20 Aprile 2010

Libero accesso ai terreni privati per i cacciatori. La LIPU contro la legge sulla caccia

Foto di Paolo Pigliacelli

La Commissione Agricoltura della Camera ha approvato articolo, il 43 della legge Comunitaria, che contiene una pessima norma.
E’ il comma 2 lettera b, che permette alle regioni di estendere la stagione di caccia oltre l’attuale limite del 31 gennaio.
La stagione venatoria, che già oggi si protrae per cinque mesi arrecando non pochi danni alla natura ma anche danni e disturbi alle persone, potrà dunque essere estesa al delicatissimo mese di febbraio.

UN GRAVE DANNO AGLI ANIMALI
La caccia nel mese di febbraio ha un impatto molto negativo sugli uccelli migratori che proprio in quei giorni partono per il nord Europa, dove si riprodurranno.
Permettere la caccia, anche a poche specie, significa danneggiare gli individui più robusti e importanti per la riproduzione, che sono quelli che partono prima verso il nord, arrecando un danno molto rilevante alla conservazione delle specie e alla natura.

2010, ANNO DELLA BIODIVERSITA’
Questo, peraltro, avviene nel 2010, che è l’anno mondiale della biodiversità.
L’Italia dovrebbe promuovere sempre migliori politiche di tutela della natura.
E invece, se il parlamento approvasse definitivamente questa legge, il primo provvedimento del 2010 sarebbe la riduzione delle tutele per la natura e la biodiversità!

UN DANNO E UN SERIO DISTURBO ALLE PERSONE
Ma l’emendamento è grave anche perché va considerato che in Italia, caso quasi unico in Europa, i cacciatori hanno libero accesso nei terreni privati delle persone, senza che queste possano realmente opporsi (salvo realizzare costosissime recinzioni intorno alla proprietà).
Questo arreca grande disturbo e danno alla tranquillità delle persone, che per cinque mesi all’anno (da settembre fino alla fine di gennaio), devono tollerare questo fastidio e anche sopportare i non pochi rischi comportati dalle armi dei cacciatori.
Ecco: non basta ancora che questa sorta di “tortura” (tale è per molte persone) duri per cinque mesi all’anno. Se l’emendamento sarà definitivamente approvato, la stagione di caccia sarà ancora più lunga.
Cosa ne pensano gli italiani che vivono in campagna o quelli che passeggiano o vanno in bicicletta per i boschi e i sentieri escursionistici? saranno contenti?

IGNORATI IL PARERE SCIENTIFICO
Nella norma è previsto che le regioni, prima di estendere la stagione di caccia, debbano chiedere il parere dell’ISPRA, che è l’autorità scientifica nazionale preposta alla materia.
Il punto è che l’ISPRA, sulla caccia a febbraio, ha già dato parere negativo, ricordando quanto sia dannosa per gli uccelli migratori.
Dunque, verosimilmente, accadrà che le regioni, su pressione delle lobby venatorie, chiederanno parere all’ISPRA, che sarà quasi certamente negativo e dunque sarà ignorato.

MA LA BATTAGLIA NON E’ PERSA
L’emendamento è stato approvato in Commissione Agricoltura della Camera ma non è ancora legge.
Il voto alla Camera è slittato al 21 aprile.

LIPU – BirdLife Italia

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9 commenti a Libero accesso ai terreni privati per i cacciatori. La LIPU contro la legge sulla caccia

  1. bubez goriziano ha detto:

    Credevo che i cacciatori avessero già libero accesso ai terreni privati. La nuova legge introduce qualche novità in merito?

  2. ufo ha detto:

    Mi pare che sia solo il titolo ad essere sbagliato…

  3. bonalama ha detto:

    pum oh era un cacciatore, invadeva il mio terreno e non avevo visto che era un cacciatore, pensavo a un ladro, legittima difesa

  4. arlon ha detto:

    Leggi ridicole a dir poco.
    El medioevo ne fa un baffo!

  5. Dario Predonzan ha detto:

    La Lega Nord in Parlamento (e non solo, vedi le posizioni della Regione Veneto del nuovo “governatore” Zaia, nonchè dell’assessore Violino del FVG, favorevolissimi all’allungamento della stagione di caccia) sostiene questa norma immonda, per garantirsi così il sostegno della parte più becera del mondo venatorio: capito cos’è il “voto di scambio”?
    La stessa Lega Nord (consigliere Razzini e capogruppo Narduzzi) ha presentato ieri nel Consiglio regionale del FVG una proposta di legge regionale per la tutela degli animali domestici, che prevede tra l’altro le figure dei “volontari zoofili”, con il compito di “sostenere gli animali in difficoltà, prevenire il randagismo, sanzionare le violazioni, denunciare i maltrattamenti”.
    Due pesi e due misure, quindi: viva la strage degli uccelli selvatici, in nome della “polenta e osei”, ma tutela rigorosa di cani e gatti.
    Oltre a fare il pieno dei voti dei cacciatori, si punta quindi a raccattare anche quelli degli animalisti ingenui e tonti: ma questi sono davvero così tonti?

  6. alpino ha detto:

    Grandissima cazzata in primis perchè ad oggi dobbiamo pensare ad altro e non a legiferare sul sollazzo dei cacciatori, seconda cosa come si farà con i cacciatori notturni tipo il cinghiale? questi entrano in un terreno privato armati…ma stiamo scherzando ma il cervello del legislatore è finito in una trappola per lupi?
    Ma davvero e becco uno con il fucile che entra nel mio terreno si apre la caccia al cacciatore, gli mollo dietro i cani…a proposito di cani pensate a chi nei propri fondi magari ha veramente dei cani, io li ho nel mio campo, sai che casino ne esce tra i miei cani, quelli del cacciatore rischio pure che becco uno di quelli che spara alla ndo cojo cojo e mi fa fuori le bestiole…
    Armiamoci di scacciacani, flober e fionde (le pistole ahimè non si può) e se i cacciatori non se neescono dal fondo..pooom tal cul

  7. bubez goriziano ha detto:

    @alpino: guarda che i cacciatori possono già adesso entrare nei fondi privati non recintati, il titolo dell’comunicato stampa della LIPU è fuorviante. La modifica alla legge riguarda solo il calendario venatorio per la caccia migratoria, che verrebbe stabilito su base regionale.

  8. fabry ha detto:

    Ho trovato un nuovo hobby: costruire repliche in scala 1:1 delle trappole vietcong; dov’era quel boschetto di bambu’?…

  9. alpino ha detto:

    @bubez
    aa benon io non me en intendo molto perchè nessuno caccia in famiglia…comunque sparare a vista

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