20 Maggio 2011

La Regione boccia il Piano del porto di Capodistria: carenze su aspetti infrastrutturali e ambientali

La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha ritenuto di esprimere voto non favorevole alla documentazione relativa al Piano regolatore nazionale di sistemazione globale del porto di Capodistria.

La decisione del Governo del Friuli Venezia Giulia, sulla base di una delibera proposta dall’assessore regionale alla Viabilità e
Trasporti, Riccardo Riccardi, fa seguito al parere sfavorevole già espresso nel giugno 2010, in particolare per la mancanza di
documentazione e di alcuni elementi di approfondimento ritenuti necessari.

Oggi la Giunta, sulla base della nuova documentazione trasmessa a fine gennaio dalla Repubblica di Slovenia al ministero italiano dell’Ambiente (e dallo stesso dicastero inviata alla Regione Friuli Venezia Giulia) ha ribadito che la documentazione
pervenuta appare incompleta e non consente di esprimere valutazioni complesse per l’assenza di una relazione tecnico
illustrativa che descriva le scelte strategiche del Piano e che analizzi, oltre agli eventuali impatti ambientali che si possono
generare nell’ambito circoscritto dell’area di progetto, anche gli impatti in un ambito territoriale più vasto, coinvolgendo i
territori transfrontalieri.

Inoltre, ha indicato la Regione nel suo parere, permangono carenze ed incompletezze sia per quanto riguarda gli aspetti trasportistico-infrastrutturali sia di tipo ambientale, nonché la necessità che le cosiddette misure di mitigazione indicate del
Rapporto ambientale (mancante lo scorso anno ma inviato a Roma dalle autorità di Lubiana negli scorsi mesi) debbano essere
incluse nel Piano del porto di Capodistria, quale condizione fondamentale per la minimizzazione della significatività degli impatti anche di tipo transfrontaliero.

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7 commenti a La Regione boccia il Piano del porto di Capodistria: carenze su aspetti infrastrutturali e ambientali

  1. Servolier ha detto:

    quindese ani de ciacole su colaborazion e integrazion fra Trieste e Capodistria, ma po i finissi sempre a farse la guera freda

  2. Tergestin ha detto:

    Quotazzo per Servolier.
    A mi me par che sia la storia de Peppone e Don Camillo: i se sbarufa, ogni tanto i zerca de colaborar ma dopo i finissi de novo inesorabilmente per patufarse, perche’ le loro figure no rivassi a farne a meno.

    Uguale tanti nostri politici, che senza cortina de fero no i esistessi gnanca.

  3. ufo ha detto:

    Questà xe la stesa region Friuli che non gaveva niente de dir sui rigasificatori e sula pista de gokart?

  4. Mauricets ha detto:

    chi di rigasificatore colpisce…

  5. Triestin - No se pol ha detto:

    de rigassificador ….sce…, sembra che gabbi el malocchio ( xe meio starghe alla larga )

  6. marisa ha detto:

    Pagliacci! E poi questo stesso governo regionale sta dalla parte di Terna che vuole costruire nella bassa friulana un elettrodotto con piloni alti 70 metri? E questo è solo uno dei tanti esempi in regione di svendita del territorio ….

    Ma non si vergognano? Comunque non riusciranno a fermare lo sviluppo del porto di Capodistria. E poi, guarda tu che tempistica, proprio ora che tra 15 giorni si vota per il ballottaggio a Trieste!

  7. Comitato Odbor PLT ha detto:

    Finalmente una buona notizia!

    La portualitá triestina del Territorio Libero di Trieste si puó esprimere e sviluppare solamente con la LEGALITÁ.
    LEGALITÁ vuol dire che solamente con la finalizzazione del Trattato di Pace con l’Italia, dove viene costituita la prima Nazione Internazionale del mondo, ovvero Il Territorio libero e Porto Libero di Trieste, ci sará un FUTURO per noi triestini.

    Comitato Odbor PLT – prima verzé i oci e prima comprenderé che i ne continua a ciol pel cul e prima conosé i vostri diritti civili politici ed umani de cuittadini triewstini del Territorio Libero de Trieste e prima rimetemo in moto la nostra economia oramai praticamente inesistente!
    http://www.portoliberotrieste.org http://www.prostalukatrst.org

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