9 Maggio 2011

Dal dentista al veterinario, dall’oculista alla tac: servizio pubblico, visita privata o in Slovenia? Il sondaggio di Bora.La

Servizio pubblico, medico privato o direttamente in Slovenia o ancora in Croazia? Prende sempre più piede, fondamentalmente per ragioni economiche, la tendenza a rivolgersi oltre confine per cure dentistiche, oculistiche, veterinarie, ma anche per sottoporsi ad esami, dalla radiografia alla tac.

L’espatrio per scopi sanitari, a giudicare dalle cliniche private e dagli studi medici che continuano a sorgere sia sul confine sloveno che su quello croato, è un fenomeno in crescita. Siete anche voi tra i transfrontalieri della visita medica?

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92 commenti a Dal dentista al veterinario, dall’oculista alla tac: servizio pubblico, visita privata o in Slovenia? Il sondaggio di Bora.La

  1. ilaria ha detto:

    Io faccio tutto in Italia rivolgendomi al Servizio Sanitario Nazionale. Privatamente solo dove il pubblico non arriva o quando le liste d’attesa sono troppo lunghe e il problema ha bisogno di essere risolto subito!
    Per dentita e veterinario ASSOLUTAMENTE in Italia tranne le lastre “panoramiche” che a Nova Gorica te le fanno al volo!

  2. alpino ha detto:

    tutto in Italia anche io, ho provato solo una volta il dentista in Slovenia, mi ha fatto cainare come una bestia e ho mollato dei porchi che nemmeno io sapevo di conoscere!!

  3. Bibliotopa ha detto:

    Come Ilaria, direi: Servizio sanitario italiano tranne il dentista e alcune visite specialistiche privati, sempre in Italia. Non ho alcun motivo di andare in Slovenia. E nemmeno in Ungheria, o Croazia, o in Bosnia .
    Mi parlano molto bene del servizio sanitario statale austriaco, invece.

  4. Cristiano ha detto:

    dentista in slovenia, bravissima, costa poco e onesta,

    provate a fare un giro di telefonate ai dentisti goriziani per chiedere il loro tariffario e farsi un’idea, vedete le cordiali risposte dei gentil-uomini/donne

  5. isabella ha detto:

    Clinica veterinaria in Slovenia, bravi, cordiali e presenti (oltre che più economici).
    Oculista con tanto di intervento in Slovenia.
    Per tutto il resto, finora, in Italia, pubblico o privato a seconda dell’urgenza.
    Di recente ho trovato maggior qualità oltre confine, purtroppo.

  6. zavata ha detto:

    veterinari: ottimo trattamento nel centro per animali a Nova gorica. i prezzi molto più convenienti che in italia

  7. capitan alcol ha detto:

    E della mastoplastica additiva che mi dite ? 😀

  8. era ha detto:

    Veterinario tassativamente in Italia, ovviamente se i prezzi praticati sono più bassi (non giustificabili solo con la diversa tassazione) un motivo c’è…

  9. isabella ha detto:

    No era, non si va a discapito di professionalità e qualità di assistenza, parlo per esperienza.
    Tempestivi, efficienti ed accurati.

  10. isabella ha detto:

    Mastoplastica additiva? Non ne ho bisogno, grazie 😉
    Ma la chirurgia estetica mi spaventa, non ci ricorrerei mai.

  11. Giuseppe De Francesco ha detto:

    Il carattere nazionale del Sistena sanitario nazionale in un contesto di devolution fiscale e amministrativa si definisce e si consolida assicurandone la rispondenza ad alcuni principi fondamentali: la globalità di tutti i servizi necessari; l’universalità; l’accessibilità economica; la trasferibilità. Il principio-chiave è indubbiamente quello della globalità. In genere viene inteso come un “pacchetto” di servizi di base da garantire a tutti i cittadini indistintamente e definito attraverso i cosiddetti “livelli essenziali di assistenza” che vanno assicurati a ciascun cittadino. Tuttavia l’esperienza internazionale ha dimostrato quanto tale pacchetto sia difficile da determinare tecnicamente, da applicare, da rispettare, da gestire politicamente. Sono dunque importanti i livelli essenziali, ma rischiano di essere troppo deboli per proteggere efficacemente da soli il carattere unitario del Sistema. E’ utile allora spostare l’enfasi dai livelli essenziali o minimi di assistenza su un altro concetto: quello di “population health”. L’interesse a garantire livelli essenziali di assistenza risulta necessario per conseguire un preciso scopo, quello di garantire la salute delle persone. Essi non sono l’obiettivo, ma lo strumento per raggiungerlo. Se questo è vero, allora potrebbe essere opportuno rinunciare a definire troppo dettagliatamente quali debbano essere i livelli essenziali (o minimi) e cercare piuttosto – come avviene in Canada – di assicurare che tra le Regioni non vi siano vistose differenze nei “pacchetti” erogati. La strategia dovrebbe essere non quella di insistere sull’uniformità bensì di vigilare sugli estremi, per fare in modo che in una determinata Regione non si resti privi di specifici servizi definiti essenziali e che vengono erogati in altre Regioni. Ma l’interesse è sempre e comunque salvaguardare la salute di tutti i cittadini al fine di rendere l’area di interesse produttiva ma soprattutto con alti standard di qualità della vita e l’opportunità estesa a tutti di raggiungere un adeguato benessere.

  12. isabella ha detto:

    Splendide parole, ma come la mettiamo quando, all’interno di una struttura pubblica, ci si sente dire “con ticket tra 4 mesi, in libera professione anche domani”?

  13. Giuseppe De Francesco ha detto:

    Esatto, questo è il gap che bisogna colmare! Ad esempio, la Lombardia è prima in Italia come sistema regionale, per la complessità delle prestazioni, per la capacità di attrarre pazienti da altre regioni (un 10% rispetto alla media europea del 2%) e per tenersi quelli propri. Un un Sistema come quello di cui ho fatto l’esempio (Canada) lo sforzo principale è quello di colmare il divario esistente tra quella regione virtuosa ed altre completamente carenti, nell’ottica “al rialzo” degli standard qualitativi e non certo al ribasso…

  14. Giuseppe De Francesco ha detto:

    Intendo dire che dobbiamo immaginare che, in un nuovo Sistema, il Governo centrale mantenga la responsabilità di monitorare lo stato di salute delle diverse regioni, per esempio attraverso dei sistemi di valutazione delle performancesdelle, delle vere e proprie pagelle. Non è semplice, ma si può cominciare a pensarci. A parità di gettito fiscale che confluisce nelle casse degli enti locali per la sanità pubblica, devono corrispondere altrettanti servizi erogati, secondo i modelli definiti – anche in un contesto di competizione – dalle performances delle regioni più virtuose…

  15. isabella ha detto:

    Se le pagelle dovessero funzionare come funzionano la autovalutazioni non servirebbe a niente.
    Chi lavora tanto e bene e chi batte la fiacca sono sullo stesso livello.
    Temo avremmo lo stesso risultato con le pagelle sulle perfomances.

  16. Giuseppe De Francesco ha detto:

    In questa fase dovrebbero entrare in gioco Agenzie nazionali super partes che, tra i vari metodi di indagine, dovrebbero provvedere alle rilevazioni dei dati statistici, basati – perché no? – anche sui sondaggi ad hoc tra la popolazione e le associazioni dei consumatori. Ovviamente si potrebbe anche pensare che queste Agenzie non debbano essere strettamente nazionali ma potrebbero anche avere una rilevanza di carattere europeo o magari essere in rete con i Sistemi sanitari degli altri Paesi europei…

  17. Tergestin ha detto:

    @ Alpino 2

    “ho mollato dei porchi che nemmeno io sapevo di conoscere!!”

    Bona che te ne invitavi a rispettar la figura del “Santo Padre”…..

  18. alpino ha detto:

    @De Francesco
    molla il Canada, mia morosa (Canadese) e famiglia residente in Canada, opinione della loro sanità?? uno schifo quindi occhio ai falsi miti della serie l’erba del vicino è sempre la più verde e tanto per placare subito altri paragoni mia zia dalla Germania conferma che anche la non sono messi tanto meglio.
    Detto questo se procediamo nella direzione da te suggerita andiamo di male in peggio, pagelle valutazioni ecc ecc, la salute è un diritto e non un bene aziendale, quindi smettiamo con le Aziende sanitarie locali (il solo nome fa schifo) basta con i direttori di Asl o ospedali laureati in economia, basta con il principio del risparmio economico a danno del malato.
    Fino a quando continueremo a veder valutati gli ospedali come delle srl non andremo da nessuna parte.
    Si tolgano tutte le convenzioni con le cliniche private dove medici macellai ottengono rimborsi per ogni prestazione erogata, quindi più prescrivono, tagliano, asportano più beccano soldi.
    La sanità va centralizzata! deve rimanere saldamente nelle mani dello stato e fosse per me tolta dalle mani bucate delle regioni che hanno dimostrato da nord a sud di non saper fare meglio dello stato centrale.
    Stop alle esternalizzazioni di servizi compreso il 118.
    La sanità deve essere alla dimaco ovvero comunista e statalista pura! via i privati!

  19. Mauricets ha detto:

    perchè confondere statalista con comunista? sono due cose diverse, uno stato puo benissimo gestire direttamente la sanita. la francia è comunista? l’italia? la svezia? l’olanda? si puo benissimo essere liberali o social democratici e al contempo avere politiche sociali ragionevoli. persino gli usa hanno una parte di servizio pubblico. e ora di sfatare certe leggende metropolitane.

  20. era ha detto:

    @Isabella non parlo di scarsa professionalità, ma nello specifico di siringhe riutilizzate

  21. Redento, quel che no xe mai contento ha detto:

    Siringhe riutilizzate, benzina che sporca il motore, cadaveri in baul, cosa se mati andare in Yugo?

  22. AnnA ha detto:

    Per l’oculista non c’è neanche lontanamente alternativa alla clinica a Nova Gorica.
    Ma mi tengo il mio veterinario (e pure il dentista, con tutto quel che costa) locali.

  23. Julius Franzot ha detto:

    Vi sembrera´strano, ma sono pienamente d´accordo con alpino. La sanita´non deve essere sottoposta al mercato, ma essere un bene uguale per tutti. Per cominciare, io radierei dall´albo tutti i medici che fanno differenze tra pazienti della cassa e privati utilizzando apparecchiature pubbliche. E´oon e´ un furto?

  24. Giuseppe De Francesco ha detto:

    @alpino
    Personalmente io non ritengo che uno stato liberale e magari non proprio federale (la parola non mi piace di per sé… troppo nostalgica!) ma con una forte autonomia data agli enti locali, primi tra tutti quelli che auspico di veder crescere sempre più – le Città metropolitane – non possa anche essere uno stato democratico con grande attenzione al sociale. Mi spiego: lo “stato socialista” (quello al quale mi pare tu ti ispiri nel tuo intervento) per definizione sacrifica la libertà all’uguaglianza, l’individuo al collettivo, e sceglie il sistema economico collettivista (beni strumentali durevoli, o capitali, sono forzatamente di proprietà “collettiva”, in realtà statale) e “di pianificazione” (l’intervento dello Stato nell’economia è al massimo e una Autorità centrale stabilisce cosa, quanto, quando, come, dove, per chi produrre). E questo in tutti i campi del vita sociale! Sanità compresa… Al contrario, lo Stato liberal-democratico puro – a cui, non mi nascondo dietro un dito, aspiro per un futuro più prospero nel nostro Paese… e che Berlusconi con il suo Governo afferma di interpretare ma di fatto non lo fa e, anzi, ne stravolge i principi – adotta un sistema economico misto che fa coesistere proprietà di capitali e iniziativa economica sia privata che pubblica; è uno Stato che, cercando di coniugare i principi di libertà e d’uguaglianza attraverso la solidarietà sociale e la sussidiarietà, interviene sia con programmi che con controlli ma soprattutto con atti positivi a favore dei singoli e dei gruppi svantaggiati in tema di salute, istruzione, di assistenza e previdenza, tutelando il lavoro e il risparmio con incentivi (“trasferimenti”) e con meccanismi perequativi (“stabilizzatori automatici”) e redistributivi (ad es. legislazione sociale, sistema pensionistico e assicurativo, progressività dell’imposta sul reddito, ecc.)…

  25. isabella ha detto:

    Comunque ormai non si torna indietro e la sanità non tornerà pubblica come lo intendete voi.
    Può anche rimanere azienda, solo che i tagli non devono essere a discapito di pazienti e professionisti, bensì dovrebbero tagliare gli sprechi veri. Ma nessuno lo fa.

    @era a me non è mai successo di vedere siringhe riutilizzate e se così è questo equivale a professionalità scadente.

  26. chinaski ha detto:

    sanita’ pubblica, istruzione pubblica, previdenza pubblica, ferrovie pubbliche, acqua pubblica e reti telefoniche pubbliche. e’ il minimo che si deve chiedere se si vuole un po’ di giustizia sociale.

  27. Giuseppe De Francesco ha detto:

    concordo con Isabella

  28. Giuseppe De Francesco ha detto:

    E comunque io non ho parlato di cliniche private al posto degli ospedali pubblici, non l’ho detto affatto! Ho parlato di innalzamento degli standard qualitativi, di avvicinamento delle offerte tra una regione e l’altra e di Agenzie per il controllo in rete con altre realtà europee… ma forse non sono stato troppo chiaro nell’esposizione del mio pensiero, me ne scuso.

