29 Giugno 2011

Biennale diffusa a Trieste: in mostra le opere di oltre 100 artisti del Fvg

Oltre 100 artisti tra pittori, scultori, fotografi, visual designers del Friuli Venezia Giulia saranno protagonisti, da domenica 3 luglio fino al 27 novembre 2011, della Biennale diffusa di Trieste: un progetto a cura di Vittorio Sgarbi, avviato nell’ambito della Biennale Arte 2011, che in sinergia con le regioni italiane varca i confini dell’Arsenale di Venezia per estendersi ad alcuni centri della penisola.

Prezioso valore aggiunto della Biennale diffusa di Trieste sarà la location individuata per l’evento: per la prima volta, infatti, si apriranno al pubblico i magnifici spazi del Magazzino 26, l’hangar di età asburgica costruito tra il 1890 e il 1897, risanato e ristrutturato negli ultimi dieci anni per la direzione di Paolo Portoghesi, esteso lungo un fronte di oltre 200 metri per una superficie complessiva di oltre 30 mila metri quadrati. Magazzino 26, il secondo hangar più grande d’Europa, sarà dunque sede visitabile nel segno di una spettacolare festa dell’arte, cornice e al tempo stesso suggestione portante del percorso espositivo.

La Biennale Diffusa di Trieste “sarà – sottolineano gli organizzatori – il primo passo concreto per l’avvio del grande progetto di recupero del Porto Vecchio di Trieste: e a siglare questo incipit saranno oltre cento protagonisti, espressione della creatività e del talento artistico del Friuli Venezia Giulia. Nomi di grande spicco sulla scena dell’arte contemporanea, come Franco Dugo, Gillo Dorfles, Giorgio Celiberti, Emanuela Marassi, Paolo Cervi Kervischer, Romano Abate, Piccolo Sillani, Livio Rosignano, Alice Psacaropulo, Nane Zavagno, Manuela Sedmach, Davide Skerlj. Si incontreranno e confronteranno con la loro opera al Magazzino 26, in una vera e propria agorà dell’arte contemporanea.

E nell’ambito della Biennale diffusa di Trieste sarà incastonato il prestigioso allestimento della sezione promossa dall’Iniziativa Centro Europea e curata dal comitato “Trieste contemporanea”, con opere di una quarantina di artisti residenti nei paesi Ince, di origine italiana o con forti legami con l’Italia (per formazione, lunga permanenza o attività didattica), e di artisti italiani operanti nei paesi membri dell’Ince. Gli artisti, rappresentativi di 17 Paesi membri dell’Ince (esclusa l’Italia, coperta dalla parte regionale), sono stati individuati anche attraverso la collaborazione entusiastica e fattiva delle rappresentanze diplomatiche italiane all’estero (ambasciate / istituti italiani di cultura), con il favorevole supporto del Ministero degli Affari Esteri. La sezione offrirà dunque l’opportunità per uno sguardo inedito nei percorsi legati non solo all’arte contemporanea nei Paesi Ince, ma anche all’evoluzione delle collaborazioni in atto fra l’Italia e gli artisti che gravitano in quest’area.
Fra le presenze confermate: Aleksandrija Ajdukovic (Serbia), Dejan Atanackovic (Serbia), Rok Bogataj (Slovenia), Sergey Bratkov (Ukraine), Brida Group (Slovenia), Cristiano Carloni & Stefano Franceschetti ITALY (Bosnia), Pablo Chiereghin ITALY (Austria), Nemanja Cvijanovic (Croazia), Radu Dragomirescu (Romania), Igor Eskinja (Croazia), Petra Feriancova (Slovakia), Edi Hil

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59 commenti a Biennale diffusa a Trieste: in mostra le opere di oltre 100 artisti del Fvg

  1. arlon ha detto:

    ve prego, diseme che sto articolo no lo gavé scrito voi.

    “avviato nell’ambito della Biennale Arte 2011, che in sinergia con le regioni italiane varca i confini dell’Arsenale di Venezia per estendersi ad alcuni centri della penisola.”

    A parte el linguagio da opuscolo, me risulta che sto progetto de Sgarbi no gabi NIENTE cossa spartir con l’arsenal de Venezia.

    Per no parlar de come che un spazio bel grande in un porto internazional, inveze de destinarlo — esempi a caso — a aziende de import-export, artigiani, start-up tecnologiche, enti de ricerca/produzion, etc.. i lo usi per far una mostra.

    Geniale!
    (da geni del mal, però. E i triestini contenti.)

