12 Maggio 2011

Da otto mesi vivono in auto: sul Corriere la storia delle sorelle triestine Di Sessa

Sfratto esecutivo ricevuto otto mesi fa e lavori, sì, ma soltanto saltuari. E così le sorelle Di Sessa, Cristina e Laura, si trovano a vivere in un’automobile e a passare le giornate invernali al centro commerciale, per scaldarsi.
La loro storia è stata resa nota dal Corriere della Sera, attraverso una lettera che loro stesse hanno inviato al quotidiano: qui l’articolo completo.

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32 commenti a Da otto mesi vivono in auto: sul Corriere la storia delle sorelle triestine Di Sessa

  1. hozaka ha detto:

    Chi sarà il primo candidato sindaco a prometterghe qualcosa?

  2. ilaria ha detto:

    Ma è possibile che non esiste un posto in città dove far domire queste due persone bisognose? Per extracomunitari, clandestini e profughi tutti bravi a mobilitarsi e per due poverette nostre concittadine nooo???? Tergestin ti non te disi niente?????

  3. Fiora ha detto:

    Sarò un’allocca, ma in prima battuta mi è venuto da piangere.
    Poi mi sono fermata a riflettere al netto di emotività.
    Che farei io? Per i pasti so per certo che se andassi alla Caritas mi darebbero i buoni e dai Frati di Montuzza un pasto sicuro senza manco quelli.
    Per dormire don Vatta mi volterebbe le spalle? e le assistenti sociali del Comune sarebbero irreperibili o sorde? ne dubito.
    Lo sfratto esecutivo non costituirebbe punteggio per l’assegnazione di un alloggio?
    Il lavoro..potrei offrirmi come badante con vitto e alloggio o come turnista in qualche casa di riposo.Insomma cercherei con ogni mezzo di tamponare una situazione obiettivamente difficile, ma non mi arrenderei. Probabilmente sono tentativi già fatti e io non ho la presunzione d’insegnare nulla a queste due sorelle.
    Però la loro denuncia da un lato mi commuove dall’altro mi appare strumentale

  4. dimaco ha detto:

    nella yugoslavia di TITO questo non sarebbe e non mai successo. e poi dicono male dei casermoni popolari socialisti. 😛

  5. hozaka ha detto:

    E in quella de Miloševič?

  6. DaVeTheWaVe ha detto:

    @3 Fiora: sono d’accordo con te.
    adesso che tutti conoscono la storia, voglio vedere cosa succede.
    il disagio esiste a trieste, ma so anche che ci sono le strutture e gli aiuti.
    e credo che persone “studiate” come dicono di essere, non possano permettersi di arrivare sotto una certa soglia di dignità personale.

  7. Tergestin ha detto:

    @ Ilaria

    Mi go poco de dirghe a una che se sbrodola pei cagneti e parla de vagoni piombai per le persone (si’, lo xe anca i clandestini). Ala pezo posso consigliarte de lassar perder certi temi e agiornarte su cossa sucedi nel saloto pomeridian de Maria, ma imagino te provedera’ de tuo.

    Comunque…..si’, un bel schifo. Considerado sopratutto che a Trieste xe 15.000 apartamenti sfitti de cui bona parte ‘bastanza agibili e pien de gente che ne ga bisogno. Per contro, la speculazion edilizia va avanti e se costruissi condomini novi in una cita’ in declino demografico per darghe bori ale solite lobby de costruttori manigade coi politicanti e i poteri che conta dela cita’. Mi ‘ste robe le digo da mesi -e no solo mi- ma par che nissun me caghi piu’ de tanto.

  8. alpino ha detto:

    Struggente se presa di petto, ma leggendo alcuni commenti all’articolo sul corriere on line qualcuno asserisce che è stato proposto loro un corso di formazione per assistenza famigliare al fine di inserirsi, ma loro hanno rifiutato..detto questo, care mie fate come i napoletani, i palermitani ed in altre grandi città italiane trovatevi un alloggio ater sfitto buttate giu la porta e ficcatevi dentro, male che vi vada vi cacceranno ma ne dubito, in galera non ci vai nemmeno se lo chiedi in ginocchio (tanto per aver letto pappa e doccia), a sto punto perchè non farlo..carissime xe anche vero che se ierisi piturade de maron o parlavisi zingaro forse a sta ora podevisi gaver un tetto, provè a far finta de rivar con un barcon, basta far cussì e te ga soldi, magnar, letto doccia e cicche..eh ricordeve de scatarar co parlè altrimenti no ve credi profughe.

  9. isabella ha detto:

    Che storia triste e strana.