  29. Redento, quel che no xe mai contento ha detto:

    La sanità va privatizzata, perché è un centro di spesa incontrollata, di sperpero di denaro pubblico e di collocamento di fannulloni. Bisogna sottoporre la sanità, come tutto, alla logica del MERITO e del MERCATO. Io devo potermi curare laddove reputo che il servizio sia il migliore possibile e i medici i più preparati possibile.

  30. Luigi (veneziano) ha detto:

    Hai dimenticato le città private…

    L.

  31. Comitato Odbor PLT ha detto:

    Parzialmente d’accordo con Julius!
    ” Per cominciare, io radierei dall´albo tutti i medici che fanno differenze tra pazienti della cassa e privati utilizzando apparecchiature pubbliche. E´oon e´ un furto?”

    Non occorre radiare dall’albo, ma semplicemente licenziare!
    Un impiegato della pubblica amministrazione non deve fare affari privati, non deve fare affari privati utilizzando apparecchiature e luoghi pubblici e quindi non suoi, come l’ufficio dell’ospedale pubblico o il lettino dell’ospedale pubblico o i guanti di lattice dell’ospedale pubblico, o i medicinali dell’ospedale pubblico, o il telefono dell’ospedale pubblico, o…..

    questo si chiama rubare e truffare lo STATO.

    Il servizio pubblico inoltre non deve assolutamente servire come collocamento di persone senza meriti e senza necessario bisogno di impiegarli.

    Comitato Odbor PLT – Possiamo iniziare da capo e lasciarci questo schifo alle spalle, conosci i tuoi diritti civili politici ed umani di triestino del Territorio Libero di trieste su http://www.portoliberotrieste.org e http://www.prostalukatrst.org

  32. Redento, quel che no xe mai contento ha detto:

    23Julius Franzot
    9 maggio 2011, 22:51
    Vi sembrera´strano, ma sono pienamente d´accordo con alpino. La sanita´non deve essere sottoposta al mercato, ma essere un bene uguale per tutti.

    —–

    Solo che c’è sempre chi è un po’ più uguale di un altro. Ad esempio, un ricco oggi si può permettere di saltare le liste d’attesa e farsi curare subito PAGANDO come fosse privato un servizio pubblico.

    Esattamente come dice Isabella (12): “Splendide parole, ma come la mettiamo quando, all’interno di una struttura pubblica, ci si sente dire “con ticket tra 4 mesi, in libera professione anche domani”?”

    Quindi chi ha i soldi se ne frega e si fa curare subito. Chi non li ha aspetta.
    In un mondo di libera concorrenza e di merito, tutto ciò non succederebbe. Le strutture si farebbero concorrenza tra loro a chi dà il servizio migliore al prezzo più basso, come dimostra la liberalizzazione di tariffe telefoniche, aeree, ecc. ecc.
    Ai nullatenenti (se veramente tali) verrebbe dato un “gettone” come nel Regno Unito di Margaret Tatcher, che aveva una sanità che oggi in Italia ci sogniamo.
    Non a caso, io da sempre vado a curarmi o in Slovenia, o in Croazia o in Bosnia. A Banja Luka ho trovato i dentisti migliori, ad esempio.

  33. dimaco ha detto:

    @18
    parole sante sopratutto l’ultima frase.

    al nostro amico redentore ricordo che se si facesse come lui vuole e si privatizzerebbe la sanità solo chi ha i soldi potrebbe curarsi gli altri in un fosso a crepare.

  34. chinaski ha detto:

    redentore fosforescente, dovresti capire che ormai, qualunque cosa tu dica, non sei piu’ credibile. qualche mese fa proponevi per l’ italia una soluzione cilena, la settimana scorsa invece rinfacciavi a wojtyla la sua amicizia con pinochet. un anno e mezzo fa manifestavi per i diritti degli immigrati e negli ultimi mesi hai proposto piu’ volte di buttarli fuori tutti. e cosi’ via.

  35. chinaski ha detto:

    a proposito, come va a fukushima?

  36. ilaria ha detto:

    Banja Luka…dietro l’angolo per andar dal dentista, conveniente eh?!

  37. Redento, quel che no xe mai contento ha detto:

    33. dimaco, esattamente come succede oggi: chi ha i soldi si fa curare nel privato o saltando le liste d’attesa. Chi non ha i soldi, aspetta e intanto crepa

  38. Redento, quel che no xe mai contento ha detto:

    34. chinaski, io continuo a proporre una soluzione cilena, ma questo non vuol dire che una chiesa che predica l’amore eterno possa solidarizzare con Pinochet. La mia soluzione cilena non è “amore e pace”, anzi è legnate dure ai fancazzisti.

  39. chinaski ha detto:

    fosforo, vederti davanti allo specchio che ti bastoni da solo non ha prezzo

  40. capitan alcol ha detto:

    Allora dovremmo comiciare a legnare tutti i governanti attuali.

  41. alpino ha detto:

    @26 chinaski straquoto
    è su questi temi che la sinistra dura e pura (non quella del PD per intenderci) e i valori della destra sociale (che praticamente è morta) si incontrano.
    Chi diavolo ha detto che dobbiamo andare verso uno stato liberale totalmente regolato dal mercato?? ma chi lo vuole?? ne paghiamo oggi i risultati di questa Utopia, una volta l’utopia era sognare un mondo privo di disuguaglianze e benessere per tutti oggi l’Utopia è continuare a propinare alla gente il fantoccio liberale del libero stato in libero mercato, ne paghiamo le conseguenze ogni giorno! il libaralismo non ha aumentato il benessere anzi lo ha diminuito, ha reso difficoltoso l’accesso ai beni primari per molti soggetti, ha creato una profonda crepa sociale e riportato alla luce il classismo, sta creando danni su danni.
    Il liberalismo ci sta portando a lottare per un bene comune essenziale e PUBBLICO come l’acqua!
    Io penso che sia giunto al capolinea anche questo filone di pensiero..
    Mi auguro solo che il Movimento Pastori Sardi riesca a sbarcare anche nella Penisola perchè come diceva la buonanima di Sora Lella,”..a lui lo devono da caccià!..”

  42. Tergestin ha detto:

    Ma xe el mitico “anarcolibertario” ?
    Se xe chi penso -sotolineo, se xe chi penso- go leto anni fa qualche suo intervento adiritura in odor de iredentismo e nazionalismo.

  43. Redento, quel che no xe mai contento ha detto:

    Tergestin, ti sbagli: un anarco-libertario non può essere nè irredentista, né nazionalista. La nazione e lo stato sono sinonimi e sono da abbattere

  44. Tergestin ha detto:

    Nel senso che te ga cambia’ bandiera, intendevo (se te son chi penso). Ma oltra a ti e al tuo amico imaginario se pol saver chi xe ‘sti anarco-libertari?

  45. dimaco ha detto:

    alpino strquotato da me. mi aspetto un crash del server di dimensioni apocalittiche.

  46. Fiora ha detto:

    …tuti profesori de letere qua 🙁 ma no se parlava de dotori?
    ‘Lora mi “me difendo” cussì.
    1) evito la categoria come el pecato e stago noma che ben.
    2) se propio devo, vado de quel de base per prove e lastre.
    3) s’el me fa invio pel specialista, no perdo gnanche tempo, telefono in ospedal e ciogo apuntamento per visita “intra moenia” semi-convenzionada. Appuntamento quasi immediato, pagando parcelle più umane rispeto a quelle dei studi privati e sicurezza dell’eventuale prosieguo attraverso la struttura ospedaliera.
    Insomma, rangiarse mejo che se pol, salvaguardia dela salute e… dela scarsela. 😛

  47. dimaco ha detto:

    redentore, giudicare le persone solo in base all’amppietà del loro portafogli non mi suona come meritocrazia. vuoi far competer il pubblico con il privato? allora lo stato deve dare di più al servizio sanitario pubblico in maniera da rendere il tutto più veloce. ma sembra che si voglia prediligere solo il privato

  48. Redento, quel che no xe mai contento ha detto:

    redento non vuol dire né irredento, né irredentista, né redentore. Detto questo, io non giudico dai soldi, dove ti ho dato questa idea?

  49. Redento, quel che no xe mai contento ha detto:

    Se lo stato desse di più, dimaco, ci sarebbe solo ulteriori sprechi.

    Ragazzi, ma voi ci credete o fate finta di crederci? Non avete ancora capito che l’uomo, l’essere umano, è egoista e mosso solo dai suoi interessi? Il soldo pubblico dello Stato diventa soldo che il privato e la sua casta si mettono in tasca.

    Ma voi veramente credete che ci siano esseri “puri” che pensano al bene pubblico? Saranno 1 su 1.000.000; non possiamo affidarci ad una percentuale così bassa. Dobbiamo fare in modo di trasformare in PUBBLICHE VIRTU’ i VIZI PRIVATI, come diceva Mandeville nella “Favola delle Api”

  50. Redento, quel che no xe mai contento ha detto:

    44, tergestin, no rivo a capir chi te pensi che sia mi.

  51. Bibliotopa ha detto:

    ma a sta ora anche i muri ga capido che redento xe una ennesima esternazion de fdc.

  52. Mentat ha detto:

    Veterinario: esclusivamente in Slovenia, la clinica di Nova Gorica è imbattibile per prezzi e professionalità.

    Esami diagnostici (raggi, risonanze): SSN, ma fuori regione perché non si deve aspettare (per via dei rimborsi tra regioni). Es. Risonanza magnetica a Trieste: 3 mesi di attesa, a Caorle 2 giorni.

    Visite specialistiche, dentista, intervento agli occhi per miopia: solo privato.

  53. capitan alcol ha detto:

    Sei un anarcoso in cerca di forti emozioni?

    http://sizetips.com/

  54. chinaski ha detto:

    il redentore fosforescente e’ come giumbolo, arriva all’ improvviso e porta una ventata di buon umore

    http://www.youtube.com/watch?v=W5CVshbOQHE

  55. Redento, quel che no xe mai contento ha detto:

    ciò, te se diverti con mi, chinaski

  56. chinaski ha detto:

    all’ inizio si’, pero’ dopo un po’ mi rompo le balle. sei pesante. e’ come quando mio figlio comincia a parlare del campionato.

  57. alpino ha detto:

    vuoi un privato liebero e puro? bene allora il privato si astenga dall’erogare prestazioni convenzionate USL per ottenere i rimborsi, il pubblico pratichi le sue tariffe/prestazioni ed il privato anche ma senza soldi statali/regionali.
    Troppo bello urlare alla privatizzazione, al liberalismo ma poi essere i primi a batter cassa alla regione o allo stato. Eh ehehe
    Bisogna sopire sul nascere ogni tipo di velleità privatistica sulla salute, prima che ci mettano becco le assicurazioni, il primo che accenna ad un servizio sanitario simile a quello USA o sulla sua falsariga va appeso per i piedi!

  58. Redento, quel che no xe mai contento ha detto:

    ALPINO, forse non ci capiamo: io sono per l’ABOLIZIONE DELLO STATO, quindi per l’abolizione delle casse regionali, statali, ecc. ecc. Ognuno deve essere in grado di stare in piedi da solo, senza gravare né sulle casse pubbliche, né sugli altri privati.

    Propongo un’alternativa, se quanto detto prima non vi piace: chi rinuncia all’assistenza pubblica viene esentato in quota-parte dal pagare le tasse che finanziano la sanità stessa. In pratica: io non ho assistenza nemmeno di “pronto soccorso”, ma non pago quelle tasse che mi darebbero diritto all’assistenza. Con le tasse risparmiate, sottoscrivo una polizza assicurativa e mi arrangio. Vi sta bene questo? Posso essere LIBERO di arrangiarmi o il vostro stato leviatanico-comunista deve entrare nella mia sfera privata e decidere come e dove devo curarmi io?

  59. Redento, quel che no xe mai contento ha detto:

    Stesso dicasi per l’INPS: da domani non pago più i contributi e mi fo un fondo pensione privato. Rinuncio a tutti i contributi versati finora e faccio da solo. Vi sta bene?

  60. alpino ha detto:

    Si sull’inps se non vi fosse un meccanismo per il quale i tuoi contributi non sono certo accantonati per te ma servono per pagare le attuali pensioni, sarei d’accordo.
    Per quel che concerne il pronto soccorso mi spiace ma non si può fare perchè anche se rinunci e vieni investito in strada tocca intervenire per darti le prime cure anche perchè in mezzo alla strada te intrighi e te sporchi de sangue l’asfalto e quindi tocca intervenire.

  61. dimaco ha detto:

    caro il mio redento mai contento. certo che sarebbe bello che tu lo potessi fare come dici riguardo i contributi. forse, perchè poi mi chiedo e se un tuo amico anarcocapitalista si frega tutti i soldi e ti lascia in braghe di tela. e secondo il tuo ragionamento, non avendo più un centesimo, diventeresti unmorto di fame e non potresti nemmeno fargli causa per cercare di recuperare qualcosa. perchè come dici tu se non haii soldi per pagare crepa.
    Poi dopo aver visto i tuoi risparmi sfumati, senza null’altro, senza nemmeno i soldi per il pane, mi domando dove andresti a chiedere la carità’? ma allo stato ovviamente. Perchè puoi dire quello che vuoi, ma a nessuno piace morire di fame.
    Non dimentichiamoci che quando in americhe esplose il casino con le banche, tutti quelliduri e puri restati senza un quattrino chiesero ad alta voce che lo stato dia loro una mano. Tutti quelli che adoravano il capitalisma, l’individualismo andarno a pecorina a chidere allo stato aiuto. personalmente non gli avrei dato un solo centesimo. hi di capitalismo ferisce di capitalismoperise.

    alpino sta birra allora quando?