  2. chiara ha detto:

    @1
    attraverso la biennale diffusa, i piedi de un cittadino comune poderà varcar i cancelli/confini del portovecchio. trovo che simbolicamente sia una piccola conquista verso aperture future anche nel senso/intenzioni che te auspichi ti

  3. santapazienza ha detto:

    qui gatta ci cova…

  4. arlon ha detto:

    @2: “attraverso la biennale diffusa, i piedi de un cittadino comune poderà varcar i cancelli/confini del portovecchio. ”

    Te podevi entrar za senza problemi, volendo, ma no xe questo el punto. Se tratta de un teritorio internazional, con una sua legge. El confin ga un senso de esister, no’l xe là per caso. E no’l xe nianche rimuovibile dal governo italian, par.

    “trovo che simbolicamente sia una piccola conquista verso aperture future anche nel senso/intenzioni che te auspichi ti”

    El problema xe che mi trovo che’l vadi nel senso diametralmente opposto: dar el “la” a una speculazion vergognosa, dala quale trieste ghe guadagnerà ben poco. E ghe perderà un bel poco.

  5. chiara ha detto:

    seee, me piasi i proverbi!
    se il gatto e il tropo i trova un accordo, il granaio xe fottù

  6. chiara ha detto:

    @4
    personalmente me xe capità che per entrar con mezzi e parecchie persone gavemo sempre fatto richiesta. per l’altra question, i rischi xe sempre i soliti. come sentirse al sicuro? comunque l’immobilità xe il peggiore dei rischi a mio parer

  7. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ arlon

    Il progetto di “Biennale diffusa” è di Vittorio Sgarbi, ed è stato preparato in collaborazione con la Fondazione della Biennale di Venezia, nell’ambito delle manifestazioni per la Biennale Arte 2011.

    Il padiglione Italia della Biennale di Venezia in questa edizione (aperta poche settimane fa) è curato da Vittorio Sgarbi, che ha deciso in occasione del 150° dell’Unità di organizzare una serie di altre mostre in giro per l’Italia.

    Vero è che il luogo “storico” dove si sviluppa la Biennale d’Arte di Venezia non è l’Arsenale, ma i Giardini di Venezia, chiamati infatti anche “Giardini della Biennale”.

    L.

  8. chiara ha detto:

    il gatto e il TOPO volevo dir …

  9. arlon ha detto:

    Curioso come zercando su google “biennale diffusa” no appari decine e decine de location per l’italia, almeno come link specifici, ma solo che Trieste.

    Quando se disi “cavallo di troia”…
    http://www.google.com/search?&rls=en&q=biennale+diffusa&ie=UTF-8&oe=UTF-8

  10. micheles ha detto:

    quoto 1.arlon in toto.

  11. chiara ha detto:

    il tutto stà dentro un più vasto contenitore per i festeggiamenti dei 150 anni…te lo ga ditto anche el venezian. te linko questo come esempio che, spero,te crei un qualche interesse perchè te ga gusti raffinati. senza ironia intendo. no commenti per la testata…la prima che me xe capitada con il simpatico dav

    http://www.libero-news.it/news/771962/Biennale_Venezia__domani_Sgarbi_e_Daverio_inaugurano_sezione_Emilia_Romagna.html

  12. mutante ha detto:

    i cittadini di trieste possono SEMPRE varcare i confini del portovecchio, perchè lo hanno in gestione in quanto portofranco internazionale. che quattro affaristi spendano una valanga di soldi pubblici per farci una mostra transitoria, invece di usarlo come porto, è una cosa pazzesca, oltre che in violazione della legge.

  13. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ mutante

    Violazione della legge? Presentati presso la procura della Repubblica di Trieste e denuncia il reato.

    L.

  14. arlon ha detto:

    @11:
    No digo che no ghe sia altre esibizioni regionali.
    Digo solo che *stranamente* proprio sta qua par particolarmente importante, a veder la copertura.

  15. chiara ha detto:

    ahahah mutante caro, valanga de soldi pubblici? ma te ga letto la cronaca de sti ultimi mesi? fra un poco la risorsa per rivar a inaugurar sarà la questua. e su quel SEMPRE, ripeto che (sarò un caso unico forse) per entrar in portov. go sempre fatto richiesta con tanto de foi consegnai con n. de targa e bale varie. la storia del portofranco internazionale gestito dai triestini mi purtroppo non la go mai vista nela realtà.

  16. mutante ha detto:

    500000 euro per la bretella di collegamento. e sticazzi.

  17. Marcus ha detto:

    Una cosa xe ciara, che per esporre le opere d’arte no iera minimamente necessario de sospender la zona franca! Poi gavemo un problema che se ciama sovranità su un territorio ovvero l’Italia no xe affatto sovrana nel territorio del porto vecio perciò volessi veder l’ordinanza che ga firmà el prefetto e quella che ga firmà el sindaco poiché queste devi esser basate su qualche legge? Poi no se capissi perché andar ad infranger la legge vigente per il porto vecio ovvero “Lo Strumento per il Porto Libero di Trieste”? Insomma solo una cosa xe certa che in quei magazzini per esempio se podeva e se pol tutt’ora trasformar materiali in regime offshore ovvero esent tasse, solamente questa agevolazion podeva già risolver il problema di migliaia de posti de lavor vedi i Magazzini Generali che gavevimo co ierimo ancora liberi ovvero TLT (fino al 1954) http://www.portoliberotrieste.org. I triestini devi ancora capir che vivere secondo la legge nostra convien all’economia della città ed il suo territorio e l’Italia devi ancora capir che le leggi no xe solamente un tocco de carta, ma nel caso che le vien violade pol diventar el pretesto per esser penalizzati anche come Stato.

  18. chiara ha detto:

    mutante, 500.000 euri non xe monade (dove te ga trovà el dato? mi non lo go visto da nessuna parte tranne che su un tuo vecio commento, altrove me sarà sfuggi…) . mi me riferivo ai allestimenti e alla regia per far la mostra. su questo iera vari articoli in giro. per la question del porto libero xe tuto bel, ma …l’evidenza al momento attuale xe che certi equilibri non vien toccai. te pensi che dipendi dal residente/politico triestino?

  19. mutante ha detto:

    il dato era sul piccolo pochi giorni fa. gli equilibri dipendono dalla volontà della cittadinanza di avere un futuro o meno.i varchi aperti non serviranno a ridare il porto ai cittadini, bensì ad aprire la strada a speculatori per fare un sacco di un terreno criminalmente abbandonato ed appetibile. senza un porto efficiente e funzionante, trieste è solo periferia morente. mi dispiacciono solo due cose: che questa operazione usi l’arte come paravento, cosa che non merita, e che i triestini non si accorgano che da loro e solo loro dipende il futuro. quattro politici e massoni comandano solo se si vuole farli comandare.

  20. chiara ha detto:

    mutante, mi non nego che te sia nel giusto, ma forse i triestini- podendo entrar in quel posto solitamente off-limits, forse i gaverà almeno idea de cosa se parla quando se disi portovecchio. i più non lo sa perchè non i xe mai entrai. e fin che non te entri non te pol saver.

  21. mutante ha detto:

    hai ragione, infatti su questo non discuto, ma sullopera in generale.

  22. matteo ha detto:

    una cavolata, mi diria che per protesta i triestini no i devi andar a veder e se i va che se rendi ben conto che el porto ga le ore contade

  23. mutante ha detto:

    el porto xe l’unico futuro. el declino e la rassegnazion ga le ore contade.

  24. alpino ha detto:

    bho l’unica domanda che me son posto xe…dove i troverà 100 “artisti” del FVG i andrà a scavar pitori che gaveva el nono del nono del nono del nono del papà di latisana?

  25. micheles ha detto:

    se xe per quel, che xe tanti “cosiddetti” artisti quanti i cavei in testa !

  26. Comitato Odbor PLT ha detto:

    Ci sono due cose interessanti che risaltano questo avvenimento in una Trieste incocalida distratta e menefreghista: il “nianca pel cul” e “ma gavemo un porto?”.

    Gli italiani e l’Italia oramai sono convinti che nessuno guardi piú a Trieste, o meglio nella Zona A del Territorio Libero di Trieste, mascherata FURBAMENTE in “provincia di trieste della regione friuli venezia giulia”, e sono ancora piú convinti di possedere IL PORTO INTERNAZIONALE extraterritoriale del Territorio Libero di Trieste, che loro chiamano porto franco e/o punti franchi, ma in realtá non é cosí.

    La continua violazione della legge internazionale, ma anche nazionale italiana stessa, a partire dalla Costituzione della Repubblica Italiana alle leggi per la regolamentazione dei porti italiani ai decreti presidenziali, fino adirittura alle leggi della Comunitá Europea, portano a delle CONSEGUENZE GRAVI.

    Comitato Odbor PLT – siamo sicuri che gli italiani, la gente sia cosí contenta felice di violare la legge? e di pagarne anche le conseguenze?
    É vero che gli italiani hanno poca fiducia nella legge e quasi nessuna nella giustizia. é vero che gli italiani dicono “fatta una legge trovato un inganno”, ma siamo sicuri che una figuraccia internazionale, per non essere piú greve, fará felici gli italiani nel mondo?

  27. Matteo Apollonio ha detto:

    Trovo semplicemente patetici e odiosamente conservatori i commenti letti sull’articolo (Arlon, Mutante ecc ecc). Per motivi di collaborazione mi sono trovato in questi giorni ad entrare molte volte in magazzino 26. Non lavoro nel campo dell’arte, non lavoro per ditte legate all’evento. ero per portare attrezzature gratuitamente per degli amici che girano un promo della Biennale all’interno del magazzino. La mostra e’ interessantissima e molto bella, in un posto magnifico che e’ pronto credo da parecchi anni e mai utilizzato.
    Non mi risulta che tutti i cittadini possono entrare in Porto Vecchio (grande balla), visto che all’entrata c’e’ la Guardia di Finanza. Il Porto Vecchio e’ una zona molto estesa che ha spazio per molte attivita’ economiche e anche artistiche volendo. E’ la prima grande opportunita’ per il cittadino comune per entrare dentro al porto vecchio e vedere lo stato di degrado e abbandono in cui versano le strutture, a causa di questa vetusta e oramai inutile legislazione internazionale. Nascondersi dietro a legittimi, ma superati cavilli, e’ infantile e pigro, comodo e vigliacco. Una enorme parte del centro della nostra citta’ e’ a marcire da circa quarant’anni e tutto cio’ e’ gravissimo. Gli inviti a boicottare l’esposizione sono sconcertanti, e dovete vergognarvene. Grazie alla vostra chiusura mentale ed alla vostra pigrizia a ragionare su usi alternativi di uno spazio cosi’ bello e trascurato, fate il gioco di chi quello spazio l’ha sempre gelosamente conservato nel suo abbandono. Non saranno questi atteggiamenti a riportare dinamismo e rinnovamento in uno dei posti piu’ belli della citta’. Siamo poi sicuri che l’unica posizione sia quella di difendere la portualita’ o paventare altrimenti speculazioni edilizie? Questo modo di vedere le cose e il mondo e’ populista e antiquato. Non andrete da nessuna parte e non darete una mano a cambiare la vostra citt’a che sembra amiate tanto. Riflettere grazie.

  28. Tergestin ha detto:

    @ Matteo Apollonio

    La citta’ non cambiera’ solo perche’ Sgarbi verra’ qui (in ritardo e nemmeno di sicuro: i suoi bidoni sono celebri) a fare il pirla.
    Difendere la portualita’ e’ sacrosanto, le speculazioni edilizie sono sotto agli occhi di tutti e non mi sembra antiquato pensare a un Porto usato per i suoi scopi.
    Antiquato e’ fare quel che si fa a Trieste. Cioe’ un clinz.

  29. arlon ha detto:

    Amen.

    (“balle” un corno, mi son sempre entrado senza problemi, in porto vecio. Forsi che i altri nianche no prova..)

    Me chiedo se’l conservatorismo xe più presente quando se regala un toco de cità a speculatori per un toco de pan (e per favori a amici/politica), o quando se se acontenta de un simpatico maquillage che no cambi l’ordine costituido (mostre fate de furia)?

    Tergestin la ga intivada al mille per zento: “Antiquato e’ fare quel che si fa a Trieste. Cioe’ un clinz.”

    Mi de mio son favorevolissimo al sviluppo del arte, a spenderghe soldi e a sviluparla in modi innovativi, organizadi e liberi.
    Ma come citadin no me piasi vignir ciapado pel dedrio da speculatori e politici servi del soldin … tantomeno usando qualcossa de nobile (l’arte) come pretesto.

  30. mutante ha detto:

    matteo, ho detto di boicottare l’evento? prima di lanciarsi in strali verbosi e senza senso, magari leggi con attenzione.

  31. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Matteo Apollonio
    Standing ovation.

    Luigi (veneziano)

    @ Comitato PLT
    Mai che vi senta – a voi del Comitato (ma quanti siete: tu e Tergestin)? – a dire una parola per Capodistria o Umago o Buie o Cittanova. Sempre e solo guardare Trieste. Che c’è: quel territorio del TLT non vi interessa, oppure sapete anche voi che mentre qua potete sparare qualsiasi boiata, lì vi prenderebbero a calci nel sedere seduta stante?

    L.

  32. Matteo Apollonio ha detto:

    …..una cavolata, mi diria che per protesta i triestini no i devi andar a veder e se i va che se rendi ben conto che el porto ga le ore contade…..

  33. Matteo Apollonio ha detto:

    Cosa c’entra la protesta per la paralisi amministrativa con una bellissima mostra d’arte? Non e’ meglio intanto prendere una mostra e dare la possibilita’ ai triestini di entrare liberamente IN UNA PARTE DEL PORTO VECCHIO? O e’ meglio buttar sempre tutto in polemica come fate voi?

  34. Stefano Z. ha detto:

    Se ha trieste è tutto bloccato e nessun imprenditore è incentivato a investire nella nostra città è anche per colpa di gente ottusa e provinviale come voi, gente capace solo di lamentarsi e che non riesce a vedere al di là del proprio naso! Le opportunità biaogna sapersele costruire e saperle poi sfruttare! Non bisogna avere paura delle novità, tutto cambia! Le critiche sono utili se costruttive, Se non avete niente di meglio da fare che lamentarvi andate a fare una passeggiata in carso!

  35. mutante ha detto:

    innanzitutto il comitato plt si occupa di TUTTO il tlt (compresi i territori zona b), e poi mattelo POLLOnio riporta frasi non mie. datti una svegliata, và.

  36. Comitato Odbor PLT ha detto:

    Matteo, la tua analisi é giusta fino al punto in cui dai la colpa alla legge internazionale e a “cavilli”….

    devi capire che il Porto Libero di Trieste PLT é area extraterritoriale del Territorio Libero di Trieste TLT. É LA LEGGE CHE LO DICE.

    lo so che in italia non si fa tanto caso a cosa dice la legge, ma questa LEGGE che stabilisce il PLT é una legge internazionale ovvero supra nazionale, oltre ad ogni e superiore ad ogni legge nazionale.

    ti invito a visitare il sito http://www.portoliberotrieste.org http://www.prostalukatrst.org e capire di cosa si sta parlando e se sei triestino a scoprire quali diritti civili politici ed umani hai come triestino cittadino del TLT e vantaggi dal PLT.

    la mostra é un bel evento, ma si sono violati molti trattati internazionali per far cio, mentre il Porto negli anni di amministrazione italiana é decaduto fino all’abbandono totale.

    quando entri in Porto Vecio, area del PLT, la finanza non ti ferma, ma ti ferma il servizio di vigilanza dell’autoritá portuale. quando esci invece succede l’inverso, la vigilanza nianca pel cul ma i finanzieri ga pel cul.

    el confin ghe xe e da oltra un secolo. ga rexistido do guerre, la prima e la seconda, e xe sta internazionalizzado col Tratá de Paxe con l’Italia dopo che el tratá de rapallo xe sta annullá.

    Comitato Odbor PLT – dovesi insegnar ste robe a scola, ma i insegnati xe quasi tuti stranieri con un programa straniero…. se rimedierá anca a questo.

  37. Comitato Odbor PLT ha detto:

    MAGNIFICO LUIGI EL VENEZIAN!!!!

    te son insuperabile! ma anca mona!

    Comitato Odbor PLT – le piade in tel cul….

  38. alpino ha detto:

    @Comitato..vattelapesca..
    avevi finito gli argomenti preconfezionati e quindi sei passato al reparto insulti?

  39. mutante ha detto:

    alpino riloggati come veneziano.

  40. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ comitato DP (Del Picchio)

    Ti ho beccato sul vivo!

    L.

  41. Comitato Odbor PLT ha detto:

    Luigi no bechi un musato te vol becar el Comitato PLT….

    Comitato Odbor PLT – la Soluzione alla Questione di Trieste é in fase conclusiva.
    Poi solamente pace e prosperitá per terre e questo popolo.

  42. Matteo Apollonio ha detto:

    Vabbè, si commentano da soli i vostri commenti, non serve nenache replicare. Sui cavilli e le leggi varie, ho avuto la fortuna/sventura di lavorare un anno alcuni anni fa per uno degli strenui difensori della causa cui partecipa anche il comitato soprainsultante. Non ho bisogno di ripassare tutti gli argomenti. Vi segnalo che l’orologio segna il tempo che passa, ed ogni 24 ore, passa un giorno, ogni 30 un mese, ogni 12, un anno, e passano le epoche, gli interessi, i posti si rinnovano, cambiano di vocazione, non resta tutto immutato. Le uniche cose sicure sono che dobbiamo tutti morire prima o poi, mangiare, riprodurci, andare alla toilette. Per il resto dipende tutto dalla fantasia, dalle idee, dalle energie, dalla voglia e da una visione. Il mondo cambia, abbiamo una città bellissima che può sopravvivere anche senza per forza pensare sempre e solo al porto, visto che queste lotte senza quartiere per la difesa della extra territorialità hanno prodotto in questi decenni soltanto un gran rumore di fondo e soldini e notorietà a qualche consulente o politico pentito. Datevi una rinnovata o compratevi una casa in montagna e riposatevi. Io ho 34 anni, e come tanti, ne ho pieni i coglioni di tornare qui (perchè costretto a lavorare all’estero) e vedere zone enormi della mia città deserte perchè centro di grandi pedestri masturbazioni di gruppo, sul cosa come o perchè. Grazie.

  43. Tergestin ha detto:

    @ Luigi

    No, non faccio parte del Comitato PLT.
    E nemmeno e’ vero che dall’altra parte del confine ti fanno il mazzo se provi a discutere civilmente.
    Ma tingrazio dato che mi hai fatto ritornare in mente un’altra domanda che intendo porti di nuovo (e sulla quale hai gia’ glissato piu’ volte): “Come mai vieni a fare le tue propagande nazional-patriottiche a Trieste, dove non mancano i nazionalisti piu’ sfegatati e non inizi invece nella tua regione, che e’ notoriamente quella piu’ rabbiosamente secessionista di tutto lo stivale?”.

    Forse perche’ li’ ci sarebbe qualcuno che ti prenderebbe a calci nel culo veramente?

