6 Aprile 2010

Beit Casa editrice, una storia triestina

E’ noto che Trieste, città dalle mille vocazioni inespresse, spesso nasconda nelle pieghe della sua opulenta pancia dei veri e propri tesori.

E’ questo il caso della casa editrice Beit, nata a Trieste nel 2007 grazie all’ottimo “fiuto” editoriale di Piero Budinich.

A dispetto delle enormi difficoltà che l’editoria indipendente si trova ad affrontare giorno per giorno muovendosi in un mercato dominato dai grandi gruppi editoriali, Beit ha saputo ricavarsi una nicchia importante facendo scelte coraggiose e puntando tutto sulla qualità delle sue produzioni.

Beit Casa Editrice pubblica monografie dedicate alle storie nazionali e opere di narrativa dei paesi europei, con un’attenzione particolare alla cultura dell’Europa centrale e orientale.

La collana Storia, per esempio, offre splendide monografie corredate da illustrazioni e cartine che illustrano la storia di paesi europei poco frequentati dalle case editrici italiane. Attualmente troviamo in commercio i volumi sulla Slovenia e sulla Croazia, consigliatissimi ai lettori delle nostre zone, e i volumi sulla Polonia e sull’Ucraina. Di imminente pubblicazione la monografia sulla Bulgaria. Piero Budinich, traduttore e fondatore della casa editrice, durante una chiacchierata informale ci rivela anche le prossime uscite: una monografia sulla Serbia ed una sulla Turchia. Ci svela inoltre il progetto per una monografia sulla Bosnia-Herzegovina.

Degna di rilievo anche la collana Narrativa, all’interno della quale troviamo romanzi come Giostre, puzzle e altre storie di Rachel Trezise (scrittrice gallese che ha vinto il Premio Dylan Thomas),  il romanzo d’esordio di Thomas Glavinic (La sfida di Carl Haffner) ambientato a Vienna nel 1910, e La ragazza della Mura di Feri Lainšček (Premio Kresnik Vana Grada 2007) ambientato durante la seconda guerra mondiale, al confine tra Slovenia e Ungheria.

Di prossima uscita anche il romanzo di un giovane autore sloveno, Brane Mozetič, che narra la storia di un giovane gay immerso nel’oscuro mondo delle discoteche.

La collana Memoria, invece, è centrata su vicende che non si possono dimenticare e che nel percorso di vita di chi ne è stato protagonista sembrano raccogliere in sintesi un’intera stagione di trasformazioni storiche. Ne è la prova il romanzo La breve vita dell’ebrea Felice Schragenheim di Erica Fischer. Di prossima pubblicazione Cartoline dalla tomba di Emir Suljagic, un racconto di prima mano sulla strage di Srebrenica (Bosnia).

A testimonianza del grande interesse riscosso dalle pubblicazioni di Beit Casa Editrice, è degno di nota il fatto che i librai italiani, di solito restii a proporre produzioni di nicchia o piccoli editori indipendenti, hanno accolto con gran entusiasmo i volumi finora pubblicati.

Tag: , , .

4 commenti a Beit Casa editrice, una storia triestina

  1. Bibliotopa ha detto:

    confermo la buona qualità del libro sulla Slovenia, letto non molto dopo l’uscita.

  2. guido roda ha detto:

    abito in cernobbio (co) e non trovo in
    libreria il vs. testo “cartolina dalla fossa”
    che faccio?

  3. claudia galli ha detto:

    Necessito contattare la redazione per una proposta editoriale. A quale recapito posso fare riferimento? Grazie,
    Claudia Galli

  4. Redazione Gorizia ha detto:

    La redazione di Bora.La? redazione.trieste@bora.la

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *