15 Marzo 2011

150° dell’Unità d’Italia, le manifestazioni a Trieste

L’apertura del Civico Museo del Risorgimento e del sacrario Oberdan dalle ore 9 alle 24 di mercoledì 16 marzo; l’inaugurazione alle ore 19 dello stesso giorno della mostra “Arte e Nazione. Dagli Induno a Fattori nelle collezioni del Museo Revoltella” che alla galleria d’arte moderna di via Diaz 27 resterà aperta fino al 5 giugno; il Consiglio comunale straordinario, giovedì 17 marzo, alle ore 11, con l’intervento del prof. Giuseppe Parlato; un ciclo di film sul tema che da fine marzo saranno proiettati nell’auditorium del Revoltella e ancora il palazzo municipale di piazza Unità d’Italia illuminato con le luci del Tricolore il 16 e il 17 marzo e la mostra su Mario Besso, patriota di religione ebraica, manager delle Generali: sono questi i principali appuntamenti promossi e organizzati dall’Assessorato alla Cultura e dal Comune di Trieste in occasione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia.

Il programma delle iniziative è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa, svoltasi nel palazzo municipale, presenti il sindaco Roberto Dipiazza, l’assessore alla Cultura Massimo Greco, il direttore dell’Area Cultura e dei Civici Musei Adriano Dugulin, la direttrice del Museo Revoltella Maria Masau Dan, nonché il presidente della Lega Nazionale Paolo Sardos Albertini e il presidente della Cappella Underground Daniele Terzoli che hanno collaborato con il Comune per la realizzazione degli appuntamenti previsti.
Dopo aver ricordato le celebrazioni del 50° del Ritorno di Trieste all’Italia, “la nostra città –ha detto il sindaco Roberto Dipiazza- saprà distinguersi, come sempre, anche nell’ambito del 150° Anniversario dell’Unità nazionale, una ricorrenza storica per il Paese e per i nostri valori, facendo emergere il patriottismo e non il nazionalismo”. Confermando che il palazzo munitale sarà illuminato il 16 e 17 marzo da luci che formeranno un grande Tricolore, con una colonna sonora di musiche e canti patriottici e risorgimentali a cura della Casa della Musica, il sindaco ha inoltre confermato che giovedì sarà a Roma per partecipare alle iniziative in programma a livello nazionale.

Da parte sua l’assessore Massimo Greco ha ricordato i principali appuntamenti con l’apertura, mercoledì 16 marzo, fino alle ore 24, nell’ambito della “Notte Bianca”, del Civico Museo del Risorgimento e del sacrario Oberdan e della mostra “Arte e Nazione” al Revoltella, oltre alla riunione straordinaria del Consiglio comunale con la relazione dello storico Giuseppe Parlato e ancora i film su temi risorgimentali e più in là l’ulteriore rassegna espositiva sulla figura di Mario Besso. Greco ha ricordato inoltre come “Trieste ha anticipato le celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia ricordando i 200 anni della nascita di Cavour, con una mostra che ha portato finora oltre 10 mila visitatori al Castello di San Giusto, un evidente indice di come i temi di carattere storico rivestono un particolare e sempre forte interesse”.

Ricordando le origini e la storia del Museo del Risorgimento, che abbraccia oltre un secolo di storia cittadino, dal 1848 al 1954, anno definitivo del ritorno di Trieste all’Italia, il direttore Adriano Dugulin ha ribadito che il 16 marzo lo stesso sarà aperto dalle 9 alle 24, mentre il giorno seguente osserverà l’orario 9-19, grazie anche alla preziosa collaborazione con la Lega Nazionale.

Sulla mostra “Arte e Nazione. Dagli Induno a Fattori nelle collezioni del Museo Revoltella” si è invece soffermata la direttrice Maria Masau Dan che ha sottolineato come “i dipinti esposti sono dei veri capolavori, dei pezzi importanti, molto rappresentativi di quella pittura del Risorgimento che ha svolto una funzione fondamentale nella diffusione di una cultura nazionale e ha permesso di emergere ad alcuni gradi talenti del nostro Ottocento come gli Induno e Fattori”. Infatti, nelle tante collezioni private giunte in dono al Museo Revoltella dalla fine dell’Ottocento in avanti figurano opere di notevole importanza per la rappresentazione delle guerre risorgimentali e in generale per il valore documentario rispetto alla cultura artistica italiana del secondo Ottocento, che evidenziano come nella borghesia triestina di centocinquant’anni fa l’acquisto di quadri che rimandavano alle vicende italiane era piuttosto normale e diffuso. Sono entrati quasi tutti per donazione i dipinti che sono stati scelti per rappresentare il rapporto tra pittura e Risorgimento nella mostra che il Museo Revoltella dedica alla celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia. I nomi dei donatori: l’architetto Arduino Berlam che nel 1916 donò un dipinto di Gerolamo Induno raffigurante un episodio della Guerra di Crimea, il barone Rosario Currò che volle far pervenire al museo una bellissima “ Battaglia di Pastrengo” firmata da un grande interprete delle guerre d’indipendenza, Sebastiano de Albertis, o Amalia Bontempelli, di cui va ricordato che lasciò al Revoltella una delle più belle collezioni ora integrate nel patrimonio dell’istituto, in cui sono compresi due capolavori dei fratelli Induno, “Malinconia” di Domenico e “Sentinella” di Gerolamo. Il pezzo più spettacolare è senz’altro il “Garibaldi ferito all’Aspromonte” di Gerolamo Induno donato da Costantino Tommaso de Galatti, ma è interessante anche il “Garibaldino ferito” di Gerolamo Induno proveniente dal legato Carlo e Maria Piacere. E’ dovuto a un acquisto del 1906, invece, il possesso di un bellissimo “Bivacco” di Giovanni Fattori, che rappresenta uno dei capolavori dipinti dal maestro livornese sul tema dei soldati in riposo, che consacrò la sua fama di interprete originale e indipendente delle lotte per l’unificazione del Paese.

Da fine marzo per “Arte e Cinema al Revoltella”, in collaborazione con Cappella Underground e Cineteca Nazionale -ha confermato Daniele Terzoli- saranno programmati sei film sul tema come: “1860” di Blasetti, “Senso” di Visconti, “Viva l’Italia” di Rossellini, “Piccolo mondo antico” di Mario Soldati, “Allons enfants” dei fratelli Taviani e “La pattuglia sperduta” di Pietro Nelli.

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