30 Giugno 2011

Addio all’ultimo bosco di castagni di Trieste?

“Continua senza sosta l’aggressione nei confronti del territorio nel Comune di Trieste. Tra le zone più appetite e sottoposte ad una massiccia cementificazione risulta l’area della costiera triestina che da Barcola si sviluppa fino a Santa Croce per proseguire nel Comune di Duino Aurisina fino alla Baia di Sistiana”.
La denuncia della progressiva cementificazione della costiera triestina arriva da Greenaction transnational: “Qui il panorama è stupendo, con il Carso che scende vertiginosamente a mare in un contrasto cromatico mozzafiato. Una zona unica che avrebbe dovuto essere sottoposta ad una severa tutela ambientale e paesaggistica, e che invece è stata abbandonata da decenni ad un’aggressione cementificatoria”.

Secondo Greenaction sarebbe oggi a rischio “Anche uno degli ultimi boschi di castagni della provincia di Trieste che, per sua sventura, si trova nel posto sbagliato, ovvero sul panoramico costone a lato del Faro della Vittoria e soprastante l’altrettanto panoramica Strada del Friuli. Una zona dove nonostante l’elevatissimo rischio idrogeologico (basti vedere l’aumento dei movimenti franosi negli ultimi anni) le case spuntano come funghi. E così anche il pregiato bosco di castagni situato al termine della breve Via Pertsch e che dovrebbe essere tutelato come monumento della collettività, si trova ora a dovere fare i conti con la pianificazione territoriale del cemento che al suo posto ha già autorizzato un complesso residenziale”.

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41 commenti a Addio all’ultimo bosco di castagni di Trieste?

  1. arlon ha detto:

    Mi trovo incredibile che in una cità come TS inveze de ristruturar (o al massimo tirar zo e far novo), se continui a ampliar la zona costruibile.

    PRIMA se impinissi quel che xe, DOPO se tira su robe nove.
    I lo sta imparando anche in Veneto e Lonbardia, dove i danni xe irecuperabili. Gavendoli visti a lori, se podessimo fermar prima, magari, qua?

  2. mutante ha detto:

    che ghe resti tute le case sul gropon.

  3. ilaria ha detto:

    Basta che non sucedi quel che gavemo visto in Sicilia!

  4. Paolo Geri ha detto:

    Mi risulta che il Consiglio Circoscrizioanale competente (III. circoscrizione) avesse dato a suo tempo parere “fortemente contrario” all’ unanimità. Il parere fu evidentemente ignorato dalla giunta del tempo (Di Piazza ?). Non più tardi di ieri lo stesso consiglio ha “dovuto” approvare una variante alla costruzione di parcheggi in via Strabone. Lo scempio (quasi otto alberi di alto fusto abbattuti ed altrettanti seriamente danneggiati nelle radici) era già stato autorizzato dalla giunta comunale nonostante anche qui il parere “fortemente contrario” e unanime del consiglio Circoscrizionale. Allora o si tiene conto del parere delle circoscrizioni o tanto vale la pena scioglierle ! Spero che con la Giunta Cosolini questo andazzo cambi.

  5. micheles ha detto:

    proprio perche’ ” il panorama e’ stupendo” costruiscono, incassando ancora piu’ soldi.Gia’ dalla prima giunta Illy e’ iniziata la cementificazione innarrestabile della ns provincia,Carso compreso! Ho seri dubbi che cambi qualcosa visti gli interessi e la nulla opposizione a riguardo. Greenaction Transnational e’ sempre in prima linea per difendere il territorio; vedi p.es. le denunce e indagini fatte da loro, riguardante il Carso usato come discarica sin dagli anni settanta autorizzate anche dal comune.
    E tutti i difensori della natura,compresi gli ambientalisti, dove sono???

  6. Dario Predonzan ha detto:

    Inutile illudersi.
    Sappiamo tutti bene che i pareri della Circoscrizioni sulle concessioni edilizie sono soltanto consultivi.
    Nel 2000 la Giunta Illy propose una modifica del regolamento delle Circoscrizioni, per eliminare l’obbligo di acquisire detti pareri, ritenuti inutili (lo erano e lo sono, rebus sic stantibus).
    Le associazioni ambientaliste controproposero, allora, di renderli vincolanti e anzi di rafforzare il ruolo delle Circoscrizioni anche in sede di predisposizione dei piani regolatori, varianti, ecc.
    Naturalmente, la maggioranza “progressista” di allora lasciò cadere questa proposta.
    Quel che conta, ora, è capire da dove nasce il progetto che minaccia il castagneto: com’è classificata quella zona dal piano regolatore? E’ azzardato supporre che anche questa situazione sia “figlia” del piano Illy-Cervesi?

  7. Fiora ha detto:

    Se anche non ho votato a sinistra, confido molto nella maggior sensibilità per l’ambiente di una giunta di sinistra. Se avremo un quinquennio in cui i soli alberi “giustiziati” saranno quelli ammalati e immediatamente sostituiti, se negli anni a venire vedrò la dissennata speculazione edilizia prenata da una politica rispettosa del nostro verde e in definitiva lungimirante …beh, mi converto!

  8. Roberto ha detto:

    XP.Geri: non so a quali parcheggi si riferisce: se sono quelli oramai gia’ in fase di ultimazione in fondo a via Strabone sarebbe il caso di precisare che gli alberi sono stati eliminati perche’ tutti e dico tutti gravemente malati ( uno e’ ancora visibile ) Se ci riferiamo ad altre costruzioni ( di parcheggi) ritengo intelligente che si creino nuovi siti anziche’ lasciare le automobili lungo la via di Romagna anche in condizioni di estrema pericolosita’. Sulle autorizzazioni e’ meglio lasciar perdere: ogni qual volta cambia la giunta cambia il regolamento : questo a vantaggio del sindaco in quel momento in carica ( potrei fare esempi che mi riguardano con Illy)

  9. Fiora ha detto:

    ” prenata” ? mah! ga vinto Cosolini e go perso l’uso coreto dela tastiera. ” FRENATA” dei!:)

  10. Paolo Geri ha detto:

    #8. Roberto

    C’ è una strana malattia che da anni colpisce a Trieste gli alberi soprattutto quelli che insistono su zone dove si vuole costruire ad ogni costo. Se non mi sbaglio di recente si sono “ammalati” gli alberi di viale III Armata e di piazzale Rosmini. Nel merito di via Strabone da quanto ho appreso dai miei predecessori in III. circoscrizione non era mai giunta notizia che gli alberi fossero malati. La stessa circoscrizione dovete fare fuoco e fiamme per salvare una villa dei primi dell’ Ottocento che si voleva demolire per costruire un numero maggiore di parcheggi. E comunque gli alberi malati si curano – ove possibile – non si abbattono.
    E comunque l’ articolo 38 del Regolamento sul verde pubblico disciplina l’ abbattimento di alberi anche su proprietà private ove siano di un certo diametro del tronco. Ovviamente si può “derogare” e qui casca l’ asino !

  11. Comitato Odbor PLT ha detto:

    caccia all’untore….

    Comitato Odbor PLT – el rispetto della legge xe solo una parola vuota oggi. ma preparatevi al cambiamento.

  12. mutante ha detto:

    @ roberto: nota però che via romagna vive già da anni un grave dissesto, insieme a via virgilio, a causa della cementificazione di una collina che fondamentalmente è un blob di argilla. sta venendo giù. se aggiungi ancora un pò di posteggi (di cemento) le chiusure delle strade per frane diventeranno la norma.
    sono d’accordo con paolo geri: quando c’è da costruire, stranamente le piante sono SEMPRE malate. mah, come gli umani, possono venir suicidate.

  13. sfsn ha detto:

    Basta con sti alberi che ostacola la sacrosanta volontà edificatoria de noi dela lobby dei costruttori! Xe ora de farla finida con sti esseri enormi che no fa un cazzo per noi! Quando mai gavè visto un albero lavorar? Quando mai se ga visto un albero spender per far shopping e dunque mandar avanti l’economia? Gavè mai visto un albero pagar le tasse? Xe parassiti del umanità che solo che i intriga, ancora pezo dei zingani o dei extracomunitari. E se proprio volè che li taiemo, alora che i torni a casa sua, de dove che i xe venui!

  14. Paolo Geri ha detto:

    #13. sfsn
    🙂

  15. Srečko ha detto:

    Non conosco tutte queste realta’, pero’ qualche volta passo per la strada del Friuli e ogni volta mi chiedo a chi venga in mente di dare tutte quelle concessioni edilizie. Capisco la vista stupenda, ma il terreno e’ flysch, cioe’ sinonimo di instabilita’. Quindi e’ solo una questione di tempo, quando inizieranno i franamenti, lo scivolamento anche lentissimo, di millimetri all’anno, che compromettera’ l’agibilita’ degli immobili.

