25 Aprile 2010

I sindacati contro il Grande fratello all’Outlet: “Aperti il 25 aprile, per giunta di domenica”

La Filcams – Cgil se la prende con i provini del Grande fratello all’Outel village di Palmanova che animeranno l’apertura domenicale del centro commerciale. Apertura che cade proprio in occasione della ricorrenza del 25 aprile.

“Il 25 Aprile siamo aperti. È lo spot pubblicitario del Palmanova Outlet, che non solo sarà aperto il 25 Aprile (che quest’anno capita anche di domenica), ma, quello stesso giorno, andrà in scena il Grande Fratello. Sul sito infatti, vengono annunciate le selezioni per partecipare all’undicesima edizione della famosa trasmissione televisiva che “chiude” in una casa per diversi mesi, alcuni concorrenti.
Il tema delle aperture domenicali, è un tema caldo per la Filcams Cgil, un problema delicato che si vuole affrontare per cercare di regolamentare e limitare il numero delle aperture durante l’anno, e nello stesso tempo tutelare i lavoratori, sempre più in balia degli interessi commerciali”.

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23 commenti a I sindacati contro il Grande fratello all’Outlet: “Aperti il 25 aprile, per giunta di domenica”

  1. paianik ha detto:

    e sarebbe ora di smetterla!!! Anche oggi mia moglie è a lavorare all’ outlet e io a casa con le nostre figlie di 3 e 5 anni…vi sembra normale??

  2. Paolo Rovis ha detto:

    Curioso. La CGIL ha sostenuto a spada tratta la nuova legge sul commercio e ora ne contesta gli effetti. La coerenza non è il loro forte.

  3. alpino ha detto:

    non sono le aperture domenicaloi a danneggiare ma la mancanza di turnazioi da parte di un negozio che affronta gli aumenti di carico lavorativo semplicemente aumentando il numero di ore lavorate dalle commesse spesso neppure con il dovuto riconoascimento salariale..mia sorella forse inizierà a lavorare all’outlet, ovviamente lei lo sa gia che si lavorerà anche sabato domenica e feste, chi va a lavorare in questi luoghi è meglio che sia gia preparato a questo

  4. Lauro ha detto:

    @Rovis

    “Curioso. La CGIL ha sostenuto a spada tratta la nuova legge sul commercio e ora ne contesta gli effetti. La coerenza non è il loro forte.”

    Sei completamente fuori strada. La FILCAMS-CGIL non ha mai sostenuto questa legge ed anzi l’ha sempre avversata, anche contro la Giunta Illy.

  5. dimaco ha detto:

    La domenica è fatta per stare in famiglia,per andar in gita o a far un piknik a Lokva o Tarnova no per andare in un centro commerciale. Neanche il diritto di stare in famiglia in santa pace c’è più. Ti credo che i matrimoni vanno all’aria. Poi con figli piccoli che hanno bislgno di entrambi i genitori.

  6. Paolo Rovis ha detto:

    Scusi, signor Lauro, non per contraddirla. Sicuramente lei ne sa più di tutti ma “questa legge”, la n. 13 del 2008, l’ha varata l’attuale governo regionale. Quindi mi sembra difficile che durante la giunta Illy la CGIL abbia avversato una legge che ancora non esisteva.

    La legge 13 è stata accolta con grande plauso dalla CGIL e dalle altre sigle sindacali. Basta leggersi i giornali dell’epoca e anche gli articoli più recenti. Se vuole le copio e incollo qui le molteplici dichiarazioni, ma di certo sa farlo anche lei e soprattutto non andrà fuori strada come me.

  7. maria ha detto:

    Ma la crisi c’è o no? Se certi negozi o centri commerciali vogliono tenere aperto per le festività o alle domeniche, secondo me devono essere liberi di farlo, la gente ci va e loro guadagnano, evidentemente non ci rimettono, altrimenti chiuderebbero. I lavoratori penso facciano a turno, non credo siano sfruttati. Certe famiglie fanno la spesa la domenica con più calma, perché durante la settimana lavorano.

  8. dimaco ha detto:

    La spesa vai a farla il sabato pomeriggio non la domenica.E’ solo una abitudine malsana che è nata alcuni anni or sono quella di aprire la domenica e che ha portato a ripercussioni sulla vita famigliare di quelli che sono costretti a stare in un negozio la domenica a sottostare alle angherie di gente che non ha la fantasia di passare in altra maniera il fine setimana.Io ne conosco uno che va la domenica nei centri commerciali perchè a detta sua e giusto “rompere i c…..i a quelli che lavorano li vsito che sono pagati”

  9. alpino ha detto:

    Quoto Marisa e visto che io lavoro da lunedì a sabato chiedo a dimaco visto che ha tempo se va a fare la spesa anche per me visto che io per fare qualche acquisto posso solo la domenica..
    Se i negozianti vogliono tenere aperto la domenica spesso anche accollandosi le multe cosa che fece l’outlet di Palamanova un motivo ci sarà..
    Secondo punto chi va a lavorare in un centro commerciale penso si debba mettere l’anima in pace che spesso lavorerà anche la domenica ed in alcune feste, non penso cada dalle nuovole anche perchè penso che non ci siano solo i/le commesse/i che lavorano di domenica ma anche altre categorie che svolgono addirittuara i turni notturni, inosomma se fai il panettiere sai che ti alzi alle 4 se vuoi fare l’addetta alle vendite in un outlet sai che lavorerai anche la domenica spesso…altrimenti si cambia mestiere

  10. dimaco ha detto:

    Volentieri se posso.
    Io contesto fortemente le aperture domenicali dei centri commerciali(che per inciso odio come la peste).La domenica è fatta per stare a casa. Per decenni si è vissuti senza che i negozi fossero aperti la domenica, ora diventa una necessità vitale che lo siano?Perchè?Solo perchè siamo stati ammaestrati a crederlo? L’outlet ha pagato la multa perchè gli conveniva pagarla(probabilmente bassa).Se devo essere sincero li chiduderei tutti se non altro per l’obbrobrio architettonico che rappresentano. Oltretutto lavorano ad orari prolungati durante la settimana quindi non vedo la necessita di tenerli aperti la domenica.Poi come si è detto c’è la crisi per cui si risparmia qualche soldino o lo si investe in cose molto più utili che non per una tuta dell’adidias(anche se scontata).

  11. ciccio beppe ha detto:

    dimaco quelli che lavorano in fonderia a turni anche la domenica dovrebbero spegnere tutto il sabato sera perchè non è “una necessità vitale” tenere accesi gli altoforni?
    E se negli ospedali ti tenessero aperto solo fino al sabato perchè di domenica “è fatta per stare a casa” ?

  12. ciccio beppe ha detto:

    Oppure non ti lamentare se la domenica ti si allaga la casa perchè la lavatrice si è fusa e non puoi andare in un negozio a comprarne una fino al sabato pomeriggio successivo come migliaia di altri furbi che aspettano il giorno in cui è permesso fare acquisti per gentile concessione.

  13. dimaco ha detto:

    Stiamo parlando degli outlet e non delle fabbriche che sono vitali per l’economia nazionale e non un negozio “de strazze” del quale si può fare a meno la domenica.Non mescoliamo le cose per cortesia. Posso capire che da schiavi dello shopping non potete fare a meno di recarvi in tali luoghi e spendere.Qui,oltretutto, si parla dell’apertura il 25 aprile giornata di festa nazionale(persino l’ikea era chiusa) per far svolgere i provini del GF alle persone.
    Altra piccola constatazione: pensate forse che i centri commerciali siano aperti la domenica per fare un servizio alla comunità? Somno aperti in modo che voi possiate andare a spendere i vostri soldi o a usare le vostre carte di credito.Sono aperti per farvi spendere soldi non per fornirvi un servizio.
    La storia della lavatrice non regge ciccio beppe, perchè sono aperti sino alle 8-9 di sera quindi evitiamo di ingigantire le cose dicendo che bisogna aspettare una settimana.
    Come ho detto e ne ho la conferma la gente è stata ammaestrata a pensare che i centri aperti la domenica siao vitali, ma non lo sono. Poi perchè i centri possono essere aperti la domenica mentre il negozietto sotto casa no?

  14. ciccio beppe ha detto:

    Le fabbriche saranno anche vitali per l’economia ma se i negozi che vendono ciò che nelle fabbriche è prodotto restano chiusi allora l’economia non va.
    Altro esempio, tutte le società di servizi come enel telecom per non parlare dei call center sono aperti 24/24 anche la domenica. Ma forse quelli non danno fastidio perchè non sono grandi e grossi come un centro commerciale.

  15. alpino ha detto:

    peccato che la nostra economia locale si basi sulle piccole realtà anche come i negozietti di piccoli imprednitori e non sulle grandi fabbriche con altoforni..anzi senza negozietti le fabbriche che producono a fare?
    Nessuno pensa che siano aperti per svolgere servigi per la comunità mica veniamo dalla montagna del sapone, lo so che sono aperti per godere dei soldi di tutti ma come ogni cosa immagino tutti noi lavoriamo produciamo facciamo anche e soprattutto per il denaro, denaro che io posso spendere solo la domenica.
    Per qualcuno la tuta dell’adidas è un bene primario, perchè ci veste il figlio è comoda facile da lavare e dura a lungo.
    Per esperienza di famigliari ti dico che per un posto di commessa a palmanova village c’è la fila di ragazze che si ammazzano di colloqui! sperando di trovare un lavoro
    e magari grazie a questo obrobrio architettonico lo troveranno..
    La cosa che mi da fastidio è che spesso questi ragionamenti sono fatti da persone oltre i 35/40 con lavoro fisso magari orario 8/17 e venerdì staccano prima e addirittura hanno il culo di essere statali..rilassati con tanto tempo a disposizione e panza piena…

