23 Febbraio 2011

“Io commessa alla domenica, al lavoro quando marito e figli sono a casa”

Torna a far discutere l’ipotesi di liberalizzazione completa delle aperture domenicali. Bora.La ha quindi intervistato una diretta interessata, una delle tante commesse che devono coprire i turni domenicali.

Lei lavora in un centro commerciale di Trieste. Quanto spesso le capita di coprire il turno domenicale?
Prima che entrasse in vigore la legge “Ciriani” lavoravo tutte le domeniche. Le turnazioni non erano possibili perchè in negozio siamo in tre (aperto 7 su 7 per 12 ore al giorno) e a differenza di quanto è stato detto non esiste nessuna legge o contratto che obbliga i datori di lavoro ad assumere personale per le turnazioni. Inoltre quando una di noi va in ferie o sta male salta anche il giorno di riposo.

Come influisce tutto ciò sulla sua vita familiare e sociale?
Tutto questo influisce molto sulla mia vita familiare e sociale in quanto i miei figli, mio marito o i miei amici sono a casa di domenica, mentre io faccio il mio giorno di “festa” di lunedì o martedì da sola…

Ritiene davvero indispensabile tenere aperti i negozi la domenica?
Ritengo non sia assolutamente indispensabile tenere i negozi aperti di domenica

Molti sostengono che chi compra la domenica non compra nel corso della settimana, quindi l’apertura festiva non aumenta il volume d’affari. E’ d’accordo con questo punto di vista?
Sì, sono perfettamente d’accordo con chi dichiara che tenere i negozi aperti la domenica non aumenta il volume d’affari. Gli incassi vengono spalmati durante la settimana.

Fino a pochi anni fa i negozi erano tassativamente chiusi la domenica e il lunedì: a quanto pare nessuno sentiva l’esigenza di fare acquisti in queste giornate. Perchè, secondo lei, si è arrivati a questa esasperazione del “sempre aperto”?
Secondo me da quando la legge Bersani ha liberalizzato gli orari di apertura dei negozi per le località turistiche e le città d’arte in cui si poteva aprire per 365 giorni all’anno, qualche supermercato di Trieste ha iniziato ad aprire la domenica, poi ha iniziato ad aprire tutte le domeniche il centro commerciale Il Giulia, le “Torri d’Europa”, successivamente anche la vicina Slovenia e alla fine l’ex Presidente della Regione Fvg Riccardo Illy ha liberalizzato le aperture a tutto il resto del Friuli. Si è creato un effetto a catena. Se apri tu devo aprire anch’io!
Chiaramente il consumatore che si è ben abituato a trovare sempre tutto aperto ha paura di ritrovarsi come si faceva una volta, così non deve più organizzarsi per non rimanere senza il latte la domenica mattina e poi non deve nemmeno rompersi la testa su cosa fare: la domenica si va a passeggiare nei centri commerciali!

Se potesse cambierebbe i suoi orari?
Cambierei i miei orari soltanto con la chiusura della domenica ed eventualmente chiuderei il negozio alle 20.30 anzichè alle 21.

In quali giornate si dedica alla spesa e allo shopping?
Per quello che mi riguarda, a seconda del mio turno di lavoro, siccome oramai quasi tutti i supermercati e centri commerciali sono aperti con orario continuato, non ho nessun problema a fare la spesa. Questo naturalmente vale anche per lo shopping.

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109 commenti a “Io commessa alla domenica, al lavoro quando marito e figli sono a casa”

  1. kaiokasin ha detto:

    Non sono particolarmente bigotto, però in Croazia la Chiesa locale ha fatto una guerra santa contro le aperture domenicale (a parte i posti turistici e in stagione, ovvio): qui da noi non hanno proprio niente da dire? Non bisognava ricordarsi di santificare qualcosa, cos’era?

  2. capitan alcol ha detto:

    Anche io non ritengo indispensabile tenere aperti gli ospedali la domenica o le fabbriche a ciclo continuo tutta la notte.

  3. giorgio ha detto:

    @capitan alcol: ma che discorsi assurdi! Compariamo un ospedale a un negozio di abbigliamento!!! Ma dai, per favore.

  4. Milost ha detto:

    La sospensione delle attività quotidiane, per dedicarsi ad altro – la famiglia, il giardino,gli hobbies, la religione, la montagna, il mare, etc – è necessaria per equilibrare i ritmi fisiologici e psicologici dell’essere umano. Non è sufficiente farlo a turno: bisogna farlo tutti assieme,deve essere un fatto sociale, bisogna sentire che c’è una interruzione, una porta che si chiude, il mondo deve fermarsi e pensare, respirare, riposare. Ovvio che ci sono servizi essenziali, strutturali, che non potremmo bloccare del tutto ( comunque negli ospedali tutto ciò che non è essenziale e urgente si ferma la domenica).Non mi passa neanche per la testa di utilizzare la domenica per fare compere, ci penso prima a quello che serve. E quello che non serve, può aspettare.

  5. capitan alcol ha detto:

    #3 e al diritto delle infermiere a stare a casa con i figli la domenica ci pensi?

  6. kaiokasin ha detto:

    Un fatto è che i centri commerciali ormai non servono più per “fare la spesa”: la gente va lì a fare il giretto, a trascorrere il pomeriggio, anzichè andare in Carso, a Barcola, in Osmizza. Poi magari non comprano niente perchè non hanno soldi. Chiudere questi non-luoghi, almeno alla domenica, aiuterebbe a vivere il centro e il territorio.

  7. giorgio ha detto:

    Certo che ci penso, ma ragionevolmente è una cosa necessaria. Già per alcuni servizi è necessario lavorare la domenica, bisogna proprio farlo anche per le cose totalmente inutili?? Un conto è un servizio per la collettività, un conto è un aspetto marginale.
    Spero che le infermiere abbiano dei turni ben studiati, in modo da non lavorare tutte le domeniche.

  8. capitan alcol ha detto:

    Quindi se una cosa è necessaria possiamo sorvolare sul presunto diritto ad avere una vita propria anche di domenica?

  9. capitan alcol ha detto:

    Eppure mi sembra che 3° comandamento non accennasse nulla a proposito di necessità.
    Anzi leggendo wikipedia pare che nella versione originale si parli esplicitamente di santificare il sabato.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Dieci_comandamenti

  10. muschio ha detto:

    @capitan alcol…a parer mio quello che dici non sta in piedi!una cosa è un medico o un infermiere…una cosa è il commesso!uno per comprarsi una maglia può aspettare fino al martedì senza problemi e non muore!mentre se uno sta male all’improvviso tipo infarto crepa se non c’è chi lo aiuta!vuoi mettere sullo stesso piano le due cose!e comunque uno che sceglie di fare il medico o l’infermiere sa cosa va in contro!mentre fino a non moltissimi anni fa chi faceva il commesso lavorava i sabati e le domeniche solo sotto natale e non tutto l’anno!!!

  11. capitan alcol ha detto:

    Allora mettiamola così: gli alimentari sono beni di prima necessità o no?

  12. giorgio ha detto:

    Nessuno, per anni, è morto di fame con i negozi chiusi la domenica, il lunedì e il mercoledì pomeriggio. Non rispondo oltre, perchè è inutile e assurdo.

  13. alessandra tavagnutti ha detto:

    assolutamente d’accordo con capitan alcol. vogliamo parlare di ristoranti, pizzerie, bar, cinema, ecc.?

    @giorgio: immagino tu sia coerente con il tuo pensiero e non vada mai a mangiare fuori la domenica. ci pensi a quelle povere donne/mamme costrette a servirti invece di stare a casa con la famiglia?
    la commessa che lavora la domenica probabilmente il martedì è a casa mentre io sono a lavorare. suvvia, si lavora su turni, così è la vita..

  14. massimilianoR ha detto:

    a parte la religione che – sinceramente – lascerei da parte, credo che il lavoro domenicale sia lautamente retribuito e quindi rappresenti un utile incentivo a sacrificare qualche ora di tempo in famiglia.
    perchè nessuno ne parla?

  15. Giovanni ha detto:

    Io spero in futuro di trovare aperto qualche negozio anche di notte, come negli USA.

  16. ghostrider ha detto:

    il problema della religione è un problema trasversale…ricordiamoci che induisti mussulmani ecc hanno eigenze religiose diverse e chi ha abbracciato fedi differenti da quella cattolica vive anch’esso in Italia….e poi la messa la fanno anche di domenica (se questa è l’esigenza. I SINDACATI quelli sì dovrebbero fare il loro lavoro affinchè non vi siano problemi come evidenziato prima….le turnazioni quelle vanno rispettate e i SINDACATI DEVONO TUTELARE IL LAVORATORE dipendente da politiche aziendali scellerate e differenti da quello che prevede il CCNL…mentre gli imprenditori devono avere libertà di scegliere cosa fare della propria azienda nel rispetto dei lavoratori…se le aziende esistessero non esisterebbero i lavoratori perciò che i SINDACATI si attivino e facciano il loro lavoro tutelino il lavoratore sul luogo di lavoro e non abbracciando la politica per comodità….

  17. ghostrider ha detto:

    inoltre non sono d’accordo quando si sostiene che supermercati negozi e centri commerciali debbano tenere chiuso la domenica…nel rispetto di quanto previsto gli imprenditori devono essere liberi di agire tutelando e salvaguardando il posto di lavoro ai propri dipendenti.

  18. ghostrider ha detto:

    e la gente deve essere libera di poter scegliere se andare a Barcola in montagna o in un cenntro commerciale….CHE DECIDA LA GENTE cosa fare del proprio tempo libero…non capisco come mai solo nel commercio si muovono opinionisti e politica…e le fabbriche, il porto ecc che hanno turni 24 su 24?? questi lavoratori sono diversi dagli altri?? le aziende che lavorano in questi settori pagano le tasse come i commercianti e allora???

  19. isabella ha detto:

    Perfettamente d’accordo con la commessa intervistata, con gli orari imposti oggi non si riesce più a stare con la famiglia.
    Bellissimo il commento di Milost.

    Capitan alcol quando ho deciso di studiare per fare l’infermiera già sapevo che avrei lavorato domeniche, notti e festività.
    Certo che mi pesa, ma fa parte della mia professione e comunque l’ospedale, eccetto la degenza e l’urgenza/emergenza di domenica chiude.
    Per quanto riguarda i negozi se ho scordato di comperare il latte (cosa che non capita mai) domenica mattina mi faccio un the o se proprio voglio vado a fare colazione al bar 😉

  20. isabella ha detto:

    E no massimilianoR il lavoro domenicale non è lautamente retribuito, almeno non in ospedale e tantomeno negli esercizi commerciali.

  21. pvtond ha detto:

    @isabella: ah, bene, vai in bar! sarà contenta la barista che deve farti il the invece di stare a casa con i figli..

  22. samitz ornella ha detto:

    che provino a stare senza lavoro e senza STPENDIO x 6 mesi …. dopo vediamo se lavorano anche alla domenica ….cmq…si sono daccordo in tutto il mondo si lavora anche alla domenica …poi basta andare in Slovenia sempre aperti …infatti i TRIESTINI invadono la Slovenia di domenica e non solo…..

  23. isabella ha detto:

    I bar sono sempre stati aperti, a turno, di domenica. E nessuno si è mai lamentato di questo.
    Tutti hanno piacere dopo una bella passeggiata di riscaldarsi, in inverno, con una buona cioccolata, o di rinfrescarsi, in estate, con un bel gelato magari appena tornati dal mare.
    Per quanto riguarda le mie abitudini i bar andrebbero in fallimento con me.
    La mia era ironia.
    Io insisto sul fatto che la spesa si possa fare in qualsiasi altro momento, non parliamo poi dei negozi di abbigliamento o accessori, sarei proprio curiosa di vedere gli incassi nei loro festivi.

  24. massimilianoR ha detto:

    @isabella
    ospedale a parte (su cui nn mi pronuncio dato che sono contratti che nn conosco), ricordo da esperienza direta che il lavoro domenicale è pagato bene e che anzi molti addetti anche in località come Milano o Bergamo o Brescia che conosco per frequentazione continua, sono felici dell’opportunità di arrotondare con i turni festivi. di questi tempi nn è poco. ovvio che la coperta è corta: o lavori e qualcosa guadagni o stai a casa con marito e figli.

  25. massimilianoR ha detto:

    diretta (tastiera fetente).. 🙁

  26. franz ha detto:

    Si, comodo cussi.
    Inveze esisti chi lavora fin le 19 dal lunedi al venerdi e no riva far la spesa fino al sabato. e metti che sabato no rivo? Me ciavo.
    Che se dovessi tutelar chi che lavora de domenica ok, ma che de domenica se possi tegnir chiuso per mi no. Mi son per la liberalizzazione totale con garanzia per i lavoratori de turni che turna.
    Perchè cio, si, forsi i centri commerciali e i supermercati xe verti in pausa pranzo… Ma i xe in culonia e mi go 45 minuti de pausa e qua in torno xe solo negozi che sera dalla una alle quattro, Trieste style..

    Ognidun ga le sue.

  27. isabella ha detto:

    Mio marito lavora in negozio anche le domeniche e non si sono visti cambiamenti in busta paga.
    Probabilmente dipende dalla serietà dei titolari.

  28. Riccardo ha detto:

    Brava Isabella, sono perfettamente d’accordo con le tue parole.
    Forse non tutti lo sanno, ma siamo arrivati allo sfruttamento delle persone che lavorano nei centri commerciali, solo per arricchire gli imprenditori che non sanno cosa vuol dire lavorare per avere uno stipendio che non può essere paragonato a una giornata di libertà e riposo. E non venitemi a dire che uno non riesce a fare la spesa da lunedì a sabato perchè non ci credo!

  29. isabella ha detto:

    E quelli Franz sono probabilmente negozi che la domenica pure chiudono.
    Sarebbe più corretto tenessero aperto un po’ più a lungo durante i feriali.

  30. mutante ha detto:

    un negozio che ha bisogno delle domeniche per reggersi in piedi, è un negozio che ha fatto male i calcoli per stare sul mercato. ho lavorato la domenica per tanti anni, in negozio e non per servizi essenziali, e per fortuna è un capitolo chiuso per me e per la mia famiglia.

  31. mutante ha detto:

    franz: se no te son bon de organizzarte, no xe colpa dei negozianti.

  32. massimiliano ha detto:

    scusatemi ma forse piuttosto che chiudere i negozi di domenica, cosa che trovo assolutamente normale e giusta dal mio punto di vista non si potrebbe:
    a) aprire a rotazione alcuni negozi del centro commerciale durante la settimana?
    b) obbligare con una legge i proprietari de negozi ad assumere più personale. vi par normale 12 ore di lavoro ogni giorno? sembra che lavori in miniera.

  33. Giulia Modugno ha detto:

    Ma non è meglio attivarsi per dei contratti migliori, che diano delle turnazioni decenti alle persone, piuttosto che obbligare a chiudere la domenica?
    Molti studenti iscritti all’università lavorano il weekend per mantenersi, perchè durante la settimana seguono le lezioni, è giusto dir loro che non lo possono più fare?
    Io non credo che la chiusura obbligatoria sia la soluzione, penso piuttosto che bisognerebbe affrontare il problema guardandolo da altre angolazioni.
    In più per alcune persone il centro commerciale è un punto di ritrovo, vedi anziani, ma non solo, che male c’è? Uno deve per forza andare in carso, a barcola o in osmiza (3 scelte che personalmente apprezzo, ma non necessariamente piacciono a tutti).
    In altre città, ad esempio Milano, d’estate vengono organizzati dei centri diurni per gli anziani nei centri commerciali, c’è l’aria condizionata, si fa compagnia a delle persone che non vogliono stare a casa da sole e lo si fa anche la domenica, non è una cosa positiva?

  34. kaiokasin ha detto:

    Ma dai ben pagati?!
    Se li iscrivono come part time e li fanno lavorare 12 ore al giorno! E nei bar, ragazzine in nero a 5 euro all’ora. Ma dai…

  35. Francesca ha detto:

    Non esageriamo, in quanti lavoriamo la domenica e non ci lamentiamo così?(e non abbiamo nemmeno riposo durante la settimana,per mancanza di personale) lavoriamo Natale, Santo Stefano, notte di Capodanno… e anche a casa siamo reperibili, per cui sempre in tensione. L’apertura domenicale aiuterebbe tantissimo invece chi non ha il tempo durante la settimana di fare shopping e la spesa con calma…

  36. mafiniamola ha detto:

    Finiamola con la storia delle domeniche, il problema non e’ chiudere o no la domenica, ma garantire che ci sia una turnazione e una rettribuzione corretta.
    Se in un “negozio” riescono e devono dare un giorno di riposo settimanale possono farlo tranquillamente a turno a ogni dipendente anche la domenica.
    Che obblighino ad assunzioni integrative di personale, vi sembra giusto che su un contratto ad esempio di 30 ore te ne facciano lavorare 40 e te ne paghino 30? o che ti facciano saltare i giorni di riposo che sono tutelati anche dalla costituzione ma di fatto le clausele dei contratti collettivi permettono lo svincolo e sono quindi anticostituzionali?

  37. franz ha detto:

    Mi son d’accordo con Giulia Modugno.

    Troppo facile dir “seremo” senza gaver valuta tutte le campane.

  38. Lucia ha detto:

    concordo pienamente con Giulia (#33). Il problema è che vanno rivisti e fatti rispettare i contratti, e di questo dovrebbe occuparsi il sindacato. Ci sono contratti solo per il fine settimana, quindi ce n’è eccome di gente che con le chiusure domenicali perde il lavoro, specialmente nei supermercati.
    La domenica i triestini vanno a fare la spesa in Slovenia quindi Trieste ci perde. Lo faccio anch’io tra l’altro, perchè lavoro dal lunedì al venerdì, mentre il mio compagno lavora dal martedì al sabato. quindi se vogliamo fare qulche acquisto insieme la domenica è l’unica chance.

  39. ali ha detto:

    Chi va a lavorare in un centro commerciale sa che può lavorare la domenica. Uno può scegliere. Mi risulta che con la chiusura domenicale ci sono stati dei licenziamenti. In Slovenia i centri commerciali la domenica chiudono alle 15 quindi se la domenica decido che voglio andare a fare spese vado dove trovo aperto. A questo punto speriamo non protestino gli autisti degli autobus. Anche loro hanno famiglia.

  40. alpino ha detto:

    Mah questo articolo del tipo “io soldato in Afghanistan” mi fa un po’ ridere, parliamo di una commessa e la stiamo martirizzando come fosse un soldato al fronte, come detto da qualcuno fanno turni e recuperi proprio come tanti altri mestieri tipo la fabbrica, molto più logoranti, non al caldo e con poche pause, sicuramente non si ammazzerà di lavoro..qualche maglia, ed un po’ di facebook il tempo vola..
    Io sono il primo a sostenere la rotazione e non la totalità delle domeniche, ma non perchè si ammazzano i lavoratori ci mancherebbe, ma semplicemente perchè economicamente no da profitto più di tanto poii dipende dal genere di attività, l’outlet di Palmanova la domenica è sfondato di gente quello di San Donà di Piave è chiuso.

  41. Arcore ha detto:

    In un paese civile non può essere solo il mercato a regolare la vita delle persone.

  42. CONFINANTE ha detto:

    A tutti,
    mi semplicemente de domenica non vado mai a comprar niente. Me organizzo diversamente e rivo a far tutto. Go prova a lavorar de domenica e nei festivi, co tutti i amici i andava a spasso, te gira i cabasisi. Dopo go cambia lavoro e go deciso, de domenica no se compra niente. Se tutti i faria come una volta
    che de domenica iera tutto chiuso, non esisteria il problema.

  43. rocco ha detto:

    Proporrei le aperture domenicali esattamente con gli stessi orari della Slovenia (09.00-15.00) con un orario ridotto i turni sarebbero più facili e più gestibili.
    Penso che in questo modo si eliminirebbe il problema della “concorrenza” slovena e si acconteterebbero tutti: consumatori, imprenditori e lavoratori.

  44. Matteo ha detto:

    Quando ero bambino e mia madre era infermiera, in ospedale lei lavorava di domenica, a Natale, a Capodanno e di notte, facendo i turni, e a volte doveva essere reperibile a casa. Non è che prendesse più di una commessa. Sono sempre esistite persone che lavorano nei giorni festivi, non è che sia un’invenzione di oggi.

  45. Ale ha detto:

    Secondo me il problema non è l’apertura o meno dei CC di Domenica, di notte durante le feste ma le condizioni di lavoro dei commessi. Se è possible avere delle turanzioni, delle indennità adeguate per il lavoro festivo/notturno allora va tutto bene. Ma se le commesse/i sono praticamente delle “schiave/i” allora no! E questo vale per tutti.
    Io punterei il dito sui sindacati/partiti (che sono pooi la stessa cosa) se fanno veramente il loro dovere.
    Oppure se sono forti con i deboli e deboli con i forti…
    Oppure difendono gli indifendibili e se ne fregano di quelli senza diritti…
    Cmq io di principio evito i CC di Domenica per rispetto di chi ci lavora.
    @alpino: i soldati in Afghanistan sono martiri?
    o ci vanno piuttosto per una lauta paga e poi se ci lasciano le penne fanno pure causa allo stato? E poi quando tornano pretendono di essere incensati!

  46. Ros ha detto:

    I lavoratori turnisti ci sono stati sempre ed è andato tutto bene, nessuno si lamentava perché era normale… e parlo di addetti ai treni, autobus, ospedali, forze dell’ ordine, ristoranti, etc.
    Ora che nel folto gruppo sono entrati anche addetti a ipermercati, negozi e cose simili (gente fino a qualche anno fa “fortunati” perché liberi le domeniche e i festivi) tutti si sono ricordati che esiste una vita privata, la famiglia e addirittura le Santa domenica cattolica. La verità è che quando capita agli altri tutto va bene, ma quando tocca a noi qualche sacrificio, ecco che il sistema è fallato e sbagliato!
    All’ atto dell’ assunzione un datore di lavoro corretto informa sempre i neo dipendenti che il lavoro è strutturato su turni: se così non piace ognuno è libero di lasciare e rimanere a fare il disoccupato; solo che dopo non ci si deve lamentare se gli stranieri ci “rubato” il lavoro perché lì avremmo la coscienza sporca!!
    Buona giornata.

  47. alpino ha detto:

    @Ale
    no sta menarmela te prego..
    La mia era una battuta sul titolo “Io commessa al lavor..” come fosse una tragedia come fosse “Io carabiniere in pattuglia notturna..” va meglio così o me la smeni anche sui Caramba?!

  48. kaiokasin ha detto:

    Per me il problema non è il centro commerciale aperto alla domenica. Il problema è il centro commerciale. Intanto non è detto che creino lavoro, alla fine desertificano il commercio tradizionale, i negozi rionali, ecc. E poi ne sono stati fatti troppi, per cui sono tutti più o meno in crisi (specie gli iper basati sull’alimentare). Fatevi un giro a Villesse, sono già tutti pentiti di aver accettato il mostro giallo-blù. (ps d’accordo che non si può obbligare la gente x legge ad andare a Barcola o in Carso alla domenica. Però da un pnto di vista sociale e culturale c’è una perdita di coscienza del proprio territorio e chi non frequenta e non conosce il proprio territorio non lo difende. Penso alla vicenda di Rio Martesin).

  49. alpino ha detto:

    L’ultimo punto del Kaio lo trovo un ottimo spunto di discussione, il non poter vivere il proprio territorio ci porta ad una sua ridotta conoscienza..ottima riflessione Kaio

  50. Milost ha detto:

    Comunque, se volete i centri commerciali e i negozi aperti la domenica fate pure; se volete lavorare di domenica, fate pure. Se ritenete che per fare lo shopping ci voglia calma, fate pure. Io non faccio shopping. io compero quello che mi serve il più velocemente possibile e trovo una colossale perdita di tempo vagare alla ricerca. Direi che i negozi che fanno l’orario continuato siano più che sufficienti.
    @Isabella. Il latte dimenticato lo si va a chiedere con il bricchetto dal vicino. Idem per sale, zucchero, uovo e caffè. Se te ga bisogno, mi scorte go sempre!

  51. alpino ha detto:

    @Milost
    forse nel paese del mulino bianco funziona così desso te va dal vicino col briketto el te manda a “fanc…o” in 8 lingue diverse una per ogni etnia de quei che xe nell’appartamento..se invece te ga na vecia come vicina no la te verzi gnanca la porta, la te varda da drio lo spioncin e la te fa COSSA LA VOL!!!! NO GO NIENTE NO ME SERVI NIENTE!! va viaa!! 🙂

  52. alpino ha detto:

    ps dimenticavo, tanti auguri al vicin de Milost gia me lo immagino ogni due minuti:
    TOC TOC: te ga cafè??
    TOC TOC: te ga el sal
    TOC TOC: te ga zucchero
    TOT TOC: te ga ovi??

  53. Tergestin ha detto:

    Mi go avudo vizini de casa de ogni tipo, etnia e turba psichica. Co’ me serviva quele do’ monade no go avu’ problemi e oviamente viceversa.

    Comunque lavorar una domenica o due al mese no xe ‘sta tragedia (ma sottolineo ben, i paroni devi esser trasparenti e no imbroiar). Xe la crisi? Se vol venirne fora? E alora se strinzi i denti. In Germania i ga avudo crisi economiche una drio l’altra e i ne xe sempre venudi fora brilantemente senza melodrammi.

    De domenica ga sempre lavorado operai dei turni, camerieri, baristi, infermieri, dotori, edicolanti e quanto altro.
    Dei su!

  54. Tergestin ha detto:

    E sopratuto: basta con ‘sta cagada dela pausa pranzo de quatro ore in centro che xe solo a Trieste. Una monada simile mi no la go mai vista de nisuna parte.

  55. capitan alcol ha detto:

    Milost tu quando vai al supermercato compri senza leggere l’etichetta, senza farsi domande, confrontare il prezzo, vedere da dove vengono gli alimenti?

  56. Flores ha detto:

    Mi parlo de cliente e naturalmente me fa piazer poder far acquisti 7 giorni su 7, anche per aver orari coincidenti con un partner che possi dar una man.
    Facile nela mia posizion! Capisso anche le ragioni de chi se trovi nella situazion opposta, a dover cioè lavorar mentre el partner xè libero.
    Però aldilà dell’innegabile comodità, la nostra atmosfera domenicale da necropoli se ne avvantaggia .
    Assodà che per tanti el tempo libero xè anche shopping più o meno sfrenà, xè bastanza teorico contrappor in alternativa scarpinade all’aria aperta o salutari pedalade.Chi fazeva, continuerà a prescindere e quei altri no cambierà stile de vita cole boteghe serade.
    Onestamente, regolamentando i loro diritti, mi ghe vedo più vantaggi, a cambiar mentalità da parte dei lavoratori interessadi, piuttosto che un retroceder nele consuetudini immediatamente acquiside, da parte dei consumatori.

  57. isabella ha detto:

    Più persone hanno toccato i tasti giusti: servirebbero maggior personale per garantire turnazioni corrette (o forse gestito in miglior modo) e giuste indennità per il lavoro festivo.
    Ma parliamo di utopie.

  58. mutante ha detto:

    tutti quei che sventola la bandiera dello shopping domenicale, xe ovviamente gente che de domenica xe remena. sa che casin se el loro paron li fasessi lavorar de domenica, saria un scandal pazesco.
    a chi ghe sfuggi el concetto, i negozi no xe servizi essenziali come sanità e trasporti.

  59. Flores ha detto:

    no sfugi nissun concetto, mutante, visto che la situazion xè stà analizada in ogni sfaccettatura compresa quela dell’aspetto smorto dela città coi negozi seradi.
    Secondo ti ‘desso de domenica dovessi esser serai anche i bar cola scusa che no xè servizi essenziali e garantì solo pompieri e pronto socorso?

  60. gigi ha detto:

    Va bene i negozi sempre aperti anche nei festivi, allora apriamo anche le banche, poste uffici pubblici in genere e sopratutto l’ufficio della Regione che tanto vuole queste aperture.

  61. dimaco ha detto:

    buona sera.
    Io partoinve dallo spunto se i centri commerciali siano veramente utili a livello sociale. iop non ci vado quadsi mai perchè la massa degli zombie che rimirano le vetrine luccicanti mi urta i nervi, anzi a dire la verità mi fanno paura. Realmente. Tutti in fila come percoroni a cercare quello che sanno non possono permettersi, ma vivono nell’illusione di poterle avere. ZOMBIE. sono anni che ci addestrano a vedere i centicommerciali comeun toccasana invece non sono altro che ua pentolacca dove mettonoa bollire i cervelli delle persone con offerte varie, caldo inopportabile e sopratutto la promessa di potersi indebitare fino ad affogare nei debiti. Smpre ch abbiano accessoai finanziamenti-rapina proposti in tutti i negozi.
    Happy consumers, consiglio di vedere questo:

    http://www.youtube.com/watch?v=clqO2e72aAk&feature=related

    da 7:28 in poi. per chi è troppo suscettibile consiglo di andare direttmente alla parte che ho segnato.

  62. Milost ha detto:

    Alpino, gavevo precisà che mi scorte gò sempre.Go la tendenza a esser previdente. Viverò nel paese del mulino bianco,che saria a Gorizia, ma mi no me dà fastidio che i vicini me domandi, a mi me xe suceso poche volte e visti i raporti nesun me gà dito proprio niente, anzi se gavemo meso a ciacolar. Te dirò anzi che dove vivo mi, se se chiedemo un ovo, ne vien oferti sei, se se chiedemo un poco de cafè,una taza de zuchero,un aspirina ne vien oferto un pacheto novo. Il giorno dopo se usa tornar il prestito.
    Capitan,quanto tempo te devi star per leger una eticheta? Che sia complesse, son d’accordo, ma posto che se voio olive, dentro le olive dovessi vederle, vedo che non ghe sia conservanti, antiossidanti, coloranti etc. E sicome compro per lo più sempre le stese robe in supermercato,in sostanza materie prime, quele che gò appurà che me va ben,so già cossa xe dentro.
    Chiaro spiritosoni?

  63. Tergestin ha detto:

    Mi gnanca no meto pie nei centri comerciali a meno che no sia proprio de far un scampon veloce.

    Deto questo, xe ora che el comercio Triestin e anca quel Gorizian, zerchi de tirarse su le manighe. Se xe la crisi se lavora de piu’ punto. A Trieste gavemo i esercenti piu’ odiosi, grembani e scazzadi del globo terracqueo, el delirio dela pausa pranzo de quatro ore, la crisi economica che sera meza cita’ e in piu’ la gente che se lamenta dela disocupazion e dela crisi xe la stesa che se impunta se devi far do’ sacrifici e va a lavorar scazzada col cliente.

    Questa xe Trieste: prima se se lagna che no xe vita e dopo apena te verzi do’ microbareti in centro vien fora i comitati integralisti del diritto al riposo e coionade simili. Se rompi che l’economia no gira e nel week-end i fila tuti in Slovenia ma dopo guai a tenir verti do’ negozieti la domenica perche’ bisogna star con la famiglia OGNI domenica (e magari finissi che i fioi zoga con la playstation e ‘l mari’ xe in bareto).

    Xe de deciderse, no xe piu’ i tempi dela cucagna se mai ghe xe stai.

  64. daniele sabadin ha detto:

    siamo alle solite,fosse per me chiuderei i negozi e sopratutto i centri commerciali non solo alla domenica ma anche il lunedi’,bisogna avere più tempo per stare con le famiglie ma anche per se stessi,purtroppo è solo una mera questione di interessi,pochi guadagnano e tanti lavorano,a presto.

  65. capitan alcol ha detto:

    Domanda: sono un piccolo negoziante del centro cittadino, ho 401 mq di superficie, voglio tenere aperto nelle domeniche di pioggia o brutto tempo senza segnarmi il calendario in cucina, ho chiesto ai dipendenti se vogliono lavorare e qualcuno ha detto si (con il recupero della giornata e la paga oraria adeguata ad un giorno festivo), vorrei in poche parole fare il mio lavoro che è quello di vendere. Morale? Non posso farlo. Il motivo? Qualcuno, come la signora dell’intervista, me lo può spiegare?

