9 Agosto 2010

Ricette domače: il Fleck

Il Fleck , con le mele, era un dolce tradizionale che si faceva a casa mia, lo faceva la cuoca carinziana quando ero piccola, un pan di spagna col burro (forse il nome è pasta margherita) con fettine di mele, tagliato a quadrotti e mangiato freddo. Passano anni ed anni senza mai mangiarlo di nuovo, ed ecco che a Berlino Est nella fatidica estate 1989 me lo danno in forma di torta a colazione! il gusto era inconfondibile! Rientrata a Trieste, mi son fatta passare la ricetta da un’amica della mamma, triestina/austriaca, che me lo ha passato nella versione con le susine, anche se di recente lo faccio spesso pure con le albicocche.

Iniziamo col separare 3 albumi, aggiungiamo 3 cucchiai d’acqua fredda e li frulliamo a neve; aggiungiamo quindi 12 deca di zucchero semolato e continuiamo a frullare. Aggiungere ora i tuorli e frullare ancora, poi aggiungere “con gentilezza” 8 deca di farina e 4 deca di maizena, e alla fine 4 deca di burro fuso freddo. Amalgamare dolcemente per non smontare la neve.
Distendere sulla piastra da forno ricoperta da carta da forno e inserire a intervalli le susine o albicocche tagliate in due, snocciolate e con la parte tagliata VERSO L’ALTO. Questo punto è importante, perchè sennò il nostro dolce… va in ploc’! In alternativa, si possono usare delle fettine di mele o per chi ha pazienza da certosino, ciliege snocciolate una a una e tagliate in due..non troppo tenere..

Poi bisogna cucinare in forno moderato una ventina di minuti, lasciar raffreddare, tagliare a quadretti e spolverare di zucchero a velo.
Se non si ha la maizena, si mette tutto farina ed il risultato è altrettanto dignitoso. E al caso non si avesse burro, io lo accetterei lo stesso, è sempre meglio delle tante merendine pronte coi “grassi vegetali vari”.
Ho l’impressione di averli visti in qualche autogrill in Austria, verso il confine..e magari forse anche in Slovenia, verso Lubiana.

Per le altre ricette dell’Euroregione: https://bora.la/tag/ricette-delleuroregione

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10 commenti a Ricette domače: il Fleck

  1. DaVeTheWaVe ha detto:

    bibliotopa RULES!

  2. sindelar ha detto:

    Non so se è un pan di spagna perchè di solito lo si fa senza burro (ma con più uova). Cmqe complimenti!

  3. giacomo ha detto:

    mia nonna ne fa uno simile, e a seconda della stagione lo fa con la frutta disponibile. L’altra settimana con le pesche. Buono!

  4. Bibliotopa ha detto:

    solo con le pesche odierne, che vendono ancora dure e senza sugo. Fossero pesche come piacciono a me, sugose, temo che scioglierebbero la pasta!

  5. giacomo ha detto:

    la pasta non è super compatta effettivamente, ma viene buono

  6. milost ha detto:

    Scusami, solo 120 grammi tra farina e maizena e riempi tutta la teglia da forno? Immagino quantomeno che lo strato di pasta stesa all’inizio sia molto basso ( oppure la foto non corrisponde?)Grazie!! Ancora una roba: te ga forse la ricetta dell’Apfelkuchen, quella con le fregolete de pasta sora ( alto Tirolo)? Mi la fazo con la frola solita,quela dele crostate, ma lori usa un altro tipo de pasta….

  7. Bibliotopa ha detto:

    sì, questa è la foto e la ricetta del “Fleck piccolo”, io ho una teglia da forno non molto grande, coem puoi vedere, e in effetti al primo momento è alto poco più di un centimetro e non ricopre nemmeno tutto: come si aggiunge la frutta, la pasta si allarga. però non va messa troppa frutta, bisogna lasciar abbastanza spazio anche alla pasta stessa.
    Notare che in queste ricette non c’è mai polverina lievitata, evidentemente si ritiene che basti l’aria incorporata nella neve a far salire il dolce.
    Non conosco purtroppo il dolce dell’Apfelkuchen che dici. Ho una ricetta di un dolce simile una torta di mele trovata sulla Cucina italiana ed ha una parta molto più densa, con più farina e polverina lievitata, che effettivamente cucinando diventa più leggera e non è tanto diversa .dalla frolla..

  8. milost ha detto:

    In sostanza l’Apfelkuchen di cui mi ingozzavo in Tirolo è una base su cui viene messo un impasto cremoso ( panna acida + zucchero + ricotta + uovo ad esempio) e poi le mele fitte fitte sopra ( tralascio spezie e aromi). Infine la pasta viene sbriciolata finemente e con questa si ricopre il tutto, ma non troppo. In sostanza ci sono, sotto una specie di friabile crosticina, due strati di delizia che in cottura si sono ben compenetrati. Come dicevo la faccio con la frolla.Ma la mia è una imitazione! Non arrivo al sublime, mai.

  9. Bibliotopa ha detto:

    allora non lo conosco proprio. Grave lacuna, che vedrò di colmare alla mia prossima visita tirolese o altoatesina.
    E’ che di solito da quelle parti, e in Austria in genere, mi butto sempre sulla Topfentorte o Kaesetorte, la torta con ricotta montata tipo bavarese, con aroma al limone e a volte in Pesi nordici l’ho trovata con lamponi dentro.. una roba che non sono capace di imitare e che trovo ben superiore alle classiche pastecreme carsoline..

  10. milost ha detto:

    Credo che per il pasticcere italiano l’equivoco che rende così difficile riprodurre la Topfentorte stia nel ritenere che l’ingrediente principe sia la ricotta, mentre invece è il Topfen, appunto, che è più simile alla Skuta…ma non è esattamente la stessa cosa.

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