Pubblichiamo la lettera aperta del WWF FVG al Presidente Tondo
La catastrofe della centrale nucleare di Fukushima sta facendo riflettere tutto il mondo sui pericoli legati all’uso “pacifico” dell’energia nucleare. Tutto il mondo o quasi, perché spicca – accanto alle irresponsabili dichiarazioni filonucleariste dei governanti italiani – il silenzio assordante dei politici locali, presidente Tondo in testa.
Il presidente che non perdeva occasione di esternare la propria fede nuclearista (proprio e solo di fede, in effetti, si tratta), citando dati sballati e di pura propaganda sulla presunta convenienza economica dell’elettricità prodotta con l’atomo.
Il presidente che da qualche anno insiste, con tenacia degna di miglior causa, a proporre l’ingresso del Friuli Venezia Giulia e dell’ENEL nel business del progetto per il raddoppio della centrale nucleare slovena di Krško.
Una centrale che sorge in una zona notoriamente sismica ed il cui reattore attuale, di fabbricazione americana, è analogo a quelli esplosi nell’impianto giapponese di Fukushima. Un impianto che sorge a 250 km a nord est di Tokyo, dove la radioattività ha già superato di venti volte il livello normale (mentre almeno 200 mila abitanti nei dintorni della centrale sono stati evacuati).
Krško sta invece un centinaio di km in linea d’aria a nord est da Trieste (e quindi a portata di bora…). D’altro canto, qui si ricordano bene le conseguenze del disastro nella centrale di Chernobyl, che pure sorge a oltre 1.300 km da Trieste.
Lo stesso Tondo, di fronte allo scarso entusiasmo della Slovenia per l’ipotizzata partnership italiana sul raddoppio di Krško, non aveva escluso la costruzione di una centrale nucleare in Friuli Venezia Giulia, probabilmente a Monfalcone o Grado o Lignano. Chissà se il presidente sarebbe disposto a farla nella sua Carnia, malgrado risulti essere leggermente sismica? O altrimenti dove?
Chernobyl è stata la dimostrazione dei rischi insiti nel “fattore umano”, quando si ha a che fare con l’energia nucleare. Così come Fukushima sta insegnando quali rischi si corrono in conseguenza di fenomeni naturali. Ce n’è abbastanza, insomma, per far riflettere tutte le persone dotate di ragione: a meno che non siano accecate da una fede irrazionale (funzionale ai corposi interessi economici dei “padroni dell’energia”), come purtroppo sembra accada a tanti politici nostrani. E’ questo che accade anche al Presidente Tondo, o il suo silenzio prelude ad un ripensamento?
Roberto Pizzutti
Presidente WWF FVG
tutto normale?
NO ASSOLUTO AL NUCLEARE !!!!!!
Ieri Alfano a Ballarò parlando anche di nucleare aveva un elenco dei siti papabili per le centrali, lo ha letto in diretta e Monfalcone e Chioggia sono i due siti individuati a nord est