  66. Mauro ha detto:

    @capitan alcol: Si hai ragione che tu come infermiere dovresti stare a casa con la famiglia e fino qua siamo tutti d’accordo ma in questo caso sarebbe da dimettere tutti gli ammalati dai meno gravi hai più gravi in terapia intensiva e fermare la sfiga, in senso che non succedono ne infarti , ne malori, ne incidenti stradali, e tante brutte cose, ma purtroppo questo non si può fare capito il concetto, se io potrei lo farei, ma io DIO non sono e non ho questi poteri. E sarebbe valido anche per i pompieri, polizia ecc ecc. In questo caso spero che tu abbia capito il concetto.
    Comunque voi infermieri penso che vi fate una domenica ogni quattro e per turno.

  67. Mauro ha detto:

    Secondo me, bisognerebbe fare come una volta, la domenica dedicarla alla famiglia agli hobbi e al riposo.
    Non trovo giusto che il datore di lavoro egoista sacrifichi le comesse a stare lontani dai propri figli e dal marito, si rischia di rovinare il matrimonio io la penso così che la domenica e un giorno di riposo e da dedicare alla famiglia, e le compere si ha sei giorni da dedicare.

  68. dimaco ha detto:

    poi se i padroni vogliono tenere aperto la domenica possono farlo da soli senza massacrare i maroni ai dipendenti.

  69. isabella ha detto:

    @Mauro se sono mooolto fortunata faccio due domeniche su 5, la media è 3 , spesso 4.
    E’ capitato pure di fare 5 su 5.

  70. francesco ha detto:

    E’curioso che dal tema “chiusura negozi la domenica si o no?” qualcuno sia passato alle offese per chi va a fare acquisti nei centri commerciali. Ma se dovete comprare un frigorifero o un computer Voi dove andate?
    Altri invece hanno preferito darci un dipinto del lavoro nei negozi che pare una fabbrica tessile dei primi ‘900. Il datore di lavoro è uno schiavista negriero e i commessi sono dei sottopagati alla catena, costretti ad ogni tipo di sacrificio.

    Comunque sia, tutte queste argomentazioni, a prescindere da un giudizio di merito, sono fuori tema. Il punto è ciò che ha scritto Milost al post 4. Ci serve/ha senso/vogliamo un giorno alla settimana da dedicare tutti assieme al riposo?

  71. Flores ha detto:

    bella domanda, Francesco, solo che il tuo “tutti assieme” profuma di primo novecento quanto e più delle istanze da “fabbrica tessile” che giustamente citi.
    Nel tempo libero, “Tutti assieme”, non si fa più nulla , né in famiglia né in nuclei allargati. Chi poltrisce ,chi fa lavatrici, chi si allena, chi fa volontariato, chi lavora per hobby più che nelle ore di lavoro…e quasi mai assieme!
    Allora è più realistico parlare di ” un giorno alla settimana da dedicare tutti CONTEMPORANEAMENTE al riposo” e assodato che comunque “ASSIEME” non si sta, perché volere che per convenzione sia CONTEMPORANEAMENTE, come le ferie a Ferragosto?

  72. Flores ha detto:

    aggiungo che dopo tanto lagnarsi da parte nostra sulla “latitanza” maschile nel condividere la “manovalanza” nell’accudire i figli, “paternità consapevole” può anche derivare dal doversene occupare per un giorno in toto mentre mamma “si rilassa” ( e l’ho sentito dire da molte…)al lavoro!

  73. franz ha detto:

    Ma si dei. Femo che la domenica per legge se se riposa tutti. Magari per legge ndemo tutti a barcola, poi in cesa, poi in trattoria e poi a giogar a tresette al circolo (no al bar, che no xe essenziale). E poi a casa.
    Figon, no vedo l’ora.

    Vedemo inveze de tutelar i diritti dei lavoratori, inveze.

    (#60 Mauro: ) Perchè go de dedicar la domenica ai obbi? Perchè? No xe UN modo de passar un determinato giorno della settimana.

    (#58 Mutante) Mi che sbandiero i negozi liberalizzadi la domenica (che verzi se i vol) son un che ga due lavori e che spesso se trova libero solo un per de ore la domenica. Ti ovviamente no te son rimasto mai senza calze e mudande, o solo con scarpe sbusade. E no dirme che no so organizzarme.

    (#63 Tergestin): Parole sante..

    Bon muloni, passè un bel week end.

  74. mutante ha detto:

    caro franz, me la son cavada dalla povertà più nera, e se te son rimasto senza mudande te se podevi far una lavatrice in più. xe le solita organizzazion….

  75. Milost ha detto:

    Flores, c’è un ritmo che segna la vita dell’uomo: le stagioni,il giorno e la notte, il caldo e il freddo, lo ying e lo yang, espansione e contrazione etc etc. Il fatto – non vorrei citare il Padreterno – di sospendere le attività lavorative con un ritmo, secondo me ha un senso. Cambia la direzione dell’energia che tutti noi abbiamo veicolato per sei giorni in una direzione. Conclude e ricomincia: in mezzo c’è un significato. Genera una pausa e la pausa forse genera pensieri diversi e nuovi. E’ una cosa che anche se non la percepisci o non ci pensi succede. Ha per così dire una funzione archetipale.

  76. isabella ha detto:

    Grande Milost! (Purtroppo non tutti si fermano a pensare a questi aspetti della vita).

  77. Flores ha detto:

    @75 , hai ragione Milost.
    Nulla da aggiungere, davvero!

  78. dimaco ha detto:

    @75
    forse sono quei penieri che fanno paura. magari qualcuno cominciaa pensare che non n vale la pena, che comincia a dubitare che sia importante solo lavorare. magri si accorge ch sta prendendo la vita troppo sul serio. 🙂

  79. Milost ha detto:

    Dimaco, forse troppo poco sul serio, impigliati tra fenomeni, fatti, artifici e menzogne che poco c’entrano con il nostro stare qua in questa vita.

  80. dimaco ha detto:

    M;ia cara milost io invece credo che la gente prende lavita troppo sul serio. o quantomeno prende troppo sul serio le cose futili e troppo poco sul serio le cose importanti. Vero o no?

  81. Milost ha detto:

    Dici bene, Dimaco, la futilità: ci hanno condotto a poco a poco, con mille tranelli, a sentire bisogni che non abbiamo, a percepire esigenze che potrebbero essere ultime nella lista dei desiderata, a credere improrogabili scelte che nulla hanno di essenziale. Scusa, in realtà: ci siamo lasciati condurre…forse perchè le esigenze primarie erano soddisfatte ( cibo, medicine, lavoro, case calde d’inverno,figli a scuola…). Adesso che le esigenze primarie per molti sono di nuovo in discussione, è un bel casino tornare indietro. Quindi, come ha detto qualcuno prima, al centro commerciale ci si va an che solo a fare un giro perchè non ci sono soldi da spendere.

  82. DaVeTheWaVe ha detto:

    in svizzera tutto chiuso alle 18. TUTTO. un giorno alla settimana (giovedì me par) se chiudi alle 1930. sabato anche. domenica TUTTO chiuso. no me par che i svizzeri mori de fame.
    nota che alcuni miei amici lavora fin alle 18 ogni giorno. ben, ghe tocca far spesa in quela ora e mezza de giovedì che ghe vanza, oppur in Coop con distributori automatici (sempre verti) per robe de emergenza (latte, pasta, pannolini…)
    Viva l’A (e anca la Schfizzera, che xè una nazion, porco tron)

  83. denisntwk ha detto:

    non esiste apertura facoltativa,se apre lui devo per forza aprire anche io. avete mai visto cosa c’e’ nei carrelli della spesa di domenica? non trovo giusto costringere a lavorare una cassiera fino alle 20.30 di domenica solamente perche renato deve prendere i tappetini per l’auto nuovi

  84. Roberto costarelli ha detto:

    Sono un lavoratore della domenica da quasi 15 anni.. fino a qualche anno fa non mi pesava più di tanto anche perché nonostante il negozio fosse SEMPRE aperto si aveva l’opportunità di una vera turnazione. Oggi lavoro in una catena di elettronica e, salvo rasi casi, le domeniche le lavoro TUTTE! Inoltre ho da poco messo su famiglia e avere moglie e figli a casa la domenica (ripeto: TUTTE) lo trovo moralmente e socialmente ingiusto! La politica, che oggi non si occupa più di questioni sociali, ma solo di “comprare e vendere e guadagnare”, dovrebbe creare un regime del lavoro che pensi a chi, come noi, non ha diritto ad alcuna turnazione. Chiedo agli infermieri ad esempio se godono di qualche domenica a casa ogni tanto.. Se c’è questa grande esigenza di tenere aperti i centri commerciali che si decida una certa disciplina: o una chiusura mensile ad esempio (prima domenica del mese tutti chiusi) da consentire a chi non può proprio farne a meno di organizzarsi nelle altre 3. O in alternativa garantire un minimo di 15-20 domeniche a casa ai dipendenti (come suppongo per tutti i turnisti)…

    Altrimenti signori, si apra tutti! Uffici, banche, scuole ma tutti!!

  85. Ale ha detto:

    Quoto totalmente @84 Roberto Costarelli.
    L’avevo già fatto al @45 ma l’esperienza di Roberto è sintomatica. La domenica è sacra per chiunque!

  86. davide ha detto:

    repressi consumatori folli ..prendetevi un cane la domenica e andate a passeggio lungo i fiumi della vostra citta riscoprendo il piacere di una giornata in relax invece di accalcarvi come sardine nel vostro centro commerciale …..ora e arrivata la crisi come farete a comprare il vostro telefonino di settima generazione ??? ciao schiavi

  87. Fiora ha detto:

    Il “settimo giorno” quando per i credenti persino Dio si riposò, è l’ultimo avamposto per dare il senso dell’alternanza tra giorni feriali e festivi e in definitiva un senso alla vita.
    Quindi, se non altro turnazione delle aperture e dei dipendenti, per salvaguardare il diritto al “settimo giorno” e contemporaneamente all’acquisto anche di quegli stessi dipendenti occupati negli altri giorni.

  88. isabella ha detto:

    fiora ormai i lavoratori hanno perso quasi tutti i diritti.

  89. denis furlan ha detto:

    L’argomento torna quantomai attuale ore che sono stati del tuto liberalizzato gli orari.
    Il senso di alienazione che si prova lavorando in un centro commerciale e’ difficilmente spiegabile ma ricorda molto da vicino una lunga convalescenza in ospedale,non ci si rende conto di che giorno sia.
    Personalmente ho pagato sulla mia pelle la decisione di non voler piu’ sottostare a quel sistema.

  90. isabella ha detto:

    Ti comprendo benissimo denis, mio marito per non voler più sottostare a quel sistema è stato licenziato.

  91. gigi ha detto:

    @86 DAVIDE veramente giusto quello che dici, siamo veramente stati schiavizzati dal sistema. A coloro che hanno contribuito a questo (banche, politici ecc.) propongo uffici pubblici e banche aperti anche nei festivi senza essere pagati in straordinario, ma recupero di un’altra giornata feriale, esattamente come fa mia moglie (commessa). Anche in questo caso: POLITICI E SINDACATI VERGOGNEVE

  92. denis furlan ha detto:

    @ isabella
    lavorava mica in un ipermercato di ronchi che inizia con la B?

  93. Anna ha detto:

    Chi lavora nel commercio ha diritto ad avere una vita familiare e con l’apertura festiva dei negozi si toglie l’unico giorno in cui è ancora possibile stare insieme. Ormai i negozi sono intesi come servizio di essenziale utilità, alla stregua di un pronto soccorso di questo consumismo che permea le giornate festive delle famiglie che si trascinano in mausolei di plastica per trascorrere la domenica occupando il tempo dei lavoratori del commercio che in famiglia ci vorrebbero stare. Nella vicina Austria, in Svizzera, in Germania in  Francia si vive bene anche senza i negozi aperti la domenica. E le economie di certo non ne risentono, anzi forse se la passano meglio di noi,perchè dobbiamo sempre copiare il modello di sviluppo americano?

  94. dimaco ha detto:

    perchè si copia sempre il peggio e mai il meglio anna. semplicemente si prende esempio dal peggio.
    ieri per esempio ero al città fiera (ok non ne vado fiero) ma visto che ci sono passato davanti mi sono fermato. pieno di gente all’inverosimile . gente che però comprava poco. titti a scassare i maroni alle commesse senza però comprare nulla o poco. poi devo dire che tutti i negozi di vestiti hanno taglie piccole. Massimo 56 per le giacche. Io ho dei seri problemi visto che di spalle vesto un 66. impossiile trovare una gicca o un giacone. ti credo che nessuno compra se è tutto a misura di nano. scarpe uguale. faticare a trovare un 47 solo alla bata trovati. che serve tenere aperto se la maggioranza delle persone non trova quello che cerca?

  95. capitano ha detto:

    Cosa costringe gli operai a costruire automobili anche alla domenica?

  96. Mauro ha detto:

    Anche io sono d’accordo con le comesse, secondo me le aperture domenicali, sono iniziate dai primi centri commerciali nazionali ho anche regionali non vorrei dire una semenza ma mi sembra da quella di Udine, come regionali e poi naturalmente per egoismo degli imprenditori commercianti lo hanno seguito, a proprie spese famigliari di queste povere comesse, che secondo me la domenica dovrebbe essere una giornata sacra di riposo e da stare insieme ai propri figli e mariti, altrimenti in questo modo si rischia anche la distruzione delle famiglie.
    Per fare la spesa, comprare maglie ecc ecc si può andare in qualsiasi giorno della settimana.
    Purtroppo invece negli enti ed dove e doveroso che ci sia il servizio come ospedali, caserme dei Vigili del fuoco, polizia carabinieri, Finanza e capitaneria di porto, che serve sia per le emergenze, poi ci sono anche le reperibilità che servono come protezione civile, tecnici del ENEL aziende di distribuzione di corrente elettrica, acqua e gas.

  97. Mauro ha detto:

    @ Capitano, sono d’accordo anche con te, si potrebbero chiudere tutte le fabbriche il sabato ed aprirle il lunedi, ma qualcuno diceva che ci sono problemi ha causa delle catene di montaggio, io non os quanto e di vero, comunque tutto quello che non e veramente indispensabile i giorni festivi potrebbero anche chiudere un giorno durante la settimana, poi arrivano anche i ristoranti e bar, e gli e un problema, si paralizza tutto se una persona magari la domenica vuole andare a pranzo in ristorante, e che per i ristoranti gli unici giorni che lavorano di più sono proprio quelli che la gente comune e a riposo.
    In questo caso dovrebbero decidere loro.
    Non saprei cosa dire.

  98. Mauro ha detto:

    Vi diro la verità a me i politici mi fanno schifo, gli imprenditori sono egoisti, e i sindacati pensono al suo interesse.
    Anche se io lavoro in un ente pubblico e non ho moglie che fa la comessa, sono molto sensibile a queste cose.

  99. Andrea ha detto:

    Ho letto solo qualche assurdo commento fra i primi, quindi può essere che dica cose già dette: 1)non è vero che le infermiere e i medici lavorano OGNI weekend, ci sono i turni.
    2)ristoranti, bar, ecc. hanno il giorno di chiusura. Centri commerciali (e ospedali per fortuna) no.
    3)non vedo che motivo ci sia di aumentare il tempo di apertura quando c’è una crisi spaventosa e la gente non va a comprare nemmeno il sabato pomeriggio con i saldi…Mah!

  100. Mauro ha detto:

    @Andrea. Si e vero, gli infermieri lavorano un week end ogni 4 se non sbaglio ma sarebbe meglio chiedergli a loro, invece i centri comerciali non vale la pena che rimangano aperti la domenica, visto come che hai già detto con questa crisi, chi vuoi che vadi a comprare nemmeno la domenica, ultimamente i centri commerciali servono solo per fare la caminata al interno senza ombrelli quando piove e rimanendo al caldo, e d’estate al fresco con l’aria condizionata, i negozi dei centri commerciali sono quasi sempre vuoti, e le commesse si annoiano ho al massimo gli stanno dietro a qualche cliente che gli fa tirare fuori tutto, perche non sa come passare il tempo e provano i vestiti per perdere tempo e fanno girare le p…le alle comesse, invece di stare a casa a godersi la famiglia.

  101. Mauro ha detto:

    @Giovanni, visto che voresti i negozi aperti anche di notte, perchè non ci vai a lavorare tu?
    La notte e per riposare, e poi chi vuoi che vada di notte ha comprare, e utile solo per i delinquenti che ci vanno a fare le rapine e magari con il rischio che amazzino quel povero comesso, ragiona un poco con la tua testa.

  102. Rosy ha detto:

    94

    dimaco
    i piedi misura 47, vanno ricondotto a taglia 40.
    Sarà una delle prossime misure omologatrici del governo!

  103. Giò ha detto:

    @2-3 capitan alcol
    Piò scegliere il giorno per l’acquisto del suo abbigliamento – Mi auguro possa scegliere anche il giorno in cui farsi prendere dall’eventuale infarto.-

  104. Katja ha detto:

    in effetti giò ha ragione capitan al 2: è un discorso assurdo tenere chiusi gli ospedali la domenica

  105. Mauro ha detto:

    Ma come ragionate,ma e assurdo chiudere un ospedale con tanto di pronto soccorso e ambulanze del 118.
    Ci mancherebbe ancora questo, già l’Italia in tante cose da i numeri, ma questa e un idea che non sta ne in terra ne in cielo.

  106. Marcos ha detto:

    Quante inesattezze in molti commenti….
    Fatevi un giro la domenica in Austria, in Germania, in Svizzera, in Danimarca, In Norvegia e vederete che la domenica i negozi sono chiusi e le economie di certo non ne risentono, anzi i commessi tedeschi guadagnano molto più dei nostri e la popolazione non muore certo di fame se il supermercato dei miei zebedei è chiuso.

  107. Mauro ha detto:

    @Marcos. Lo confermo anche io in Austria già il sabato pomeriggio e chiuso, ma secondo me e più colpa dei padroni che della politica e poi si sa che il politico per aver dei voti ho probabile che sia anche lui in politica fa le leggi a suo comodo, e così i poveri comessi sono obbligati a lavorare la domenica, una volta gli difendeva i sindacati e anche i preti dicendo che la domenica giorno di riposo e invece si sa che si sono corotti anche i preti.

  108. Alice ha detto:

    Io faccio la commessa in un centro commerciale e lavoro tutte quante le domeniche e le feste, non ho mai turno di riposo la domenica! Ma credo che il problema non sia chiudere o meno i negozi la domenica, è un utopia e non accadrà mai! Il problema sono le singole aziende e le condizioni in cui si è costretti a lavorare nelle feste…x non assumere personale pretendono massima resa sfruttando le dipendenti, quando basterebbe un po più di organizzazione per riuscire a dare a turnazione anche una domenica a testa a riposo…tanto la domenica non c’è molto lavoro la gente solo passeggia! Basterebbe anche una domenica al mese a testa a riposo…si può fare benissimo! Comunque mia mamma fa l infermiera e anche li si organizzano per dare a turno una domenica a testa di riposo…non pretendo tutte,ma una ogni tanto si, non costa nulla e sarebbero tutti felici

  109. flavia ha detto:

    sta storia che le commesse non dovrebbero lavorare nei festivi sinceramente è assurda. Se stipuli un contratto sai anche quali sono le conseguenze, gli orari la paga ecc. Xchè i camerieri cuochi ecc non hanno gli stessi diritti? Io personalmente lavoro in sanità, sono 30 anni che non conosco nè feste nè compleanni nè anniversari, ho avuto figli che sono cresciuti benissimo. Ho fatto una scelta e sapevo benissimo cosa comportava

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