  10. chinaski ha detto:

    questa storia l’ aveva gia’ raccontata, insieme ad altre, “il piccolo” in settembre:

    Badante o panettiere? Meglio disoccupato
    10 settembre 2010 di LAURA TONERO

    “[…] Un altro esempio? La storia delle sorelle Di Sessa. «Abbiamo lo sfratto esecutivo, non abbiamo un lavoro – avevano dichiarato – chiediamo aiuto ma non vogliamo fare le badanti». «I giovani triestini non devono dimenticare – sottolinea Carlo Grilli, assessore comunale alla Promozione e Protezione sociale – che aveva proposto alle sorelle un corso per diventare badanti – che molti di noi sono stati allevati proprio da nonni e genitori che hanno fatto lavori umili ma onesti». […]”

    http://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2010/09/10/NZ_13_APRE.html

  11. chinaski ha detto:

    «Ho ricevuto le sorelle Di Sessa lo scorso anno – riferisce Carlo Grilli, assessore comunale all’Assistenza – e ho proposto loro di frequentare un corso di formazione per la ”gestione familiare”, in pratica un percorso di sei mesi che dava loro gli strumenti e un’alta possibilità di trovare in poco tempo un lavoro come badante o aiuto domestica. Ma hanno rifiutato». «È vero – conferma categoricamente Laura – non vogliamo fare le badanti, non vogliamo pulire gli anziani, vogliamo un lavoro normale, dignitoso come quello che i politici trovano agli amici. Perché per noi non c’è un lavoro? Sono una cittadina italiana e ho diritto più di altri ad un’assunzione».

    http://www.informatrieste.eu/blog/blog.php?id=7465

  12. chinaski ha detto:

    quindi ricapitolando: le due sorelle non vogliono fare lavori da extracomunitari, perche’ si sentono superiori, e preferiscono vivere tra la loro macchina e il centro commerciale. hanno sfasciato i loro mobili, invece che cercare di venderli, perche’ avevano paura che finissero nelle mani di qualche rom (????)

    mi no digo gnente, ma gnanca no taso.

  13. massimilianoR ha detto:

    l’importante è che quando votano, lo facciano pensando alle parole di Crepaldi.

    capite che razza di cazzate sentiamo dire da chi dovrebbe essere per prima cosa umile e servire gli altri?

    è il parallelismo tra i due articoli che è pazzesco.

  14. massimilianoR ha detto:

    comunque, di lavori umili (e vale anche per loro) ce ne sono.
    quindi l’errore sta da ambo le parti, almeno secondo me.

  15. isabella ha detto:

    Tutti i lavori sono dignitosi.
    Se è vero che hanno rifiutato la possibilità di frequentare un corso per poter trovare un lavoro quasi sicuro non merita nemmeno parlare di loro.

  16. chinaski ha detto:

    no massimiliano, l’ errore sta nel fatto che i giornali, invece di fare inchieste serie sul disagio sociale e sulle sue cause sistemiche, preferiscono rappattumare qualche storia strappalacrime.
    qualche politico fara’ il bel gesto, qualche prevosto fara’ una bella predica, qualche fascista 2.0 ne approfittera’ per spargere un po’ di fiele xenofobo, e nessuno si occupera’ delle cose importanti, che sono quelle spiegate da tergestin qui sopra.

  17. GiovanniG ha detto:

    con tutte le banche che ci sono a Trieste non c’è n’è una disposta ad assumere queste 2 signore… magari con ruolo da funzionari…me par assai dignitoso…no?!

  18. digei ha detto:

    Esiste un articolo del piccolo in cui si erano intervistate tutte le parti, le risposte erano eloquenti…
    http://www.informatrieste.eu/blog/blog.php?id=7465

  19. digei ha detto:

    esiste un articolo pubblicato dal piccolo del 7/9/2010 a firma Laura Tonero dove si erano intervistate le parti e le risposte erano eloquenti sul caso in questione…

  20. digei ha detto:

    ok, è lo stesso citato da Kinaski all’11

  21. alpino ha detto:

    vorrei precisare il grossolanissimo errore del corriere che asserisce che le due giovani usino come abitazione un’ALFA 133, l’alfa 133 non esisteeeeeeeeeee quella in cui alloggiano è la mitica alfa 33 prima serie color canna di fucile, W L’ALFAAAAA

  22. mogo ha detto:

    la storia sfiora il ridicolo.
    due bambine di 41 e 45 anni ? A questa età dovresti già essere da un po’ sulle tue gambe, non vivere dalla pensione di papà senza la minima vergogna. Per avere pure un lato razzista/xenofobo, visto che è meglio distruggere i mobili evitando che qualche famiglia di rom ne usufruisca. Oltre a rifiutare un lavoro da badante in quanto “non dignitoso” e visto che dormire in macchina e mangiare erba è più dignitoso.

    Tale mentalità = tale vita (si commenta da sola).
    La cosa bella è che alla loro età non avranno + figli. E direi, più che giustamente.

  23. Fiora ha detto:

    E già! da raccontino da libro Cuore
    L’episodio sta assumendo contorni diversi connotati sì da disagio sociale ma pure da una buona dose di spocchia e di snobismo.
    Le ho sentite ora su Rai 3 e hanno ripetuto punto per punto il ritornello. Abbiamo rifiutato il corso (retribuito!) per badante perché vogliamo un lavoro adatto alla nostra preparazione scolastica.( capirai! uniche loro!) vogliamo un lavoro “dignitoso”, (quasi che aiutare gli anziani non lo sia!) e intanto che aspettano il lavoro “consono” e “dignitoso” non sembra loro poco dignitoso farsi mantenere e ospitare da una vicina? mah!
    Importante che a me sia passato il magone per loro!

  24. GiovanniG ha detto:

    Le ho viste anche io su rai3, pretendo il “posto fisso” per davvero…incredibile. Sfacciate!!!

  25. giorgio (no events) ha detto:

    comunque questa storia stride profondamente con l’atmosfera che avvolge i “gazebo” di piazza della borsa.
    Si stende sopra l’appello di Crepaldi fino a cancellarne ogni parola.
    E’ la parte nascosta della stessa Trieste che vede la liquidazione di Geronzi (un anno di “lavoro”) superare l’importo che il comune di Trieste spende in un anno per le scuole materne.
    Non entro nello specifico, ma la città non è solo quel fazzoletto tra piazza grande ed il corso.

  26. Fiora ha detto:

    @25Acuto come sempre Giorgio (n.e.).
    Acuto, sconsolante e VERITIERO!

  27. Fiora ha detto:

    A proposito, oramai che cani&porchi se ga candidà…e candidar le soreline mi spezo-ma-no-mi-piego a consigliere comunali… per la Lega, magari? una candidatura de denuncia ad alto contenuto sociale e nel contempo sempre una sburtadina ala sopravivenza…

  28. Paolo Geri ha detto:

    Scusate ma in questa vicenda la povertà della città e le grandi aree di disagio sociale che ci sono non c’ entrano nulla. Come non c’ entrano le liquidazioni miliardarie e le prediche di Crepaldi.
    Queste sono solo due persone viziate che credono che loro sia tutto dovuto e che pretendon o di scegliersi il lavoro più comodo, immagino impiegatizio, a tempo indeterminato e possibilmente con orario continuato. Mi spiace dirlo ma gente così non andrebbe nemmeno aiutata.

  29. koragio ha detto:

    coragio sorele ,il capitalismo non a pieta,fatevi colcosa per voi e per i altri come voi ,anche una parola e espresa in modo giusto risolva il problema ,coragio e dio con voi e con tuti che sofrono!!!!!!!!!!!!!!!

  30. Anna Varga ha detto:

    Allora sono scema io che non trovavo nessun tipo di lavoro a 24 anni (nemmeno quello a tempo determinato, nemmeno quello in nero a fare la badante non mi volevano perché troppo qualificata) e sono emigrata a Glasgow, in Scozia per qualunque lavoro e mi sono accontentata di pulire le camere in un hotel e poi di servire al ristorante? Ma che discorsi sono “lavori consoni alla nostra preparazione scolastica”. Fossero laureate poi! Io sono laureata in lingue per il turismo eppure i primi tempi in Scozia mi sono accontentata di lavori che non c’entravano nulla.

  31. Archibald ha detto:

    A parte la datazione della discussione , ma se così fosse “La preparazione scolastica” …dovrei solo fare il mercenario! Non è così ,anche se si potrebbe, più volte ho dato scacco a imbecilli con tanto di laurea cartacea! Poi giustamente come ha affermato miss Varga, si fa quello che capita a tiro ,ogni lavoro ha il suo punto di gratifica morale.

  32. Fiora ha detto:

    Dal 2011…eh l’Alfa33 era roba tosta,ma niente è eterno….. forse in questi sette anni sarà stata rottamata? chissà!
    In difetto di “posto adeguato”, come la metterebbero le “sorelline” ora, a fronte del reddito di cittadinanza, prendere- quel- che- ti offrono- o- lasciare?

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