6 Giugno 2011

Le tre fiere del Friuli Venezia Giulia verso l’unificazione in una Newco

Allo stato attuale si tratta di un’ipotesi allo studio. Ma l’aggregazione delle tre fiere regionali sembra farsi sempre più vicina. Le società fieristiche di Trieste, Udine-Gorizia e Pordenone sono destinate a diventare un’unica realtà.

L’ipotesi di aggregazione è stata illustrata oggi a Trieste dall’assessore alle Attività produttive, Federica Seganti. “Questo lavoro – ha detto l’assessore Seganti – è il frutto dell’impegno che ci eravamo assunti, come Regione, di verificare la percorribilità di un’ipotesi di aggregazione del sistema fieristico del Friuli Venezia Giulia, nella consapevolezza del suo ruolo essenziale a sostegno dello sviluppo del territorio e del tessuto produttivo”.

“Nel suo assetto attuale – ha aggiunto Federica Seganti – il nostro sistema fieristico può farcela a tirare avanti, a sopravvivere. Ma se vogliamo che diventi davvero un valore aggiunto, un motore di crescita per il sistema economico regionale e per la nostra collettività, allora dobbiamo accettare la sfida. Tutti devono crederci. E la Regione si farà sicuramente parte attiva nel facilitare questo processo”.

Lo studio presentato oggi, come è stato precisato, è un lavoro tecnico aperto alla discussione. Tutti i soggetti coinvolti (società fieristiche ed Enti locali), dopo una fase di approfondimento, si ritroveranno attorno a un tavolo assieme all’assessore per un nuovo incontro, fissato tra circa un mese.

Friulia ha svolto l’incarico affidatole dalla Regione cercando in sostanza di rispondere a due domande: la sostenibilità economica e tecnica dell’ipotesi di aggregazione e, quindi, il posizionamento che la NewCo (New Company) così costituita avrebbe nel quadro del panorama delle società fieristiche nazionali.

Il modello proposto, e illustrato oggi alle Fiere e ai loro soci, prevede di costituire appunto una NewCo alla quale verrebbe demandata l’attività di organizzazione di tutti gli eventi regionali, mentre le società esistenti manterrebbero la proprietà dei singoli quartieri fieristici, con la responsabilità di gestione e manutenzione degli spazi espositivi. La NewCo si configurerebbe insomma come soggetto che organizza le fiere, lasciando alle attuali società il patrimonio immobiliare.

La NewCo nata dall’aggregazione delle tre società fieristiche del Friuli Venezia Giulia si collocherebbe – secondo lo studio condotto dai tecnici di Friulia – al settimo posto in Italia per superficie espositiva totale e al quinto per numero di eventi organizzati.

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8 commenti a Le tre fiere del Friuli Venezia Giulia verso l’unificazione in una Newco

  1. Franco Tremul ha detto:

    Cussì, per comprar una bottiglia de oio, due fiaschi de vin e un per de luganighe, faremo un bel gireto de zentozinquanta chilometri.
    E sicuramente per afrontar le sfide de ‘sto novo milenio la NewCo gaverà un bel consiglio de aministraziòn (che sarà el secondo o forsi anche el primo in Italia per numero, con minimo quatro presidenti, almeno dodise vice, oto segretarie e circa sedise factotum) pien de giovini e de face nove.
    Cori vose, visto che i gà intenzion de volar alto, che i la ciamerà Mongol-fiera…

  2. marisa ha detto:

    Così avremo l’ennesimo baraccone regionale lontano dai singoli territori (Trieste, Friuli) nell’assurdo principio ideologico che “centralizzando tutto si otimizza” e si “migliorano i risultati”. Teoria tutta da dismostrare.

    E comunque al momento le fiere regionali sono due e non tre dal momento che la Fiera di Trieste risulta essere in liquidazione.

    Ci può essere collaborazione e sinergia tra le Fiere già esistenti, senza creare un nuovo “baraccone regionale” !

    Non bastano i già esistenti baracconi regionali “TurismoFVG” e “Promotur”?

  3. marisa ha detto:

    “Friulia ha svolto l’incarico affidatole dalla Regione cercando in sostanza di rispondere a due domande: la sostenibilità economica e tecnica dell’ipotesi di aggregazione e, quindi, il posizionamento che la NewCo (New Company) così costituita avrebbe nel quadro del panorama delle società fieristiche nazionali.”

    Faccio notare che “il committente” di questo studio è la REGIONE che da tempo spinge per la “CANCELLAZIONE” delle singole fiere e la consegna “NELLE SUE MANI” dell’organizzazione degli eventi fieristici, ossia “DELLE FIERE” !

  4. ilaria ha detto:

    …boh!!!

  5. gigi ha detto:

    Ho capito bene? Un nuovo mega presidente (newco) con tutto il suo staff che sopraintende gli altri tre presidenti con i loro staff? Si vede che devono trovare lavoro a qualcuno che non è stato eletto di recente………approfondiremo

  6. marisa ha detto:

    GIGI, se leggi bene la proposta, le fiere attuali sparirebbero completamente e sarebbe il CDA di questo nuovo “baraccone” a decidere TUTTO! Alle attuali Ente fiera resterebbe solo la MANUTENZIONE del patrimonio immobiliare. Ma sarà la Regione a decidere “quali” esposizioni avranno luogo e “dove”. Ossia la politica vuole mettere le mani a casa di altri. Infatti gli enti fiera sono soggetti giuridici PRIVATI e non PUBBLICI anche se i soci sono nella quasi totalità pubblici (Comuni, provincie e Camere di Commercio). La Regione non può imporre NULLA agli enti fiera e infatti da due anni sta facendo pressione non finanziandoli nemmeno con un centesimo. In compenso la regione ha appena ripianato i debiti (milionari!) di Promotur.

  7. massimo amudeo ha detto:

    e una città da 250000 abitanti resta senza fiera…. ma sarà normale?

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