21 Settembre 2010

Omero: “I grandi piani della giunta Dipiazza? Merce scaduta”

Il Pd attacca la giunta Dipiazza e lo fa attraverso il capogruppo in Consiglio comunale, Fabio Omero. Ecco il suo intervento relativo ai grandi progetti finiti “nel congelatore”.

Più la destra triestina parla dell’unità ritrovata a sostegno del sindaco e più evidenzia il fallimento di quasi dieci anni di amministrazione nel nome di Dipiazza. I grandi piani finiscono nel congelatore, con il rischio grave per un sindaco e assessore alla pianificazione, ma soprattutto per un commerciante, che siano scaduti. Il piano regolatore ricomincerà l’iter per concludersi dopo le elezioni del 2011. Il piano del traffico sarà demandato direttamente alla nuova futura amministrazione. Mentre del piano particolareggiato del centro storico neppure più parlano. Quasi dieci e Dipiazza porta a casa solo l’autostrada delle rive. Poca cosa e meno ancora se si pensa che il concorso delle rive, da lui promosso e pagato nel 2001, prevedeva una ben diversa soluzione per il traffico sul fronte mare. Ma il concorso è finito in un cassetto con tutti gli impegni assunti in questi anni: chiusura e riconversione della ferriera, royalties dal rigasificatore, parco del mare, bonifiche del sito inquinato, finanziamento della piattaforma logistica. Certo, Dipiazza si attribuirà il merito del riuso del porto vecchio, ma questo farà solo il pari con il merito che si attribuisce per la caduta dei confini.

Tag: , , .

7 commenti a Omero: “I grandi piani della giunta Dipiazza? Merce scaduta”

  1. matteo ha detto:

    la riadozione del piano regolatore cosa significa?

    secondo me questo piano puo essere invalidato da tutti, dato che non ha una relazione geologica giusta (vedi tar dei geologi)

    cmq, di stranezze ce ne sono, in primo il terreno del sindaco che lo ha comprato dal comune, non è che ora tutto quello che ha fatto viene eliminato dato che comprando il terreno faceva una cosa illecita e decadeva il suo mandato?

    il piano regolatore senza la relazione geologica non esiste, infatti vedi la lettera di diffida del ordine dei geologi che intima se vanno avanti vi annulliamo il prg

    ora, pratica, banne padriciano non lo vuole nessuno, questo significa che ridaranno i terreni ai privati che hanno fatto opposizione?

    ricordiamo anche che è stato secretato con buona trasparenza per i cittadini, i quali si sono trovati le loro speranze nel costruire una casa giu per il cesso in una notte

    sono praticamente sicuro che la politica fa piu danni che guadagni

  2. massimiliano ha detto:

    fa danni
    e pure
    guadagni

    solo i destinatari sono diversi

  3. matteo ha detto:

    eh gia

  4. sergio ha detto:

    penso che Omero abbia ragione, questo sindaco ha pensato più a se stesso che alla città, di sbagli questa amministrazione ne ha fatti molti, hanno venduto il nostro patrimonio immobiliare, mi ricordo che appena eletto nella trasmissione Vulcano aveva detto : le due prime cose che farò, chiuderò la ferriera, e cancellerò le scritte sui muri della città!!!!!! Ora dopo otto anni l’unica cosa che si può vedere sono le rive progettate senza una pista ciclabile, lavori di piazze fatti male con materiali inadatti diffettosi vedi piazza Oberdan piazza Vittorio Veneto, etc. potrei andare avanti per molto, anche l’opposizione non ha fatto molto, molte polemiche in consiglio, poi a braccetto fuori del Municipio, cambierei una grande percentuale di questi dilettanti allo sbaraglio che hanno danneggiato la città, noi cittadini dovremmo presentare una denuncia per danni nei confronti dei consiglieri comunali e per quelli regionali, una delle cause potrebbe essere : la vendita, da parte della regione del parcheggio di Opicina (17 euro al metro quadrato,con parcheggio già funzionante un regalo), per quanto riguarda il consiglio per aver trasformato (Palazzo Ralli ringrazia)il parcheggio in terreno costruibile danno alle casse del comune e a noi 3.500.000 di euro si spera che la corte dei conti faccia giustizia su questo ed altri problemi, non sono molto sicuro ma spero saluti sergio

  5. matteo ha detto:

    Piano regolatore di Trieste e teatrino della politica

    Sarebbe un peccato, se anche il dibattito sul piano regolatore di Trieste venisse risucchiato – come parrebbe a scorrere le cronache recenti – nello stucchevole teatrino della politica politicante, facendo perdere di vista le questioni di fondo.
    Questioni che non si riducono certo al contenzioso tra il Comune e l’ordine dei geologi (pur importante per quella categoria professionale), né a qualche modifica delle previsioni di piano, come ipotizzato da alcuni consiglieri comunali.
    Non è infatti annunciando modifiche (di quale natura?) per la destinazione dell’ex caserma di Banne, dell’area “turistica” di Padriciano e del giardino di Villa Cosulich, che si possano considerare risolte le tante criticità del piano. Ancor meno se fossero accolte alcune (scelte con quali criteri?) tra le 1.141 osservazioni ed opposizioni presentate dai cittadini.
    Opportuno sarebbe, invece, ragionare sui dettagliati e pesanti rilievi formulati dalla Soprintendenza in merito alle scelte di zonizzazione del piano per le aree di pregio paesaggistico e naturalistico. Rilievi che l’organo periferico del ministero dei beni culturali (non un’accolita di ambientalisti esagitati…) ha riassunto in un documento di 64 pagine, redatto con il contributo fondamentale del Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste.
    Un documento, va sottolineato, consegnato dalla Soprintendenza al Comune nel dicembre 2009, di cui però nessun consigliere comunale (né il sindaco) paiono essersi accorti in questi mesi e sul quale sembra si continui a far finta di nulla anche dopo che le associazioni ambientaliste ne hanno “svelato” l’esistenza.
    Piccolo pro-memoria: la Soprintendenza contesta in particolare le previsioni edificatorie sulle 18 zone di espansione “C”, il nuovo canile a Fernetti ed il cimitero degli animali presso via Commerciale, nonché le ulteriori colate di cemento sulla zona “turistica” di Padriciano e sulle zone “miste strategiche” dell’ex caserma Monte Cimone a Banne e dell’ex campo profughi di Padriciano.
    Ci conforta, naturalmente, vedere che i rilievi coincidono con quelli contenuti nelle osservazioni di WWF, Legambiente, Italia Nostra e Triestebella, ma ci amareggia vedere che – almeno finora – non hanno ricevuto adeguata attenzione da parte del ceto politico. Forse perché implicano un ripensamento ritenuto troppo radicale del piano regolatore?
    Eppure, è la prima volta che l’organo pubblico certo più competente in materia di paesaggio, si esprime su uno strumento urbanistico del Comune capoluogo, manifestando in modo organico obiezioni che solitamente emergevano soltanto molto tempo dopo (e comunque troppo tardi), in sede di valutazione delle autorizzazioni paesaggistiche sui singoli interventi edilizi.
    Va ancora sottolineato che la Soprintendenza ha, correttamente, espresso i propri rilievi nell’ambito della procedura di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) sul piano. Proprio la procedura che il Comune ha scandalosamente bistrattato, addirittura secretando il piano in alcuni momenti chiave del suo iter ed evitando – è stata così violata la Direttiva europea sulla VAS – qualsiasi momento partecipativo con la cittadinanza sui contenuti dello stesso. Un atto di arroganza che potrebbe avere gravi ripercussioni, anche economiche, in caso di sanzioni europee contro il Comune.
    Ora, però, è stata annunciata la riadozione del piano regolatore (non si sa in quali tempi), il che consentirebbe – purché lo si voglia – anche di “sanare” gli errori di metodo e di contenuto compiuti finora.
    Sindaco e Consiglio comunale sapranno cogliere l’occasione e riadottare il piano, previa adeguata consultazione dei cittadini e robusta revisione delle previsioni? Se così non sarà, difficilmente si potrà evitare di pensare che il ceto politico abbia voluto fare – come già con il piano regolatore del ’97 – l’ennesimo regalo al partito trasversale del cemento e della speculazione immobiliare. Sarebbe, vista anche la prossimità delle elezioni comunali, un errore gravissimo.
    Dario Predonzan – Responsabile urbanistica WWF Trieste
    http://www.legambientetrieste.it/RassegnaStampa.htm#2010set17PRG

  6. arlon ha detto:

    Che Omero gabi ragion me par palese e visibile.

    Interessante come no ghe sia la benchè minima proposta da parte sua o del suo partito, però: ottimo modo per ingrumar voti in quantità, in primavera! 😀

    Per el piano regolator, xe un lavor giustamente complesso che però sta ciapando quantità de tempo da barzeleta.
    I punti base irrinunciabili per mi a TS xe questi:

    – alta o altissima densità in centro; tutte le città tra mar e monti no ga alternative
    – stop alle costruzioni fora del centro o tantomeno in Carso, al max ristruturar e slargar (poco) l’esistente
    – niente nove costruzioni fin che no se sistema o impinisi quele esistenti
    – centro con meno auti, e più trasporti publici, sia a breve che a media distanza, a tutte le ore.

    E dopo, magari saria de meter i piani per sta metro leggera, che xe incredibile come che no ghe interessi a chi de dover. (visto che per sta TAV par proprio che fermerà a opcina, senza linee feroviarie urbane per rivar in centro saria praticamente inutile)

  7. chinaski ha detto:

    arlon

    sottoscrivo, e aggiungo: bonifica e riuso delle aree industriali dismesse, in modo da avere spazio per nuove attivita’ piu’ “moderne” senza andare a toccare il carso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *