20 Aprile 2010

Il pagellone stagionale Acegas Aps Trieste

VOTO 10: PASSIONE E SERIETA’
Mi ero ripromesso che in sede di pagelle il voto massimo sarebbe sempre spettato al pubblico triestino. Una specie di “laurea ad honorem” necessaria e quanto mai guadagnata alla luce della stagione appena trascorsa: campionato segnato in partenza per quello che concerne la lotta per la salvezza, play off lontani e solo avvicinati verso il finale di stagione, hanno garantito le coronarie dei tifosi più sensibili, riducendo il pathos al singolo incontro e poco più. Eppure la gente è venuta al Palatrieste, anche senza il coinvolgimento societario, anche senza obiettivi per cui appassionarsi.
La serietà è riferita al gruppo allenato da coach Bernardi, allenatore compreso; anche nei momenti bui stagionali nessuno è stato fuori dalle righe, nessuna dichiarazione fuori posto e tanto lavoro silenzioso. Le ultime due vittorie di prestigio sono l’esemplificazione di quanto sostengo, un plauso a professionisti seri, l’applauso finale della partita contro Forlì è il miglior attestato di stima del primo fruitore dello spettacolo, il pubblico.

VOTO 9: LE “PERLE” STAGIONALI…
Onestà intellettuale vuole che la lettura dell’ultima, scintillante vittoria contro la prima della classe Forlì sia viziata da un momento stagionale che ha per forza di cose distratto Forray e compagni verso l’obiettivo prossimo dei play off, allenamenti, carichi e gestione della partita compresi. Però resta che Trieste è stata l’unica squadra ad aver battuto la capolista per ben due volte (su 4 sconfitte totali forlivesi ndr.), ed una quando ancora in ballo c’era tanto, un 66-68 pre-natalizio che ha dimostrato il potenziale della squadra triestina quando tutto funziona.
Ci sarebbe anche la mezza perla della straripante vittoria ad Ozzano, ma anche qui i discorsi sul periodo storico annacquano un po’ l’impresa….

VOTO 8: CRESCITA
Ci sono ottusi pensatori di basket che circoscrivono un successo o meno a seconda della classifica. Poi c’è qualcuno che fa uno sforzo ulteriore per vedere l’essenza del forgiare una squadra, cioè quella di vederla crescere secondo i miglioramenti dei singoli in funzione del gruppo. Bene, se oggi la proiezione di mercato per l’annata 2010/11 va nella direzione di mantenere 5/6 elementi dell’attuale roster un motivo ci sarà: Scarponi, seppur quando contava meno, è diventato un giocatore sempre ancorato al suo tiro da tre punti folle ma è anche diventato difensore, Benevelli sta consolidando la sua lenta trasformazione in ala tiratrice, Benfatto comincia a trovare continuità nel rendimento, Colli ha sublimato al meglio le caratteristiche cestistiche che ha come bagaglio, ecc.
Grandi meriti vanno ai singoli individui e alla loro abnegazione, altri meriti vanno al coach e ai metodi duri ma redditizi, ultimi e non ultimi gli influssi di un ambiente che lascia lavorare bene i proprio atleti, a volte forse viziandoli un po’.

VOTO 7: WEB TV E COINVOLGIMENTO
Lungi dal sottoscritto incensare un qualcosa che indirettamente lo coinvolge, ma è semplice complimento a chi ha messo in piedi un qualcosa che negli ultimi anni non aveva mai preso piede: http://pallacanestrotrieste2004.boracom.tv/ è la piattaforma dove tutti gli appassionati di pallacanestro giuliani hanno potuto interagire per sentire le voci dei protagonisti, a volte in modo scanzonatorio e altre volte in modo molto serio, comunque restare aggiornati in un panorama mediatico che, se si eccettua la carta stampata, non ha dato credito a quello che è lo sport principale cittadino, storicamente. Pochi strumenti e tanta passione, in un universo certamente migliorabile, hanno tenuto compagnia per una lunga stagione sportiva, dalla “puntata zero” in quel di Jesolo/Sandonà….

VOTO 6: LE GIOVANILI
Si ripone tutto o quasi nel progetto giovanili, un “all in”, per dirla nel gergo pokeristico, fatto di investimenti per allenatori come Comuzzo e Pompeo, di investimenti sulle società locali, di uomini e ragazzini; presuntuoso sarebbe stato ottenere risultati concreti dopo il secondo anno e, sempre per quanto esplicitato sopra, neanche corretto ricondurre il tutto nei termini di un risultato a livello di campionati nazionali. Diciamo ad onore del vero che il lavoro prosegue e bene, restano dubbi sul fatto che a breve termine Trieste riesca a produrre “materie prime” del livello di Candussi, Turel, ecc…. quindi un “6”, di stima!

