7 Aprile 2010

La lettera: “Gorizia non è friulana. E rivuole Cervignano”

Pubblichiamo la lettera di Diego Kuzmin relativa alla diatriba sulla friulanità di Gorizia. Non solo si nega l’appartenenza di Gorizia al Friuli storico, ma si auspica il ritorno del Cervignanese alla provincia isontina.

Inquietante il servizio trasmesso da Telequattro al notiziario regionale del 3 aprile scorso, dove si raccontava in occasione della ricorrenza della nascita avvenuta nel 1077 dello “Stato Patriarcale Friulano guidato dal Patriarca di Aquileia, che riunirà fino al diciottesimo secolo il Friuli e molti altri territori in un’unica istituzione, che per l’epoca raggiunse un alto livello di democrazia.” E che “A chiedersi che senso abbia nel 2010 ricordare quell’avvenimento è stato il presidente della Provincia Pietro Fontanini, il quale ha tenuto a ricordare che Friuli è anche Gorizia, che Friuli è anche Pordenone.”

Inquietante perché i conti di Gorizia hanno sempre e aspramente combattuto il Patriarcato, come la Repubblica di San Marco succedutasi dal 1445, quando i territori dell’ex-principato ecclesiastico vengono incorporati col nome di Patria del Friuli nei Domini di Terraferma quale entità autonoma, ancorché comunque governata dai veneziani, con modi che anticipavano largamente il colonialismo predatore di un secolo fa.

Inquietante oltremodo, il riferimento di Gorizia parte del Friuli, che riporta indietro al Ventennio fascista. Quando, dopo che nelle elezioni politiche del 15 maggio 1921 la maggioranza slovena degli elettori della provincia di Gorizia e Gradisca riuscì a far eleggere i candidati della propria etnia: 4 deputati della Concentrazione Slovena ed uno del Partito Comunista d’Italia, per evitare il ripetersi di un voto controcorrente, nel 1923 il Governo Mussolini decise di diluire la concentrazione slovena della popolazione, inglobandone la gran parte nella provincia di Udine, che allora comprendeva pure quella odierna di Pordenone. Il dominio udinese durò fino al 1927, quando la Provincia di Gorizia di ormai provata italianità venne ricostituita, mutila però del Cervignanese. Che andrebbe doverosamente restituito, se non altro perché continua ancora oggi far parte dell’Arcidiocesi di Gorizia, ammesso che la chiesa rimanga parte fondante della nostra società e non solo mero crocefisso appeso alla parete di un ufficio pubblico.

Inquietante, il vento quando soffia dal passato…

Diego Kuzmin – Gorizia

Tag: , , .

131 commenti a La lettera: “Gorizia non è friulana. E rivuole Cervignano”

  1. VeroGoriziano ha detto:

    Non si può che plaudere a questa lettera.

    Ma in sincerità, sono preso da una certa rassegnazione. La gente del Friuli e del Litorale pare avere memoria corta e facilmente malleabile.

    Non capisco quale sia il fine ultimo del signor Fontanini, visto che si batte strenuamente per rendere il Litorale servo del Friuli e il Friuli servo del Veneto.

    Vogliamo ricordarci della boutade sull’Euroregione ritoccata? No a Slovenia e Istria, si a Lombardia e -udite udite- Baviera!
    Oltre al fatto che questo mostro non avrebbe nemmeno continuità territoriale… Ci potrebbe spiegare perché la Lombardia dovrebbe fare comunella col Veneto e non con il Piemonte?

    Ma infine… Tutto questa voglia friulana potrebbe avere un senso (almeno vista da Udin), se però non fosse svenduta per pochi denari al “grande sogno padano”, in cui il Friuli di Fontanin si candida ad essere di nuovo il confine, l’ultima ruota del carro, l’angolo del ripostiglio, il cul-de-sac geografico.

    Quindi si, perché no, bruciamo e dimentichiamo tutte le distinte identità del FVG, e una volta ottenuto un miscuglio insipido, diamolo in pasto ai nuovi padroni padani.

    BRAVI.

  2. era ha detto:

    La proposta è interessante: riprendere Cervignano in modo da evitare la dispersione geografica della prov di Udine e dare, allo stesso tempo, un senso a quella di gorizia

  3. viceversa ha detto:

    Oddio, e deso chi la senti la Marisa… 😉

  4. Marisa ha detto:

    VICERVERSA….nessuna paura, alla stupidaggini ( e in questa lettera a mio giudizio ne sono state scritte tantissime!)e al revisionismo storico basato sulla non conoscenza della storia, non rispondo.

    Ho altro di meglio da fare!

  5. Alessio ha detto:

    Fontanini, per la cronaca, era quello che voleva l’abolizione delle province eccetto che quella di Udine.

  6. effebi ha detto:

    ci preoccupiamo sempre di dimostrare qualcosa brandendo le armi della “storia passata” forse andrebbe capito che la storia, sempre, ha avuto un suo futuro (che spesso -sempre- se ne fregava del passato)

    nel futuro dunque vedo…vedo…e prevedo…
    il F.P.G.
    Friuli Padania Giulia
    Friûl Padanie Julie
    Furlanija Padanija Julijska krajina
    Friaul Julisch Padanien

    che poi si potrebbe anche abbreviare…
    “Frijulio” (più o meno) …Padanio 🙂

    brindando con frijuliano

  7. Toni ha detto:

    ma non si stava meglio senza quest’ultima polemica? Gorizia non e’ friulana, ma anche se lo fosse le cose non sarebbero diverse da come lo sono ora. Se non altro la lettera di Kuzmin va vista come una risposta a Fontanini, le imprecisioni non ne cambiano la sostanza, che condivido.

  8. cagoia ha detto:

    Eh, iera bei tempi quando la contea prncipesca di Gorizia e Gradisca, il magraviato d’Istria con le isole di Veglia Cherso e Lussino, la città di Trieste col suo territorio fazeva parte del Kustenland… e il Friul iera estero.

  9. viofla ha detto:

    La regione sta bene com’è. Non roviniamola con rivalità che non hanno ad esistere.
    Chi vuole la disgregazione, la vuole solo per interessi propri( vedi certi politici).
    Ricordiamoci : dividi et impera.

  10. matteo ha detto:

    Indivisibiliter ac Inseparabiliter

    o meglio

    Austria Europae Imago, Onus, Unio

  11. ciccio beppe ha detto:

    Ineccepibile Kuzmin.
    Standing ovation e rilancio con annessione del comune di Duino che fa parte anch’esso della diocesi di Gorizia.
    Libero patriarcato in libero stato perdiana!

  12. lcoroll ha detto:

    Dove xe de firmàr?
    Quando se vota?
    Tra meridionai e goriziani de friulani a Gorizia me sa che xe veramente pochi!
    Gigi

  13. pianoinclinato ha detto:

    … ma non si scriveva F-VG ?

  14. Diego ha detto:

    si parla sempre delle cose più urgenti e importanti da affrontare… che schifo.

  15. bonalama ha detto:

    scusate ma scimmiottando Pater Dante: fontanini gitto’ voce di fuori e disse: quando mi dipartè da roma che sottrasse me pi+ di un anno, la’ roma ladrona, pria che sì bossi la nomasse, nè dolcezza di carnia, nè la pìeta del vecchio coglians, nè lo debito amor lo cui dovea la Guerra far si lieta etc etc etc, INFIN CHE IL MAR (adriatico)FU SOPRA NOI RINCHIUSO. Amen, torna a sfalciare yyeee yye yye (incitamento per cavalli e asini nella destra tagliamento)

  16. Franz ha detto:

    Un plauso a Kuzmin!
    È ora che gli ultrà friulani la smettano con le loro fregnacce, basate su una versione della storia tutta inventata.

  17. el sinter de gropada ha detto:

    Sembra una diatriba medievale. Fate pena!

  18. bonalama ha detto:

    purtroppo il medioevo odierno è targato lega

  19. jacum ha detto:

    @ Marixa 4,

    l’effe trattino vugì devi scomparir!
    uno sbaglio storico, una truffa ai danni degli abitanti perpretata da troppo.

  20. Marisa ha detto:

    @ Jacum

    Del tutto d’accordo con te. Una regione da disfare e prima lo facciamo e prima il Friuli avrà un futuro! In tanti lo pensano sottovoce in Friuli….

  21. mavfc ha detto:

    tanto Gorizia e’ stata uccisa in un secolo gia’ 3 volte…. per fortuna i goriziani hanno ancora un vino decente per dimenticare, fino a che’ non saranno costretti a bere il tavernello padano ex tocai ex friualano da domani prodotto a Marghera.

    Ma del resto Gorizia non e’ piu’ governata da goriziani da almeno una cinquantina d’anni, con rare eccezioni. Quindi e’ stata venduta. Un po’ come quel disastro di Piazza Centrale che hanno fatto e mi pare non sono ancora riusciti a finire. Pensa che bravi che sono sti’ goriziani. Tanto vale chiudere il capitolo millenario gorizia e parificarla a Cormons. Tanto se togli le caserme a gorizia circa siamo la come abitanti rimasti.

