30 Luglio 2011

Maxi sequestro di pomodori pelati al porto di Trieste

Oltre 25mila chili di pomodori pelati sono stati sottoposti a fermo amministrativo al porto di Trieste per falsa indicazione di origine. La merce, confezionata in barattoli da 5 chili l’uno destinati alla ristorazione, era trasportata su un camion proveniente dalla Turchia diretto in nord Europa e aveva la falsa dicitura ‘made in Italy’.

Ad accorgersi della frode alimentare il personale dell’Agenzia delle Dogane di Trieste in collaborazione con la Guardia di Finanza della 2° Compagnia, insospettito dalla natura del carico, che sulle etichette mostrava la dicitura ‘made in Italy’ con luogo di provenienza la regione Sicilia, come dallo stesso marchio del prodotto: “La Siciliana d’oro”. Del fermo, sul quale potrebbe a breve scattare il provvedimento di sequestro, è stata notificata la Procura di Trieste. Accertamenti – riferisce l’Ansa – sono in corso per determinare l’origine dei pomodori, probabilmente coltivati in Turchia, e individuare gli autori del traffico illecito.

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Un commento a Maxi sequestro di pomodori pelati al porto di Trieste

  1. isabella ha detto:

    Che rabbia, non si è più certi di niente di ciò che ci arriva sulla tavola.

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