VOTO 5: LA CLASSIFICA…PLAY OFF ALLA PORTATA
In ultima analisi la “fredda cronaca”, quella dei numeri che ha visto estromessa l’Acegas dalla post season, fuori dalle magnifiche otto per un decimo posto che può essere accettato ma con un po’ di rammarico. Onestamente, vedendo le avversarie e rapportandole con la creatura di coach Bernardi, pur consci di essere una neopromossa, Trieste poteva salire sul treno dei play off, magari evitando quelle 9 sanguinose sconfitte di fila (nel mezzo la vittoria a Forlì). Tanti piccoli errori pagati per inesperienza…

VOTO 4: OCCASIONI PERSE
Si era sbandierato ai quattro venti come la costruzione della squadra di quest’anno (e con maggiore convinzione quella del prossimo) era un occasione neanche troppo celata per alcuni giovani di farsi spazio a “casa propria”. Se per Cigliani c’è da fare una logica eccezione causa diversi infortuni che hanno caratterizzato la stagione, per Spanghero e Crotta il discorso è diverso: il primo, quasi imbarazzante per come ha affrontato la prima parte di stagione da esordiente, autoritario e spregiudicato, con una prestazione “monstre” al Paladozza di Bologna, ha smarrito un po’ la “retta via” soprattutto per superficialità negli allenamenti; il secondo non è mai entrato o quasi nei meccanismi di coach Bernardi, pur denunciando a tratti il potenziale nel proprio bagaglio.
Sò ragazzi….. il tempo è dalla loro parte!

VOTO 3: LA NONA…PIU’ CHE UNA SINFONIA, UN REQUIEM!
Il calvario inizia il giorno 11 Novembre nella gara interna persa contro Trento per 92-94, dopo i  tempi supplementari e con una tripla di Facenda, proseguirà per 9 “stazioni” interrotte solo dallo splendido regalo di Natale in terra forlivese; troppe sconfitte, alcune magari per qualche sfumatura, ma decisive per il cammino Acegas. La tesi della gioventù e quindi dell’inesperienza è credibile, ma anche un giovane dopo 3-4 rovesci impara a non prenderle….
Peccato, solo un paio di vittorie hanno diviso la stagione di Trieste da appena sufficiente a buona, con l’astinenza da basket rimandata di qualche settimana e magari un primo turno play off di sicuro interesse (anche per le casse societarie)!

VOTO 2: PUBBLICO, BENE DIMENTICATO
Vedi sopra potremmo dire, il pubblico da “10 in pagella” triestino troppo spesso è stato trattato come presenza incondizionata, utile ma secondaria ai fini delle logiche societarie. Poco o nulla è stato fatto per coinvolgere la piazza, una bella iniziativa nella campagna abbonamenti con le polo della squadra in omaggio e un calendario stagionale (stampato anche non correttamente) sono stati lo sforzo massimo profuso in tal senso. Non parliamo poi dei rapporti con la tifoseria più calda, totalmente da ricostruire, per evitare di confondere la domenica e il Palatrieste con una chiesa dei fedeli al gioco della palla al cesto…

VOTO 1: PRESENZA SOCIETARIA
Non c’è una società al mondo, di qualsiasi sport di squadra, dove il ruolo del Presidente o di chi ne fa le veci operative, ha dato frutti sperati gestendo a distanza le situazioni; a parte Massimo Paniccia, quasi sempre presente al Palatrieste, Roberto Dipiazza e Matteo Boniciolli, entrambi con GIUSTIFICATISSIME mansioni di altro tipo, sono rimasti distanti FISICAMENTE dalla squadra e dall’ambiente. Sfido ripeto chiunque abbia respirato aria in ambito sportivo, che giustifichi l’ “assenza costruttiva”, quando si sa che un gesto, una parola, la sola presenza in palestra o dovunque, è segnale carismatico forte se non decisivo per quelle sfumature che fanno la differenza.
E ci si appresta a vivere un altro anno a queste condizioni…

VOTO 0: AL CAMPIONATO
Prevedibile, senza scossoni e monco, una stagione in A Dilettanti non proprio a “cinque stelle” quella vissuta, e si parla di allargamento a più squadre con la riforma dei campionati….

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1 commenti a Il pagellone stagionale Acegas Aps Trieste

  1. Radimiro ha detto:

    Condivido l’analisi di Raffaela. L’Acegas quando gioca seriamente a basket e’ devastante, mentre quando subentra il “blackout” e’ irriconoscibile. Mi ricorda molto doctor Jekyll e mister Hyde !

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