  62. Redento, quel che no xe mai contento ha detto:

    Chi si frega i soldi, fammi capire? Uno sottoscrive un Fondo Pensione regolamentato e secondo te c’è la possibilità che qualcuno si freghi i soldi? Ma dove vivi, sull’albero?
    Guarda che siamo nel 2011, la previdenza complementare è una cosa seria, non un circolo di “amici” in cui, forse, uno ruba…
    I risparmi sfumati? Basta scegliere una fondo legato ad una “gestione separata” di una qualsiasi compagnia assicurativa e non potrà mai sfumare nulla.
    Mi sa che in materia sei molto, ma molto ignorante.
    Per questo lo Stato ci opprime, perché la massa è ignorante e quindi i politici ne approfittano.

  63. Redento, quel che no xe mai contento ha detto:

    alpino, dov’e’ il problema? Si interviene e poi paga la polizza assicurativa.

  64. chinaski ha detto:

    e no, scarpantibus, troppo comodo. se io ho un’ azienda di pronto soccorso e ti trovo agonizzante, col cazzo che ti soccorro, se prima tu non mi mostri la tua polizza e io non ho controllato che sia autentica. non posso mica rischiare. metti che la polizza non sia valida, e che tu tiri i cracchi in rianimazione: non potrei nemmeno farti causa.

    e poi diciamola tutta. se io sono un chirurgo e ti sto operando un’ ernia, diciamo per 20mila dollari, e in quella uno mi offre 30mila dollari perche’ io ti asporti un rene (il tipo ne ha un bisogno fottuto, e’ in dialisi da dieci anni. ed e’ ricco, molto ricco), perche’ mai dovrei rifiutare l’ offerta? eh? mi denunci? e a chi? alla magistratura? alla polizia? ma non abbiamo appena detto che lo stato va abolito? che tutto deve essere regolato dal mercato?

  65. Redento, quel che no xe mai contento ha detto:

    Caro Chinaski, è chiaro che io debba mostrarti la polizza o comunque devo avere al seguito una CARD (tipo una medaglietta al collo, come quelle su cui è scritto il gruppo sanguigno ad esempio) che attesti che io sono coperto. Se me la sono dimenticata a casa, mi attacco al ciufolo e non vengo soccorso.
    In un sistema di mercato, l’individuo si responsabilizza. Se non è responsabile, ci rimette di suo. MA LE SUE IRRESPONSABILITA’ NON GRAVANO sulla collettività.

    Ma tu non sei favorevole alla responsabilizzazione del singolo? Ti piace davvero questo mondo di parassiti?

  66. Redento, quel che no xe mai contento ha detto:

    lo stato è abolito, caro chinaski, ma esiste la “giustizia privata” fatta di giudici privati in competizione tra loro. Sei un po’ carente in materia… leggiti ANARCHIA, STATO, UTOPIA di Nozick o LA LIBERTA’ DEI LIBERTARI di Rothbard e poi ne riparliamo…

  67. capitan alcol ha detto:

    We got him!
    Secondo me abbiamo trovato l’autore del poster 23 – 2

  68. chinaski ha detto:

    hai una sfiga mostruosa. il camion che ti ha investito ti ha maciullato un braccio, la giacca e’ tutta strappata, la medaglietta e’ finita chissa’ dove e la valigetta in cui custodisci responsabilmente la tua polizza e’ finita nel canale che costeggia la strada. sei nella merda fino al collo, amico.

  69. chinaski ha detto:

    caro rockerduck, la tua giustizia privata mi fa una sega. io sono molto piu’ ricco di te, ho due fantastiliardi di dollari nel deposito sulla collina li’ sopra, se ti affacci alla finestra lo puoi vedere.

    p.s. ricordati di mettere un po’ di sale sul cappello, prima di mangiartelo.

  70. Redento, quel che no xe mai contento ha detto:

    Se non ho provveduto ad altri modi per rendere noto che sono “coperto”, peggio per me. Ripeto: è un problema di responsabilizzazione. Non è possibile garantire soccorso a tutti e poi scaricare sulla collettività.
    Già solo il fatto che tu dica “sfiga” è eloquente: incolpi il “fato”. Io incolperei il tipo che non si è preoccupato di segnalare in più parti del corpo, magari con un tatuaggio, il numero di polizza.
    E’ come quando si parla di “sfiga” per chi vive in zone sismiche e poi pretende che la collettività gli ricostruisca la casa. Chi vive in zone sismiche deve accettare il rischio.

  71. capitan alcol ha detto:

    Impormi di tatuarmi la polizza sul braccio?
    Ma se la cambio ogni anno!

  72. chinaski ha detto:

    ti ho appena detto che il braccio su cui avevi tatuato il numero della polizza e’ tutto maciullato. ma lo leggi quel che scrivo?

  73. chinaski ha detto:

    sei un irresponsabile, redento, ecco cosa sei. non ti e’ nemmeno passato per la testa che potevi farti tatuare quel numero anche sull’ uccello.

  74. capitan alcol ha detto:

    Esatto chinaski. E’ a questo che servono le mail enlarge your penis. A liberalizzare il mercato 😉

  75. dimaco ha detto:

    mi sembra di leggere le comiche. voglio proprio vederti agonizzanta a implorare aiuto e il medico che ti risponde: no polizza e tu parti per un mondo migliore. sono proprio curioso di conoscere il tuo ultimo pensiero ma credo che darà: anarcocapitalismo? mavaffan…..

  76. alpino ha detto:

    Dimaco il 20 dovessi vegnir a Gorizia, se te vol più che volentieri!!!

  77. isabella ha detto:

    @ 31 Comitato Odbor PLT tu dici:

    “Un impiegato della pubblica amministrazione non deve fare affari privati, non deve fare affari privati utilizzando apparecchiature e luoghi pubblici e quindi non suoi, come l’ufficio dell’ospedale pubblico o il lettino dell’ospedale pubblico….questo si chiama rubare e truffare lo STATO.”

    Forse non lo sai che la libera professione intra moenia è permessa dallo Stato.
    Quindi i liberi professionisti non fanno altro che usufruire di ambienti, presidi…. pubblici con il permesso dello Stato, ma anche pagano per poterlo fare.

  78. alpino ha detto:

    e si certo Isabella, come dire in sede ambulatoriale: “Signora se vuole la operiamo qui, deve attendere un po’ non si sa chi le metterà mano ecc ecc ma se vuole può venire presso il mio studio gia la prossima settimana, senza alcun problema..” bello questo vero?
    Separazione delle carriere come giusto che sia scegli di lavorare nel pubblico o scegli il privato e non usufruisci del bacino d’utenza pubblico per pescare quanti più possibili paziente da trattare in privata sede.

  79. isabella ha detto:

    Sono pienamente d’accordo con te, non giustificavo la cosa, volevo solo ricordare che i medici si permettono di fare ciò perchè lo Stato glielo permette.

  80. Mauricets ha detto:

    frattura al collo del femore a 38 anni, operato benissimo a trieste con assistenza esemplare e ottimo decorso. grazie ai nostri bravissimi medici che mi hanno permesso di vivere normalmente. il resto sono chiacchere da osteria.

  81. Comitato Odbor PLT ha detto:

    Isabella, se lo stato talian riconosce o meno qualcosa a mi no me interessa, nel senso che NO se adoterá sto sistema nazional talian per la sanitá nella Nazione Internazionale di Trieste.

    tuto qua. Per mi xe uno skifo ndar in un ospedal publico, e fata la normale fila, rivo al sportel e zerco de prenotar una tac. la baba, de solito baba e de solito cocola, me dixi candidamente che xe de spetar un per de mexi. mi chiedo quanti? e la me dixi: sei.
    dato che me servi sta tac, decido de farla privatamente, e vualá, el giorno dopo go per zirca dozento euri l’exame fato.

    ma mi go dozento euri in sto momento, ma se no li gavesi, e se altri no i li gá….

    Sistemi funzionanti ed efficientissimi nel mondo ghe ne xe e TRIESTE e i triestini devi sceglier per QUESTI. xe de abater l’ignoranza che ne affligi da tropi ani e vardar vanti. i triestini devi scoprir che existi un altro mondo oltra a quel inscená dai taliani sloveni e croati che illegalmente ne occupa militarmente.

    Comitato Odbor PLT – te son triestin? te conosi i tuoi diriti civili politici ed umani de cittadino triestin del Territorio libero de Trieste?

    NO??!!!??

    cori e va subito su http://www.portoliberotrieste.org e abati la tua ignoranza!
    Per far funzionar el porto e per el futuro nostro e dei nostri fioj e nipoti VOTA TLT vota la Stato Libero di Trieste.

  82. dimaco ha detto:

    @81
    èeeehhh?

  83. alpino ha detto:

    @81
    Prima iera redento con le città private (che a dirla tutta a mi me piasessi molto un’intera città privata sa che magnade e che bevude) desso te tachi ti con ste menade dello stato liebero de trieste….ma la gavè finidà? anche i THC i disi “Finisila coi acidi che te pol brusar”

  84. Marcus ha detto:

    ciù alpino torna nelle alpi.

  85. Comitato Odbor PLT ha detto:

    Caro Alpino,

    lo so che sono ben sessanta anni che oscurate la VERITÁ su Trieste, sul Porto di Trieste e sui cittadini del Territorio Libero di Trieste, tutte situazioni giuridiche supranazionali che sono vincolate dal Trattato di Pace con l’Italia che ti ricordo che é stato firmato e ratificato nel 1947dalla neo nata repubblica italiana dopo che l’Italia HA PERSO LA SECONDA GUERRA MONDIALE.

    É chiaro a tutto il mondo che legge la stessa International Law scritta nei trattati internazionali depositati presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite. Il Trattato di Pace con l’Italia è un trattato multilaterale con lo status di “open”, che è in pienissimissimo vigore e che stabilisce molto chiaramente che la frontiera dell’Italia é sulla linea del fiume Timavo con il Territorio Libero di Trieste, ma come anche i confini con la Francia Austria ecc e che ha degli obblighi da rispettare.

    La parola LIBERO associata alla parola Territorio e alla parola Porto, quando si parla di Trieste, oggi vuol dire VIOLAZIONE DEI TRATTATI INTERNAZIONALI da parte dell’Italia, che anche se nella SUA costituzione dichiara di voler seguire e rispettare la legge internazionale accordata dagli accordi internazionali (International Law o diritto internazionale), in realtá NON LO FA. Víola la legge.
    Violare la legge comporta fare un reato.
    Il reato é punito secondo la legge.
    Violare l’International Law o il diritto internazionale comporta avere una situazione internazionale delicata e rischiate una azione da parte del mondo, tramite l’Organizzazione delle Nazioni Unite, che con Risoluzione del Consiglio di Sicurezza potrebbe aggravare se non disintegrare la fragile stabilitá della repubblica italiana con conseguenze tali che il governo attuale non potrebbe soddisfare o controllare.
    Si conoscono molto bene le forze secessioniste che spingono l’Italia alla frammentazione.

    VI RICORDO che Trieste, ovvero CAPITALE del Territorio Libero di Trieste, identificato dall’Italia come provincia della regione autonoma f-vg che coincide con la suddivisione amministrativa detta zona A, NON É TERRITORIO ITALIANO e quindi é assurdo parlare di secessione o secessionismo.

    La storia parla chiaro, e i trattati internazionali ancora di piú: Trieste é stata nel regno d’Italia dal 1920 al 1943, il resto sono solamente congetture e falsitá, negazioni e arroganza, violazione della legge internazionale e soppressione dei diritti civili politici ed umani di un intero popolo. Tutto questo nella moderna e centrale europa!!!

    che bella figura fate davanti al mondo!!!

    Comitato Odbor PLT – LEGALITÁ BORI LAVOR SVILUPO FUTURO, la Soluzione della Questione di Trieste é la semplice applicazione della legge.

  86. Marcus ha detto:

    @ tutti e particolarmente l’alpin, allora scrivi el post più sora “La storia parla chiaro, e i trattati internazionali ancora di piú: Trieste é stata nel regno d’Italia dal 1920 al 1943”. Quà bisogna specificar che il Trattato de Paxe de Parigi 1947 annulla el Trattato de Rapallo in quanto ritenuto un trattato imposto (come tutti savemo Trattato deriva dal verbo trattare e no imporre con la violenza) perciò Trieste dal 1920 al 1943 vien giuridicamente considerato una colonia del Italia.
    Allora zercemo de capir se Trieste ga mai fatto parte del Italia, poiché a sto punto bisogna prender in considerazion la storia de questo territorio sotto una luce legale?
    Dal 1918 al 1920 Trieste xe considerata territorio occupato militarmente dal Regno d’Italia, perciò Trieste no xe italiana;
    dal 1920 al 1943 vien considerata dai taliani una provincia italiana ma in realtà el Trattato de Paxe del 1947 sancisce che il trattato di Rapallo del 1920 xe una truffa, perciò Trieste no xe italiana;
    dal 1943 al 1945 Trieste vien annessa alla Germania Nazista, perciò Trieste no xe italiana;
    dal 1945 al 1947 la vien occupada militarmente dai Alleati, perciò Trieste no xe italiana;
    dal 1947 al 1954 la diventa la capitale del Territorio Libero ovvero uno Stato sovrano statutariamente demilitarizzato e protetto dalle Nazioni Unite (caschi blu), perciò Trieste no xe italiana;
    dal 1954 al 2011 la vien de novo occupada militarmente dal Italia, poiché come sora el TLT xe una nazion sovrana e demilitarizzata e i confini del Italia sono stabiliti nel Trattato d Paxe del 1947 mai modificato o annulato ovvero alle foci del Timavo, perciò Trieste no xe italiana;

    Insomma Alpino prendendo in considerazion che precedentemente al 1918 Trieste iera una Citta-stato sovrano incorporato nel impero A.U. e dopo la xe considerata legalmente come sora, TRIESTE NO GA FATTO PARTE DELL’ITALIA NIANCHE UN MINUTO DE TUTTA LA SUA STORIA, perciò me se sai che xe mejo che te torni sulle alpi oppure te accetti che qua l’Italia no centra un bel niente e te se adegui a far el Cittadin del TLT che xe l’unico vero erede de questa Città-stato.

  87. Giuseppe De Francesco ha detto:

    Posso esprimere anch’io un parere riguardo questo argomento del Porto Vecchio (che direi più correttamente Porto Franco), dato che ormai abbiamo esulato dal tema principale della discussione, cioà la salute?
    Ritengo che Trieste sia una splendida città italiana, e su questo non vorrei ci siano troppi dubbi, per cui non mi soffermo su questo punto. La questione è un’altra: tutti i punti di Trieste sono italiani? O esiste un… Punto Franco, che è soggetto alla Legge internazionale e non a quella di un solo Paese? Come scrive giustamente @Comitato: “Violare l’International Law o il diritto internazionale comporta avere una situazione internazionale delicata e rischiate una azione da parte del mondo, tramite l’Organizzazione delle Nazioni Unite, che con Risoluzione del Consiglio di Sicurezza potrebbe aggravare se non disintegrare la fragile stabilitá della repubblica italiana con conseguenze tali che il governo attuale non potrebbe soddisfare o controllare”. Guardate… che non è molto diversa la motivazione che ha spinto l’Onu alla risoluzione contro la Libia… Dio ce ne scampi e liberi!

  88. isabella ha detto:

    Mi me sembrava che Trieste fossi in Italia.
    Boh, gavrò studià mal.

  89. Comitato Odbor PLT ha detto:

    Caro Giuseppe de Francesco,
    ti esorto a leggere la legge internazionale scritta nel Trattato di Pace con l’Italia, e successivi accordi e se hai piacere chiedi tutto quello che ti frulla per la testa o ti insoddisfa o che ti dá dei dubbi.

    La LEGGE parla chiarissimo: Trieste é la capitale del Territorio Libero di Trieste e l’Italia non ha la sovranitá. Lo stesso vale per la parte di Territorio Libero occupato illegalmente dalle altre due nazioni ovvero la Slovenia e la Croazia.

    L’ONU é una organizzazione talmente ENORME che si fa fatica a capire cosa vuol dire quando finalmente prende una decisione e applica la Risoluzione appena approvata e muove Miliardi di Dollari e uomini.

    Come nel ’47 a Trieste ha fatto piazza pulita e ha isediato il Governo Militare Alleato controllato dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU, cosí ha anche lasciato che ci trovassimo in queste condizioni fino ad oggi.

    ATTENZIONE, la legge internazionale voluta, mantenuta, gestita, garantita, approvata dal mondo attraverso una ENORME organizzazione che unisce la quasi totalitá delle nazioni sovrane del mondo É L’UNICA RESPONSABILE PER LA SITUAZIONE DEI TRIESTINI, persone fisiche come mi, ti , i nostri fioj, i nostri veci, i nostri nipoti, E DELLA SITUAZIONE GIURIDICA DELLA NAZIONE INTERNAZIONALE DI TRIESTE, composta dal Territorio Libero e Porto Libero di Trieste TLT-PLT.

    Cara Isabella, e tutti, no se trata de eser mone o klonz o de no gaver studiá o studiá mal, I LIBRI RACCONTA EL FALSO! e cosí tutto l’apparato scolastico fato de scole insegnati professori.

    La veritá sta nei documenti internazionali validissimi e disponibilissimi presso il sito dell ONU http://www.un.org e presso il nostro sito multilingue e multi accesso
    http://www.portoliberotrieste.org
    http://www.prostalukatrst.org
    http://www.freeporttriest.org

    Comitato Odbor PLT – LEGALITÁ BORI LAVOR SVILUPO FUTURO i pilastri dei cittadini triestini del Territorio libero di Trieste.

