30 Novembre 2010

La protesta degli studenti blocca la stazione di Trieste

Con un blitz, attorno alle 12.30, un gruppo di una 40ina di studenti e ricercatori dell’Università di Trieste hanno bloccato la stazione del capoluogo giuliano.
I manifestanti hanno occupato i binari impedendo la circolazione dei treni e creando disagi per circa un’ora in segno di protesta contro il ddl Gelmini.

La manifestazione, che ha attraversato prima il centro cittadino, ha causato problemi alla circolazione stradale obbligando automobili e mezzi pubblici a fermarsi provocando ingorghi e ritardi.

Tag: , , .

23 commenti a La protesta degli studenti blocca la stazione di Trieste

  1. Miki ha detto:

    Ma tutti quelli che protestano hanno letto il DDL o vanno dietro solo a quello che dice la TV e i giornali?!?!?!?! Proviamo a chiedere se lo conoscono e perchè sono contrari.
    Basta leggerlo TUTTO e non parlare a vanvera per vedere che in realtà non è così male come dicono.

  2. chinaski ha detto:

    te ga razon miki, semo tuti mone, no gavemo capi’ un cazzo, se gavemo fato tuti inzinganar dele tv rai-mediaset controlade dal regime anarco-comunista

    per bon che in ‘sto paese esisti anche una resistenza dal basso, dei veri eroi dei lavoratori, zente come marchionne, montezimolo e berlusconi

  3. brancovig ha detto:

    Io credo che su i maggiori punti gli studenti abbiano le idee molto chiare sui danni della riforma Gelimini

    i) la presenza di membri esterni nei Cda delle università

    è lo stratagemma per far entrare la politica direttamente nella gestione locale dell’università (Fino ad esso completamente indipendenti).
    Come adesso i primari nelle Aziende sanitarie vengono nominati dai politici così sarà per i professori. Un bel modello. Sarà sicuramente un università migliore

    ii) concorso nazionale per il reclutamento dei docenti.

    In linea di principio una maggiore garanzia di qualità ma se poi più o meno tutti diventano idonei resta tutto come prima che le sedi prendono chi vogliono.

    Per risolvere i problemi dell’università basterebbe una seria agenzia di valutazione e la distribuzione delle risorse diciamo il 30% dei finanziamenti in base la merito. Si potrebbe fare subito, ma il governo berlusca e la gelmini non l’hanno mai applicato. Si è discusso di un 7% con una variabilità annua del +/- 5% sul 7%, irrisorio, briciole , ridicolo.

    la legge consiste in 500 norme, ci vorranno 100 regolamenti attuativi una never-ending story. Con grandi brindisi tra tutti i fans della burocrazia

    Per finire il taglio (ingente) dei finanziamenti alle università pubbliche mentre alle private (pseudo) non si taglia nulla.

  4. chinaski ha detto:

    brancovig, aggiungici la precarizzazione delle posizioni. e’ su quel punto che forse questa lotta potra’ unificarsi alle mille altre lotte che attraversano il paese: la scuola, i metalmeccanici, gli immigrati, i dipendenti trasformati in “imprenditori di se stessi”, e cosi’ via. e’ la cifra di questo tempo, la distruzione dell’ idea stessa di futuro per un’intera generazione. io ormai sono vecchio, il mio posto ce l’ho, ma a questi ragazzi va tutta la mia solidarieta’.

  5. matteo ha detto:

    che cavolo centrano le foibe?

  6. matteo ha detto:

    come mai vengono cancellati i miei commenti?

  7. matteo ha detto:

    ah scusate è il server

  8. kaiokasin ha detto:

    #5 Piero, tra i banner di questo simpatico giornale on line trovo il seguente:

    Università on line 5 facoltà, 12 corsi di laurea e sedi in tutta Italia. Chiedi info http://www.uniecampus.it/universita

    Vedi qualche nesso?

  9. Carlo ha detto:

    – Gli studenti sono dei fannulloni, non vogliono studiare e fanno quello che vogliono.

    – La riforma riguarda l’università e non le scuole superiori, ho visto l’altro ieri una studentessa minore (è la mia vicina di casa, di cui la conosco, frequenta il II anno superiori), è andata anche lei a scioperare.

    – Mi viene da pensare una cosa :
    Cosa fanno i suoi genitori? Faticano per lavorare… e la loro figlia sciopera per una riforma dell’università?

    – Che strana questa situazione….

    cari studenti andare a casa per avere i voti alti……

  10. Paolo Geri ha detto:

    #3. brancovig e 4.chinaski
    Pienamente d’ accordo. Aggiungiamo le borse di studio agli studenti meritevoli dimezzate perchè “sono finiti i finaziamenti”. Negli anni Settanta io ho potuto frequentare l’ Università perchè esisteva quello che allora si chiamava il “presalario”. Oggi uno studente – anche se meritevole – non riceve praticamente nessun aiuto. Si vuole tornare all’ università riservata solo ai figli di papà.

  11. chinaski ha detto:

    kaiokasin, quel giornale e’ diretto da ugo gaudenzi, tra i fondatori, nel 1969, del movimento nazimaoista “lotta di popolo”. appartiene alla galassia dei gruppuscoli rossobruni. si tratta di movimenti di estrema destra che strizzano l’occhio a certe frange dell’ estrema sinistra, disposte ad allearsi col diavolo in funzione antiimperialista.

  12. chinaski ha detto:

    carlo

    complimenti per la profonda analisi del marasma in cui si trova la societa’ italiana. la tua ricetta? state buoni e non rompete le balle. ognuno si occupi solo delle cose che lo riguardano in senso strettissimo. non sia mai che a questi ragazzi passi per la testa di mettere in discussione certi aspetti di fondo della societa’ in cui si sono ritrovati a vivere.

  13. capitan alcol ha detto:

    Certo che scambiare gli studenti di oggi che chiedono una scuola migliore per dei rivoluzionari wannabe come se fossero gli stessi di trentanni fa è un ottovolante logico figlio di un’ingenuità imbarazzante o di una evidente malafede

  14. Jasna ha detto:

    @ Paolo Geri io ho fatto l’università in questa regione e ho avuto buone borse di studio. Riguardo alle borse quello che mi da fastidio è la proposta di attribuirle anche svincolate dal reddito, sulla base del merito. Se uno è meritevole e ha anche i soldi, avrà i soldi per continuare a studiare (e magari andare in un istituto prestigioso all’estero). Gli altri non possono trovarsi nella condizione di dover essere Einstein solo perché figli di un’infermiere invece che di un primario.

    @Carlo: forse la tua vicina protestava perché fra qualche anno dovrà andare anche lei all’università?

    La riforma non è del tutto rigettabile, però credo che non siano in tanti (e io non mi ritengo tra questi) a essere in grado di vederne tutte le conseguenze in prospettiva. Quanti conoscono i meccanismi di gestione del personale, dei fondi ecc abbastanza nel dettaglio da poter valutare se siano maggiori i pro e i contro delle novità? A me piacerebbe molto.

    Gli studenti secondo me hanno colto l’occasione per dare l’ultima spallata al governo. E non mi dispiace. Ma toglie valore alla protesta.

  15. chinaski ha detto:

    jasna

    per come la vedo io, un’eventuale spallata al governo avrebbe senso solo se servisse ad affossare la riforma. in generale pero’ il problema e’ molto piu’ profondo, e non bastera’ un cambio di maggioranza per risolverlo. fini, montezemolo, casini, marchionne, buona parte del pd e due sindacati confederali su tre sono sostanzialmente d’accordo con l’ impianto di questa riforma, e con tutti gli altri provvedimenti “confindustriali” presi da questo governo.

  16. Jasna ha detto:

    @chinaski: Non c’è solo la riforma dell’università, guardando da un punto di vista generale c’è da guadagnarci su tantissimi fronti a perdere Berlusconi. E non lo dico perché credo che il PD, Fini o altri abbiano il tocco magico, ma perché credo che abbiamo sopportato abbastanza, di ingiustizie ce n’è per tutti, e la riforma dell’università probabilmente non è la peggiore.

  17. chinaski ha detto:

    jasna

    sono d’accordo anch’io che prima berlusconi si leva dai coglioni e meglio e’. ma non mi faccio illusioni sul dopo. le lotte sono tutte separate l’una dall’ altra, manca un orizzonte comune. senza di quello non si va da nessuna parte, temo.

  18. dimaco ha detto:

    bisogna restare nella legalita comunque. a costo di prendere un mitra e inchiodare al muro tutti i nemici del popolo. 🙂

    Io credo che una rivoluzioneforse farebbemolto bene a questo paese. Come detto da monicelli bisogna però accettare l’idea che ci dovranno essere fatti dei sacrifici. E quest’ultima parola non è molto amata dagli italiani (in generale) ed è prprio per questo che siamo arrivato al punto che quelli in alto fanno quello che vogliono.

  19. Tergestin ha detto:

    El guaio xe che l’italian medio protesta e se lamenta anca tropo, ma apena el posa el bicer l’alza le spalle e ‘l disi “Ah beh, cossa cambia, tanto i fa quel che i vol lo stesso i xe tuti uguali”. E al momento dele elezioni, per no sbaiar, vota el piu’ ladro de tuti.

  20. arlon ha detto:

    A parte el fatto che l’italia spendi una percentual RIDICOLA del PIL za desso, e che sti altri taia ancora, giusto per no sbagliar (cavando però i tai a le private, quasi in silenzio); me fa “rider”:

    “- La riforma riguarda l’università e non le scuole superiori, ho visto l’altro ieri una studentessa minore (è la mia vicina di casa, di cui la conosco, frequenta il II anno superiori), è andata anche lei a scioperare.”

    Certo, perchè el scopo de la tua vizina de casa devi eser andar a zapar a 16 anni, giusto? Cossa te vol che ghe interessi de la università a una 15enne, dai 😀

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *