferma i miei dati. L´ex-sindaco Baritussio, che ho avuto l´onore di conoscere, parla perfettamente sia il Friulano che il Tedesco ed e´una persona di grande equilibrio (nonostante venga da un partito che a me non piace). Carlantoni? Ehhh?
    E´forse un caso che Wikipedia sostenga la mia ipotesi e non la tua?
    “A partire dagli anni venti del Novecento il comune di Tarvisio ha ricevuto consistenti flussi migratori, dal Friuli e dal resto d’Italia, che ne hanno radicalmente mutato la composizione etnica.”

  253. bona lama ha detto:

    basta parlare di etnia e di sconvolgimento dell’ assetto “etnico”, io non accetto nel 2011 discorsi di questo tipo che sfociano rapidamente nella purezza dell’etnia, per finire nella purezza della razza e un fil di fumo da un camino. BASTA. Allora va preso atto della situazione presente e meno male che le religioni grosso modo sono le stesse. Ma che cosa si vuole portare avanti con queste premesse? che i meridionali hanno inquinato la purezza delle popolazioni LOCALI? E’ accaduto questo bene E ALLORA? Ritorniamo tutti a patuffarci nel RIFT, per chi sa cosa sia.

  254. Julius Franzot ha detto:

    @ bona lama, 242

    Ho chiesto su un forum di Tarvisiani quando sono arrivati i meridionali. Ecco le risposte dei locali:

    Vi chiedo una precisazione: Quando ha incominciato l´immigrazione nel Tarvisiano di persone provenienti dal Suditalia? Sono coinvolto in una discussione su Bora.la e questo e´il tema attuale. Grazie!

    Mario Stentardo Io sono arrivato a Tarvisio nel 1974 e da quello che sentivo dai ” vecchi ” , penso all´inizio degli anni 60… credo…

    Trossolo Delio Nelle istituzioni sia durante il fascismo che dopo , vista la peculiarità del confine : militari , poste , dogane .
    Come mercato : dagli anni 50 , si comincia a parlare di terza generazione.

  255. giampaolo lonzar ha detto:

    254 BONA LAMA – Io il Rift non lo conosco conosco il Rif (Marocco allargato ) . Sono la
    stessa cosa ??? Grz

  256. Fiora ha detto:

    @254 bonalama se l’iter “purezza dell’etnia-purezza della razza-fil di fumo” è farina del tuo sacco, COMPLIMENTS per l’efficacia della sintesi nell’esprimere un concetto che condivido con te…
    Dopia razion de mandarini, just in case…

  257. giampaolo lonzar ha detto:

    @@@@ vari – INQUINAMENTO ETNICO – Secondo la mia opinione forse la definizione non e’ troppo ortodossa, sarebbe da sostituirla con NON RISPETTO STORICO-CULTURALE. Piccola considerazione e domanda ?! Perche quando alla televisione di stato intervistano un qualsiasi abitante del Triveneto ,viene riportata la traduzione in Italiano con sottotitoli mentre tutte le fiction TV poliziesche o film “Italian Humour” i personaggi parlano nei vari dialetti o con forti accenti meridionali e’ scontato che siano compresi da tutti.
    Perche’ questo deve essere tollerato e compreso e giustificato ! Ringrazio anticipatamente per delucidazioni e conforto-

  258. Fiora ha detto:

    “delucidazioni” te ne verranno da fonti più autorevoli, G.P. Lonzar, il “conforto” che da concittadina mi viene a botta calda è il seguente :
    I ‘Taliani presuponi ( a ragion! 🙂 ) che noialtri patochi semo più sgai e portadi per le lingue più che no lori!

  259. bona lama ha detto:

    # 255 E ALLORA? Non possono essere pervenuti quando gli pare. INSISTO E ALLORA?
    # 256 Non, non è la stessa cosa, tip: vi fu ritrovato qualcosa che riecheggia una canzone dei Beatles
    #257 è mia la sequenza, grazie per il raddoppio della quota di mandarini
    #258 il non rispetto storico e culturale in una terra di forte emigrazione e dalla quale sono passati tutti ma proprio tutti, è ben che vada argomentazione speciosa.

  260. Fiora ha detto:

    più seriamente penso che da parte di “chi” commissiona e paga , per la parlata degli abitanti del Triveneto si ragioni in termini di “lingua straniera ” da sottotitolare per i non…capenti!
    mentre per le altre regioni li si consideri accenti e espressioni dialettali

  261. giampaolo lonzar ha detto:

    @@@ Rift : grz ho capito con ritardo il riferimento; il mio e’ stato probabilmente un transfer freudiano pensando agli scontri berbero-arabo-franco-spagnoli per cnfini e hashish a cavalllo 800/900. In ognicaso c’e’ una differenza sul rispeto etc cioe’ non e’ mai successo che un triesino o in senso allargato un giuliano dalmato sia andato per esempio a Genova a spiegare come si deve essere genovesi, me a Modena come si deve essere modenesi, a Roma come si deve essere romani e andando giu ‘neanche in Sicilia come si deve essere Siciliani ma che tutte le persone provenienti da tutte le parti d’Italia quando vengono a Trieste ,spiegano ai Triestini come si deve essere Triestini e come bisogna rapportarsi .
    Succede ancora oggi e basta leggere Il Piccolo
    pagine di cronaca,cultura e spettacolo !
    Mi e’ venuto il dubbio che siamo considerati una specie in estinzione ,degni di osservazione ,catalogazione, studi teorici con relative pubblicazioni e citazioni di individui che hanno scritto in lingua italiana anche se di stirpe e lingua diversa, che hanno magari anche inventato,citano viaggiatori che si sono femati a Trieste a passare gli ultimi ann della loro vita (Burton 1001 Notte) e potrei andare avanti a centinaia di esempi . Ma cosa scherziamo !!
    Han piu’ rispetto gli scimpanze’ dello zoo di Berlino! Toto’ avrebbe detto ” MA MI FACCIA IL PIACERE:::

  262. Tergestin ha detto:

    @ Fiora 259

    No, i ‘taliani se ne frega de questo come i se ne frega de imparar a parlar una lingua. Semplicemente la tv de stato xe nele man de romani e compagnia bella che i se dipinzi sempre come “caciaroni ma tanto buoni e solari” e da la’ te ga tute quele imonde cagade dei Cesaroni e simile, un otimo motivo dei tanti per cui no impizo piu’ la tv da anni.

  263. capitan alcol ha detto:

    Che l’immigrazione ci sia stata non si può negare.
    Che abbia causato disagi è inevitabile (come tutte le migrazioni delle specie viventi).
    Che sia causa dell’abbandono delle parlate minoritarie è da stabilire.
    Non ho notizie simili provvenienti da altre parti del mondo.
    L’italia stessa è un emblema della debolezza di tale ragionamento: per secoli invasa da popolazioni di ogni luogo ha mantenuto il background linguistico comune.

  264. Julius Franzot ha detto:

    @ Tergestin (263)

    L´Italia vuole imporre in romanesco o qualcosa di ancora piu´meridionale come se fosse il Toscano dei tempi di Dante. Quando tutti parleranno come quelli della caciara solare mediterranea non ci sarnno piu´minoranze a rompere le scatole.

  265. bona lama ha detto:

    meglio il bofonchiar leghista? anche no grazie

  266. capitan alcol ha detto:

    Il veneto a Trieste non lo hanno portato gli austriaci? Prima si parlava friulano.

  267. Fiora ha detto:

    @263 Tergestin …il presupporre da parte mia al “numero civico 🙂 259” che Triestini e Veneti si abbia più capacità d’intendere i dialetti altrui e non viceversa e che tale superiorità di “comprendonio” ci fosse riconosciuto dal resto dei ‘Taliani, era evidentemente un ipotesi scherzosa di autocelebrazione patoca, mentre più verosimile era quanto ipotizzavo successivamente nel post 261 vale a dire , chi commissiona e paga la fa da padrone imponendo il proprio slang , novelli Dante, quasi fossero anche loro autori delle tre Cantiche…

  268. massimo p ha detto:

    concordo tergestin, anche per mi quello xe un motivo per cui no apro la tv

  269. Fiora ha detto:

    @269 e l’abbonamento lo paghi lo stesso, Massimo p?
    …questi sono davvero soldi RUBATI, altro che quelli per l’interprete in consiglio comunale… ci sarebbe da far presente a Camber!

    Ps: tanto per riportare il discorso sulla “retta via”…che a furia di sconfinare, della proposta e del suo autore ci siamo completamente dimenticati 🙂

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *