30 Dicembre 2010

Ecco la squadra della Lega Nord alle Comunali 2011: Maurizio Ferrara sarà il capolista

Sarà Maurizio Ferrara il capolista del Carroccio per il Comune alle consultazioni amministrative di primavera. A renderlo noto è stato il diretto interessato, sostenuto dal segretario provinciale on. Massimiliano Fedriga e dall’assessore regionale Federica Seganti che, nell’occasione, hanno anche aperto le porte a un loro impegno in prima persona. «La proposta della Lega Nord –ha spiegato il deputato- è di superare quella logica degli opportunismi, che per troppo tempo ha prevalso in città, in favore di una “vision” di più ampio respiro. Lo sviluppo di Trieste non può basarsi su proclami né su pur ambiziose manifestazioni di intenti di singoli rappresentanti politici o di categoria, ma deve affondare le proprie radici in una progettualità ampiamente condivisa che sappia evidenziare con efficacia tutti i benefici e i rischi insiti nei singoli progetti. Il caso del Parco del Mare è in tal senso esplicativo –ha continuato Fedriga-: pur trattandosi di un’idea vista con favore dalla stessa Lega, il dibattito si è sempre alimentato sulla sua sola sostenibilità finanziaria e non sui necessari interventi infrastrutturali propedeutici all’assorbimento di un aumento esponenziale della domanda ricettiva. Ecco perché è indispensabile cambiare rotta, uscendo dalla politica da “libro dei sogni” per intraprendere un percorso caratterizzato dalla concretezza e dalla ragionevolezza.»
Per queste ragioni, il Carroccio è uscito allo scoperto indicando i propri portabandiera alle elezioni del 2011.

«Non sappiamo ancora quale impegno saremo chiamati ad assolvere –ha però chiarito lo stesso Fedriga-: la Seganti ed io daremo la nostra disponibilità a spenderci in prima persona sul territorio, ma la decisione finale sulla natura specifica di questo compito spetterà in prima battuta alla coalizione di centrodestra nell’ottica di una scelta mediata e condivisa. È chiaro però che se entro il 31 gennaio la coalizione non dovesse ancora aver espresso i propri candidati per il Comune e la Provincia, allora scenderemo in campo da soli.»
Una deadline, quella fissata dal segretario provinciale, che non lascia spazio a proroghe di alcun tipo. Così come totale è la chiusura della Lega Nord nei confronti delle liste civiche.
«Ci vuole chiarezza nei confronti degli elettori –chiosa ancora Fedriga-: anzitutto bisogna redigere un programma assieme agli alleati e in seguito vanno individuate, all’interno di una rosa di nomi, le persone più adatte a garantirne l’applicazione. In terzo luogo va poi stabilita la formula con la quale si presenterà la squadra che sosterrà i singoli candidati. A tal proposito, le statistiche dimostrano come le liste civiche non abbiano mai garantito al centrodestra alcun valore aggiunto, alimentando solamente un flusso interno alle singole componenti della coalizione. Ecco perché –ha concluso il parlamentare- non vi sarà alcuno spazio per questo genere di soluzioni alchimistiche.»
Certo è invece che le truppe del Carroccio in Comune saranno guidate dal capogruppo uscente Maurizio Ferrara.
«L’intenzione è garantire continuità al lavoro impostato in questi ultimi due anni –ha spiegato l’interessato-, perseguendo l’affermazione a tutto tondo del principio di priorità nell’assegnazione dei servizi alla popolazione residente. Una precedenza che però non sottende l’esclusività bensì un riordino delle graduatorie secondo il principio meritocratico, capace così di premiare anzitutto chi ha contribuito con il proprio lavoro e con le proprie tasse allo sviluppo del nostro territorio.»
Quanto alle alleanze, porte aperte al dialogo solo con chi è pronto a rispettare gli accordi sottoscritti senza tornare sui propri passi all’indomani del voto.
«Non devono più verificarsi situazioni poco chiare, in cui alcuni consiglieri di centrodestra finiscono col rinnegare gli accordi presi sia con gli alleati che con i cittadini, scendendo in corsa dal treno del centrodestra per sposare le posizioni del centrosinistra. È pertanto fondamentale rafforzare la nostra identità di coalizione –ha così concluso Ferrara-, rimarcando con fermezza i confini tra gli schieramenti politici ed evitando così di dare vita a teatrini che nulla hanno a che vedere con i reali interessi della gente.»

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