11 Novembre 2010

La cordata Unicredit, Costa, Generali si aggiudica il 60% della Trieste Terminal Passeggeri

La cordata composta da Unicredit, Costa Crociere, Generali, Giuliana Bunkeraggi e Reguardia si è aggiudicata il 60% della Trieste Terminal Passeggeri. Il passaggio di mano è avvenuto a fronte del pagamento di 4,2 milioni di euro (rispetto ai 3,9 di base d’asta).

La Trieste Terminal Passeggeri Spa è stata costituita nel 2007 con l’obiettivo di gestire le stazioni marittime e i servizi di supporto ai passeggeri e, attraverso una concessione di venticinque anni, a decorrere dal primo gennaio 2008, il Terminal Crociere localizzato sul Molo Bersaglieri, il Terminal Passeggeri al Molo IV, il Terminal Traghetti Ormeggio 57 in Porto Nuovo e l’Ormeggio 22 in Porto Vecchio. La società ha anche in concessione parte delle Rive.

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42 commenti a La cordata Unicredit, Costa, Generali si aggiudica il 60% della Trieste Terminal Passeggeri

  1. matteo ha detto:

    peccato che koper sta per fare un accordo con la fiat

    Capodistria, trattativa con la Fiat obiettivo le auto “made in Serbia”
    In ballo 200 mila auto all’anno, per Trieste e Monfalcone si tratterebbe di un’altra beffa. Per avere la meglio sullo scalo di Bar gli sloveni offrirebbero treni gratis per coprire la distanza dall’imbarco. In giornata in programma a Lubiana un incontro tra imprenditori e operatori di tutta la Slovenia
    di Silvio Maranzana
    http://ilpiccolo.gelocal.it/dettaglio/capodistria-trattativa-con-la-fiat-obiettivo-le-auto-made-in-serbia/2718652

  2. effebi ha detto:

    koper con la fiat o la fiat con koper !? 🙂

  3. dultan ha detto:

    @effebi
    come te la giri comunque il messaggio xe “l’italia non ne ga neanche pel cul”, se la fiat (azienda italiana) non utilizza “l’italianissima” trieste come porto ma capodistria xe l’ennesima riprova che de trieste l’italia non ghe frega niente e che “pecunia non olet” e continue a scriver sempre quel e far barufa su bilinguismo, bandierine, istriani, esuli, slavi, minoranze. ve auguro solo de sveiarve

  4. effebi ha detto:

    gli sloveni offrirebbero treni gratis ….

    chi li paga ? chi copre la spesa ?

  5. Paolo Geri ha detto:

    La Fiat “azienda italiana” ? Avrei seri dubbi in proposito. La Fiat oramai è una multinazionale che già produce più della metà delle sue automobili fuori Italia. E che – a detta di Marchionne – non ricava utili dall’ Italia. Per certi versi giustamente, risponde solo a logiche di mercato.

  6. dultan ha detto:

    paolo geri
    allora se non è italiana perché lo stato italiano l’ha aiutata in momento di crisi, oppure in perfetto stile “italico” è italiana quando fa comodo?

  7. Luigi (veneziano) ha detto:

    Come volevasi dimostrare: la notizia riguarda l’acquisto del Terminal Passeggeri di Trieste, e al PRIMO commento c’è già “quanto è figa la Slovenia, che merda è l’Italia”.

    L.

  8. Srečko ha detto:

    Luigi

    L’hai detto tu e nessuno qui sopra!!!

  9. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ srecko

    Hai mai pensato a un bel corso di lingua italiana?

    L.

  10. Luigi (veneziano) ha detto:

    Comunque sia, io mi domando una cosa: com’è possibile che Luka Koper possa promettere alla Fiat treni gratis dalla Serbia fino a Capodistria, in modo tale da superare l’offerta dei porti montenegrini che sono molto più vicini e costano già adesso di meno di Luka Koper?

    Perché i problemi sono due: Luka Koper e le ferrovie slovene sono due cose diverse, e siccome sono vietati gli aiuti di stato e l’utilizzo delle ferrovie in territorio serbo, croato e sloveno costa (devi pagare il gestore dei binari serbi, croati e sloveni), allora l’unica è che Luka Koper paghi di tasca sua tutto quanto, per poi cercare di lucrarci sull’imbarco/sbarco.

    Sarà interessante vedere se la cosa poi si realizzerà veramente, senza che siano sborsati soldi pubblici per “coprire” tutto quanto.

    L.

  11. omo vespa ha detto:

    doge, me par che te interpeti tropo. xe el picolo che da la notizia, senza distribuir epiteti ne a slovenia ne a italia. se ti te legi “figa” e “merda” in quel paragrafo, te ga grosi problemi, cio.

  12. Antonio ha detto:

    Beh, le aziende puntano al profitto, non stanno mica a compiere scelte nazionalistiche. Detto questo, una cosa è certa e sotto gli occhi di tutti e cioè che il sistema Italia è sempre meno competitivo. Mentre i nostri politici continuano a litigare, il resto d’Europa fa le riforme.

  13. omo vespa ha detto:

    domanda – se lori ga compra 60%, de chi xe el 40% del terminal?

  14. Tergestin ha detto:

    “per Trieste e Monfalcone si tratterebbe di un’altra beffa”

    Colpa de quei de Koper che sa far i sui affari o dei nostri rappresentanti che el porto lo ga lassado in remengo, vergognosamente, per 56 anni?

  15. dimaco ha detto:

    ehi lojze te ga mai visto questo spezzone che hanno trasmesso alla trasmissione “ballaro”.

    http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-09ef0dfb-4647-4fc8-88a2-2c3d1e3ec4c7.html#p=1

    Lo avevo postato in’un’altro threadil commeno di alpino è stato “ci hanno smerdato” di brutto se non erro

  16. ufo ha detto:

    Beffa perché? Risulta che Trieste o Monfalcone avessero dato segni d’interesse per l’affare? Mi sembra che se questa storia va in porto gli unici con titolo a lamentarsi sarebbero i montenegrini…

    Anche per la questione del trasporto gratuito consiglierei una certa prudenza: finora l’unico ad averne parlato è il Piccolo – e visti i precedenti dello stesso forse una conferma indipendente sarebbe opportuna.

  17. dimaco ha detto:

    Se Luka Koper, ammettendo che sia vera la notizia, può fare questo tipo diofferta, vuol dire che ha un margine di guadagno piuttosto ampio. Tale da permettere certe manovre. Il costo della gestione, come si evince dal servizio di cui sopra, è mitigato anche da una burocrzia veloce e snella, a differenza di quella italiana notoriamente pachidermica e lenta. Questo lo sanno tutti.

  18. dimaco ha detto:

    UFO trieste, monfalcone, gorizia ecc interessano all’italia solo in periodo elettorale. poi se ne dimenticano. o se ne ricordano in una giornata fredda di febbraio. Poi finisce tutto.

  19. capitan alcol ha detto:

    L’Italia ferma i suoi interessi a Vicenza ( e forse anche un po’ prima). Di cosa vi stupite?

  20. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ dimaco

    Sarà per questo che i porci italiani ci hanno appena investito 4,2 milioni di Euro.

    E sarà per un mitologico inganno totale ai danni della città che hanno intenzione di investire più di un miliardo di Euro nella nuova piattaforma.

    L.

  21. Luigi (veneziano) ha detto:

    Guardate qua il commento del Boniciolli:

    http://ilpiccolo.gelocal.it/dettaglio/boniciolli-allattacco:«una-cupola-per-far-fallire-la-cessione-di-ttp»/2725816?edizione=Trieste

    Sebrerebbe che contro gli italioti/merde investitori si siano parati le sempiterne vittime di questo andazzo, e cioè proprio i triestini.

    Com’è che la mettiamo, allora?

    L.

  22. ufo ha detto:

    Ottimo, direi – visto che tutti quanti parlano di crisi e di elezioni. Ne approfittiamo per chiedere qualcosa di utile, prima che sia troppo tardi? Magari quel famoso stanziamento della piattaforma logistica?

    Prima che si svegli la nostra eccelsa classe politica, intendo, e finisca tutto a tarallucci e tricolori…

  23. capitan alcol ha detto:

    La mettiamo che il triestino Boniciolli me par al più serio de tutti.

  24. matteo ha detto:

    veramente il mio commento non era rivolto a quanto è figa la slovenia e a quanto merda è l’italia

    anzi vorrei che quei traffici li facesse trieste

  25. ufo ha detto:

    Toh, il Boniccioli che s’infuria. Ma non poteva farlo ad inizio mandato? Farlo ora da l’impressione di uno sfogo per la (futura) mancata riconferma.

    Da segnalare, comunque, un paio di perle pescate in mezzo alle reazioni:
    Paris Lippi: “Aspettiamo dal prossimo presidente un’indagine sul perché in Autorità portuale Boniciolli abbia voluto invece circondarsi di veneziani.” Alla faccia della città cosmopolita. Pensa se in mezzo c’era un napoletano…
    Dressi: “La stima sul valore di Ttp avrebbe dovuto affidarla a esperti del Tribunale e non a consulenti privati. In questo modo ha impedito alle società pubbliche, com’è l’Aeroporto, di partecipare alla gara.” Questa non l’ho capita proprio.

  26. matteo ha detto:

    detto quello da tutti gli articoli che ho letto sul porto di trieste mi sa che il porto non lo vedremo rinascere

    piattaforma logistica – vogliono potenziare piuttosto monfalcone che trieste

    unicredtit è interessata al potenziamento di luka koper

    smembramento del porto vecchio con marina hotel ecc

  27. omo vespa ha detto:

    no preocuparte ufo, gnanca lui se ga capi.

  28. matteo ha detto:

    ma bonnicioli non è la prima volta che parla di cuopola che rema contro

    Come mai tanta lentezza mentre gli altri corrono? È quello che Claudio Boniciolli, il presidente dell’Autority portuale, si è chiesto in un’intervista al direttore del Piccolo Paolo Possamai: «Non sono un appassionato del genere complottistico. Ma è davvero singolare il silenzio assordante con cui la classe dirigente triestina e regionale, salvo casi rari come il sindaco Dipiazza, il sottosegretario Roberto Menia e la presidente della provincia Maria Teresa Bassa Poropat, assiste al rinvio sine die, da parte del governo, di ogni iniziativa ». Dice che aveva proposto di partire comunque con i lavori. Proposta respinta: «Rallentare, sopire, procrastinare». E ha buttato lì maliziosamente l’ipotesi di una «cupola»: «Mi chiedo se c’è chi vuole attendere di avere in mano l’Autorità portuale e con essa una stazione appaltante molto ricca di lavori. Magari l’attuale Autorità portuale sarebbe troppo rigorosa e trasparente».
    http://www.corriere.it/cultura/speciali/2010/visioni-d-italia/notizie/8-trieste-L-Italia-il-mare-e-la-lotta-di-Trieste-contro-il-declino_c8c28f56-53d2-11df-afe0-00144f02aabe.shtml

  29. matteo ha detto:

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    “Porto di Trieste bloccato da una cupola
    Posta in palio? La gestione degli appalti”
    “E’ assordante il silenzio della classe dirigente triestina e regionale davanti al rinvio di ogni iniziativa per la crescita del Porto”. La denuncia è del presidende dell’Authority, Claudio Boniciolli, che contesta la “cupola” che attende solo di avere mano libera per gestire ricchi appalti
    di Paolo Possamai
    http://ilpiccolo.gelocal.it/dettaglio/porto-di-trieste-bloccato-da-una-cupola-posta-in-palio-la-gestione-degli-appalti/1868577
    con data 23 febbraio

  30. capitan alcol ha detto:

    Assordante il silenzio di qualche partito in proposito.

  31. ufo ha detto:

    Cocolo, l’articolo del CorSera. Non perchè dica qualcosa di intelligente – ma perchè rappresenta benissimo l’importanza di Trieste per il pubblico che lo legge. In parole povere: possono anche averlo inserito tra gli “speciali”, ma di certo non si sono scomodati a venire quà a vedere di persona. Se infatti ne leviamo quel buon 30% di luoghi comuni e scemenze trite e ritrite resta un 70% di… dichiarazioni di Tizio e Caio, che hanno tutta l’aria di interviste telefoniche. Sembra la pagina di cronaca politica: uno ha detto X, l’altro ha detto Y e tutto quanto finisce stampato senza la minima intenzione di verifica. Se telefonavano anche al boss di Gas Natural scrivevano che la bora al massimo arriva a 32 km/h.

  32. Tergestin ha detto:

    Ma bastassi almeno verzer i magazzini che i ga serado nei anni settanta (giusto per no far concorrenza ad altri porti della penisola, come sempre), che podessimo serar la Ferriera, ricollocar i lavoratori e ghe vanzassi anca qualche posto.

    No parlemo se i riattivassi el Porto Franco (cosa possibilissima, come ga dito diversi esperti internazionali). Solo che appunto, dovessimo ciamar tecnici competenti de livel indiscusso e tenir fora dal Porto -importante, anzi vitale- politicanti, costruttori e amici de amici.
    Non sia mai!

    Intanto in corsa per la presidenza del Porto gavemo un salumer con la terza media (anca se el bugiardel, nel suo solito servilismo, disi “non laureato”). El stesso che ga za fato ‘bastanza casini come primo cittadin e che xe stado becado a far robette poco lecite (vedi il Tuono).

    Signor Gigi!
    La me consenti de dir che tutto questo me par un delirio senza doverme sentir un volgare sovversivo che volta le spalle alla Patria?

  33. Luigi (veneziano) ha detto:

    Te lo consento, ma che sia la prima e anca l’ultima volta…

    L.

  34. dimaco ha detto:

    @20
    ogni volta che si profilano elezioni all’orrizonte, si trovano sempre decine di milioni da investire, salvo poi una volta finita l’emergenza voti(che coincidenza) tutto si risolve in una nuvola di fumo. Succede smpre così. Da decenni. Come scritto sul porto di trieste speculeranno finche non resteranno solo le rovine, un buco nero nei conti e tanta delusione.
    Non si tratta di dire che sono più bravi gli sloveni, ma si tratta di vedere chi si impegnaper fare qualcosa di produttivo. Ti faccio l’esempio del centro commerciale di Gorizia n via terza armata: 20 anni di chiacchiere, chiacchiere e chiacchiere, di là ne hanno aperti due in meno di 10 anni(mercator center e qulandia). Qui sta la differenza.

  35. Rupel ha detto:

    non gavé ancora capido che la cupola xe Italia ?? Trieste non gavrá mai e poi mai nessun futuro in quella repubblica.Xe ora de buttarla in mar , sveieve

  36. effebi ha detto:

    immagino che tutte ste cose le avrete sottolineate sul questionario 🙂

  37. Italiano ha detto:

    La cupola è solo sua. A 80 anni è ancora li che tira le fila..burattinaio..

  38. marisa ha detto:

    PER MATTEO – commento 29

    “Assordante il silenzio della classe dirigente triestina e regionale”

    Ricordo che:
    1) due anni fa Renzo Tondo ha commissariato le Comunità montane (istituto molto importante per lo sviluppo di questi territori, bastava riorganizzarle anzichè cancellarle) e ad oggi non sono ancora state sostituite da un altro ente, con danni enormi. Stanno ancora “studiando” con “cosa” sostituirle!

    2) la legge regionale 29/2007 – tutela della lingua friulana – non è ancora stata applicata in nessun suo articolo: dopo TRE anni questa Giunta non è ancora stata capace ( o non hanno voluto?) di approvare neppur uno dei Regolamenti applicativi indispensabili per dare attuazione a questa misera legge.

    E’ questa Giunta che è da mandare a casa…

  39. Paolo Geri ha detto:

    Boniciolli i nomi che secondo lui farebbero parte della “cupola” li detti chiaramente su “Il Piccolo” e sono tutti politici e/o imprenditori di centro-destra.

  40. Paolo Geri ha detto:

    li “ha” detti ….. 🙂

  41. Bibliotopa ha detto:

    e se leggete il Piccolo, si è beccato una querela..

  42. effebi ha detto:

    koper non fa affari solo con la fiat…
    (e dopo questi xe capaci de roper le bale col rigassificator…)

    Imbarcate a Capodistria 8mila barre di uranio (Il Piccolo 24 nov)
    mercoledì 24 novembre 2010
    di FRANCO BABICH

    CAPODISTRIA Un carico di scorie radioattive, proveniente dalla Serbia, ha attraversato lo scorso week-end la Slovenia su un treno speciale per essere caricato a Capodistria su una nave con la quale è partito poi per la destinazione finale, un sito segreto in Russia. Il carico, secondo fonti ufficiali, era composto da 8mila barre di uranio arricchito, utilizzato in passato nel reattore dell’Istituto per l’energia nucleare di Vinca, presso Belgrado. Il trasporto doveva essere effettuato nella massima segretezza, ma la notizia è trapelata da fonti serbe, ed è stata successivamente diffusa dai media sloveni.

    È andato comunque tutto senza intoppi, hanno comunicato le autorità di Lubiana domenica sera. In quel momento, la nave con il pericoloso carico aveva già lasciato le acque territoriali slovene. Il treno, partito da Belgrado via Ungheria per raggiungere Capodistria – visto che Ucraina e Croazia hanno negato il permesso di transito – ha raggiunto il confine ungherese – sloveno nella località di Hodos sabato sera alle 21. In condizioni di massima sicurezza, con il coinvolgimento, tra gli altri, della Direzione nazionale per la sicurezza nucleare, delle Dogane, del Ministero dei trasporti e della polizia, il convoglio ha continuato il viaggio un’ora più tardi. A Pragersko, scrive il quotidiano ”Vecer” di Maribor, c’è stato il cambio di locomotiva, e poi il treno ha proseguito in direzione di Capodistria, dove il carico, contenuto in una serie di contenitori speciali, è stato immediatamente trasferito sulla nave, che stava già aspettando. Non è la prima volta che materiale radioattivo prodotto dal reattore dell’Istituto di Vinca viene inviato in Russia, e non è la prima volta che un carico di questo tipo attraversa la Slovenia.

    Anche in questo caso, l’operazione è stata finanziata dalla comunità internazionale, con il consistente contributo degli Stati Uniti, che dopo l’11 settembre dedicano particolare attenzione al problema delle scorie radioattive, per evitare che l’uranio arricchito – in qualsiasi parte del mondo venga prodotto – rischi di finire in mano ai terroristi. L’ultima volta che la Slovenia è stata attraversata da un treno con un carico radioattivo speciale era nel settembre del 2008, quando 154 chilogrammi di uranio proveniente da un Istituto di ricerca di Budapest era stato caricato su una nave per Murmansk.

    Gli ambientalisti sloveni si sono fatti sentire. Non è giusto effettuare questi trasporti in segreto, «la gente ha diritto di conoscere i rischi e le misure da adottare in caso di incidenti», ha dichiarato il rappresentante di Greenpeace in Slovenia Dejan Savic. Non si deve inoltre dimenticare, ha aggiunto Savic, che pure la Slovenia produce scorie radioattive nella centrale nucleare di Krsko.

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