    Allora ci sara’ qualcuno che rispondera’ civilmente e penalmente oppure sara’ gia’ tutto in proscrizione?

  16. Dario Predonzan ha detto:

    Quelle concessioni edilizie sono state date perché c’è un piano regolatore – di Illy+Cervesi – (un piano che a qualcuno, anche in questo blog, sembra piacere tanto) che le consente.

  17. Danilo Ulcigrai ha detto:

    Beh, un otimo test “verde” per el neosindaco. Se xe vero che el vol esser a contato coi citadini femoghe saver de ‘sto problema e vedemo cossa che el proponi.

  18. Srečko ha detto:

    Mi sembra pura speculazione edilizia…

  19. dimaco ha detto:

    speremo che diego manna nol devi far un altro libricin per farghe saver le robe al sindagco de ts

  20. Roberto ha detto:

    xGeri: comunque, non per polemizzare, basta andare a controllare lo stato dei tronchi rimasti (nessuna cura sarebbe stata possibile): gli alberi abattuti sono stati 4
    e quelli rimasti compresi i rosai sono tutt’ora in vita: questo per dovere si chiarezza

  21. Fiora ha detto:

    tira aria di crisi in ogni settore. Il commercio è in ginocchio. apparentemente solo le agenzie immobiliari sembrano prosperare.ne nascono come funghi…l’offerta “d’epoca, da ristrutturare, nuovo ” è talmente ampia e variegata da far pensare che ci siano più immobili che residenti…eppure si cementifica a spron battuto…me lo chiedo spesso MA CHI COMPRA E CON QUALI SOLDI????

  22. Francesco ha detto:

    @michelets
    Altro che dalla giunta illy. Se così fosse avremmo una città pressoché tutta verde. La maggior parte delle case, condomini e cemento e’stato fatto tra gli anni 50 e 70. Guarda la costiera, guarda le zone di via romagna, guarda strada del Friuli/barcola, o ancora l’hotel Europa ecc.
    Il “cemento” a campo Marzio risale invece alla prima meta del secolo scorso.
    Per uscirne serve un piano regolatore che disegni la citta’ non uno che la divida semplicemente in zone e poi lasci completamente mano libera ai privati. Un piano che dia una visione quanto piu condivisa della città. E dire che il piano “illy” lo ha progettato uno stimato architetto (prof portoghesi) ed e’stato votato, approvato ed emendato da un consiglio comunale “progressista” (piu o meno gli stessi partiti che sostengono oggi Cosolini). Credo che piu di qualche consigliere fosse già consigliere all’epoca.

  23. micheles ha detto:

    quoto 17. Danilo Ulcigrai in toto .

  24. zingopiombo tacomaco ha detto:

    Fermeli! Cmq Illy non ga niente a che far col progressismo appartien alla turbodestra della peggio specie!

  25. Francesco ha detto:

    @Dario predonzan
    Ma il piano che tu chiami illy+cervesi non l’ha forse progettato il prof.arch.portoghesi? Il piano non e’stato emendato e votato dal consiglio comunale?
    Cervesi non e’stato assessore solo per un anno sistemando le questioni di carattere amministrativo, sostituendo il precedente assessore che aveva portato in prima adozione il piano ed appunto avendo ereditato il piano gia confezionato? E quindi il piano non e’ stato approvato dal consiglio comunale che già c’era un terzo assessore. Semplificare le cose va bene, mistificare no. Il piano lo ha fatto l’arch portoghesi(assieme ad altri progettisiti-vedi sui frontespizi degli elaborati) ed e poi stato votato ed emendato dal consiglio. Vai a cercare li i “responsabili” di quello che non ti va e farai un bel servizio all’ambiente, anche perché molti dei consiglieri di allora sono oggi tuttora consiglieri o assessori.

