10 Maggio 2010

Le lettere inedite di Tina Modotti a Ivan Regent

Ritrovate a distanza di oltre settant’anni a Lubiana negli Archivi della Repubblica di Slovenia, le lettere di Tina Modotti e del suo compagno Vittorio (Toio) Vidali vengono ora presentate in un numero monografico di “Perimmagine”. E sarà proprio lo speciale della rivista diretta da Riccardo Toffoletti ed edita dal Comitato Tina Modotti al centro del prossimo appuntamento, mercoledì 12 maggio alle 18 in sala Ajace, degli “Incontri con l’autore”, la fortunata rassegna organizzata dalla biblioteca civica “Joppi” e dall’assessorato comunale alla Cultura in collaborazione con il Club Unesco di Udine. Ravel Kodrič e Riccardo Toffoletti dialogheranno con il critico sloveno Miclavž Komelj, autore del saggio su Tina Modotti pubblicato sull’ultimo numero della rivista.

Dalle lettere ritrovate, e inviate da Tina e dal suo compagno una settantina d’anni fa all’amico Ivan Regent, militante e dirigente del Partito socialista nel primo dopoguerra, emerge uno spaccato della vita avventurosa di due grandi miti del primo Novecento europeo, proprio nel momento in cui la grande artista friulana e Vittorio rientrano in Europa dopo il periodo messicano. La vita di Tina è cambiata, prevale l’impegno politico su quello artistico, con missioni speciali e difficili incarichi assunti nel Soccorso Rosso Internazionale e con l’enorme lavoro da svolgere per la Repubblica spagnola, tanto che le lettere pubblicate, e lo studio che le accompagna, cercano di spiegare, in termini del tutto nuovi, come Tina abbia vissuto il distacco dalla fotografia, il suo congedo dal mondo dell’arte.

“Dal racconto di Komelj – scrive Toffoletti – risaltano anche le storie personali, le ansie, le nostalgie per gli amici lontani, la rabbia per i popoli oppressi, le fatiche politiche ed esistenziali, non ultime le difficoltà di vita che tanti militanti ed esuli, come i nostri protagonisti, dovettero patire negli anni in cui si espandeva il potere stalinista.”

Con il materiale inedito, Miklavz Komelj ha elaborato dunque un saggio con la trascrizione delle lettere risalenti al biennio 1936/1937 e altre posteriori alla scomparsa di Tina e datate fino al 1947. Un saggio che è stato pubblicato in esclusiva per l’Italia sulla rivista “Per immagine”. L’autore coglie occasione e spunti, accostando documentazione storica e memorialistica, per tracciare non solo eventi ma un quadro del tempo: si mette in evidenza il clima sociale ed esistenziale in cui erano immersi Tina Toio e Matteo, e si ricostruiscono cruciali eventi storico-politici in cui furono presenti e protagonisti.

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