  22. cagoia ha detto:

    @20
    Anche nela Venezia Giulia tanti saria d’acordo.
    Ve ricordo però che la specialità’ dela region xe stada dada grazie ala VeneziaGiulia e non al Friul.

  23. VeroGoriziano ha detto:

    Non so da dove posta la maggioranza degli utenti, ma ci tengo a mettere una voce goriziana in questa faccenda. Visto che di Gorizia si parla.

    NON esiste un confine netto fra Friuli e Litorale. Le identità si intersecano, per il semplice fatto che salvo brevi periodi, il Friuli non è mai esistito, mentre è esistita sempre la lingua e cultura friulana. Questa non ha confini precisi, ed era fra le contribuenti principali dell’identità goriziana.
    Nessuno nega questo.

    Voler scindere la Regione fra Udine e Trieste è però pericoloso e va a tutto danno di chi fra quelle sta in mezzo. Che Gorizia stia lentamente morendo è ovvio, ma rispondere con una eutanasia è da IDIOTI.
    Si risponde con nuovi progetti!

    Quello di riprendersi Cervignano è uno. Sensato storicamente, con una prospettiva economica e di infrastutture. Anche se, diciamocelo, le Provincie paiono vacillare, quindi non so quanto ci si guadagnerebbe.

    I regnicoli hanno devastato tutto nel 1918, distruggendo equilibri funzionali. In quasi un secolo non sono riusciti a proporre nuovi assetti sensati. Bravi. Trieste con mille potenzialità va a fondo, un porto che fa piangere sangue. Gorizia è una putrida carcassa di quello che è stata e poteva essere. Il resto del Friuli se la passa leggermente meglio, ma solo perché con l’Autonomia si è scrollato di dosso le mani unte e rapaci del Veneto.
    Artigli che la Lega vuole portarci di nuovo. Questa è una battaglia importante. Così come il SudTirol e Val d’Aosta non votano Lega, non si vede perché i Friulani dovrebbero, con le loro unicità. Idioti se lo fanno.

    Conclusioni? Di quelle pratiche? Non ideologiche?
    Gorizia ha un futuro solo con Nova Gorica, e su un’asse Tolmino-Monfalcone. Trieste e Udine non possono aiutarla più. Né l’Italia, né la Slovenia.

  24. VeroGoriziano ha detto:

    p.s.: un’analisi del 2005 (mi pare) ci mostra come la area urbana allargata di Gorizia, NG e Sempeter si attesta poco al di sotto dei 80,000 abitanti.

    Questi sono segnali utili. Non quelli che arrivano da Roma o Ponte di Legno.

  25. Marisa ha detto:

    # GAGOIA
    L’autonomia speciale è stata chiesta e ottenuta da senatore friulano Tiziano Tessitori ancora nel 1946 per il Friuli…..poi nel 1963 è nata la leggenda metropolitana che la spicialità sia stata data alla regione in grazie di Trieste. Ma è solo una leggenda metropolitana tutta di marca triestina……

  26. Marisa ha detto:

    <>: la barzelletta di oggi!

    E pensare che il ducato longobardo dei Friuli è datato quinto secolo dopo Cristo….poi abbiamo avuto il marchesato franco del Friuli e il Patriarcato del Friuli;; la Patria del Friuli esiste dal 1200 ed è stata riconosciuta anche da Venezia. Persino sotto l’Austria è esistita una provincia del Friuli….ma per il nostro “IL FRIULI NON E’ MAI ESISTITO”!

    Che brutti scherzi che fa la fantasienza!

  27. alpino ha detto:

    oh la finalmente qualcuno l’ha capito che a gorizia gavemo de tutto tranne che furlani..

  28. cagoia ha detto:

    Queste sono le date di attuazione dello statuto speciale.
    il Friuli lo avrà anche chiesto nel 48 ma a differenza delle altre regioni è stato concesso solo quando è arrivata Trieste.

    Regione Siciliana, legge cost. n.2 del 26 febbraio 1948
    Regione Autonoma della Sardegna, legge cost. n.3 del 26 febbraio 1948
    Regione autonoma Valle d’Aosta, legge cost.
    .4 del 26 febbraio 1948
    Regione autonoma Trentino-Alto Adige, legge cost. n.5 del 26 febbraio 1948
    Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, legge cost. n.1 del 31 gennaio 1963

  29. Marisa ha detto:

    CAGOIA ….sei mal informato! L’art. 116 della Costituzione italiana, articolo in cui vengono elencate le regioni a statuto speciale (e in cui c’è anche la regione Friuli – Venezia Giulia) è stata approvato nel 1947 quando Trieste non sapeva ancora che fine avrebbe fatto! Poi qualcuno pensò bene di fare un attentato al senatore friulano Tiziano Tessitori (più precisamente, se non ricordo male, saltò in area la sua auto – vuota fortunamente!) e il Parlamento italiano con la disposizione X della Costituzione, stabilì che l’autonomia speciale della nostra regione era momentaneamente limitata “alla tutela delle minoranze linguistiche in conformità con l’articolo 6” (così si legge alla disposizione X della Costituzione).

    All’epoca c’era chi era convinto che l’autonomia speciale avrebbe aperto la porta a Tito e alla colonizzazione comunista e slava del Friuli. Schizofrenie che riuscirono a condizionare politicamente Roma che mise in frigorifero l’autonomia speciale, che comunque era già stata concessa e ottenuta (nel 1946 !). Si rimandò solo il momento della sua attuazione a tempi più maturi e meno ultra-nazionalisti.

    E chi ne pagò il conto fu il Friuli che per godere delle agevolazioni relative alla specialità (ottenuta da Tiziano Tessitori nel 1946 per il suo Friuli) dovette attendere il 1963.

    Questa è la storia, tutto il resto è leggenda metropolitana tutta di marca triestina.

  30. bonalama ha detto:

    si ma gorizia non è friuli uffa, ridatele cervignano e a noi monfalcone, uffa!!

  31. el sinter de gropada ha detto:

    Ma prendetevi Grusizza Piro!

  32. Marco ha detto:

    @ Marisa
    Direi che il Ducato di Forum Iulii ha poco a cui spartire con la regione attuale, per favore non confondere le regioni attuali con i regni presenti sul territorio in periodo medievale, se i tedeschi utilizzassero questo metodo ora richiderebbero di annettere la nostra regione, sistema, tra l’altro, utilizzato da loro stessi nel riordinare fonti storiche rigurdanti anche la nostra regione ma che storicamente loro considerano di proprio interesse ( se cerchi nel Kandler troverai addirittura che Gorizia sta in mezzo a Foroiulii (Cividale, dicitura che poi comprendera secoli dopo la nostra regione) e il Patriarcato di Aquileia e nessuno dei due si sarebbe mai sognato di appellarsi con Friuli visto che il termine a quel tempo era ancora riferito per denominare Cividale cit. CDI 297 pag 509 anno 1255 ).

  33. Marisa ha detto:

    Mai sentito parlare di Friuli austriaco? Era così che casa d’Austria ha chiamato per secoli, anche nei documenti ufficiali, la contea di Gorizia e Gradisca. Poi, dopo il 1964 è stato coniato il termine “isontino” …. tanto per cancellare questo fastidioso e antipatico nome Friuli….

  34. chinaski ha detto:

    eh sinter, ti sei tradito. hai pronunciato le fatidiche parole “grusizza piro”. solo italo avrebbe potuto pronunciarle. resta da capire se sei bartolomeo pestalozzi di pinerolo oppure stanislao mulinski.

  35. el sinter de gropada ha detto:

    @chinaski

    mi sono volutamente tradito. eh eh eh eh. Aspetto il ban.

  36. alpino ha detto:

    giu le mani da gorizia furlani arraffoni 🙂 andè a magnar frico da un’altra parte che no ve volemo..no volemo esser furlani, esser ciamad furlani e no volemo la dicituta tipicamente friulano…ma lo gavè capì si e no ma perchè non andè a romperghe le togne ai cjarniei o ai sappadini..uffa

  37. jacum ha detto:

    rispondo a vero goriziano,

    “Conclusioni? Di quelle pratiche? Non ideologiche?
    Gorizia ha un futuro solo con Nova Gorica, e su un’asse Tolmino-Monfalcone. Trieste e Udine non possono aiutarla più. Né l’Italia, né la Slovenia.”

    a me pare che Trieste non abbia mai aiutato Gorizia…
    comunque per Trieste c’è un futuro autonomo, staccato e diverso dal f – vg.

    i regnicoli prima e gli italianissimi ora stanno continuando imperterriti a devastare il territorio e i triestini originali.
    i triestini col senso di patria a Trieste e no a roma.

  38. jacum ha detto:

    grazie Marisa per i tuoi lucidi chiarimenti, sempre pronti a dare il ben servito a quei commenti storici falsi e distorti che imperversano in bora.la

    apparirà come una contraddizione, ma non lo è: per attuare la separazione delle realtà del f – vg bisogna partecipare uniti e coesi per informare il popolo della vera situazione che esiste e dimostrare loro come, parlo per Trieste ora, in meno di 90 anni di malgoverno italico hanno distrutto la più grande economia portuale dell’adriatico, ridotto alla povertà tante famiglie triestine e queste costrette alla fuga in cerca di una nuova terra dove vivere e far crescere i propri figli.

    il discorso è lungo ed articolato, e mi rendo conto che in un posto accogliente come bora.la non sia facile esprimere in modo completo tutto quello che si vuole comunicare.

    rinnovo quindi l’invito a te e ai tuoi per un incontro. scrivimi pure a comitatoplt@gmail.com

  39. Dag ha detto:

    A Gorizia è nata la filologica friulana…l’assessore goriziano Pettarin parla meravigliosamente in friulano…Ci sono goriziani che non si sento friulani? E scommettono che non si sentono manco veneto giuliani! Però la Regione si chiama così, Friuli Venezia Giulia, per cui c’è poca scelta.
    Rivogliono Cervignano? Ed allora Udine rivendica le friulanissime Cormons e Mariano del Friuli.
    Ma, tanto, che senso ha? Non dovevano abolire le Province? O le Province o la Regione…uno dei due enti è di troppo!

  40. Julius Franzot ha detto:

    La mia famiglia paterna viene dal Friuli Austriaco e sono stati sempre fieri di essere Friulani e Austriaci.
    Se poi le sorti della vita hanno inserito una componente tedesca nella famiglia, ha complicato le cose e mi ha aperto nuove prospettive, ma le origini non si rinnegano.

  41. abc ha detto:

    @Kusmin

    Premetto che non conosco il servizio dell’emittente triestina telequattro, su cui non mi pronuncio, ma trovo inquietante l’intolleranza espressa nella tua lettera: è grave che non si voglia accettare che altri possano ricordare liberamente e pacificamente la data del 3 aprile, visto che non è una commemorazione xenofoba. Nel 1077, dopo decenni di violentissime incursioni degli Ungari, delle quali tuttavia non si trova traccia nei libri di storia scolastici, la nostra regione finalmente affronta il periodo della ricostruzione e della rinascita.

    Non furono solo i conti di Gorizia a combattere il Patriarcato, ma anche altri all’interno della nostra regione. Non per questo si può sostenere che le zone dalle quali provenivano tutti questi signori non siano Friuli. Fatti analoghi capitarono in altre regioni, la cui unità non è messa in discussione da alcuno. I conti di Gorizia erano avvocati dei patriarchi con cui avevano un rapporto giuridico di interdipendenza. Non mi risulta che avessero combattuto fra il 1420 e il 1500 contro la repubblica di San Marco, come sostieni tu.

    Il riferimento di Gorizia al Friuli non è sorto nel ventennio, ma è sempre (ripeto sempre) esistito antecedentemente. Ai tempi dell’Austria, la parte non slovena della contea era definita Friuli austriaco, i suoi abitanti erano chiamati friulani, anche se una parte di essi non erano tali, ma bisiacchi o gradesi. Ciò per non chiamarli italiani. All’interno della repubblica di san Marco è ovvio che la parte di territorio tolta al patriarca si chiamasse patria del Friuli. Mi si perdoni il gioco di parole ma fino al 1923 esistevano 2 Friuli: quello veneto e quello ex austriaco. La loro unificazione fu dovuta a scelte antislave. Nel 1927 il da te citato Mussolini ricostituì la nostra provincia non certo per “ormai provata italianità” come sostieni tu, ma semplicemente perché era notevolmente modificato il sistema elettorale. Gli abitanti di questa provincia, fossero friulani o non, continuarono ad essere considerati allogeni (con due elle).

    Quanto alla definizione di “Venezia Giulia”, non va dimenticato che questo nome è sorto in antitesi alla Venezia Propria o Euganea, quindi non in contrapposizione al Friuli, il quale era suddiviso appunto fra la Venezia Propria e quella che poi si chiamò Venezia Giulia.

    Inquietante è il vento quando soffia dall’intolleranza.

  42. Marisa ha detto:

    Quoto la frase finale di ABC : “Inquietante è il vento quando soffia dall’intollerenza”

    Che Gorizia si voglia, da parte di un gruppo ben individuato, solo italianissima e quindi de-friulanizzata, andando così contro la storia di questa città, è veramente inquietante.

    Eppure la storia di Gorizia è una storia dove nel 1918 i suoi abitanti (che parlavano in friulano e sloveno) considerarono “truppe nemiche” l’esercito italiano entrato in città. E questa è storia documentata. Poi arrivò la retorica del nazionalismo italiano e la bugia di una folla che esultante festeggiò l’esercito liberatore.

    Così come è “negazionismo” storico il negare che Gorizia deve moltissimo alla cultura friulana. E molti dei suoi più grandi intellettuali parlavano e scrivevano il lingua friulana.

  43. lcoroll ha detto:

    Tra “deve molto alla cultura friulana” che è verissimo ad “essere” friulana come vogliono far credere i vetero-nazional-friulanisti ne passa.
    E’ tutto qui!
    Gorizia è un miscuglio che dà fastidio a tutti i nazionalisti di qualsiasi origine. Italiani, sloveni, austriaci, friulani.
    Vedi Sarajevo…
    Gigi

  44. piero vis'ciada ha detto:

    …xe la storia de Sior Intento
    che dura tanto tempo
    e mai no se distriga.
    Te vol che te la conto
    o te vol che te la digo?…
    …xe la storia de Sior Intento
    che dura tanto tempo
    e mai no se distriga.
    Te vol che te la conto
    o te vol che te la digo?…

    (ad libitum)

  45. alpino ha detto:

    e si davvero inquitante disse il lupo all’agnello..con la storia dei regnicoli e della solita defriulanizzazzione a vantaggio di una italianizzazione vi tirate Gorizia o verso il Friuli con la menate del Friuli storico o verso il TLT…io penso che sia più spaventoso pensare a chi nella sua mente continua a partorire mini secessioni in frammenti sempre più piccoli di territorio o si attacca a trattini vari nella dicitura Friuli Venezia Giulia, ci si maschera da agnello con la sola volontà di portare avanti le proprie idee simil indipendentiste, non a caso quando si entra nel discorso Jacum spamma con la sua mail sul TLT e Marisa spamma con il Blog sul Friuli libero o robe simili..
    Ergo di chi dobbiamo avere più paura noi goriziani di noi stessi che magari la volgiamo così com’è svincolata da Ucci e Furlani, dei Furlani che ogni un per due vanno alla carica o dei nostalgicici di un TLT che esiste oramai solo sulla carta? per tutti i goriziani che urlano Viva l’Austria
    girano per città con i baffoni alla cecco beppe col berettin con la setolina de cinghiale ricordo che a Gorizia ci sono anche famiglie come la mia..che quando parlano dicono Bononononon, me ga sssai piasso, go stranfà el bicer…ovvero gente che non ha mai messo el berettin crucco, che non parla la lingua dei produttori de frico, che no ga fradei o sorele alla JA JA DOBRO DOBRO de Vertojba ma che sono originari de ronchi dei legionari ovvero bisiachi o al massimo de monfalcon (con la O verta)e visto che qui ognuno reclama spazio vitale anche noi lo pretendiamo e vogliamo essere tutelati ebbene si la minoranza bisiacca de Gorizia non vuole farsi sopraffarre dalle costanti velleità furlane(magna frico), slave (magna palacinche) o austrofile (magna luganighe) 🙂

  46. VeroGoriziano ha detto:

    Quoto Icoroll.

    La faccenda è così semplice che resto stupito a vedere come molti non la capiscono.

    L’identità goriziana è un mix di cultura friulana, slovena, austriaca e in minima parte veneto/italiana.

    Che si voglia imporre una sopra le altre è ridicolo, anche prima che pericoloso.
    A differenza di Udine, Gorizia e Trieste non sono portavoci di un territorio omogeneo, ma sono piuttosto ponti di scambio fra più territori. Dunque, forzare Gorizia a scegliere fra Friuli e Litorale (la Venezia-Giulia è un termine che potremmo anche dimenticare grazie), è una pretesa arrogata o da esterni che vogliono distruggerla, o da locali che non sanno NIENTE di storia e geografia.

    Boh non so, a me ste cose paiono ovvie.

  47. Marisa ha detto:

    ICOROLL,

    nessun friulano ha mai sostenuto che Gorizia è solo friulana dal momento che ci si sono anche gli sloveni. Gli italiani sono arrivati solo nel 1918. Dunque sul piano culturale e linguistico una realtà mista.
    Altro la storia di Gorizia. Una storia che parla di una Gorizia parte del ducato longobardo friulano, del marchesato franco friulano, di un conte di Gorizia sempre presente nel Parlamento friulano fino all’arrivo di Venezia. E che il conte di Gorizia fosse un vassallo del Patriarca di Aquileia, lo dice la storia. Forse ignori che il doge di Venezia, successivamente alla conquista di gran parte della Patria del Friuli, pretese ed ottenne, quale erede del patriarcato friulano, di essere lui ad investire il duca di Gorizia. E se per per caso non lo sai, il duca di Gorizia aveva anche il titolo di Duca del Friuli. E infatti nello stemma attuale di Gorizia, c’è rappresentato anche il Patriarcato del Friuli. O forse non lo avevi mai notato?

    ALPINO,

    curioso che voi bisiachi, ormai colonia triestina, ve la prendiate con i friulani! Come dire, meglio ignorare la realtà di una biasacaria ormai “triestinizzata senza ritorno” e prenderserla con un Friuli a cui si è stati legati storicamente per almeno 20 secoli (dalla protostoria con i castellieri all’arrivo dei Savoia)!

    Ignorare la propria storia e peggio ancora “negarla”, non vi porterà da nessuna parte! In fin dei conti Monfalcone cos’era prima dell’inizio del 1900? Un povero territorio di contadini. E questo detto senza alcun disprezzo visto che considero la civiltà contadina una grande civiltà.

  48. Marisa ha detto:

    scusate: il CONTE di Gorizia. Per errore ho scritto anche “duca”. E comunque il titolo di conte derivava dal possesso di una contea austriaca.

  49. alpino ha detto:

    MARISA
    la bisiacheria può aver fatto la sua scelta ed aver preferito la triestinizzazione alla friulanizzazione, lo so che può urtarti ma ovviamente un bisiaco si sente molto più legato a Trieste ed il suo mondo che alla Furlania c’è poco cosa fare..
    Finimola co sta storia del passato delle radici perchè sennò mi vado a riprendere l’Istria 🙂 (prevedo 84472 post) se è per questo deriviamo tutti dalle scimmie..cosa dovrei fare andare su un albero a magnar banane?
    Monfalcone povero territorio di contadini? può essere come lo era quasi tutto il friuli e buona parte lo è ancora soprattutto la bassa, se non erro l’attività cantieristica a partire dai Cosulich non fu messa in piedi dai friulani a Monfi..
    Avete mezza regione sotto Udine non vi basta? perchè non vi occupate della Val Canale, Canal del Ferro, la zona di Fusine che piangono spopolamento e miseria??
    la mia povera prozia classe 1898 nata e crsciuta a Ronchi dei Legionari, non sapeva un ‘H di friulano sempre e solo parlato bisiacco!

  50. Marisa ha detto:

    ” avete mezza regione sotto Udine non vi basta”? Ma che ragionamento è mai questo? Tipico ragionamento di chi ignora totalmente la storia del Friuli o la manipola in funzione anti-friulana.

    Il Friuli è una regione storica e geografica millenaria e come tutte le Regione storiche e geografiche, ha al suo interno delle differenze. Ha contrasti e conflitti come in qualsiasi altra regione italiana. Tu forse conosci poco la regione Veneto perchè se così fosse, dovresti conoscere i continui conflitti tra Treviso e Padova; e poi entrambi coalizzate contro l’odiata Venezia, considerata la peste da combattere. E non parliamo poi della provincia di Belluno che vuole staccarsi dalla regione Veneto e sta invocando l’autonomia speciale all’interno del Veneto. E la provincia di Rovigo, che è molto più emiliana che veneta? E’ la norma avere delle sub-regioni all’intero di una regione storica. E i conflitti sono la norma.

    E le radici storiche non sono acqua fresca, ma le basi per guardare al futuro.

  51. Macia ha detto:

    Dire che il Friuli esiste da venti secoli (dai castellieri!) spero sia solo un’esagerazione. Era appena nata Aquileia ed era da poco iniziata la romanizzazione di queste terre (X Regio Venetia et Histria): non c’erano né friulani né giuliani, né veneti né sloveni. Carni, Istri, Giapidi, Illiri.
    Che Gorizia risenta dell’influsso friulano è fuor di dubbio, ma la parlata predominante è veneta.

  52. effebi ha detto:

    per Marisa (…che “gli italiani sono arrivati nel 1918”):

    Graziadio Isaia Ascoli (Gorizia, 16 luglio 1829 – Milano, 21 gennaio 1907) è stato un linguista, glottologo e glottoteta italiano. Fu senatore del Regno d’Italia nella XVI legislatura.

    Poroprio a Gorizia nasce quindi il goriziano che (non fascista) coniò il termine “Venezia Giulia” pur lui scrivendo: “I soi nassût a Guriza di gjenitôrs israelits, i soi fî dal Friûl e mi glori di chest”…

    meditate gente…meditate… e imparate a guardare oltre il vostro “condominio”

  53. effebi ha detto:

    friuli 🙂

    Forum Julii (oggi Fréjus) fu fondata da Gaio Giulio Cesare (nato nel 100.a.c) e chiamata Forum Julii (foro di Giulio).

    Fondata da Giulio Cesare -sempre quello-, Cividale del Friuli) con il nome di Forum Iulii, da cui poi ha preso il nome tutta la regione…

    ma…Giulio Cesare era ….friulano ? 🙂
    “…i soi fî dal Friûl e mi glori di chest, Ave ! e Amen…”

  54. Marisa ha detto:

    @
    MACIA

    a Gorizia la parlata predominante è quella veneta da quando dopo il 1947 sono arrivati tantissimi profughi istriani….che non mi pare siano popolazione autoctona.

    Mai sentito parlare della civiltà dei castellieri? No, vero? Ne ero certa visto che per i libri di scuola italiani totto inizia con la colonizzazione romana. 2.000 anni prima di Cristo in Friuli c’era un castelliere ogni otto kilometri. Tra i castellieri c’era una gerarchia e una cultura comune. Tra loro collaboravano e interagivano. Il castelliere più grande e più importate della regione si trovava a Udine: misurava 25 ettari. Tra il Castello di Udine e via Manin sono ancora riconoscibili alcuni resti di questo grandissimo castelliere.

    Ovviamente queste informazioni non le trovi sul libri di scuola anche se la civiltà dei castellieri è stata una civiltà molto importante.

  55. alpino ha detto:

    ma cosastai dicendo la parlata veneta era radicata ancora prima dell’arrivo degli esuli, la gente veniva a Gorizia a lavorare dalla bisiacaria ancor prima del 1947..Don Chisciotte non arrenderti i mulini a vento smetteranno di girare

  56. AnnA ha detto:

    Effebi,
    non dimentichiamo che Ascoli era, forse prima che italiano, ebreo, giusto per completare il quadro.

  57. ciccio beppe ha detto:

    Io sapevo che la bisiacaria è stata colonia penale della repubblica di Venezia.
    Altro che i pirati dei Caraibi. I pirati de Marina Julia! 😀

  58. chinaski ha detto:

    ha ragione marisa, anche mio nonno mi raccontava sempre di quando se ne usciva tutto pimpante dal suo piccolo castelliere, per andare a caccia di mammouth a hrusica (a.k.a. grusizza piro) insieme al nonno di italo e a al nonno di milic.

  59. alpino ha detto:

    @AnnA
    che fosse ebreo non completa nessuno quandro, non vedo come la sua fede religiosa ebraica possa averlo influenzato nel coniare il termine Venezia Giulia o altro…io mica sono bisiacco perchè innanzitutto sono cattolico.

  60. AnnA ha detto:

    Eccome, invece, tutta la sua formazione personale e di studioso lo è. Certo che se tu ritieni che essere ebrei riguarda solo la fede religiosa non ha senso parlare. Per me questo non è un luogo su cui tenere lezioni (o almeno io non mi sogno di perder tempo a farlo).

  61. Bibliotopa ha detto:

    sì,sì, e nei castellieri parlavano tutti friulano, è ben risaputo! e soprattutto scrivevano in friulano..

  62. viofla ha detto:

    gorizia xe furlana, no xe triestina ,anzi no xe veneta.Si ma mio nonno parlava furlan,mio zio invece parlava tedesco.La nonna de mia mamma era slovena.Qua xe friuli ,no xe veneto…….uffa basta, calma e gesso.
    Ognuno disi la sua per come la vedi.Visto il mescolamento de razze de questi territori, tutti ga ragion e tutti ga torto.
    Tanto la voia de discuter, ve passerà presto…manca poco che pregheremo in mussulman e parleremo solo arabo e cinese e altre lingue che non ga mai avudo niente a che far con le nostre terre (per nostre intendo Friuli-Venezia Giulia, Veneto,ecc.)

  63. Marisa ha detto:

    BIBLIOTOPA…..ho forse scritto che parlavano e scrivevano in lingua friulana? Quale lingua parlassero non lo so, ma quello che è certo è che esisteva una cultura (e con grande probabilità anche una lingua) comune a tutti gli abitanti dei castellieri: ossia esisteva un popolo. Popolo che poi non è scomparso nel nulla e con grande probabilità è l’antenato dell’attuale popolo friulano. Certo, poi si è mescolato con le popolazioni che via via nei secoli sono arrivate in Friuli. Ma c’è un passato importante prima dell’arrivo del troppo citati romani….

  64. alpino ha detto:

    ecco brava AnnA niente lezione grassie, la cultura religiosa è certo che influisce ma no penso al punto di definirsi friulano o bisiacco insomma non è così vitale o si..chi lo sa se i musulmani residenti in friuli si ritengano friulani, italiani, biasiacchi, europei..o semplicemente musulmani..o forse che dico.tale problema non se lo pongono…

  65. effebi ha detto:

    in fondo tutti semo furlani… 🙂

    …figli di cesare, gens julia

    ma più de tuti…Marisa

  66. AnnA ha detto:

    Eddaiela, alpino, cosa c’entra la cultura religiosa… Lasciamo perdere, non c’è verso.

  67. alpino ha detto:

    non lo so AnnA hai messo tu in mezzo la religione Ebraica..

  68. AnnA ha detto:

    Ma neanche per sogno, alpino, sei tu che parli tutto il tempo di religione, io parlavo di cultura ebraica. Se non sai, informati.

  69. alpino ha detto:

    AnnA dixit “Effebi,
    non dimentichiamo che Ascoli era, forse prima che italiano, ebreo, giusto per completare il quadro”
    ..ma probabilmente go letto mal iero convinto di essere su BORA.LA inveze ierso su SCIROCCO.EL

  70. ciccio beppe ha detto:

    Gorizia è africana ridatele il lago Vittoria.

  71. AnnA ha detto:

    Appunto, alpino, stavolta hai proprio detto bene.

  72. alpino ha detto:

    faccina che manda bacino ad AnnA

  73. Macia ha detto:

    @Marisa

    Carissima, so cos’è la civiltà dei castellieri, presente non solo nell’attuale Friuli, ma estesa fino al Quarnero. Il centro più grande era Nesazio, nel sud dell’Istria.
    Ciò che volevo dire è che non ha senso parlare di “Friuli” né di “Venezia Giulia” per quell’epoca storica. Non c’era unità politica. Quanto all’arrivo dei romani, anche il friulano è una lingua neolatina (sì, di radice retoromanza, lo so), per cui prima della romanizzazione è ancor meno plausibile parlare di antenati dei friulani. C’erano delle popolazioni diverse, anche se apparentate (le ho elencate) che parlavano lingue sconosciute di cui non abbiamo alcuna testimonianza scritta. Come puoi ricondurle culturalmente al Friuli, che non c’era né politicamente né idealmente né culturalmente?
    Tutto qua. Non erano tanto più “progenitori” dei friulani di quanto non lo fossero dei “giuliani” (o veneti, se preferisci).

  74. Bibliotopa ha detto:

    e ricordiamoci che i Duchi longobardi del Friuli erano appunto longobardi. Lombardi, quindi, semmai..

  75. Marisa ha detto:

    @ MACIA

    Se leggi bene quello che ho scritto, mi solo limitata a scrivere che c’è stata una importante civiltà dei castellieri e quindi una popolazione che ha creato e vissuto questa civiltà. Popolazione che poi non è scomparsa nel nulla, ma nei secoli si è poi integrata con altre popolazioni che sono arrivate in quel territorio che poi sarà chiamato in epoca longobarda Friuli. Solo in questo senso si può considerarli i progenitori della popolazione che oggi vive in Friuli. O no?

    Per quanto riguarda il termine “giuliani” o “veneti”, mi pare che entrambi non siano utilizzabili. Gli istriani e i dalmati, non possono essere definiti nè giuliani, nè veneti…..e gli sloveni e i croati dove li metti? “Giuliani” anche loro? Siamo seri….

  76. el sinter de gropada ha detto:

    Andare alla ricerca di popolazioni pre-romane non è del tutto sbagliato,ma è un problema che non riguarda solo il Friuli,ma tutti i territori dell’impero. Vogliamo citare gli Etruschi? Ci hanno lasciato molte testimonianze fra l’altro furono gli inventori degli archi.Pochi sanno che anche Rimini e addirittura Mantova sono di fondazione etrusca. I sabini, i Piceni,i Lucani ecc….ma i Liburni,I Giapidi, gli Histri, i Carni tanto per restare in questi luoghi….ma i Daci,gli Iberi, gli Elvezi, i Galli.
    Diciamo che i romani annettevano ed assimilavano,ma tendenzialmente non c’era l’intenzione di uccidere,ma chi si ribellava era spacciato. Questa teoria imperiale fu ripresa da Mussolini che tentò l’assimilazione degli sloveni. Poi sappiamo come è andata.

  77. Marisa ha detto:

    @ commento 76

    Sono d’accordo. Purtroppo in Italia si pone al centro di tutto solo la romanità dimenticando le grandi civiltà che hanno preceduto l’impero romano e tutte quelle che ne hanno preso il posto….

    Recentemente a Aquileia è stato ritrovato uno splendido mosaico appartenuto alla prima basilica paelocristiana di Aquileia ( V secolo d.C.). Sulla stampa questo mosaico è diventato “mosaico romano”! Vuoi mai che ci sia anche “altro” oltre alla romanità!

  78. el sinter de gropada ha detto:

    @Marisa

    sei d’accordo con me Italo?

    Comunque non conosco il fatto,ma V° secolo dopo Cristo si parla già di impero Romano caduto eeh. Caduta dell’impero romano 476 dopo Cristo. Non ti stupire se il mosaico è romano.

  79. el sinter de gropada ha detto:

    anzi l’inizio della fine dell’impero romano d’occidente avviene proprio in questi paraggi con la Battaglia del Frigido(Vipacco) nel 394 dopo Cristo. Questa battaglia me la sono studiata metro per metro. Se volete vi ci porto e vi faccio da guida. Anche i preti del luogo la conoscono bene. Fu decisiva per l’espansione del cristianesimo in occidente.Qui a Vipacco iniziò l’agonia dell’impero d’occidente,mentre quello d’oriente si rafforzò e durò come tutti sappiamo fino al 1453 cioè alla caduta di Costantinopoli. Sigh!

  80. jacum ha detto:

    alpin 45,
    me par che te se gavevi zà prexentà come teron, ma ga poca importanza perchè purtroppo in tanti parla a vanvera, senza saver le robe, o solo su sentito dir, o magari leto in un bel libro italico.

    parlemo de TLT de PLT, ma preparite ben se te vol discuter, se no te dago mi tuta la carta…

    parlemo de Gorizia che xe furlana, infati se finalmente caveremo l’effe trattino vugì dale bale e ciameremo come che se DEVI ciamar ste terre staremo tuti boni e contenti.

    e proprio devo dirlo: toni razzisti sui nostri fratelli sloveni croati o basta che no sia talian puro, me urta me dà fastidio, ma soratuto dimostra molte coxe de che che scrivi e insisti!!

    e poi spammare, che vol dir mandar tanti messaggi indesiderati, no te agrada alora tormenta el responsabile sel sito per banarme e farme fora.
    o semplicemente rispondi a tono.

    @ marisa,
    no scoragiarte, no xe una bataglia persa in partenza 🙂
    xe ciaro che ghe xe molti che “rema contro” ma cos te vol far….il mondo è bello perchè avariato.

  81. el sinter de gropada ha detto:

    @jacum

    già uno che usa le parole teron e poi fratelli sloveni croati è uno poco poco credibile.

  82. jacum ha detto:

    ma si dai che alla fine semo tutti venetici!

  83. jacum ha detto:

    sinter…
    da che pulpito
    🙂

  84. el sinter de gropada ha detto:

    ma se proprio uno è ansioso di sapere la sua appartenenza razziale perchè a questo punto mi sembra questo il problema basta fare un’esame del dna. Prova inconfutabile. L’appartenenza,oggigiorno, non è razziale ma culturale e di cuore se possibile altrimenti come potresti integrare popolazioni che vengono da tutto il mondo come abbiamo oggi in Italia? Siete progressisti,ma invece mi sembrate molto più “conservatori” della lega.

  85. VeroGoriziano ha detto:

    TORNIAMO AL PRESENTE GRAZIE.

    L’esimio Fontanin ha detto che nell’Euroregione la Slovenia non serve, mentre serve ad esempio la Lombardia.

    Ora, gentilmente, qualcuno mi spiega perché un goriziano dovrebbe esserne contento? E qualcun altro mi spieghi anche perché i friulani leghisti ambiscono a fare gli schiavi della Padania, di cui il Friuli resta periferia negletta. Fra l’altro, la storia si ripete: il cavallo di Troia delle invasioni culturali è sempre il Veneto: con l’italianizzazione prima, ora con il mitico “NordEst” o anche peggio “TriVeneto”.

    Bisogna avere il frico sugli occhi per non vedere che il Friuli non è altro che terra di conquista per affaristi e politicanti che arrivano da Ovest.

    Ed è proprio qui il fatto!
    Se i friulani fossero gente SERIA, e si battessero per una sempre maggiore autonomia della Regione TUTTA, allora io direi: viva il Friuli!

    Ma come posso fidarmi di gente che è pronta a svendere tutto per quattro chiacchiere lombarde o trevigiane?
    E’ PER QUESTO che va a finire che Gorizia e Trieste cerchino di porre una barriera fra se e il Friuli storico. Perché quest’ultimo sta correndo in un burrone!

  86. alpino ha detto:

    caro Jacum,
    no me son presentà come “teron” ma go ditto che me pare se vegnù su a Ronchi dalla Calabria co gaveva 17 anni ergo al massimo son Bastardo mezo e mezo…
    Ma cambia ssai poco calabrese o bisiaco sempre ITALIANO SUGNO e no go fradei sloveni croati

  87. Marisa ha detto:

    VERO GORIZIANO

    perchè identifichi il Friuli con la Lega Nord e Fontanini? Il Friuli non è la Lega Nord e neppure Fontanini! Parliamo allora più correttamemte di partiti politici e uomini politici. Del resto mi pare che anche Gorizia e Trieste, parlando di politica, sono messe assai male! Anche a Trieste e Gorizia c’è chi istiga il peggior campanilismo anti-friulano, inventa campagne stampe viscerali contro il Friuli e i friulani (e la lingua friulana)…..giusto per aizzare la piazza e finire sulla prima pagina dei giornali.

    Fontanini fa il suo mestiere: il politico!

    E più continuerete a Trieste e Gorizia a lasciare spazio a tutti quei politici triestini e goriziani che fomentano in continuazione viscerali campagne stampa contro il Friuli e i friulani (e la lingua friulana) e sempre più farete il gioco della Lega Nord delle provincie di UD e PN (la Lega Nord triestina e goriziana non ha alcun peso politico in regione e a Roma).

    Ogni campagna stampa viscerale contro i friulani e loro lingua, orchestrata a Trieste e Gorizia (Bisiacheria), si traduce in voti per Fontanini e la Lega Nord. E così difficile da capirlo?

    E il Partito Democratico del resto, fino a ieri ( e oggi non mi pare le cose stiano cambiando!), aveva la testa a Trieste e la componente friulana non contava ( e continua a non contare !) assolutamente nulla pur portando avanti progetti a favore della lingua e della economia friulana di tutto rilievo: il PD regionale è ed era solo triestino…..ed ha giustamente perso alle ultime elezioni regionali. Ha vinto solo a Udine e non a caso: si è infatti sempre battuto per il Friuli scontrandosi anche con il PD regionale.

    Prima di scrivere della Lega Nord e Friuli, forse dovresti analizzare il livello dei personaggi politici che vi ritrovate a Gorizia e Trieste….

  88. Marisa ha detto:

    ….comunque del tutto d’accordo con te sulla ambiguità della Lega Nord friulana che cammina con due scarpe: una padana e una friulana. E utilizza l’una o l’altra a seconda della convenienza politica del momento. E la Lega Nord ha un padrone: Bossi!
    Padrone a cui anche Fontanini deve essere fedele. Come in ogni altro partito politico italiano: in Forza Italia ubbidiscono a Berlusconi, e nel PD al Segretario di turno…

    O così o ti scacciano!

  89. ciccio beppe ha detto:

    Quotone per Vero Goriziano.
    In attesa che il “sol dell’avvenire” friulano riscaldi le teste già calde di certi talebani mi accontenterei di avere un ombrello aperto sopra la testa per non bagnarmi.

  90. Marisa ha detto:

    Nessuna paura, in Friuli non abbiamo il frico sugli occhi. Sappiamo benessimo che sia Venezia che Trieste considerano il Friuli una regione con servitù di passaggio per ogni loro necessità. Come sappiamo benissimo che Gorizia è una città problematica che non ha ancora deciso cosa vuole fare da grande: italianissima o in sinergia con NovaGoriza? Un buco di città di 30mila abitanti o una cittadina con un futuro?

  91. Pietro Bortolotti ha detto:

    Dire che Gorizia non è friulana vuol dire essere ignoranti. Gorizia è sia Friuli che Venezia Giulia (definizione di Ascoli, goriziano fiero della sua identità ebraica e friulana). I goriziani per una serie di vicissitudini hanno abbandonato il friulano per una parlata veneta simile al triestino, ma solo per questo ora non sarebbe più friulana? Lo stesso è accaduto anche a Pordenone, Sacile e tutto il Friuli occidentale al confine col Veneto…ma quei territori restano sempre friulani. Io personalmente sono favorevole al passaggio del Cervignanese sotto Gorizia (certo purchè poi tra qualche anno qualche “goriziano” di origine istriana o triestina non dica che Cervignano e Aquileia non sono friulane)

  92. AnnA ha detto:

    Pietro, grazie, finalmente una sintesi reale.

  93. Richi ha detto:

    @ Marisa

    Dovresti darci un taglio con tutta questa bile da gettare addosso a Trieste e ai suoi abitanti e questo fanatismo Friulanocentrico a tutti i costi.

    Ti ricordo che “i politici Triestini e Goriziani” praticamente non esistono dato che entrambe le citta’ sono in mano (volutamente) da decenni a non autoctoni e i loro abitanti che ormai saranno il 10% della popolazione a essere ottimisti, contano come il due di picche.

    In Friuli, voi Friulani siete e rimanete la maggioranza, ma nonostante tutto non mancate di fenomeni (autoctoni), da Strassoldo ieri a Tondo oggi.
    Ricordati pure che qui su Bora.la, erano in massima parte quei tamarri da spiaggia dei triestini a parlar bene e vedere con favore la promozione della lingua Friulana.

    Che poi a TS abbiamo da anni una stampa impresentabile e al potere una certa borghesia corrotta e che ha sempre pensato in piccolo, non lo nega nessuno.

    Ma finiscila di sputare veleno inutile per partito preso perche’ infastidisci anche chi non lo merita.

  94. Marisa ha detto:

    Richi, sei d’accordo con la mia analisi del commento 87? O secondo te è solo il frutto di una presunta ostilità verso Trieste?

    Mi spieghi dove avrei sputato veleno? Pensi davvero che tanta viscerale animosità mediatica contro i friulani, da parte di una parte non piccola di Trieste, non abbia lsciato un segno pesante in Friuli?

  95. jacum ha detto:

    @ pietro bortolotti,

    sbagliare è umano e ascoli ga sparà una monada cusì galattica che no lo ga cagà nissun per decenni. poi xe rivado muss-olini che per giustificar il colonialismo imperiale della ex impero AU ga invaso le nostre terre.

    @ marixa,
    sai che ti appoggio e questo perchè in questo tempo che ti leggo su bora.la ho potuto riconoscere in te la tua preparazione culturale sull’ argomento Friul.
    e va ben cusì! no ti preoccupare se qualchiduno, richi, si lamenta del veleno che sprigioni ogni volta che si parla e si mette in discussione il Tuo FRIUL. ma ricordati che anca richi ha ragione con la sua analisi e che dice che i triestini “ormai saranno il 10% della popolazione”.

    è mia convinzione che finalmente la fvg sia dissolta nelle TRE reali situazioni etniche territoriali: Friul, Goriza e Triest.
    per attuarlo però no esistono il pd il pdl la lega nord o l’italia dei valori la serrachiani tondo el salumer menia fontanini ecc… esistono persone come te marisa come richi e come me che percepiscono che così no va e che non c’è futuro non c’è sviluppo, non c’è pace e serenità.

    e poi i triestini non sono giuliani!!
    non siamo parte dell’inventato triveneto!
    non siamo friuli veneto giuliani!
    basta con questi nomi inventati!

    dobbiamo tutti sforzarci per ritornare alla normalità che ci è stata tolta da quasi un secolo.

  96. chinaski ha detto:

    ai difensori della purezza etnica: quando deciderete di cacciare i non autoctoni avvertitemi, che me ne vado anch’io. ah, per cortesia, quando verrete a casa mia per farmi sloggiare, non rompete i miei vinili di thelonious monk.

    vi dedico questo:

    http://www.youtube.com/watch?v=67rc96joOz8

    io invece preferisco quest’ altro:

    http://www.youtube.com/watch#!v=wgYgl4OodeY

    dio… un negro che canta una canzone scritta da un comunista tedesco, robe da mettersi le mani nei capelli…

  97. chinaski ha detto:

    dio.. un negro che canta una canzone scritta da un comunista tedesco… robe ba mettersi le mani nei capelli…

  98. Richi ha detto:

    @ Chinaski

    Il mondo pero’ e’ a volte bello, anche se di rado, anche grazie a gente come quel negro e quel comunista tedesco.

    @ Marisa

    Si’, tu sei ostile verso Trieste o almeno questo e’ quel che traspare da tutte le tue teorie e i tuoi commenti, quando spari teorie su “lobby triestine complottiste” o simile. Devo farti pure io esempi di astio Friulano nei confronti dei Triestini? Ce ne sono diversi, ma non vorrei caderci, poiche’ non credo nel campanilismo stupido che fa il gioco degli intrallazzoni.
    Io a differenza di te rispetto i vicini di casa, specialmente quando dimostrano di essere corretti nei miei confronti.
    Rileggiti meglio il mio commento 93, troverai molte risposte…..se vorrai ascoltarle.

  99. Julius Franzot ha detto:

    Discussione ormai andata ampiamente fuori tema. Ora, dimenticando le mie origini materne, ragiono da Cormonese/Gradiscano (padre).
    La nostra famiglia si è sempre definita friulana ed orgogliosa di esserlo. Ciononostante i miei nonni avevano in vari ounti della loro casa ritratti del Nostro Beneamato Imperatore Franz Josef, a cui andava tutta la reverenza della famiglia, che a mia madre, tedesca repubblicana, non piaceva poi tanto.
    La famiglia di mio padre, ancora sotto l’ Impero, passò 4 anni a Cervignanop/Sarvignàn, che ricorda senza particolare amore, come “covo di bisiachi”.
    Se vado a Cervignano oggio, riscontro un’atmosfera, architettura, e persino offerta nel supermarket, definitivamente diversa da quella di Cormòns. Allora, secondo la mia logica, il Friuli Austriaco, pur nella sua piccolezza territoriale, aveva 2 zone ben distinte: Cormòns, Gradisca e Cervignano, Monfalcone. Nella tradizione famigliare Gorizia era sempre un’ibrido: di sana fede patriottica, ma con tanti sloveni e tanti bisiachi. I Goriziani che conosco, ora in genere si definiscono “Isontini”, sfuggendo così a qualsiasi classifica.
    Detto questo, mi sembra ininfluente, se Cervignano sia in prov. di Gorizia o di Udine, sarà sempre parente di Aquileia, Grado e Marano, che non hanno molto di friulano. Cervignano non me la sento mia come Cormòns.

  100. Marisa ha detto:

    @ RICHI

    Forse non ti rendi neppure conto delle continue spaventose campagne stampe che una parte di Trieste (quella che ce l’ha anche con gli sloveni, quella che amplifica e usa in maniera strumentale le foibe e l’esodo) inventa continuamente contro il Friuli e i friulani. E dentro non c’è solo la destra ma anche la sinistra (PD e talvolta anche Rifondazione Comunista). Lo so che anche la parte meno provinciale e più progressista di triestini è vittima di questa situazione. Anzi siete la prima vittima. Chissà….forse ci potremmo dare una mano?

    In fin dei conti è questa parte di Trieste che entra a gamba tesa in ogni progetto friulano, è questa parte di Trieste che da decenni sta impedendo il decollo del porto di Trieste e ostacola ogni rapporto con la Slovenia….

  101. Pietro Bortolotti ha detto:

    @Jacum
    A parer mio non si può parlare di tre situazioni territoriali; se si fa una distinzione a grandi linee da un lato troviamo il Friuli con le tre provincie di UD PN e GO, e dall’altro Trieste e la sua provincia. La situazione di Gorizia non è abbastanza peculiare da assurgere ad entità autonoma rispetto al resto del Friuli, che è composto da diverse microrealtà: il Friuli centrale, la Carnia, appunto Gorizia, la Bisiacaria, la Slavia friulana, il Pordenonese, le isole linguistiche tedesche di Sauris e Timau e Sappada (attualmente in provincia di BL) e chi più ne ha più ne metta.

  102. chinaski ha detto:

    @ richi

    gia’, ma vaglielo a spiegare ai cultori della purezza etnica.

  103. Wladimir ha detto:

    Qui si ragiona come se la storia si fosse fermata a due secoli fa. That’s incredible!
    Ma il tanto amato cecco peppe era un dittatore. Un’imperatore appunto. Radeztski docet.
    la seconda guerra mondiale ha diviso nettamente il di quà ed il di là del confine con una atroce pulizia etnica perpretata da Tito e Kardelj(Cardelli, un’italiano rinnegato). Perchè se qui a Trieste qualcuno vuole mettere in dubbio l’italianità della città(gli sloveni sono meno del 5%) nessuno può mettere in dubbio la slovenicità di Capodistria,Isola e Pirano nè tanto meno la croaticità dell’ Istria. Ormai la situazione è questa e pochi vogliono sentir parlare di fratellanza con gli sloveni-croati o dall’all’altra parte con gli italiani. Signori rassegnatevi. Dovranno passare secoli affinchè il tutto si riassorba,ma non è detto poichè per i serbi, per esempio il sacrificio di kosovo polje(1389) è come se fosse successo la settimana scorsa.

  104. ciccio beppe ha detto:

    Figurarsi, per me la battaglia della bora tra Teodosio ed Eugenio era due minuti fa.

  105. Richi ha detto:

    @ Marisa

    Ecco, di questo tuo ultimo intervento quoto in maiuscolo ogni singola parola: quella parte di Trieste, la piu’ rumorosa e tristemente nota, e’ la stessa che di Trieste se ne e’ sempre fottuta e che nel 95% dei casi non e’ e non si sente nemmeno, triestina. Se non altro perche’ si comporterebbe diversamente. Ma i motivi e i perche’ della situazione attuale di Trieste li sappiamo bene ed e’ meglio fermarsi qui onde evitare le solite dozzine di post isterici con il solito frasario pre-stampato di utenti che fingono la solita indignazione e menate varie.

    @ Pietro

    Io vedo la provincia di Gorizia -attualmente- come un po’ divisa: la bisiacaria ad esempio la vedo decisamente piu’ legata al mondo Triestino, altre zone decisamente Friulane…..ma vabbe’, non ci perderemo il sonno spero. Come sempre, decidano i Goriziani (anche se la vedo dura).

  106. el sinter de gropada ha detto:

    bbonii! bbbooni!

  107. chinaski ha detto:

    Sento che ho fame
    e il sole sta per tramontare.
    Passo lo steccato, una pallottola mi sibila accanto.
    I russi ci tengono d’occhio.
    Corro e busso alla porta dell’isba, entro.
    Soldati russi, armati, stella rossa sul berretto.
    Io ho il fucile e li guardo,
    loro mangiano.
    Prendono col cucchiaio di legno dalla zuppiera comune,
    mi fissano col cucchiaio sospeso nell’aria…
    “Mnié khocetsia iestj” – “Datemi da mangiare”
    una donna mi riempie il piatto di latte e miglio,
    faccio un passo avanti metto il fucile in spalla,
    mangio…
    I russi mi guardano, non fiata nessuno.
    solo i cucchiai “spaziba” “pasausta”
    Mi guardano uscire senza che si siano mossi.
    …così è andato questo fatto nel febbraio 1943,
    durante la ritirata di russia.
    E oggi a pensarci non mi sembra affatto strano.
    sono entrato, ho chiesto permesso…
    In quel momento non eravamo nemici.

    da “Il sergente” di Marco Paolini (tratto da “il sergente nella neve” di Rigoni Stern)

  108. VeroGoriziano ha detto:

    @ Marisa:

    dei politici goriziani e triestini non parlo perché non sanno che pesci pigliare. perlomeno per quel che riguarda l’identità locale (intesa in modo sano e propositivo, non xenofobo e passatista), e anche per l’assenza completa di progetti a LUNGO termine per l’area.

    quasi tutti dite cosa di buon senso. la somma finale è che FORSE la Provincia di Gorizia può essere rozzamente suddivisa fra Friuli e area giuliana, ma il capoluogo continua a sfuggire a questi schemi.
    il problema di Gorizia è che a differenza di Trieste non può spiccare il volo senza una totale sinergia con Nova Gorica. sinergia resa difficile da un confine non del tutto sparito.
    ma questo è: una vera città d’Europa, una sorta di mercato di incontro fra idee e culture diverse.
    orientarne lo sguardo verso Udine, Trieste, Roma o Verona è una forzatura che si è già visto – non produce niente di buono.

    la città muore e ha bisogno di progetti audaci e di un sostegno anche burocratico. l’Unione Europea c’è, usiamola. città unica, è chiaro che è l’ultima strada da tentare prima della decomposizione.

  109. Pietro Bortolotti ha detto:

    D’accordo con la tua analisi,ma devo dire che provo un certo fastidio nel vedere come alcuni cerchino di cancellare del tutto l’identità friulana di Gorizia; e tra questi “alcuni” ci metto anche la redazione di Bora.la…l’ultimo atto di questo processo è stato la proposta di cambiare il nome all’Auditorium della Cultura Friulana…la città è nota per essere un “miscliciot” (per dirla alla friulana) tra Friuli, Slovenia, Venezia Giula e (un tempo) Austria, perchè accanirsi contro la componente friulana che molto ha dato a Gorizia?

  110. alpino ha detto:

    ora non facciamo dei friulani dei martiri in terra..nessuna si accanisce contro i friulani tantomeo a Gorizia solo è assurdo che se ne escano rivendicando la paternità della città..
    Ribadisco a Gorizia ci sono anche i Bisiachi oltre a friulani e sloveni e costoro cosa dovrebbero dire..non vengono praticamente mai menzionati..
    Comunque è simpatico leggere di come ognuno veda questa benedetta regione frzionata in micro realtà interne certe giustificate altre veramente ridicole..ma tant’è..e visto che ognuno vuole la regione a sua imagine e somiglianza io vi dico la mia..w il FVG regioneappartenente al mitico Triveneto, fosse per me TAA vENETO E fvg andrebbero unificate sotto Venezia come unica capitale amministrativa ed ora spazio all’orticaria che la mia affermazione vi ha creato

  111. ciccio beppe ha detto:

    Com’era quella del margraviato?

  112. effebi ha detto:

    noi neandertaliani avremmo assolutamante da ridire su tutto quanto qui è stato scritto…

  113. effebi ha detto:

    i neanderfriulani sono venuti dopo (cara marisa…)

  114. Pietro Bortolotti ha detto:

    possiamo fare i seri?

  115. chinaski ha detto:

    neander-taliani, neander-furlani,
    neander-istriani, neander-sloveni…

    com’ era quella? non so con quali armi si combattera’ la terza guerra mondiale, ma di sicuro la quarta si combattera’ con le clave (a. einstein). mi sa che abbiamo saltato a pie’ pari la terza (per fortuna, va’) e passeremo direttamente alla quarta.

  116. abc ha detto:

    Sono andato a Lucinico alla commemorazione. Mi sono pentito di non aver portato la macchina fotografica per documentare quanto ho visto.

    Molte finestre imbandierate su tutti i lati della piazza, a destra, a sinistra, davanti e dietro. Bandiere pure sui tavolini di un bar. Mi sono rallegrato a pensare che tutti coloro che hanno esposto questi simboli alle proprie finestre non sono sicuramente antifriulani. Quindi la realtà non è quella dipinta da coloro che inviano ogni secondo giorno lettere di disprezzo contro noi friulani.

    Se a me, cittadino del comune di Gorizia, chiedono di esporre alle finestre di casa mia simboli della Venezia Giulia ( se mai ce ne sono), io mi rifiuto. Potrei se mai esporre bandiere del Friuli-Venezia Giulia, o meglio del Friuli, oltre si intende a quelle dell’Italia e dell’Europa. Questo bene inteso, non assolutamente perché disprezzo gli amici triestini o istriani.

    In chiesa tantissima gente anche in piedi. Poi, al centro civico, la premiazione dei ragazzi delle provincie di Udine e Pordenone (Gorizia non ha ritenuto di partecipare, pur essendoci bambini che parlano friulano). Una giovane giornalista, che avevo già visto altre volte a Gorizia in diverse manifestazioni, prendeva velocemente nota di quanto dicevano in friulano i vari politici intervenuti, per cui ho dedotto che lei è una dei (pochissimi, secondo qualcuno) goriziani che conoscono il friulano.
    Diversi sindaci tutti (meno uno) con la fascia tricolore, i presidenti delle provincie di Gorizia e Udine e il vice di quella di Pordenone, 2 su 3 con la fascia azzurra. Lo stendardo del comune di Udine (centro sinistra)portato dai vigili di quella città, non quello del comune ospitante.
    Il tanto temuto Fontanini ha ribadito che questa non è una manifestazione antiitaliana e che la provincia di Udine non vuole assorbire quella di Gorizia.
    Sono contento di aver sentito Gherghetta dire che d’ora in poi la nostra provincia parteciperà a questa commemorazione. Era ora.

    Ringrazio tutti gli amministratori del goriziano che in vario modo hanno partecipato alla manifestazione.

  117. abc ha detto:

    Per completezza:
    – in chiesa messa e predica in fiulano,
    – premiazione dei ragazzi per lavori eseguiti in friulano.

  118. Julius Franzot ha detto:

    Ho lavorato per un anno a Gorizia (1997) e mi si diceva che la città è divisa in zone. La componente friulana si dovrebbe trovare a N dell’ospedale. Non ho verificato nulla, ma me lo hanno detto in molti.

  119. abc ha detto:

    Leggo nel commento 27: “oh finalmente qualcuno l’ha capito che a gorizia gavemo de tutto tranne che furlani.”

    Mi permetto di far notare che il linguaggio friulano tipico di Gorizia è diverso da quelli delle limitrofe Mossa e Farra e quindi non è “di importazione”.

    E’ vero che a Gorizia lavorano parecchi bisiacchi, come è giusto che sia, ma credo che non esista un linguaggio bisiacco tipicamente di Gorizia, Se uno proviene da Ronchi si espime con l’idioma caratteristico di quella località.

    Infine mi dispiace deludere ma il linguaggio che si parla nel mandamento di Monfalcone ha subito una non trascurabile influenza dal friulano, questo non lo dico io ma Silvio Domini, che è uno che ha scritto molto in quell’idioma.

  120. Pietro Bortolotti ha detto:

    @abc
    Purtroppo non ho avuto l’occasione di partecipare alla commemorazione a Lucinico, ma mi rallegra leggere quanto hai riportato sull’evento
    @alpino
    no, non facciamo dei friulani dei martiri in terra…cmq il commento 27 riportato da abc è un classico esempio di quell’atteggiamento di ostilità verso qualsiasi cosa suoni friulana che spesso trovo nelle pagine di questo sito

  121. Marisa ha detto:

    Io c’ero a Lucinicco e confermo tutto quanto riportato da ABC. Non mi aspettavo la presenza di Gherghetta che da buon politico goriziano troppo spesso nei suoi discorsi strumentalizza temi come l’identità friulana in chiave politica anti-leghisti.

    Evidentemente in questa occasione ha messo da parte l’ascia di guerra (politica) contro la Lega Nord e convenuto che non poteva essere assente.

    Tutti i discorsi delle autorità sono stati moderati e molto tranquilli con qualche battuta di spirito tra Gherghetta e Violino.
    Gherghetta: “Gorizia è soprattutto italiana”.
    Violino: “in regione abbiamo quattro minoranze (friulana, slovena, germanica e italiana)….e quella più piccola è quella italiana”. Più alcune altre che non ricordo, ma tutte dette sorridendo al “nemico” politico. Battute che non hanno disturbato anche perchè erano chiaramente una schermaglia scherzosa tra politici di parti avverse.

    Comunque mi ha fatto piacere che ci fosse Gherghetta. Bravo. Non è possibile continuare a strumentalizzare politicamente temi importanti come l’identità e la storia di un popolo.

  122. Bibliotopa ha detto:

    Leggo:
    “Violino: “in regione abbiamo quattro minoranze (friulana, slovena, germanica e italiana)”
    e mi chiedo:
    1 se queste sono le minoranze, qual è la maggioranza?
    2 noi triestini cosa dobbiamo considerarci ( ammesso che il sig Violino si renda conto che Trieste fa parte della Regione)?
    3 la minoranza germanica è austriaca o no?

  123. cagoia ha detto:

    @123

    Noi semo la magioranza ahahahahah…

  124. Marisa ha detto:

    BIBLIOTOPA: ho scritto: “battute scherzose”!

    Ora non cominciare a ricamarci su strumentalizzando un battuta!

  125. supergian ha detto:

    il Friuli non si tocca!!! volete Cervignano??? Preparatevi a versare sangue… Ma se siete una provincia di 4 gatti con un capoluogo di 30mila abitanti!!! RIDICOLI!!!

  126. Michele C ha detto:

    Che confusione. Provate a parlare con bisiachi, gradesi, sloveni del carso goriziano o con i furlanofoni della destra isonzo (anche del cervignanese) che coltivano amore sincero per la loro terra ed eredità culturale, scoprirete che le lingue diverse e le violenze del secolo scorso non hanno disgregato le radici culturali comuni. Io sono di Romans d’Isonzo e mi sento goriziano, friulano e mitteleuropeo. Sono stufo di essere tirato per le orecchie da quotidiani, telegiornali e neo-irredentisti o fascisti che mi vogliono neutralmente isontino o addirittura giuliano, definizione che fa giustamente inorridire anche molti triestini (non parliamo nemmeno della chimera padana…). Che Gorizia (città) sia 100% friulana è palesemente falso, ma è altrettanto vero che non è mai stata 100% di un “colore” solo. L’appartenenza storica alla regione friulana (sì, esiste) è però storicamente palese e innegabile (una breve visita in biblioteca basta e avanza), ma questo non significa che dobbiamo correre a mettere nuovi fili spinati. Guardiamo al presente. L’assetto amministrativo corrente è frutto di un compromesso che ha lasciato insoddisfatte le anime dellE nostrE regionI e che politicamente frena il nostro sviluppo globale. Esiste un modello di sviluppo unico per due realtà geograficamente discontinue e concorrenti? Forse sì, ma sarebbe frutto di un continuo compromesso che nei 40 anni di esistenza del F-VG si è dimostrato non funzionante.
    Se due coniugi non vanno d’accordo possono separarsi, Friuli e Trieste no. Perchè? Un “estremo nordest” (così siamo visti in Italia) litigioso fa comodo a tutti i nostri vicini.

  127. arianna salvemini ha detto:

    Cosa vuol dire mitteleuropeo? Non esiste, è una delle tante parole inventate, come per dire cecoslovacco. Lo sanno ben loro, che sono o cechi o slovacchi. O sei italiano, o sei di un’altra nazionalità oppure sei un pò italiano o un pò altra nazionalità o un pò tutti e due. Può dire, che sei europeo, se vieni dal continente, ma se vuoi precesare lo Stato di provenienza, mitteleuropeo non vuol dire niente ed è inutile conirare un termine, per dire che abbiamo tutti la stessa nazionalità. Non è vero. Io ho le mie tradzioni e voi avete le vostre ed io le rispetto. Siamo tutti umani, basta questo per accumunare i popoli.

  128. Nico ha detto:

    Ma nell’anno del Signore 2013 ancora a ricordare le guerre puniche e lonnobarde?
    I ragazzi di oggi parlano inglese,ascoltano Lady Gaga,guardano MTV e voi ancora a parlare della principessa Sissy al tempo dell’impero austro-ungarico ? Madonna benedetta !!! Ma volete decidervi a vivere nel presente? Il passato è mortoooooooo !!!

  129. AnnA ha detto:

    Meno male che correva l’anno 2010, e visto che il discorso da 3 anni non veniva più ripreso, hai pensato di rivitalizzarlo, gran coerenza 😀

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *