Ci sono partite che non si vorrebbe mai raccontare. Ci sono momenti che non si vorrebbe mai vivere. La Triestina è retrocessa dopo otto anni di permanenza in serie B e l’ ha fatto nel peggiore modo possibile: 3-0 senza appello inflittole da un Padova che ha pienamente meritato la salvezza. È stata una disfatta su tutta la linea per gli alabardati, che già dopo due minuti sono stati azzannati alla gola da un Padova sceso in campo con gli occhi iniettati di sangue. Le discutibili scelte di Arrigoni, che aveva riproposto lo schieramento dell’ andata, hanno fatto sì che la squadra si sciogliesse come neve al sole dopo lo svantaggio e risultasse incapace di recuperare nonostante gli affannosi correttivi apportati in corsa. Godeas nel primo tempo e Siligardi nella ripresa hanno provato a ristabilire la parità che avrebbe consentito alla Triestina di salvarsi, ma Agliardi ha sempre chiuso la saracinesca. Il Padova dal canto suo è stato davvero “troppo” per poterlo contenere e non ha mai smesso di spingere, sospinto dai 2700 sostenitori giunti dalla città del Santo. Così, appena ha potuto ha affondato i colpi che hanno ucciso la partita, il campionato e i sogni alabardati.
LA PARTITA – La gara in sé è stata un incubo dal primo all’ ultimo minuto per i 12000 tifosi della Triestina accorsi al Rocco. Pronti via, il Padova scatta come una molla caricata da otto giorni e trova subito il gol. Sugli sviluppi di un corner Vantaggiato raccoglie il pallone al limite dell’ area, ha tutto il tempo per aggiustarselo e lasciar partire un tiro che si insacca alla sinistra di Calderoni. Cala il gelo su Trieste, mentre la curva Trevisan occupata dai tifosi patavini esulta sfrenatamente. Tutti i piani di Arrigoni, che aveva impostato la partita per difendere lo 0-0, crollano come un castello di carte. In avanti Godeas rappresenta l’ ultimo baluardo a cui appigliarsi, ma l’ ariete di Medea non è più lo stesso gigante che cinque anni fa ci salvò dall’ inferno della serie C nello spareggio con il Vicenza. La mira difetta all’ 8’, quando una sua girata va fuori di poco, mentre due minuti più tardi è uno strepitoso Agliardi a opporsi a un’ incornata da centro area. Ma il Padova non si intimorisce davanti alla reazione dei padroni di casa, anzi reagisce da par suo, ancora con Vantaggiato. Il numero nove padovano prima impegna Calderoni a una deviazione in corner con un missile terra aria da 30 metri, poi ci riprova trovando ancora una volta il portiere alabardato sulla sua strada, sulla cui goffa respinta Di Nardo viene fermato in modo dubbio da Colombo. Arrigoni perde Princivalli per infortunio e butta nella mischia Siligardi, e sostituisce Pani – quasi una dichiarazione di fallimento – con Gorgone. Dall’ altra parte Sabatini sostituisce Renzetti con Trevisan. A metà tempo il Padova avrebbe l’ ennesima occasione per raddoppiare, sempre con Vantaggiato, ma Calderoni compie un intervento provvidenziale.
All’ intervallo lo scoramento è tanto, e si capisce che non sta girando nulla per il verso giusto. L’ incubo pesa come un macigno sulle teste di un pubblico che ha sofferto, tanto, troppo in questi anni e vede il baratro sotto i suoi piedi.
Ci si aspetta un lampo d’ orgoglio, un cedimento da parte dei biancoscudati, invece la ripresa porta con sé l’ epilogo più amaro. Dopo una conclusione di Siligardi che si spegne in curva, Gorgone alza bandiera bianca in seguito a un contrasto. Entra Della Rocca, ma è notte fonda. Godeas spizzica di testa, ma non c’è niente da fare. Al 67’ Cuffa si inventa un tunnel ai danni di Cottafava e a tu per tu con Calderoni lo trafigge impietosamente. Padova in paradiso, Triestina nel dramma. Il pubblico comincia a sfollare e il solo Siligardi sembra crederci. Le sue due conclusioni dalla distanza, però vengono respinte da un grande Agliardi. Si aprono praterie sconfinate nelle retrovie alabardate, e in contropiede Bonaventura sigla il terzo gol.
C’è un groppo in gola grande così ad assistere alla festa del Padova. Il prossimo anno sarà Lega Pro, a meno di improbabili ripescaggi. La favola iniziata quel 9 giugno 2002 allo stadio Porta Elisa di Lucca, si è conclusa ieri sera. Sono stati otto anni di gioie, delusioni, speranze, paure. Abbiamo vissuto momenti esaltanti, sfiorando la promozione in serie A, e abbiamo conosciuto momenti nerissimi nel periodo della gestione Tonellotto. Abbiamo avuto la forza di risorgere quando tutti ci davano per spacciati e abbiamo dovuto allo stesso tempo inghiottire tante amarezze. La serie B non c’è più, sfumata in una notte di calde lacrime amare, ma il filo conduttore che ha sempre legato i tifosi ai colori rosso alabardati, è una luce che non si spegnerà mai. Forza Unione, sempre e comunque.
Triestina – Padova 0-3
TRIESTINA (4-5-1): Calderoni; Colombo, Cottafava, Scurto, Sabato; Tabbiani, Cossu, Princivalli (33’ pt Siligardi) , Pani (34’ pt Gorgone) (10’ st Della Rocca), Testini; Godeas. A disp. Dei, D’ Ambrosio , Magliocchetti, Volpe. All. Arrigoni
PADOVA (4-3-1-2): Agliardi, Darmian, Cesar, Faisca, Renzetti (39’ pt Trevisan); Bovo (12’ st Jidayi), Italiano, Cuffa; Bonaventura; Di Nardo, Vantaggiato (29’ st Morosini). A disp. Cano; Rabito, Gasparetto, Soncin. All. Sabatini
ARBITRO: Tagliavento di Terni
MARCATORI: 2’ pt Vantaggiato 22’ st Cuffa, 41’ st Bonaventura
AMMONITI: Calderoni, Scurto, Colombo, Renzetti, Agliardi e Cuffa
Potevano svegliarsi prima, Godeas furlanat compreso
Nel frattempo il Kras ha perso per 3 a 2 a Jesi, ma il risultato basta per la promozione in serie D. Ancora un anno così e riavremo il derby cittadino.
La decadenza de una citta’ te la leggi anche in una partida de balon
a calci in culo a casa tutti.
dal panzone, al dentone, ai giocatori col doppio mento stile spritz-aperol.
vergogna e calci in culo.
complimenti invece al kras del mio amico Musolino.
AGGIUNGO UNA COSA: e pensare che la pallamano non ha potuto iscriversi all’elitè per mancanza di fondi…
meno bar walter e meno bar Ponchielli e + vita da profesionisti gavemo una squadra de alcolizadi
….sante parole gigino…se volevamo una squadra de “bevandelle” basta andar in un qualsiasi baretto…SI credono chissà chi in giro per città…e i me ricorda quando il buon rigoni al casino de lipiza se presentava con una maja con il collo de pelliccia de volpe…Spero serva da lezione a chi li osanna come eroi..STANNO SOLO FACENDO IL LORO LAVORO….E PER DI PIU’ MALE!!!!!!!
finale dell’articolo commevente e condivisibile (bravo fabio!), ma..
retrocessione forse già iniziata lo scorso anno, con campagna acquisti deprimente, facendo scappare giocatori preziosi (Antonelli, e anche Gorgone all’inizio se ricordate..) e con il “botto” Godeas ormai troppo vecchio.
gestione del campionato pessima, nel quale le colpe non possono essere sicuramente solo degli allenatori.
Ultima partita specchio della stagione e della società, senza idee e senza carattere, con giocatori molli che mai hanno dato l’impressione di provarci davvero.
Ps- per il rispetto per i tifosi almeno sindaco e vice sindaco dopo aver messo la loro faccia sorridente su tutto ciò che riguardava la triestina in modo quasi ossessivo, si risparmino ora dichiarazioni contro la squadra
e mi unisco ai complimenti per il Kras. Vogliamo Musolino alla Triestina!! Bora.la farà un articolo su questo?
ma… el sig. Fantinel dove iera quando iera de meterghe la faccia davanti ai giornalisti…??
Il calcio è fallito o in via di fallimento ovunque. Treviso,Sambenedettese,Avellino,Pistoiese,Messina,Perugia. Spezia,Lucchese,Cosenza sono risalite in C dopo lunghe fatiche nei dilettanti
almeno 15-20 società fra B e C sono a rischio iscrizione.
ahh Roma e Lazio stanno in piedi per motivi di ordine pubblico altrimenti sono le due società più fallite d’Europa.
x viceversa..
el problema xe che riva prima la panza…
Bon al di la’ dei risultati me sembra ingiusto ciaparsela con Fantinel. Ala fine no so miga se el gha avudo tuto sto rientro economico per sto investimento…
E po’, dixeme, chi altro gavevimo? Tonelotto? Con i suoi regimi macrobiotici e Giorgio teson come autista? ‘ndemo vanti dei, gavemo quel che se meritemo…
Prima direi che città e calcio sono due cose distinte.
Ci sono città in crescita con alto livello della qualità della vita ma senza squadre professionistiche di alto livello.
Preferisco una città parte attiva nello sport, dove la cultura sportiva è radicata, dove giovani e meno giovani possono dedicarsi a vari tipi di sport e lo praticano con successo, una città dove esistono strutture sportive adeguate per livello di gestione e manutenzione.
In fine per la Triestina calcio (dirigenza in primis) tanti auguri per un rapido rientro ed un ultimo commento: caro nostro sindaco lei ha perso un ulteriore possibilità per fare un bella figura …standosene zitto.
Quei della curva furlan porta gran sfigà…
La Triestina scende in prima categoria con uno stadio seminuovo, moderno e funzionale e con la sua ex casa, il Grezar, che è quasi finito di essere ristrutturato. Entrambi gli interventi fatti con i soldi pubblici. A Udine, con una squadra da anni in Serie A e che spesso e volentieri è arrivata ai vertici e nelle coppe europee, bisogna aspettare che intervengano i privati per rimodernare ed adeguare il vetusto ed obsoleto Stadio Friuli. Tutto giusto e tutto equo, vero?
In LegaPro, non in Prima categoria, volevo dire. Ma il succo non cambia.
@ Dag
che palle sempre sti pasdarn friulani, ..
vogliamo fare l’elenco delle opere finanziate con denaro pubblico realizzate in provincia di Udine….
non basterebbero pagine e pagine… quindi un po’ di decoro
@16
Perchè el ‘Friuli’ no i lo ga fato coi soldi pubblici (nel 76 quando l’udinese iera in C)?
Colpa nostra se ve gavè fato un stadio che più orrendo no se podeva?
Za ristruturado nel 90 (sempre con soldi pubblici) adesso xe demolirlo per farlo novo.
E basta dilapidar soldi pubblici (anche nostri) per oper che no funziona e che tra 10 anni sarà de rifar.
Tirè zo tuto e piantè panoce che sicuro ve vien meio.
nel 71 quando i ga comincià el Friuli Triestina e Udinese iera equivalenti, in C entrambe, con stadi equivalenti, grezar e moretti iera veci uguale.
Ma per far el stadio novo, naturalemente la precedenza la ga avuda Udine.
… e solo ‘sai più tardi xe rivado el stadio novo anche a Trieste.
Quindi el sior DAG pol finir da blaterar a vanvera.
Peccato non aver potuto clonare il Sindaco e il Gube.
guardiamo avanti… inutile clonare, basterebbe qualcuno con idee chiare e competenza in società ed un gruppo di giocatori motivati e non amanti dell’happy hour….
l’allenatore influisce per un 20% a meno di trovare quello che ti fa fare un salto di qualità (ma è questione di fortuna, scovarlo in prima divisione…).
fantinel nel calcio è un perdente da sempre, fatti alla mano.
de falco è incompetente (nulla di personale, ma come ds è inguardabile)
i giocatori come princivalii ormai fanno fatica anche ad allacciarsi gli scarpini…
questa è la realtà.
Ben…xe inutile ciaparsela tanto, bisognassi ringraziar Fantinel, perché senza de lui ierimo a far el derby col Kras sul serio.
Se un “furlan” no vien a meter soldi, noi semo del gato! Xe ancora qualche triestin che ga bori? Dove i xe i nostri concittadini?
cagoia, no sta ciapartela che se mola Pozzo anche l’udin se ritrova drito drito in C…
alora si che se podessi far il derby 🙂
@23
forsi i triestini no xe tanto mone de pagar profumatamente 11 muloni che ghe cori drio un balon.
@Cagoia
Per i Mondiali del ’90 quasi nessun intervento interessò lo Stadio Friuli, mentre misteriosamente alcuni dei finanziamenti per i mondiali presero la strada di Trieste e vennero accontonati per la costruzione dello Stadio Rocco, destinato ad ospitare una squadra che non vede la Serie A dai tempi di Noè e che nello spareggio salvezza ha radunato ben 14 mila spettatori…
Ma a Trieste sono furbi ed a Udine sono fessi effettivamente, se nella prima calcio e basket sono nelle serie semidilettantistiche (però giocano in stadi e palazzetti nuovi), nella seconda sono ad alti livelli (ma giocano in strutture vecchie ed oboslete).
Non c’è che da imparare dai triestini, effettivamente!
cioè te vol dir che dopo gaver fato el friuli nel 76, i gavessi dovudo bloccar el rocco per rifar el friuli nel 90 e dopo ribloccarlo de novo per rifarlo oggi.
ma te se rendi conto?
Ma sarà anche colpa vostra che fe impianti orrendi? e che ga bisognmo de esser ristruturadi ogni 10 anni?
Cossa l’architetto iera de trieste?
O ve gavemo imposto noi il progetto?
Quasi nessun intervento riguardò il Friuli per Italia ’90? ‘Ndemo dei http://www.udinese.it/stadio.php
STATE ANDANDO FUORI TEMA…
@30
visto el risultato, meio cussì