26 Marzo 2011

Aumenta il prezzo della benzina. Nuovo esodo per il pieno in Slovenia

Ha raggiunto quota 7 euro la differenza di prezzo tra un pieno di benzina in Italia e in Slovenia. Se in Italia infatti si è registrato un nuovo aumento dei prezzi, Lubiana ha abbassato le accise: un mix che sta provocando un nuovo esodo ai distributori d’oltre confine.

Nemmeno la riduzione di prezzo per fasce territoriali presente in Fvg riesce a pareggiare i giochi.
Ma ecco, nel dettaglio, quanto si va a spendere oggi per un pieno che stimiamo, indicativamente, di 50 litri.

Un litro di benzina costa oggi in Slovenia 1,286 euro/litro (95 ottani), mentre un litro di diesel 1,238 euro/litro.
A Trieste il distributore, nel distributore che pratica il prezzo più basso: 1,490 la benzina, 1,389 euro/litro il gasolio. A Gorizia: 1,483 euro/litro per quanto riguarda la benzina e 1,393 il gasolio.
Le riduzioni regionali portano i prezzi a Trieste a 1,322 benzina e 1,297 diesel; mentre a Gorizia a 1,315 e 1,301.

Il risparmio arriva dunque a circa 3 euro a pieno, sempre prendendo in considerazione soltanto i distributori di benzina che praticano il prezzo più conveniente . Ma si arriva anche a oltre 7 euro a pieno.

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31 commenti a Aumenta il prezzo della benzina. Nuovo esodo per il pieno in Slovenia

  1. Giovanni ha detto:

    che peccato…io sono 2 anni che non faccio più benzina in italia.

  2. Servolier ha detto:

    mi oramai giro solo in bici e speto la nova nisan leaf, me la compro subito come che la essi, l’eletrico xe il nostro futuro

  3. alpino ha detto:

    Servolier..
    no volessi che te tocca pedalar per altri 30 anni….visto che l’elettrico dovessi esser il futuro da boni 20 anni…
    PS ma secondo ti la corrente elettrica come i la fa?

  4. Servolier ha detto:

    la leaf la dovessi vignir fora sto ano, 170 km de autonomia, per andar fin monfalcon o sul carso a mi me basta, un pien con 5 euri, no ge xe fumi de scarico, no servi manutenzion, xe vero che la costa un poco cara ma in diese ani te risparmi un cariola de schei, me par che in olanda gia i la vendi, in convenienza la xe imbatibile, bici a parte

  5. alpino ha detto:

    ma mi te credo..solo che se passemo tutti i auti a corrente gaveremo lo stesso problema che oggi gavemo con la benza..comunque son d’accordo con ti me piasessi anche a mi l’elettrico..i motori xe pronti da anoni ora mai..ma non li buta fora per i soliti interessi economici..mi gia con el gpl sparagno un casin de schei..e ringrazio de gaverlo….qua a Padova per esempio xe tanti de lori soprattutto taxisti che i ga la prius..ciò co te bechi un de lori davanti xe finida..i va a 35/40 l’ora per usufurire solo del motor elettrico..perchè se i supera i (me par) 40km/h te passi a gasolio..gia questa roba in citta xe na figada comunque

  6. Servolier ha detto:

    la prius no la xe mal, anca mi pensavo de ciorla ma preferisso spetar la leaf che in eletrico la ga prestazioni da vera auto con velocita’ masima sui 130, per quel che me servi l’auto 170 km de autonomia xe una grazia de Dio, spero solo che i la incentivi perche me par che la vien sui 30.000 euri, per un’auto tipo golf la xe sai cara, ma almeno la ga diese ani de garanzia sule baterie

  7. dimaco ha detto:

    la tesla costa circa 90 mila. si risparmia ma quanto tempo serve per ricaricare la batterie? parecchie ore (si va dalle otto alle 16 ore di ricarica) per fare una media di 200 km se va bene

  8. mauricets ha detto:

    la soluzione è il veicolo ibrido. un piccolo motore (meglio con alimentazione a gas) il quale lavora a un regime costante (massima resa e minimo consumo). producendo energia elletrica che carica degli accumulatori i quali permettono ai motri elettrici di funzionare.

  9. Servolier ha detto:

    La Tesla la go seguida anca mi, el modelo S per la precision che el dovessi rivar sul mercato entro 1-2 ani, in Amerika la va da 40.000 a 46.000 euri con incentivo statale e autonomie da 260 a 480 km, la ga tempi de ricarica che va da 3 a 5 ore. I xe i piu’ al’avanguardia del setor ma le loro auto no le xe paragonabili co la leaf, la Tesla saria un poco come dir la Ferari eletrica, la xe carica de gadget, la vien superacesoriata e stracolma de optional ultra tecnologici, la ga baterie speciali e roba simile. Vedaremo quando che i la vendara’ in Europa ma mi go paura che i soliti governi europei i volera’ magnar anche su ste robe e i ghe metera’ su tase de importazione che i se la podera’ permeter solo pochi eleti.

  10. dimaco ha detto:

    l servizio su top gear (bbc) ha dimostrato che i dati su ricarica delle batterie e autonomia sono piuttosto imprecisi. sulla pista a massimo regime non ha fatto più di 80 km in totale. la tesla é costruita sulla base della lotus elise. telaio in fibra di carbonio. il problema é il peso delle batterie (500 kg)

  11. Servolier ha detto:

    si ma non la picia copia dela elise, mi parlavo del modelo S, la nova limousine, la ga una linea da Dio, la xe fantastica ma anca sai, sai cara

  12. Servolier ha detto:

    cio’ e poi no capisso cossa che speta la Fiat per svilupar un’auto eletrica, el mato Marchionne el ga dito che a Mirafiori vol far i SUV, ma te son fora come un pergolo, tuti i staghe svilupando auto eletriche e lu el vol far i SUV da 4 km con un litro, la Renault la vignera’ fora coi suoi modei entro 1-2 ani che i xe masima parte pronti, per no parlar dei tedeschi che no i speta nisun, e ‘sti sempi dela Fiat i sta sognando de produr e vender 250.000 SUV al’ano, ma a chi te li vendi te domando, ma chi xe che te li compra???

  13. dimaco ha detto:

    ensavo te parlavi dela picia copia del elise

  14. dimaco ha detto:

    comunque la 95 costa 1,278 al litro. fatto prima!!!

  15. stefano ha detto:

    la 100 1,288

  16. Milost ha detto:

    Proprio come dice Dimaco, 1,278! Cari benzinai, ci dispiace tanto, ma beneficenza proprio non la possiamo fare,

  17. El sinter de Gropada ha detto:

    Lo stato ladrone ha aumentato le accise sulla benzina per finanziare i fannulloni che si mascherano dietro cinema e cultura per campare coi soldi pubblici.

    Leggete un interessante articolo del grande liberale Claudio Romiti:

    ressato da una martellante propaganda avversa, il governo alla fine ha deciso di aumentare di due centesimi le accise sui carburanti per “aiutare” la cultura, rifinanziando il Fus, Fondo Unico per lo Spettacolo.
    E lo stratagemma con il quale questo ennesimo prelievo viene presentato, soprattutto dalle grancasse mediatiche di orientamento progressista, Ë quello di sempre. In particolare si mette in evidenza l’esiguit‡ del piccolo sacrificio che i “tanti” dovranno sopportare, in rapporto ai molti benefici che i “pochi” eletti della cultura cosiddetta alta riceveranno. Ed Ë proprio seguendo questa filosofia che, nel corso del tempo, il sistema politico, sfilando dalle tasche dei cittadini piccoli oboli in favore di grandi intendimenti, Ë riuscito a portare la spesa pubblica ben oltre la met‡ del Prodotto interno lordo.
    Ora, tornando al piccolo sacrificio “culturale”, come i meno sprovveduti possono intuire, esso si tradurr‡ inevitabilmente nel foraggiamento di tutta una serie di greppie artistiche ed intellettuali attraverso le quali prospera da sempre un imprecisato numero di individui.
    In altri termini, sotto il nobile intento di sovvenzionare tutta una serie di attivit‡ umane che dovrebbero essenzialmente arricchire lo spirito, vengono elargiti fondi per tenere in vita molte imprese e figure professionali che altrimenti, lasciate in balia del libero mercato, sarebbero costrette assai rapidamente a chiudere i battenti.
    Ora, checchË ne dicano i sinistri sostenitori di uno stato leviatano che interviene ovunque ogniqualvolta un burocrate lo consideri desiderabile, all’atto pratico questa forma di finanziamento alle arti ed alla cultura, in molti casi, si trasforma in un sostegno economico al parassitismo di chi s’inventa uno modo scaltro con cui caricarsi sulle spalle dell’ignaro contribuente.
    Sotto questo profilo, non sbagliano i vari testimonial della sinistra – che da mesi rilasciano interviste televisive in cui si critica a spada tratta la filosofia dei risparmi, portata avanti in modo peraltro incerto dall’attuale governo- a sostenere che spendere quattrini pubblici nella cosiddetta cultura rappresenta un investimento. Soltanto che, contrariamente al pensiero di questi mecenati senza portafoglio, io credo che in tante situazioni l’investimento sia buono solo per chi lo riceve.
    D’altro canto, nel Paese dei carrozzoni improduttivi e delle greppie alimentate per ottenere consenso, il rischio di spendere molto malamente i soldi pubblici in nome di alti ideali come, per l’appunto, quello di salvaguardare il patrimonio culturale risulta pi˘ che reale. Carrozzoni improduttivi e greppie a cui, come ben sa la “vox populi”, si attaccano parenti, amici e conoscenti di chi da sempre utilizza la politica come strumento di scambio: do ut des.
    E allora forse sarebbe pi˘ corretto che tutta questa gente, preoccupata di finanziare oscure associazioni culturali dagli scopi pi˘ astrusi, film senza spettatori o opere d’arte che nemmeno l’autore comprende, specificasse che non intende perorare la causa della cultura tout court, bensÏ difendere ad oltranza la cultura italiota dei furbi e dei parassiti. Questa sÏ che sarebbe coerenza!
    Fatto sta, in conclusione, che il sottoscritto e milioni di ignari contribuenti-automobilisti saremo costretti, quando facciamo il pieno, a sorbirci idealmente spettacoli e rappresentazioni a cui liberamente quasi nessuno si sognerebbe di assistere. In questo caso ci viene risparmiata la noia ma non il costo del biglietto, gentilmente erogato dalle pompe insieme al carburante.