  90. Marcus ha detto:

    caro Giuseppe, bisogna considerare che non basta correr avanti e indietro con la bandiera italiana per poter affermare che Trieste sia Italia, poiché come scritto sopra attualmente l’Italia occupa militarmente il TLT e questo status non cambia salvo che l’Italia non vadi all’ONU e chiede di modificare il Trattato di Pace del 47′ poiché quello sancisce i confini politici e territoriali dell’Italia e quà spero che nessuno abbi da obbiettare. Tra parentesi nello stesso trattato vengono anche stabiliti i confini con la Jugoslavia, il Territorio Libero di Trieste, Francia e Austria. Detto questo è chiaro che andando al Consiglio di Sicurezza dichiarando che voi anetterti il territorio di un altro Stato la reazione di tutti i stati sarà tutt’all più che i Mirage francesi che bombardano in Libia virano direttamente verso l’Italia per bombardarla, poiché insomma l’Italia ha non solo perso la II°Guerra Mondiale, ma ha fatto torti e danni incalcolabili in giro per il mondo durante il periodo dell’Italia fascista.
    Ma passiamo alla domanda cosa che succede se l’Italia si permette di annettersi il Porto Libero di Trieste che tra l’altro l’ha già fatto con una sentenza del TAR del Lazio ancora nel 2009. Giuseppe, che ti devo dire quello che tu chiami “punti franchi” di Trieste non è un territorio italiano dove che l’Italia può levare o spostare la zona extradoganale in quanto questo territorio del quale fa parte anche Porto Vecchio è l’unico territorio extraterritoriale (internazionale) di tutto il mondo e deve essere considerato e gestito come prevede l’Allegato VIII del Trattato di Pace 47′. Per spiegarmi meglio nessuna nazione nel mondo può permettersi di applicare la propria legge in questo territorio, detto questo e chiaro che una tale appropriazione illegale viene calcolata un ATTO DI GUERRA contro tutti i Stati facenti parte del ONU (attualmente 192). Quello che scrive più sopra il ComitatoPLT ovvero che l’Italia si potrebbe sgretolare con possibile scenario da guerra non è da escludere visto la situazione nelle ex colonie italiane come Somalia e Libia dove all’evidenza delle cose l’Italia non ha saputo esportare la democrazia come concetto di Stato. Poi potremmo essere permalosi e dire che nella sequenza del Trattato di Pace vengono prima le condizioni per la ex colonia Somalia, poi per la ex colonia Libia e poi per il Territorio Libero di Trieste che però non viene considerato una ex colonia ben sì uno Stato nuovo Internazionale. Secondo me se l’Italia e furba, non si farà avanti per chiedere modifiche territoriali da apportare nel Trattato di Pace del tipo annessioni della zona A del TLT oppure annessione del territorio del PLT, ma si mette in contatto con il ComitatoPLT che è anche al Presidenza della Commissione Internazionale del PLT ed insieme a quest’ultima va al Consiglio di Sicurezza in “maniera molto modesta” per chiedere se può finalmente restituire alla comunità internazionale il Territorio Libero di Trieste e Porto Libero di Trieste che “purtroppo” doveva amministrare come occupatore militare, in quanto all’epoca cera la “Guerra Fredda” (che però e anche finita nel 1989 ovvero 22 anni fà, e già quà hai voglia di inventare qualche scusa). Ognimodo se dovrebbero decidere quest’ultima linea diplomatica allora forse l’Italia se la caverà con un scappelotto, in caso diverso non so dirti cosa che può succedere.

  91. Marcus ha detto:

    Mi dispiace Isabella ma l’Italia e la Jugoslavia hanno fatto molta propaganda falsa per giustificare la loro presenza nel TLT. Tale cosa è purtroppo avvenuta perché il mondo dopo la II° Guerra rischiava la III°, che poi si è limitata ad essere una Guerra Fredda che comunque ha suddiviso l’Europa in due blocchi politici ed ideologici. In pratica con il crollo del muro di Berlino nel 1989 e finita la II° Guerra mondiale per la Germania in quanto le truppe alleate americane, francesi, inglesi e russe si sono ritirate dal suolo tedesco. Quella volta doveva accadere la stessa cosa anche per il TLT ovvero le truppe jugoslave e italiane si dovevano ritirare ma grazie al fatto che abbiamo in città una cupola delinquentosa questo non è accaduto, ma come vedi oggi tutti i nodi vengono al pettine anche perché le nuove generazioni dei triestini sia della zona A sia della zona B non riescono più a capire o meglio soportare di dover emigrare senza capire il perché. Domani farò un discorso pubblico se hai voglia e tempo sei naturalmente invitata. sotto trovi l’invito:
    Gentili associati e simpatizzanti del ComitatoPLT ed Associazione Cittadini del TLT,

    Il 13 maggio 2011, alle ore 17:30, sul MOLO IV in territorio internazionale del Porto Libero di Trieste (PLT), si svolgerà l’Assemblea Pubblica dell’Associazione CITTADINI DEL TERRITORIO LIBERO DI TRIESTE con la partecipazione del COMITATO PORTO LIBERO DI TRIESTE che spiegherà il volantino che dichiara i DIRITTI CIVILI e POLITICI del POPOLO TRIESTINO.

    Inoltre si parlerà del molto discusso argomento:
    • L’Italia ha il diritto di poter applicare la propria legge nel Porto Vecchio?
    • Le Istituzioni come Autorità Portuale, Prefettura, Comune di Trieste, Provincia di Trieste, Regione FVG, Ministero ai Trasporti italiano, hanno la facoltà di poter disporre lo spostamento, sospensione o eliminazione dello statuto internazionale del Porto Libero (per l’Italia “Franco”) di Trieste?

    Come al solito, dopo l’intervento dei relatori, ci sarà la possibilità di fare domande e di dare le proprie opinioni in merito ai quesiti trattati.
    In via eccezionale ed in virtù delle imminenti elezioni, abbiamo deciso, che daremo dopo l’intervento principale la possibilità agli aspiranti sindaci di poterci esporre le loro opinioni è programmi per la soluzione del problema porto. A tal proposito abbiamo invitato tramite questa comunicazione ogni lista politica attualmente in gara di poter parlare tramite 1 rappresentante ciascuno per ca. 5 minuti.

    Grazie e con i più cordiali saluti,

    Il Presidente CPLT
    Marcus Donato
    ______________________________________________________________________________

    Spoštovani člani in simpatizerji Komiteja PLT in Združenja DSTO,

    Dne 13. maja 2011 ob 17.30 na IV.POMOLU v mednarodnem območju Proste Luke Trst (PLT) je sklicana javna seja ZVEZE DRŽAVLJANOV SVOBODNEGA TRŽASKEGA OZEMLIJA z udeležbo odbora PLT (Proste Luke Trst) , ki bo pojasnil letak o RAZGLASITVI CIVILNIH IN POLITIČNIH PRAVIC TRŽASKIH DRŽAVLJANOV

    Obenem, bomo obravnavali že razpravljane teme:

    • Italija ima pravico, da uporablja svoje pravo v Starem Pristanišču?
    • Institucije, kot so Port Authority, prefektura, Obcina Trst, Tržaška pokrajina, dežela Furlanija –
    Julijska krajina, italijansko Ministrstvo za promet, imajo res pravico do dostopa gibanja, opustitve
    ali odprave mednarodnega statusa prostega pristanišča v Trstu?

    Kot običajno, po posredovanju , bodo navzoči imeli priložnost za morebitna vprašanja in podati svoja mnenja o obravnavanih argumentih.
    Izjemoma in ob priliki bližnjih volitev, smo se odločili, da bi dali priložnost morebitnim bodočim županom, da lahko izpostavljajo svoja stališča in načrte za reševanje problema našega pristanišča.
    V zvezi s tem, smo povabili vse predstavnike političnih strank za pet-minutni govor.

    Hvala in lep pozdrav,

    Predsednik OPLT
    Marcus Donato

  92. gabry ha detto:

    il più possibile in Slo. In clinica a 3 km da Gorizia (dove vanno anche medici italiani) visita specialistica oculistica…..€. 25,00(diconsi venticinque/00); dentista a 1 km dal confine di Gorizia capsula oro/porcellana prezzo max €. 300,00 (tutto fatturato anche in lingua italiana)e lavorano anche il sabato!!! e io dovrei ingrassare i professionisti italiani che magari ti lavorano in nero???

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