23 Marzo 2010

Carta d’identità bilingue in italiano e friulano: è la richiesta del Comitato per l’autonomia del Friuli

Una carta d’identità bilingue italiano-friulano. La richiesta arriva dal Comitato per l’autonomia del Friuli, che inoltrerà la proposta alla Commissione paritetica Stato-Regione.
Secondo la richiesta, i residente nei comuni friulanofoni del Friuli Venezia Giulia potrebbero richiede al Municipio il rilascio del documento bilingue.

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49 commenti a Carta d’identità bilingue in italiano e friulano: è la richiesta del Comitato per l’autonomia del Friuli

  1. Victor Bergman ha detto:

    Il friulano è lingua autoctona di un territorio che è interamente amministrato dalla Repubblica Italiana, che secondo la Costituzione della stessa, non è un impero dove gli appartenenti all’etnia italiana hanno superiori diritti rispetto alle altre etnie, ma è uno stato moderno nel quale tutti i cittadini sono uguali indipendentemente dal sesso, razza, religione, lingua etc…
    Mi sembra assolutamente NORMALE quindi introdurre le carte d’identità bilingui per i comuni friulanofoni, come in altri comuni in giro per l’Italia dove la lingua autoctona non è solo l’italiano ma per esempio l’occitano, il ladino, il francese, il tedesco, lo sloveno etc…

  2. arlon ha detto:

    giusto, se su libera richiesta.

  3. ufo ha detto:

    Piccolo problema (posto da uno che periodicamente si scopre meno uguale degli altri): sei sicuro che la Costituzione sia effettivamente in vigore ai confini orientali?

  4. jacum ha detto:

    eco cosa ne manca a noi… la modernità.

    mi lo vedo molto moderno ed europeo gaver una carta de identità multilingue.

    xe ciaro che se son furlan, la prima lingua xe el furlan. ma no dovè veder el toko de carta ma una tessera microcip elettronica.

    exempio: te bagoli in ziro e un caramba te ferma e chiedi le tue generalità.
    bon te ghe dà la carta de identità, che pò xe tuto dentro, el caramba la infila in un letorin, seleziona la lingua, talian, e sul displai ghe mostra chi che te son.

    con la stesa card, te va un atimin a Lienz, te ferma un dela polizei, te ghe la card, el mato infila nel letorin, seleziona lingua, e sul displai legi chi che te son.

    e cusì in ogni paexe europeo.
    a mi no me par una straneza stravolgente che OH MIO DIO che cosa se ga inventà sti FURLANI!!

    mandi

  5. matteo ha detto:

    jacum te rivi tardi

    Carta d’identità elettronica italiana
    http://it.wikipedia.org/wiki/Carta_d'identit%C3%A0_elettronica_italiana

  6. jacum ha detto:

    matteo, italiana….

  7. jacum ha detto:

    ndemo oltre per favor!

  8. jacum ha detto:

    el link no ardi.
    http://it.wikipedia.org/wiki/Carta_d'identit%C3%A0_elettronica_italiana

    La carta d’identità elettronica (CIE) è il documento di identificazione destinato a sostituire la carta d’identità cartacea sul territorio italiano. A decorrere dal 1º gennaio 2006, la carta d’identità su supporto cartaceo è sostituita, all’atto della richiesta del primo rilascio o del rinnovo del documento, dalla carta d’identità elettronica (articolo 7-vicies ter della Legge 31 marzo 2005 n. 43).

    taliani lenti!!

  9. jacum ha detto:

    vardè qua che bela carta de identità 🙂

    http://triesteriviera.tripod.com/

    pecà che no se pol tacar qualche bela imagine…

  10. alpino ha detto:

    Tra Friuli amministrato dalla Repubblica italiana, TLT amministrato anche’esso da stesso soggetto, comunità e minoranza slovena,minoranze tedesche carte di identità in sloveno, friulano..regione che è di tutti tranne che dell’Italia, chiedo umile asilo politico in quanto cittadino italiano di sola lingua italiana spero che tale richiesta venga accolta altrimenti incorro nel reato de clandestinità..e mi rispediranno in Italia..Portogruaro? forse…

  11. jacum ha detto:

    alpino 🙂

    te ga colto el conceto comunque

  12. Victor Bergman ha detto:

    Alpino,
    nessuno, ma proprio nessuno a parte te, ha scritto qui che la regione sia di tutti tranne che dell’Italia, anzi!
    Dire che il territorio abitato storicamente dai friulani è amministrato dalla R.I, ha nella lingua di Dante lo stesso identico significato del dire più speditamente “Friuli è dell’Italia”, ma che permette di evidenziare meglio alcuni concetti chiave per comprendere la mia opinione sulla legittimità della richiesta dei nazionalisti friulani.
    O forse non comprendi bene l’italiano?

  13. Marisa ha detto:

    Solo a titolo informativo, i cugini ladini della Val di Fassa (provincia di Trento) se lo ritengono, posso già richiedere la carta di indentità bilingue (ladino-italiano): sono autorizzati a farlo dallo Stato italiano. E ciò dal 2009. I friulani stanno solo chiedendo quanto già esiste nella provincia di Trento, limitatamente ai comuni che si sono dichiarati ladini. Ovviamente, come del resto avviene già a Trieste per la carta di identità in italiano-sloveno, dovrà essere richiesta da chi ne ha il diritto. E’ quindi solo una opportunità e nulla di più. Chi non la vuole continuerà ad avere la carta di indentità solo in lingua italiana.

    Dove esista il problema, sono una nazionalista italiano lo sa…..

  14. alpino ha detto:

    Caro Victor Bergam dire Friuli è amministrato dall’italia non significa dire Friuli è Italia perchè è lo stesso assioma che professa Jacum quando dice che il tlt è amministrato dall’Italia ma non è Italia, quindi o si equivalgono entrambi o non valgono entrambi, non ricordo di un Friuli dichiarato territorio libero o oltro sbaglio?
    Quindi esprimiti meglio, seconda cosa ritengo anacrosnistica la richiesta perchè semmai i nostri sforzi devono essere puntati verso documenti bilingue italiano/inglese e non italiano ladino o italiano/friulano..inomma o andiamo avanti o in drio come i gamberi.
    Poi libertà di scelta al popolo friulano che riversa fondi su questa cavolate

  15. milost ha detto:

    Machissenefrega, signori, vogliono la carta d’identità in friulano, si sentono più forti nella propria identità grazie a questo, speriamo che ciò produca serenità e collaborazione ad un progetto comune di società migliore da parte del forte popolo friulano, etc. etc…..e facciamo in modo che ce l’abbiano!Che diavolo, non me ne importa proprio niente se uno è friulano,allo stesso modo che se fosse svizzero, ligure, ostrogoto, indù, figurarsi se mi riguarda la sua carta d’identità bilingue. Di soldi in Italia se ne buttano via a vagonate, non sarà con questa iniziativa che suggelleremo il tracollo economico.Chi è certo di sè stesso,non ha bisogno di ulteriori conferme,di rafforzare il proprio ego e le proprie posizioni, tanto meno impedendo ad altri percorsi e scelte di vita, di usanze. Ognuno usi della propria legittima libertà come gli pare, che palle ‘sti discorsi.

  16. matteo ha detto:

    non è una cavolata, è l’identita di un popolo che ha una sua lingua e storia

  17. Julius Franzot ha detto:

    E’ giustissimo che ci sia la Carta d’Identità in Friulano, dovrebbe esserlo anche la Patente, anche il Passaporto. Perchè in Svizzera nessuno protesta per le diverse lingue sui documenti? In Finlandia hanno dappertutto Finlandese e Svedese, in Carso ormai i documenti in Sloveno sono ovvi.
    Ma perchè non tutti i documenti nelle 4 lingue della Regione come Gorizia-Görz-Gurize-Gorica?

  18. Fanio ha detto:

    Io direi di redigere tutti i documenti in tutte le linque.

  19. alpino ha detto:

    e sia così ne servi un rodolo de carta igienica per farle star tutte..a che scopo non lo so ah si non si sa mai che ne fermi i carabinieri furlani poi no i capissi..

  20. matteo ha detto:

    si chiama appartenenza diversa a diverse culture che fanno ricca la nostra regione e unica in italia, qui non si è mai parlato dante sino al 1918, il triestino era la lingua ufficiale nel impero austroungarico, il furlano è una lingua a tutti gli effetti e la si trova sia scritta che parlata (uguale il triestiono – atti notarlili tribunale ecc), cmq sotto la parlata friulana sta anche portogruaro

  21. alpino ha detto:

    se sta anche Porto sotto parlata friulana me sa cheverrò rispedito a San Donà di Piave 🙂

  22. Victor Bergman ha detto:

    Caro Alpino, (ex-commilitone?)

    Gli “assiomi professati da Jacum”, come li chiami tu e per quanto tu cerchi di dar loro peso, non sono affatto vincolanti per comprendere i concetti espressi in lingua italiana.

    Mi dispiace dell’incomprensione, ma sinceramente non vedo cos’altro potrebbe significare una frase come “regione X è dello stato Y” (in breve “X è di Y” che tu lamentavi da me negata, mentre “X è Y” che proponi stavolta è più ambiguo) se non “il territorio di X è amministrato dallo stato Y”.

    E’ a proposito di essere al passo coi tempi con la c.d.i. bilingue inglese-italiano, (perché mai il friulano sarebbe anacronistico non è dato a saperlo), si potrebbe fare le carte d’identità solo in inglese, per essere avanti con i tempi, che ne dici, mountain trooper?

    E a proposito di alpini, quelli veri, hai mai sentito “mai daûr”, o è anacronistico anche quello?

  23. Euroscettico ha detto:

    quoto Alpino
    …e poi, sinceramente, sono i problemi di una Regione che ha attualmente oltre 10000 disoccupati???

  24. Bibliotopa ha detto:

    #20:
    vatti a leggere la risposta della Camera di Commercio, o come si chiamava allora la Borsa, sulla lingua d’uso a Trieste, quando Giuseppe II tentò di imporre il tedesco nel Settecento. Non era il triestino…

    certo, che con la crisi in atto, la flessione dell’euro, mi sembra de vedere quelli che ballavano sul ponte del Titanic: ma forse sono felici di affondare, per ricreare un nuovo Medioevo di piccole patrie ad economia curtense.

  25. Marisa ha detto:

    Provinciale è il monolingue, incapace di accettare la pluralità linguistica.

    Provinciale è l’anglofono italiano che sogna la totale assimilazione planetaria.

  26. arlon ha detto:

    Più che vado in giro, più concordo con sta affermazion de Marisa 🙂

  27. arlon ha detto:

    (con la precisazion che l’anglofono italian medio parla un inglese – quando che va ben – sai aprosimativo..)

  28. alpino ha detto:

    @quoto bibliotopa
    e quoto Euroscettico, con il bisogno di fondi ed interventi forti noi andiamo a spendere per queste cose, alla fine anche la cartellonistica stradale bilingue costa..
    @Marisa ma come!? sei a favore dell’elemento culturale locale: la lingua per l’appunto e le sue tradizioni poi usi il termine provinciale quasi come un’ offesa? o usi il termine provinciale perchè fa molto altolocata.
    Qui si sta difendendo il territorio a comunità il provincialismo..
    Io non sono contro le tradizione la cultura locale e il dialetto anzi!!! solo che ad oggi 24 marzo 2010 ci sono altre priorità e altri obbiettivi verso i quali destinare anche solo 100 euro

  29. ciccio beppe ha detto:

    Le terre emerse sono amministrate dagli uomini secondo limiti e vincoli imposti da alcune minoranze di essi. La natura se ne frega di quale lingua essi parlino e che cosa abbiano scritto sulla carta d’identità alla voce cittadinanza. Io questo invidio agli apolidi. Ciò che per essi è stata causa delle loro stesse sventure durante la storia. Si chiama Libertà.

  30. jacum ha detto:

    l’inglese non è la lingua ufficiale dell’unione europea.

    l’inglese non è la lingua comune che tutto il mondo parla e sa.

    l’inglese non è la soluzione della comunicazione.

    l’inglese o meglio l’americano è ufficialmente la lingua più usata in alcuni ambiti internazionali come la comunicazione aeroportuale, il business internazionale, internet.

    la cartà di identità italo-inglese è una boiata colossale!

    cosa intndo per modernità e uso della tecnologia è scritta al commento 4.

  31. jacum ha detto:

    per el commento 10 de alpino:

    el friul vanta una autonomia storica ben definita, ed è attualmente racchiusa in questa regione inventata chiamata FVG, o meglio F-VG.

    Trieste, anche se non tutti mi crederanno, non ha sovranità italiana.

  32. alpino ha detto:

    @jacum
    lo so il FVG è tutto fuorchè Italia e per questo che ho inoltrato richiesta di permesso di soggiorno (4 copie sloveno, friulano, tedesco) altrimenti mi spediscono al CPT di Gradisca 🙂

    PS nache la serenissima vanta un’autonomia storica, anche Fiume territorio libero, anche il gran ducato di Toscana, il regno delle due Sicilie e la Prussia

  33. Victor Bergman ha detto:

    @ Bibliotopa
    Le carte d’identità multilingui in regioni etnicamente miste (come altre iniziative di valorizzazione delle identità locali) non sono un ritorno al Medioevo, quando le carte d’identità manco esistevano e la maggior parte della popolazione non sapeva manco cos’era la lingua che parlava!
    Queste iniziative sono piuttosto indice del superamento del concetto ottocentesco di stato-nazione e quindi di un progresso culturale.
    La scusa che a causa della crisi economica non c’è tempo ne danaro per affrontare questi temi non sta in piedi, anzi potrebbe essere vero il contrario: le crisi si superano con l’innovazione, con il cambio di abitudini e di mentalità. E in quest’ottica non vedo perché la valorizzazione dei localismi non possa contribuire allo superamento della crisi.

  34. jacum ha detto:

    @ Alpin,

    mi no parlo per el Friul, xe Marixa per questo 🙂

    per Trieste sarà come ndar in un qualsiasi paexe confinante europeo e non.
    no capiso el problema.
    se qualcune te inviterà, te sarà avantagià perchè te parlerà una delle lingue ufficiali di codesto territorio e te poderà compilar el permesso de lavor facilmente 🙂

    se poi te vol ndar in ferie a gradisca alora no poso ajutarte.

  35. alpino ha detto:

    @jacum tranquillo lo so che l’ambasciatore a Bora.la del Friuli è donna Marisa..mentre Jacum è ambasciatore del TLT a Bora.la 🙂 mi premunirò di tutta la documentazione necessaria per valicare il confine tra Italia e TLT quando verrò a TS e Sistiana per i miei giri in moto..ovviamente spesso vengo da Padova quindi prima passero per il confine con il Friuli (valico di latisana) poi esco dal territorio del Friuli a Gradisca ed entro a Sagrado nel Regno dei Bisiacchi che confina con il TLT giusto?…mamma mia però quanti confini go de passar per far un tocio a Sistiana 🙂

  36. AnnA ha detto:

    Grande, jacum, bravo! 🙂
    Io sarei così contenta di non averla neppure in italiano…

  37. Marisa ha detto:

    ALPINO….meno male che c’è l’argomento “crisi economica” a darvi una mano contro le minoranze linguistiche. Non che non abbiate altri argomenti, figurarsi! Ma questo sembra “quasi” vero!

    In realtà anche quando la proposta è a costo zero non vi va ugualmente bene. E quando non c’era la crisi economica i diritti linguistici non erano ugualmente rispettati. Infatti lo Stato italiano ha aspettato ben 50 anni per dare attuazione all’art. 6 della Costituzione italiana e lo ha fatto solo perchè costretto dall’Europa.

    Il problema non è economico ma ideologico, con il neo-fascismo e lo sciovinismo che imperano alla grande.

    Con tutti gli sprechi che ci sono (ti dice niente l’ultimo G8 organizzato dall’Italia e costato, per tre giorni, ben 500 milioni di euro ?) chissà poi perchè, solo i diritti linguistici non sono meritevoli di finanziamenti…..c’è sempre qualcosa di più importante ed essenziale!

    Che poi è questo che continui sempre a ripetere come un disco rotto….

  38. ciccio beppe ha detto:

    Abbiamo la fortuna o sfortuna di vivere in un luogo che nel giro di 90 anni è passato attraverso imperatori, re, duci, furieri, marescialli e in ultimo sultani. Se adesso qualcuno venisse a dirmi che nel mio futuro ci sono un patriarca o un doge non saprei da che parte mandarlo in un altro ben più noto paese.

  39. chinaski ha detto:

    benvenuti nel margraviato di fanculo

  40. bulow ha detto:

    mia nonna mi raccontava questa storiella: in una piazzetta nel centro di gradisca, ai tempi della defonta, c’era il busto di qualche importante uomo politico austriaco, di cui non ricordava il nome. dopo il ’18, uno scultore fu incaricato di modificare il viso della statua in modo da farlo assomigliare a quello di mazzini (forse era mazzini, ma non ricordava bene). con l’ avvento del fascismo, lo scultore fu richiamato in servizio per trasformare il volto della statua in quello di un insignificante gerarca, di cui mia nonna ovviamente non ricordava il nome. dopo il 25 aprile, nel giro di poche settimane, lo scultore dovette di nuovo prendere in mano lo scalpello, e col poco marmo rimasto arrangio’ alla meglio prima un ignoto eroe partigiano, e subito dopo un importante generale inglese. dopo il ’47 il sindaco convoco’ per l’ ultima volta lo scultore, ma ormai il pezzo di marmo era diventato cosi’ piccolo che non resto’ altro da fare che buttarlo nel fiume. nella piazzetta fu piantato un platano, che ancor oggi offre ombra ai viandanti nei pomeriggi d’estate.

  41. Macchinista ha detto:

    #36 – Alpino, non ti serve più passare confini. A Sistiana non si potrà più fare nessun “tocio”.

  42. alpino ha detto:

    @Marisa ti ringrazio per avermi dato del “Voi” ee si probabilmente sarò anche un disco rotto, forse perchè un giorno si un giorno anche ve ne venite fuori con qualcosa che deve essere in lingua friulana, corsi carte di identità, cartelli, documenti, non ne avete mai abbastanza.. e fine non ci sarà finche ci saranno oltranzisti come AnnA che recitano testuali parole “Io sarei così contenta di non averla neppure in italiano…”

    PS se non spammi con quel blog non sei contenta

  43. Euroscettico ha detto:

    ARIDATECI GIGI EL VENEZIAN!!!!!

  44. jacum ha detto:

    un’altra roba che no me va zo xe questa: ma perché el trentino e alto adige tuti i lo ciama Trentino – Alto Adige/Südtirol? e perché no i uxa la sigla TAA o TAAS o T-AA/S?

    quindi, trentino, spazio, trattino, spazio, alto adige, barra, südtirol.

    il Friuli Venezia Giulia i lo scrivi cussí? e siglado come FVG.

    perché i ga cavá el trattino?
    chi ghe ga dito?
    come i ghe ga permesso?

    la mia proposta xe: Friuli – Venezia Giulia/Trieste

    quindi: friuli, spazio, trattino, spazio, venezia giulia, barra, Trieste.
    sigla: F-VG/TS

    anche el trattin i ne cava, basta co sti espropri!

  45. Euroscettico ha detto:

    Giusta e impeccabile osservazione Jacum… a nome della Comunità tutta: “grazie di esistere!”
    …ma, se permetti, aggiungerei Friuli – Venezia Giulia/Trieste/Servola (sai c’è un mio amico di Servola che sostiene che lui non ha niente a che spartire con quelli di Rozzol…) 😉

  46. Marisa ha detto:

    @ JUCUM

    la nostra regione ha ancora il trattino! E’ solo la nostra regione che lo toglie sistematicamente. Ti racconto un fatto.
    Nelle ultime elezioni regionali e politiche nazionali del 2008, nei seggi elettorali (dove si andava a votare tanto per intendersi)facevano bella mostra due manifesti elettorali pubblici. Entrambi appesi al muro, uno a fianco dell’altro. Quello per le elezioni regionali, con grande probabilità stampato in regione, il nome della nostra regione era scritto SENZA trattino. Nel manifesto per le lezioni politiche nazionali (Parlamento) che con ogni probabnilità era stampato a ROma…..il trattino c’era!

    Il trattino lo ha tolto da tutti i documenti pubblici regionali Illy nel 2005!

    Ma il trattino c’è ancora nel nostro Statuto di specialità che come sai è legge costituzionale, e c’è ancora nell’art. 131 che elenca le regioni italiane. Il trattino è stato tolto, di nascosto dell’opinione pubblica regionale, solamente nell’art. 116 quando hanno fatto la riforma del titolo V della Costituzione…..

  47. alpino ha detto:

    @Bulow
    che storia, non la conoscevo

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