Oltre 25mila chili di pomodori pelati sono stati sottoposti a fermo amministrativo al porto di Trieste per falsa indicazione di origine. La merce, confezionata in barattoli da 5 chili l’uno destinati alla ristorazione, era trasportata su un camion proveniente dalla Turchia diretto in nord Europa e aveva la falsa dicitura ‘made in Italy’.
Ad accorgersi della frode alimentare il personale dell’Agenzia delle Dogane di Trieste in collaborazione con la Guardia di Finanza della 2° Compagnia, insospettito dalla natura del carico, che sulle etichette mostrava la dicitura ‘made in Italy’ con luogo di provenienza la regione Sicilia, come dallo stesso marchio del prodotto: “La Siciliana d’oro”. Del fermo, sul quale potrebbe a breve scattare il provvedimento di sequestro, è stata notificata la Procura di Trieste. Accertamenti – riferisce l’Ansa – sono in corso per determinare l’origine dei pomodori, probabilmente coltivati in Turchia, e individuare gli autori del traffico illecito.
Che rabbia, non si è più certi di niente di ciò che ci arriva sulla tavola.