27 Dicembre 2010

Visita al contingente in Libano per il primo ministro Pahor

Giunto presso la base Italiana di Shama, il Primo Ministro sloveno Borut Pahor, accompagnato da una rappresentanza composta dal Ministro della Difesa  Ljubica Jelusic, dal Comandante delle Forze armate Generale Branimir Furlan, e dall’Ambasciatore in Libano Milan Jazbec, è stato accolto dal Deputy force Commander di Unifil, il Generale di Brigata Santi Bonfanti e dal Comandante della Brigata di Cavalleria Generale di Brigata Guglielmo Luigi Miglietta. Un picchetto in armi ha reso al Primo Ministro gli onori militari.

Dopo la rituale firma dell’albo d’onore ed il successivo briefing esplicativo sulle capacità operative e le attività svolte dal contingente multinazionale, la rappresentanza ha avuto modo di visitare il Contingente Sloveno presso il proprio accampamento.

Alla fine della cerimonia il Primo Ministro Sloveno ha espresso la sua personale gratitudine e soddisfazione al Comandante del Contingente affermando “di essere particolarmente soddisfatto dell’integrazione dei propri uomini nell’ambito della missione di pace Unifil”.

L’unità Slovena, composta da uomini altamente specializzati, fa parte insieme ad altre diverse componenti multinazionali, (Italia, Ghana, Francia, Malesia, Korea del Sud, Brunei), della forza di interposizione del settore Ovest di Unifil, ed è alle dirette dipendenze della Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli” .

I peacekeepers delle diverse nazioni schierate nel settore ovest di Unifil svolgono, quotidianamente, a fianco delle forze armate libanesi i compiti di controllo del territorio al fine di monitorizzare la cessazione delle attività e di garantire l’applicazione della risoluzione ONU 1701.

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1 commenti a Visita al contingente in Libano per il primo ministro Pahor

  1. Ettore ha detto:

    Quanto costa a noi italiani, cittadini che paghiamo le tasse, mantenere circa 12.000 soldati sparsi all’estero per sedicenti missioni di pace? Beh, sono stati fatti dei calcoli e sembrerebbe che circa 1 miliardo di euro all’anno vada sprecato per queste missioni, pari a circa 1/15 di una manovra finanziaria. Quella a cui ora hanno cambiato nome e chiamano legge di stabilità, ma quale stabilità, quella del portafogli di Berlusconi e dei suoi ministri?

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