23 Novembre 2010

Se volete sapere dove sta andando il teatro tedesco …

Al Teatro stabile sloveno (Slovensko stalno gledališče) va in scena in questi giorni il testo Il drago d’oro dell’autore tedesco Roland Schimmlepfennig, la prima produzione in abbonamento di questa stagione. Nei prossimi giorni sono previste ancora alcune repliche, tutte sovratitolate in lingua italiana (www.teaterssg.it).
Lo spettacolo è diretto da Janusz Kica “un polacco, che vive in Germania, parla croato e ora lavora al teatro sloveno di Trieste” come ha voluto sottolineare alla conferenza stampa di presentazione. Se a ciò aggiungiamo che Schimmelpfennig è attualmente uno degli autori teatrali tedeschi più rappresentati, allora il mix è veramente interessante.
Il racconto si svolge nel ristorante thailandese-cinese-vietnamita Il drago d’oro in una non meglio identificata città dell’Europa occidentale, dove si intrecciano le storie di quochi, clienti, vicini. I cinque attori della compagnia del Teatro stabile sloveno Romeo Grebenšek, Maja Blagovič, Lara Komar, Vladimir Jurc e Primož Forte sono impegnati in una lunga serie di ruoli. Gli scambi avvengono in scena, gli attori passano in continuazione da una storia all’altra e trasportando gli spettatori nello storia non tralasciano nemmeno le note dell’autore…
Il regista Kica precisa che questo non è una spettacolo sugli immigrati, ma piuttosto su noi Europei, che viviamo accanto a loro, ignorando le loro storie e i loro problemi: è uno spettacolo che parla della nostra epoca, nella quale non ci manca nulla …eppure ci comportiamo come se ci mancasse tutto.
Chi scrive queste righe non è una critica teatrale, ma mi permetto di esprimere un giudizio. Il drago d’oro è uno spettacolo molto interessante e innovativo, che vale una visita al Kulturni dom di via Petronio. Anche perché offre una finestra sulla drammaturgia tedesca ed europea contemporanea: una vera rarità del panorama teatrale triestino.

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Un commento a Se volete sapere dove sta andando il teatro tedesco …

  1. Rupel ha detto:

    ma come é permessa una cosa di questo genere al kulturni dom ?? questo porta il bilinguismo nella comunitá slovena. Italiani
    svegliatevi sono passati quei tempi. gli sloveni lo hanno capito da decenni mentre voi siete sempre rimasti sull`alberto con l ´elmetto in testa a combattere contro la ex Yugoslavia contro i sloveni a Trieste a difendere l ´italianita fasulla di Trieste

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