  16. ciccio beppe ha detto:

    L’economia locale si basa anche sulle fonderie. Evidentemente non sei mai passato una domenica pomeriggio in una zona industriale.
    Comunque io non riesco a capirla tutta questa ostilità. Ho lavorato di domenica e non mi è pesato perchè avevo i giorni di compensativo la settimana seguente. Se non ti piacciono quelli possono essere i soldi a compensarti dal disturbo. Ma forse questo dà fastidio ai sindacati perchè fino ad oggi tutte queste cose non sono riusciti neanche a chiederle a nome dei lavoratori del commercio.

  17. dimaco ha detto:

    Anche io ho lavorato la domenica e sinceramente la cosa mi pesava parecchio. Io lavoro 8 ore al giorno e dal lunedi al venerdi e ho 40 anni. Perchè fastidio? Io ho famiglia e la domenica voglio passarla insieme a loro.
    Nessuno dice che non ci sono società che devono fornire servizi come ospedali, enel gas ma non metterei nella stessa categoria i centri commerciali. Va bene apri mezza giornato il settore alimentare ma alle 13 chiudi tutto e punto. Senza dimenticare che molte di qelle persone che chiedono di lavorare hanno contratti part time(ma solo sulla carta) e devono lavorare molto di più.Ci vuole un limite a tutti. Io per esempio ho lavorato per anni in Germania e i centri commerciali erano chiusi la domenica, il sabato erano aperti mezza giornata a aprte un sabato al mese(lange samstag aperti fino alle 19). Qui invece si fa a gara quanto tempo si può restar aperti.
    Ti spiego il mio odio per questo tipo di strutture: sono inutli, abbruttiscono il panorama(ikaea a villesse a 2 km da casa mia), sono il simbolo di un consumismo che sta arrivando alla fine del suo percorso grazie alla crisi, sono la dimostrazione dell’impersonalità, della sterilità del rapporto venditore cliente a livello personale. E tutti ci vanno come scimiette ammaestrate solo per il fatto che tutti ci vanno.

  18. alpino ha detto:

    a parte che solo all’Ikea non hai il rapporto diretto venditore acquirente, mi pare che all’interno del Palmanove Village risiedono negozietti con relativi venditori e titolari.
    Di nuovo questa storia dell’architettura dell’Ikea..ma io mi chiedo e vi chiedo benedetti abitanti di Villesse e limitrofi, che cavolo c’era li prima dell’Ikea? niente campi aridi e lasciti incolti, fango sterpi e scovasse, siete un paese noto solo per il casello mentre ora avete molte case affittate da Ikea per i dipendenti provenienti da Padova e Bologna, fosse che prima dell’Ikea c’era un grazioso parco con i cavallini allora son d’accordo ma c’era solo palude e svincoli signore mio..

  19. Richi ha detto:

    @ Alpino

    Abbastanza d’accordo sulle opportunita’ che puo’ portar l’Ikea in un posto chiamato “Villesse”, ma perche’ ‘sto astio verso gli statali? Anche tu eri statale, deduco dal nick.

  20. dimaco ha detto:

    ehm, non sono di villesse:).
    Non parlavo solo del outlet di palmanova. ma dei centri commerciali in generale.

  21. Paolo Rovis ha detto:

    Signor Lauro, abbia pazienza, sarò io che ho difficoltà a farmi capire. La legge 13 sul commercio è di ottobre 2008. Lei mi posta link di date antecedenti l’emanazione della nuova legge, che fanno riferimento alla legge precedente, la 29 del 2005.

    Riassumo: la legge del 2005 non piaceva alla CGIL, quella del 2008 si. Ed è quanto ho scritto.

    Le ripeto, per facilità, il mio commento che lei contesta:

    “Curioso. La CGIL ha sostenuto a spada tratta la NUOVA legge sul commercio e ora ne contesta gli effetti. La coerenza non è il loro forte.”

  22. Paolo Rovis ha detto:

    Per informazione. L’outlet non ha pagato alcuna multa. Ha vinto un ricorso al TAR, il quale ha sentenziato che, in base alla nuova legge, così come formulata – la stessa legge che la CGIL ha fortemente sostenuto – può tenere legittimamente aperto anche 365 giorni all’anno.
    Lo stesso possono fare tutti i centri commerciali, ad esclusione dei negozi, al loro interno, che superano i 400 mq. Che però sono solitamente quelli più “attrattivi” (supermercato, elettronica…), mentre per la ristorazione non c’è limite.

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