  26. sergio ha detto:

    qui una cosa è certa nessuno ha mai parlato di edera parassitaria, cari frequentatori di questo forum, quando passate per via commerciale strada nuova per Opicina strada per Basovizza, cimitero di S. Anna circondario di Trieste, Carso e insomma su tutto il territorio non avete mai notato alberi asfittici ormai soffocati dall’edera che stanno morendo c’è ne sono a migliaia, ma nessuno ha mai esposto questa situazione, io giro sempre con un seghetto e di edere ne ho tagliate molte vedi gli alberi di acacia di Fernetti lungo la strada verso il confine, l’ignoranza delle persone verso la natura è molta, più di una volta delle persone mi hanno rimproverato di tagliare l’edera non sapendo che portava alla morte dell’albero, ho fatto una battaglia con l’Acegas per quanto riguarda i cipressi del cimitero invasi dall’edera, ho mandato foto al ex sindaco di Piazza ho parlato con l’assessore Rovis, verde pubblico, ufficio patologico, da cui non ho avuto nessuna risposta, due segnalazioni sul Piccolo, poi due articoli pure sul Piccolo, finalmente si è mossa L’Acegas ora sta estirpando le edere della parte bassa del cimitero, nel frattempo molti cipressi sono morti, la politica manca di cultura del verde, anzi propende per la cementificazione, dò ragione a Fiora se prendete il Piccolo della domenica vi troverete centinaia di case in vendita poche vanno vendute, ci sono pochi soldi, abbiamo una città che demograficamente stà calando, basta cementificazione, e più cura del verde, bisogna segnalare situazioni di degrado dell’ ambiente al sindaco o all’assessore competente e poi starci dietro fino alla risoluzione della situazione , perciò lamentarsi non serve niente bisogna protestare nelle dovute sedi

  27. Alessandro Ciacchi ha detto:

    La prima cosa da fare sarebbe bloccare tutte le concessioni e autorizzazioni a cementificare ex novo, non servono per niente abbiamo un calo demografico il che giustificherebbe il blocco,dove invece sarebbe da incentivare e concedere con più facilità sono gli ampliamenti e ristruturazioni delle casette in periferia sopratutto nei borghi storici tipo Roiano alta,via dei moreri via sottomonte(Piscanci)scala santa,conconello ecc.Qui succede questo,le famiglie con figli sono costrette mandare i figli fuori casa perchè magari la zona non è costruibile anche se di terreno ne hanno diversi ettari,con questo sistema i borghi muoiono con tutte le tradizioni e sopratutto il territorio non viene più curato con le conseguenze che ben sappiamo,i figli ovviamente devono comprare casa da un’altra parte in una zona “costruibile”dove “certe ditte” possono costruire dei condomini enormi dove la gente vive come in un alveare, alora non si permette l’ampliamento magari di qualche centinaio di metri cubi mantenendo l’integrità dei borghi storici e ogni anno si cementifica qualche zona sacrificabile,speriamo che il neosindaco ne tenga conto e che riesca ad abatere il monopolio di questa specie di mafia.

  28. Dario Predonzan ha detto:

    Illy appartiene alla “turbodestra”? Certo che sì. Ma se non sbaglio, quand’era sindaco a Trieste e poi presidente della Regione, lo sosteneva una maggioranza che andava da Rifondazione ai DS-PD ex DC. O era un omonimo?

  29. Srečko ha detto:

    D.P.

    Illy a mio modo di vedere era uno di destra sotto mentite spoglie nel campo di sinistra. Gli riusci’ di fare la sua politica, di destra, infiniocchiando tutta la sinistra che “non se n’e’ accorta…”

  30. Srečko ha detto:

    sergiio

    Ogni proprietario di alberi dovrebbe fare attenzione all’edera che e’ un parassita.

  31. Fiora ha detto:

    è verissimo, Srecko! ormai le mie mani assomigliano più a due strane appendici informi, perché spesso ho sradicato a mani nude così come mi trovavo l’ edera che rispunta intorno a siepi e alberi nel mio condominio.
    Ho dichiarato guerra senza quartiere a queste dannate parassite, assimilabili a certi sottosegretari 🙂 e sono riuscita a liberarne il giardino almeno per una generazione….
    Poi ,” après nous le deluge! ” e pò bon!

  32. Dario Predonzan ha detto:

    Illy uno di destra “sotto mentite spoglie”? A dire il vero, mi pare che lui non si sia mai camuffato da progressista, nè abbia mai cercato di farsi passare per uomo di sinistra.
    E’ il ceto politico di sinistra (in tutte le sue varie sfumature) che se lo è preso come leader, pur di vincere e occupare qualche poltrona. A essere infinocchiati sono stati gli elettori di sinistra (a parte quelli che per disgusto non hanno votato, ovvio), indotti a credere dai loro leader che Illy fosse l’uomo del destino. Alcuni lo credono ancora.

  33. Srečko ha detto:

    Fiora

    Se ti dico l’indirizzo vieni anche da me? Come estirpatrice mi sembri piu’ che bene! 🙂

    Ma c’e’ anche l’ailanto puzzolente. Estirpi anche quello?

  34. Fiora ha detto:

    certo che estirpo anche l’ailanto Sre.! quello è sgradevole e dannoso come una consigliera regionale 🙂

  35. ajeje ha detto:

    El video del boschetto in question.
    http://www.youtube.com/watch?v=SYIXamtkbc4

  36. Dario Predonzan ha detto:

    @ Francesco (Cervesi?)

    Davvero Cervesi sr. non c’entra nulla – povera stella – con il PRGC? Davvero è tutta e solo responsabilità del predecessore e del Consiglio comunale (ovvio che, specie quest’ultimo, delle colpe le ha)? Oltre ovviamente al sindaco, forse ne ha qualcuna anche chi ha “sistemato le questioni amministrative” di un piano immondo, favorendone l’approvazione senza fare il minimo sforzo per modificarlo in meglio. Ero presente a tutte le sedute del Consiglio comunale all’epoca della prima adozione del piano (e anche della seconda) e ho visto bene com’è andata. Tu forse non c’eri.

  37. Srečko ha detto:

    “un piano immondo”… Bene, quindi non sono l’unico a pensarla cosi’.

  38. Tergestin ha detto:

    Bon, alora semo d’acordo tuti che xe ora de FINIR DE CEMENTIFICAR TRIESTE visto el calo demografico?
    Racolte firme, letere, segnalazioni…..quel che vole’, ma xe el caso de moverse perche’ con sta speculazion edilizia che ormai gavemo soto al naso da anni, guadagna solo che i soliti pochi e ghe perdi tuti i altri.

  39. Dario Predonzan ha detto:

    Qualcuno si sta già muovendo.
    Chi è interessato può dare un’occhiata (anche nei prossimi giorni) al sito wwftrieste.blogspot.com
    Materiale abbondante c’è anche nei siti http://www.wwf.it/friuliveneziagiulia (sezione “documenti”) e http://www.legambientetrieste.it

  40. arlon ha detto:

    Secondo mi, se un specupator edilizio vol proprio investir in città, che’l buti zo casermoni veci (gavemo tuta la zona sud/est che ciama rinovamento!), e che ghe ne fazi de novi, anche grandi, con tecniche al avanguardia.
    E dopo che i se rangi a impinirli.

    Ma in NISUN caso xe de continuar a slargar l’area urbana, in sto periodo.

  41. Fiora ha detto:

    l’aspetto più amaro è che chi senza scrupoli sta cementificando Trieste, con i soldi che ci guadagna da questa ignobile speculazione, non investe in città, ma si compra casa ( o più d’una!) in ” paradisi incontaminati”…

  42. Stiamo approfondendo l’inchiesta su Via Pertsch. Nel bosco vi sono dei rivi con fenomeno di ruscellamento delle acque superficiali e relativo biotopo. Il bosco quindi non può essere alterato. Ma questa è purtroppo solo la punta dell’iceberg. Spero a breve in interventi sulla vicenda in Consiglio Comunale e Proviciale. Ma stiamo seguendo molto da vicino l’intera costiera triestina compresa la Baia di Sistiana con il suo devastante progetto di cui troppo poco si parla nei confronti del quale abbiamo pure presentato ricorso alla Corte Europea di Strasburgo. Per quanto riguarda il PRGC di Trieste ora in discussione in Comune rimando alla nostra posizione sul sito di Greenaction http://www.greenaction-transnational.org/index.php?option=com_content&view=article&id=179:trieste-un-piano-regolatore-inapprovabile&catid=36:campagna-inquinamento&Itemid=41
    Il PRGC è semplicemente inapprovabile perché viziato alla base da violazioni di legge che lo rendono nullo. E’ stato tra l’altro adottato in violazione delle norme comunitarie sulla Valutazione Ambientale Strategica escludendo dalla partecipazione sia i cittadini che la vicina Repubblica di Slovenia (si tratta infatti di una VAS transfrontaliera). Come ciliegina sulla torta siamo stati esclusi noi pur avendo richiesto (unici mi pare…) di potere partecipare alla procedura prima che la stessa venisse avviata…

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