    Claudio Romiti

    pubblicato su L’OPINIONE il 25 marzo 2011
    http://www.opinione.it/

  18. capitan alcol ha detto:

    Ovvero uno che scrive per un giornaletto che si prende 1.976.359,70 di euri di finanziamenti pubblici.
    Siamo tutti liberali coi soldi degli altri.

    http://www.fanpage.it/finanziamento-pubblico-ai-giornali-le-cifre-di-unanomalia-tutta-italiana/

  19. Alessio ha detto:

    😀

  20. Fiora ha detto:

    i farà, no? una eletrica tipo smart? sarìa el sogno dela mia vita.

  21. mauricets ha detto:

    ciba a 5,80.

  22. mutante ha detto:

    il problema non è l’accisa sulla cultura, ma quella sulla guerra d’eritrea…
    comunque io ho una gigantesca taunus con motore 2000 a carburatori, e la slovenia è l’unica soluzione: trovo, a costi più bassi della benzina italana, la carrera 100 che ha ottani più elevati ed è gradita dalle vecchie auto. per gli spostamenti urbani giro in bici, che è la cosa più intelligente.

  23. Maximilian ha detto:

    La soluzione è l’ibrido tipo prius ma più spinta, così ricarichi le batterie col motore a combustione altrimenti se non hai un garage come ricarichi? Inoltre aumenta l’autonomia soprattutto per l’extraurbano.

  24. elettrica? ha detto:

    Senza essere pessimista ma l’elettrico allo stato attuale a Trieste non e’ fattibile per un semplice motivo come la ricarico?
    Di garage non ne ho e non riuscirei a comprarlo, quindi dovrei buttare un cavo dal balcone ammesso di trovare parcheggio sotto casa.
    Per i prezzi carburante invece il problema e’ che con tutti gli errori degli anni passati da qualche parte i soldi lo stato deve prenderli per tappare i buchi creati e quindi li prende da tutte quelle cose che possono essere tassate e che di fatto possono essere secondarie (si puo’ andare in giro a piedi e con i mezzi pubblici, si puo’ non fumare ecc..).
    Cmq con sti prezzi e la Slovenia a due passi se non riallineano la migrazione sara’ sempre maggiore e i benzinai piu’ piccoli probabilmente arrancheranno.

  25. Maximilian ha detto:

    Per questo serve l’ibrido.

  26. Luigi (veneziano) ha detto:

    L’articolo del Romiti postato qui sopra è di una babbioneria incommensurabile.

    Il giornalista che abbaia sui deprecati contributi pubblici concessi al Fondo Unico dello Spettacolo infatti è seduto su 2,009 milioni di Euro.

    A tanto assommano infatti i contributi che lo stato ha assegnato alla cooperativa editrice de “L’Opinione” (dati più recenti disponibili, relativi al 2008), in quanto impresa editrice di quotidiano organo di partito politico.

    Quotidiano che non dichiara nemmeno il numero di copie diffuse, di conseguenza è lecito intendere che tutti quelli che vi scrivono mangiano alla greppia pubblica che disprezzano per gli altri.

    Notazione finale: il condirettore di questo brillante giornale è un tizio condannato a 4 anni e 6 mesi per il reato di ricettazione nel corso di “Mani Pulite”, che vive grazie alla pensione pubblica garantita agli ex parlamentari dopo aver versato una pipa di tabacco di contributi. E’ il cognato di Craxi, Paolo Pillitteri.

    L.

  27. dimaco ha detto:

    per una volta sono d’accordo con luigi.

  28. digei ha detto:

    ma esisti benzinai in italia? 😀 no me iero mai inacorto…

  29. dimaco ha detto:

    digei certop che esistono, erano quelli che finchè c’erano i buoni di zna franca vivevano allagrande. ora invee linoti sonoquelli che si lamentanodella concorrenza sleale dellaslovenia e chiedono aiuti alla regione o si presentano in mutande davanti al comune di gorizia. qualcuno dovrebbe avvisarli che c’è il tanto declamato libero mercato.

  30. mutante ha detto:

    c’è il libero mercato, ma se sei azzoppato dalla tassazione tanto libero non è. non è colpa dei benzinai, a parte essersi dedicati a un settore ormai malmesso. e tutte le altre attività che subiscono la concorrenza slovena? allo stato italiano, che ci sia a trieste un degradare del tessuto economico, interessa meno di zero….

  31. digei ha detto:

    si lo so, ma almeno in zona TS il tanto declamato libero mercato non esiste dato che tutte le pompe sono in mano alle solite compagnie, non sono pompe bianche per intenderci, e la compagnia impone sempre il prezzo più alto ergo chi sta làsulla pompa non è altro che un commesso che non può decidere il prezzo ergo se va tuti de là!!!

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