Quasi 300 persone si sono ritrovate giovedì sera in piazza Unità per manifestare contro la cosiddetta ‘legge bavaglio’, che «lega le mani alla magistratura, chiude la bocca ai giornalisti, mortifica il ruolo delle forze dell’ordine, e rende l’Italia meno sicura colpendo al cuore della democrazia, che ha nella giustizia e nell’informazione due valori fondamentali», come si legge dal volantino distribuito dalla FNSI, organizzatrice della manifestazione.
L’iniziativa si è svolta in concomitanza con quella di Roma in Piazza Navona e con quelle di tante altre città italiane. Oltre alle delegazioni dei principali partiti d’opposizione, erano tanti i semplici cittadini che hanno voluto dimostrare la loro solidarietà alla categoria dei giornalisti.
Particolare attenzione è stata dedicata infatti ai problemi della categoria, e in particolare alla questione dei giornalisti freelance. Spesso i precari del settore vengono pagati 3, 5 o 10 euro lordi a pezzo – ma sono stati registrati casi di ‘tariffari’ di soli 90 centesimi ad articolo – generando un vero e proprio sistema di sfruttamento che porta ad una situazione di palese ricattabilità di questi operatori dell’informazione. La denuncia è del Coordinamento giornalisti precari e freelance dell’Assostampa Friuli Venezia Giulia, che si può contattare per mail a precari.freelance@assostampafvg.it, via web (cliccando qui), oppure su Facebook.
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