15 Maggio 2010

Grizon: “A Muggia oltre 7mila euro sprecati per un ecosportello disertato dai cittadini”

“Non sono bastate le oltre tre ore di fuoco di fila messo in atto dall’opposizione in consiglio provinciale a far desistere la presidente Bassa Poropat e l’assessore Dennis Visioli dal far approvare lo Schema di convenzione con il Comune di Muggia per l’attivazione di un ecosportello per una spesa di 7.780 euro che per altro il sindaco Nesladek verserà alla Provincia per poter usufruire, come ha dichiarato l’assessore Visioli, del know-how della Provincia”.
Tutto nasce – spiegano Claudio Grizon, capogruppo del Pdl in Provincia e consigliere a Muggia assieme a Marco Vascotto, capo gruppo di An, Paolo de Gavardo, capo gruppo della Lista Dipiazza e Fabio Scoccimarro, capo gruppo della Casa delle Libertà-Pdl – dall’ecosportello istituito lo scorso anno dalla Provincia con il Circolo Verdazzurro di Legambiente di Trieste con una spesa complessiva di 22 mila euro.

“Nonostante che Legambiente abbia documentato che i due operatori che hanno presidiato lo sportello per due ore settimanali nella prima fase hanno registrato visite e richieste di informazioni da parte di solo 50 i cittadini del territorio provinciale (non si sa quanti siano i cittadini che si sono rivolti allo sportello nella seconda fase) l’amministrazione ha ritenuto di scrivere nella delibera che tale iniziativa ha riscosso notevole successo. Infatti il sindaco Nerio Nesladek – sottolinea Grizon – ha ben pensato, da vecchio dirigente ambientalista, di chiedere alla Provincia l’apertura di un analogo ecosportello a Muggia stanziando 7.780 euro e approvando, già agli inizi di ottobre dello scorso anno, la convenzione che in consiglio provinciale è approdata solo ieri, ben 8 mesi dopo, perché, come ha avuto modo di dichiarare un imbarazzato Visioli “gli uffici dovevano approfondire e fare l’istruttoria” per la delibera”.

L’ecosportello muggesano Legambiente metterà a disposizione “due operatori per 30 aperture settimanali di due ore e, stando all’affluenza allo sportello triestino, sarà un “successo” se i cittadini che riterranno di risolvere i loro problemi su pannelli solari e impianti a risparmio energetico saranno quatto o cinque. Se Legambiente sarà in grado di partire tempestivamente lo sportello potrebbe iniziare la sua attività in giugno per concluderla, guarda caso, a ridosso della prossima campagna elettorale tra gennaio e febbraio del prossimo anno. Considerato che il tema della sensibilizzazione sui temi del risparmio e sulla diversificazione delle fonti energetiche, per il quale la Regione eroga contributi alle Province, è un tema complesso e difficile riteniamo che due neo diplomati o laureati, pur dopo 24 ore di formazione, difficilmente saranno in grado di dare risposte complete ed esaurienti ai cittadini. Dovranno per forza limitarsi a distribuire dei depliant patinati e colorati, di dubbia utilità, ma fregiati dai loghi del Comune e della Provincia”.

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