  44. Tergestin ha detto:

    @ Sempre el Venezian

    Go leto nela discussion che ga chiuso el tuo comento ultimo, el 362 se no sbalio.
    No c’entra assolutamente niente con quel che go scrito e che iera comprensibilissimo anca a un muleto de diese anni con dificolta’ de aprendimento. E ti te me tiri fora el TLT, te me meti in boca roba mai dita e simili.

    Sempre pronto a girar la fritaia, come tuti i ciarlatani che vendi aria frita e co’ i vien castagnadi i parla de persecuzion. Complimenti ancora una volta, tanto qua ga capido benissimo tuti i utenti con chi i ga a che far.

  45. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Tergestin

    Ti ringrazio per la domanda, che mi permette per l’ennesima volta di spiegarti che:

    1. Ritengo francamente IDIOTA pensare che nell’anno del Signore 2011 si possa pensare di creare un micro/stato sul territorio sovrano di tre stati confinanti.

    2. Ritengo francamente IDIOTA pensare che una regione come il Veneto possa reclamare l’indipendenza.

    3. Ritengo francamente IDIOTA che ci sia qualcuno che pensa di ottenere tutto ciò tramite carte bollate.

    4. Non ho mai avuto nessun problema a dire queste cose in faccia anche ai miei compaesani veneti, fra i quali ti posso citare i cosiddetti “Serenissimi”, con i quali per motivi casuali ho avuto a che fare, ma anche il signor Luca Zaia e il signor Gianfranco Gentilini. Francamente, me ne fotto della Lega Nord e degli indipendentisti veneti, e spero che il vento se li porti via tutti quanti.

    5. Di conseguenza, i tanto da te agognati calci in culo li restituisco amabilmente al mittente: sono molto meglio riposti in cotale luogo.

    6. Il mio commento sulla tua super-lagna relativa alle sorti della tua stupenda città in preda ai famelici italiani, era perfettamente in linea. Se tu avessi qualche argomento un filino più logico, tireresti fuori questo, e non la tua consueta lacrimuccia.

    7. Mi divertirebbe moltissimo sapere QUANDO tu e i tuoi amichetti siete andati in Slovenia o in Croazia a parlare PUBBLICAMENTE di queste cose. Scommetto che la risposta è: MAI in cinquant’anni. Ocio che la paroleta in recia col vecio capodistrian val de manco de un spuacio (sputo) par tera el 15 de agosto…

    8. In conclusione, applaudo nuovamente a ciò che scrive Matteo Apollonio, col quale sono in perfetta sintonia.

    Sveglia vecio, che el sol magna le ore e ti te son ancora qua a zogar co le divise de Checo Bepe!

    L.

  46. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Comitato DP (DEl Picchio) 41

    Questo messaggio pare un epitaffio su una tomba:

    “Qui giace il Comitato DP. Dopo una vita di stenti, ora vive in pace e prosperità. Una prece”.

    L.

  47. Tergestin ha detto:

    @ Luigi

    Cerchero’ di spiegarmi in modo piu’ comprensibile:

    Punti 1,2,3: Ok, mi fa piacere. Tu ritieni queste cose idiote, altri no. Sono presenti soprattutto nella tua regione in modo sicuramente maggiore, sia per numeri che per percentuali, rispetto ai vari Triestini pro-TLT, amici di Franz o come caspita li vuoi insultare o chiamare (per te credo sia la stessa cosa). E’ come se avessi la casa sottosopra e andassi a spolverare un appartamento un po’ disordinato a 200km da te. Non e’ strano?

    4. Sappiamo tutti che sei un figo della madonna, ma non so quante notti in bianco si faranno Zaia e Gentilini che non so dove avrai incontrato. Ai Serenissimi immagino ne hai dette di tutti i colori quando ti puntavano addosso il mitra come racconti tu? Vabbe’ che nell’altro post parli della polizia che ti ferma ai posti di blocco negli anni settanta (e se non sbaglio hai detto di avere 47/48 anni: ti fermavano quando andavi in bici?)…..

    5. Non hai nulla da restituire, sei tu fai capire che in Slo e Cro ragionano con la clava e non sanno dialogare.

    6. Il tuo commento, ribadisco, non c’entrava una pippa assoluta come al solito. Io sottolineavo cio’ che avevano fatto I FASCISTI e la gente connessa all’area che si identifica nel nazionalismo estremista, non “gli italiani”. So che su certi soggetti tu sei di un garantismo fenomenale, ma non era mia intenzione in quel post parlare di “Italia”. Ma di chi si nasconde dietro a quella bandiera e ai torti di altri -come se due torti facessero una ragione- per combinarne. Il tutto anche in tempi recenti, quando i giochi si sono chiusi.
    Devo farti un disegnino?

    7. Io non ho amichetti, non faccio parte di movimenti ne di partiti (anche qua, non sai leggere, tanto per cambiare), me ne sbatto un po’ pure le palle e se parlo lo faccio a titolo per-so-na-le, avendo delle mie idee che non nascondo ma dalle quali non guadagno nulla. A differenza di te non mi spaccio per cio’ che non sono (nel tuo caso: una persona democratica, non di parte e -magari- con un briciolo di educazione) per poi fare il bulletto da blog (alla tua eta’ poi…..ma i tempi delle medie non sono finiti da un pezzo?). In Slovenia e Croazia ho parenti e amici e mi e’ pure capitato di parlare di questi temi alcune volte. Chi era d’accordo e chi no. Non sono finito in un gulag, non hanno cercato di fucilarmi, nessuna chiacchierata si e’ risolta in modo pugilistico e tra chi non la pensava come me non ho manco trovato nessun parvenu saccente pronto a irridere il prossimo (quelli li becchi piu’ facile sui blog).

    8. Me fa piazer.

    Non so chi sia “Cecco Beppe”, xe el nome de una pasta forsi?

  48. Comitato Odbor PLT ha detto:

    Caro Matteo Apollonio, mi piacerebbe spiegarti bene le possibilitá di Trieste, mi piacerebbe farlo perché sei un giovane triestino emigrato all’estero per tirar su un dó bori in quanto a Trieste, la nostra cittá la nostra patria, no xe lavor, o meglio se te lo trovi xe anca mal pagá e no xe quele possibilitá che all’estero te trovi. parlo de cantieri, parlo de opere pubbliche de una certa importanza. da quanto tempo a Trieste non c’é fermento, non c’é entusiasmo, non c’é morbin, non c’é SVILUPPO, non c’é scelta.

    abbiamo tante possibilitá, ma sono legate tutte all’applicazione della legge internazionale che ci costituisce definisce istituisce e ci ha dato lo status internazionale di Nazione e di Porto.
    Come immagino sai il Porto Libero di Trieste ha una storia di quasi trecento anni iniziato il 18 marzo del 1719 (diverrá festa nazionale) grazie a Karl VI che trasformó una Tergeste in Freihafen und Freistadt. Porto Libero e Cittá Libera. passano gli anni, i decenni, i secoli. da austriaci diveniamo colonia italiana senza perdere lo status di Porto Libero, e fino al 1947 dove IL MONDO decide che Trieste deve DI NUOVO servire l’Europa come porto, e lo deve fare come PORTO LIBERO INTERNAZIONALE (PLT) in modo indipendente e controllato dal Organizzazione delle Nazioni Unite. Il porto deve essere di accesso LIBERO a tutte le nazioni del mondo, ed ha accesso diretto alle acque internazionali (giá deciso il 12 dicembre del 1946) e deve essere amministrato in modo NEUTRALE per garantire questo SERVIZIO.

    siamo il porto piu a nord dell’Adriatico, con i fondali piú alti d’europa, abbiamo 18-20 metri taká al molo e un corridoio di acque internazionali con un minimo de 25 metri. Abbiamo un bacino di persone di 430 milioni da servire col nostro porto.
    possiamo ricevere le Suezmax da 8800 teu e fare da feeder per gli altri porti come venezia ravenna rieka, abbiamo il porto di Koper che é porto del Territorio Libero e quindi non é concorrente ma lavorando insieme a luka Trst saremo il nuovo riferimento dell’international trade. l’Internazionalitá del PLT permette un regime fiscale molto conveniente sia per noi, popolo triestino, sia per gli investitori che arriveranno de balin.

    Esser governati dal mondo é solamente un gran culo che molti solamente sognerebbero o solamente spererebbero di ottenere.
    Con il governo garantito dal Representative of Security Council of United Nations Organization non siamo soli, non siamo da soli, non siamo abbandonati. economicamente siamo garantiti dal mondo e quindi gli investitori starnieri faranno la fila, la coda per far bisnez sicuro a Trieste, perché di spazio non c’é ne tantissimo.
    La legge internazionale ci dá delle possibilitá che non puoi nemmeno immaginare, non puoi nemmeno pensare che sia vero da quanto siano meravigliosamente giuste ed efficaci.

    ci sono tante cose da dire e da spiegare…

    Se sei a Trieste vorrei incontrarti per un café o un spritz per far dó ciacole anche per capir veramente le tue posizioni verso la Trieste del futuro. No so se te ga fioj, ma gavemo el sacrosanto dover de consegnar un mondo migliore, un logo per i nostri fioj e nipoti dove poder lavorar in paxe, un lavor giustamente pagá per costruir una caxa una famiglia, dove el pubblico xe pubblico e no parastatale o subapaltá o precariato, dove l’aministrazion publica funzia e la xe eficiente…ma tante e tante robe…

    scrivime perfavor su comitatoplt@gmail.com, ghe tenio, se metemo d’acordo e se bechemo anca telefonicamente.

    Comitato Odbor PLT – la Soluzione della Questione di Trieste in sospeso da quasi sessanta anni é in fase di risoluzione.

  49. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Tergestin

    1. A differenza dei tuoi amabili compaesani, gli indipendentisti veneti qua dalle mie parti si presentano alle elezioni, prendendo regolarmente percentuali di voti fra l’1 e il 2%.

    Riguardo poi al fatto che venga a scrivere qui dentro, ebbene sì: lo faccio.

    2. Esser figo della Madonna è una tua espressione, che tu usi ovviamente per dileggio: l’unica tua maniera che oramai da tempo hai per discutere con te.

    Zaia l’ho incontrato due volte: all’inaugurazione del centro servizi di una banca e a Vinitaly. Con Gentilini invece è abbastanza facile parlare. Basta trovarsi all’ora dello spritz nella zona di Piazza dei Signori a Treviso. Lui ci va abbastanza spesso, e parla con tutti quelli che gli si avvicinano.

    5. Che in Slovenia e in Croazia ti prendano a calci se fai i discorsi tuoi e del Comitato Del Picchio, è un semplicissimo dato di fatto, che chiunque gira da quelle parti conosce perfettamente. Infatti non mi sai citare nemmeno UN esempio di incontro o manifestazione pubblica di pensiero nel quale tu e i tuoi amichetti siano andati costì a parlare. Nessuno in cinquant’anni, salvo la classica “parola ne la reccia”. Roba da babbioni. Mentre conosco personalmente alcuni che si sono spesi – per esempio – per favorire il regionalismo istriano e il federalismo in Croazia. Come sicuramente non sai, i servizi segreti croati si sono messi in mezzo alla grandissima. Ma che te lo dico a fare, visto che qui bora.la afferma di parlare del “litorale”, e poi non sa mai andare a sud di Capodistria?

    6. La mia risposta – ribadisco – era perfettamente calzante. Ma a te piace troppo la piangina.

    7. Non sai che è Cecco Beppe? Ma come: non sai che – fra l’altro – erano triestini fuoriusciti quelli che produssero una serie di fumetti satirici su Cecco Beppe (chiamato anche “Checo”) fra il 1915 e il 1918? Tuoi compaesani, mio caro. Certo: tutti traditori e perfino fascisti ante-litteram.

    Adesso che te l’ho ricordato, forse se spremerai le meningi saprai chi è Cecco Beppe.

    L.

  50. Srečko ha detto:

    Tergestin

    Tempo fa hai dato una descrizione di Luigi il Veneziano che calza a meraviglia. Ora come allora e sempre!

  51. Luigi (veneziano) ha detto:

    Hasta la victoria siempre!

  52. mutante ha detto:

    @luigi: i tuoi indipendentisti gridano guerra da vent’anni, e non hanno ancora cavato un ragno da un buco.

  53. Marcus ha detto:

    @Luigi 51, “Hasta la victoria siempre!” Luigi va in soffitta a cior la divisa dei alpini e sciopo perché gli alleati sta tornando.

  54. Carlo ha detto:

    questo è il video ufficiale della Biennale di Portovecchio!

    http://www.vimeo.com/25837116

  55. Marcus ha detto:

    @ Carlo, de giorno gira la muletta annoressica per el porto Vecio, de notte inveze la cosa diventa interressante vedi http://www.dailymotion.com/video/xzv4f_michael-jackson-thriller_fun

  56. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ mutante
    Alle volte ho il sospetto che certi non comprendano appieno la lingua italiana. Io ho scritto che degli indipendentisti veneti ME NE FOTTO. Fatti un nodo al fazzoletto.

    @ Marcus
    Cavami una curiosità: al mattino poi quando fai questi sogni ti svegli tutto bagnato?

    L.

  57. Marcus ha detto:

    @Luigi, ma no, semplicemente digo che alcuni se pol incominzar a preparar poichè Garibaldi no xe più quotà in borsa e quei altri ovviamente se approfitta.

  58. federico ha detto:

    @ mutante
    vedevo nei tuoi primi commenti che secondo te il futuro di Trieste e nel porto e va bene, ma sai che il porto vecchio era già insufficiente come dimenioni delle banchine già ad inizio secolo, senza contare che è in sistuazione sfavorelo per il vento, infatti le attività principali sono state spostate nell’ attuale area non a caso e nel porto vecchio e rimasto ben poco, se non un’immensa area in pieno centro città recintata e inutilizzata in quasi la sua totalità

  59. Dante Del Favero (@dantedelfavero) ha detto:

    Lo spazio espositivo, il Magazzino 26, è molto bello e molto d’avanguardia: ricorda i magazzini delle cordiere dell’Arsenale di Venezia e gli ex magazzini del Sale, a Zattere, sempre a Venezia.

    In più, il fatto di riaprire quell’area al pubblico e di tentare di recuperare quell’area lasciata da troppo tempo in abbandono è una grande possibilità per Trieste!

    Mi piace proprio vivere qua!!

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