22 Dicembre 2010

Scampoli di storia: Giorgio Calza (Calz) e Giorgio Oberweger, due campioni sportivi triestini dimenticati

Nato a Trieste, in Città Vecchia, il 20 luglio 1900, Giorgio Calza è stato un grande lottatore sulla scia dei fratelli Raicevich che in quel periodo dilagavano nel mondo della lotta. Il suo cognome originario fu storpiato in “Calza” nei Stati Uniti, al suo esordio da professionista, e da quel giorno quasi nessuno neanche in patria, lo chiamò più Calz. Nel 1920 si fa notare ai campionati italiani vincendo il titolo nazionale dilettanti nella categoria pesi massimi e partecipa successivamente alle Olimpiadi di Anversa nella lotta greco-romana, ma pare fu costretto al ritiro indebolito dalla scabbia, contratta nei dormitori. Il 28 dicembre 1921 Giorgio debutta al Madison Square Garden di New York e vince un incontro senza confronti contro un poderoso avversario (Herman Johnson) e da questo momento in poi non ha più praticamente nessun avversario. Disputa più di mille combattimenti la maggior parte vinti anche contro i più celebrati campioni del mondo ma purtroppo senza potersi fregiare del titolo mondiale in quanto non messo in palio. Nel 1935 è campione italiano professionisti stile libero nella categoria massimi e assoluta. Oltre alle sue poderose imprese sportive, è bello ricordare Giorgio Calza per il suo manifesto amore per Trieste.

Casa dei Mascheroni

Egli infatti rifiutò più volte la proposta offertagli di farsi cittadino americano dopo il suo trasferimento a Philadelphia per tornare invece spesso a Trieste dove sognava di costruire un palazzo dello sport da utilizzare per l’ insegnamento della lotta ai giovani. Giorgio Calza purtroppo morì senza veder realizzato il suo sogno nel 1970, dopo una lunga e penosa malattia, all’ ultimo piano della cosiddetta “Casa dei Mascheroni” in via Tigor. Appena dal novembre 2007 -troppo tardi come spesso avviene a Trieste – una grande targa ricorda all’ ingresso del Palazzo dello Sport di Chiarbola la sua memoria.

Giorgio Oberweger nato a Trieste il 22 dicembre 1913, deceduto a Roma il 14 ottobre 1998 è stato un olimpionico dell’ atletica leggera. Era alto 189 centimetri e il suo peso forma era di 82 chilogrammi. Anagraficamente era nato a Trieste ma si era considerato sempre di Parenzo, cittadina istriana di cui era originario suo padre. Il suo primo approccio con lo sport avviene nel canottaggio con la “Canottieri Adria di Trieste”. Successivamente si avvicinò all’ atletica provando diverse discipline come la marcia, le corse veloci, il salto in lungo e quello in alto. S’ interessò anche al nuoto, allo sci, al motociclismo ed al ciclismo.
Nel 1931 partecipò al Gran Premio dei Giovani nelle gare di pentathlon con i colori della “Giovinezza Trieste”. In quell’ anno cominciò a dedicarsi ai lanci ed in particolare al lancio del disco. In questa specialità alle Olimpiadi del 1936 si aggiudicò la medaglia di bronzo e ai campionati europei di atletica leggera di due anni più tardi, dopo il sesto posto del 1934, quella d’ argento. Nel 1938 fu primatista italiano nel disco con 51,49 metri e nei 110 metri ostacoli, gara cui partecipò agli europei venendo però eliminato nelle qualificazioni. Si laureò in legge all’Università di Bologna e prese il brevetto da pilota civile di primo grado vincendo in seguito il concorso per l’ aeronautica militare. Durante la guerra operò nel Mediterraneo, nel Mare del Nord, nel Canale della Manica e nell’ Africa settentrionale. Ebbe tre decorazioni al valor militare: una medaglia d’ argento e due croci di guerra. Cinque mesi circa prima di morire sarebbe arrivata per lui la nomina a tenente colonnello e l’ iscrizione al ruolo d’ onore. Nel 1946 venne nominato Commissario tecnico della nazionale maschile di atletica leggera, carica che conserverà fino al 1960. Alle Olimpiadi di Londra fu l’ allenatore di Adolfo Consolini e Giuseppe Tosi, rispettivamente oro ed argento in quell’ occasione, e venne iscritto alla gara per poter meglio stare a contatto con loro e dare istruzioni e consigli.
Tra il 1964 e il 1969 Oberweger torna a ricoprire il ruolo di commissario tenico, questa volta in veste di commissario unico. Tra la fine degli anni sessanta e il 1972 fa parte del Consiglio della Federazione mondiale (IAAF). E’ questa la massima carica direttiva ricoperta da Oberweger nella sua carriera di dirigente. Nello stesso periodo presiedeva la Scuola centrale dello sport, conservando l’incarico fino allo stesso anno 1972. Ai suoi funerali una folla di amici, colleghi azzurri, dirigenti e personaggi dello sport italiano ma nessun rappresentante ufficiale del Comitato Olimpico e della IAAF.

Tag: , , .

3 commenti a Scampoli di storia: Giorgio Calza (Calz) e Giorgio Oberweger, due campioni sportivi triestini dimenticati

  1. Luigi (veneziano) ha detto:

    Oberweger lo si può vedere in azione nella prima parte di “Olympia”, il film di Leni Riefenstahl dedicato alle olimpiadi di Berlino. Rispetto agli altri atleti del lancio del disco, appare abbastanza più magro. Davanti a lui, gli americani Carpenter (oro) e Dunn (argento).

    Luigi (veneziano)

  2. Macia ha detto:

    Oberweger fu anche socio di Missoni nella sua prima impresa di maglieria.

  3. adolfo mellone ha detto:

    Giorgio Oberweger era, con Bernard Hickej e forse pochissimi altri, fra i pochissimi cui gli allievi della Scuola dello Sport hanno voluto sinceramente bene.
    Se ne sono andati entrambi, ma in molti li ricorderemo con affetto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *