6 Aprile 2011

A Gorizia rischia di chiudere anche il carcere. Cisl: “Già firmato il decreto di chiusura”

Desta allarme e preoccupazione il carcere di Gorizia, la cui chiusura sarebbe già alla firma del ministro alla Giustizia, Angelino Alfano. Ad accendere i riflettori sul probabile destino del penitenziario è la Cisl provinciale che, assieme alla Federazione della sicurezza del Friuli Venezia Giulia, proprio stamani ha denunciato la situazione.

“Siamo a conoscenza – ha spiegato in conferenza stampa il segretario regionale della Fns, Ivano Signor – dell’esistenza di un decreto di chiusura sul tavolo del Guardasigilli. A questo punto vorremmo sapere quale sarà il futuro del carcere: è da tempo che attendiamo risposte per quanto riguarda il sito, gli operatori ed una interrogazione sul tema sottoscritta alcuni giorni fa dagli onorevoli Strizzolo, Rosato e Maran”. Ad oggi – stando a quanto riferisce la Cisl – non si avrebbero risposte chiare; resta il fatto che mentre i lavori del nuovo carcere di Pordenone (che ospiterà 450 detenuti) sono già stati avviati, su quello di Gorizia le voci di chiusura stanno diventando una pericolosa realtà.

“Non vorremmo – ha commentato il segretario generale della Cisl isontina, Umberto Brusciano – che la chiusura del penitenziario fosse il preludio per sopprimere e rimettere in discussione anche il Tribunale”.
“Per quanto ci riguarda – ha aggiunto – spingiamo per la ristrutturazione del carcere cittadino, che è e deve rimanere funzionale al Tribunale”. Tuttavia, la ristrutturazione – è emerso stamani – resta assolutamente urgente, per garantire condizioni dignitose di soggiorno agli ospiti, ma anche la sicurezza dei dipendenti. Un intervento sull’edificio, infatti, ridurrebbe, se non addirittura eliminerebbe, il grave problema del sovraffollamento, portando la capienza complessiva dai 30 posti attuali a un centinaio. “Si tratta – ha commentato Antonietta Esposito, rappresentante locale della Fns e dipendente del penitenziario – di un passaggio fondamentale: la struttura (che annualmente vede transitare un migliaio di persone) è fatiscente e soltanto una delle tre aree è usufruibile: le condizioni di vita e di lavoro sono al minimo, tenuto anche conto che spesso la capienza del carcere è aumentata fino a 3/4 e la situazione è destinata a peggiorare per la presenza del Cie”.

“Noi – ha concluso Brusciano – speriamo che la partita non sia chiusa: certo c’è bisogno di creare una regia forte tra Istituzioni e parti sociali per scongiurare la chiusura del sito e per arrivare ad un finanziamento dedicato alla sua ristrutturazione. Ci preoccupa il fatto che ancora una volta questa regione e, in particolare questa provincia, possano pagare anche per altri logiche di risparmio e razionalizzazione a beneficio delle regioni limitrofe, stante che la gestione delle carceri è affidata alla competenza di un provveditorato del Triveneto”.

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15 commenti a A Gorizia rischia di chiudere anche il carcere. Cisl: “Già firmato il decreto di chiusura”

  1. alpino ha detto:

    Cito:….”resta assolutamente urgente, per garantire condizioni dignitose di soggiorno agli ospiti….”
    ahahahahahahahahahahahahahahhhahaahahhahahahahahahahhaahahhahahaahahahah…ah!

  2. Jasna ha detto:

    Scusa Alpino, cosa ti fa ridere di quella affermazione? (Non sono polemica, vorrei veramente sapere)

  3. Alessio ha detto:

    Quando siamo arrivati al cuore del carciofo avvisatemi

  4. alpino ha detto:

    Jasna rileggi la frase da me postata tratta dalla dichiarazione subito sopra…soggiorno ed ospiti, sono due parole che mi fanno sbellicare dal ridere visto che parliamo di galera e di carcerati! hanno commesso un crimine quindi vanno in galera, l’addolcimento del termine pena detentiva/carcerazione con soggiorno e la rinomina di “carcerato/galeotto” con ospite mi fanno lo ripeto ribaltare dal ridere, un po’ come dire “essere umano che ha privato volontariamente un altro essere umano della vita” al posto di assassino!

  5. Alessio ha detto:

    @ Alpino
    In carcere tante volte ci stanno anche quelli in attesa di giudizio e che magari poi vengono assolti.

  6. alpino ha detto:

    il succo non cambia stanno in carcere e sono carcerati…non vedo dove sta il problema

  7. Alessio ha detto:

    Non vedi il problema? Mettiamo che la polizia ti manda una multa a casa per eccesso di velocià accertato in un psto dove tu non sei mai stato, ti ritirano la patente per 2 anni e poi viene fuori che non centravi nulla. Come la prenderesti?

  8. Milost ha detto:

    Anche a me fanno ridere le parole soggiorno e ospiti: innocente o colpevole sono carcerati, usare parole gentili non cambia la sostanza della situazione. E’ uno di quei pudori così ipocriti molto comuni nella nostra società…Parlare di detenzione e detenuti era realista, rispettoso e neutro. Ciò non toglie che le condizioni di vita devono essere dignitose, per il colpevole e per l’innocente,che hanno comunque dei diritti, e questi non possono certamente venir lesi proprio da chi dei diritti in generale dovrebbe essere il primo tutore.

  9. Alessio ha detto:

    Quoto Milost.
    Per precisare, su 67.000 detenuti la metà è in attesa di giudizio.

  10. dimaco ha detto:

    credo che invece di chiuderli dovrebbero mandare i carcerati a spacare pietre o fare lavori socialmente utili. la galera non è un albergo a 4 stelle dove hai tre pasti gratuiti e lenzuola pulite.

  11. Milost ha detto:

    Mi sfugge un passaggio: perchè il sindacato si preoccupa del carcere in quanto funzionale al Tribunale e teme la chiusura del TRibunale stesso? Perchè non dire che anche il carcere rappresenta un’attività economica, che dà lavoro ad un certo numero di persone in diversi ruoli e funzioni, che genera un indotto a livello locale?

  12. Jasna ha detto:

    @alpino Se te l’ho chiesto evidentemente non era così cristallino che tu stessi criticando la scelta delle parole e non gli argomenti (ad es. ho pensato che tu non credessi alle preoccupazioni per assicurare condizioni di vita dignitose ai detenuti ma volessi suggerire che gli interessi fossero altri).

    @dimaco/10 Sono parzialmente d’accordo sul fare lavori utili, comunque la prigione non è un albergo a 4 stelle nemmeno se passi le giornate a non fare niente.

  13. alpino ha detto:

    @Jasna
    rido e basta perchè a me delle condizioni dignitose dei carcerati non me ne può fregar di meno..ma zero assoluto spaccato..e concordo con Dimaco, che li mandino a spacar piere in cava a doberdò o a tumulare salme al posto di cooperative inette

  14. Jasna ha detto:

    @alpino Per fortuna non hai potere decisionale.

  15. alpino ha detto:

    e chi te lo ha detto 😉

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