16 Novembre 2010

Tra una “tomba d’aria” e un Limone d’oro a Livio Ungaro, ecco l’edizione 2010 del Riccardino

Prendete personaggi d’interesse pubblico, di spicco in ambito culturale e sportivo, aggiungete giornalisti quanto basta, frullate ed infine condite con humour, autoironia e bollicine. Questi gli “ingredienti” fondamentali per la spumeggiante serata di premiazione del Riccardino d’oro, giunto alla sua 8°edizione, svoltasi ieri sera alla Stazione Marittima di Trieste.

Sul palco, a presentare ed animare l’evento, Andro Merkù, con le sue brillanti imitazioni, che hanno spaziato da personalità come l’astrofisica Margherita Hack a Cecotti. Come “antipasto” ai premi ufficiali, un momento simpatico di confronto tra il presidente della Regione, Renzo Tondo, ed il suo imitatore, al seguito del quale ad entrambi è stato consegnato un riconoscimento speciale.

La serata ha visto protagonisti figure quali Stefano Fantoni, direttore uscente della Sissa, a cui è stata conferita l’Arancia d’oro “per l’amore nei confronti della città e per la simpatia [..] nei confronti dei giornalisti”. Diversa considerazione, invece, per Livio Ungaro (direttore di Trieste Terminal passeggeri) che ha ritirato il Limone d’oro, premio per il peggior rapporto con la stampa, sperando sia comunque di buon auspicio. Arancia e Limone d’oro ugualmente in campo sportivo: la prima riconosciuta a Giuseppe Lo Duca per la conquista degli ultimi scudetti, mentre il secondo è stato riservato a Facchin per la retrocessione della Triestina.

Anche la stampa ha ritirato i suoi riconoscimenti: l’ambito Riccardino, definito in quest’edizione “sexy”, è stato attribuito alla redazione sportiva del Piccolo, rappresentata da Roberto Degrassi che ha ringraziato dicendo “Siamo stati colti in fallo”. Non sono mancati Gronghi Rosa, per le peggiori “perle” giornalistiche: è stato conferito a Umberto Bosazzi, per le sue “gaffe di gran classe”, alla redazione triestina di Antennatre, alla redazione del Messaggero Veneto (“perché quando una tromba d’aria diventa tomba d’aria si entra nel puro fantasy”) e al direttore del Piccolo, Possamai.

Ciliegina sul “dessert” , in chiusura, un umoristico blob dei notiziari di Telequattro, Antennatre e Rai tre, accolto dal pubblico con un divertito applauso.

Nella foto: simpatico svarione del Messaggero Veneto, che si è scordato di tagliare i commenti della collaboratrice…

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Un commento a Tra una “tomba d’aria” e un Limone d’oro a Livio Ungaro, ecco l’edizione 2010 del Riccardino

  1. effebi ha detto:

    direttore di Trieste Terminal passeggeri

    …esiste ? davvero ? e che fa ?

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