“GEOGRAFICA, Arte de la Tierra/Land Art”, è il nome della mostra che parte giovedì 25 marzo, alle 18.30 e durerà fino al 25 aprile. Gli orari d’apertura sono da martedì a sabato 17/19; giovedì 10/12 ; 17/19; domenica 10/12 e il luogo dell’esposizione è il Museo Carà, Via Roma, 9, a Muggia (Google Maps). L’evento è organizzato dal Gruppo 78 col sostegno del Comune di Muggia. Si legge nel comunicato ufficiale:
GEOGRAFICA, Arte de la Tierra /Land Art è un evento molto importante anche per la presenza del suo autore, l’artista messicano Manolo Cocho, venuto appositamente a Muggia dal lontano Messico assieme al suo dealer Aldo Flores, a proporre per la prima volta in Italia il suo lavoro. E’ una mostra, come dichiara il suo nome, che nasce dalla terra e gravita nel suo ambito universale ed eterno. Si riallaccia senz’altro alla tradizione della Land-art, di Robert Smithson, di Richard Long, ma con un approfondimento interiore/spirituale che lo contraddistingue dai maestri di questo filone artistico, nato nel contesto delle neo-avanguardie degli anni ’60. La sua è una ricerca dei segni della terra, per ritrovarli dentro di sé.
Come nella concezione buddista, attraversando la profondità del proprio essere, si scopre l’universo intero dentro di sé, in una simmetria speculare tra coscienza e mondo, tra dentro e fuori di noi. Manolo intitola significativamente un proprio testo nel libro da lui redatto su questo tema, “come è sopra così è sotto”. La percezione del mondo forma la coscienza e la coscienza crea il mondo. Da questa specularità si apre, parallelamente, un’estensione infinita verso la profondità del subconscio da un lato e, verso i confini dell’universo dall’altro.
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