24 Luglio 2010

Ospizio marino di Grado, lunedì l’istanza di dissequestro

L’Istituto Barellai, srl che ha recentemente sottoscritto un contratto di affitto per gestire l’Ospizio Marino di Grado, è disponibile a sostenere anche le spese necessarie per la sistemazione e l’adeguamento dell’impianto di climatizzazione della struttura, che era stata fatta sgomberare sabato scorso 17 luglio dalla Procura della Repubblica di Gorizia, proprio a causa di un parziale funzionamento delle attrezzature per il condizionamento.
Lo conferma l’assessore regionale alla Salute, Vladimir Kosic, che ha incontrato l’amministratore del Barellai, Claudio Riccobon, e Gabriele Zilli, fino allo scorso 15 luglio commissario straordinario della Fondazione Ospizio Marino, ed ora commissario liquidatore insieme a Doretta Cescon e Paola Ferraris.

L’istituto Barellai srl fa riferimento alla Casa di Cura “Città di Udine”, di cui lo stesso Riccobon è amministratore delegato, ed ha stipulato un contratto in base al quale dallo scorso 16 luglio avrebbe dovuto rilevare la gestione dell’Ospizio.
Sulla base di questa disponibilità i commissari liquidatori sono nelle condizioni di presentare già lunedì prossimo 26 luglio istanza per il dissequestro dell’Ospizio Marino.

Nel corso dell’incontro, Riccobon ha comunicato che è stato accertato che vi è una immediata disponibilità di un nuovo impianto di climatizzazione. Di conseguenza, dopo le necessarie verifiche tecniche, per le quali verrà richiesta specifica autorizzazione, potrebbero subito partire i lavori. Purché naturalmente venga accolta l’istanza di dissequestro.
In proposito l’assessore Kosic ha incontrato anche il Procuratore della Repubblica di Gorizia, Caterina Ajello, la quale ha dato ampie rassicurazioni sul dissequestro, una volta conclusi gli accertamenti tecnici.
Al Procuratore Ajello l’assessore ha spiegato che la Regione ha a cuore la rapida riapertura dell’Ospizio Marino di Grado. Ciò nell’ interesse dei pazienti; per la salvaguardia del posto di lavoro dei 64 dipendenti per cui non sono previsti ammortizzatori sociali e per i quali dunque l’unica prospettiva sarebbe il licenziamento; per l’interesse sul territorio dell’attività svolta dall’Ospizio; perché il protrarsi della chiusura comporterebbe progressivi deterioramenti della stessa, oltre che un rilevante danno di immagine.

Kosic ha anche annunciato al Procuratore la disponibilità del Barellai srl ai lavori di adeguamento.
Alla luce di queste novità, e considerato che a seguito degli accertamenti l’impianto di climatizzazione sarebbe risultato sottodimensionato di circa un terzo rispetto alle esigenze, la soluzione prospettata consiste nella riapertura immediata dell’Ospizio con un terzo in meno di posti letto (sono già state identificate le aree da chiudere), con parallelo avvio dei lavori di adeguamento dell’impianto, da completare nei tempi tecnici necessari (circa un mese).

Di fatto, evidenzia l’assessore, ci sono le condizioni perché l’ospizio possa riaprire subito. “Avevo sperato in una settimana, ha detto, in quanto al momento dello sgombero della struttura non era emerso altro, salvo un parziale funzionamento della climatizzazione, mentre la conferma del sequestro da parte del PM è avvenuta solo mercoledì scorso”.
Dal canto suo Gabriele Zilli ha precisato come non corrisponda al vero che l’impianto non veniva sottoposto a regolari manutenzioni. Scaduto, lo scorso 31 maggio, un contratto per la manutenzione programmata, erano comunque stati fatti interventi a chiamata.
Zilli non manca infine di ricordare quanto è stato fatto per evitare il licenziamento dei dipendenti dell’ospizio. A seguito della disponibilità a rilevare l’attività da parte del Barellai, è stata infatti siglata una preintesa tra lo stesso Istituto, la Fondazione e le organizzazioni sindacali.
Ma soprattutto il Commissario straordinario ha ottenuto una rateizzazione del versamento dei contributi previdenziali, che la Fondazione non aveva pagato. E’ stata così rilasciata la documentazione sulla regolarità contributiva, indispensabile per il rinnovo delle convenzioni con le Aziende per i servizi sanitari.

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13 commenti a Ospizio marino di Grado, lunedì l’istanza di dissequestro

  1. Mario Botteon ha detto:

    Ho scritto ancora sull’argomento “chiusura del Barellai”. Sono un paziente che risiede sul territorio dell’ASL n. 7 di Conegliano (Tv) che per la prima volta, l’anno scorso, ho avuta la possibilità della riabilatazione dell’Istituto di Grado.
    Debbo testimoniare che le cure mi hanno permesso di camminare per 10 mesi senza dolori alle gambe, per cui attendevo con ansia il ricovero del primo agosto prossimo.
    Sig. Giudice, Sig. Assessore Regionale Kosic, per favore, fate l’impossibile per rimettere in attività l’istituto più velocemente possibile, non solo perchè ci sono 64 dipendenti (ciò è importante), ma anche per noi invalidi che sopportiamo dolori che quelle cure leniscono e ci rendono più liberi di vivere uma vita più accettabile.
    Scrivo anche a nome di numerosi pazienti dell’ASL n. 7 di Conegliano, che mi hanno delegato a farlo.
    Ringrazio per la cortese attenzione, restiamo in attesa che l’ente funzioni al più presto, e porgo cordiali saluti.

  2. katia ha detto:

    A nome di tanti mi rivolgo ai copetenti che svolgono questo problema per quando riguarda l’ospizio , non vediamo giusto che causa di chi hanno recato danni e mangiato alle spalle ,noi sofferenti e bisognosi di fare terapie l’unico modo per sentirci serene veniamo castigati, non lo troviamo giusto a tutto questo,siamo persone umane, infondo non stiamo chiedendo l’oro ma solo ” cure “, che penso che è un nostro diritto. Ci rivolgiamo alla Precura, alla Regione snodate la matassa al quando prima, se questo non verrà ci rivolgeremo alle autorità politiche o a ” Striscia la Notizia ” . Non ci fermeremo, vogliamo che l’ospizio rimanga . Grazie a nome di noi tutti disabili

  3. Angela ha detto:

    Ho già scritto precedentemente ed ora con la situazione sempre più in sospeso mi chiedo, come molte altre persone disabili come me, cosa ne sarà di noi. Perchè tutta questa situazione che si è andata creando è a discapito dei lavoratori e dei disabili che usufruiscono della struttura per le loro necessarie cure. Si può chiudere cosi una strutttura di cura, senza preoccuparsi delle conseguenze per i malati? E’ una domanda da porre alla magistratura.

  4. maria ha detto:

    due anni fa ho avuto un grave incidente stradale, e mi ha lasciato dei postumi che purtroppo li porterò tutta la vita, ma grazie alle cure di questo istituto, riesco a condurre una vita un po normale, tutte e due le volte che sono stata ho trovato professionalità fra tutti i dipendenti,le cure sono ottime e anche i servizi, pulizia e cibo sono ok. Spero che le autorità politiche facciano qualcosa per questo istituto unico in regione e che funziona bene, altrimenti noi invalidi cosa facciamo?

  5. Angela ha detto:

    ringrazio vivamente chi ha creato tutto questo oggi 1 Agosto 2010 sarei dovuta essere a Grado per il mio periodo di cure, invece causa chiusura struttura riabilitativa, che non si sà quando e se riapre sono rimasta a casa come molti altri pazienti. Quello che poi fà più rabbia e il pensiero dei dipendenti dell’ospizio qualcuno con famiglia rimasti senza lavoro dalla sera alla mattina. Grazie mille sperando che almeno i responsabili si vergognino

  6. Gabriella ha detto:

    So che in questi giorni si stanno facendo tante manifestazioni pro Ospizio Marino, mi dispiace non poter essere presente fisicamente a tutti questi incontri, ringrazio tutti per gli sforzi che stanno facendo per sensibilizzare chi di dovere, e spero vivamente che questi sforzi vengano premiati e che si possa ottenere al più presto la riapertura dell’Istituto e riprendere da dove si è lasciato senza nessun’altra interruzione, lasciandoci alle spalle tutti i problemi che ci hanno portato alla momentanea chiusura.

  7. SALVATORE ha detto:

    Mi dispiace che il centro è stato chiuso, io venivo da Lecce, mi sono trovato bene, soprattutto per la piscina così calda che aiuta noi poliomielitici. Anche come Associazione mi darò da fare pe sensibilizzare anche gli organi di stampa. Esprimo SOLIDARIETA’ a tutti i dipendenti. BARCOLLIAMO MA NON MOLLIAMO

  8. Wehrle ha detto:

    Sarà difficile, ma spero che gli ex amministratori paghino per le scelte scellerate che hanno portato l’Istituto in questa situazione.

  9. Wehrle ha detto:

    Per completezza d’informazione sullo scandalo al sole…

    http://www.ilfriuli.it/if/top-news/45866/

  10. Gabriella ha detto:

    Credo di essere una delle più vecchie tra le pazienti di Grado, anche se ci sono stata a distanza di anni. Laprima volta venni portata negli anni 50 dal Prof. Fabio Franco, che mi curava per la polio, poi ci sono ritornata negli anni 70 e poi negli anni 90, dopo uno spiacevole episodio accadutomi all’interno dell’Ospizio per un infortunio, non mi è stato più permesso di usufruire delle cure dell’Istituto poichè chi all’epoca faceva il bello e il cattivo tempo bloccava le mie richeste di acccesso. Ma ora per fortuna sò che questa persona non c’è più. MI auguro che l’Ospizio riapra perchè il personale è impagabile per gentililezza e serietà e poi perchè le cure sono veramente eccezionali. Sono di Roma, ma se potessi verrei lì a Grado per manifestare

  11. giuliana cargnello ha detto:

    Da 2 anni accompagno mio marito(con gravi danni cerebrali da ipossia )all’ ospizio marino di grado dove, grazie alle cure e all’ ambiente protetto,ha avuto dei miglioramenti posturali!Spero vivamente che l’ istituto resti aperto ,per mio marito e per tutti i pazienti che ne hanno bisogno!!!

  12. Mario Botteon ha detto:

    Io dovevo essere ricoverato al Barellai il 1° di agosto per due settimane, mi hanno avvisato che l’Istituto rimarrà chiuso per 3 mesi. E’ mai possibile? In tre mesi, con le tecniche attuali si ristruttura completamente un impianto di climatizzazione, e non solo.
    Speravo di essre chiamato entro l’anno perchè i dolori alle gambe si fanno sempre più intensi.
    Cari responsabili (Regione, Sanità, Amm.me del barellai) diteci cosa dobbiamo fare, dateci una parola definitiva, dobbiamo rivolgerci alle nostre ASL? C’è speranza che il Barellai sia riaperto? E se si quando?
    Se qualcuno mi risponderà lo ringrazio anticipatamente.

  13. anna maria ha detto:

    Anch’io ho frequentato per molti anni l’istituto di Grado fin dal 1978,SONO POLIOMIELITICA,già da allora si capiva che qualcosa non funzionava come doveva,sono sempre stata in prima fila per difendere i miei diritti e qualche volta anche quelli degli altri che no n avevano voce,ho subito delle ingiustizie per questo,OGGI SPERO TANTO SIA FATTA GIUSTIZIA e chi come me ha bisogno di cure riabilitative possa avere il diritto di farle serenamente, io non so se potrò ma lo spero vivamente per tutti gli altri, e chi ha approfittato sulla nostra salute possa riflettere allungo.E comunque ai politici che guardano dall’alto: NON SIATE INDIFFERENTI !

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