8 Gennaio 2011

Ferone: “Garantire alloggio ai genitori dei bambini ricoverati al Burlo”

Che possibilità c’è di alloggiare, a titolo gratuito o con un rimborso spese minimo, nelle vicinanze dell’istituto materno-infantile Burlo Garofolo di Trieste da parte dei genitori dei bambini lì ricoverati? In alternativa, la Regione può sottoscrivere delle convenzioni con alberghi, bed & breakfast o simili al fine di garantire alloggi a prezzi ragionevoli a coloro che devono stare accanto ai piccoli ricoverati in quell’ospedale? E può farsi carico delle spese, quando si tratta di famiglie in difficoltà economica?
A chiederlo alla Giunta Tondo, con una interrogazione, è il consigliere regionale del Partito Pensionati, Luigi Ferone.

Il ragionamento del consigliere parte dall’importanza di garantire alloggio a tutti i genitori di bambini ricoverati nei nosocomi, sottolineata già nella Carta europea dei diritti dei bambini in ospedale accolta nel 1986 dal Parlamento europeo. Così facendo, non sarebbero costretti a viaggi estenuanti da e per l’ospedale nè a esborsi economici di non poco conto, mentre per il bambino l’esperienza sarebbe decisamente meno traumatica avendo il conforto di mamma o papà.

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6 commenti a Ferone: “Garantire alloggio ai genitori dei bambini ricoverati al Burlo”

  1. marisa ha detto:

    mi pare che questo non sia un problema specifico del solo Burlo….

    Se ho un parente in terapia intensiva a Udine e abito a Tarvisio, come faccio?

  2. Max ha detto:

    Mi sembra una delle solite proposte demagogiche di Luigi Ferone, ex poliziotto, ex leghista, ex centrosinistra, ora agli ordini di Renzo Tondo.
    Con soli 84 voti è riuscito ad entrare in Consiglio Regionale la prima volta e pochi in più la seconda, questo è il vero problema: quanto guadagna Ferone? Quanto costa alla comunità se consideriamo che percepisce pure la pensione di funzionario di polizia oltre ai 13.000 euro di compenso per la carica di consigliere con annessi benefit?

  3. isabella ha detto:

    Accanto al letto del bambino ci dovrebbe essere il letto o almeno una poltrona/letto per un genitore.

  4. Flores ha detto:

    ignoro i risvolti sottolineati da Max, peraltro più che credibili.
    Soltanto è sempre perdere di vista il problema nella sua urgenza.
    Senza teorizzare su carenze, responsabilità e competenze, sul pratico chiedo se questa sia una destinazione possibile per il mio otto per mille.

  5. marisa ha detto:

    Quando, in pediatria a Udine, ho avuto la sfortuna di avere mio figlio ricoverato, mi è stata subito offerta una comoda poltrona nella stanzetta in cui era ricoverato.

    O.K. una poltrona non è un letto, ma garantisco che di notte, quando fai assistenza ad un malato, soprattutto se si tratta di un bambino, non è che si dorma chissà che…

    E così credo sia ovunque…

  6. alpino ha detto:

    Un’altra FERONATA…vara ti cosa se sogna de note questo pur de dar aria alla pachidermica bocca

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