10 Ottobre 2010

Esimit Europa e dietro altre 1851 alla Barcolana 2010: le foto

1852 barche, grandi campioni, vincitori annunciati, colpi di scena e lo spirito di sempre. Unica ed emozionante. Per quantità, qualità, tecnica esibita in mare. E non solo dai protagonisti più attesi: si sono visti giri di boa con 100 barche in pochi metri, situazioni nelle quali l’abilità e la preparazione velica sono determinanti. I velisti della Barcolana ne sono usciti promossi a pieni voti.

Dal punto di vista tecnico è stata una Barcolana in tre capitoli.
1) La regata del vincitore annunciato, Esimit Europa 2, che ha corso al meglio per battere ogni rischio e per inseguire il record simbolico della corsa. Il dream team di Flavio Favini, cui va dato il merito di aver scelto il sempre più convincente Alberto Bolzan non ha steccato una nota. Dalla perfetta scelta di tempo in partenza, a metà linea, all’uso delle vele di prua, evitando spinnaker che avrebbero portato fuori rotta rispetto alla prima boa (un errore che in tanti hanno commesso, traditi dalla sensazione di andare più veloci). La velocità della barca ha fatto il resto: impressionante veder scivolare nell’acqua il progetto Reichel-Pugh nel silenzio a velocità difficili da mantenere per un buon gommone. Anche il lato finale tra Miramare e l’arrivo è stato favorevole: Esimit Europa 2 l’ha fatto in un lampo e senza bordeggio, mentre molti degli inseguitori hanno dovuto compiere più d’una virata. Feste e abbracci a bordo meritati e grande soddisfazione per Igor Simcic, un armatore sempre più coraggioso e di scelte illuminate, finalmente conquista una line honour alla Barcolana dopo tante vittorie di categoria. Il tempo record di 56’ e 13” si iscrive di diritto negli annali della coppa
d’Autunno. Missione compiuta.

2) La regata degli outsider. Chi inseguiva Esimit Europa 2 sperando in un passo falso, chi sperava in tattiche miracolose per fare il colpaccio, chi si è accontentato di stupire per un piazzamento ben oltre le aspettative: la flotta degli inseguitori era nutrita più ancora delle scorse edizioni. E alla fine il più bravo è stato lui, Mitja Kosmina, il trionfatore della Barcolana 2009, capace con Maxi Jena Amor di tenere il ritmo scatenato di Esimit fino all’ultima boa. Il secondo posto mai in discussione è invece stato una conquista da fuoriclasse del mare. Un’avaria al sistema idraulico della kanting keel, la chiglia basculante, ha reso ingovernabile Maxi Jena Amori, che ha letteralmente arrancato nell’ultimo lato fino al traguardo di Barcola. Alle sue spalle ha rimontato uno scatenato Andrea Nevierov al timone di Beauxt Vte Tuttatrieste 1.
Kosmina è riuscito a tenere la piazza d’onore per pochi centimetri dopo un’ora e mezza di regata. Incredibile e meritata. Il terzo posto di Beauxt Vte Tuttatrieste 1 è merito dell’equipaggio che ha sempre sfruttato ogni piccolo salto di vento. Al quarto posto una sorprendente Shining Umag con Zeljko Perovic, al quinto Idea Amori con Alberto Leghissa e al sesto Tuttatrieste 2 con Furio Benussi. Tra le sorprese positive anche il settimo posto di Vitrani, un TP52 rivelatosi adattissimo alle condizioni e stupendamente portato dal team di Gabriele Benussi (primo in Categoria 0 davanti all’ottimo Orlanda di Filippo Sammarini), anche se Vasco Vascotto alla fine non s’è visto a bordo, e il nono posto di Montenegro Wild & Beauty con Riccardo Bonetti, nettamente primo della mini-flotta di Farr 80 gemelli.

3) La regata dei migliori di classe. Una nota di merito per Alligator 2, l’RC 44 di Marko Popovic che ha vinto in Classe 1 davanti a Casali No Border’s Team, il Fast Wave 40R di Mirko Sardoc. Bella figura per le Stelle Olimpiche di Larissa Nevierov con la timoniera greca Sofia Bekatorou, ottave di classe. In categoria 2 si conferma lo specialista Roberto Bertocchi che porta benissimo il suo Sayonara Orion (Millenium 40R), addirittura 28° assoluto.

(Foto credit: emme&emme)

Tag: , , .

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *