Fa un caldo torrido, allucinante, respiro e sudo. Se devo sudare tanto almeno posso farlo con un pò di soddisfazione per il palato e per la mente. Vi consiglio quindi in queste calde sere estive i persighi col vin, insomma le pesche col vino.
Tante osmice le servono in questo scorcio di luglio, ma è così semplice prepararle che sarebbe un peccato privarsene a casa.
Esistono piccole varianti con cui ognuno può personalizzare la ricetta. Alcuni aggiungono chiodi di garofano, altri cannella, o ancora succo di limone, e poi vino rosso o vino bianco. E poi mi ricordo di mia nonna che a fine pasto tagliava a fettine una pesca e semplicemente la inzuppava nel vino, faceva delle sope.
Come al solito prediligo la via più semplice. Quindi pesche non troppo mature, zucchero e vino rosso giovane. Ho levato la buccia alle pesche e le ho tagliate a pezzi non troppo piccoli. Poi ho messo la frutta in una terrina, ho aggiunto il vino fino a coprirle completamente e quindi ho messo lo zucchero. Una bella mescolata e poi è meglio lasciarle riposare in frigorifero qualche ora. Sono buone anche il giorno dopo. Per le dosi io vado solitamente ad occhio, ma credo che per 2 persone si possano usare 4/5 pesche e 3 cucchiai di zucchero, da aggiustare secondo i gusti, per il vino fino a coprire tutto.
Farà un pò meno caldo.
Per le altre ricette dell’Euroregione: https://bora.la/tag/ricette-delleuroregione
Vin anche fredo, voi credè che rinfresca ma scalda che ga calorie: metè i persighi a fetine nel tè freddo..xe tuto altro del tè ala pesca fato cola polverina.
anche se mio papà taiava el persigo e lo meteva sempre nel bicer de vin, per lu rigorosamente rosso.
mia mama inveze rigoroxamente bianco.
la fazeva anca el kompot, la boliva persighi e pomi con menta o melisa e poi se beveva el suco, fredo.
Dicesi persegada o piarsolada (in furlanese). Me vien de ridèr a pensar i bar de fighetti che te vendi la sangrìa a 3 euro.